","Balon. Genealogia di un servizio d’ordine","post",1603810201,[63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/aliud/","http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/barattolo/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/mercato-degli-stracci/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazione-escludente/","http://radioblackout.org/tag/servizio-dordine/",[30,15,21,18,71,72,36],"mercato degli stracci","riqualificazione escludente",{"tags":74},[75,77,79,82,84,86,88],{"matched_tokens":76,"snippet":30},[],{"matched_tokens":78,"snippet":15},[],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[21],"\u003Cmark>barattolo\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":18},[],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],{"matched_tokens":89,"snippet":36},[],[91],{"field":37,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[20],[94],[21],[81],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":100,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":102,"highlight":122,"highlights":136,"text_match":96,"text_match_info":142},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":49,"id":105,"is_sticky":49,"permalink":106,"post_author":52,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":55,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":60,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":118},[46],[48],"51904","http://radioblackout.org/2019/01/lo-spirito-del-balon-non-si-puo-incartare/","Una delibera comunale della giunta pentastellata completa un lungo percorso di gentrificazione e di stravolgimento di quello che è lo spirito ultrasecolare del balon, che non è quello plastificato che la \"riqualificazione\" vorrebbe imporre a quello ruspante – autenticamente povero – di venire ghettizzato nel nulla, un iter avviato da anni con la truffaldina imposizione del nome che doveva servire da cavallo di Troia per bandire quella area di libero scambio ancora non del tutto controllabile (e su cui poco si può lucrare) da parte dell'autorità costituita. Snaturando quello che è il balon vero, che non è fatto di commercianti o di associazioni di commercianti che si arrogano il diritto di dichiararsi il balon, solo per investitura di élites che proprio in quanto tali non hanno nulla da spartire con lo spirito popolare del mettere in vendita le proprie misere cose.\r\n\r\nQuesto attacco ha dato luogo a un presidio quotidiano al Cortile del Maglio alle 15 e al rifiuto di prenotare il proprio spazio al prossimo mercatino – sia di sabato che di domenica – perché si rifiutano di venire banditi per vivere l'apartheid di via Carcano. Cacciati da politici bocconiani che non sanno nulla di autentico commercio popolare e non conoscono la storia della propria città e del mercato dei poveri, che tirano avanti. Il presidio di oggi sta proseguendo nella notte per tenere occupati gli spazi che da sempre sono il luogo naturale del balon e le lenzuola sono già all'inizio della notte stesi come ogni sabato che si rispetti nella tradizione del balon, che cercherà di resistere all'arroganza del Comune e fare mercato come si è sempre fatto e dove la curiosità e l'interesse si fondono con l'offerta di oggetti.\r\n\r\nSi è svolto un corteo venerdì scorso, piuttosto partecipato e che è arrivato coi fischietti al Comune e la consueta delegazione ha ricevuto rassicurazioni che non hanno dato luogo a nulla. Anche nella giornata di sabato 19 ci saranno iniziative nei pressi del mercato, appuntamento alle 10 dal lato di san Pietro in Vincoli, ma ascoltate radio Blackout per tenervi informati sugli spostamenti.\r\n\r\nQui un intervento durante la mattinata informativa di Niccolò, che fa mercato da anni e con quello cerca di sbarcare il lunario:\r\n\r\nBuggerare il balon è contronatura come contenerlo\r\n\r\nqui il presidio della notte dalla parte di via Andreis, Canale Molassi, in attesa della manifestazione del mattino alle 10:\r\n\r\ni mercatari non se ne vogliono andare\r\n\r\ne qui invece si sente la voce del presidio notturno dal lato di San Pietro in Vincoli in diretta, Claudia:\r\n\r\nNon conoscete la vostra storia\r\n\r\nHabib, che fa un mestiere onesto e non ha mai fatto male a nessuno:\r\n\r\nThe importance of being Honest\r\n\r\nRiassunto delle 3:\r\n\r\n2019.01.19-balon-nite3\r\n\r\nE poi alle 4 del mattino una signora che vende pelletteria, decisa a reiterare ogni settimana e dopo di lei un altro balonaro romeno, che da più di 10 anni vive di queste cose e in via Carcano non ci vuole proprio andare:\r\n\r\nI pullman non arrivano laggiù\r\n\r\nNon si è svolto il corteo, perché si è tenuto il mercato, la polizia alle 4 ha mollato e il sabato è stato come tutti gli altri:\r\n\r\nuna bella solidarietà consente il consueto mercato\r\n\r\n \r\n\r\n ","18 Gennaio 2019","2019-01-19 13:02:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/balon2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"227\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/balon2-300x227.