","Contro i CPR anche a Ponte Galeria, 11.1.2020","post",1578656731,[64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76],"http://radioblackout.org/tag/border/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/frontiera/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/galeria/","http://radioblackout.org/tag/lager/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/no/","http://radioblackout.org/tag/noborders/","http://radioblackout.org/tag/ponte/","http://radioblackout.org/tag/ponte-galeria/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[78,79,80,81,23,82,83,15,84,85,86,87,88],"border","confini","cpr","frontiera","galeria","lager","no","noborders","ponte","Ponte Galeria","Roma",{"tags":90},[91,94,96,98,100,102,104,106,108,110,112,114,116],{"matched_tokens":92,"snippet":93},[78],"\u003Cmark>border\u003C/mark>",{"matched_tokens":95,"snippet":79},[],{"matched_tokens":97,"snippet":80},[],{"matched_tokens":99,"snippet":81},[],{"matched_tokens":101,"snippet":23},[],{"matched_tokens":103,"snippet":82},[],{"matched_tokens":105,"snippet":83},[],{"matched_tokens":107,"snippet":15},[],{"matched_tokens":109,"snippet":84},[],{"matched_tokens":111,"snippet":85},[],{"matched_tokens":113,"snippet":86},[],{"matched_tokens":115,"snippet":87},[],{"matched_tokens":117,"snippet":88},[],[119],{"field":38,"indices":120,"matched_tokens":121,"snippets":123},[50],[122],[78],[93],578730123365712000,{"best_field_score":126,"best_field_weight":127,"fields_matched":128,"num_tokens_dropped":50,"score":129,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,1,"578730123365711977",{"document":131,"highlight":155,"highlights":174,"text_match":183,"text_match_info":184},{"cat_link":132,"category":133,"comment_count":50,"id":134,"is_sticky":50,"permalink":135,"post_author":53,"post_content":136,"post_date":137,"post_excerpt":56,"post_id":134,"post_modified":138,"post_thumbnail":139,"post_thumbnail_html":140,"post_title":141,"post_type":61,"sort_by_date":142,"tag_links":143,"tags":150},[47],[49],"81854","http://radioblackout.org/2023/05/no-border-al-valico-della-maddalena/","Il 28 aprile si è svolta una manifestazione contro le frontiere al colle della Maddalena in provincia di Cuneo.\r\nMonica Ciaburro, la sindaca sceriffa di Argentera, nonché deputata e vicepresidente della Commissione Sicurezza della Camera, ha fatto dichiarazioni di fuoco per qualche scritta su qualche muro di cemento.\r\nSi tratta della stessa esponente di Fratelli d’Italia, che aveva fermato e denunciato un gruppo di migranti in transito verso la Francia, lo scorso inverno.\r\nIl Colle della Maddalena è al termine della valle Stura: ci si arriva da Cuneo in un’ora d’auto, in alta valle non ci sono mezzi pubblici.\r\nDurante l’iniziativa è stata ricordata la Brigata partigiana Carlo Rosselli. Il presidio al Colle, da dove provano a passare in Francia i senza documenti resi clandestini dalle leggi della Fortezza Europa, è stato un modo per dimostrare che il ricordo delle lotte di ieri si mantiene vivo in quelle di oggi.\r\nLungo le frontiere del Bel Paese, in mare come in montagna, c’è chi rischia di morire per provare ad avere una vita migliore. C’è anche chi lotta perché queste frontiere, rese vere solo dalla presenza di uomini e donne in divisa, vengano cancellate.\r\nDal Colle della Maddalena passano liberamente ogni giorno merci e turisti. Ma di fronte a migranti, profughi e solidali in lotta, si chiudono.\r\nIl 28 aprile, ai 2000 metri del Colle della Maddalena c’era un imponente schieramento di polizia, carabinieri, guardia di finanza e i francesi della PAF.\r\nNonostante la militarizzazione tanti si fermavano al presidio allestito dai compagni, prendevano i volantini, scambiavano quattro parole.\r\nNegli ultimi giorni ci sono stati numerosi tentativi falliti di passaggio dal Colle. La polizia non si limita tuttavia ad intercettare i migranti sul valico, ma ha spostato la frontiera in bassa valle, intercettandoli lungo la statale e persino in autostrada.\r\nLa giornata si è conclusa con un assemblea in cui si sono confrontate le realtà di lotta della Valle Stura con quelle della Val Susa e di Ventimiglia e con l’intento di costruire una rete, che comprenda anche le associazioni della Valle Stura.\r\nAl Colle della Maddalena è rimasto uno striscione con la scritta “la frontiera uccide”.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele Odiardo, un compagno attivo nelle lotte dei braccianti e contro le frontiere\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/2023-05-02-lele-no-borders-maddalena.mp3\"][/audio]","3 Maggio 2023","2023-05-03 12:06:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/the-milky-way-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"198\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/the-milky-way-1-300x198.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/the-milky-way-1-300x198.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/the-milky-way-1.jpg 519w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","No Border al valico della Maddalena",1683115573,[144,145,146,147,148,149],"http://radioblackout.org/tag/argentera/","http://radioblackout.org/tag/colle-della-maddalena/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione-delle-frontiere/","http://radioblackout.org/tag/no-border/","http://radioblackout.org/tag/valle-stura/",[151,152,32,153,18,154],"argentera","colle della maddalena","militarizzazione delle frontiere","valle stura",{"post_title":156,"tags":160},{"matched_tokens":157,"snippet":159,"value":159},[158],"Border","No \u003Cmark>Border\u003C/mark> al valico della Maddalena",[161,163,165,167,169,172],{"matched_tokens":162,"snippet":151},[],{"matched_tokens":164,"snippet":152},[],{"matched_tokens":166,"snippet":32},[],{"matched_tokens":168,"snippet":153},[],{"matched_tokens":170,"snippet":171},[78],"no \u003Cmark>border\u003C/mark>",{"matched_tokens":173,"snippet":154},[],[175,178],{"field":176,"matched_tokens":177,"snippet":159,"value":159},"post_title",[158],{"field":38,"indices":179,"matched_tokens":180,"snippets":182},[27],[181],[78],[171],578730123365187700,{"best_field_score":185,"best_field_weight":186,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":188,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",15,2,"578730123365187706",{"document":190,"highlight":209,"highlights":213,"text_match":183,"text_match_info":216},{"cat_link":191,"category":192,"comment_count":50,"id":193,"is_sticky":50,"permalink":194,"post_author":53,"post_content":195,"post_date":196,"post_excerpt":56,"post_id":193,"post_modified":197,"post_thumbnail":198,"post_thumbnail_html":199,"post_title":200,"post_type":61,"sort_by_date":201,"tag_links":202,"tags":206},[47],[49],"71469","http://radioblackout.org/2021/10/calais-le-piccole-giungle-tra-sgomberi-repressione-morti-e-smart-border/","Il 21 ottobre un uomo è morto investito da un camion cercando di attraversare la frontiera franco-britannica a Calais. Non si conosce ancora il nome. Neanche un mese prima, il 28 settembre, era toccato a Yasser, 16 anni sudanese, morto dopo essere stato colpito da un carico pesante mentre cercava di entrare in un camion per passare la Manica. Due morti che avvengono nella stessa area logistica appena fuori Calais, nei parcheggi circondati da alti recinti dove il controllo è ossessivo e assassino. In queste aree militarizzate la polizia va a caccia di migranti, che per non essere presi, finiscono con il rincorrere i tir in piena autostrada. Con queste ultime due, le vittime della frontiera franco-britannica dal 1999 a oggi salgono a 305.\r\nDopo la morte di Yasser, che, essendo minorenne per le leggi francesi avrebbe dovuto essere accolto, i rifugiati sudanesi, gli “esiliati” come li chiamano i francesi, hanno dato vita ad una grande manifestazione di protesta, dove, oltre ai migranti del paese nilotico, hanno partecipato tanti altri che si ritrovano a rischiare la vita nel limbo di Calais.\r\nIl giorno successivo alla morte di Yasser è stato sgomberato l’ultimo campo di media dimensione rimasto, dove vivevano 800 persone.\r\nOggi la grande giungla ha lasciato il posto a piccoli insediamenti temporanei di poche tende. Ogni giorno, prima dell’alba la polizia arriva e sgombera tutti. Le tende, i documenti, i vestiti vengono rubati e conferiti direttamente in discarica. É la politica della terra bruciata. A ottobre il ritmo degli sgomberi è arrivato a sette sgomberi al giorno.\r\nNegli ultimi mesi c’è stata un’intensificazione della repressione poliziesca, che usa e aizza i cani per stanare i clandestini e persegue le ong e le associazioni che praticano l’assistenza sanitaria, la distribuzione del cibo o degli abiti. In Francia solo le ONG che lavorano assieme alla polizia possono distribuire alimenti, scarpe o vestiti: gli altri si muovono clandestinamente e sono sottoposti e controlli e repressione continui.\r\nLa politica della gendarmeria punta a spaventare con botte e violenze i migranti: solo 90 sono stati rinchiusi in centri di detenzione per essere deportati. La maggior parte di chi incappa nelle pattuglie viene pestata ed umiliata ma non trattenuta. Allo stato francese conviene che siano e restino dei fantasmi.\r\nL’inasprimento della violenza di stato avviene mentre entrano in vigore nuovi accordi tra Francia e Regno Unito sul controllo delle frontiere in seguito alla Brexit\r\nDa luglio sono stati raddoppiati gli sbirri francesi,che operano nell’area. Non solo. Francesi e britannici concordano sulla scelta di avere un confine smart, moltiplicando i controlli con droni e telecamere.\r\nMa continuano ad aumentare gli arrivi a Calais di persone che vogliono passare la Manica, che da ormai un anno viene attraversata anche con piccole imbarcazioni e gommoni.\r\nSi calcola che nell’ultimo anno circa 20.000 persone siano passate a bordo di gommone.\r\nChi resta bloccato in mare perché il motore va in avaria deve sperare nella fortuna a far conto sulle proprie forze, perché nessuno risponde alle richieste di soccorso.\r\nIn un simile contesto nelle ultime settimane ci sono state varie manifestazioni e da 15 giorni è in corso nella chiesa di Saint-Pierre uno sciopero della fame per la fine delle violenze poliziesche per rispetto tregua invernale su sgomberi e sfratti anche a Calais.\r\nNe abbiamo parlato con Dario, free lance che è appena tornato dalla frontiera franco-inglese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021-10-25-dario-calais.mp3\"][/audio]","26 Ottobre 2021","2021-10-26 15:17:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/calais-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/calais-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/calais-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/calais-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/calais-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/calais.