","La lotta contro la frontiera franco-italiana","post",1709132107,[62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/lotta-contro-le-frontiere/","http://radioblackout.org/tag/briancon/","http://radioblackout.org/tag/claviere/",[66,15,17],"#lotta contro le frontiere",{"post_content":68,"tags":73},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"Briançon","Susa (lato italiano) e da \u003Cmark>Briançon\u003C/mark> (lato francese), lottano contro questo","La frontiera fra Francia e Italia è sempre più presidiata dalle forze di polizia, che mettono in seria difficoltà il passaggio delle persone migranti, che non devono solo affrontare le condizioni meteo eccezionali (ghiaccio, freddo, buio e neve), ma soprattutto la violenza delle forze dell'ordine dei due paesi, che lì agiscono in maniera incontrollata e sempre abusante. Diversi gruppi di solidali, a partire dall'alta val di Susa (lato italiano) e da \u003Cmark>Briançon\u003C/mark> (lato francese), lottano contro questo sistema portando alle persone che passano la frontiera il loro aiuto e solidarietà. Perché la lotta resti solo un aiuto umanitario, ma soprattutto una messa in discussione politica delle frontiere come dispositivo di controllo dei corpi con meno diritti e invisibilizzati, è importante essere presenti sul quel territorio montano con manifestazioni e presenza conflittuale.\r\n\r\nIn questi ultimi anni si sono moltiplicati gli strumenti di controllo e gestione integrata delle frontiere: un nuovo patto europeo sulla migrazione per agevolare i processi di schedatura e rimpatrio delle persone migranti, CPR e hotspot polifunzionali posti nelle aree più remote della penisola, accordi con paesi terzi per esternalizzare frontiere e domande di asilo (l’ultimo con l’Albania per costruire due CPR sul territorio albanese).\r\nNel 2023 sono stati quasi 30mila i respingimenti documentati alle frontiere europee. Di pochi giorni fa è la notizia dell’ennesimo suicidio di stato all’interno di un CPR, dove un ragazzo di 22 anni si è tolto la vita. Dispositivi di riconoscimento facciale, database per la raccolta delle impronte digitali, tecnologie di controllo trovano nelle frontiere un luogo privilegiato di sperimentazione.\r\nNonostante gli strumenti di oppressione nelle mani dell’Europa coloniale le persone migranti si organizzano per bucare le maglie della fortezza: da Ventimiglia al Monginevro, da Trieste a Calais, dal Brennero a Lampedusa i confini vengono attraversati tutti i giorni. I CPR vengono messi a fuoco (solamente in questi primi giorni del 2024 ci sono state rivolte nei CPR di Gradisca d’Isonzo, Milo e Ponte Galeria) e le persone evadono.\r\n\r\nDalla frontiera del Monginevro chiamiamo una presenza solidale, sabato 2 marzo 2024, per esprimere la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni sotto indagine per la manifestazione al Brennero e a tuttə coloro che ogni giorno sfidano i dispositivi di controllo per battere sentieri di libertà e speranza.\r\n\r\nL'appuntamento è sabato 2 marzo alle ore 11 a Clavière!\r\nPorta il pranzo al sacco e delle scarpe e vestiti molto caldi; ci sarà the caldo e vin brûlé!\r\n\r\nSolidali con chi attraversa le frontiere, complici con chi le distrugge!\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono un compagno per un aggiornamento sulla situazione della frontiera a Clavière, dal lato valsusino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/frontiera-lato-italiano.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE abbiamo trasmesso un'intervista di chi lotta contro lo stesso dispositivo, con qualche aggiornamento dal lato brianzonese:\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/lato-french-enhanced.wav\"][/audio]\r\n\r\nC'è bisogno di telefoni smartphone per le persone che passano la frontiera, per essere d'aiuto scrivere a: a_part_ment@systemli.org",[74,76,79],{"matched_tokens":75,"snippet":66},[],{"matched_tokens":77,"snippet":78},[15],"\u003Cmark>briancon\u003C/mark>",{"matched_tokens":80,"snippet":17},[],[82,87],{"field":36,"indices":83,"matched_tokens":84,"snippets":86},[24],[85],[15],[78],{"field":88,"matched_tokens":89,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578730123365712000,{"best_field_score":92,"best_field_weight":93,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":48,"score":94,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":96,"highlight":118,"highlights":141,"text_match":90,"text_match_info":149},{"cat_link":97,"category":98,"comment_count":48,"id":99,"is_sticky":48,"permalink":100,"post_author":101,"post_content":102,"post_date":103,"post_excerpt":54,"post_id":99,"post_modified":104,"post_thumbnail":105,"post_thumbnail_html":106,"post_title":107,"post_type":59,"sort_by_date":108,"tag_links":109,"tags":116},[45],[47],"50558","http://radioblackout.org/2018/11/gap-processo-per-reato-di-solidarieta/","info2","Giovedì comincia a Gap il processo contro numerosi attivisti italiani, francesi e svizzeri, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in banda per l’azione di lotta del 22 aprile alla frontiera italofrancese al Monginevro.