","Sicilia: approfondimento sul progetto di alternanza scuola-lavoro a Sigonella.","post",1675963441,[67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/alternanza-scuola-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/base-nato/","http://radioblackout.org/tag/sigonella/",[71,72,18],"alternanza scuola lavoro","base nato",{"post_content":74,"tags":79},{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":78},[76],"base","PCTO in Sicilia presso la \u003Cmark>base\u003C/mark> di Sigonella con Dafne di","Ricordiamo che già i PCTO sono al centro dell’attenzione per via delle novità previste dal Governo Melon, il ministro Calderone sta valutando un fondo per il risarcimento per le famiglie per gli studenti morti in alternanza scuola-lavoro. Indicativo da un lato dell'assoluto disinteresse nei confronti della reale richiesta degli studenti e studentesse, ossia la sua totale abolizione e, dall'altro, del cinismo criminale con cui si mette in conto che dei giovani debbano andare a lavorare e perdere la vita.\r\n\r\nAbbiamo approfondito il tema dei progetti in PCTO in Sicilia presso la \u003Cmark>base\u003C/mark> di Sigonella con Dafne di USB Sicilia e Non una di Meno Catania.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Alternanza-sicilia2023_02_09_2023.02.09-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[80,82,85],{"matched_tokens":81,"snippet":71},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[76,24],"\u003Cmark>base\u003C/mark> \u003Cmark>nato\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":18},[],[88,94],{"field":41,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],1,[92],[76,24],[84],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":77,"value":78},"post_content",[76],1157451471441625000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":17,"fields_matched":100,"num_tokens_dropped":53,"score":101,"tokens_matched":100,"typo_prefix_score":53},"2211897868544",2,"1157451471441625194",{"document":103,"highlight":126,"highlights":147,"text_match":97,"text_match_info":155},{"cat_link":104,"category":105,"comment_count":53,"id":106,"is_sticky":53,"permalink":107,"post_author":56,"post_content":108,"post_date":109,"post_excerpt":59,"post_id":106,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_thumbnail_html":112,"post_title":113,"post_type":64,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":122},[50],[52],"74065","http://radioblackout.org/2022/03/fuori-le-basi-militari-dai-territori/","L'opposizione alla guerra passa per un rifiuto espresso soprattutto a partire da ciò che la riproduce e le sue conseguenze sui territori. Quello sardo e siciliano hanno dei referenti ben precisi: da decenni gli e le abitanti delle isole si mobilitano contro le basi NATO imposte sulle loro terre. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, prevedibilmente, le attività parabelliche si sono intensificate, ma ciò ha fornito anche l'occasione per organizzare nuove iniziative di contrasto.\r\n\r\nNe parliamo con Valentina, compagna di Cagliari, che ci racconta dell'intersezione tra iniziative transfemministx e antimilitariste, in occasione dell'8 marzo:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/info-10-03-22_cagliari.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con Tiziana, di Palermo, che lancia il corteo regionale del 12 marzo contro le basi militari, con un focus sulle conseguenze della guerra per quel che riguarda le specificità del territorio siciliano:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/info-10-03-22_palermo.mp3\"][/audio]","11 Marzo 2022","2022-03-11 12:37:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari-1024x683.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari-1536x1024.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/basi-militari.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Fuori le basi militari dai territori!",1647002269,[116,68,117,118,119,120,121],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/basi-militari/","http://radioblackout.org/tag/niscemi/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/sardegna/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/",[15,72,123,35,32,124,125],"basi militari","sardegna","sicilia",{"post_content":127,"tags":132},{"matched_tokens":128,"snippet":130,"value":131},[129],"NATO","si mobilitano contro le basi \u003Cmark>NATO\u003C/mark> imposte sulle loro terre. 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(...)\r\n\r\nA rispondere all’appello del movimento sono state oltre tremila persone, con una discreta presenza di abitanti del posto, sia all’interno degli spezzoni del corteo (comitato di Niscemi, studenti, mamme) che sparsi lungo il serpentone che ha attraversato buona parte della città.\r\nLa manifestazione si è svolta all’insegna della parola d’ordine “resistenza”, che - non a caso - fa rima con “sentenza”, ed è la risposta al Consiglio di Giustizia Amministrativa che, con un atto tutto politico, camuffato da tecnico e giuridico, ha cercato di chiudere la partita MUOS dicendo che non vi sono problemi per la salute e per l’ambiente.\r\nIl movimento non accetta che un organo giudiziario, le cui procedure assolutamente di parte (governativa) sono state denunciate a vari livelli, e - ovviamente - all’interno dello stesso procedimento, tenti di far accendere le parabole del MUOS rispondendo positivamente alle fortissime pressioni dell’ambasciata degli Stati Uniti, fatte proprie dal governo Renzi.\r\nLa battaglia contro il MUOS ha dimostrato di essere capace di mobilitazione, e, anche in questa fase intende dire l’ultima parola.