","Cronache dall’Ucraina","post",1650394215,[57,58,59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/bucha/","http://radioblackout.org/tag/carovana-internazionalista-solidale-per-lucraina/","http://radioblackout.org/tag/guerra-in-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/kiev/","http://radioblackout.org/tag/leopoli/","http://radioblackout.org/tag/lviv-social-movement/","http://radioblackout.org/tag/no-border-team/","http://radioblackout.org/tag/opration-solidarity/","http://radioblackout.org/tag/polonia/",[17,31,25,15,21,29,23,27,19],{"post_content":68,"tags":73},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"Bucha","essendo riuscito ad entrare a \u003Cmark>Bucha\u003C/mark>, ha potuto visitare alcuni villaggi","Il 14 aprile è partita da Torino per l’Ucraina la Carovana solidale internazionalista, che ha portato soldi, vestiti, medicine e altri beni di prima necessità a varie realtà di solidarietà e mutuo appoggio.\r\nLe compagne hanno incontrato sia gruppi organizzati sia tanta gente comune che ha reso spontaneamente testimonianza di quanto hanno vissuto in questi mesi di guerra.\r\nLa realtà che hanno incontrato è molto complessa e non facile da decifrare. Nei fatti il nazionalismo è molto radicato e diffuso. Specie nelle regioni dell’ovest accanto alle bandiere ucraine nei check point si notano i simboli del nazista collaborazionista Stepan Bandera. La spinta alla partecipazione spontanea alla guerra contro gli invasori è molto forte, tanto che, nonostante la coscrizione obbligatoria maschile tra i 18 e i 60 anni, sinora non si ha notizia di gente arruolata a forza. Molte persone hanno scelto di non combattere ma di dare il proprio contributo nel sostegno delle persone più deboli e dei profughi. I compagni hanno sostato in Polonia, dove si sono confrontati con i compagni e le compagne del No Border team, attivi sia alla frontiera ucraina che a quella Bielorussa. A Leopoli hanno consegnato i beni e i soldi raccolti a due organizzazioni, Operation Solidarity, che fornisce aiuto umanitario ma anche sostegno alle formazioni armate e al Lviv Social Movement, Ong legata a sinistra e sindacati ucraini, posizionata politicamente nel campo del socialismo antiautoritario. L’ONG svolge attività di solidarietà in una scuola al momento convertita in rifugio per persone fuggite dall’est del paese, principalmente dal Donbass, l’area in cui la guerra colpisce in maniera piu’ dura. La struttura ospita donne, bambini e uomini esentati dall’arruolamento per motivi di salute e altri che, nonostante abili all’arruolamento secondo i dettami della legge marziale, non hanno ancora ricevuto la chiamata alle armi.\r\nIl gruppo è poi proseguito alla volta di Kiev e, pur non essendo riuscito ad entrare a \u003Cmark>Bucha\u003C/mark>, ha potuto visitare alcuni villaggi vicini, dove la violenza della guerra ha lasciato segni molto tangibili.\r\nI compagn* stanno per tornare in Italia e, con calma faranno un report più ragionato delle giornate trascorse in Ucraina.\r\n\r\nOggi ne abbiamo parlato con alcuni dei partecipanti all’iniziativa, che ci hanno offerto un primo contributo a caldo su quanto hanno visto e sul confronto avuto con compagni e compagne incontrati per strada.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-19-carovana-ucraina.mp3\"][/audio]",[74,77,79,81,83,85,87,89,91],{"matched_tokens":75,"snippet":76},[17],"\u003Cmark>bucha\u003C/mark>",{"matched_tokens":78,"snippet":31},[],{"matched_tokens":80,"snippet":25},[],{"matched_tokens":82,"snippet":15},[],{"matched_tokens":84,"snippet":21},[],{"matched_tokens":86,"snippet":29},[],{"matched_tokens":88,"snippet":23},[],{"matched_tokens":90,"snippet":27},[],{"matched_tokens":92,"snippet":19},[],[94,99],{"field":32,"indices":95,"matched_tokens":96,"snippets":98},[43],[97],[17],[76],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":43,"score":107,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":43},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":54,"first_q":17,"per_page":110,"q":17},6,4,{"facet_counts":113,"found":129,"hits":130,"out_of":206,"page":14,"request_params":207,"search_cutoff":33,"search_time_ms":106},[114,120],{"counts":115,"field_name":118,"sampled":33,"stats":119},[116],{"count":106,"highlighted":117,"value":117},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":121,"field_name":32,"sampled":33,"stats":128},[122,124,126],{"count":14,"highlighted":123,"value":123},"russia",{"count":14,"highlighted":125,"value":125},"guerra",{"count":14,"highlighted":127,"value":127},"Ucraina",{"total_values":129},3,[131,159,181],{"document":132,"highlight":146,"highlights":151,"text_match":154,"text_match_info":155},{"comment_count":43,"id":133,"is_sticky":43,"permalink":134,"podcastfilter":135,"post_author":136,"post_content":137,"post_date":138,"post_excerpt":49,"post_id":133,"post_modified":139,"post_thumbnail":140,"post_title":141,"post_type":142,"sort_by_date":143,"tag_links":144,"tags":145},"82965","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-24-una-guerra-senza-limiti/",[117],"cattivipensieri","L'esito