\r\nEra il 22 aprile di quest'anno. Tra Claviere e il Monginevro la stagione sciistica era finita, quella estiva era lontana.\r\nNon si fermava invece il passaggio di migranti decisi a bucare l'ennesima frontiera per raggiungere la meta decisa mesi e persino anni prima nel cuore dell'Africa o dell'Asia. Una buona occasione per chiudere la frontiera italofrancese, lontano dagli occhi dei turisti. Anche i fascisti di Genaration Identitaire ne profittarono per un'azione mediatica al colle della Scala, dove giunsero con motoslitte e un elicottero per piazzare una ridicola recinzione arancione in mezzo alla neve. In quel periodo dell'anno nessun migrante passava dal colle, perché il passaggio era impraticabile per la neve ed il forte rischio di slavine.\r\nQuel sabato l'aria era fredda e il sole alto. Alle spalle del rifugio autogestito Chez Jesus partirono circa duecento persone seguendo la pista che porta al colle del Monginevro, che altri raggiunsero in auto. La polizia francese schierò una sottile fila di gendarmi per fronteggiare i manifestanti. Circolava la notizia che i fascisti avessero posto fine alla loro uscita teatrale al colle della Scala e la Gendarmeria di Briancon era probabilmente convinta che nessuno sarebbe andato oltre.\r\nTroppo tardi si resero conto che l'obiettivo delle persone raggruppate al Monginevro era aprire la frontiera, chiusa da giorni.\r\nI manifestanti aggirarono nella neve i gendarmi lasciandoli con un palmo di naso. Poi la marcia proseguì per 18 chilometri lungo i tornanti che scendono a Briancon. Lì altri gendarmi vennero aggirati e si giunse al rifugio solidale nei pressi della stazione.\r\nUna grande giornata di lotta e solidarietà.\r\nQuella sera stessa, a manifestazione ormai finita, scattò la vendetta dei gendarmi. 9 persone vennero fermate: quattro, tra cui una compagna di Torino, vennero arrestate e condotte in carcere con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in banda. Dopo un periodo di carcere e di soggiorno obbligato saranno liberate in attesa del processo.\r\nNei mesi successivi altri tre attivisti verranno a loro volta rinviati a giudizio con le stesse accuse.\r\n\r\nL'8 novembre è stato lanciato un presidio solidale al tribunale di Gap alle 8,30\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un'attivista contro le frontiere\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-06-gap-cate.mp3\"][/audio]","7 Novembre 2018","2018-11-07 20:03:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"173\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-300x173.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-300x173.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-768x442.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-1024x589.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gap. 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I migranti in viaggio a volte venivano respinti, a volte passavano. Gli occhi indiscreti dei turisti dovevano essere protetti dalla diretta percezione dell’Europa al tempo delle frontiere di classe.\r\nNon sono mancati i momenti drammatici, le gente persa nella neve, le famiglie con bambini spostate come pacchi in alta montagna, le donne incinta cui era negata un’ambulanza, i solidali perseguiti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.\r\nA Claviere, dove d’inverno è meno pericoloso passare, a marzo è stato occupato un locale sottostante la chiesa, inutilizzato da tempo. Lo hanno chiamato Chez Jesus. É un luogo dove si può sostare, scambiarsi informazioni, in una relazione tra eguali, dove tutti fanno tutto, dalla cucina alla pulizia dei locali.\r\nFinita la stagione turistica invernale, i controlli e i respingimenti si sono moltiplicati, rendendo molto arduo attraversare il confine.\r\n\r\nLa frontiera, al di là delle convenzioni tra gli stati, è una linea fatta di niente che solo gli uomini armati dallo Stato rendono vera.