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/balon2-300x227.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/balon2-768x581.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/balon2.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lo spirito del balon non si può incartare e spedire via",1547854164,[64,65,115,66,116,117],"http://radioblackout.org/tag/cortile-del-maglio/","http://radioblackout.org/tag/mercatari/","http://radioblackout.org/tag/via-carcano/",[15,21,119,18,120,121],"cortile del Maglio","mercatari","via Carcano",{"tags":123},[124,126,128,130,132,134],{"matched_tokens":125,"snippet":15},[],{"matched_tokens":127,"snippet":81},[21],{"matched_tokens":129,"snippet":119},[],{"matched_tokens":131,"snippet":18},[],{"matched_tokens":133,"snippet":120},[],{"matched_tokens":135,"snippet":121},[],[137],{"field":37,"indices":138,"matched_tokens":139,"snippets":141},[25],[140],[21],[81],{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":100,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":144,"highlight":163,"highlights":173,"text_match":180,"text_match_info":181},{"cat_link":145,"category":146,"comment_count":49,"id":147,"is_sticky":49,"permalink":148,"post_author":52,"post_content":149,"post_date":150,"post_excerpt":55,"post_id":147,"post_modified":151,"post_thumbnail":152,"post_thumbnail_html":153,"post_title":154,"post_type":60,"sort_by_date":155,"tag_links":156,"tags":162},[46],[48],"42116","http://radioblackout.org/2017/05/normalizzare-il-suq-a-torino-riducendolo-a-barattolo-da-regolamento/","Una questione semantica? forse è quello che vogliono, ma in effetti hanno ridotto storia e pratiche di vita secolari alla leggerezza dei riferimenti vacui nascosti dietro ai surrogati di trasformazioni di plastica, la parola \"baratto-lo\" prepara anch'essa la sostituzione dei cittadini che vivono quel territorio, dando un significato diverso a tutto, un significato alieno, sia al luogo, sia alla storia: mito e rito contemporaneamente traditi in nome di un edonismo ormai d'antan.\r\n\r\n \r\n\r\nOgni città ha un ventre molle invariato nei secoli, che rappresenta il fondamento dello scambio – commerciale e culturale – tra i protagonisti del suo cuore più popolare. L'autenticità sta nei gesti, nello spirito e... nei luoghi che hanno fatto da scenario a quegli scambi, quelle offerte di oggetti di valore una volta infimo, ora forse un po' meno (ed è già una trasformazione). Diversi nelle varie epoche, espressioni di un'interpretazione del mondo che muta ovviamente per forme e valori, ma in un'evoluzione di cui si possono ripercorrere le tappe in modo coerente. Si tratta comunque sempre di scambi – anche simbolici – che tollerano a mala pena le intrusioni istituzionali, respingono balzelli e pretese normative da parte del potere, che non può per sua costituzione interpretare lo spirito di un mercatino delle pulci senza snaturarlo. Soprattutto il Balon di Porta Palazzo, con la sua storia secolare radicata nei luoghi e nelle forme popolari, che non hanno nulla a che fare con le reinterpretazioni che la moda vorrebbe imporre... e non può che farsi beffe del tentativo di edulcorarlo, estrometterlo dal genius loci che lo esprime, marginalizzarlo, lucrando persino su quei poveri scambi.\r\n\r\n \r\n\r\nLa trasformazione si è imposta a step successivi che Francesca ci ha sintetizzato nei suoi snodi essenziali a cavallo tra le giunte Pd e M5S, con sullo sfondo le spinte alla regolamentazione dei fascisti, che difendono interessi bottegai e razzisti e puntano alla pulizia sociale puntualmente messa in atto sia dalla sinistra di governo, sia dai grillini della Bocconi, che amministrano la città dovendo ringraziare tra gli altri i voti dei fasci. La nostra interlocutrice ci parla pure delle associazioni e delle agenzie comunali che hanno inventato regole, ma anche delle resistenze dei venditori di mercanzie, degli abusivi, delle persecuzioni dei vigili, dei comitati di residenti nei vari quartieri in cui si è tentato di marginalizzare il mercatino, rendendolo sempre più periferico; nascondere e imporre il processo di gentrificazione, rendendo discarica umana il colore e l'anima del mercatino, fino all'ultimo luogo di allontanamento... questo è il percorso insensato della pulizia sociale: da piazza della Repubblica (luogo topico del rito dello scambio) allo Scalo Vanghiglia, giù giù fino a via Monteverdi... e ora per recuperare il valore del mercato si è arrivati al mercato itinerante con tappa al Ponte Mosca, finché si è spostato definitivamente tra il cimitero e una discarica vicino a via Carcano, sostituendo le pulci con le mongolfiere cariche di presunti scrittori, neanche buoni per il turismo d'accatto inseguito da tutti, nonostante la vulgata e l'ubriacatura della kermesse libraria torinese.