\r\nLa manifestazione ha raccolto larghi consensi anche in chi - ai margini delle strade o sui balconi - assisteva allo sfilare del corteo, che si andava gonfiando man mano che procedeva verso la piazza. Qui si sono succeduti al microfono attiviste e attivisti di Niscemi, mamme NO MUOS, avvocati, attivisti del Coordinamento regionale dei comitati, membri della delegazione NO TAV giunta dalla Val di Susa, o della delegazione giunta da San Filippo del Mela in rappresentanza del comitato No inceneritore, uniti alla presenza della delegazione No Frontex. Per tutti la parola d’ordine è una sola: non mollare, resistere un minuto in più degli americani e del governo Renzi, esigere lo smantellamento del MUOS e della base NRTF con più forza di prima, a salvaguardia della salute di tutti, per una Sicilia smilitarizzata, per un Mediterraneo mare di pace e ponte fra i popoli.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un attivista del movimento, Pippo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-05-17-pippo-nomuos","17 Maggio 2016","2016-05-20 11:14:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/no-muos-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"128\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/no-muos-300x128.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/no-muos-300x128.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/no-muos-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/no-muos.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Niscemi. 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Si tratta di una scelta dal chiaro sapore imperialista e geopolitico. Per i cittadini di Taranto, oltre a non costituire una risposta ai propri reali bisogni, si tratta di un'ulteriore erosione di spazio cittadino a favore della marina militare, nonché di un ricatto del lavoro che va ad aggiungersi a quello salute-salario del comparto industriale e in particolare dell'Ilva. Ne abbiamo parlato con un compagno della Casa Occupata di via Garibaldi in centro città.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto.mp3\"][/audio]","14 Ottobre 2020","2020-10-14 11:54:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/taranto.jpeg 1152w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Allargamento della base NATO a Taranto",1602676480,[226,227,228],"http://radioblackout.org/tag/base-militare/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/taranto/",[230,24,231],"base militare","Taranto",{"post_content":233,"post_title":237,"tags":240},{"matched_tokens":234,"snippet":235,"value":236},[76,129],"è stato annunciato l'allargamento della \u003Cmark>base\u003C/mark> navale \u003Cmark>NATO\u003C/mark> di Taranto. 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Noi che ci abitiamo, circondate da petrolchimici, pale eoliche, cattedrali nel deserto, gasdotti reali e prospettati, continuiamo ad essere mera manodopera in funzione di queste economie di sfruttamento.\r\nI quotidiani garantiscono che dal 17 aprile al 26 maggio le esercitazioni nei poligoni sardi non si fermeranno mai: Mare Aperto 2023, Joint Stars 2023 (JOST23), Noble Jump 2023 (NOJU23), è di poche settimane fa la notizia che il Ministero della Difesa ha richiesto alla Regione Sardegna la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) per effettuare una fantomatica bonifica della penisola Delta, qualche anno fa dichiarata praticamente imbonificabile. Bombardato da decenni durante le esercitazioni a mare nel poligono di Teulada, questo Sito di Interesse Comunitario (SIC) è talmente contaminato da far tremare i polsi pure ai soldati, che vogliono ripulirlo per poi… TORNARE A BOMBARDARLO!\r\nCi disgusta che le forze armate lavino di verde le loro devastazioni (greenwashing) e che persino la fabbrica di bombe e droni killer Rheinmetall-RWM a Domusnovas si tinga di rosa (pinkwashing) e venga premiata per la sua “attenzione alla gender diversity” e al multiculturalismo, mentre continua impunita la sua produzione letale con la nuova commessa per Israele.\r\nSiamo coscienti di vivere in un territorio dove, sì, le armi vengono prodotte e sperimentate e l’ambiente viene devastato e inquinato, ma facciamo anche parte di quell’occidente dove la guerra viene preparata per continuare a colonizzare, distruggere e uccidere altrove.\r\n\r\nTutto questo serve alla fortezza Europa per depredare altri territori e risorse, oliare il business degli armamenti, difendere gli interessi di poche persone a costo di molte morti e vite spezzate.\r\nNon vogliamo lasciare agire indisturbati coloro che, tramite un’ordinanza di Stato, impediscono alla popolazione di nuotare, ormeggiare, lavorare o anche semplicemente di recarsi in quel tratto di costa definendolo pericoloso perché costellato di ordigni inesplosi lasciati dagli stessi militari. Poi di colpo il pericolo e l’ordinanza spariscono quando è Prada a volerlo usare come scenario per la sua nuova collezione, come è successo nella primavera 2021!\r\nLa guerra inizia qui, fermiamola qui.\r\nQuest’anno torniamo a Teulada a fare il bucato alle reti, perchè questa base NATO rappresenta uno dei punti nodali della filiera bellica nell’isola. Il poligono in questione ospita da oltre cinquant’anni costanti esercitazioni in mare, a terra e in aria per addestrare militari di mezzo mondo a portare altrove morte e devastazione.\r\nCome femministe, donne, lesbiche, trans*, persone non binarie sappiamo che senza militarismo non c’è patriarcato e che questi sistemi sono interconnessi, le nostre elaborazioni teoriche e le nostre pratiche vogliono metterlo in luce e farla finita con entrambi.