","Milano: repressione contro il Comitato Autonomo Abitanti del quartiere Barona","post",1572609674,[60,61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/barona/","http://radioblackout.org/tag/machismo/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sessismo/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/",[17,23,15,68,21,19,25],"repressione",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Barona","Comitato Autonomo Abitanti del quartiere \u003Cmark>Barona\u003C/mark>), collettivo che da anni lotta","Un'operazione repressiva ha recentemente colpito il CAAB (Comitato Autonomo Abitanti del quartiere \u003Cmark>Barona\u003C/mark>), collettivo che da anni lotta per il diritto alla casa nella periferia sud di Milano. All'alba del 30 ottobre gli sbirri hanno sfondato le porte delle abitazioni di 5 compagne-i, perquisendoli e notificando loro il divieto di dimora nella città.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato tanto di questa ennesima operazione di polizia volta a colpire una realtà di lotta, tanto delle risposte che si stanno organizzando.\r\n\r\nAscolta la diretta con Maurizio, del Comitato Autonomo Abitanti della \u003Cmark>Barona\u003C/mark>.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/barona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito il comunicato che ricostruisce gli eventi.\r\n\r\nIl giorno 30 ottobre 2019 la digos della questura di milano ha eseguito 5 notifiche con annesse 5 ordinanze cautelari di allontanamento dal comune di milano, per 5 abitanti appartenenti al comitato autonomo abitanti \u003Cmark>barona\u003C/mark>, che da 5 anni lotta in quartiere e con realtà simili sul tema del problema abitativo e della speculazione che avviene sistematicamente nelle nostre città.\r\n\r\nLa digos di Milano ha ordito un attacco giuridico-politico, sulla base di un fatto avvenuto, a distanza di un anno, alla \u003Cmark>Barona\u003C/mark>ta, dove per violenza di genere è stata allontanata una persona dalla comunità resistente e quindi dalle assemblee, oltre che invitata a non partecipare più alle iniziative dello spazio.\r\nQuesta persona, il giorno dopo l’assemblea che decise il suo allontanamento, tornò per pretendere di rimanere, e due compagni che in quel momento erano alla \u003Cmark>Barona\u003C/mark>ta per tenere le lezioni della scuola d’italiano, si trovarono costrette ad invitarlo a ritornare in un momento assembleare data l’attività in corso.\r\nMentre uno dei due compagni parlava, ricevette un pugno dritto alla gola da questa persona, che gli tolse il fiato per alcuni secondi; approfittando dello spaesamento la suddetta persona afferrò una cazzuola che sferrò su un altro compagno, lasciandogli una cicatrice sul volto, ancora oggi ben visibile; alla fine, a fatica si riuscì ad allontanarla.\r\nLa persona allontanata si recò in ospedale, nonostante fosse lui l’aggressore oltre che l’illeso; lì venne raggiunta dalla polizia, che, come abbiamo visto, avrebbe preso con molto interesse la denuncia della persona, invitandola anche a recarsi in un secondo momento in questura, per integrare la denuncia precedentemente fatta che oggi ci è stata consegnata per i seguenti capi d’imputazione:\r\n\r\n“ 110. 629 1° e 2° e, in relazione all’articolo 628 c.3 n.1, c.p.\r\n61 n 2, 110. 582, 585 c.p.”\r\n\r\nche in verbo corrispondono a: concorso, violenza e minacce, estorsione, rapina, danneggiamento con profitto e violenza con aggravanti.\r\nLe modalità di perquisizione, sequestro e consegna delle notifiche sono avvenute con modalità che ricordano operazioni contro le peggiori organizzazioni criminali; infatti già dalle 7.00 del mattino digos e polizia hanno cercato di sfondare le porte dei 5 appartenenti riuscendoci solo con una, entrando da sceriffi con le pistole in mostra, sequestrando immediatamente i cellulari che i compagni stavano utilizzando per avvertire amici e compagni di quanto stava succedendo.\r\nA questo punto sono iniziate invasive perquisizioni di tutti gli appartamenti, terminate con il sequestro di cellulari, computer, chiavette usb, materiale politico informativo, agende personali e appunti delle assemblee. Al termine gli agenti hanno consegnato dei divieti di dimora con obbligo di firma a tutti i 5 compagne/i, immediatamente esecutivi.\r\nLa questura di Milano, ricostruendo struttura e ruoli fantomatici del comitato della \u003Cmark>Barona\u003C/mark>, mette sotto indagine i compagni/e con misure cautelari che li costringono ad allontanarsi dal comune di Milano.