\r\nIn questi mesi la prima frontiera per i migranti è stata la stazione di Porta Nuova, dove i binari dove partono i treni diretti in Val Susa vengono sorvegliati da pattuglie interforze di poliziotti e militari. Sono lì per selezionare i passeggeri: quelli dalla pelle scura passano, gli altri, quelli più scuri vengono fermati e spesso cacciati via. Non importa che abbiano il biglietto: se non hanno in tasca i documenti giusti, vengono buttati fuori.\r\nIl 18 aprile un gruppo di compagn* e compagn* sono entrati in stazione, hanno tirato fili bianchi e rossi con appesi cartelli con la scritta “frontiera”, distribuendo volantini e raccontando al megafono le storie di chi ha la vita imprigionata dai muri della fortezza Europa. Poi si sono uniti al presidio che era stato indetto all’esterno della stazione.\r\n\r\nDue giorni dopo sono scesi in pista anche i fascisti di Generazione Identitaria, gruppo multinazionale con maggiore radicamento in Francia. Grande operazione mediatica con due elicotteri, mezzi per muoversi sulla neve, metri di barriere erette sulla strada che conduce al Col de l’Echelle, il colle della Scala, che durante l’estate è una facile via verso la Francia. Peccato che in questa stagione sia impercorribile per l’enorme rischio di valanghe.\r\nDopo neanche un giorno i fascisti sono scesi a valle.\r\n\r\nDomenica 22 aprile migranti e solidali hanno deciso di riprendersi i sentieri e le strade\r\nUn corteo si è dipanato sino al Monginevro, dove si sono schierati i gendarmi. Passando nel nevaio lungo la statale e con qualche spinta tutti sono riusciti a passare il blocco. Poi, dopo 16 chilometri il corteo è approdato al rifugio di Tous Migrants nei pressi della stazione.\r\nI gendarmi, beffati dalla convinzione che i manifestanti, appresa la notizia della veloce ritirata dei fascisti, si sarebbero limitati ad un’azione simbolica, volevano la rivincita. Per le strade di Briancon hanno fatto la caccia all’uomo attaccando un gruppo di compagni che si era spostato davanti alla sede della gendarmeria per fare pressione per il rilascio di un giovane spagnolo e tre migranti africani che gli avevano chiesto un passaggio.\r\nI quattro verranno rilasciati dopo qualche ora. Eleonora, Theo e Bastien resteranno invece impigliati nella rete. Arrestati e condotti il giorno dopo davanti al magistrato sono investiti dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in banda. Dopo una settimana di reclusione tra Gap e Marsiglia, verrà accolto parzialmente il ricorso del loro avvocato e sarranno scarcerati con obbligo di dimora in Francia, firme quotidiane, divieto di rilasciare dichiarazioni pubbliche.\r\nGiovedì 4 maggio, giorno dell’udienza a Gap, un gruppo di solidali si è dato appuntamento alla stazione per un presidio solidale che si è trasformato in un piccolo corteo che si è concluso davanti alla sede dell’Alliance Francaise.\r\n\r\nIl processo contro di loro verrà celebrato il 31 maggio.\r\n\r\nOggi a radio Blackout alle 18 si terrà un’assemblea per discutere le prossime iniziative di solidarietà e lotta.\r\n\r\nIntanto, da qualche giorno, per strade e sentieri tra Claviere e Briancon si appostano fascisti a caccia di migranti. Quando li vedono chiamano la polizia oppure li fermano loro stessi. Quadracce con la giacca blu lungo le frontiere di un’Europa.\r\n\r\nAscolta la diretta fatta il 24 aprile con Dade di Breacktheborder:\r\n\r\n2018 04 24 davide break the borders\r\n\r\nAscolta la diretta fatta oggi con Giulia di Breacktheborder:\r\n\r\n2018 05 08 giulia eletheobast","8 Maggio 2018","2018-05-12 13:04:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ele-libera-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ele-libera-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ele-libera-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ele-libera-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ele-libera-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ele-libera.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ele, Theo, Bastien. 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Ufficialmente si tratta di una persona “non identificata”, ma sembra fare parte di un gruppo di migranti che ha attraversato la frontiera italo-francese la notte prima.\r\nQueste sono le conseguenze quando si trasformano le nostre montagne in zone di safari per la caccia al migrante. Se il deserto e il mare non sono ostacoli sufficienti a far desistere le persone, figuriamoci le pattuglie della polizia di frontiera o dei gruppetti di fascisti. I soldi pubblici non vanno spesi inutilmente per provare a bloccare confini, non vanno spesi per fare morire la gente in montagna. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/2018-12-14-anarres-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nGilet Jaunes. La rivolta mette in difficoltà Macron che è obbligato a fare qualche prima concessione. Ne abbiamo parlato con Gianni Carrozza, di radio Paris Plurielle, dove conduce “Vive la sociale!”\r\n\r\n49 anni fa una bomba esplodeva nella banca dell’Agricoltura a Milano, uccidendo 17 persone. La questura accusa gli anarchici: la polizia li rastrella e li porta in questura a centinaia. Uno di loro, dopo tre giorni, viene scaraventato dalla finestra della stanza del commissario Calabresi e muore. 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Gilet Jaunes: la rivolta della Francia periferica. La strage di Stato e l'assassinio di Pinelli. Lotta contro le frontiere: le condanne per il 22 aprile...",1544805207,[],[],{"post_content":390},{"matched_tokens":391,"snippet":392,"value":393},[121],"una marcia da Claviere a \u003Cmark>Briancon\u003C/mark> che riaprì una frontiera chiusa","Abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale sul pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/2018-12-14-anarres-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nGilet Jaunes. La rivolta mette in difficoltà Macron che è obbligato a fare qualche prima concessione. Ne abbiamo parlato con Gianni Carrozza, di radio Paris Plurielle, dove conduce “Vive la sociale!”\r\n\r\n49 anni fa una bomba esplodeva nella banca dell’Agricoltura a Milano, uccidendo 17 persone. La questura accusa gli anarchici: la polizia li rastrella e li porta in questura a centinaia. Uno di loro, dopo tre giorni, viene scaraventato dalla finestra della stanza del commissario Calabresi e muore. Si chiamava Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, ex partigiano, attivo nella solidarietà con i compagni colpiti dalla repressione.\r\nLa Strage di piazza Fontana inaugura una strategia della tensione, che mirava a colpire i movimenti, che tra il ‘68 e il ‘69 avevano dato non pochi grattacapi a padroni e governanti. Fu una strage di Stato.\r\nMezzo secolo dopo a Milano, ma non solo, la memoria di quei giorni è materia viva di lotta e consapevolezza mai sopita della criminalità del potere.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo, uno dei tanti compagni per i quali quel dicembre del 1969 rappresentò uno spartiacque. Dopo nulla fu come prima.\r\n\r\nGilet Jaunes. Un’analisi di un movimento inedito, specchio di relazioni sociali profondamente mutate, tra precarietà diffusa, elisione di tutele e libertà, paura di un futuro dove la linea di confine tra i sommersi e i salvati dilaga ben oltre i confini chiusi dell’Europa e si accampa definitivamente nelle nostre città. Ne abbiamo discusso con Stefano Capello\r\n\r\nIl giudice ha deciso: la solidarietà merita la galera. I sette attivisti contro le frontiere che il 22 aprile parteciparono ad una marcia da Claviere a \u003Cmark>Briancon\u003C/mark> che riaprì una frontiera chiusa da giorni sono stati condannati dal tribunale di Gap il 13 dicembre.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 14 dicembre\r\na cinePalermo46 \r\nore 21 proiezione di Brian di Nazareth dei Monty Python\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 21 dicembre \r\nCena antinatalizia\r\nalle 20 alla FAT in corso Palermo 46.\r\nMenù eretico veg vegan e ed esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito: ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.\r\nLa cena è benefit lotte sociali.\r\nChiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno.\r\nPrenotazioni: mail: fai_torino@autistici.org \r\n\r\nVenerdì 18 gennaio\r\nUomini o lupi?\r\nL'anarchia ai tempi della peste\r\nIncontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 1 febbraio\r\nTaser, galera e pistoleros\r\nDispositivi securitari e leggi di guerra\r\nIncontro con Robertino Barbieri di Psychoattiva\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[395],{"field":88,"matched_tokens":396,"snippet":392,"value":393},[121],{"best_field_score":245,"best_field_weight":272,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":273,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},{"document":399,"highlight":414,"highlights":419,"text_match":243,"text_match_info":422},{"comment_count":48,"id":400,"is_sticky":48,"permalink":401,"podcastfilter":402,"post_author":403,"post_content":404,"post_date":405,"post_excerpt":54,"post_id":400,"post_modified":406,"post_thumbnail":407,"post_title":408,"post_type":363,"sort_by_date":409,"tag_links":410,"tags":412},"50564","http://radioblackout.org/podcast/gap-claviere-processo-ai-43-per-favoreggiamento-dellimmigrazione-clandestina-in-banda-organizzata/",[320],"RADIO NOTAV","Oggi prima udienza a Gap ai solidali colpiti e colpite per le pratiche di solidarietà e contro il sistema delle frontiere.