\r\nCosì come vogliamo farla finita con i Tribunali e i loro sgherri che perquisiscono, processano e incarcerano le nostre compagnx per non aver abbassato la testa. Siamo solidali con chi è colpitx dalla repressione per la sua presenza nelle lotte; siamo solidali con Alfredo Cospito cui hanno negato non solo di camminare libero, ma pure di autodeterminare il proprio corpo e le proprie cure; siamo solidali con la nostra compagna da poco perquisita a Cagliari per aver partecipato a maggio 2022 ad un’azione dimostrativa di fronte al Comando Militare della Sardegna; siamo solidali con le imputatx dell’Operazione Lince che hanno lottato e lottano contro le basi e il militarismo. Non abbiamo solo un posizionamento solidale, ma coinvolto: rientriamo fra i soggetti politici oggetto di repressione e vogliamo prendere parola in quanto tali.\r\nPer questo l’8 marzo torneremo alla base NATO di Teulada per dire a gran voce che a bloccare la macchina della guerra c’eravamo e continuiamo ad esserci tutte, tuttx, tutti.\r\nVogliamo percorrere delle zone militari invalicabili, risignificare con i nostri corpi quelli che ora sono confini, creare nuovi immaginari, restituire nuove identità.\r\nVogliamo farlo a partire da noi, sperimentandoci in una pratica separatista riservata a donne, lesbiche, persone trans* e non binarie, che ci permetta di pensare e agire collettivamente i nostri femminismi.\r\nI nostri corpi e la terra che con essi attraversiamo non sono luoghi di conquista: scegliamo di farne luoghi di resistenza.\r\nInvitiamo tutte e tuttx (no uomini cisgenere) a partecipare l’8 marzo alle 10.30 \r\nal corteo alla base NATO di Teulada","28 Febbraio 2023","8 marzo di lotta in Sardegna contro le servitu' militari e la guerra ","2023-02-28 11:40:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/sardegna-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/sardegna-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/sardegna-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/sardegna-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/sardegna.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","8 MARZO CONTRO LE BASI NATO IN SARDEGNA",1677584166,[281,117,282,120],"http://radioblackout.org/tag/8-marzo/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-guerra/",[284,123,285,124],"8 marzo","contro la guerra",{"post_content":287,"post_title":291},{"matched_tokens":288,"snippet":289,"value":290},[76,129],"bucato alle reti, perchè questa \u003Cmark>base\u003C/mark> \u003Cmark>NATO\u003C/mark> rappresenta uno dei punti nodali","L'8 marzo ci sarà un corteo antimilitarista alla \u003Cmark>base\u003C/mark> di Teulada, In Sardegna, siamo al telefono con una compagna di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/8marzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDal comunicato di convocazione del corteo :\r\n\r\n Come da tradizione colonialista, la Sardegna viene offerta come parco giochi a turisti e militari. Noi che ci abitiamo, circondate da petrolchimici, pale eoliche, cattedrali nel deserto, gasdotti reali e prospettati, continuiamo ad essere mera manodopera in funzione di queste economie di sfruttamento.\r\nI quotidiani garantiscono che dal 17 aprile al 26 maggio le esercitazioni nei poligoni sardi non si fermeranno mai: Mare Aperto 2023, Joint Stars 2023 (JOST23), Noble Jump 2023 (NOJU23), è di poche settimane fa la notizia che il Ministero della Difesa ha richiesto alla Regione Sardegna la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) per effettuare una fantomatica bonifica della penisola Delta, qualche anno fa dichiarata praticamente imbonificabile. Bombardato da decenni durante le esercitazioni a mare nel poligono di Teulada, questo Sito di Interesse Comunitario (SIC) è talmente contaminato da far tremare i polsi pure ai soldati, che vogliono ripulirlo per poi… TORNARE A BOMBARDARLO!\r\nCi disgusta che le forze armate lavino di verde le loro devastazioni (greenwashing) e che persino la fabbrica di bombe e droni killer Rheinmetall-RWM a Domusnovas si tinga di rosa (pinkwashing) e venga premiata per la sua “attenzione alla gender diversity” e al multiculturalismo, mentre continua impunita la sua produzione letale con la nuova commessa per Israele.\r\nSiamo coscienti di vivere in un territorio dove, sì, le armi vengono prodotte e sperimentate e l’ambiente viene devastato e inquinato, ma facciamo anche parte di quell’occidente dove la guerra viene preparata per continuare a colonizzare, distruggere e uccidere altrove.\r\n\r\nTutto questo serve alla fortezza Europa per depredare altri territori e risorse, oliare il business degli armamenti, difendere gli interessi di poche persone a costo di molte morti e vite spezzate.\r\nNon vogliamo lasciare agire indisturbati coloro che, tramite un’ordinanza di Stato, impediscono alla popolazione di nuotare, ormeggiare, lavorare o anche semplicemente di recarsi in quel tratto di costa definendolo pericoloso perché costellato di ordigni inesplosi lasciati dagli stessi militari. Poi di colpo il pericolo e l’ordinanza spariscono quando è Prada a volerlo usare come scenario per la sua nuova collezione, come è successo nella primavera 2021!\r\nLa guerra inizia qui, fermiamola qui.\r\nQuest’anno torniamo a Teulada a fare il bucato alle reti, perchè questa \u003Cmark>base\u003C/mark> \u003Cmark>NATO\u003C/mark> rappresenta uno dei punti nodali della filiera bellica nell’isola. 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Sono le immagini che circolano in queste ore sui social network, sulle condizioni di detenzione di decine di militari turchi, arrestati in questi giorni. In altre foto si vedono soldati golpisti arrestati con evidenti segni di percosse.\r\nL'ex capo dell'aviazione turca Akin Ozturk avrebbe confessato, durante un interrogatorio, di aver preso parte alla pianificazione del fallito golpe in Turchia.