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Calais. Le piccole giungle tra sgomberi, repressione, morti e smart border",1635261478,[203,68,204,205],"http://radioblackout.org/tag/calais/","http://radioblackout.org/tag/giiugla/","http://radioblackout.org/tag/repressione-poliziesca/",[30,23,207,208],"giiugla","repressione poliziesca",{"post_title":210},{"matched_tokens":211,"snippet":212,"value":212},[78],"Calais. Le piccole giungle tra sgomberi, repressione, morti e smart \u003Cmark>border\u003C/mark>",[214],{"field":176,"matched_tokens":215,"snippet":212,"value":212},[78],{"best_field_score":185,"best_field_weight":186,"fields_matched":128,"num_tokens_dropped":50,"score":217,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},"578730123365187705",{"document":219,"highlight":251,"highlights":276,"text_match":183,"text_match_info":286},{"cat_link":220,"category":221,"comment_count":50,"id":222,"is_sticky":50,"permalink":223,"post_author":53,"post_content":224,"post_date":225,"post_excerpt":56,"post_id":222,"post_modified":226,"post_thumbnail":227,"post_thumbnail_html":228,"post_title":229,"post_type":61,"sort_by_date":230,"tag_links":231,"tags":241},[47],[49],"74989","http://radioblackout.org/2022/04/cronache-dallucraina/","Il 14 aprile è partita da Torino per l’Ucraina la Carovana solidale internazionalista, che ha portato soldi, vestiti, medicine e altri beni di prima necessità a varie realtà di solidarietà e mutuo appoggio.\r\nLe compagne hanno incontrato sia gruppi organizzati sia tanta gente comune che ha reso spontaneamente testimonianza di quanto hanno vissuto in questi mesi di guerra.\r\nLa realtà che hanno incontrato è molto complessa e non facile da decifrare. Nei fatti il nazionalismo è molto radicato e diffuso. Specie nelle regioni dell’ovest accanto alle bandiere ucraine nei check point si notano i simboli del nazista collaborazionista Stepan Bandera. La spinta alla partecipazione spontanea alla guerra contro gli invasori è molto forte, tanto che, nonostante la coscrizione obbligatoria maschile tra i 18 e i 60 anni, sinora non si ha notizia di gente arruolata a forza. Molte persone hanno scelto di non combattere ma di dare il proprio contributo nel sostegno delle persone più deboli e dei profughi. I compagni hanno sostato in Polonia, dove si sono confrontati con i compagni e le compagne del No Border team, attivi sia alla frontiera ucraina che a quella Bielorussa. A Leopoli hanno consegnato i beni e i soldi raccolti a due organizzazioni, Operation Solidarity, che fornisce aiuto umanitario ma anche sostegno alle formazioni armate e al Lviv Social Movement, Ong legata a sinistra e sindacati ucraini, posizionata politicamente nel campo del socialismo antiautoritario. L’ONG svolge attività di solidarietà in una scuola al momento convertita in rifugio per persone fuggite dall’est del paese, principalmente dal Donbass, l’area in cui la guerra colpisce in maniera piu’ dura. La struttura ospita donne, bambini e uomini esentati dall’arruolamento per motivi di salute e altri che, nonostante abili all’arruolamento secondo i dettami della legge marziale, non hanno ancora ricevuto la chiamata alle armi.\r\nIl gruppo è poi proseguito alla volta di Kiev e, pur non essendo riuscito ad entrare a Bucha, ha potuto visitare alcuni villaggi vicini, dove la violenza della guerra ha lasciato segni molto tangibili.\r\nI compagn* stanno per tornare in Italia e, con calma faranno un report più ragionato delle giornate trascorse in Ucraina.\r\n\r\nOggi ne abbiamo parlato con alcuni dei partecipanti all’iniziativa, che ci hanno offerto un primo contributo a caldo su quanto hanno visto e sul confronto avuto con compagni e compagne incontrati per strada.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-19-carovana-ucraina.mp3\"][/audio]","19 Aprile 2022","2022-04-19 18:50:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/278097909_316014973954741_3181733001048645923_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"223\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/278097909_316014973954741_3181733001048645923_n-223x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/278097909_316014973954741_3181733001048645923_n-223x300.jpg 223w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/278097909_316014973954741_3181733001048645923_n.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 223px) 100vw, 223px\" />","Cronache dall’Ucraina",1650394215,[232,233,234,235,236,237,238,239,240],"http://radioblackout.org/tag/bucha/","http://radioblackout.org/tag/carovana-internazionalista-solidale-per-lucraina/","http://radioblackout.org/tag/guerra-in-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/kiev/","http://radioblackout.org/tag/leopoli/","http://radioblackout.org/tag/lviv-social-movement/","http://radioblackout.org/tag/no-border-team/","http://radioblackout.org/tag/opration-solidarity/","http://radioblackout.org/tag/polonia/",[242,243,244,245,246,247,248,249,250],"bucha","carovana internazionalista solidale per l'ucraina","guerra in ucraina","kiev","leopoli","Lviv Social Movement","no border team","opration solidarity","polonia",{"post_content":252,"tags":256},{"matched_tokens":253,"snippet":254,"value":255},[158],"e le compagne del No \u003Cmark>Border\u003C/mark> team, attivi sia alla frontiera","Il 14 aprile è partita da Torino per l’Ucraina la Carovana solidale internazionalista, che ha portato soldi, vestiti, medicine e altri beni di prima necessità a varie realtà di solidarietà e mutuo appoggio.\r\nLe compagne hanno incontrato sia gruppi organizzati sia tanta gente comune che ha reso spontaneamente testimonianza di quanto hanno vissuto in questi mesi di guerra.\r\nLa realtà che hanno incontrato è molto complessa e non facile da decifrare. Nei fatti il nazionalismo è molto radicato e diffuso. Specie nelle regioni dell’ovest accanto alle bandiere ucraine nei check point si notano i simboli del nazista collaborazionista Stepan Bandera. La spinta alla partecipazione spontanea alla guerra contro gli invasori è molto forte, tanto che, nonostante la coscrizione obbligatoria maschile tra i 18 e i 60 anni, sinora non si ha notizia di gente arruolata a forza. Molte persone hanno scelto di non combattere ma di dare il proprio contributo nel sostegno delle persone più deboli e dei profughi. I compagni hanno sostato in Polonia, dove si sono confrontati con i compagni e le compagne del No \u003Cmark>Border\u003C/mark> team, attivi sia alla frontiera ucraina che a quella Bielorussa. A Leopoli hanno consegnato i beni e i soldi raccolti a due organizzazioni, Operation Solidarity, che fornisce aiuto umanitario ma anche sostegno alle formazioni armate e al Lviv Social Movement, Ong legata a sinistra e sindacati ucraini, posizionata politicamente nel campo del socialismo antiautoritario. L’ONG svolge attività di solidarietà in una scuola al momento convertita in rifugio per persone fuggite dall’est del paese, principalmente dal Donbass, l’area in cui la guerra colpisce in maniera piu’ dura. La struttura ospita donne, bambini e uomini esentati dall’arruolamento per motivi di salute e altri che, nonostante abili all’arruolamento secondo i dettami della legge marziale, non hanno ancora ricevuto la chiamata alle armi.\r\nIl gruppo è poi proseguito alla volta di Kiev e, pur non essendo riuscito ad entrare a Bucha, ha potuto visitare alcuni villaggi vicini, dove la violenza della guerra ha lasciato segni molto tangibili.\r\nI compagn* stanno per tornare in Italia e, con calma faranno un report più ragionato delle giornate trascorse in Ucraina.\r\n\r\nOggi ne abbiamo parlato con alcuni dei partecipanti all’iniziativa, che ci hanno offerto un primo contributo a caldo su quanto hanno visto e sul confronto avuto con compagni e compagne incontrati per strada.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-19-carovana-ucraina.mp3\"][/audio]",[257,259,261,263,265,267,269,272,274],{"matched_tokens":258,"snippet":242},[],{"matched_tokens":260,"snippet":243},[],{"matched_tokens":262,"snippet":244},[],{"matched_tokens":264,"snippet":245},[],{"matched_tokens":266,"snippet":246},[],{"matched_tokens":268,"snippet":247},[],{"matched_tokens":270,"snippet":271},[78],"no \u003Cmark>border\u003C/mark> team",{"matched_tokens":273,"snippet":249},[],{"matched_tokens":275,"snippet":250},[],[277,280],{"field":278,"matched_tokens":279,"snippet":254,"value":255},"post_content",[158],{"field":38,"indices":281,"matched_tokens":283,"snippets":285},[282],6,[284],[78],[271],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":287,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},"578730123365187698",{"document":289,"highlight":305,"highlights":317,"text_match":183,"text_match_info":325},{"cat_link":290,"category":291,"comment_count":50,"id":292,"is_sticky":50,"permalink":293,"post_author":53,"post_content":294,"post_date":295,"post_excerpt":56,"post_id":292,"post_modified":296,"post_thumbnail":297,"post_thumbnail_html":298,"post_title":299,"post_type":61,"sort_by_date":300,"tag_links":301,"tags":303},[47],[49],"73495","http://radioblackout.org/2022/02/calais-tra-occupazioni-lotta-alla-frontiera-e-solidarieta-nei-quartieri-popolari/","Ci rimettiamo in collegamento con Calais dopo aver seguito per settimane le vicende legate sia alla giornata europea in solidarietà alle vittime morte in frontiera del 6 Febbraio (https://radioblackout.org/2022/02/6-febbraio-2022-giornata-internazionale-di-lotta-contro-il-regime-di-morte-nelle-frontiere/), che la serie di occupazioni e resistenze avvenute nella cittadina francese.\r\n\r\nUn folto gruppo di compagn* No Border hanno infatti occupato alcuni stabili, di cui uno in particolare sgomberato in modo spettacolare e muscolare dalla polizia francese con tanto di elicottero e granate dopo giorni di resistenza sul tetto e azioni di solidarietà da parte di altr* compagn* per le strade.\r\n\r\nQueste occupazioni e le persone coinvolte sono state duramente represse dalla polizia francese, con tanto di caccia \"all'attivista\" per le vie della città, fermi, arresti, molestie e minacce.\r\n\r\nElemento di grande forza ed interesse è stata la solidarietà e complicità espressa dalle persone del quartiere, abituate a vivere tra un sano odio verso la polizia e le difficoltà di avere una casa. La lotta NoBorder si è quindi intrecciata con le condizioni economico-sociali dei quartieri periferici di Calais.\r\n\r\nDi tutto questo, e degli aggiornamenti su* compagn* colpiti da repressione, ne parla una compagna ai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/calais.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer info aggiuntive e aggiornamenti\r\n\r\nhttps://twitter.com/CalaisLogement","16 Febbraio 2022","2022-02-16 14:56:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938-1024x768.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938-1536x1152.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/signal-2022-02-16-144938.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Calais, tra occupazioni, lotta alla frontiera e solidarietà nei quartieri popolari",1645023385,[203,148,302],"http://radioblackout.org/tag/occupazioni/",[30,18,304],"occupazioni",{"post_content":306,"tags":310},{"matched_tokens":307,"snippet":308,"value":309},[158],"folto gruppo di compagn* No \u003Cmark>Border\u003C/mark> hanno infatti occupato alcuni stabili,","Ci rimettiamo in collegamento con Calais dopo aver seguito per settimane le vicende legate sia alla giornata europea in solidarietà alle vittime morte in frontiera del 6 Febbraio (https://radioblackout.org/2022/02/6-febbraio-2022-giornata-internazionale-di-lotta-contro-il-regime-di-morte-nelle-frontiere/), che la serie di occupazioni e resistenze avvenute nella cittadina francese.