\r\n\r\nEcco la nostra chiacchierata da mercato che culmina nell'analisi della doppia concezione di luogo di scambio culturale, che sta dietro a queste operazioni anche radiofoniche\r\n\r\nSuq a Torino di domenica","23 Maggio 2017","2017-05-24 11:28:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Normalizzare il suq a Torino, riducendolo a baratto(lo) da regolamento",1495560240,[64,66,157,158,159,160,161],"http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/puces-pulci/","http://radioblackout.org/tag/risemantizzare/","http://radioblackout.org/tag/suk/","http://radioblackout.org/tag/suq/",[15,18,23,32,34,28,26],{"post_content":164,"post_title":169},{"matched_tokens":165,"snippet":167,"value":168},[166],"baratto-lo","di trasformazioni di plastica, la parola \"\u003Cmark>baratto-lo\u003C/mark>\" prepara anch'essa la sostituzione dei cittadini","Una questione semantica? forse è quello che vogliono, ma in effetti hanno ridotto storia e pratiche di vita secolari alla leggerezza dei riferimenti vacui nascosti dietro ai surrogati di trasformazioni di plastica, la parola \"\u003Cmark>baratto-lo\u003C/mark>\" prepara anch'essa la sostituzione dei cittadini che vivono quel territorio, dando un significato diverso a tutto, un significato alieno, sia al luogo, sia alla storia: mito e rito contemporaneamente traditi in nome di un edonismo ormai d'antan.\r\n\r\n \r\n\r\nOgni città ha un ventre molle invariato nei secoli, che rappresenta il fondamento dello scambio – commerciale e culturale – tra i protagonisti del suo cuore più popolare. 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Il fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nDa settembre prossimo l’ex caserma dei Vigili del fuoco in corso Regina Margherita ospiterà “Combo”, un nuovo ostello della gioventù progettato dall’architetto norvegese Ole Sondresen e finanziato da Michele Denegri. Nei 5.500 mq di superficie ci saranno 250 posti letto, aree multifunzionali artistiche con servizio di ristorazione e un bar aperto 24 ore. Restyling anche per il mercato del pesce: i lavori dureranno circa due anni. L’intervento prevede una “boutique del pesce” al piano terra con punti vendita ristrutturati, un bar, uno stand per la degustazione “street food” delle specialità ittiche e un ristorante di lusso.\r\nL’operazione sarà gestita dal Consorzio mercato ittico di Porta Palazzo, formato da Coming alimentare srl e la Cortese Santo Nicola.\r\nA completamento del mercato è prevista anche la risistemazione dei bastioni sotto il parco archeologico, dove gli ambulanti potranno nuovamente parcheggiare i loro carretti.\r\nSabato 13 aprile verrà inaugurato Mercato Centrale. Il bottiglione verde dell’archistar Massimiliano Fuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori del mercato.\r\nIl Palafuksas era destinato a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Oggi, nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e oggi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione ospita un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “Mercato Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (mercato San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. Ci saranno 26 botteghe, tra artigiani del gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nIl 'Mercato Centrale' nasce dall'idea dell'imprenditore della ristorazione Umberto Montano e dall'esperienza del gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. \"Non solo - spiegano gli ideatori - un luogo, aperto dalle 8 alle 24, dove mangiare e fare la spesa, ma una destinazione in cui cibo e cultura s'incontrano, generando forte aggregazione sociale e realizzando progetti di rigenerazione nel tessuto urbano all'interno del quale si inserisce\".\r\nIn altri termini: per i poveri, che pure ancora abitano in buona parte della zona del mercato, non ci sarà posto. L’aumento degli affitti delle case, dei posti dove piazzare i banchi, dei prezzi delle merci allontanerà dal quartiere la popolazione che non se lo potrà permettere.