\r\nLe immagini del suo volto, le ferite al capo e al petto inducono a ritenere che la confessione sia stata fatta sotto tortura. \r\n\r\nA Istanbul è stato ucciso a fucilate il vice sindaco Cemil Candas contro il quale due persone hanno aperto il fuoco nella sede della municipalità di Sisli, nel centro di Istanbul.\r\nOltre ai militari e ai giudici, le purghe coinvolgono la polizia e l'amministrazione. Secondo alcune stime, il provvedimento riguarderebbe quasi il 5% della popolazione turca. Le autorità turche hanno sospeso 30 prefetti su 81. In totale, i dipendenti del ministero dell'Interno sollevati dai loro incarichi sono 8.777, di cui - oltre ai prefetti - 7.899 poliziotti, 614 gendarmi e 47 governatori di distretti provinciali. Ma le prughe toccano anche dipendenti pubblici non direttamente legati alla sicurezza. Oltre alle quasi 12 mila persone già sospese da polizia e magistratura, circa 1.500 dipendenti sono stati sollevati dai loro incarichi dal ministero delle Finanze.\r\nLe autorità turche hanno introdotto una nuova regolamentazione che vieta l'espatrio ai dipendenti pubblici, con alcune eccezioni per alcuni passaporti speciali, che necessiteranno comunque dell'approvazione dell'istituzione presso cui si lavora.\r\nErdogan sostiene la reintroduzione della pena di morte.\r\n\r\nMolto forte è la tensione tra il governo turco e quello statunitense, accusato di dare asilo a Gulen, l'ex alleato di Erdogan, che il sultano di Ankara accusa di essere il deus ex machina del fallito colpo di stato. 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Varsavia.\r\nDopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della NATO avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro».\r\nL’espansione della NATO ad Est inizia nel 1999, nonostante che il Patto di Varsavia e addirittura l’URSS si fossero sciolti nel 1991.\r\nPrima di questa 2^ fase della guerra in Ucraina, nel 2022, i paesi NATO erano 30, dunque erano quasi raddoppiati dal 1999.\r\nOggi i Membri della NATO sono 31, tra poco 32 con l’ingresso della Svezia.\r\nNella prospettiva di trasformazione della NATO in “Alleanza militare del Nuovo Occidente”, si vorrebbe inserire un articolo 5 “economico” da attuarsi in difesa dei Paesi della nuova Alleanza che fossero oggetto di “ricatti energetici ed economici”: una sorta di protezione esplicita del neocolonialismo occidentale.\r\nLa NATO guida il riarmo globale\r\nIl 17 e il 18 gennaio di quest’anno i vertici delle forze armate dell’Alleanza si sono dati 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È in atto una spasmodica corsa verso il riarmo globale e la NATO si candida a divenire il motore della ricerca e dello sviluppo delle tecnologie di morte, possibilmente in partnership con le grandi holding del complesso militare-industriale e con un ampio numero di attori della società “civile” (università, centri di ricerca, start up, agenzie spaziali nazionali e internazionali, ecc.).\r\nSecondo dati SIPRI, nel 2022 la spesa bellica USA era più di 10 volte superiore a quella russa; quella della NATO più di 14 volte di quella russa; quella della UE più di 4 volte quella russa; gli Stati Uniti spendevano 3 volte più della Cina; la NATO più di 4 volte della Cina.\r\nLe spese militari nella NATO e nella UE avevano iniziato a crescere ben prima del 2022.\r\nLa guerra in Ucraina ha dato modo di giustificare un ulteriore balzo in avanti.\r\nConsiderando anche i Partner della NATO, la spesa militare di questa coalizione nel 2022 era il 74% della spesa militare Mondiale, mentre quella della Russia è il 4% e quella della Cina il 13%.\r\nI Paesi NATO, nel 2022 erano responsabili del 73% del mercato mondiale delle armi, seguiti dalla Russia al 16% e dalla Cina al 5%.\r\nNel 2022 la spesa per le armi nucleari era complessivamente di quasi 80 miliardi di euro, ma gli USA spendono 4,5 volte più di quanto spende la Russia.\r\nI Concetti strategici NATO fin dal 1950 prevedono l’uso di armi nucleari in caso di necessità.\r\nL’ultimo, del 2022, descrive la situazione attuale come di “Nuova competizione strategica” e definisce la Russia un nemico e la Cina un avversario incombente.\r\nBasi di Ghedi ed Aviano a novembre 2023 sono state coinvolte nelle esercitazioni NATO di guerra nucleare. Piloti italiani, su cacciabombardieri italiani, si addestrano a portare bombe nucleari su territori e popolazioni considerate nemiche, rendendosi responsabili di una probabile apocalisse nucleare.\r\nL’esito dello studio degli avvocati di IALANA Italia (marzo 2022) dimostra l’illegalità della presenza sul territorio italiano delle armi nucleari.\r\nLa NATO, che dichiara di esistere per la difesa del sistema di valori diritti e libertà basato sul rispetto delle regole del diritto, è stata la prima a violarlo, ad esempio con i 78 giorni di bombardamenti su Serbia e Montenegro nel 1999, e, con il Nuovo Concetto Strategico dello stesso anno che prevede il superamento dell’art. 5 del suo Trattato istitutivo a favore anche di interventi “fuori area”, di fatto si è autoproclamata poliziotto del mondo, in sostituzione dell’ONU.\r\nLa NATO dal 1991 ha manipolato le risoluzioni ONU, ad esempio quella sulla “Responsabilità di Proteggere” del 2011, attaccando la Libia e assumendo il comando nel 2003 della missione ISAF in Afghanistan.\r\nLa NATO, ai tradizionali tre domini operativi (aria, terra, mare), ha aggiunto quello cibernetico, quello spaziale e quello quello sommerso, per i fondali marini e oceanici ove transitano cavi che permettono il 90% delle transazioni transatlantiche, i tubi per gli approvvigionamenti energetici necessari al sostentamento delle economie delle società europee, e dove si va sviluppando la ricerca scientifica volta al futuro sfruttamento delle risorse minerarie dei fondali oceanici. Punta sul controllo delle nuove Tecnologie Emergenti e Dirompenti (EDTs – Emerging & Disrupting Technologies), dall’Intelligenza Artificiale, alle tecnologie quantistiche e biotecnologie cognitive.