\r\n\r\nUn folto gruppo di compagn* No \u003Cmark>Border\u003C/mark> hanno infatti occupato alcuni stabili, di cui uno in particolare sgomberato in modo spettacolare e muscolare dalla polizia francese con tanto di elicottero e granate dopo giorni di resistenza sul tetto e azioni di solidarietà da parte di altr* compagn* per le strade.\r\n\r\nQueste occupazioni e le persone coinvolte sono state duramente represse dalla polizia francese, con tanto di caccia \"all'attivista\" per le vie della città, fermi, arresti, molestie e minacce.\r\n\r\nElemento di grande forza ed interesse è stata la solidarietà e complicità espressa dalle persone del quartiere, abituate a vivere tra un sano odio verso la polizia e le difficoltà di avere una casa. La lotta NoBorder si è quindi intrecciata con le condizioni economico-sociali dei quartieri periferici di Calais.\r\n\r\nDi tutto questo, e degli aggiornamenti su* compagn* colpiti da repressione, ne parla una compagna ai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/calais.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer info aggiuntive e aggiornamenti\r\n\r\nhttps://twitter.com/CalaisLogement",[311,313,315],{"matched_tokens":312,"snippet":30},[],{"matched_tokens":314,"snippet":171},[78],{"matched_tokens":316,"snippet":304},[],[318,320],{"field":278,"matched_tokens":319,"snippet":308,"value":309},[158],{"field":38,"indices":321,"matched_tokens":322,"snippets":324},[128],[323],[78],[171],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":287,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":327,"highlight":345,"highlights":359,"text_match":183,"text_match_info":367},{"cat_link":328,"category":329,"comment_count":50,"id":330,"is_sticky":50,"permalink":331,"post_author":53,"post_content":332,"post_date":333,"post_excerpt":56,"post_id":330,"post_modified":334,"post_thumbnail":335,"post_thumbnail_html":336,"post_title":337,"post_type":61,"sort_by_date":338,"tag_links":339,"tags":342},[47],[49],"73464","http://radioblackout.org/2022/02/polonia-cariche-ed-arresti-al-corteo-contro-i-centri-di-detenzione/","Sabato scorso si è tenuto a Vengen un corteo internazionale promosso dalla rete No Border polacca. Il corteo, cui hanno partecipato anche no border tedeschi, ha cercato di raggiungere la prigione dove sono rinchiusi i migranti, ma è stato più volte attaccato dalla polizia con manganelli e gas lacrimogeni. Al termine della giornata diversi erano i feriti, due dei quali ricoverati in ospedale. Dieci persone sono state arrestate con l’accusa di aver attaccato la polizia. Questo reato in Polonia è sanzionato con la reclusione da uno a dieci anni.\r\nI compagni e le compagne hanno mantenuto un presidio fuori dalla caserma dove sono stati portati i manifestanti presi dalla polizia. In serata sono stati liberati tre compagn*, gli altri sette sono stati rilasciati lunedì sera. Ai fermati è stato impedito di avere un colloquio privato con il proprio avvocato: tutti sono stati oggetto di violenze fisiche e verbali. Un compagno vegano è stato preso in giro per aver richiesto del cibo senza carne o prodotti animali.\r\nI migranti reclusi hanno sentito la manifestazione e hanno dato segnali di apprezzamento.\r\nAnche all’interno di questi centri cresce la protesta. Dalla mattina del 9 febbraio, nel campo di concentramento di Wędrzyn i migranti hanno cominciato uno sciopero della fame. 130 persone di uno dei blocchi, si sono chiuse nelle loro camere ed hanno appeso all’esterno dei cartelli con la scritta “libertà”. Scioperi della fame e proteste sono partite anche in altri centri.\r\nMuri, filo spinato, barriere, finestre sbarrare e, fuori, carri armati, spari ed esplosioni.\r\nLi chiamano centri, ma sono campi di concentramento. Centinaia di persone sono state trattenute per mesi in queste prigioni, senza avere informazioni sul loro destino, senza avvocati, con un trattamento da vero lager, dove sono considerati numeri e non persone. La conseguenza sono stati tentativi di suicidio, crolli nervosi, peggioramento delle condizioni di salute.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco, un compagno che vive in Polonia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-15-marco-polonia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n(Purtroppo gli ultimi sei o sette minuti sono andati persi per un buco nell’escopost)\r\n\r\nPer info: https://t.me/no_borders_team","15 Febbraio 2022","2022-02-15 15:47:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"256\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07-256x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07-256x300.jpg 256w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07.jpg 717w\" sizes=\"auto, (max-width: 256px) 100vw, 256px\" />","Polonia. Cariche ed arresti al corteo contro i centri di detenzione",1644939943,[340,341,148,240],"http://radioblackout.org/tag/corteo-contro-i-centri-di-detenzione/","http://radioblackout.org/tag/frontiera-tra-polonia-e-bielorussia/",[343,344,18,250],"corteo contro i centri di detenzione","frontiera tra polonia e bielorussia",{"post_content":346,"tags":350},{"matched_tokens":347,"snippet":348,"value":349},[158],"internazionale promosso dalla rete No \u003Cmark>Border\u003C/mark> polacca. Il corteo, cui hanno","Sabato scorso si è tenuto a Vengen un corteo internazionale promosso dalla rete No \u003Cmark>Border\u003C/mark> polacca. Il corteo, cui hanno partecipato anche no \u003Cmark>border\u003C/mark> tedeschi, ha cercato di raggiungere la prigione dove sono rinchiusi i migranti, ma è stato più volte attaccato dalla polizia con manganelli e gas lacrimogeni. Al termine della giornata diversi erano i feriti, due dei quali ricoverati in ospedale. Dieci persone sono state arrestate con l’accusa di aver attaccato la polizia. Questo reato in Polonia è sanzionato con la reclusione da uno a dieci anni.\r\nI compagni e le compagne hanno mantenuto un presidio fuori dalla caserma dove sono stati portati i manifestanti presi dalla polizia. In serata sono stati liberati tre compagn*, gli altri sette sono stati rilasciati lunedì sera. Ai fermati è stato impedito di avere un colloquio privato con il proprio avvocato: tutti sono stati oggetto di violenze fisiche e verbali. Un compagno vegano è stato preso in giro per aver richiesto del cibo senza carne o prodotti animali.\r\nI migranti reclusi hanno sentito la manifestazione e hanno dato segnali di apprezzamento.\r\nAnche all’interno di questi centri cresce la protesta. Dalla mattina del 9 febbraio, nel campo di concentramento di Wędrzyn i migranti hanno cominciato uno sciopero della fame. 130 persone di uno dei blocchi, si sono chiuse nelle loro camere ed hanno appeso all’esterno dei cartelli con la scritta “libertà”. Scioperi della fame e proteste sono partite anche in altri centri.\r\nMuri, filo spinato, barriere, finestre sbarrare e, fuori, carri armati, spari ed esplosioni.\r\nLi chiamano centri, ma sono campi di concentramento. Centinaia di persone sono state trattenute per mesi in queste prigioni, senza avere informazioni sul loro destino, senza avvocati, con un trattamento da vero lager, dove sono considerati numeri e non persone. La conseguenza sono stati tentativi di suicidio, crolli nervosi, peggioramento delle condizioni di salute.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco, un compagno che vive in Polonia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-15-marco-polonia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n(Purtroppo gli ultimi sei o sette minuti sono andati persi per un buco nell’escopost)\r\n\r\nPer info: https://t.me/no_borders_team",[351,353,355,357],{"matched_tokens":352,"snippet":343},[],{"matched_tokens":354,"snippet":344},[],{"matched_tokens":356,"snippet":171},[78],{"matched_tokens":358,"snippet":250},[],[360,362],{"field":278,"matched_tokens":361,"snippet":348,"value":349},[158],{"field":38,"indices":363,"matched_tokens":364,"snippets":366},[187],[365],[78],[171],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":287,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},6646,{"collection_name":61,"first_q":78,"per_page":282,"q":78},{"facet_counts":371,"found":420,"hits":421,"out_of":793,"page":128,"request_params":794,"search_cutoff":39,"search_time_ms":282},[372,398],{"counts":373,"field_name":395,"sampled":39,"stats":396},[374,376,379,381,383,385,387,389,391,393],{"count":14,"highlighted":375,"value":375},"anarres",{"count":377,"highlighted":378,"value":378},9,"Bello come una prigione che brucia",{"count":36,"highlighted":380,"value":380},"backwards",{"count":187,"highlighted":382,"value":382},"trigger point",{"count":128,"highlighted":384,"value":384},"tutti pazzi",{"count":128,"highlighted":386,"value":386},"sorveglianza",{"count":128,"highlighted":388,"value":388},"Radio Borroka",{"count":128,"highlighted":390,"value":390},"guerra ai migranti",{"count":128,"highlighted":392,"value":392},"takeaway del futuro",{"count":128,"highlighted":394,"value":394},"arsider multitox droga","podcastfilter",{"total_values":397},25,{"counts":399,"field_name":38,"sampled":39,"stats":418},[400,402,403,405,407,408,410,412,414,416],{"count":20,"highlighted":401,"value":401},"carcere",{"count":20,"highlighted":18,"value":18},{"count":27,"highlighted":404,"value":404},"eresia",{"count":27,"highlighted":406,"value":406},"val susa",{"count":27,"highlighted":15,"value":15},{"count":27,"highlighted":409,"value":409},"escartoun",{"count":27,"highlighted":411,"value":411},"fortezza europa",{"count":27,"highlighted":413,"value":413},"alpi occidentali",{"count":27,"highlighted":415,"value":415},"antonella napolitano",{"count":27,"highlighted":417,"value":417},"intelligenza artificiale",{"total_values":419},357,49,[422,452,479,545,611,649],{"document":423,"highlight":437,"highlights":446,"text_match":183,"text_match_info":451},{"comment_count":50,"id":424,"is_sticky":50,"permalink":425,"podcastfilter":426,"post_author":427,"post_content":428,"post_date":429,"post_excerpt":56,"post_id":424,"post_modified":430,"post_thumbnail":431,"post_title":432,"post_type":433,"sort_by_date":434,"tag_links":435,"tags":436},"76758","http://radioblackout.org/podcast/killer-robots-e-microchips-border-forensics-frontex-antisommossa/",[378],"bellocome","Estratti dalla puntata del 1 agosto 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nROBOTS AUTONOMI E TAIWAN\r\n\r\nLa competizione per sviluppare sistemi d’arma autonomi passa per la corsa al primato sull’Intelligenza Artificiale, che a sua volta è strettamente connessa all’approvvigionamento di microprocessori avanzati. Andiamo a osservare alcune recenti evoluzioni in questi campi, dal “suggerimento” statunitense rivolto a Taiwan di distruggere le proprie fabbriche di chips in caso di invasione cinese, ai 52 miliardi di dollari sbloccati da Biden per promuovere l’autarchia tecnologica americana, fino alle sperimentazioni di squadre di robot autonomi da parte dell’esercito USA.