\r\nL'udienza si preannuncia molto lunga ma difficilmente il processo sarà concluso in giornata. Molti i solidali all'esterno del tribunale, per il quale la giudice ha più volte evocato l'udienza a porte chiuse. \r\nUn breve aggiornamento sulla situazione fuori dal tribunale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-08-prima-udienza-gap.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAlle 15:30 è partita una manifestazione solidale\r\nAlle 17 sono partiti controlli e perquisizioni poliziesche in tutta la regione, anche verso la zona della Durance. La gendarmeria cerca palle di vernice, estintori e stupefacenti\r\n\r\nTutto il podcast della trasmissione settimanale sul sito di radionotav.info, sì tav in passerella, completo di articolo.\r\n\r\nQui il testo di uno dei volantini distribuiti oggi davanti al tribunale, che riassume la vicenda\r\n\r\nLA SOLIDARIETÀ NON SI ARRESTA\r\n\r\nIl 22 aprile c'è stata una marcia spontanea, una manifestazione contro le frontiere. Contro i fascisti di Generazione Identitaria che dalla sera \"presidiavano\" la frontiera al Colle della Scala, per impedire ai migranti di arrivare in Francia. E contro la militarizzazione che in quei giorni, come sempre, vedeva militari e gendarmi impegnati a una vera caccia al migrante sui sentieri e sulle strade che dall'Italia giungono in Francia.\r\nLa marcia del 22 aprile ha visto centinaia di persone attraversare il confine e arrivare a Briançon. Per una volta, nessunx ha dovuto nascondersi. Per una volta, nessunx ha dovuto rischiare la vita nell'attraversare questa linea immaginaria che però seleziona, divide e uccide.\r\nIn centinaia abbiamo camminato sulla strada, per 18 chilometri, da Claviere a Briançon. Nessunx ha chiesto i documenti a nessunx. Nessunx ha identificato, controllato, selezionato chi secondo la legge quel confine poteva o non poteva attraversarlo. Insieme siamo arrivati di là. Insieme, per quel giorno, abbiamo fatto sì che la frontiera non esistesse.\r\n\r\nA Briançon 3 persone sono state arrestate e portate in carcere per 11 giorni (e poi altri 25 giorni di obbligo di dimora) con l'accusa di \"favoreggiamento all'immigrazione clandestina in banda organizzata\". Qualche mese dopo altre 4 persone sono state accusate dello stesso reato per quella giornata.\r\n\r\nRischiano dieci anni di carcere e 750mila euro di multa.\r\n\r\nIn questa epoca di fascismi di ritorno, di razzismo diffuso, di strumentalizzazione della paura del diverso, chiamiamo alla solidarietà.\r\n\r\nOggi in questo tribunale ci sarà il processo. Il \"Procureur\" di Gap, Raphael Balland, da mesi si accanisce contro i solidali. Fermi, garde-à-vue, convocazioni, processi come quello di oggi. Qui a Gap, capoluogo delle Hautes Alpes, ci sono parte dei responsabili delle politiche repressive in frontiera. La prefetta, Cecile Bigot-Dekeyzer, e i suoi ordini di respingimenti. Il Centro Dipartamentale delle Hautes Alpes, che si occupa anche dei minori non accompagnati, i quali, secondo la legge europea, dovrebbero avere diritto al transito. E quindi il centro si impegna particolarmente a de-minoralizzarli, dichiarandoli maggiorenni per poterli buttare in fretta in strada, o respingerli direttamente indietro in Italia\r\nEd infine il tribunale, che come sempre è impegnato a giudicare chiunque si opponga alle sempre più repressive e discriminatorie leggi statali. Ed è per questo che ci troviamo qua davanti.\r\n\r\nLa solidarietà non si arresta!\r\n\r\nTUTTI E TUTTE LIBERE\r\nBRISONS LES FRONTIERES\r\n\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_50567\" align=\"alignnone\" width=\"225\"] corteo all'udienza di Gap [/caption]","8 Novembre 2018","2018-11-08 18:17:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/cap-8-nov-200x110.jpg","Gap/Claviere: processo ai 4+3 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in banda organizzata",1541700152,[411],"http://radioblackout.org/tag/radio-no-tav/",[413],"radio no tav",{"post_content":415},{"matched_tokens":416,"snippet":417,"value":418},[70],"il confine e arrivare a \u003Cmark>Briançon\u003C/mark>. Per una volta, nessunx ha","Oggi prima udienza a Gap ai solidali colpiti e colpite per le pratiche di solidarietà e contro il sistema delle frontiere.