\r\nUn quartiere attira le persone perché vivace, multietnico, perché nell’area del mercato e in quella del limitrofo Balon, gira tanta gente diversa, che ne costituisce l’attrattiva, rischia di trasformarsi in un Luna Park plastificato, destinato a turisti plastificati che affolleranno – già ora accade – le case trasformate di Bed & Breckfast dopo la fuga dei vecchi abitanti.\r\nUltimo tassello della partita dell’amministrazione Appendino lo spostamento del pezzo non ancora normalizzato del Balon, quello tra il canale Molassi e il piazzale di San Pietro in Vincoli, il vecchio cimitero degli impiccati, rinominato “Barattolo” e gestito dall’associazione Vivi Balon, nata per mettere sotto controllo il mercato illegale, spontaneo, che nell’area che va dal Ponte ora dedicato al vicesindaco sceriffo Domenico Carpanini” al limite della grande piazza della Repubblica, che i vecchi piemu chiamavano Porta Pila. Ora vengono sfrattati tutti, sospinti verso via Carcano, in un’area desolata nei pressi del cimitero, dove già si svolge il mercato domenicale, che dieci anni fa occupava motu proprio l’area di Porta Palazzo Nord, che, nonostante le lotte, venne cacciato con la politica del divide et impera.\r\nDoveva finire tutto quasi tre mesi fa, invece sabato dopo sabato, i balonari occupano la piazza e resistono.\r\nLa gentrificazione ci mostra la linea di cesura tra le classi senza finzioni o belletti.\r\nSu questa scena ci sono anche altri attori. La questura di Torino, che stringe il quartiere in una soffocante morsa disciplinare, i poveri che resistono e difendono i loro commerci, gli anarchici che si collocano sulla faglia mobile del conflitto, del mutuo appoggio, della costruzione di assemblee popolari dal basso, parte dell’intelligenza torinese, che sente l’urgenza di impastare le proprie ricerche con la polvere delle strade di Porta Palazzo, per un pensiero che è situato, perché la neutralità è la maschera dei padroni e degli oppressori.\r\nDi Mercato Centrale, di quest’ennesima riqualificazione escludente nel cuore di Porta Palazzo, abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo dell’Università di Torino, tra i promotori dell’iniziativa “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-09-semi-gentrification-a-porta-palazzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGIORNAMENTO: sempre su questo tema, abbiamo parlato con una compagna torinese dell'iniziativa di sabato 13 alle 19, un contro-aperitivo sotto la tettoia dell'orologio per festeggiare insieme la fine della varia umanità di Porta Palazzo e l'inizio di un nuovo magnifico destino, senz'altro \"di classe\", fatto di food, ostelli di lusso ed espulsioni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/cenafood.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Aprile 2019","2019-04-11 16:58:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/Render-Mercato-Centrale-Torino-1024x576.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Food and gentrification a Porta Palazzo ( + aggiornamento sulle iniziative)",1554992303,[64,200,201,202,203,157],"http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale/","http://radioblackout.org/tag/mercato-del-pesce/","http://radioblackout.org/tag/palafuksas/",[15,205,206,207,208,23],"gentrification","mercato centrale","mercato del pesce","palafuksas",{"post_content":210},{"matched_tokens":211,"snippet":213,"value":214},[212],"Barattolo”","vecchio cimitero degli impiccati, rinominato “\u003Cmark>Barattolo”\u003C/mark> e gestito dall’associazione Vivi Balon,","Lo scorso luglio è partito un progetto investe tutta l’area di Porta Palazzo, che ospita il mercato all’aperto più grande d’Europa. 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Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Oggi, nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e oggi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione ospita un polo del gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “Mercato Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (mercato San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. 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L’aumento degli affitti delle case, dei posti dove piazzare i banchi, dei prezzi delle merci allontanerà dal quartiere la popolazione che non se lo potrà permettere.\r\nUn quartiere attira le persone perché vivace, multietnico, perché nell’area del mercato e in quella del limitrofo Balon, gira tanta gente diversa, che ne costituisce l’attrattiva, rischia di trasformarsi in un Luna Park plastificato, destinato a turisti plastificati che affolleranno – già ora accade – le case trasformate di Bed & Breckfast dopo la fuga dei vecchi abitanti.