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_arl_roman.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUCRAINA COME BACINO DI SPERIMENTAZIONE PER L’INDUSTRIA BELLICA\r\n\r\nIl ministro della difesa ucraino Reznikov ha recentemente invitato le industrie militari alleate a sperimentare sul campo i propri sistemi d’arma in fase di sviluppo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_reznikov.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBORDER FORENSICS [dalla puntata del 18 luglio 2022]\r\n\r\nLe frontiere della Fortezza Europa uccidono. Border Forensics è un progetto dal basso volto a dimostrare la letalità dell’operato delle forze dell’ordine nella War on Migrants basandosi sulla ricostruzione degli eventi e sul contrasto della “narrazione ufficiale”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_border-forensics.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQualche riflessione a partire dal messaggio di un ascoltatore:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_messaggio_BF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFRONTEX: TRA ARMI LETALI E GESTIONE DELL’ORDINE PUBBLICO\r\n\r\nLa principale agenzia europea schierata nella War on Migrants sta assumendo progressivamente sempre più poteri: da quelli intelligence a quelli muscolari. Recentemente è stata “invitata” a ricoprire funzioni anti-sommossa in caso di tentativi di superamento di massa delle frontiere e parallelamente ha richiesto (per la prima volta in 18 anni) la dotazione di armi letali.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_Frontex-lethal.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPAROLE CHIAVE: killer robots, sistemi d'arma autonomi, Taiwan, Border Forensics, Frontex, War on Migrants","1 Agosto 2022","2022-08-01 18:49:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/bcupcb_roman-arl-200x110.png","KILLER ROBOTS E MICROCHIPS - BORDER FORENSICS - FRONTEX ANTISOMMOSSA","podcast",1659379768,[],[],{"post_content":438,"post_title":443},{"matched_tokens":439,"snippet":441,"value":442},[440],"BORDER","di sviluppo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_reznikov.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>BORDER\u003C/mark> FORENSICS [dalla puntata del 18","Estratti dalla puntata del 1 agosto 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nROBOTS AUTONOMI E TAIWAN\r\n\r\nLa competizione per sviluppare sistemi d’arma autonomi passa per la corsa al primato sull’Intelligenza Artificiale, che a sua volta è strettamente connessa all’approvvigionamento di microprocessori avanzati. Andiamo a osservare alcune recenti evoluzioni in questi campi, dal “suggerimento” statunitense rivolto a Taiwan di distruggere le proprie fabbriche di chips in caso di invasione cinese, ai 52 miliardi di dollari sbloccati da Biden per promuovere l’autarchia tecnologica americana, fino alle sperimentazioni di squadre di robot autonomi da parte dell’esercito USA.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_arl_roman.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUCRAINA COME BACINO DI SPERIMENTAZIONE PER L’INDUSTRIA BELLICA\r\n\r\nIl ministro della difesa ucraino Reznikov ha recentemente invitato le industrie militari alleate a sperimentare sul campo i propri sistemi d’arma in fase di sviluppo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_reznikov.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>BORDER\u003C/mark> FORENSICS [dalla puntata del 18 luglio 2022]\r\n\r\nLe frontiere della Fortezza Europa uccidono. \u003Cmark>Border\u003C/mark> Forensics è un progetto dal basso volto a dimostrare la letalità dell’operato delle forze dell’ordine nella War on Migrants basandosi sulla ricostruzione degli eventi e sul contrasto della “narrazione ufficiale”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_border-forensics.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQualche riflessione a partire dal messaggio di un ascoltatore:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_messaggio_BF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFRONTEX: TRA ARMI LETALI E GESTIONE DELL’ORDINE PUBBLICO\r\n\r\nLa principale agenzia europea schierata nella War on Migrants sta assumendo progressivamente sempre più poteri: da quelli intelligence a quelli muscolari. Recentemente è stata “invitata” a ricoprire funzioni anti-sommossa in caso di tentativi di superamento di massa delle frontiere e parallelamente ha richiesto (per la prima volta in 18 anni) la dotazione di armi letali.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/BCUPCB_Frontex-lethal.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPAROLE CHIAVE: killer robots, sistemi d'arma autonomi, Taiwan, \u003Cmark>Border\u003C/mark> Forensics, Frontex, War on Migrants",{"matched_tokens":444,"snippet":445,"value":445},[440],"KILLER ROBOTS E MICROCHIPS - \u003Cmark>BORDER\u003C/mark> FORENSICS - FRONTEX ANTISOMMOSSA",[447,449],{"field":176,"matched_tokens":448,"snippet":445,"value":445},[440],{"field":278,"matched_tokens":450,"snippet":441,"value":442},[440],{"best_field_score":185,"best_field_weight":186,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":188,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":453,"highlight":465,"highlights":473,"text_match":183,"text_match_info":478},{"comment_count":50,"id":454,"is_sticky":50,"permalink":455,"podcastfilter":456,"post_author":375,"post_content":457,"post_date":458,"post_excerpt":56,"post_id":454,"post_modified":459,"post_thumbnail":460,"post_title":461,"post_type":433,"sort_by_date":462,"tag_links":463,"tags":464},"71846","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-novembre-spese-militari-4-novembre-di-lotta-convegno-su-kropotkin-lotta-no-border-al-confine-tra-bielorussia-e-polonia/",[375],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata: \r\n\r\nSpese militari e missioni militari all’estero.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nLa scorsa estate il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record del 2020.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti dell’ateneo libertario di Milano, che martedì 9 novembre è stato a a Torino per un incontro su “ Guerre tricolori. Missioni militari e spesa di guerra tra gasdotti, colonialismo e lager per migranti”\r\n\r\nCronache dalla piazza torinese del 4 novembre.\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nA Torino i militari sono tornati in piazza Castello, che per l’occasione è stata completamente blindata dalla polizia. Stefano Lorusso, il nuovo sindaco di Torino, per l’occasione esalta la prima guerra mondiale, il patriottismo, la gestione militare della pandemia, le missioni militari all’estero travestite da missioni di pace. \r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai entrata nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari continuano a nascondere i massacri, i pescecani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa.\r\nLa memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\nA Torino e in tante altre città italiane in piazza c’erano anche gli antimilitaristi.\r\nNel primo pomeriggio uno striscione, con la scritta “4 novembre. Festa degli assassini” è stato appeso al monumento militarista all’angolo tra corso Vercelli e via Ivrea. \r\nNonostante i blocchi di polizia il presidio antimilitarista è riuscito a collocarsi in via Garibaldi non lontano da piazza Castello. A fine giornata ci si è spostati in mini corteo in piazza Castello, dove un cartello con un gruppo di generali raffigurati da Baj è stato dato alle fiamme. \r\nNei tanti interventi la memoria dei disertori e il rifiuto della retorica patriottica si è saldato alle lotte contro le frontiere, le missioni militari all’estero, la militarizzazione delle città.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nKropotkin. Lo scorso fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno sul rivoluzionario e teorico russo a cent’anni della morte.\r\nTanti gli spunti e le suggestioni emerse sull’anarchico e geografo in un ritratto in piedi a tutto tondo, dalla formazione alla galera, al lungo esilio, sino al ritorno nella Russia dove presto la rivoluzione si volse in dittatura. Il suo funerale fu l’ultima grande manifestazione anarchica in Russia, mentre calava il buio del totalitarismo bolscevico. \r\nCe ne ha parlato Simone Ruini\r\n\r\nNo border. Repressione e lotta sul confine tra la Bielorussia e la Polonia\r\nDa agosto il dittatore bielorusso Lukashenko offre per mille euro un visto valido tre giorni, comprensivo di viaggio, un paio di pernottamenti, persino la visita ad un Castello. Poi le persone, spesso interi gruppi familiari con bambini ed anziani, vengono accompagnati alla frontiera con la Polonia e li abbandonati. Provano ad entrare in Europa attraversando l’ultima foresta originale d’Europa, dove non ci sono sentieri, dove non ci sono insediamenti umani, dove sopravvivere, specie ora che l’inverno sta arrivando è un terno al lotto. Sinora ci sono stati 8 morti, ma nella foresta potrebbero essere molti di più. La Polonia ha schierato la polizia e poi l’esercito e, da un mese, ha anche istituito una zona cuscinetto interdetta ai civili, che rischiano multe e denunce. La Situazione è terribile. Ma c’è chi sta costriuendo un rete solidale. A Byalistok è stata aperta una casa che funge da deposito, mentre compagne e compagni presidiano il confine, cercando di intercettare i migranti prima della polizia polacca, per aiutarli a proseguire il viaggio. \r\nCe ne ha parlato Marco, un compagno della Federazione Anarchica di Cracovia\r\nNotizie recentissime, arrivate dopo l’intervista, riferiscono un’auto senza targa con dentro alcuni cadaveri e di altri corpi emersi in un fiume che viene attraversato per passare il confine.\r\nSubito dopo quest’intervista la situazione al confine è divenuta di pubblico dominio anche in Italia, perché Lukashenko ha provato ad accelerare, spingendo sul confine migliaia di migranti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","15 Novembre 2021","2021-11-15 19:56:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/war-is-good-business-danksy-200x110.jpg","Anarres del 5 novembre. Spese militari. 4 novembre di lotta. Convegno su Kropotkin. Lotta no border al confine tra Bielorussia e Polonia…",1637006113,[],[],{"post_content":466,"post_title":470},{"matched_tokens":467,"snippet":468,"value":469},[78],"ha parlato Simone Ruini\r\n\r\nNo \u003Cmark>border\u003C/mark>. Repressione e lotta sul confine","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata: \r\n\r\nSpese militari e missioni militari all’estero.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nLa scorsa estate il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record del 2020.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti dell’ateneo libertario di Milano, che martedì 9 novembre è stato a a Torino per un incontro su “ Guerre tricolori. Missioni militari e spesa di guerra tra gasdotti, colonialismo e lager per migranti”\r\n\r\nCronache dalla piazza torinese del 4 novembre.