\r\nL'udienza si preannuncia molto lunga ma difficilmente il processo sarà concluso in giornata. 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Da Bardonecchia al Colle della scala, da Claviere a Monginevro fino a Briancon, decine di persone ogni settimana provano la difficile e rischiosa attraversata verso i passi alpini per raggiungere la Francia.\r\n\r\nPer comprendere al meglio quanto sta accadendo, \"Fà la cosa giusta\" è stata a Bardonecchia raccogliendo direttamente le voci dei protagonisti: Micaele (16 anni) dalla Costa d'Avorio, Abdul (19 anni) e Djallo (17 anni) dalla Guinea, fino a Souleymane ed i suoi amici che hanno tentato la salita verso il colle della scala salvo poi desistere a causa delle condizioni metereologiche avverse.\r\n\r\nDalle parole si evince il carico dei loro vissuti, della dignità e della forza di volontà che li spinge, ancora una volta, a rischiare la propria vita sull'ennesimo confine; il dolore di lasciare il proprio paese, i confini, il Niger, i trafficanti, il deserto, la Libia, il carcere e le torture, il mare, la neve.\r\n\r\nUn racconto per denunciare la violenza e la brutalità dei confini e le responsabilità politiche di chi è causa e complice di questa situazione.\r\n\r\nAscolta la prima parte qui\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/fa-la-cosa-giusta_1-parte.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAscolta la seconda parte qui\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/fa-la-cosa-giusta_2-parte.mp3\"][/audio]","19 Gennaio 2018","2018-10-24 19:04:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/bardonecchia_dinamo-200x110.jpg","Speciale Fà la cosa giusta: Bardonecchia ed il confine Italo-Francese",1516378333,[],[],{"post_content":438},{"matched_tokens":439,"snippet":440,"value":441},[121],"Claviere a Monginevro fino a \u003Cmark>Briancon\u003C/mark>, decine di persone ogni settimana","Prima puntata del 2018 per \"Fà la cosa giusta\" totalmente dedicata a quanto sta accadendo sul confine tra Italia e Francia. 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American punk hc 80's - Washington, Oregon 75 minuti [Radio blackout, Radio Kebab]: Speciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/antonella-ai-border1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 - 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Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. 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Live @ Blackout Fest 2001 42 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBLACKOUT FA LA FESTA era il titolo che campeggiava sul manifesto blu della ennesima iniziativa a sostegno della nostra radio. Correva l’anno 2001, mancava poco più di un mese al G8 di Genova e molte energie e attenzioni erano calamitate da quell’evento. Eppure la ciurma dei centocinquedueecinquanta riuscì a mettere in piedi un programma fitto di serate musicali: una ska, due punk, una di folk occitano, una reggae dub, oltre a un mercoledì dedicato a teatro e performance, per finire l’ultimo sabato con altri concerti e i dischi Toretta Stile da Roma.\r\nL’esibizione di venerdì 15 dei canadesi DOA era un po’ l’asso nella manica di quelle giornate e in effetti il concerto andò benissimo, un sacco di persone e anche due interventi al microfono di qualcuno dal pubblico (con parole nobili e imperiture).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/D.O.A.-live-@-Blackout-Fest-2021_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.5 35 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.5_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.1 30 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy The Kid.\r\n\r\n[audio 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blackout, Radio Kebab]: Speciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/antonella-ai-border1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio 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Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès \u003Cmark>Briançon\u003C/mark>naises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 - Ponte Radio - La lotta di classe ai tempi del DDL 1660 104 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]: Ponte Radio, seconda puntata a tema DDL 1660: un contributo da Alessandro dei SiCobas di Milano, uno da un compagno del CALP di Genova e uno da una compagna toscana sulla giornata del 5 ottobre a Roma.