","Le gabbie di Milano: presidio al carcere minorile Beccaria","post",1716450993,[62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/beccaria/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/gabbie/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/san-vittore/","http://radioblackout.org/tag/via-corelli/",[71,72,73,74,75,15,76,77],"beccaria","carcere","cpr","gabbie","guerra","San Vittore","via Corelli",{"post_content":79,"post_title":84,"tags":87},{"matched_tokens":80,"snippet":82,"value":83},[81],"Beccaria","ai giovani refrattari. Nel carcere \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> - un minorile come tanti, dove","A Milano domenica scorsa dentro al carcere di San Vittore si sono udite grida che si sono protratte per tempo. Una cella è andata a fuoco, è molto probabile che a incendiarla sia stata ancora una volta la rabbia dei prigionieri. Nel frattempo, mai così tanti minori in carcere da decenni, anche effetto del Dl Caivano, strumento di guerra diretta ai giovani refrattari. Nel carcere \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> - un minorile come tanti, dove però alcune informazioni sono trapelate - sono ordinari pestaggi e torture sui corpi dei ragazzi da parte degli agenti della Polizia penitenziaria, gli stessi che invocano la tutela della Corte europea dei diritti dell'uomo perchè il loro infame lavoro li stressa. Di qualche giorno fa l'ultimo tentativo di evasione da parte di un giovane prigioniero. Inoltre, dopo settimane di proteste, dalla tarda serata di lunedì un folto gruppo di migranti ha rotto il poco che resta all’interno di uno dei due settori del Cpr di via Corelli: alle disumane condizioni di vita cui i prigionieri sono costretti, si è aggiunta la violenza di una cinquantina di agenti in antisommossa. Recente è la notizia che il Ministro Piantedosi, in linea con l'attuale fase espansiva della detenzione amministrativa da parte dello Stato, vorrebbe aprire un nuovo Cpr proprio a Milano.\r\n\r\nNonostante la violenza e la repressione brutale, le lotte e le evasioni continuano a bruciare le gabbie da dentro, a Milano come altrove, uno dei fronti caldi della guerra interna. In solidarietà, domenica alle 15 è chiamato un presidio davanti al carcere minorile \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark>.\r\n\"Delinquenti, sempre meglio che agenti...\"\r\n\r\nNe parliamo con una compagna da Milano, con cui abbozziamo anche un punto sui recenti fatti all'Università Statale occupata dagli studenti in solidarietà a Gaza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/milano-1.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":85,"snippet":86,"value":86},[81],"Le gabbie di Milano: presidio al carcere minorile \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark>",[88,91,93,95,97,99,101,103],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[71],"\u003Cmark>beccaria\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":72},[],{"matched_tokens":94,"snippet":73},[],{"matched_tokens":96,"snippet":74},[],{"matched_tokens":98,"snippet":75},[],{"matched_tokens":100,"snippet":15},[],{"matched_tokens":102,"snippet":76},[],{"matched_tokens":104,"snippet":77},[],[106,111,114],{"field":36,"indices":107,"matched_tokens":108,"snippets":110},[48],[109],[71],[90],{"field":112,"matched_tokens":113,"snippet":86,"value":86},"post_title",[81],{"field":115,"matched_tokens":116,"snippet":82,"value":83},"post_content",[81],578730123365712000,{"best_field_score":119,"best_field_weight":120,"fields_matched":121,"num_tokens_dropped":48,"score":122,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":124,"highlight":142,"highlights":160,"text_match":170,"text_match_info":171},{"cat_link":125,"category":126,"comment_count":48,"id":127,"is_sticky":48,"permalink":128,"post_author":51,"post_content":129,"post_date":130,"post_excerpt":54,"post_id":127,"post_modified":131,"post_thumbnail":132,"post_thumbnail_html":133,"post_title":134,"post_type":59,"sort_by_date":135,"tag_links":136,"tags":140},[45],[47],"89243","http://radioblackout.org/2024/04/beccaria-nulla-di-eccezionale/","Da un paio di settimane nelle prime pagine dei media la tortura e la violenza nei confronti dei giovani reclusi all’Istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano hanno avuto grande risalto. Le deposizioni, le immagini interne e le intercettazioni hanno restituito storie terribili. Tredici agenti penitenziari sono stati tradotti alla Casa di Reclusione di Bollate e altri otto sono stati sospesi dal servizio. Un fatto fuori dall’ordinario.\r\nPurtroppo la violenza nelle carceri destinate ai minori ha invece carattere sistematico e viene denunciata da anni da detenuti, familiari ed organizzazioni come Antigone.\r\nA volte queste denunce sono rimbalzate anche sui media, ma non hanno scalfito il muro di gomma dell’omertà intorno a quello che accade oltre le solide mura di queste prigioni.\r\nIl Beccaria non è l’eccezione ma la regola. Il carcere conferma la propria funzione di discarica sociale, dove chi è rinchiuso è soggetto a violenze, umiliazioni di ogni genere.\r\nQuello che è successo al Beccaria non ha nulla di eccezionale, se non il procedimento contro i secondini.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco:\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-30-losco-beccaria.mp3\"][/audio]","30 Aprile 2024","2024-04-30 17:22:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carcere-minorile-beccaria-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carcere-minorile-beccaria-300x200.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carcere-minorile-beccaria-300x200.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carcere-minorile-beccaria-1024x683.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carcere-minorile-beccaria-768x512.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carcere-minorile-beccaria.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Beccaria. 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La scorsa settimana ci sono state due evasioni dal carcere, di cui una riuscita, e una protesta collettiva. A quanto si apprende dai giornali, nel pomeriggio di mercoledì, diversi detenuti si sono barricati in una zona dell'istituto dopo aver sfasciato le loro celle e vi sono rimasti fino a tarda notte. Ad accendere la 'miccia' pare sia stata una sanzione disciplinare inflitta a un ragazzo.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a una compagna di Milano di fare una cronologia degli ultimi avvenimenti del Beccaria, ascolta o scarica l'approfondimento:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/beccaria.mp3\"][/audio]","3 Giugno 2024","2024-06-03 12:43:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/minorile-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"122\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/minorile-300x122.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/minorile-300x122.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/minorile-690x284.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/minorile.jpg 696w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Aggiornamenti dal Beccaria di Milano",1717418613,[137,67,189],"http://radioblackout.org/tag/polizia-penitenziaria/",[20,15,191],"polizia penitenziaria",{"post_content":193,"post_title":197},{"matched_tokens":194,"snippet":195,"value":196},[81],"mesi scorsi, il carcere minorile \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> è stato al centro delle","Nei mesi scorsi, il carcere minorile \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> è stato al centro delle cronache per una serie di abusi documentati su reclusi minorenni. 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Il presidio è nato a sostegno dei due minori che sono stati portati al minorile dopo l'arresto avvenuto durante lo sciopero generale in sostegno della Palestina, che ha riempito le piazze di tutta Italia lunedì 22 settembre. \n\n\n\nIn quella data un movimento spontaneo e composito si è diretto alla Stazione Centrale di Milano con l'intento di bloccarla. All'occupazione dell'atrio della stazione e il conseguente blocco del traffico, la polizia antisommossa ha risposto con manganelli e lacrimogeni. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nVarie realtà si sono mobilitate per chiedere la scarcerazione dei due minori. Il carcere minorile di Milano è, infatti, ben conosciuto per gli abusi ai danni dei detenuti. \n\n\n\nEttore e Mina, studenti del Collettivo Revolte l'uno e dell'assemblea Fuori Registro l'altra, sono due degli 10 fermi della giornata. Almeno due compagne più grandi sono già andate incontro ad un processo per direttissima, che gli ha visto attribuire misure cautelari sotto forma dell'obbligo di firma.\n\n\n\nNe parliamo con Raja, del Centro Sociale Lambretta, compagna degli arrestati: \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nAlla data di giovedì 25 settembre, a seguito di 3 giorni di fermo in carcere, si è tenuta l'udienza con cui la giudice del tribunale per i minori di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misure cautelari i domiciliari per i due studenti, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti. Convalidato persino il divieto di frequentare la scuola, in contrarietà con i diritti educativi dei due ragazzi 17enni. \n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nFotografia dal presidio contro gli attacchi alla Global Sumud Flottilla, Bologna. Tra gli interventi è stata chiesta a gran voce la scarcerazione di tuttx gli arrestatx della manifestazione del 22.","25 Settembre 2025","2025-09-26 11:34:44","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-25-09-25-19.41-2.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-25-09-25-19.41-2-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-25-09-25-19.41-2-300x199.jpg 300w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-25-09-25-19.41-2-1024x679.jpg 1024w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-25-09-25-19.41-2-768x509.jpg 768w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Immagine-25-09-25-19.41-2.jpg 1359w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","SOLIDARIETA' AGLI ARRESTATI A MILANO DURANTE LO SCIOPERO NAZIONALE 22/09",1758829652,[223,224,225,226,227,228],"https://radioblackout.org/tag/carcere-minorile-cesare-beccaria/","https://radioblackout.org/tag/milano/","https://radioblackout.org/tag/repressione/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale-per-la-palestina/","https://radioblackout.org/tag/solidarieta-alla-palestina/","https://radioblackout.org/tag/solidarieta-arrestati/",[22,15,230,35,231,31],"repressione","solidarietà alla palestina",{"post_content":233,"tags":237},{"matched_tokens":234,"snippet":235,"value":236},[81],"settembre davanti al minorile Cesare \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> è stato indetto un presidio","Martedì 23 settembre davanti al minorile Cesare \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> è stato indetto un presidio che, popolatosi, si è infretta tramutato in un corteo, al grido di \"Ettore e Mina liberi\". 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Lo segue a ruota Pedro Sanchez, presidente del governo spagnolo, che annuncia la partenza della nave da guerra Furor dal porto di Cartagena prevista oggi. Questa mattina il Ministro della Difesa dichiara che una seconda nave della Marina militare italiana, la fregata lanciamissili Alpino, verrà inviata in eventuale soccorso e protezione.\n\n\n\nAbbiamo raggiunto ai nostri microfoni Ivan Grozny Compasso, giornalista e attivista della Flotilla a bordo della Luna Bark\n\n\n\nIvan Grozsny Compasso \n\n\n\nDopo lo sciopero di lunedì 22 settembre le mobilitazioni non si fermano e continua la pratica dello slogan \"Blocchiamo tutto!\". Ieri sera, a seguito dell'attacco di droni e spray urticante avvenuto tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre, la GSM ha lanciato una chiamata a mobilitarsi in tutte le piazze del Paese. A Torino un corteo di diverse migliaia di persone ha invaso i binari della stazione Porta Susa, a Firenze cortei spontanei hanno bloccato la città, a Pisa è stata bloccata la stazione San Rossore, a Milano il giorno dopo un presidio che ha visto la presenza di oltre 400 persone sotto il carcere Beccaria per i due giovani minorenni arrestati in piazza lunedì di cui si attende oggi l'udienza, si è tenuta un'altra imponente manifestazione.\n\n\n\nTorino - occupazione stazione Porta Susa\n\n\n\nCi colleghiamo con Roma dove, a seguito della giornata di lunedì è stata occupata in maniera permanente la facoltà di Lettere in Sapienza, luogo da dove partono diverse iniziative, cortei spontanei, blocchi di questi giorni e dove ci si sta preparando verso la data di manifestazione nazionale del 4 ottobre a sostegno del popolo e della resistenza palestinese chiamata alle 14.30 con partenza da Porta San Paolo da API - Associazioni dei Palestinesi in Italia, Comunità Palestinese in Italia, GPI - Giovani Palestinesi d'Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia, UDAP - Unione Democratica Arabo Palestinese\n\n\n\nCollettivo Zaum - Sapienza \n\n\n\n\n\n\n\nTra ieri e oggi da Livorno arriva la notizia della vittoria da parte di chi da lunedì ha occupato in presidio permanente il porto per rimandare indietro la nave SLNC Severn carica di armamenti diretti alla Base Nato di Camp Derby. In serata è stato occupato un edificio sfitto per continuare a presidiare e monitorare gli arrivi in porto. \n\n\n\nAzione Antifascista Livorno\n\n\n\nArriva in queste ore la notizia che la stessa nave è stata poi avvistata al largo del golfo della Spezia, da quasi 2 giorni non comunica la sua localizzazione. I collettivi e organizzazioni che si stanno mobilitando contro la \"SeaFuture\", fiera navale-militare che si terrà al porto di La Spezia in questi giorni lanciano l'allerta e lo stato di agitazione permanente. Viene diramata una chiamata a tutte e tutti le cittadine di convergere al Provveditorato (viale Italia 87) per il presidio delle ore 14:00.\n\n\n\n\n\n\n\nLo Stato di Agitazione permanente è stato infatti dichiarato dall'Unione Sindacale di Base che ha pubblicato un comunicato in cui si annuncia anche lo sciopero generale in caso di attacco alle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla. \n\n\n\nDi seguito il comunicato \n\n\n\nCento piazze permanenti per Gaza\n\n\n\nDopo che Gaza è sotto assedio da due anni e continua il genocidio del popolo palestinese, questa notte è stato sferrato un nuovo pesante attacco alla Global Sumud Flotilla. Alcune imbarcazioni sono state danneggiate e la missione sta rischiando di essere compromessa. “Israele” attacca impunemente una missione umanitaria in acque internazionali, in spregio ad ogni norma e con una brutalità inaccettabile. Inoltre le imbarcazioni battevano bandiera italiana, inglese e polacca, quindi si tratta di fatto di un atto di guerra in piena regola anche nei confronti del nostro Paese. \n\n\n\nIl governo balbetta e stenta ad assumere una qualche iniziativa. Stanotte i bombardamenti sono continuati incessanti su Gaza, decine di persone sono già state massacrate all’alba di oggi, mentre il Governo coloniale sionista ha annunciato la chiusura del valico di Allenby con la Giordania, per strangolare e annettere la Cisgiordania. I nostri fratelli e le nostre sorelle che sono sulla Flotilla stanno mettendo a repentaglio la loro incolumità per rompere l'assedio e per supportare la liberazione del popolo palestinese. Noi che siamo l’equipaggio di terra dobbiamo entrare in azione contro il sionismo.\n\n\n\nProclamiamo lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza. A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti. Ogni territorio decida la sua piazza, facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina.\n\n\n\nInvitiamo tutte le realtà che hanno dato vita alle mobilitazioni di questi giorni ad unirsi in piazza, con la Palestina nel cuore, a fianco della Flotilla, per Gaza, fermiamo Israele.\n\n\n\nVERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 4 OTTOBRE A ROMA - PORTA SAN PAOLO 14:30\n\n\n\nIL SIONISMO SI FERMA CON LA RESISTENZA!\n\n\n\nUNIONE SINDACALE DI BASE - GLOBAL MOVEMENT FOR GAZA -MOVIMENTO STUDENTI PALESTINESI IN ITALIA – UDAP - GIOVANI PALESTINESI IN ITALIA - ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA - COMUNITÀ PALESTINESE IN ITALIA\n\n\n\nEnzo Miccoli - Coordinamento USB di Torino \n\n\n\nAnche al Sud altri porti di mobilitano, in particolare a Taranto dove è giunta la notizia di una nave petroliera, la SEASAL VIA, in arrivo contenente 30mila tonnellate di greggio destinato all'aviazione militare israeliana. Immediatamente un presidio al porto e un corteo nell'area circostante hanno animato la serata e questa mattina giunge la notizia che la nave non attraccherà a Taranto. \n\n\n\n Con noi Raffaele Cataldi, lavoratore all'Ilva e autore di Malesangue, aggiorna sulla situazione e condivide alcune riflessioni sul territorio in questione e sull'opposizione alla guerra. \n\n\n\nRaffaele Cataldi","Ieri sera l'ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni.","2025-09-25 14:43:30","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_8929-1.jpg","\u003Cimg width=\"244\" height=\"300\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_8929-1.