della marcia, in definitiva poco trionfale, del celebre “cuoco di Putin”, non deve ingannare sulla portata dei fatti stessi. Se è vero come ha scritto qualcuno che Putin si avvantaggerà internamente per aver chiuso bene la partita, senza grandi danni o spargimenti di sangue, è altrettanto vero che la cosa non può non aver ripercussioni sull'immagine internazionale della Russia e sull'efficacia del comando putiniano. Per quanto riconosciamo sia stata anche un'occasione per far venire allo scoperto i traditori, non è accettabile che una parte consistente dei tuoi corpi di élite (mercenari certo, ma cresciuti enormemente grazie a un filo diretto con Putin e alla legge sull'arruolamento dei detenuti che gli ha favoriti) ti si girino contro in mezzo a una guerra che gran parte del tuo Paese considera esistenziale. Immaginiamo se fosse successo agli americani in Iraq, avremmo parlato di agonia finale del gigante statunitense.\r\nIntanto la controffensiva va avanti ma non sembra in grado di regalarci altre sorprese, mentre ulteriori tasselli nel ragionamento che abbiamo fatto in una scorsa puntata (Una guerra che si poteva fermare), arrivano per comprendere come si sia arenato il processo di pace - largamente per volontà di Inghilterra e Usa, dopo il massacro di Bucha. Se crediamo al NYT, e il massacro è davvero ascrivibile ai russi - sostiene il giornale, sarebbe stata proprio la Wagner a eseguirlo - potrebbe essere anche letto come tentativo interno di boicottare il processo di pace. Sappiamo da sempre che la vera opposizione a Putin in questa guerra, è strisciante ma è tutta a destra, iperbellicista insomma. Il solito ginepraio che ci spinge irresistibilmente verso l'escalation bellica e l'allargamento.\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione abbiamo fatto una chiacchierata con Alessandro Russo e Claudia Pozzana, autori di una serie di contributi raccolti nel libricino “La Quarta Guerra Mondiale. E noi?” da poco edito da Ombre Corte.\r\nIl volume si divide in due parti: la prima, “Questa guerra”, analizza nello specifico cause e possibili sviluppi dell'attuale guerra (per procura) in Ucraina nel suo intreccio di locale e globale, individuando nella fine della politica novecentesca organizzata sulle linee globali della “guerra fredda” (per gli autori, “Terza guerra mondiale”), lo slancio per una nuova ipertrofia dell'economico (e quindi del militare) come segmenti separati e sovraordinanti il sociale e il politico. Nella seconda parte del libro dove sono raccolti alcuni scritti degli anni '90 e 2000 si analizzano invece gli \"antecedenti\" della guerra attuale, individuando nella prima guerra americana contro l'Irak, la rottura dell'ordine precedente e lo scatto verso una nuova epoca di guerre guerreggiate. Un punto importante della seconda parte del libro è quello dedicata alla fondazione dell'Euro, non mera unità monetaria ma nuova \"forma di governo\" delle popolazioni del continente europeo. Processo che gli autori leggono come contemporaneo all'esaurirsi del ruolo dei pariti storici del Novecento con la relativa funzione ordinatrice della società secondo la diade Destra/Sinistra.\r\nFilo rosso del testo è la ricerca dei processi che hanno storicamente funzionato come \"limitazione della guerra\" e che gli autori individuano nell'evento 1917 (compresi i suoi effetti sulle politiche sociale dell'Occidente capitalistico) e nel 1949 della rivoluzione cinese (e nei suoi sviluppi, con particolare attenzioni alla parentesi della “rivoluzione culturale”). Lettura interessante perché ribalta interpretazioni storiche di questi eventi come fondativi di guerra, dal punto di vista conservatore per legittimare la risposta alla \"minaccia rossa\", dal punto di vista rivoluzionario come guerra civile e rivoluzione permanente. Aperta resta la domanda sull'“E noi?” del titolo, dove il minimo che si può cogliere è l'urgenza di un'immenso lavoro collettivo che sappia legare la necessità di un'opposizione alla guerra globale in itinere alla contemporanea e ineliminabile propettiva di superamento del “Neolitico capitalista”.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/la-fine-della-storia-27-06.