\r\nCon la scusa di combattere le fake news (notizie false), la NATO cerca di rafforzare le operazioni di PSYOPS, Psychological Operations, per il controllo dell’informazione.\r\nL’Italia contribuisce significativamente al bilancio dell’Alleanza e alle operazioni della NATO, assumendo ruoli di comando nella conduzione delle operazioni nei Balcani e Medio Oriente; contribuisce e promuove i processi d’innovazione tecnologica dell’Alleanza quale il Defence Innovation Accelerator (DIANA); ospita basi USA e rilevanti Comandi NATO tra cui il Comando delle forze di pronto intervento NATO (NRDC-ITA) di Solbiate Olona.\r\nIl Comando delle forze di pronto intervento NATO di Solbiate Olona\r\nIl 18 gennaio 2024, a conclusione dei lavori del Military Committee, il comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, ha dichiarato: “La Forza di Reazione Rapida è capace di effettuare uno spettro completo di missioni e serve da riserva strategica per il dispiegamento in tempi strettissimi. Nell’autunno dello scorso anno, la NRDC-Italy è stata selezionata come quartier generale. Attualmente le sue unità si stanno addestrando in preparazione del nuovo ruolo assegnato”. NRDC-ITA è l’acronimo di NATO Rapid Deployment Corps, il Comando multinazionale delle forze di intervento rapido che ha sede a Solbiate Olona (VA) e di cui fanno parte più di 400 militari provenienti da 18 paesi dell’Alleanza.\r\nll Comando NATO di Solbiate Olona è una delle infrastrutture militari strategiche che più e prima di altre si è “aperta” al territorio, alle aziende produttive e alle scuole di ogni ordine e grado. Le prime “visite” di studenti alla base NRDC-ITA risalgono a quasi vent’anni fa, come documentato dall’ufficio stampa del Rapid Deployable Corps NATO. Da allora le presenze delle istituzioni scolastiche a NRDC-ITA si sono fatte sempre più frequenti. Il Comando si è mostrato attento alla formazione professionale degli studenti delle scuole del territorio. Citiamo solo alcune attività svolte dalle scuole del territorio negli ultimi due anni. A fine luglio 2022, durante l’International Day che «consolida» i legami interculturali tra le nazioni partecipanti al Corpo di Reazione Rapida Nato, l’Istituto «Giovanni Falcone» di Gallarate ha collaborato alla gestione degli stand allestiti in caserma e al servizio catering, mettendo a disposizione una cinquantina di studenti in PCTO. Gli allievi dell’indirizzo enogastronomico dell’Istituto di Gallarate hanno operato presso il Comando NRDC-ITA pure in occasione del Natale dei bambini, l’happening organizzato per i figli del personale delle Forze Armate Nato di Solbiate. Il 27 maggio 2023 in occasione di NRDC ITA No Limits, giornata di sport paralimpico organizzata dal Comando per «sensibilizzare l’opinione pubblica circa le tematiche del mondo della disabilità e, contestualmente, avvicinarla al mondo militare», gli studenti del «Falcone» hanno realizzato la locandina dell’evento e hanno partecipato – con tanto di cappellino “We are Nato” – alle attività gastronomiche ed accoglienza del pubblico e alla realizzazione del servizio fotografico. Il 15 giugno 2023, il generale Giuseppe Scuderi (a capo di NRDC-ITA) ha voluto ringraziare personalmente i ragazzi «distinti nelle attività di beneficenza, solidarietà ed inclusione promosse dal reparto NATO del Ministero della Difesa» nel corso di una cerimonia svoltasi nell’Aula magna dell’Istituto di Gallarate, presenti il Provveditore agli studi e numerosi dirigenti scolastici della provincia di Varese.\r\nSCIOGLIERE LA NATO\r\nCHIUDERE LE BASI USA-NATO\r\nNO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA E A ISRAELE\r\nNO ALL’OPERAZIONE ASPIDES NEL MAR ROSSO\r\nNO ALLA PROPAGANDA DI GUERRA\r\nNO ALLA CAMPAGNA DI RIARMO, ALL’INDUSTRIA BELLICA E ALL’ECONOMIA DI GUERRA\r\nFERMARE LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELL’UNIVERSITÀ\r\nCONTRO IL DISCIPLINAMENTO SOCIALE FUNZIONALE ALLA GUERRA\r\nCONTRO LA REPRESSIONE DEL DISSENSO, DELLE MANIFESTAZIONI E DELL’AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE\r\nCentro di documentazione Abbasso la guerra di Venegono Superiore\r\nAssemblea Popolare di Busto Arsizio\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Varese\r\n\r\n\r\n ","2 Aprile 2024","2024-04-02 14:35:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Solbiate2-pdf-200x110.jpg","presidio contro la base Nato di Solbiate","podcast",1712068552,[430],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[21],{"post_content":433,"post_title":437},{"matched_tokens":434,"snippet":435,"value":436},[76,24],"che si terrà davanti alla \u003Cmark>base\u003C/mark> \u003Cmark>nato\u003C/mark> di Solbiate (Varese) il 4","insieme ad Elio del Centro di Documentazione Abbasso la Guerra abbiamo presentato il presidio che si terrà davanti alla \u003Cmark>base\u003C/mark> \u003Cmark>nato\u003C/mark> di Solbiate (Varese) il 4 aprile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/presidionato.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica la diretta\r\n4 aprile 1949 – 4 aprile 2024: 75 anni di \u003Cmark>NATO\u003C/mark>, 75 anni di guerre\r\nLa \u003Cmark>NATO\u003C/mark> è stata creata il 4 aprile del 1949, 6 anni prima della costituzione del Patto di Varsavia.\r\nDopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della \u003Cmark>NATO\u003C/mark> avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro».\r\nL’espansione della \u003Cmark>NATO\u003C/mark> ad Est inizia nel 1999, nonostante che il Patto di Varsavia e addirittura l’URSS si fossero sciolti nel 1991.