\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nA Torino i militari sono tornati in piazza Castello, che per l’occasione è stata completamente blindata dalla polizia. Stefano Lorusso, il nuovo sindaco di Torino, per l’occasione esalta la prima guerra mondiale, il patriottismo, la gestione militare della pandemia, le missioni militari all’estero travestite da missioni di pace. \r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai entrata nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari continuano a nascondere i massacri, i pescecani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa.\r\nLa memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\nA Torino e in tante altre città italiane in piazza c’erano anche gli antimilitaristi.\r\nNel primo pomeriggio uno striscione, con la scritta “4 novembre. Festa degli assassini” è stato appeso al monumento militarista all’angolo tra corso Vercelli e via Ivrea. \r\nNonostante i blocchi di polizia il presidio antimilitarista è riuscito a collocarsi in via Garibaldi non lontano da piazza Castello. A fine giornata ci si è spostati in mini corteo in piazza Castello, dove un cartello con un gruppo di generali raffigurati da Baj è stato dato alle fiamme. \r\nNei tanti interventi la memoria dei disertori e il rifiuto della retorica patriottica si è saldato alle lotte contro le frontiere, le missioni militari all’estero, la militarizzazione delle città.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nKropotkin. Lo scorso fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno sul rivoluzionario e teorico russo a cent’anni della morte.\r\nTanti gli spunti e le suggestioni emerse sull’anarchico e geografo in un ritratto in piedi a tutto tondo, dalla formazione alla galera, al lungo esilio, sino al ritorno nella Russia dove presto la rivoluzione si volse in dittatura. Il suo funerale fu l’ultima grande manifestazione anarchica in Russia, mentre calava il buio del totalitarismo bolscevico. \r\nCe ne ha parlato Simone Ruini\r\n\r\nNo \u003Cmark>border\u003C/mark>. Repressione e lotta sul confine tra la Bielorussia e la Polonia\r\nDa agosto il dittatore bielorusso Lukashenko offre per mille euro un visto valido tre giorni, comprensivo di viaggio, un paio di pernottamenti, persino la visita ad un Castello. Poi le persone, spesso interi gruppi familiari con bambini ed anziani, vengono accompagnati alla frontiera con la Polonia e li abbandonati. Provano ad entrare in Europa attraversando l’ultima foresta originale d’Europa, dove non ci sono sentieri, dove non ci sono insediamenti umani, dove sopravvivere, specie ora che l’inverno sta arrivando è un terno al lotto. Sinora ci sono stati 8 morti, ma nella foresta potrebbero essere molti di più. La Polonia ha schierato la polizia e poi l’esercito e, da un mese, ha anche istituito una zona cuscinetto interdetta ai civili, che rischiano multe e denunce. La Situazione è terribile. Ma c’è chi sta costriuendo un rete solidale. A Byalistok è stata aperta una casa che funge da deposito, mentre compagne e compagni presidiano il confine, cercando di intercettare i migranti prima della polizia polacca, per aiutarli a proseguire il viaggio. \r\nCe ne ha parlato Marco, un compagno della Federazione Anarchica di Cracovia\r\nNotizie recentissime, arrivate dopo l’intervista, riferiscono un’auto senza targa con dentro alcuni cadaveri e di altri corpi emersi in un fiume che viene attraversato per passare il confine.\r\nSubito dopo quest’intervista la situazione al confine è divenuta di pubblico dominio anche in Italia, perché Lukashenko ha provato ad accelerare, spingendo sul confine migliaia di migranti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":471,"snippet":472,"value":472},[78],"Anarres del 5 novembre. Spese militari. 4 novembre di lotta. Convegno su Kropotkin. Lotta no \u003Cmark>border\u003C/mark> al confine tra Bielorussia e Polonia…",[474,476],{"field":176,"matched_tokens":475,"snippet":472,"value":472},[78],{"field":278,"matched_tokens":477,"snippet":468,"value":469},[78],{"best_field_score":185,"best_field_weight":186,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":188,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":480,"highlight":509,"highlights":535,"text_match":183,"text_match_info":544},{"comment_count":50,"id":481,"is_sticky":50,"permalink":482,"podcastfilter":483,"post_author":375,"post_content":484,"post_date":485,"post_excerpt":56,"post_id":481,"post_modified":486,"post_thumbnail":487,"post_title":488,"post_type":433,"sort_by_date":489,"tag_links":490,"tags":500},"37625","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-30-settembre-in-questa-puntata-bakunin-il-muos-il-ponte-sullo-stretto-il-rojava-le-cucine-del-popolo-contro-le-frontiere/",[375],"Nel viaggio di questa settimana su Anarres il pianeta delle utopie concrete, in onda su Blackout dalle 10,45 alle 12,45, abbiamo parlato di: \r\n“Bakunin il demone della rivolta”. Questa sera Alessio Lega presenta il suo ultimo libro, dedicato all’anarchico russo. Ne abbiamo parlato con lui in un anticipo della serata. Appuntamento alle 21, in corso Palermo 46. \r\nIl 2 ottobre manifestazione nazionale No Muos a Niscemi. Ne abbiamo discusso con Pippo Gurrieri, con il quale abbiamo fatto anche due chiacchiere su Renzi, Impregilo e il Ponte sullo Stretto. E' stata una buona occasione per una riflessione a tutto tondo sui movimenti, le trappole istituzionali, l'abbraccio mortale dei pentastellati. \r\n\r\nUna breve cronaca del corteo del 24 ottobre a Roma. Con il Rojava per una libertà senza frontiere\r\n\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\nSabato 1 ottobre – ore 10,30/13,30 punto info No Border al Balon – via Andreis angolo via Borgodora (se piove sotto la tettoia dei casalinghi a Porta Palazzo).\r\nGiovedì 6 ottobre – ore 17,30 - ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia – presidio su guerra sociale e lotte nelle periferie\r\nVenerdì 13 ottobre: punto info sulla morte di Andrea Soldi, ucciso dai vigili urbani che tentavano di imporgli un TSO.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2016-09-30-anarres1\r\n\r\n2016-09-30-anarres2\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","30 Settembre 2016","2018-10-17 22:58:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14425340_1254903044542780_1083979663178926990_o-200x110.jpg","Anarres del 30 settembre. In questa puntata: Bakunin, il Muos, il ponte sullo stretto, il Rojava, le Cucine del popolo, contro le frontiere",1475254490,[491,492,493,494,495,496,148,497,498,499],"http://radioblackout.org/tag/alessio-lega/","http://radioblackout.org/tag/anarres/","http://radioblackout.org/tag/andra-soldi/","http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/bakunin/","http://radioblackout.org/tag/cucine-del-popolo/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/ponte-sullo-stretto/","http://radioblackout.org/tag/rojava/",[501,375,502,503,504,505,18,506,507,508],"alessio lega","andra soldi","antipsichiatria","bakunin","cucine del popolo","no Muos","ponte sullo stretto","rojava",{"post_content":510,"tags":514},{"matched_tokens":511,"snippet":512,"value":513},[158],"ore 10,30/13,30 punto info No \u003Cmark>Border\u003C/mark> al Balon – via Andreis angolo","Nel viaggio di questa settimana su Anarres il pianeta delle utopie concrete, in onda su Blackout dalle 10,45 alle 12,45, abbiamo parlato di: \r\n“Bakunin il demone della rivolta”. Questa sera Alessio Lega presenta il suo ultimo libro, dedicato all’anarchico russo. Ne abbiamo parlato con lui in un anticipo della serata. Appuntamento alle 21, in corso Palermo 46. \r\nIl 2 ottobre manifestazione nazionale No Muos a Niscemi. Ne abbiamo discusso con Pippo Gurrieri, con il quale abbiamo fatto anche due chiacchiere su Renzi, Impregilo e il Ponte sullo Stretto. E' stata una buona occasione per una riflessione a tutto tondo sui movimenti, le trappole istituzionali, l'abbraccio mortale dei pentastellati. \r\n\r\nUna breve cronaca del corteo del 24 ottobre a Roma. Con il Rojava per una libertà senza frontiere\r\n\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\nSabato 1 ottobre – ore 10,30/13,30 punto info No \u003Cmark>Border\u003C/mark> al Balon – via Andreis angolo via Borgodora (se piove sotto la tettoia dei casalinghi a Porta Palazzo).\r\nGiovedì 6 ottobre – ore 17,30 - ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia – presidio su guerra sociale e lotte nelle periferie\r\nVenerdì 13 ottobre: punto info sulla morte di Andrea Soldi, ucciso dai vigili urbani che tentavano di imporgli un TSO.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2016-09-30-anarres1\r\n\r\n2016-09-30-anarres2\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[515,517,519,521,523,525,527,529,531,533],{"matched_tokens":516,"snippet":501,"value":501},[],{"matched_tokens":518,"snippet":375,"value":375},[],{"matched_tokens":520,"snippet":502,"value":502},[],{"matched_tokens":522,"snippet":503,"value":503},[],{"matched_tokens":524,"snippet":504,"value":504},[],{"matched_tokens":526,"snippet":505,"value":505},[],{"matched_tokens":528,"snippet":171,"value":171},[78],{"matched_tokens":530,"snippet":506,"value":506},[],{"matched_tokens":532,"snippet":507,"value":507},[],{"matched_tokens":534,"snippet":508,"value":508},[],[536,538],{"field":278,"matched_tokens":537,"snippet":512,"value":513},[158],{"field":38,"indices":539,"matched_tokens":540,"snippets":542,"values":543},[282],[541],[78],[171],[171],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":287,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":546,"highlight":574,"highlights":600,"text_match":183,"text_match_info":610},{"comment_count":50,"id":547,"is_sticky":50,"permalink":548,"podcastfilter":549,"post_author":375,"post_content":550,"post_date":551,"post_excerpt":552,"post_id":547,"post_modified":553,"post_thumbnail":554,"post_title":555,"post_type":433,"sort_by_date":556,"tag_links":557,"tags":566},"37122","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-12-agosto-lotta-contro-le-frontiere-a-ventimiglia-il-congresso-dellifa-la-guerra-per-la-libia/",[375],"Il 12 agosto, nel cuore dell'estate, ultima puntata del viaggio settimanale di Anarres nel pianeta delle utopie concrete, prima di un paio di settimane di pausa.\r\n\r\n \r\n\r\nQui potete ascoltare il podcast:\r\n\r\n2016-08-12-anarres1\r\n2016-08-12-anarres2\r\n\r\n \r\n\r\nVi abbiamo proposto un lungo approfondimento sulla lotta dei migranti per bucare la frontiera di Ventimiglia, per continuare un viaggio che le frontiere chiuse dell'Europa hanno interrotto.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia, No Border di Ventimiglia, e con Stefano, anarchico torinese.\r\n\r\n \r\n\r\nAd un anno di distanza da un'altra estate di lotta tante cose sono cambiate. Il governo Renzi ha raggiunto l'obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere.\r\nMa il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare.\r\n\r\n \r\n\r\nIl campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell'ordine. Nel campo si mangia male, non si riceve alcuna informazione sulla propria situazione, ma si rischia la deportazione alla minima protesta.\r\nNei pressi del campo ufficiale era sorto un campo spontaneo, gestito dagli stessi migranti, sgomberato pochi giorni prima dell'avvio del campeggio No Border.\r\nNella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto circa trecento migranti sono usciti dal campo della Croce Rossa diretti alla frontiera. Bloccati nell'area dove lo scorso anno c'era il campo No Border, sono stati violentemente caricati dalla polizia. Con loro c'erano anche alcuni compagni che li avevano raggiunti per dare appoggio e solidarietà. Durante la carica circa 120 migranti sono riusciti a bucare la frontiera e ad entrare in Francia, dove è scattata la caccia all'uomo. Un gruppo è stato bloccato manganellato e caricato sui furgoni della gendarmeria in una spiaggia di Mentone.\r\nDei migranti rastrellati alcuni sono stati riportati al campo della CRI, altri sono stati deportati a Taranto. I No Border fermati hanno ricevuto tutti il decreto di espulsione dall'Italia o il foglio di via dalla provincia di Imperia.\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno successivo, dopo un volantinaggio in spiaggia che annunciava il corteo della domenica, i No Border si sono avviati in direzione del campo della Croce Rossa per fare un saluto ai migranti.\r\nLa polizia ha prima gasato, poi ha cercato di bloccare gli attivisti chiudendo loro la strada. Undici compagn* sono rimasti intrappolati su un ponte dove sono stati picchiati insultati e ammanettati.\r\nTrattenuti in questura per quasi tutta la notte hanno subito altre angherie, prima di essere rilasciati con foglio di via e con la denuncia di resistenza e adunata sediziosa aggravate.\r\nAltri due No Border, Beppe ed Alessia, presi poco lontano dal ponte, sono stati arrestati e richiusi nei carceri di Imperia e Genova Pontedecimo: rilasciati con divieto di dimora tra giorni dopo, saranno processati in autunno per resistenza, adunata sediziosa e lesioni.\r\n\r\nQui potete leggere la testimonianza di Stefano, un compagno di Torino.\r\n\r\nQui il video del Fatto Quotidiano\r\n\r\n \r\n\r\nDurante la mattanza sul ponte un poliziotto dell'antisommossa, che stava per unirsi ai colleghi che stavano lavorando di manganello, è morto d'infarto appena sceso dal furgone.\r\nL'episodio è stato usato dai media come pretesto per scatenare una campagna di ulteriore criminalizzazione nei confronti degli attivisti che si battono contro le frontiere. Il Freespot è stato perquisito e due giorni dopo sgomberato con un pretesto, nonostante i locali fossero in affitto.\r\nIl giorno successivo il corteo non è riuscito a partire, perché la polizia ha intercettato e dato il foglio di via a buona parte dei compagni che stavano raggiungendo Ventimiglia.\r\n\r\n \r\n\r\nLa strategia di Alfano è chiara: alleggerire la pressione sulle frontiere, deportando al sud i migranti e chiudendo in una morsa di ferro chi si oppone alle frontiere.\r\n\r\n \r\n\r\nIl clima di emergenza serve a fare terra bruciata intorno a migranti e attivisti No Border, per nascondere una verità banale, che senza frontiere non ci sarebbero clandestini, campi, controlli. Senza frontiere Ventimiglia sarebbe solo uno dei tanti luoghi dove passa la gente in viaggio.\r\nSenza frontiere, stati, sfruttamento e guerre, tanti neppure partirebbero.\r\nÉ la disarmante banalità del bene.\r\n\r\n \r\n\r\nInternazionale di Federrazioni Anarchiche\r\nDal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell'IFA – l'Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nAl congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador...\r\nSono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c'è stata un'assemblea aperta alla città.\r\nUn'occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni.\r\nNe abbiamo parlato con Simone.\r\n\r\n \r\n\r\nGuerra per la Libia\r\nLa guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell'estate. L'Italia è nuovamente in prima fila.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Domenico\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","14 Agosto 2016","Il 12 agosto, nel cuore dell'estate, ultima puntata del viaggio settimanale di Anarres nel pianeta delle utopie concrete, prima di un paio di settimane di pausa. \r\n\r\nQui potete ascoltare il podcast:\r\n\r\n\r\nVi abbiamo proposto un lungo approfondimento sulla lotta dei migranti per bucare la frontiera di Ventimiglia, per continuare un viaggio che le frontiere chiuse dell'Europa hanno interrotto. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia, No Border di Ventimiglia, e con Stefano, anarchico torinese.\r\n\r\nAd un anno di distanza da un'altra estate di lotta tante cose sono cambiate. Il governo Renzi ha raggiunto l'obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere. \r\nMa il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare. \r\n\r\nIl campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell'ordine. Nel campo si mangia male, non si riceve alcuna informazione sulla propria situazione, ma si rischia la deportazione alla minima protesta. \r\nNei pressi del campo ufficiale era sorto un campo spontaneo, gestito dagli stessi migranti, sgomberato pochi giorni prima dell'avvio del campeggio No Border. \r\nNella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto circa trecento migranti sono usciti dal campo della Croce Rossa diretti alla frontiera. Bloccati nell'area dove lo scorso anno c'era il campo No Border, sono stati violentemente caricati dalla polizia. Con loro c'erano anche alcuni compagni che li avevano raggiunti per dare appoggio e solidarietà. Durante la carica circa 120 migranti sono riusciti a bucare la frontiera e ad entrare in Francia, dove è scattata la caccia all'uomo. Un gruppo è stato bloccato manganellato e caricato sui furgoni della gendarmeria in una spiaggia di Mentone. \r\nDei migranti rastrellati alcuni sono stati riportati al campo della CRI, altri sono stati deportati a Taranto. I No Border fermati hanno ricevuto tutti il decreto di espulsione dall'Italia o il foglio di via dalla provincia di Imperia. \r\n\r\nIl giorno successivo, dopo un volantinaggio in spiaggia che annunciava il corteo della domenica, i No Border si sono avviati in direzione del campo della Croce Rossa per fare un saluto ai migranti. \r\nLa polizia ha prima gasato, poi ha cercato di bloccare gli attivisti chiudendo loro la strada. Undici compagn* sono rimasti intrappolati su un ponte dove sono stati picchiati insultati e ammanettati.\r\nTrattenuti in questura per quasi tutta la notte hanno subito altre angherie, prima di essere rilasciati con foglio di via e con la denuncia di resistenza e adunata sediziosa aggravate. \r\nAltri due No Border, Beppe ed Alessia, presi poco lontano dal ponte, sono stati arrestati e richiusi nei carceri di Imperia e Genova Pontedecimo: rilasciati con divieto di dimora tra giorni dopo, saranno processati in autunno per resistenza, adunata sediziosa e lesioni. \r\nQui potete leggere la testimonianza di Stefano, un compagno di Torino.\r\nQui il video del Fatto Quotidiano\r\n\r\nDurante la mattanza sul ponte un poliziotto dell'antisommossa, che stava per unirsi ai colleghi che stavano lavorando di manganello, è morto d'infarto appena sceso dal furgone.\r\nL'episodio è stato usato dai media come pretesto per scatenare una campagna di ulteriore criminalizzazione nei confronti degli attivisti che si battono contro le frontiere. Il Freespot è stato perquisito e due giorni dopo sgomberato con un pretesto, nonostante i locali fossero in affitto. \r\nIl giorno successivo il corteo non è riuscito a partire, perché la polizia ha intercettato e dato il foglio di via a buona parte dei compagni che stavano raggiungendo Ventimiglia. \r\n\r\nLa strategia di Alfano è chiara: alleggerire la pressione sulle frontiere, deportando al sud i migranti e chiudendo in una morsa di ferro chi si oppone alle frontiere. \r\n\r\nIl clima di emergenza serve a fare terra bruciata intorno a migranti e attivisti No Border, per nascondere una verità banale, che senza frontiere non ci sarebbero clandestini, campi, controlli. Senza frontiere Ventimiglia sarebbe solo uno dei tanti luoghi dove passa la gente in viaggio. \r\nSenza frontiere, stati, sfruttamento e guerre, tanti neppure partirebbero. \r\nÉ la disarmante banalità del bene. \r\n\r\nInternazionale di Federrazioni Anarchiche\r\nDal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell'IFA – l'Internazionale di Federazioni Anarchiche. \r\nAl congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador...\r\nSono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c'è stata un'assemblea aperta alla città. \r\nUn'occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni. \r\nNe abbiamo parlato con Simone. \r\n\r\nGuerra per la Libia\r\nLa guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell'estate. L'Italia a nuovamente in prima fila. \r\nNe abbiamo parlato con Domenico\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs,org","2018-10-17 22:58:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/08/LAPR0737_MGTHUMB-INTERNA-200x110.jpg","Anarres del 12 agosto: lotta contro le frontiere a Ventimiglia, il congresso dell'IFA, la guerra per la Libia",1471174653,[558,559,560,561,562,146,563,564,148,565],"http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/fogli-di-via/","http://radioblackout.org/tag/francoforte/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/ifa/","http://radioblackout.org/tag/internazionale-di-federazioni-anarchiche/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/ventimiglia/",[567,568,569,570,571,32,572,573,18,25],"deportazioni","fogli di via","Francoforte","guerra","ifa","internazionale di federazioni anarchiche","libia",{"post_content":575,"tags":579},{"matched_tokens":576,"snippet":577,"value":578},[158],"abbiamo parlato con Giulia, No \u003Cmark>Border\u003C/mark> di Ventimiglia, e con Stefano,","Il 12 agosto, nel cuore dell'estate, ultima puntata del viaggio settimanale di Anarres nel pianeta delle utopie concrete, prima di un paio di settimane di pausa.\r\n\r\n \r\n\r\nQui potete ascoltare il podcast:\r\n\r\n2016-08-12-anarres1\r\n2016-08-12-anarres2\r\n\r\n \r\n\r\nVi abbiamo proposto un lungo approfondimento sulla lotta dei migranti per bucare la frontiera di Ventimiglia, per continuare un viaggio che le frontiere chiuse dell'Europa hanno interrotto.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia, No \u003Cmark>Border\u003C/mark> di Ventimiglia, e con Stefano, anarchico torinese.\r\n\r\n \r\n\r\nAd un anno di distanza da un'altra estate di lotta tante cose sono cambiate. Il governo Renzi ha raggiunto l'obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere.\r\nMa il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare.\r\n\r\n \r\n\r\nIl campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell'ordine. Nel campo si mangia male, non si riceve alcuna informazione sulla propria situazione, ma si rischia la deportazione alla minima protesta.