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nRoberto Iannuzzi - Come l’Occidente ha sabotato il negoziato fra Russia e Ucraina\r\n\r\nNey York Times - New Evidence Shows How Russian Soldiers Executed Men in Bucha\r\n\r\nVolodymyr Ishchenko - Russia’s military Keynesianism\r\n\r\nMichael Peck - Surprised That Ukraine Is Taking Combat Losses? You Shouldn’t Be \r\n\r\nClaudia Pozzana, Alessandro Russo - La Quarta guerra mondiale. E noi?","28 Giugno 2023","2023-06-29 12:33:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/1687967512353-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #24 - UNA GUERRA SENZA LIMITI?","podcast",1687978185,[],[],{"post_content":147},{"matched_tokens":148,"snippet":149,"value":150},[70],"Usa, dopo il massacro di \u003Cmark>Bucha\u003C/mark>. Se crediamo al NYT, e","L'esito della marcia, in definitiva poco trionfale, del celebre “cuoco di Putin”, non deve ingannare sulla portata dei fatti stessi. Se è vero come ha scritto qualcuno che Putin si avvantaggerà internamente per aver chiuso bene la partita, senza grandi danni o spargimenti di sangue, è altrettanto vero che la cosa non può non aver ripercussioni sull'immagine internazionale della Russia e sull'efficacia del comando putiniano. 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Bennet per la prima volta torna sulla vicenda per dire che l'accordo c'era, le bozze c'erano, gli interessati erano pronti a firmare ma poi tutto si è fermato. Il primo incontro si svolge al Cremlino nel 5 marzo del 2022 a pochi giorni dall'inizio della guerra. Il tema è della massima importanza e riguarda il fatto che la guerra avrebbe potuto fermarsi con l'accordo della porti un mese dopo l'inizio delle ostilità ma che tutto si è bloccato per colpa delle grandi potenze occidentali, Usa in testa, dopo il massacro di Bucha, che ricordiamo ha rappresentato una pagina molto drammatica ma anche molto controversa della prima fase della guerra. Si tratta di un massacro di civili che sarebbe avvenuto al ritiro delle truppe russe ma di cui non sono mai stati chiariti i contorni, ne resta lo scambio di accuse reciproche tra Mosca e Kiev. Si trattava chiaramente di un accordo embrionale, restavano sul piatto le questioni territoriali ma si trattava comunque di un “cessate il fuoco”, di dare respiro alla popolazione civile, di fermare anche temporaneamente un massacro. Eppure la Nato ha guardato altrove, ritenendo che Putin non fosse stato punito abbastanza e che bisognasse creare con la guerra le condizioni per la pace. Oggi questa strategia mostra tutte le sue falle, consegnandoci una guerra sempre sull'orlo dell'allargamento e dell'escalation nucleare. Nel frattempo la Francia prova smuovere il fronte europeo dal totale appiattimento sugli interessi americani e alcuni leaks rovesciati su canali Telegram mettono in dubbio una volta di più la famosa controffensiva ucraina di primavera che è già scivolata verso l'estate.\r\n\r\nIn chiusura di puntata un nuovo episodio de Il Perno Originario\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/fine-della-storia-11-aprile.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nBennett: quando Usa e GB hanno fatto saltare l'accordo Mosca-Kiev\r\n\r\nUcraina, chi ha ucciso la pace in 12 mesi di guerra\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=VBtb0QQb5kA\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=qK9tLDeWBzs\r\n\r\n \r\n\r\n ","12 Aprile 2023","2023-04-12 21:53:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/1681244168004-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #15 - UNA GUERRA CHE SI POTEVA FERMARE",1681317405,[],[],{"post_content":173},{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":176},[70],"testa, dopo il massacro di \u003Cmark>Bucha\u003C/mark>, che ricordiamo ha rappresentato una","Affrontiamo oggi una questione di cui si è dibattuto molto poco nel nostro Paese; ne abbiano trovato qualche accenno in un inserto del Giornale e in un articolo di Barbara Spinelli per antimafiaduemila... si tratta di una lunga intervista rilasciata dall'ex premiere israeliano Naftali Bennet ad Hanoc Daum che rivela i retroscena della trattativa tra Putin e Zelensky che vide il premier israeliano protagonista. 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In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l’assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nDopo le prime puntate degli scorsi venerdì (ascoltabili qui, qui e qui), vogliamo dare continuità ad un approfondimento controinformativo che metta al centro le voci e le esperienze di solidarietà, mutualismo, diserzione, critica e resistenza varie che si muovono dentro, contro e attorno al conflitto. Abbiamo ricevuto complimenti e critiche, pensiamo di aver innalzato una serie di contraddizioni, ed è proprio questa la motivazione che ci spinge ad andare avanti. \r\n\r\n\r\nLa guerra continua, e ha mostrato tutte le sue brutalità, con le immagini dei vari massacri che ci palesano tutta la sua violenza. Ci si trova oggi ad impietosirci per le atrocità dei corpi lasciati marcire a Bucha, Irpin e nei dintorni di Kyiv, ma la guerra è questa, non c'è guerra senza sangue, senza morte, senza crimini, senza strage.