\r\nL’azione repressiva avvenuta quest’oggi esprime una chiara volontà di fermare chi tutti i giorni lotta per un’ alternativa dignitosa al di là della mercificazione che questa città impone come modello unico di vita, senza lasciare spazi alla solidarietà e all’organizzazione dal basso.\r\nEpisodi come questo sono purtroppo noti e sempre più frequenti:\r\na Padova, Piacenza, Milano, Cosenza e su tutto il territorio nazionale, avvengono tentativi di fermare le lotte colpendo le persone e dipingendole come organizzatrici di crimini.\r\n\r\nCome Comitato Autonomo Abitanti \u003Cmark>Barona\u003C/mark>, rifiutiamo ogni singola accusa e la rispediamo al mittente: occupare case per soldi è una pratica mafiosa, che specula sui problemi delle persone, e la combattiamo ogni giorno. Lasciare case vuote e gente in strada è una strategia attuata per il lucro di palazzinari e istituzioni. La repressione non può intimidirci: a ogni attacco corrisponderà un rafforzamento!\r\nCi vediamo questa sera, mercoledì 30 ottobre alle 21:00, presso la \u003Cmark>Barona\u003C/mark>ta, viale Faenza 12/7, per l’assemblea di coordinamento dei comitati: verranno dati ulteriori aggiornamenti. Inoltre invitiamo tutt* alla presentazione del nuovo sito antirepressivo, Amargi.blog, che avverrà domani pomeriggio, 31 ottobre, alle 17:30 allo spazio GTA, via Lelio Basso 7. Chiediamo poi una solidarietà concreta per i compagni colpiti: invitiamo chiunque possa ospitarli in un comune esterno alla provincia di milano a contattarci o a venire ad uno degli appuntamenti sopra riportati.\r\nSE CHI LOTTA E’ UN DELINQUENTE, SIAMO TUTT* CRIMINALI!",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[72],"Milano: repressione contro il Comitato Autonomo Abitanti del quartiere \u003Cmark>Barona\u003C/mark>",[79,82,84,86,88,90,92],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[17],"\u003Cmark>barona\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":23},[],{"matched_tokens":85,"snippet":15},[],{"matched_tokens":87,"snippet":68},[],{"matched_tokens":89,"snippet":21},[],{"matched_tokens":91,"snippet":19},[],{"matched_tokens":93,"snippet":25},[],[95,98,103],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],{"field":34,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[46],[101],[17],[81],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":77,"value":77},"post_title",[72],578730123365712000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":110,"num_tokens_dropped":46,"score":111,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":113,"highlight":132,"highlights":137,"text_match":140,"text_match_info":141},{"cat_link":114,"category":115,"comment_count":46,"id":116,"is_sticky":46,"permalink":117,"post_author":49,"post_content":118,"post_date":119,"post_excerpt":120,"post_id":116,"post_modified":121,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":123,"post_title":124,"post_type":57,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":131},[43],[45],"97748","http://radioblackout.org/2025/05/sciopero-precari-universitari-contro-i-tagli-e-la-guerra/","Sciopero nazionale dei lavoratori dell'università oggi 12 maggio. Lo sciopero è contro i tagli del governo Meloni che, mentre si impegna a riempire il Paese di nuovo debito finalizzato al riarmo e al trasferimento della ricchezza nazionale nelle mani dell'industria bellica, taglia le risorse per l'Università e per la ricerca (tranne ovviamente quelle finalizzate alla guerra); contro la riforma Bernini che prevede ulteriore precarietà per tutte le figure che lavorano all'Università e che non si vedono riconosciuto un contratto dignitoso e contro la condizione inaccettabile dei lavoratori che operano in appalto presso gli atenei, i quali sono costretti ad accettare condizioni di lavoro peggiorative rispetto a quelle che spetterebbero loro. Le Università e il mondo della ricerca sono, ormai da decenni, investite da un processo di riforme neo liberali che si traducono nella progressiva riduzione dei fondi, nell’aumento della precarietà e nel continuo ricorso all’esternalizzazione di molte funzioni fondamentali: dai servizi bibliotecari alle pulizie, al portierato. La riforma Bernini è attualmente sospesa (ma non ritirata) a causa delle fortissime proteste che si erano levate e di un esposto presentato alla Commissione Europea. Si tratta di una prima parziale vittoria e dell’indicazione che il solo percorso possibile per invertire la rotta è far crescere la mobilitazione e la protesta nelle università riunendo i lavoratori e le lavoratrici che si vorrebbero frammentare in una miriade di figure professionali in concorrenza tra loro.