\r\nUltimo tassello della partita dell’amministrazione Appendino lo spostamento del pezzo non ancora normalizzato del Balon, quello tra il canale Molassi e il piazzale di San Pietro in Vincoli, il vecchio cimitero degli impiccati, rinominato “\u003Cmark>Barattolo”\u003C/mark> e gestito dall’associazione Vivi Balon, nata per mettere sotto controllo il mercato illegale, spontaneo, che nell’area che va dal Ponte ora dedicato al vicesindaco sceriffo Domenico Carpanini” al limite della grande piazza della Repubblica, che i vecchi piemu chiamavano Porta Pila. Ora vengono sfrattati tutti, sospinti verso via Carcano, in un’area desolata nei pressi del cimitero, dove già si svolge il mercato domenicale, che dieci anni fa occupava motu proprio l’area di Porta Palazzo Nord, che, nonostante le lotte, venne cacciato con la politica del divide et impera.\r\nDoveva finire tutto quasi tre mesi fa, invece sabato dopo sabato, i balonari occupano la piazza e resistono.\r\nLa gentrificazione ci mostra la linea di cesura tra le classi senza finzioni o belletti.\r\nSu questa scena ci sono anche altri attori. La questura di Torino, che stringe il quartiere in una soffocante morsa disciplinare, i poveri che resistono e difendono i loro commerci, gli anarchici che si collocano sulla faglia mobile del conflitto, del mutuo appoggio, della costruzione di assemblee popolari dal basso, parte dell’intelligenza torinese, che sente l’urgenza di impastare le proprie ricerche con la polvere delle strade di Porta Palazzo, per un pensiero che è situato, perché la neutralità è la maschera dei padroni e degli oppressori.\r\nDi Mercato Centrale, di quest’ennesima riqualificazione escludente nel cuore di Porta Palazzo, abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo dell’Università di Torino, tra i promotori dell’iniziativa “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-09-semi-gentrification-a-porta-palazzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGIORNAMENTO: sempre su questo tema, abbiamo parlato con una compagna torinese dell'iniziativa di sabato 13 alle 19, un contro-aperitivo sotto la tettoia dell'orologio per festeggiare insieme la fine della varia umanità di Porta Palazzo e l'inizio di un nuovo magnifico destino, senz'altro \"di classe\", fatto di food, ostelli di lusso ed espulsioni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/cenafood.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[216],{"field":178,"matched_tokens":217,"snippet":213,"value":214},[212],{"best_field_score":182,"best_field_weight":219,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":220,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},14,"578730123365187697",{"document":222,"highlight":241,"highlights":247,"text_match":180,"text_match_info":250},{"cat_link":223,"category":224,"comment_count":49,"id":225,"is_sticky":49,"permalink":226,"post_author":52,"post_content":227,"post_date":228,"post_excerpt":55,"post_id":225,"post_modified":229,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":230,"post_type":60,"sort_by_date":231,"tag_links":232,"tags":237},[46],[48],"2168","http://radioblackout.org/2010/04/linformazione-aprile-2010/","Riportiamo alcuni contributi audio, tratti dalla consueta rassegna stampa mattutina a cura della redazione informativa:\n\n\n\n\n\tA Bussi (PE) quasi due milioni di tonnellate di suolo contaminato con decine di sostanze cancerogene e tossiche. Un volume pari ad una collina alta 130 metri. Ministero dell'Ambiente e ISPRA in due documenti disegnano per la prima volta il quadro complessivo del disastro ambientale nella Val Pescara. Siamo nuovamente in contatto con Angelo De Sanctis del WWF Abruzzo, che segue la questione; secondo un'ordinanza ora l'associazione si può costituire parte civile nel processo conto la Montedison, un precedente significativo.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/desanctis_wwf_faldebussi.mp3\"]\n\n\n\tAggiornamenti dai CIE, in particolare la situazione di Joy, con Nicoletta Poidimani, scrittrice; sulla manifestazione di solidarietà e contro-informazione a Bologna.