\r\nNei pressi del campo ufficiale era sorto un campo spontaneo, gestito dagli stessi migranti, sgomberato pochi giorni prima dell'avvio del campeggio No \u003Cmark>Border\u003C/mark>.\r\nNella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto circa trecento migranti sono usciti dal campo della Croce Rossa diretti alla frontiera. Bloccati nell'area dove lo scorso anno c'era il campo No \u003Cmark>Border\u003C/mark>, sono stati violentemente caricati dalla polizia. Con loro c'erano anche alcuni compagni che li avevano raggiunti per dare appoggio e solidarietà. Durante la carica circa 120 migranti sono riusciti a bucare la frontiera e ad entrare in Francia, dove è scattata la caccia all'uomo. Un gruppo è stato bloccato manganellato e caricato sui furgoni della gendarmeria in una spiaggia di Mentone.\r\nDei migranti rastrellati alcuni sono stati riportati al campo della CRI, altri sono stati deportati a Taranto. I No \u003Cmark>Border\u003C/mark> fermati hanno ricevuto tutti il decreto di espulsione dall'Italia o il foglio di via dalla provincia di Imperia.\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno successivo, dopo un volantinaggio in spiaggia che annunciava il corteo della domenica, i No \u003Cmark>Border\u003C/mark> si sono avviati in direzione del campo della Croce Rossa per fare un saluto ai migranti.\r\nLa polizia ha prima gasato, poi ha cercato di bloccare gli attivisti chiudendo loro la strada. Undici compagn* sono rimasti intrappolati su un ponte dove sono stati picchiati insultati e ammanettati.\r\nTrattenuti in questura per quasi tutta la notte hanno subito altre angherie, prima di essere rilasciati con foglio di via e con la denuncia di resistenza e adunata sediziosa aggravate.\r\nAltri due No \u003Cmark>Border\u003C/mark>, Beppe ed Alessia, presi poco lontano dal ponte, sono stati arrestati e richiusi nei carceri di Imperia e Genova Pontedecimo: rilasciati con divieto di dimora tra giorni dopo, saranno processati in autunno per resistenza, adunata sediziosa e lesioni.\r\n\r\nQui potete leggere la testimonianza di Stefano, un compagno di Torino.\r\n\r\nQui il video del Fatto Quotidiano\r\n\r\n \r\n\r\nDurante la mattanza sul ponte un poliziotto dell'antisommossa, che stava per unirsi ai colleghi che stavano lavorando di manganello, è morto d'infarto appena sceso dal furgone.\r\nL'episodio è stato usato dai media come pretesto per scatenare una campagna di ulteriore criminalizzazione nei confronti degli attivisti che si battono contro le frontiere. Il Freespot è stato perquisito e due giorni dopo sgomberato con un pretesto, nonostante i locali fossero in affitto.\r\nIl giorno successivo il corteo non è riuscito a partire, perché la polizia ha intercettato e dato il foglio di via a buona parte dei compagni che stavano raggiungendo Ventimiglia.\r\n\r\n \r\n\r\nLa strategia di Alfano è chiara: alleggerire la pressione sulle frontiere, deportando al sud i migranti e chiudendo in una morsa di ferro chi si oppone alle frontiere.\r\n\r\n \r\n\r\nIl clima di emergenza serve a fare terra bruciata intorno a migranti e attivisti No \u003Cmark>Border\u003C/mark>, per nascondere una verità banale, che senza frontiere non ci sarebbero clandestini, campi, controlli. Senza frontiere Ventimiglia sarebbe solo uno dei tanti luoghi dove passa la gente in viaggio.\r\nSenza frontiere, stati, sfruttamento e guerre, tanti neppure partirebbero.\r\nÉ la disarmante banalità del bene.\r\n\r\n \r\n\r\nInternazionale di Federrazioni Anarchiche\r\nDal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell'IFA – l'Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nAl congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador...\r\nSono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c'è stata un'assemblea aperta alla città.\r\nUn'occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni.\r\nNe abbiamo parlato con Simone.\r\n\r\n \r\n\r\nGuerra per la Libia\r\nLa guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell'estate. L'Italia è nuovamente in prima fila.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Domenico\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[580,582,584,586,588,590,592,594,596,598],{"matched_tokens":581,"snippet":567,"value":567},[],{"matched_tokens":583,"snippet":568,"value":568},[],{"matched_tokens":585,"snippet":569,"value":569},[],{"matched_tokens":587,"snippet":570,"value":570},[],{"matched_tokens":589,"snippet":571,"value":571},[],{"matched_tokens":591,"snippet":32,"value":32},[],{"matched_tokens":593,"snippet":572,"value":572},[],{"matched_tokens":595,"snippet":573,"value":573},[],{"matched_tokens":597,"snippet":171,"value":171},[78],{"matched_tokens":599,"snippet":25,"value":25},[],[601,603],{"field":278,"matched_tokens":602,"snippet":577,"value":578},[158],{"field":38,"indices":604,"matched_tokens":606,"snippets":608,"values":609},[605],8,[607],[78],[171],[171],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":187,"num_tokens_dropped":50,"score":287,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},{"document":612,"highlight":639,"highlights":644,"text_match":183,"text_match_info":647},{"comment_count":50,"id":613,"is_sticky":50,"permalink":614,"podcastfilter":615,"post_author":427,"post_content":616,"post_date":617,"post_excerpt":56,"post_id":613,"post_modified":618,"post_thumbnail":619,"post_title":620,"post_type":433,"sort_by_date":621,"tag_links":622,"tags":631},"99622","http://radioblackout.org/podcast/carcere-letalita-webuild-usa-ice-e-tech-dentro-axon-taser/",[378],"Estratti dalla puntata del 25 agosto 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERI: EVASIONI, LETALITA’ E AGGIORNAMENTI WEBUILD\r\n\r\nApriamo la puntata con uno sguardo sulle carceri: tra evasioni, letalità e potenziali trasformazioni rispetto a estensione “posti gabbia” e ingresso di attori privati.\r\n\r\nLeggiamo un comunicato di alcune realtà trevigiane sulla morte di Danilo Rihai, ragazzo di 17 anni suicidatosi in carcere dopo essere stato neutralizzato a colpi di Taser.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_morte-danilo_carceri.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo osservando alcune evoluzioni rispetto al primo esempio di somministrazione di manodopera detenuta utilizzata da WeBuild (con il supporto di Randstad) per i cantieri dell’Alta Velocità Napoli-Bari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_weBuild_lavoro-detenuti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUSA: WAR ON MIGRANTS, AFFARI E TECNO-AUTORITARISMO\r\n\r\nAndiamo negli Stati Uniti per osservare alcuni fenomeni collegati alla forma assunta dalla “Guerra alle Persone Migranti” sotto l’amministrazione Trump.\r\n\r\nAlla Border Security Expo 2025 di Phoenix, tenutasi ad aprile, il direttore ad interim dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti, Todd Lyons, raccontava quale fosse il suo sogno per l'agenzia: “camion che radunano immigrati per deportarli, proprio come i camion di Amazon consegnano i pacchi. Dobbiamo migliorarci nel trattare tutto questo come un'attività commerciale, voglio vedere delle procedure di deportazione in stile (Amazon) Prime, ma con esseri umani\".\r\n\r\nAlcune aziende, dalle multinazionali della carcerazione privata a compagnie aeree (come Avelo Airlines) hanno subito approfittato dell’occasione, mentre Anduril, protagonista dell’industria dei sistemi d’arma autonomi, è diventata l’attore monopolistico nella realizzazione di frontiere basate su droni e intelligenza artificiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_ice-anduril_beautiful-bill.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nFIDELIZZAZIONE E COSTRUZIONE DI MILIZIE POLITICHE\r\n\r\n\r\n\r\nCome ICE sta venendo plasmata per diventare una milizia politica MAGA:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_fidelizzazioneICE_MAGA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nI RITUALI DENTRO L’AZIENDA CHE PRODUCE IL TASER\r\n\r\nDue nuovi morti in Italia, gli ultimi a Olbia e a Genova, il taser usato contro un minorenne – Daniele Riahi – poi suicidatosi in carcere; invece di tornare a ribadire il ruolo di questa tecnologia nel trasformare le forze dell’ordine, cerchiamo di dare sguardo all’interno di Axon grazie a un’interessante inchiesta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_Taser-rituali-aziendali-Axon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLETTERA DI SARA AWAD\r\n\r\nLettera di Sara Awad, una studentessa di Gaza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_lettera-SaraAwadCUT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n/ / Errata Corrige: nella versione precedente di questo audio si citava in modo parzialmente impreciso la relazione tra la compagnia peruviana di munizioni FAME e l'israeliana Elbit; accordo in realtà focalizzato sulla partnership industriale e non sulla fornitura di munizionamento, come vedremo nella prossima puntata. Sorry.\r\n\r\n ","4 Settembre 2025","2025-09-05 10:07:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/bcupcb_ice-fidelizzazione-200x110.jpg","CARCERE: LETALITA', WEBUILD - USA: ICE E TECH - DENTRO AXON (TASER)",1756992114,[623,624,625,626,627,628,629,630],"http://radioblackout.org/tag/anduril/","http://radioblackout.org/tag/axon/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/ice/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/taser/","http://radioblackout.org/tag/trump/","http://radioblackout.org/tag/webuild/",[632,633,401,634,635,636,637,638],"anduril","axon","ice","repressione","taser","Trump","webuild",{"post_content":640},{"matched_tokens":641,"snippet":642,"value":643},[158],"Migranti” sotto l’amministrazione Trump.\r\n\r\nAlla \u003Cmark>Border\u003C/mark> Security Expo 2025 di Phoenix,","Estratti dalla puntata del 25 agosto 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERI: EVASIONI, LETALITA’ E AGGIORNAMENTI WEBUILD\r\n\r\nApriamo la puntata con uno sguardo sulle carceri: tra evasioni, letalità e potenziali trasformazioni rispetto a estensione “posti gabbia” e ingresso di attori privati.\r\n\r\nLeggiamo un comunicato di alcune realtà trevigiane sulla morte di Danilo Rihai, ragazzo di 17 anni suicidatosi in carcere dopo essere stato neutralizzato a colpi di Taser.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_morte-danilo_carceri.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo osservando alcune evoluzioni rispetto al primo esempio di somministrazione di manodopera detenuta utilizzata da WeBuild (con il supporto di Randstad) per i cantieri dell’Alta Velocità Napoli-Bari.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_weBuild_lavoro-detenuti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUSA: WAR ON MIGRANTS, AFFARI E TECNO-AUTORITARISMO\r\n\r\nAndiamo negli Stati Uniti per osservare alcuni fenomeni collegati alla forma assunta dalla “Guerra alle Persone Migranti” sotto l’amministrazione Trump.\r\n\r\nAlla \u003Cmark>Border\u003C/mark> Security Expo 2025 di Phoenix, tenutasi ad aprile, il direttore ad interim dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti, Todd Lyons, raccontava quale fosse il suo sogno per l'agenzia: “camion che radunano immigrati per deportarli, proprio come i camion di Amazon consegnano i pacchi. Dobbiamo migliorarci nel trattare tutto questo come un'attività commerciale, voglio vedere delle procedure di deportazione in stile (Amazon) Prime, ma con esseri umani\".