\r\nLa riduzione dei fondi pubblici è intesa a orientare le Università e i centri di ricerca verso i finanziamenti esterni ponendo il nostro sistema di formazione superiore al servizio di un complesso di interessi che punta cinicamente ad aumentare i profitti privati senza alcun riguardo verso l’interesse collettivo. Non a caso gran parte di questi progetti non prestano attenzione verso la qualità della ricerca e della didattica ma si orientano sugli interessi delle industrie, della “difesa delle frontiere” o sulla corsa al riarmo.\r\nI lavoratori precari dell'università richiedono il taglio della spesa bellica e l'utilizzo di tali fondi per il finanziamento ordinario dell'università per la stabilizzazione delle figure precarie; veri concorsi nazionali, la fine del sistema baronale di valutazione dei precari e la fine del sistema degli appalti e la stabilizzazione del personale esternalizzato di tutti gli atenei.\r\nNe parliamo con Stefano Capello, della Cub.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-12052025-CAPELLO.mp3\"][/audio]","12 Maggio 2025","Sciopero generale lavoratori precari dell'università.","2025-05-12 18:08:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SCIOPERO-PRECARI-INFO-12052025-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SCIOPERO-PRECARI-INFO-12052025-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SCIOPERO-PRECARI-INFO-12052025-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SCIOPERO-PRECARI-INFO-12052025-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SCIOPERO-PRECARI-INFO-12052025-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SCIOPERO-PRECARI-INFO-12052025.jpg 1129w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","SCIOPERO PRECARI UNIVERSITARI CONTRO I TAGLI E LA GUERRA",1747064145,[127,128,129,130],"http://radioblackout.org/tag/armamenti/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-universita/","http://radioblackout.org/tag/riforma-bernini/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-precari/",[27,33,29,31],{"post_content":133},{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":136},[17],"nazionali, la fine del sistema \u003Cmark>barona\u003C/mark>le di valutazione dei precari e","Sciopero nazionale dei lavoratori dell'università oggi 12 maggio. 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A parte una reazione ipocrita da parte del baronato universitario, non ci sono stati riscontri diretti a questa azione, ma la lotta di chi lavora in università per contestare la riforma Bernini e denunciarne il coinvolgimento con guerrafondai, continua. Il 20 marzo si svolgerà la prima giornata di mobilitazione congiunta a livello nazionale dei diversi collettivi di precari dell'università. Per sfogliare il programma della giornata vi rimandiamo alle pagine social dell'Assembelea Precaria Universitaria. [1] [2]\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_18_03_Eleonora-Priori-Assemblea-Precaria-Universitaria-su-contestazione-a-Geuna-e-prossime-mobilitazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Marco Avataneo da pochissimo ex lavoratore della cooperativa arcobaleno. Infatti avevamo parlato già in precedenza delle battaglie portate avanti da lui e i suoi colleghi per il riconoscimento di un migliore contratto e condizioni di lavoro nell'attività di raccolta rifiuti ingombranti e di carta, descrivendo i comportamenti anti sindacali agiti dalla cooperativa e da componenti compiacenti della CGIL. La situazione è culminata con il licenziamento di Marco dopo la lettera di richiamo ricevuta per danno d'immagine all'azienda, ultimo questo di altri provvedimenti disciplinari a lui comminati, guarda caso, da quando ha iniziato a mobilitarsi tra le fila di USB. 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La vicenda se è possibile racchiude altri aspetti torbidi, soprattutto per quanto riguarda la sponda nella repressione del dissenso, alla cooperativa Arcobaleno, per mano di esponenti di CGIL, vi lasciamo alla diretta testimonianza di chi ha vissuto e sta vivendo tutto ciò sulla propria pelle per capire meglio.\r\nPer questo vi invitiamo a partecipare al presidio in solidarietà a Marco chiamato per il 25 Marzo alle ore 16 in Corso Trapani 95/A, sede legale della cooperativa Arcobaleno, costola del gruppo Abele.