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina",1758805955,[277,278,279,280,281,282,283,284,285],"https://radioblackout.org/tag/4-ottobre/","https://radioblackout.org/tag/global-sumud-flottilla/","https://radioblackout.org/tag/guido-crosetto/","https://radioblackout.org/tag/manifestazione-palestina/","https://radioblackout.org/tag/porto-livorno/","https://radioblackout.org/tag/roma/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","https://radioblackout.org/tag/taranto/","https://radioblackout.org/tag/usb/",[25,287,29,33,27,288,289,290,291],"Global Sumud Flottilla","Roma","Sciopero Generale","Taranto","usb",{"post_content":293},{"matched_tokens":294,"snippet":295,"value":296},[81],"400 persone sotto il carcere \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> per i due giovani minorenni","Ieri sera l'ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni. \n\n\n\nNel frattempo Guido Crosetto decide di inviare una prima nave militare, la fregata Fasan, a tutela della flottiglia. Lo segue a ruota Pedro Sanchez, presidente del governo spagnolo, che annuncia la partenza della nave da guerra Furor dal porto di Cartagena prevista oggi. Questa mattina il Ministro della Difesa dichiara che una seconda nave della Marina militare italiana, la fregata lanciamissili Alpino, verrà inviata in eventuale soccorso e protezione.\n\n\n\nAbbiamo raggiunto ai nostri microfoni Ivan Grozny Compasso, giornalista e attivista della Flotilla a bordo della Luna Bark\n\n\n\nIvan Grozsny Compasso \n\n\n\nDopo lo sciopero di lunedì 22 settembre le mobilitazioni non si fermano e continua la pratica dello slogan \"Blocchiamo tutto!\". Ieri sera, a seguito dell'attacco di droni e spray urticante avvenuto tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre, la GSM ha lanciato una chiamata a mobilitarsi in tutte le piazze del Paese. A Torino un corteo di diverse migliaia di persone ha invaso i binari della stazione Porta Susa, a Firenze cortei spontanei hanno bloccato la città, a Pisa è stata bloccata la stazione San Rossore, a Milano il giorno dopo un presidio che ha visto la presenza di oltre 400 persone sotto il carcere \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> per i due giovani minorenni arrestati in piazza lunedì di cui si attende oggi l'udienza, si è tenuta un'altra imponente manifestazione.\n\n\n\nTorino - occupazione stazione Porta Susa\n\n\n\nCi colleghiamo con Roma dove, a seguito della giornata di lunedì è stata occupata in maniera permanente la facoltà di Lettere in Sapienza, luogo da dove partono diverse iniziative, cortei spontanei, blocchi di questi giorni e dove ci si sta preparando verso la data di manifestazione nazionale del 4 ottobre a sostegno del popolo e della resistenza palestinese chiamata alle 14.30 con partenza da Porta San Paolo da API - Associazioni dei Palestinesi in Italia, Comunità Palestinese in Italia, GPI - Giovani Palestinesi d'Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia, UDAP - Unione Democratica Arabo Palestinese\n\n\n\nCollettivo Zaum - Sapienza \n\n\n\n\n\n\n\nTra ieri e oggi da Livorno arriva la notizia della vittoria da parte di chi da lunedì ha occupato in presidio permanente il porto per rimandare indietro la nave SLNC Severn carica di armamenti diretti alla Base Nato di Camp Derby. In serata è stato occupato un edificio sfitto per continuare a presidiare e monitorare gli arrivi in porto. \n\n\n\nAzione Antifascista Livorno\n\n\n\nArriva in queste ore la notizia che la stessa nave è stata poi avvistata al largo del golfo della Spezia, da quasi 2 giorni non comunica la sua localizzazione. I collettivi e organizzazioni che si stanno mobilitando contro la \"SeaFuture\", fiera navale-militare che si terrà al porto di La Spezia in questi giorni lanciano l'allerta e lo stato di agitazione permanente. Viene diramata una chiamata a tutte e tutti le cittadine di convergere al Provveditorato (viale Italia 87) per il presidio delle ore 14:00.\n\n\n\n\n\n\n\nLo Stato di Agitazione permanente è stato infatti dichiarato dall'Unione Sindacale di Base che ha pubblicato un comunicato in cui si annuncia anche lo sciopero generale in caso di attacco alle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla. \n\n\n\nDi seguito il comunicato \n\n\n\nCento piazze permanenti per Gaza\n\n\n\nDopo che Gaza è sotto assedio da due anni e continua il genocidio del popolo palestinese, questa notte è stato sferrato un nuovo pesante attacco alla Global Sumud Flotilla. Alcune imbarcazioni sono state danneggiate e la missione sta rischiando di essere compromessa. “Israele” attacca impunemente una missione umanitaria in acque internazionali, in spregio ad ogni norma e con una brutalità inaccettabile. Inoltre le imbarcazioni battevano bandiera italiana, inglese e polacca, quindi si tratta di fatto di un atto di guerra in piena regola anche nei confronti del nostro Paese. \n\n\n\nIl governo balbetta e stenta ad assumere una qualche iniziativa. Stanotte i bombardamenti sono continuati incessanti su Gaza, decine di persone sono già state massacrate all’alba di oggi, mentre il Governo coloniale sionista ha annunciato la chiusura del valico di Allenby con la Giordania, per strangolare e annettere la Cisgiordania. I nostri fratelli e le nostre sorelle che sono sulla Flotilla stanno mettendo a repentaglio la loro incolumità per rompere l'assedio e per supportare la liberazione del popolo palestinese. Noi che siamo l’equipaggio di terra dobbiamo entrare in azione contro il sionismo.\n\n\n\nProclamiamo lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza. A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti. Ogni territorio decida la sua piazza, facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina.\n\n\n\nInvitiamo tutte le realtà che hanno dato vita alle mobilitazioni di questi giorni ad unirsi in piazza, con la Palestina nel cuore, a fianco della Flotilla, per Gaza, fermiamo Israele.\n\n\n\nVERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 4 OTTOBRE A ROMA - PORTA SAN PAOLO 14:30\n\n\n\nIL SIONISMO SI FERMA CON LA RESISTENZA!\n\n\n\nUNIONE SINDACALE DI BASE - GLOBAL MOVEMENT FOR GAZA -MOVIMENTO STUDENTI PALESTINESI IN ITALIA – UDAP - GIOVANI PALESTINESI IN ITALIA - ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA - COMUNITÀ PALESTINESE IN ITALIA\n\n\n\nEnzo Miccoli - Coordinamento USB di Torino \n\n\n\nAnche al Sud altri porti di mobilitano, in particolare a Taranto dove è giunta la notizia di una nave petroliera, la SEASAL VIA, in arrivo contenente 30mila tonnellate di greggio destinato all'aviazione militare israeliana. 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In un appartamento di Barriera di Milano la polizia è entrata e ha arrestato due giovani che festeggiavano il compleanno. Abbiamo ascoltato la testimonianza di un'inquilina di quel palazzo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/via-feletto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa militarizzazione delle strade va avanti dall'inizio della quarantena. Spesso, si interseca con episodi di delazione dal balcone. La sorveglianza viene appaltata a solerti vicini di casa che avvisano le volanti della presenza di una famiglia impegnata in un breve giro fuori casa. Abbiamo sentito la testimonianza di chi ha avuto esperienza di tutto questo, rimediando una multa:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/multa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n13 aprile\r\n\r\nAncora una testimonianza sulla mattanza sbirresca al carcere di Santa Maria Capua Vetere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/capua_Vetere_13apr20.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n11 aprile\r\n\r\nSpunti sullo smart working\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/smartworking.