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/poidimani_ciejoy_12aprile.mp3\"]\n\n\n\tTre operatori italiani dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, nella provincia meridionale di Helmand, sono stati fermati dalle forze di sicurezza afgane e dalle truppe britanniche Isaf (entrate armate nell'ospedale) con l'accusa di coinvolgimento in un complotto per organizzare attentati suicidi e per assassinare il governatore locale, Gulab Mangal.I tre italiani sono Marco Garatti, coordinatore medico del progetto di Emergency in Afghanistan, Matteo Dell'Aira, infermiere capo dell'ospedale di Lashkargah, e Matteo Pagani, logista dello stesso ospedale.Assieme a loro sono stati fermati altri sei dipendenti afgani dell'ospedale.Secondo Daud Ahmadi, portavoce del governatore di Helmand, le forze di sicurezza che hanno fatto irruzione nell'ospedale di Emergency hanno trovato nel magazzino dell'ospedale giubbotti esplosivi, granate e armi da fuoco.Non si sa dove i fermati siano detenuti.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/franca_emergency_afghanistan_12aprile.mp3\"]\n\n\n\tLa Sea Shepherd Conservation Society è un’organizzazione non-profit; i membri si autodefinisco eco-pirati e navigano battendo bandiera nera, sotto la quale vengono intraprese le campagne che l’associazione dice sono basate sulla Carta Internazionale dell’ONU per la Natura (1982) - United Nations World Charter for Nature – ed altre leggi a tutela delle specie e dell’ambiente marino. L’organizzazione è stata fondata nel 1977 da uno dei tre fondatori di GreenPeace, dopo aver concluso che il testimoniare “con contegno” ai disastri ambientali era una risposta inadeguata se confrontata all’applicazione dell’attuale sistema internazionale di leggi, regolamenti e trattati. La Sea Shepherd appoggia una intenzionale politica di affondamento o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene. Arrivano anche in Italia, abbiamo sentito Ico Thieme, referente nel paese.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/thieme_seashepherd.mp3\"]\n\n\n\t\"La Tercera Feria Internacional del Agua – dal 15 al 18 aprile a Cochabamba - è stata inaugurata così: con una marcia partecipata e coraggiosa che in mattinata ha attraversato la città dalla storica Plaza 14 Septiembre ed è arrivata alcune ore dopo fino alla sede operaia del Complejo Fabril. La Feria del Agua, alla sua terza edizione, quest’anno coincideva con il decimo anniversario della Guerra dell’acqua di Cochabamba.\"[...] Ne parliamo con Francesca di YAKU dalla Bolivia.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/yaku_bolivia_guerradellacqua_15aprile.mp3\"]\n\n\n\t\"Ci è voluto un anno, ma il mito del “miracolo aquilano”, creato ad arte da un’informazione addomesticata, è definitivamente crollato. L’assenza del premier dalla sua passerella mediatica preferita, in occasione delle celebrazioni del primo anniversario dal terremoto è del tutto sintomatica. Come lo è la difesa all’angolo a cui abbiamo visto costretto Bertolaso. Che non sa come spiegare che la protezione Civile non ci ha protetto prima che ci crollasse addosso la catastrofe, che non sa come giustificare il lavoro di una commissione grandi rischi che il 31 marzo è riuscita in mezz’ora (neanche il tempo dei convenevoli!) a decidere che non c’era pericolo. Che non sa come spiegare all’opinione pubblica che gli era “sfuggito qualcosa” rispetto alla gestione degli appalti condotta dalla sua struttura, struttura decapitata da un’inchiesta giudiziaria che i mezzi d’informazione hanno presto dimenticato.\" Con Eleonora Martini, abruzzese e giornalista del Manifesto.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/martini_manifesto_aquila_15aprile.mp3\"]\n\n\n\t\"Il problema abitativo sta assumendo oggi, sul nostro territorio, caratteristiche inedite e preoccupanti. L’avanzamento della crisi che si traduce in migliaia di licenziamenti, mobilità e casse integrazioni, vede migliaia di famiglie a rischio per la perdita della casa, sia essa in affitto o gravata da un mutuo. Mentre tutto questo colpisce chi ha contribuito alla costruzione economica e sociale di questa città, chi, invece, ha contribuito allo scoppio della crisi economica, si arricchisce sempre più, tramite meccanismi legati alla rendita e alla speculazione.\" Con la rete Prendocasa di Bologna.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/bologna_reteprendocasa.mp3\"]\n\n\n\tAggiornamento CIE 20 aprile. \"Di nuovo fiamme dentro in corso Brunelleschi. Ieri sera, poco dopo le 22, i reclusi hanno dato fuoco alla sala mensa dell’aerea bianca. Non sappiamo se ci siano stati danni alla struttura, e quanti, ma sappiamo che non c’è stato nessun motivo particolare per questa esplosione di rabbia, se non l’esasperazione per la reclusione.\" Con Andrea di Macerie.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/aggiornamenticie_evasione_20aprile.mp3\"]\n\n\n\t\"Con una delibera, mai comunicata alle associazioni del Barattolo (Pavia) e con l'ordinanza emessa stranamente dal settore istruzione(non quello all'ambiente?) l'amministrazione ha dato mandato all'ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale), alla Polizia Locale e alla Procura di ottenere burocraticamente il rilascio dello stabile in via dei mille 130.