\r\n\r\nAlcune aziende, dalle multinazionali della carcerazione privata a compagnie aeree (come Avelo Airlines) hanno subito approfittato dell’occasione, mentre Anduril, protagonista dell’industria dei sistemi d’arma autonomi, è diventata l’attore monopolistico nella realizzazione di frontiere basate su droni e intelligenza artificiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_ice-anduril_beautiful-bill.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nFIDELIZZAZIONE E COSTRUZIONE DI MILIZIE POLITICHE\r\n\r\n\r\n\r\nCome ICE sta venendo plasmata per diventare una milizia politica MAGA:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_fidelizzazioneICE_MAGA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nI RITUALI DENTRO L’AZIENDA CHE PRODUCE IL TASER\r\n\r\nDue nuovi morti in Italia, gli ultimi a Olbia e a Genova, il taser usato contro un minorenne – Daniele Riahi – poi suicidatosi in carcere; invece di tornare a ribadire il ruolo di questa tecnologia nel trasformare le forze dell’ordine, cerchiamo di dare sguardo all’interno di Axon grazie a un’interessante inchiesta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_Taser-rituali-aziendali-Axon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLETTERA DI SARA AWAD\r\n\r\nLettera di Sara Awad, una studentessa di Gaza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_lettera-SaraAwadCUT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n/ / Errata Corrige: nella versione precedente di questo audio si citava in modo parzialmente impreciso la relazione tra la compagnia peruviana di munizioni FAME e l'israeliana Elbit; accordo in realtà focalizzato sulla partnership industriale e non sulla fornitura di munizionamento, come vedremo nella prossima puntata. Sorry.\r\n\r\n ",[645],{"field":278,"matched_tokens":646,"snippet":642,"value":643},[158],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":128,"num_tokens_dropped":50,"score":648,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},"578730123365187697",{"document":650,"highlight":784,"highlights":789,"text_match":183,"text_match_info":792},{"comment_count":50,"id":651,"is_sticky":50,"permalink":652,"podcastfilter":653,"post_author":654,"post_content":655,"post_date":656,"post_excerpt":56,"post_id":651,"post_modified":657,"post_thumbnail":658,"post_title":659,"post_type":433,"sort_by_date":660,"tag_links":661,"tags":726},"94160","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-9-al-15-dicembre-2024/",[378],"harraga","Lunedì 9 ore 13,00 - American punk hc 80's - Washington, Oregon 75 minuti [Radio blackout, Radio Kebab]: Speciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/antonella-ai-border1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 13,30 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 - Ponte Radio - La lotta di classe ai tempi del DDL 1660 104 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]: Ponte Radio, seconda puntata a tema DDL 1660: un contributo da Alessandro dei SiCobas di Milano, uno da un compagno del CALP di Genova e uno da una compagna toscana sulla giornata del 5 ottobre a Roma.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Ponte-radio-La-lotta-di-classe-ai-tempi-del-DDL1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,30 - D.O.A. Live @ Blackout Fest 2001 42 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBLACKOUT FA LA FESTA era il titolo che campeggiava sul manifesto blu della ennesima iniziativa a sostegno della nostra radio. Correva l’anno 2001, mancava poco più di un mese al G8 di Genova e molte energie e attenzioni erano calamitate da quell’evento. Eppure la ciurma dei centocinquedueecinquanta riuscì a mettere in piedi un programma fitto di serate musicali: una ska, due punk, una di folk occitano, una reggae dub, oltre a un mercoledì dedicato a teatro e performance, per finire l’ultimo sabato con altri concerti e i dischi Toretta Stile da Roma.\r\nL’esibizione di venerdì 15 dei canadesi DOA era un po’ l’asso nella manica di quelle giornate e in effetti il concerto andò benissimo, un sacco di persone e anche due interventi al microfono di qualcuno dal pubblico (con parole nobili e imperiture).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/D.O.A.-live-@-Blackout-Fest-2021_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.5 35 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.5_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.1 30 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy The Kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Dicembre 2024","2024-12-15 22:12:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 9 al 15 Dicembre 2024",1733917114,[662,663,664,665,666,667,668,669,670,671,672,673,674,675,65,676,677,678,679,680,681,682,683,684,685,686,687,688,689,690,691,692,71,693,694,695,696,697,698,699,700,701,702,703,704,705,706,707,708,709,710,711,712,713,714,715,716,717,718,719,720,721,722,723,724,725],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/alpi-occidentali/","http://radioblackout.org/tag/american-punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/antonella-napolitano/","http://radioblackout.org/tag/archivio-moroni/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/billy-the-kid/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest/","http://radioblackout.org/tag/canada/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/d-o-a/","http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/docenti/","http://radioblackout.org/tag/eresia/","http://radioblackout.org/tag/escartoun/","http://radioblackout.org/tag/final-warning/","http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/hardcore/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/la-federazione-delle-liberta/","http://radioblackout.org/tag/la-perla-di-labuan/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotte-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/pacchetto-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/pistoleri/","http://radioblackout.org/tag/ponte-radio/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic-radio/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-eustachio/","http://radioblackout.org/tag/radio-kebab/","http://radioblackout.org/tag/registrazione-live/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/riccardo-borgogno/","http://radioblackout.org/tag/sado-nation/","http://radioblackout.org/tag/sahara/","http://radioblackout.org/tag/saharawi/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/scuola/","http://radioblackout.org/tag/sicobas/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/steven-blush/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/territorio/","http://radioblackout.org/tag/tullio-togni/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/","http://radioblackout.org/tag/u-men/","http://radioblackout.org/tag/val-susa/","http://radioblackout.org/tag/vintage/","http://radioblackout.org/tag/weird/","http://radioblackout.org/tag/western/","http://radioblackout.org/tag/worm-hole/","http://radioblackout.org/tag/z-movies/",[727,728,729,413,730,415,731,732,733,734,735,736,737,738,79,739,740,741,742,743,404,409,744,411,745,746,417,747,748,749,750,751,15,752,753,754,755,756,757,758,759,760,761,762,763,764,765,766,767,768,769,770,771,772,773,774,775,776,777,778,406,779,780,781,782,783],"'60","'70","'80","american punk hc","archivio Moroni","audiodocumentario","autonomia","b-movies","billy the kid","blackout fest","canada","collage","cox 18","D.O.A","ddl 1660","diritti lavoro","docenti","Final Warning","franti","hardcore","la federazione delle libertà","la perla di labuan","lavoro","lotta di classe","lotte lavoratori","milano","pacchetto sicurezza","pistoleri","ponte radio","psychotronic","psychotronic radio","punk","punk hc","Radio Blackout","radio eustachio","radio kebab","registrazione live","resistenza","riccardo borgogno","Sado-Nation","Sahara","saharawi","sciopero","scuola","sicobas","sorveglianza sicurezza","Steven Blush","storia","territorio","tullio togni","tutta colpa dei padroni?","U-Men","vintage","weird","western","worm hole","z-movies",{"post_content":785},{"matched_tokens":786,"snippet":787,"value":788},[78],"new frontier of the EU’s \u003Cmark>border\u003C/mark> externalisation strategy nei quali si","Lunedì 9 ore 13,00 - American punk hc 80's - Washington, Oregon 75 minuti [Radio blackout, Radio Kebab]: Speciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s \u003Cmark>border\u003C/mark> externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/antonella-ai-border1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 13,30 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 - Ponte Radio - La lotta di classe ai tempi del DDL 1660 104 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]: Ponte Radio, seconda puntata a tema DDL 1660: un contributo da Alessandro dei SiCobas di Milano, uno da un compagno del CALP di Genova e uno da una compagna toscana sulla giornata del 5 ottobre a Roma.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Ponte-radio-La-lotta-di-classe-ai-tempi-del-DDL1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,30 - D.O.A. Live @ Blackout Fest 2001 42 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBLACKOUT FA LA FESTA era il titolo che campeggiava sul manifesto blu della ennesima iniziativa a sostegno della nostra radio. Correva l’anno 2001, mancava poco più di un mese al G8 di Genova e molte energie e attenzioni erano calamitate da quell’evento. Eppure la ciurma dei centocinquedueecinquanta riuscì a mettere in piedi un programma fitto di serate musicali: una ska, due punk, una di folk occitano, una reggae dub, oltre a un mercoledì dedicato a teatro e performance, per finire l’ultimo sabato con altri concerti e i dischi Toretta Stile da Roma.\r\nL’esibizione di venerdì 15 dei canadesi DOA era un po’ l’asso nella manica di quelle giornate e in effetti il concerto andò benissimo, un sacco di persone e anche due interventi al microfono di qualcuno dal pubblico (con parole nobili e imperiture).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/D.O.A.-live-@-Blackout-Fest-2021_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.5 35 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.5_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.1 30 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy The Kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[790],{"field":278,"matched_tokens":791,"snippet":787,"value":788},[78],{"best_field_score":185,"best_field_weight":17,"fields_matched":128,"num_tokens_dropped":50,"score":648,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":50},6637,{"collection_name":433,"first_q":78,"per_page":282,"q":78},["Reactive",796],{},["Set"],["ShallowReactive",799],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fAPV5w5LFdAk5Wm0D_7abWBV9lN1pkC2taO2TfvGh4Ps":-1},true,"/search?query=border"]