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa moglie di un detenuto del carcere di Rebibbia ha condiviso con noi le sue riflessioni e la sua rabbia sulla situazione nelle carceri, raccontandoci anche il percorso che ha portato a chiamare un presidio giovedì 16 aprile alle 12, appunto davanti al carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/rebibbia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n8 aprile\r\n\r\nUn ospite del dormitorio torinese di Corso Tazzoli ci racconta della loro situazione e della loro lotta\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/dormitorio-corso-tazzoli-torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn contributo dalle valli valdesi, LA NAVE DEI FOLLI: una serie di puntate attorno alla boa della cibernetica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/la-nave-dei-folli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n7 aprile\r\n\r\nAggiornamenti da Milano: Mascherine obbligatorie ma introvabili, controllo nelle strade e situazione nelle carceri di Opera e SanVittore\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Milan0704.mp3\"][/audio]\r\n\r\n6 aprile\r\n\r\nUn contributo di Paola: uno sguardo luddista sulla pandemia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/04_06_2020_intervento_peste_MIC_AP.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica\r\nAssemblea radiofonica su radio onda d'urto contro le grandi opere\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/AssROdU-grandi-opere.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica\r\nDi seguito il testo dell'indizione e l'audio dell'assemblea\r\n\r\nhttps://www.radiondadurto.org/2020/04/07/grandi-opere-inutili-sanita-assemblea-pubblica-radiofonica-martedi-7-aprile/\r\n\r\n \r\n\r\n6 aprile\r\n\r\nUn aggiornamento sulla situazione delle carceri in Italia in questo momento con Sandra dell'associazione onlus Yairaiha.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/yairaiha.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica\r\nUno sguardo sul carcere delle Vallette, dopo i primi positivi sia tra i detenuti che tra le fila della polizia penitenziaria, gli unici ancora nella possibilità di entrare e uscire dall'istitituto penitenziario. In collegamento Luca, un compagno in licenza domiciliare dal regime di semilibertà all'interno del carcere di Torino.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Lucart21.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica \r\nDi seguito l'appello dal carcere delle Vallette dei detenuti in articolo 21 per lavoro esterno\r\nViviamo in un ambiente di circa 100 metri quadrati suddiviso in più camere per un totale di 45 persone, 2 servizi igienici per tutti e al pian terreno di questa struttura ci sono anche delle mamme con dei bambini innocenti che continuano ad essere rinchiusi. Alle nostre, critiche e disperate, condizioni assistono anche gli operatori della polizia penitenziaria, vittime anch’essi del totale menefreghismo istituzionale onnipresente e oggi ancor più irritante.\r\nSiamo da giorni isolati a causa dell’accertamento della contaminazione da virus di un soggetto tra noi. Non veniamo visti da nessuno e nessuno ne parla per voler nascondere la realtà di un lazzaretto che lascerà alle spalle morti preannunciate, e forse volute, nella più totale indifferenza.\r\nPandemia, terza guerra mondiale, #state a casa, #ce la faremo: giuste considerazioni del momento che attraversiamo, ma fatte solo esclusivamente per tirare acqua al proprio mulino.\r\nAllo stato attuale nella nostra palazzina permangono i semiliberi che si son visti rigettare richiesta di licenza premio come previsto e disposto dal Dpcm ( scritto con l’apparente obbiettivo di sfollare i carceri). A testimonianza di una non volontà di assicurare, in un momento di così altamente critico e rischioso, la tutela della salute e della vita.\r\nNon privilegiano coscienza, sentimenti umanitari e ragionevolezza, termine quest’ultimo spesso adoperato in sede di formulazione delle sentenze di condanna quando si presentano non poche incertezze e lati oscuri. Poltrona, autorità e potere è ciò che sovrasta ogni cosa compresa la vita. Eppure Cesare Beccaria già nel lontano 1700 lottava contro la pena di morte e contro la tortura che a secoli di distanza trova diversa applicazione nelle condizioni psicofisiche che viviamo: massacranti ed insopportabili.\r\nPure l’OMS, l’ISS e la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri consigliano, obbligano, sanzionano, per effetto di direttive salvavita paradossalmente escluse e nascoste all’interno delle carceri, bombe ad orologeria che coinvolgono figli, mogli, madri, fratelli angosciati dal cattivo e sempre più incerto futuro che ci aspetta. Ma dove sono finiti i diritti umani riconosciuti e sanciti nelle costituzioni di società e paesi che ancora oggi hanno il coraggio di autodichiararsi civili, industrializzati, sviluppati e anche democratici? Il razionale è fortemente discriminante!\r\nOggi purtroppo si registra il primo detenuto morto per COVID 19, o forse il primo che hanno avuto il coraggio di rendere pubblico dopo tanti silenziosi casi. La situazione può precipitare in tutto il paese se dal carcere vengono a svilupparsi i cosiddetti contagi di ritorno.\r\nE allora perché non prevenire questa ecatombe attraverso provvedimenti pro tempore? Almeno fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, magari attraverso l’ampliamento dell’applicazione dell’articolo124 del decreto legge 18/2020 nei confronti di coloro che abbiano già dato prova di buona condotta, nei confronti di chi gode di permesso premio, con obbligo di permanere presso il proprio domicilio o altro luogo di assistenza.\r\nIl nemico attuale è invisibile, imprevedibile e silenzioso per tutti ma letale per qualcuno. Chi,\r\npotendo farlo, non interviene oggi, sarà suo complice in responsabilità soggettive e oggettive di esiti criminali contro la salute e contro la vita.\r\nAiuto è ciò che chiediamo, aiuto è ciò che ci dovete. Già è troppo tardi… fate presto!\r\nDomenica 5 aprile\r\nI DETENUTI RECLUSI E ISOLATI NELLA PALAZZINA DEI SEMILIBERI DEL CARCERE DI TORINO\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAlcuni degli interventi raccolti nel mese di marzo li trovi qui\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/2020/04/microfoni-aperti-da-torino-zona-rossa/","10 Aprile 2020","2020-04-15 16:41:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-1536x864.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Microfoni Aperti 28 giorni dopo - in continuo aggiornamento",1586530972,[318,319,320],"http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/open-mic/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/",[322,323,324],"coronavirus","open mic","Radio Blackout",{"post_content":326},{"matched_tokens":327,"snippet":328,"value":329},[81],"compresa la vita. 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Spesso, si interseca con episodi di delazione dal balcone. La sorveglianza viene appaltata a solerti vicini di casa che avvisano le volanti della presenza di una famiglia impegnata in un breve giro fuori casa. 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In collegamento Luca, un compagno in licenza domiciliare dal regime di semilibertà all'interno del carcere di Torino.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Lucart21.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica \r\nDi seguito l'appello dal carcere delle Vallette dei detenuti in articolo 21 per lavoro esterno\r\nViviamo in un ambiente di circa 100 metri quadrati suddiviso in più camere per un totale di 45 persone, 2 servizi igienici per tutti e al pian terreno di questa struttura ci sono anche delle mamme con dei bambini innocenti che continuano ad essere rinchiusi. Alle nostre, critiche e disperate, condizioni assistono anche gli operatori della polizia penitenziaria, vittime anch’essi del totale menefreghismo istituzionale onnipresente e oggi ancor più irritante.\r\nSiamo da giorni isolati a causa dell’accertamento della contaminazione da virus di un soggetto tra noi. Non veniamo visti da nessuno e nessuno ne parla per voler nascondere la realtà di un lazzaretto che lascerà alle spalle morti preannunciate, e forse volute, nella più totale indifferenza.\r\nPandemia, terza guerra mondiale, #state a casa, #ce la faremo: giuste considerazioni del momento che attraversiamo, ma fatte solo esclusivamente per tirare acqua al proprio mulino.\r\nAllo stato attuale nella nostra palazzina permangono i semiliberi che si son visti rigettare richiesta di licenza premio come previsto e disposto dal Dpcm ( scritto con l’apparente obbiettivo di sfollare i carceri). A testimonianza di una non volontà di assicurare, in un momento di così altamente critico e rischioso, la tutela della salute e della vita.