\" Il Barattolo ha deciso quindi di occupare.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/csoa_barattolo_pavia.mp3\"]","1 Aprile 2010","2025-09-24 22:01:20","L'informazione - Aprile 2010",1270084471,[233,234,235,236],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[52,238,239,240],"linformazione-di-blackout","news","notizie",{"post_content":242},{"matched_tokens":243,"snippet":245,"value":246},[244],"Barattolo","mai comunicata alle associazioni del \u003Cmark>Barattolo\u003C/mark> (Pavia) e con l'ordinanza emessa","Riportiamo alcuni contributi audio, tratti dalla consueta rassegna stampa mattutina a cura della redazione informativa:\n\n\n\n\n\tA Bussi (PE) quasi due milioni di tonnellate di suolo contaminato con decine di sostanze cancerogene e tossiche. 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L’organizzazione è stata fondata nel 1977 da uno dei tre fondatori di GreenPeace, dopo aver concluso che il testimoniare “con contegno” ai disastri ambientali era una risposta inadeguata se confrontata all’applicazione dell’attuale sistema internazionale di leggi, regolamenti e trattati. La Sea Shepherd appoggia una intenzionale politica di affondamento o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene. Arrivano anche in Italia, abbiamo sentito Ico Thieme, referente nel paese.[audio mp3=\"http://radioblackout.org/files/2010/04/thieme_seashepherd.mp3\"]\n\n\n\t\"La Tercera Feria Internacional del Agua – dal 15 al 18 aprile a Cochabamba - è stata inaugurata così: con una marcia partecipata e coraggiosa che in mattinata ha attraversato la città dalla storica Plaza 14 Septiembre ed è arrivata alcune ore dopo fino alla sede operaia del Complejo Fabril. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-24-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’attacco al Barattolo\r\nll mercato degli straccivendoli e dei robivecchi, già in esilio nel nulla urbano di via Carcano, tra il cimitero ed un deposito di vecchie lapidi, potrebbe scomparire del tutto. L’amministrazione comunale lo ha chiamato Barattolo, mercato del libero scambio, lo ha travestito per dare una veste legale al mercato informale e non regolamentato che per decenni si è tenuto al Balon. Dopo la normalizzazione forzata del Balon, diventato un rispettabile mercato di roba usata vintage e fricchettona costosa, gli straccivendoli erano stati spostati più volte, sino ad approdare in san Pietro in Vincoli e canale Molassi. Anche lì era troppo indecoroso, troppo irregolare, troppo povero per la nuova vocazione turistica e studentile del quartiere Aurora, da qui lo sgombero dopo una lunga resistenza e l’arrivo in via Carcano.\r\nL’assessore regionale Marrone ha deciso di chiudere i conti, facendo una modifica alla legge regionale che regolamenta i mercati, e facendo del Barattolo un mercato di robivecchi come tutti gli altri. Potrà aprire solo 18 volte all’anno. Per i poveri che sopravvivono sul recupero e la rivendita di roba pescata nei cassonetti è un taglio secco ad una delle principali fonti di sopravvivenza.\r\nIn un intervento registrato domenica 19 in via Carcano ce ne ha parlato Francesco Migliaccio\r\n\r\nZic, Zero in Condotta, compie 35 anni e li festeggia con una giornata di iniziative\r\n\"Zero in Condotta\" nasce tra la fine del 1988 e l’inizio del 1989. Il suo nome evoca la trasgressione e l'indisciplina a fronte di un panorama sociale, politico e culturale sempre più orientato verso l'appiattimento e il conformismo generalizzati, mascherati da un continuo “falso movimento”.\r\nIl rifiuto di partecipare allo “spettacolo” si traduce in un impegno di approfondimento culturale che intende rompere le regole del gioco preordinato per provare ad aprire nuovi orizzonti di libertà.\r\nL'intenzione è di varcare soglie e frontiere mai raggiunte, di incontrare e comunicare storie mai narrate, di leggere dati e realtà concrete mai rivelate.\r\nUn asse privilegiato di questa scommessa è lo scavo della memoria storica minore, quella occulta e occultata non tanto perché perdente, quanto perché scomoda, anti-accademica, veritiera.\r\n\"Zero in Condotta\" non gode né di finanziamenti né di settori precostituiti cui indirizzarsi né di sbocchi commerciali consolidati. E' una scommessa di non consumismo del libro che riguarda sia chi lo progetta sia chi lo legge e contribuisce a diffonderlo.