\r\nPrima di questa 2^ fase della guerra in Ucraina, nel 2022, i paesi \u003Cmark>NATO\u003C/mark> erano 30, dunque erano quasi raddoppiati dal 1999.\r\nOggi i Membri della \u003Cmark>NATO\u003C/mark> sono 31, tra poco 32 con l’ingresso della Svezia.\r\nNella prospettiva di trasformazione della \u003Cmark>NATO\u003C/mark> in “Alleanza militare del Nuovo Occidente”, si vorrebbe inserire un articolo 5 “economico” da attuarsi in difesa dei Paesi della nuova Alleanza che fossero oggetto di “ricatti energetici ed economici”: una sorta di protezione esplicita del neocolonialismo occidentale.\r\nLa \u003Cmark>NATO\u003C/mark> guida il riarmo globale\r\nIl 17 e il 18 gennaio di quest’anno i vertici delle forze armate dell’Alleanza si sono dati appuntamento a Bruxelles per il Military Committee \u003Cmark>NATO\u003C/mark>: all’ordine del giorno come accelerare il processo di trasformazione delle strategie e delle “capacità di combattimento” e come garantire l’implementazione immediata dei nuovi “piani di difesa” approvati al summit di Vilnius della scorsa estate. È in atto una spasmodica corsa verso il riarmo globale e la \u003Cmark>NATO\u003C/mark> si candida a divenire il motore della ricerca e dello sviluppo delle tecnologie di morte, possibilmente in partnership con le grandi holding del complesso militare-industriale e con un ampio numero di attori della società “civile” (università, centri di ricerca, start up, agenzie spaziali nazionali e internazionali, ecc.).\r\nSecondo dati SIPRI, nel 2022 la spesa bellica USA era più di 10 volte superiore a quella russa; quella della \u003Cmark>NATO\u003C/mark> più di 14 volte di quella russa; quella della UE più di 4 volte quella russa; gli Stati Uniti spendevano 3 volte più della Cina; la \u003Cmark>NATO\u003C/mark> più di 4 volte della Cina.\r\nLe spese militari nella \u003Cmark>NATO\u003C/mark> e nella UE avevano iniziato a crescere ben prima del 2022.\r\nLa guerra in Ucraina ha dato modo di giustificare un ulteriore balzo in avanti.\r\nConsiderando anche i Partner della \u003Cmark>NATO\u003C/mark>, la spesa militare di questa coalizione nel 2022 era il 74% della spesa militare Mondiale, mentre quella della Russia è il 4% e quella della Cina il 13%.\r\nI Paesi \u003Cmark>NATO\u003C/mark>, nel 2022 erano responsabili del 73% del mercato mondiale delle armi, seguiti dalla Russia al 16% e dalla Cina al 5%.\r\nNel 2022 la spesa per le armi nucleari era complessivamente di quasi 80 miliardi di euro, ma gli USA spendono 4,5 volte più di quanto spende la Russia.\r\nI Concetti strategici \u003Cmark>NATO\u003C/mark> fin dal 1950 prevedono l’uso di armi nucleari in caso di necessità.\r\nL’ultimo, del 2022, descrive la situazione attuale come di “Nuova competizione strategica” e definisce la Russia un nemico e la Cina un avversario incombente.\r\nBasi di Ghedi ed Aviano a novembre 2023 sono state coinvolte nelle esercitazioni \u003Cmark>NATO\u003C/mark> di guerra nucleare. 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Inoltre tentiamo di fare alcune considerazioni sul dispositivo delle emergenze, dello \"stato d'emergenza\" o di \"calamità naturale\", ormai all'ordine mensile in paesi come l'Italia: lungi dall'essere funzionali a \"una messa in sicurezza del territorio\", rispondono spesso, anche attraverso la gestione militare delle aree colpite da un dato evento, all'accapparamento di finanziamenti che ha come effetto principale una vera e propria bonifica sociale.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/mac17marzo25.mp3\"][/audio]","18 Marzo 2025","2025-03-18 12:32:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/stalker-01-200x110.jpg","Macerie su Macerie - PODCAST 17/03/25 - Campi Flegrei: ipotesi sull'ostensione dell'emergenza",1742298049,[],[],{"post_content":464},{"matched_tokens":465,"snippet":466,"value":467},[76,129],"di sicurezza, tra cui l'ex \u003Cmark>base\u003C/mark> \u003Cmark>NATO\u003C/mark> di Bagnoli.\r\n\r\nInsieme a un","I Campi Flegrei (dal greco flègo, ovvero \"brucio\", \"ardo\") sono una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest dell'area metropolitana di Napoli; la zona è caratterizzata dal fenomeno del \"bradisismo\", una conformazione del suolo che comporta fasi di lento abbassamento e di sollevamento più rapido, accompagnate dunque da terremoti superficiali. 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E non solo.\r\nNon saremo in piazza il 5 ottobre, perché per fermare la guerra occorre cominciare ad estirparne le radici, radici che traggono linfa dal suprematismo, dalle religioni, dalla follia nazionalista.\r\n\r\nItalia. Basi di guerra\r\nL’Italia è una piattaforma logistica per le guerre dell’imperialismo tricolore e Nato.\r\nL’ultima base operativa è quella di Solbiate Olona. Ma la mappa delle basi, aeroporti, poligoni di tiro, porti, postazioni radar, caserme è molto densa.\r\nQueste basi sono cruciali per la logistica delle guerre.\r\nDi fronte al rischio di ulteriore escalation militare la possibilità che il nostro paese venga investito direttamente è sempre più concreta.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nSoldi pubblici, chiesa cattolica e terzo settore\r\nLa chiesa cattolica è una rete globale di tutto rispetto nei tradizionali settori dell’educazione e della sanità.\r\nI governi italiani finanziano le attività private della bottega vaticana.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti, autore di una ricerca sul tema\r\n\r\nVi proponiamo l’intervista realizzata dai compagni della CNT Toulouse ad un compagno sudanese\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.