\r\nNon privilegiano coscienza, sentimenti umanitari e ragionevolezza, termine quest’ultimo spesso adoperato in sede di formulazione delle sentenze di condanna quando si presentano non poche incertezze e lati oscuri. Poltrona, autorità e potere è ciò che sovrasta ogni cosa compresa la vita. Eppure Cesare \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> già nel lontano 1700 lottava contro la pena di morte e contro la tortura che a secoli di distanza trova diversa applicazione nelle condizioni psicofisiche che viviamo: massacranti ed insopportabili.\r\nPure l’OMS, l’ISS e la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri consigliano, obbligano, sanzionano, per effetto di direttive salvavita paradossalmente escluse e nascoste all’interno delle carceri, bombe ad orologeria che coinvolgono figli, mogli, madri, fratelli angosciati dal cattivo e sempre più incerto futuro che ci aspetta. Ma dove sono finiti i diritti umani riconosciuti e sanciti nelle costituzioni di società e paesi che ancora oggi hanno il coraggio di autodichiararsi civili, industrializzati, sviluppati e anche democratici? Il razionale è fortemente discriminante!\r\nOggi purtroppo si registra il primo detenuto morto per COVID 19, o forse il primo che hanno avuto il coraggio di rendere pubblico dopo tanti silenziosi casi. La situazione può precipitare in tutto il paese se dal carcere vengono a svilupparsi i cosiddetti contagi di ritorno.\r\nE allora perché non prevenire questa ecatombe attraverso provvedimenti pro tempore? Almeno fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, magari attraverso l’ampliamento dell’applicazione dell’articolo124 del decreto legge 18/2020 nei confronti di coloro che abbiano già dato prova di buona condotta, nei confronti di chi gode di permesso premio, con obbligo di permanere presso il proprio domicilio o altro luogo di assistenza.\r\nIl nemico attuale è invisibile, imprevedibile e silenzioso per tutti ma letale per qualcuno. Chi,\r\npotendo farlo, non interviene oggi, sarà suo complice in responsabilità soggettive e oggettive di esiti criminali contro la salute e contro la vita.\r\nAiuto è ciò che chiediamo, aiuto è ciò che ci dovete. Già è troppo tardi… fate presto!\r\nDomenica 5 aprile\r\nI DETENUTI RECLUSI E ISOLATI NELLA PALAZZINA DEI SEMILIBERI DEL CARCERE DI TORINO\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAlcuni degli interventi raccolti nel mese di marzo li trovi qui\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/2020/04/microfoni-aperti-da-torino-zona-rossa/",[331],{"field":115,"matched_tokens":332,"snippet":328,"value":329},[81],{"best_field_score":172,"best_field_weight":259,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":301,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},6646,{"collection_name":59,"first_q":71,"per_page":336,"q":71},6,{"facet_counts":338,"found":336,"hits":366,"out_of":558,"page":24,"request_params":559,"search_cutoff":37,"search_time_ms":560},[339,345],{"counts":340,"field_name":343,"sampled":37,"stats":344},[341],{"count":336,"highlighted":342,"value":342},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":24},{"counts":346,"field_name":36,"sampled":37,"stats":364},[347,349,350,351,353,355,357,359,360,362],{"count":121,"highlighted":348,"value":348},"41 bis",{"count":121,"highlighted":72,"value":72},{"count":121,"highlighted":230,"value":230},{"count":17,"highlighted":352,"value":352},"tortura",{"count":24,"highlighted":354,"value":354},"gio",{"count":24,"highlighted":356,"value":356},"dna",{"count":24,"highlighted":358,"value":358},"Bologna",{"count":24,"highlighted":71,"value":71},{"count":24,"highlighted":361,"value":361},"ex latteria",{"count":24,"highlighted":363,"value":363},"operazione city",{"total_values":365},21,[367,424,456,484,515,537],{"document":368,"highlight":390,"highlights":413,"text_match":117,"text_match_info":422},{"comment_count":48,"id":369,"is_sticky":48,"permalink":370,"podcastfilter":371,"post_author":372,"post_content":373,"post_date":374,"post_excerpt":54,"post_id":369,"post_modified":375,"post_thumbnail":376,"post_title":377,"post_type":378,"sort_by_date":379,"tag_links":380,"tags":388},"89462","http://radioblackout.org/podcast/repressione-bologna-e-genova/",[342],"bellocome","Estratti dalla puntata del 6 maggio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nMISURE CAUTELARI A BOLOGNA\r\n\r\nApriamo la puntata con una diretta da Bologna per contestualizzare le recenti misure cautelari (obblighi di firma e di dimora) legate all’inchiesta sulle pratiche che hanno dato forma alla campagna di lotta contro 41bis, ergastolo ostativo, in solidarietà con il prigioniero anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno, cerchiamo di ricostruire alcune tappe di questa operazione repressiva: dal campionamento di DNA a strascico, al ricorso al reato di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270 bis), fino alla natura delle misure cautelari applicate.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_BolognaCHECK.mp3\"][/audio]\r\n\r\nComunicato pubblicato sul blog de “il Tribolo” di Bologna\r\n\r\n \r\n\r\nBULLISMO IN DIVISA A GENOVA\r\n\r\nL’arroganza di una pattuglia di Carabinieri, che sfreccia nella zona pedonale davanti a uno spazio occupato, innesca una serie di eventi che si concludono con 8 compagne/i catturati e portati in galera. Ci colleghiamo con un compagno presente al presidio sotto il carcere di Marassi per ricostruire gli eventi e la successiva mobilitazione che ha attraversato le strade di Genova contro repressione e militarizzazione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_GenovaExLatteria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBREVI DALLE CARCERI\r\n\r\nAlcune notizie su ammutinamenti nel carcere di Torino e nel minorile “Beccaria” di Milano, quest’ultimo oggetto di un’inchiesta per torture nei confronti dei giovani reclusi.\r\n\r\nUn rapido aggiornamento sul processo per devastazione e saccheggio contro chi nel marzo 2020, durante il lockdown carcerario, si rivoltò nel carcere di Pavia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_brevi-pavia.mp3\"][/audio]","9 Maggio 2024","2024-05-09 11:17:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/bcupcb_repressione-200x110.jpg","REPRESSIONE: BOLOGNA E GENOVA","podcast",1715253465,[381,62,382,383,384,385,386,387],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/bologna/","http://radioblackout.org/tag/dna/","http://radioblackout.org/tag/ex-latteria/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/tortura/",[348,71,358,356,361,389,230,352],"Genova",{"post_content":391,"tags":396},{"matched_tokens":392,"snippet":394,"value":395},[393],"Beccaria”","di Torino e nel minorile “\u003Cmark>Beccaria”\u003C/mark> di Milano, quest’ultimo oggetto di","Estratti dalla puntata del 6 maggio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nMISURE CAUTELARI A BOLOGNA\r\n\r\nApriamo la puntata con una diretta da Bologna per contestualizzare le recenti misure cautelari (obblighi di firma e di dimora) legate all’inchiesta sulle pratiche che hanno dato forma alla campagna di lotta contro 41bis, ergastolo ostativo, in solidarietà con il prigioniero anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno, cerchiamo di ricostruire alcune tappe di questa operazione repressiva: dal campionamento di DNA a strascico, al ricorso al reato di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270 bis), fino alla natura delle misure cautelari applicate.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_BolognaCHECK.mp3\"][/audio]\r\n\r\nComunicato pubblicato sul blog de “il Tribolo” di Bologna\r\n\r\n \r\n\r\nBULLISMO IN DIVISA A GENOVA\r\n\r\nL’arroganza di una pattuglia di Carabinieri, che sfreccia nella zona pedonale davanti a uno spazio occupato, innesca una serie di eventi che si concludono con 8 compagne/i catturati e portati in galera. 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neanche di fronte alla sua violenza più esplicita e alla sua letalità strutturale.\r\n\r\nAl di là delle soluzioni roboanti o dei piccoli aggiustamenti burocratici, il principale strumento per arginare gli effetti del degrado e della perdita di senso che caratterizzano la quotidianità della detenzione è rappresentato da uno strumento di governo chimico della popolazione imprigionata: gli psicofarmaci.