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Ponte-radio-La-lotta-di-classe-ai-tempi-del-DDL1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,30 - D.O.A. Live @ Blackout Fest 2001 42 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBLACKOUT FA LA FESTA era il titolo che campeggiava sul manifesto blu della ennesima iniziativa a sostegno della nostra radio. Correva l’anno 2001, mancava poco più di un mese al G8 di Genova e molte energie e attenzioni erano calamitate da quell’evento. Eppure la ciurma dei centocinquedueecinquanta riuscì a mettere in piedi un programma fitto di serate musicali: una ska, due punk, una di folk occitano, una reggae dub, oltre a un mercoledì dedicato a teatro e performance, per finire l’ultimo sabato con altri concerti e i dischi Toretta Stile da Roma.\r\nL’esibizione di venerdì 15 dei canadesi DOA era un po’ l’asso nella manica di quelle giornate e in effetti il concerto andò benissimo, un sacco di persone e anche due interventi al microfono di qualcuno dal pubblico (con parole nobili e imperiture).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/D.O.A.-live-@-Blackout-Fest-2021_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 10,00 - Psychotronic Radio vol.5 35 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.5_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.1 30 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy The Kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.1_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[589],{"field":88,"matched_tokens":590,"snippet":586,"value":587},[70],578730089005449300,{"best_field_score":593,"best_field_weight":272,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":594,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":24},"1108074561536","578730089005449329",{"document":596,"highlight":866,"highlights":870,"text_match":591,"text_match_info":873},{"comment_count":48,"id":597,"is_sticky":48,"permalink":598,"podcastfilter":599,"post_author":600,"post_content":601,"post_date":602,"post_excerpt":54,"post_id":597,"post_modified":603,"post_thumbnail":455,"post_title":604,"post_type":363,"sort_by_date":605,"tag_links":606,"tags":737},"91234","http://radioblackout.org/podcast/black-holesworm-holes-dal-29-luglio-al-4-agosto-2024/",[322],"fritturamista","Lunedì 29 ore 9 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 13:30 - Estrus records 38 minuti [Estrus Records]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 21 - Psychotronic radio vol. 5 34 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 9 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12:30 - Tutta colpa dei padroni? 7 12 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 17:30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 22:30 - Musick To Play In The Dark intervista i The Danse Society 71 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nUna lunga intervista chiacchierata, realizzata con due componenti dei The Danse Society, all'interno della trasmissione Musick to play in the dark.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 00:30 - IconOut Records - Disco funk mix 61 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape sul genere disco funk compilato dalla IconOut Records.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 9 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 16 - Podcast Franti pt. 4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 9 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 15 - American punk hc 80's - Illinois 62 minuti [Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 19 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 9 Lettera Samah Jabr su massacro a Gaza 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino per sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. Resistere all’oppressione” editi da Sensibili alle foglie.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 13:30 Intervista al musicista portoghese RAIA 22 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista al musicista portoghese RAIA realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 19 Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 9 Un sabato italiano megamix 61 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore Una tendenza eccessiva in tutto 60 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 23:30 Dengue Dengue Dengue live al blackout fest 2018 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna tempesta tropicale digitalizzata, sparata attraverso contorsioni di cumbia oscura e mega bassi direttamente dalla registrazione del live al Blkackout fest 2018\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 9 Con gli insorti Naxaliti pt. 1 e pt. 2 24 e 32 minuti [Radio Alpi libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 20 Occult punk gang compilation per RBO 61 minuti [Occult punk gang]:\r\n\r\nOccult Punk Gang produce manifesti fotocopiati male da una grigia Milano, fa concerti e diffonde musica malsana. In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto per Radio Blackout.