\r\nInterverrà l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSabato 12 ottobre\r\nore 10,30/13,30\r\npresidio al Balon\r\ncontro il ddl 1660\r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Ottobre 2024","2024-10-05 10:18:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/14324688_10154572325683336_8509698710283523515_o-200x110.jpg","Anarres del 4 ottobre. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-04-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’urgenza di fermare il genocidio.\r\nAd un anno dal massacro nel sud di Israele, mentre Gaza è un cumulo di macerie e il conflitto si estende a Libano e Iran è urgente fermare la strage, inceppando la guerra, sostenendo chi si oppone, chi diserta, chi lotta contro il proprio governo, contro ogni forma di nazionalismo, contro le religioni. In Israele, in Libano, in Palestina, in Iran, in ogni dove a partire dal nostro paese, dove vengono prodotte e commercializzate le armi che alimentano il conflitto.\r\nIl disfattismo, l’insubordinazione, la rivolta contro stati e frontiere sono l’unica possibilità per le popolazioni del Mediterraneo orientale. E non solo.\r\nNon saremo in piazza il 5 ottobre, perché per fermare la guerra occorre cominciare ad estirparne le radici, radici che traggono linfa dal suprematismo, dalle religioni, dalla follia nazionalista.\r\n\r\nItalia. Basi di guerra\r\nL’Italia è una piattaforma logistica per le guerre dell’imperialismo tricolore e \u003Cmark>Nato\u003C/mark>.\r\nL’ultima \u003Cmark>base\u003C/mark> operativa è quella di Solbiate Olona. 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Un’economia di morte.\r\n\r\nGender Strike!\r\nUn’occasione, in vista dell’8 marzo, di proporre lo sciopero dai generi come pratica costitutivamente destabilizzante il machismo eteropatriarcale.\r\nLe identità erranti, fluide, in transito, eccedenti la rigidezza dei generi rompono il binarismo e dissolvono la gerarchia basata sui ruoli di genere imposti. 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A partire dalla nostra città.\r\nL’assemblea Antimilitarista promuove un’assemblea cittadina che lanci una campagna di informazione e lotta per bloccare l’industria di guerra e la NATO a Torino.\r\nInterventi sulla Città dell’Aerospazio, sul ruolo della NATO in Italia, testimonianze delle lotte contro l’ampliamento della base di Camp Derby a Livorno\r\nAlla tettoia dei contadini dalle ore 18.\r\n\r\nSabato 12 marzo ore 11\r\nCacerolazo contro le guerre al Balon\r\n\r\nSabato 19 marzo\r\nGuerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa\r\nIncontro/convegno antimilitarista a Milano\r\nal Kasciavit, via san Faustino 64\r\nInizio ore 10,30\r\nIntroduzione di un compagno dell’Assemblea Antimilitarista\r\nInterventi di: Stefano Capello “La politica energetica italiana tra la prima e la seconda Repubblica. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","17 Marzo 2022","2022-03-17 12:42:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/diseriamo-la-guerra-200x110.jpg","Anarres dell’11 marzo. La guerra, la benzina, il pane. Pacifisti con l’elmetto. Stato di emergenza. Cronache dalle lotte...",1647520972,[],[],{"post_content":542},{"matched_tokens":543,"snippet":514,"value":544},[129,76],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Riflessioni sulla guerra che torna nel cuore dell’Europa: gli scossoni di assestamento della lunga ondata tellurica iniziata con la caduta del muro di Berlino.\r\nDi fronte al conflitto in corso in Ucraina, che vede attualmente la Federazione Russa in fase d'attacco, riaffermiamo il nostro totale rifiuto degli imperialismi degli Stati e delle coalizioni contendenti, NATO e OTSC.\r\nLe politiche di potenza degli Stati, i nazionalismi, le piccole patrie, sono solo paraventi per nascondere lo sfruttamento delle classi lavoratrici, delle risorse, dei territori. 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L'indignazione non basta, come non bastano i controlli, il rifiuto dell’insicurezza sul lavoro deve diventare una delle parole d’ordine di chiunque lotti per l’emancipazione dei lavoratori. \r\nCe ne ha parlato Francesco Fricche\r\n\r\n\r\nTutte le guerre contro di noi. Noi contro tutte le guerre\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nMartedì 8 marzo\r\ngiornata di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nGiovedì 10 marzo\r\ndalle ore 10 alle 12\r\nSpezziamo le ali al militarismo!\r\npresidio antimilitarista di fronte all’auditorium dell’Energy Center del Politecnico in via Paolo Borsellino 38/16\r\nNell’auditorium si svolgerà un convegno dal titolo “Il futuro dell’aerospazio: opportunità di sviluppo per le PMI nella filiera”, cui interverranno rappresentanti del politecnico e delle maggiori industrie belliche del settore: Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Mecaer con l’introduzione della presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte. Questo convegno è solo un ulteriore tassello del mosaico che vede al centro uno strettissimo intreccio di interessi tra il Politecnico Torinese e l’industria aerospaziale di guerra, che troverà il suo culmine nella realizzazione della Città dell’Aerospazio, che sorgerà nell’area tra corso Marche e corso Francia, in un’area di proprietà di Leonardo.\r\nIl segnale inequivocabile di una scelta strategica per il futuro della città, che si lega più che nel recente passato, all’industria bellica. Non solo. Presto a Torino potrebbe sbarcare anche la NATO.\r\n\r\nSabato 12 marzo\r\nNé con la Russia né con la NATO!\r\nPresidio antimilitarista itinerante al Balon\r\nAppuntamento alle 10,30 in via Andreis angolo via Borgodora\r\n\r\nGiovedì 17 marzo\r\nAssemblea\r\nLa NATO si prepara a sbarcare a Torino?\r\nTorino si candida ad ospitare nella nuova Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, la sede di un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa e l’ufficio regionale per l’Europa del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.