\r\n\r\nDopo una breve introduzione andremo ad ascoltare un contributo dell’associazione Yairaiha sulle torture nel carcere minorile Beccaria e sulla psicofarmacolizzazione di massa; di seguito una piccola anteprima di un approfondimento – in fase di realizzazione – composto da testimonianze raccolte grazie al contributo dello Sportello di Supporto Psicologico per i familiari delle persone uccise dal carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_carcere-psicoAudio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMAPUCHE\r\n\r\nIl primo governo di “sinistra progressista” dopo la dittatura di Pinochet prosegue nella guerra contro la resistenza nel Wallmapu, all’interno dei confini sovrapposti dallo Stato cileno alle terre ancestrali Mapuche.\r\n\r\nPer il 6 luglio 2024 è stata organizzata al Manituana di Torino una serata informativa e a sostegno della resistenza Mapuche, ne parliamo con un compagno:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/BCUPCB_mapuche-6luglio.mp3\"][/audio]","4 Luglio 2024","2024-07-04 10:01:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/bcupcb_pills01-200x110.jpg","INSOSTENIBILITA' DEL CARCERE E PSICOFARMACI | SOLIDARIETA' MAPUCHE",1720087261,[63,468,469,386,470],"http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/psicofarmaci/","http://radioblackout.org/tag/suicidi-in-carcere/",[72,472,473,230,474],"mapuche","psicofarmaci","suicidi in carcere",{"post_content":476},{"matched_tokens":477,"snippet":478,"value":479},[81],"sulle torture nel carcere minorile \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> e sulla psicofarmacolizzazione di massa;","Estratti dalla puntata del 1 luglio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nINSOSTENIBILITA' DEL CARCERE E PSICOFARMACI\r\n\r\nMentre nelle carceri italiane l’estate 2024 sembra segnare un nuovo record di suicidi, il Ministero della Giustizia propone la deportazione delle persone detenute straniere come principale strategia deflattiva delle condizioni di sovraffollamento croniche che caratterizzano l’apparato detentivo italiano.\r\n\r\nNei giorni successivi a questa puntata, emergerà come un’altra strada che intendono esplorare riguardi il potenziamento delle “esecuzioni penali esterne” all’interno di comunità terapeutiche, sempre più investite di un ruolo coercitivo e detentivo.\r\n\r\nL’assurdità del carcere non viene mai messa in discussione; 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la struttura era balzata all'attenzione della cronaca - poche settimane prima - per le torture sistematiche e le violenze strutturali contro i ragazzi detenuti.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDETENZIONE AMMINISTRATIVA E REPRESSIONE POLITICA IN GRECIA\r\n\r\nLa cattura di persone con cittadinanza europea in seguito alla loro partecipazione alle mobilitazioni universitarie contro il genocidio in Palestina e il conseguente imprigionamento di queste/i compagne/i in un centro di detenzione per migranti greco, segnalano l’estensione dell’elasticità e dell’agilità applicativa che ha sempre contraddistinto l’apparato della repressione amministrativa: meno verifiche, meno lungaggini, meno liturgie giuridiche.\r\n\r\nUn apparato che stabilisce la sua eccezionalità costitutiva (il poter sanzionare al di fuori della giustizia penale) sulla vulnerabilità strutturale dei segmenti di popolazione che deve disciplinare o rimuovere: una “deportation class”, una classe di persone suscettibili di deportazione, generata e segmentata da un dispositivo tassonomico a geometria variabile e arbitrariamente funzionale agli imperativi del capitalismo e della repressione.\r\n\r\nLeggiamo il comunicato di indizione dello sciopero della fame messo in atto da Léa Courtois Dakpa, una delle nove persone europee arrestate il 15 maggio 2024 nel corso di questo attacco repressivo mosso dallo stato greco contro le mobilitazioni a sostegno della popolazione di Gaza.\r\n\r\nRicordiamo in oltre, a ribadire la centralità di queste strutture nella logistica della War on Migrants, che una sessantina di persone con cittadinanza egiziana sta portando avanti uno sciopero della fame nello stesso centro detentivo.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_amygdaleza-Lea.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento: apprendiamo che altre/i compagne/i detenuti nel corso di questa operazione repressiva sono stati rilasciati, mentre Lea resta ad oggi reclusa nel CPR di Amygdaleza.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRICONOSCIMENTO FACCIALE\r\n\r\nPiccola rassegna di notizie sull’evoluzione dei programmi di riconoscimento facciale in giro per il mondo, da Hong Kong al Sud Africa (con la sua nuova funzione di architettura sorvegliante per l’apartheid di classe), fino al Bahrein, dove i desideri dei funzionari repressivi si ispirano alla fantascienza televisiva di Person of Interest (senza coglierne la vena distopica):\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_varie-facial-world.mp3\"][/audio]","30 Maggio 2024","2024-05-30 10:03:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/bcupcb-gio-polpen-200x110.jpg","CARCERE: REPARTO G.I.O. 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Il 20 ottobre 2022, tramite la lettura di una memoria difensiva - silenziata in aula dal giudice togliendo l’audio al compagno in videoconferenza – Alfredo ha dichiarato l’inizio di uno sciopero della fame a oltranza contro 41bis ed ergastolo ostativo. Dopo pochi giorni è arrivata la notizia che un altro prigioniero anarchico, Juan Sorroche, si è unito allo sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo dell’avvocato Flavio Rossi Albertini cerchiamo di affrontare diversi aspetti inerenti la lotta intrapresa da Alfredo, tra i quali la censura che impedisce a questo compagno di prendere direttamente parola e che minaccia con pene dai 3 ai 7 anni di carcere chiunque – avvocati compresi – faciliti la fuoriuscita del suo pensiero da quella struttura di contenimento.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BCUPCB_flavio-scioperofame.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSegue comunicato redatto dall’avv. Flavio Rossi Albertini e dell’avv. Maria Teresa Pintus:\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno 20/10/2022 Alfredo Cospito, detenuto anarchico ristretto dal 4/5 u.s. nella casa Circondariale di Bancali (SS) in regime differenziato ex art. 41 bis op, nel corso della camera di consiglio dedicata alla trattazione di un reclamo ex art 18 ter op, ha letto una articolata memoria difensiva con la quale denuncia le insopportabili condizioni detentive a cui è sottoposto, dichiarando al contempo la decisione di intraprendere uno sciopero della fame per protestare sia contro il regime penitenziario subito che contro l’ergastolo ostativo.\r\n\r\nQuesta sintesi, lungi dal veicolare il testo dallo stesso letto in aula, intende informare la stampa di settore e le associazioni a tutela dei diritti dei detenuti delle ragioni che hanno indotto un detenuto anarchico, il primo sottoposto al peculiare regime restrittivo dall’introduzione dell’art. 41 bis o.p., ad intraprendere una battaglia che, dalla volontà espressa dal medesimo, non si arresterà se non con il suo decesso, stante la verosimile impossibilità di modificare il regime detentivo a cui è attualmente sottoposto.\r\n\r\nIl Cospito è detenuto da oltre dieci anni, di cui sei trascorsi, anche, quale indiziato di un reato associativo ex art 270 bis cp – per il quale è stato destinatario di misura cautelare in carcere nel settembre del 2016 – sempre in circuiti penitenziari AS2, trascorsi nella quasi totalità senza alcun vincolo di censura nella corrispondenza, ex art. 18 ter o.p.\r\n\r\nIn questo lungo periodo, il Cospito ha costantemente intrattenuto relazioni epistolari con decine o centinaia di anarchici e anarchiche, con siti e riviste della medesima matrice politica, partecipando anche alla esperienza editoriale che ha condotto alla pubblicazione di due libri sulla storia del movimento anarchico. Attività svolta alla luce del sole, in cui veniva esposto il pensiero anarchico del predetto e che lo ha visto, nonostante ciò, in almeno tre occasioni, destinatario di altrettante iniziative giudiziarie per il reato p. e p. dall’art. 414 cp., ossia l’istigazione a delinquere.