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_18_03_Marco-Avataneo-USB-Licenziato-da-cooperativa-Arcobaleno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[226],{"field":96,"matched_tokens":227,"snippet":223,"value":224},[17],{"best_field_score":142,"best_field_weight":143,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":144,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":14},{"document":230,"highlight":242,"highlights":247,"text_match":140,"text_match_info":250},{"comment_count":46,"id":231,"is_sticky":46,"permalink":232,"podcastfilter":233,"post_author":153,"post_content":234,"post_date":235,"post_excerpt":52,"post_id":231,"post_modified":236,"post_thumbnail":237,"post_title":238,"post_type":183,"sort_by_date":239,"tag_links":240,"tags":241},"71732","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-29-ottobre-corteo-antimilitarista-del-20-novembre-kropotkin-agite-voi-stessi-controllo-sociale-da-crespi-dadda-al-green-pass/",[153],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-10-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\n20 novembre corteo antimilitarista a Torino\r\nMercanti d’armi e missioni militari: colonialismo e buoni affari\r\n\r\nPetr Kropotkin. I primi cento anni.\r\nCent’anni fa moriva Kropotkin. Tante le iniziative e i libri usciti per l’occasione.\r\nNel fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno dedicato all’anarchico e rivoluzionario russo.\r\nNe parliamo con Francesco Codello, che per i tipi della Baronata ha curato “Agite voi stessi”, una raccolta di scritti rari e inediti\r\n\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono colpi di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari nascondono i massacri, i pescecani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa. Solo studi recenti ci restituiscono la storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali. La memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\n\r\nDinamiche di controllo sociale dal Panopticon capitalista di Crespi d’Adda al prelievo forzato del DNA ai migranti senza carte, sino alla carta di identità elettronica e al Green Pass.\r\nIl Qr code vaccinale rappresenta una autentica cesura nelle dinamiche del controllo sociale o viene percepito come tale solo perché investe chi ha sempre creduto di avere quei diritti, che per tanta parte degli umani sono solo privilegi? Ne parliamo con Lollo. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeing – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","10 Novembre 2021","2021-11-10 14:08:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/WarBusiness-200x110.jpg","Anarres del 29 ottobre. Corteo antimilitarista del 20 novembre. Kropotkin: agite voi stessi. Controllo sociale da Crespi d’Adda al Green Pass...",1636553297,[],[],{"post_content":243},{"matched_tokens":244,"snippet":245,"value":246},[72],"che per i tipi della \u003Cmark>Barona\u003C/mark>ta ha curato “Agite voi stessi”,","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Nato nella Russia zarista, figlio di proprietari terrieri e allievo ufficiale, Michele Bakunin scoprì l'anarchia che divenne lo scopo della sua vita, fu condannato alla pena di morte poi commutata nella deportazione a vita in Siberia da dove fuggì. Sia nella vita reale che nel romanzo Bakunin fonda una comune alla villa della Baronata in Svizzera, che avebbe dovuto essere un'esperienza di vita egualitaria e al tempo stesso il quartier generale della rivoluzione in Italia, premessa della rivoluzione mondiale. Nella Baronata si trovano personaggi che hanno fatto la storia dell'anarchia. \"A Carlo Cafiero era rimasto qualcosa della prima educazione in seminario a Barletta, dov'era nato da buona famiglia facoltosa.\" Poi ci sono le donne che danno il loro contributo. \"Vera Karpov faceva l'anarchica perchè ci s'era trovata, e soprattutto perchè si era innamorata di Costa, aveva portato la sua corrispondenza segreta.\" Tutto è pronto, le armi sono arrivate e il nuovo mondo é a portata di mano. \"Il segreto di tute le insurrezioni è la sorpresa. Invece di scendere in piazza e farci schiacciare, ci impadroniamo del forte.\" Il piano trapela, Bakunin deve fuggire vestito da prete, ma la tonaca non riesce a nascondere a lungo lo spirito barricadero del vecchio agitatore russo. \"Comparve agli astanti, tra strepiti di gioia, la faccia poco devota di quel discendente di boiardi anarchico.\" La speranza è intatta, la rivoluzione mondiale é solo rimandata. 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