\r\nTorino, finita l’era dell’automotive, punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. 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Le ricadute di questa guerra sono estremamente gravi, in primis per le popolazioni civili delle zone interessate che si trovano da anni in una situazione di conflitto e privazione materiale.\r\nMa questo conflitto riguarda anche lavoratori e lavoratrici di tutta Europa, che stanno già vedendo i loro redditi falcidiati dagli aumenti dei costi dell'energia e dei beni di prima necessità, nonché dal taglio della spesa pubblica sociale a beneficio dell'aumento delle spese militari.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\nLeggi qui il suo articolo\r\n\r\n\r\nMorti e feriti della guerra del lavoro\r\nIn Italia ci sono stati, nel 2021, 555.236 infortuni sul lavoro. Più di mezzo milione di persone hanno subito danni, lesioni permanenti, in qualche caso sono morte: un tributo in sangue pagato annualmente al profitto e considerato \"normale\" da governo, padroni e sindacati.\r\nI dati degli infortuni e delle morti sul lavoro sono un preciso indice del livello dello sfruttamento. L'indignazione non basta, come non bastano i controlli, il rifiuto dell’insicurezza sul lavoro deve diventare una delle parole d’ordine di chiunque lotti per l’emancipazione dei lavoratori. \r\nCe ne ha parlato Francesco Fricche\r\n\r\n\r\nTutte le guerre contro di noi. Noi contro tutte le guerre\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nMartedì 8 marzo\r\ngiornata di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nGiovedì 10 marzo\r\ndalle ore 10 alle 12\r\nSpezziamo le ali al militarismo!\r\npresidio antimilitarista di fronte all’auditorium dell’Energy Center del Politecnico in via Paolo Borsellino 38/16\r\nNell’auditorium si svolgerà un convegno dal titolo “Il futuro dell’aerospazio: opportunità di sviluppo per le PMI nella filiera”, cui interverranno rappresentanti del politecnico e delle maggiori industrie belliche del settore: Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Mecaer con l’introduzione della presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte. Questo convegno è solo un ulteriore tassello del mosaico che vede al centro uno strettissimo intreccio di interessi tra il Politecnico Torinese e l’industria aerospaziale di guerra, che troverà il suo culmine nella realizzazione della Città dell’Aerospazio, che sorgerà nell’area tra corso Marche e corso Francia, in un’area di proprietà di Leonardo.\r\nIl segnale inequivocabile di una scelta strategica per il futuro della città, che si lega più che nel recente passato, all’industria bellica. Non solo. Presto a Torino potrebbe sbarcare anche la \u003Cmark>NATO\u003C/mark>.\r\n\r\nSabato 12 marzo\r\nNé con la Russia né con la \u003Cmark>NATO\u003C/mark>!\r\nPresidio antimilitarista itinerante al Balon\r\nAppuntamento alle 10,30 in via Andreis angolo via Borgodora\r\n\r\nGiovedì 17 marzo\r\nAssemblea\r\nLa \u003Cmark>NATO\u003C/mark> si prepara a sbarcare a Torino?\r\nTorino si candida ad ospitare nella nuova Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, la sede di un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa e l’ufficio regionale per l’Europa del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della \u003Cmark>NATO\u003C/mark>.\r\nTorino, finita l’era dell’automotive, punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. \r\nBloccare la nascita di un nuovo polo di ricerca, progettazione e costruzione di ordigni bellici, impedire che la \u003Cmark>NATO\u003C/mark> abbia una sua \u003Cmark>base\u003C/mark> a Torino è un impegno concreto contro il militarismo e contro la guerra.\r\nMentre il governo proclama lo stato di emergenza per la guerra imperialista per il controllo dell’Ucraina, fermare la produzione e lo smercio d’armi è l’unico modo per inceppare la macchina che alimenta le guerre.\r\nPer fermare le guerre non basta un no. Bisogna mettersi di mezzo. A partire dalla nostra città.\r\nL’assemblea Antimilitarista promuove un’assemblea cittadina che lanci una campagna di informazione e lotta per bloccare l’industria di guerra e la \u003Cmark>NATO\u003C/mark> a Torino.\r\nInterventi sulla Città dell’Aerospazio, sul ruolo della \u003Cmark>NATO\u003C/mark> in Italia, testimonianze delle lotte contro l’ampliamento della \u003Cmark>base\u003C/mark> di Camp Derby a Livorno\r\nAlla tettoia dei contadini dalle ore 18.\r\n\r\nSabato 19 marzo\r\nGuerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa\r\nIncontro/convegno antimilitarista a Milano\r\nal Kasciavit, via san Faustino 64\r\nInizio ore 10,30\r\nIntroduzione di un compagno dell’Assemblea Antimilitarista\r\nInterventi di: Stefano Capello “La politica energetica italiana tra la prima e la seconda Repubblica. Continuità e rotture”; Daniele Ratti “L’ENI Armata”; inizio discussione/pausa pranzo\r\nore 14,30\r\ninterventi di: Antonio Mazzeo “Le avventure neocoloniali dell'Italia dal Sahel al Mozambico”; Andrea Turco “La colonizzazione mentale, il caso ENI a Gela”; Massimo Varengo “Uno sguardo antimperialista sulla guerra in Ucraina” Interventi aperti\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[568],{"field":95,"matched_tokens":569,"snippet":514,"value":566},[129,76],{"best_field_score":526,"best_field_weight":300,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":53,"score":549,"tokens_matched":100,"typo_prefix_score":53},6637,{"collection_name":427,"first_q":72,"per_page":360,"q":72},["Reactive",574],{},["Set"],["ShallowReactive",577],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fzM3vfuAjzjy59EMGZXSUlPCSi_jm-d5KIREhUhcBcTE":-1},true,"/search?query=base+nato"]