\r\n\r\nPensiero anarchico che ha, tuttavia, posto in seria difficoltà i Giudici i quali, nei diversi gradi di giudizio, hanno alternato qualificazioni giuridiche contrapposte, talvolta riconducendolo alla abrogata propaganda sovversiva, ex art. 272 cp, altre all’istigazione a delinquere. Con ciò dimostrando la labilità del confine tra le due fattispecie incriminatrici, nonché il delicato tema dei reati di opinione posto a confronto con diritti di rango costituzionale, ex art. 21 cost, in un paese liberale figlio degli insegnamenti del Beccaria e del Verri.\r\n\r\nNella precedente detenzione il Cospito riceveva libri e riviste, partecipava a dibattiti pubblici mediante contributi scritti, condivideva la sezione AS2 con imputati della medesima area politica e/o con detenuti politici, godeva di numerose ore d’aria, palestra, biblioteca, socialità, ecc. E soprattutto non era stato sottoposto al regime di cui all’art. 41 bis o.p. nonostante dal 2016, a seguito dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Torino, era stato ritenuto comunque intraneo al sodalizio anarchico denominato FAI, la cui appartenenza, nel 2022, sarà posta a fondamento del decreto ministeriale applicativo del cd carcere duro.\r\n\r\nDall’aprile scorso e in assenza di avvenimenti che possano giustificare la diversità di trattamento penitenziario, il medesimo è privato di ogni diritto ed in particolare di leggere, studiare, informarsi su ciò che corrisponde alle sue inclinazioni e interessi (un paese liberale tutela tutte le ideologie, anche le più odiose, nonché il diritto allo studio e all’informazione quale strumento necessario sia al trattamento penitenziario in vista della rieducazione del reo art. 27 cost. – art. 1 O.P. e art. 1 DPR 230/2000 ché allo sviluppo stesso della personalità umana). Non riceve alcuna corrispondenza, quelle in entrata sono tutte trattenute e quelle in uscita soffrono dell’autocensura del detenuto stesso.\r\n\r\nLe ore d’aria si sono ridotte a due, trascorse in un cubicolo di cemento di pochi metri quadri, il cui perimetro è circondato da alti muri che impediscono alcuna visuale o semplicemente di estendere lo sguardo all’orizzonte, mentre la visuale del cielo è oscurata da una rete metallica. Un luogo caratterizzato in estate da temperature torride e in inverno da un microclima umido e insalubre. La mancanza di profondità visiva incide inoltre sulla funzionalità del senso della vista mentre la mancanza di sole sull’assunzione della vitamina D.\r\n\r\nLa socialità è compiuta una sola ora al giorno in una saletta assieme a tre detenuti, sottoposti al regime da numerosissimi anni, che in realtà si riducono ad uno in considerazione del fatto che un detenuto è sottoposto ad isolamento diurno per due anni e un secondo ormai tende a non uscire più dalla cella.\r\n\r\nUna condizione insopportabile che ora spinge il Cospito a rifiutare una vita priva di alcuna prospettiva futura, che apparirebbe tale a qualunque essere umano ma che lo è in particolar modo per un uomo che vive e viveva delle relazioni che intratteneva con il mondo dei liberi. Una condizione talmente afflittiva da spingere il medesimo a rimpiangere la pena di morte per fucilazione ritenuta più degna di una infinita agonia in un limbo senza speranza.\r\n\r\nTutto ciò senza neppure sia stata ancora fissata l’udienza camerale per decidere sul reclamo avverso il decreto ministeriale applicativo del regime differenziato – nonostante l’art 41 bis o.p. preveda che, entro 10 gg dal ricevimento del reclamo, il Tribunale lo debba valutare – e quindi senza ancora sia stata sottoposta al vaglio della Magistratura la stessa causa del trattamento deteriore che con il suo gesto estremo intende censurare e denunciare.","25 Ottobre 2022","2022-11-25 12:56:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/bcupcb_alfredo-sciopero-200x110.jpg","ALFREDO IN SCIOPERO DELLA FAME: AVVOCATI PRENDONO PAROLA [EP 02]",1666702115,[381],[348],{"post_content":529},{"matched_tokens":530,"snippet":531,"value":532},[81],"liberale figlio degli insegnamenti del \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> e del Verri.\r\n\r\nNella precedente","Estratto dalla puntata del 24 ottobre 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nIl prigioniero anarchico Alfredo Cospito ha deciso di lottare facendo leva sui pochi elementi che il regime di 41bis non può sottrarre a chi seppellisce nelle sue segrete: l'erogazione di cibo e il mantenimento IN VITA del corpo della persona detenuta. Il 20 ottobre 2022, tramite la lettura di una memoria difensiva - silenziata in aula dal giudice togliendo l’audio al compagno in videoconferenza – Alfredo ha dichiarato l’inizio di uno sciopero della fame a oltranza contro 41bis ed ergastolo ostativo. Dopo pochi giorni è arrivata la notizia che un altro prigioniero anarchico, Juan Sorroche, si è unito allo sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo dell’avvocato Flavio Rossi Albertini cerchiamo di affrontare diversi aspetti inerenti la lotta intrapresa da Alfredo, tra i quali la censura che impedisce a questo compagno di prendere direttamente parola e che minaccia con pene dai 3 ai 7 anni di carcere chiunque – avvocati compresi – faciliti la fuoriuscita del suo pensiero da quella struttura di contenimento.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BCUPCB_flavio-scioperofame.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSegue comunicato redatto dall’avv. Flavio Rossi Albertini e dell’avv. Maria Teresa Pintus:\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno 20/10/2022 Alfredo Cospito, detenuto anarchico ristretto dal 4/5 u.s. nella casa Circondariale di Bancali (SS) in regime differenziato ex art. 41 bis op, nel corso della camera di consiglio dedicata alla trattazione di un reclamo ex art 18 ter op, ha letto una articolata memoria difensiva con la quale denuncia le insopportabili condizioni detentive a cui è sottoposto, dichiarando al contempo la decisione di intraprendere uno sciopero della fame per protestare sia contro il regime penitenziario subito che contro l’ergastolo ostativo.\r\n\r\nQuesta sintesi, lungi dal veicolare il testo dallo stesso letto in aula, intende informare la stampa di settore e le associazioni a tutela dei diritti dei detenuti delle ragioni che hanno indotto un detenuto anarchico, il primo sottoposto al peculiare regime restrittivo dall’introduzione dell’art. 41 bis o.p., ad intraprendere una battaglia che, dalla volontà espressa dal medesimo, non si arresterà se non con il suo decesso, stante la verosimile impossibilità di modificare il regime detentivo a cui è attualmente sottoposto.\r\n\r\nIl Cospito è detenuto da oltre dieci anni, di cui sei trascorsi, anche, quale indiziato di un reato associativo ex art 270 bis cp – per il quale è stato destinatario di misura cautelare in carcere nel settembre del 2016 – sempre in circuiti penitenziari AS2, trascorsi nella quasi totalità senza alcun vincolo di censura nella corrispondenza, ex art. 18 ter o.p.\r\n\r\nIn questo lungo periodo, il Cospito ha costantemente intrattenuto relazioni epistolari con decine o centinaia di anarchici e anarchiche, con siti e riviste della medesima matrice politica, partecipando anche alla esperienza editoriale che ha condotto alla pubblicazione di due libri sulla storia del movimento anarchico. Attività svolta alla luce del sole, in cui veniva esposto il pensiero anarchico del predetto e che lo ha visto, nonostante ciò, in almeno tre occasioni, destinatario di altrettante iniziative giudiziarie per il reato p. e p. dall’art. 414 cp., ossia l’istigazione a delinquere.\r\n\r\nPensiero anarchico che ha, tuttavia, posto in seria difficoltà i Giudici i quali, nei diversi gradi di giudizio, hanno alternato qualificazioni giuridiche contrapposte, talvolta riconducendolo alla abrogata propaganda sovversiva, ex art. 272 cp, altre all’istigazione a delinquere. Con ciò dimostrando la labilità del confine tra le due fattispecie incriminatrici, nonché il delicato tema dei reati di opinione posto a confronto con diritti di rango costituzionale, ex art. 21 cost, in un paese liberale figlio degli insegnamenti del \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> e del Verri.