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zic\r\n\r\nLa guerra globale\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nVerso le giornate di lotta antimilitarista dell’1 e del 2 giugno\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nDa gennaio di quest’anno i militari dell’operazione “Strade sicure”, partita nel 2009 e costantemente rifinanziata dai governi di turno, sono stati destinati, oltre alla sorveglianza di CPR, siti istituzionali e cantieri militarizzati, anche nelle stazioni e nelle periferie delle grandi città. \r\nIntere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nPer questo il 1 giugno saremo nel cuore di Barriera di Milano per contrastare attivamente la presenza dei militari nel quartiere, il 2 giugno smilitarizziamo la città!\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","30 Maggio 2024","2024-05-30 18:56:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-21-manif-antimili-1-2-giugno-g-200x110.jpg","Anarres del 24 maggio. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-24-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’attacco al \u003Cmark>Barattolo\u003C/mark>\r\nll mercato degli straccivendoli e dei robivecchi, già in esilio nel nulla urbano di via Carcano, tra il cimitero ed un deposito di vecchie lapidi, potrebbe scomparire del tutto. L’amministrazione comunale lo ha chiamato \u003Cmark>Barattolo\u003C/mark>, mercato del libero scambio, lo ha travestito per dare una veste legale al mercato informale e non regolamentato che per decenni si è tenuto al Balon. Dopo la normalizzazione forzata del Balon, diventato un rispettabile mercato di roba usata vintage e fricchettona costosa, gli straccivendoli erano stati spostati più volte, sino ad approdare in san Pietro in Vincoli e canale Molassi. Anche lì era troppo indecoroso, troppo irregolare, troppo povero per la nuova vocazione turistica e studentile del quartiere Aurora, da qui lo sgombero dopo una lunga resistenza e l’arrivo in via Carcano.\r\nL’assessore regionale Marrone ha deciso di chiudere i conti, facendo una modifica alla legge regionale che regolamenta i mercati, e facendo del \u003Cmark>Barattolo\u003C/mark> un mercato di robivecchi come tutti gli altri. Potrà aprire solo 18 volte all’anno. Per i poveri che sopravvivono sul recupero e la rivendita di roba pescata nei cassonetti è un taglio secco ad una delle principali fonti di sopravvivenza.\r\nIn un intervento registrato domenica 19 in via Carcano ce ne ha parlato Francesco Migliaccio\r\n\r\nZic, Zero in Condotta, compie 35 anni e li festeggia con una giornata di iniziative\r\n\"Zero in Condotta\" nasce tra la fine del 1988 e l’inizio del 1989. Il suo nome evoca la trasgressione e l'indisciplina a fronte di un panorama sociale, politico e culturale sempre più orientato verso l'appiattimento e il conformismo generalizzati, mascherati da un continuo “falso movimento”.\r\nIl rifiuto di partecipare allo “spettacolo” si traduce in un impegno di approfondimento culturale che intende rompere le regole del gioco preordinato per provare ad aprire nuovi orizzonti di libertà.\r\nL'intenzione è di varcare soglie e frontiere mai raggiunte, di incontrare e comunicare storie mai narrate, di leggere dati e realtà concrete mai rivelate.\r\nUn asse privilegiato di questa scommessa è lo scavo della memoria storica minore, quella occulta e occultata non tanto perché perdente, quanto perché scomoda, anti-accademica, veritiera.\r\n\"Zero in Condotta\" non gode né di finanziamenti né di settori precostituiti cui indirizzarsi né di sbocchi commerciali consolidati. E' una scommessa di non consumismo del libro che riguarda sia chi lo progetta sia chi lo legge e contribuisce a diffonderlo.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zic\r\n\r\nLa guerra globale\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nVerso le giornate di lotta antimilitarista dell’1 e del 2 giugno\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nDa gennaio di quest’anno i militari dell’operazione “Strade sicure”, partita nel 2009 e costantemente rifinanziata dai governi di turno, sono stati destinati, oltre alla sorveglianza di CPR, siti istituzionali e cantieri militarizzati, anche nelle stazioni e nelle periferie delle grandi città. \r\nIntere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nPer questo il 1 giugno saremo nel cuore di Barriera di Milano per contrastare attivamente la presenza dei militari nel quartiere, il 2 giugno smilitarizziamo la città!\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":289,"snippet":290,"value":290},[244],"Anarres del 24 maggio. 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