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 22 Il direttore del teatro pt. 1 11 minuti [Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 00:30 Stato Brado Italo Libera Vinyl Mix 2020 50 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","29 Luglio 2024","2024-07-29 17:09:27","Black Holes+Worm Holes dal 29 luglio al 4 agosto 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brucia]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 13:30 - Estrus records 38 minuti [Estrus Records]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 21 - Psychotronic radio vol. 5 34 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 9 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès \u003Cmark>Briançon\u003C/mark>naises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12:30 - Tutta colpa dei padroni? 7 12 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 17:30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 22:30 - Musick To Play In The Dark intervista i The Danse Society 71 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nUna lunga intervista chiacchierata, realizzata con due componenti dei The Danse Society, all'interno della trasmissione Musick to play in the dark.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 00:30 - IconOut Records - Disco funk mix 61 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape sul genere disco funk compilato dalla IconOut Records.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 9 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 16 - Podcast Franti pt. 4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 9 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 15 - American punk hc 80's - Illinois 62 minuti [Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 19 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 9 Lettera Samah Jabr su massacro a Gaza 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino per sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. Resistere all’oppressione” editi da Sensibili alle foglie.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 13:30 Intervista al musicista portoghese RAIA 22 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista al musicista portoghese RAIA realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 19 Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 9 Un sabato italiano megamix 61 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore Una tendenza eccessiva in tutto 60 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 23:30 Dengue Dengue Dengue live al blackout fest 2018 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna tempesta tropicale digitalizzata, sparata attraverso contorsioni di cumbia oscura e mega bassi direttamente dalla registrazione del live al Blkackout fest 2018\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 9 Con gli insorti Naxaliti pt. 1 e pt. 2 24 e 32 minuti [Radio Alpi libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 20 Occult punk gang compilation per RBO 61 minuti [Occult punk gang]:\r\n\r\nOccult Punk Gang produce manifesti fotocopiati male da una grigia Milano, fa concerti e diffonde musica malsana. In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto per Radio Blackout.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 22 Il direttore del teatro pt. 1 11 minuti [Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 00:30 Stato Brado Italo Libera Vinyl Mix 2020 50 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[871],{"field":88,"matched_tokens":872,"snippet":586,"value":869},[70],{"best_field_score":593,"best_field_weight":272,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":594,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":24},6637,{"collection_name":363,"first_q":15,"per_page":206,"q":15},["Reactive",877],{},["Set"],["ShallowReactive",880],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fAW0A4_2AX1zZdUeU91X1Cd6pgzSjwWbVmEFZARBMFBQ":-1},true,"/search?query=briancon"]