\r\n\r\nNella precedente detenzione il Cospito riceveva libri e riviste, partecipava a dibattiti pubblici mediante contributi scritti, condivideva la sezione AS2 con imputati della medesima area politica e/o con detenuti politici, godeva di numerose ore d’aria, palestra, biblioteca, socialità, ecc. E soprattutto non era stato sottoposto al regime di cui all’art. 41 bis o.p. nonostante dal 2016, a seguito dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Torino, era stato ritenuto comunque intraneo al sodalizio anarchico denominato FAI, la cui appartenenza, nel 2022, sarà posta a fondamento del decreto ministeriale applicativo del cd carcere duro.\r\n\r\nDall’aprile scorso e in assenza di avvenimenti che possano giustificare la diversità di trattamento penitenziario, il medesimo è privato di ogni diritto ed in particolare di leggere, studiare, informarsi su ciò che corrisponde alle sue inclinazioni e interessi (un paese liberale tutela tutte le ideologie, anche le più odiose, nonché il diritto allo studio e all’informazione quale strumento necessario sia al trattamento penitenziario in vista della rieducazione del reo art. 27 cost. – art. 1 O.P. e art. 1 DPR 230/2000 ché allo sviluppo stesso della personalità umana). Non riceve alcuna corrispondenza, quelle in entrata sono tutte trattenute e quelle in uscita soffrono dell’autocensura del detenuto stesso.\r\n\r\nLe ore d’aria si sono ridotte a due, trascorse in un cubicolo di cemento di pochi metri quadri, il cui perimetro è circondato da alti muri che impediscono alcuna visuale o semplicemente di estendere lo sguardo all’orizzonte, mentre la visuale del cielo è oscurata da una rete metallica. Un luogo caratterizzato in estate da temperature torride e in inverno da un microclima umido e insalubre. La mancanza di profondità visiva incide inoltre sulla funzionalità del senso della vista mentre la mancanza di sole sull’assunzione della vitamina D.\r\n\r\nLa socialità è compiuta una sola ora al giorno in una saletta assieme a tre detenuti, sottoposti al regime da numerosissimi anni, che in realtà si riducono ad uno in considerazione del fatto che un detenuto è sottoposto ad isolamento diurno per due anni e un secondo ormai tende a non uscire più dalla cella.\r\n\r\nUna condizione insopportabile che ora spinge il Cospito a rifiutare una vita priva di alcuna prospettiva futura, che apparirebbe tale a qualunque essere umano ma che lo è in particolar modo per un uomo che vive e viveva delle relazioni che intratteneva con il mondo dei liberi. Una condizione talmente afflittiva da spingere il medesimo a rimpiangere la pena di morte per fucilazione ritenuta più degna di una infinita agonia in un limbo senza speranza.\r\n\r\nTutto ciò senza neppure sia stata ancora fissata l’udienza camerale per decidere sul reclamo avverso il decreto ministeriale applicativo del regime differenziato – nonostante l’art 41 bis o.p. preveda che, entro 10 gg dal ricevimento del reclamo, il Tribunale lo debba valutare – e quindi senza ancora sia stata sottoposta al vaglio della Magistratura la stessa causa del trattamento deteriore che con il suo gesto estremo intende censurare e denunciare.",[534],{"field":115,"matched_tokens":535,"snippet":531,"value":532},[81],{"best_field_score":172,"best_field_weight":259,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":301,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},{"document":538,"highlight":550,"highlights":554,"text_match":170,"text_match_info":557},{"comment_count":48,"id":539,"is_sticky":48,"permalink":540,"podcastfilter":541,"post_author":372,"post_content":542,"post_date":543,"post_excerpt":54,"post_id":539,"post_modified":544,"post_thumbnail":545,"post_title":546,"post_type":378,"sort_by_date":547,"tag_links":548,"tags":549},"59147","http://radioblackout.org/podcast/il-sacrificio-della-salute-voci-dalle-vallette-carcere-fabbrica/",[342],"Uno sguardo sul carcere delle Vallette, dopo i primi positivi sia tra i detenuti che tra le fila della polizia penitenziaria, gli unici ancora nella possibilità di entrare e uscire dall’istitituto penitenziario. 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Non veniamo visti da nessuno e nessuno ne parla per voler nascondere la realtà di un lazzaretto che lascerà alle spalle morti preannunciate, e forse volute, nella più totale indifferenza.\r\n\r\nPandemia, terza guerra mondiale, #state a casa, #ce la faremo: giuste considerazioni del momento che attraversiamo, ma fatte solo esclusivamente per tirare acqua al proprio mulino.\r\n\r\nAllo stato attuale nella nostra palazzina permangono i semiliberi che si son visti rigettare richiesta di licenza premio come previsto e disposto dal Dpcm ( scritto con l’apparente obbiettivo di sfollare i carceri). A testimonianza di una non volontà di assicurare, in un momento di così altamente critico e rischioso, la tutela della salute e della vita.\r\n\r\nNon privilegiano coscienza, sentimenti umanitari e ragionevolezza, termine quest’ultimo spesso adoperato in sede di formulazione delle sentenze di condanna quando si presentano non poche incertezze e lati oscuri. 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Il razionale è fortemente discriminante!\r\n\r\nOggi purtroppo si registra il primo detenuto morto per COVID 19, o forse il primo che hanno avuto il coraggio di rendere pubblico dopo tanti silenziosi casi. La situazione può precipitare in tutto il paese se dal carcere vengono a svilupparsi i cosiddetti contagi di ritorno.\r\n\r\nE allora perché non prevenire questa ecatombe attraverso provvedimenti pro tempore? Almeno fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, magari attraverso l’ampliamento dell’applicazione dell’articolo124 del decreto legge 18/2020 nei confronti di coloro che abbiano già dato prova di buona condotta, nei confronti di chi gode di permesso premio, con obbligo di permanere presso il proprio domicilio o altro luogo di assistenza.\r\n\r\nIl nemico attuale è invisibile, imprevedibile e silenzioso per tutti ma letale per qualcuno. Chi,\r\n\r\npotendo farlo, non interviene oggi, sarà suo complice in responsabilità soggettive e oggettive di esiti criminali contro la salute e contro la vita.\r\n\r\nAiuto è ciò che chiediamo, aiuto è ciò che ci dovete. Già è troppo tardi… fate presto!\r\n\r\nDomenica 5 aprile\r\n\r\nI DETENUTI RECLUSI E ISOLATI NELLA PALAZZINA DEI SEMILIBERI DEL CARCERE DI TORINO","8 Aprile 2020","2020-04-08 12:42:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/bcupcb6-4-20-200x110.jpg","Il sacrificio della salute, voci dalle Vallette, carcere-fabbrica",1586345664,[],[],{"post_content":551},{"matched_tokens":552,"snippet":328,"value":553},[81],"Uno sguardo sul carcere delle Vallette, dopo i primi positivi sia tra i detenuti che tra le fila della polizia penitenziaria, gli unici ancora nella possibilità di entrare e uscire dall’istitituto penitenziario. 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Poltrona, autorità e potere è ciò che sovrasta ogni cosa compresa la vita. Eppure Cesare \u003Cmark>Beccaria\u003C/mark> già nel lontano 1700 lottava contro la pena di morte e contro la tortura che a secoli di distanza trova diversa applicazione nelle condizioni psicofisiche che viviamo: massacranti ed insopportabili.\r\n\r\nPure l’OMS, l’ISS e la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri consigliano, obbligano, sanzionano, per effetto di direttive salvavita paradossalmente escluse e nascoste all’interno delle carceri, bombe ad orologeria che coinvolgono figli, mogli, madri, fratelli angosciati dal cattivo e sempre più incerto futuro che ci aspetta. Ma dove sono finiti i diritti umani riconosciuti e sanciti nelle costituzioni di società e paesi che ancora oggi hanno il coraggio di autodichiararsi civili, industrializzati, sviluppati e anche democratici? Il razionale è fortemente discriminante!\r\n\r\nOggi purtroppo si registra il primo detenuto morto per COVID 19, o forse il primo che hanno avuto il coraggio di rendere pubblico dopo tanti silenziosi casi. La situazione può precipitare in tutto il paese se dal carcere vengono a svilupparsi i cosiddetti contagi di ritorno.\r\n\r\nE allora perché non prevenire questa ecatombe attraverso provvedimenti pro tempore? Almeno fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, magari attraverso l’ampliamento dell’applicazione dell’articolo124 del decreto legge 18/2020 nei confronti di coloro che abbiano già dato prova di buona condotta, nei confronti di chi gode di permesso premio, con obbligo di permanere presso il proprio domicilio o altro luogo di assistenza.\r\n\r\nIl nemico attuale è invisibile, imprevedibile e silenzioso per tutti ma letale per qualcuno. 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