\r\n\r\n\r\nLa dinamica bellica sembra cambiare, con una parziale ritirata russa da alcuni territori, e la riavanzata delle truppe ucraine. Si parla di eventuali fini delle ostilità, di date. Come già detto molte volte, tutto ciò non cambia la brutalità della guerra. Non cambia lo scenario di morte passato e futuro, e soprattutto non fa venire meno il bisogno di mettere al centro narrazioni altre rispetto a quelle propugnate dai media mainstram. Non cambia il clima militaresco, bellicista e nazionalista in cui siamo immersi. Il mondo dell’informazione oggi è sempre più drammaticamente ostaggio della guerra. La guerra è entrata nella testa di molti. Ha colonizzato il linguaggio. Monopolizzato i loro palinsesti. Occupato il loro stesso immaginario. E semplificato alla velocità della luce la complessità delle situazioni reali, riconducendola all’unico vettore dominante: la “logica delle armi”.\r\n\r\nOra più che mai, dove il conflitto potrebbe acuirsi ancora di più, o dove si potranno aprire eventual fasi di ricostruzione e accordi, il successo di un movimento contro la guerra e di una critica antimilitarista in Ucraina dipende dalla nostra capacità di sfuggire alle trappole nazionaliste. Non vogliamo infatti cadere in un appoggio acritico a forme che rischiano di ammiccare ad uno o ad un'altro nazionalismo, ma provare a dare elementi e spunti di lettura aggiuntivi, per una prospettiva libertaria e anti-imperialista sul conflitto che ci aiuti a posizionarci e prendere decisioni basate su una conoscenza più ampia e complessa, come d'altronde la guerra è. \r\n\r\n\r\n\r\nQuest’oggi la puntata ha avuto diversi punti centrali: abbiamo ascoltato un testo di riflessione sulla guerra in corso proposto da \"Antiautoritari per la Solidarietà Internazionale\", poi ci siamo spostate in Russia ascolando un lungo contributo sulle possibilità di obiezione e diserzione durante questo conflitto, siamo andati in Bielorussia ascoltando le parole di un compagno anarchico spiegandoci bene l'urgenza dal loro punto di vista della resistenza contro l'invasione russa, e infine siamo tornate qui con una serie di domande fatte al giornalista e scrittore Yurii Colombo che conosce bene il contesto russo ed ex-sovietico.\r\n\r\n\r\nQui, per iniziare, una serie di poesie di Marco Rovelli, lette magistralmente dal nostro tecnico-intellettuale:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/poesie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nA seguire, \"Dodici tesi sulla guerra in corso\", dal sito Internazionale Vitalista (qui)\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/12_tesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa prima diretta con Elena Popova (Movimento per gli Obiettori di Coscienza russi), grazie alla quale entriamo nel dettaglio nelle possibilità di obiezione e diserzione alla guerra in Russia, di quanto sia diffusa e reale questa scelta e in che contesto sociale si inserisce nella Russia di oggi (maggiori info qui):\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/elena_popova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa seconda diretta con un compagno della Croce Nera Anarchica Bielorussa, con il quale affrontiamo diversi temi, dalla situazione politica in Bielorussa, a come lo scoppio della guerra abbia ancora reso più difficile le possibiltà di antagonismo o resistenza sotto il regime di Aljaksandr Lukašėnka, sino alla lucida consapevolezza della necessità politica e storica, per le regioni dell'area ex sovietica, di combattere l'invasore russo e il suo imperialismo:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/bielorussia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine, mandiamo in onda una serie di domande fatte a Yurii Colombo, giornalista, scrittore, esperto di storia, politica e cultura Russa e di tutto il blocco ex-Sovietico, redattore del sito e canale Telegram Matrioska.info. Tali registrazioni sono state fatte presso l'Edera Squat a Torino, al termine di una chiaccherata pubblica con Yurii Colombo. Potete trovare l'intera intervista, di cui consigliamo altamente l'ascolto completo, qui\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/yurii.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCome sempre, un ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per la prossima puntata!\r\n\r\n\r\n\r\nQui in seguito alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni approfondimenti secondo noi di interesse generale attorno al tema della guerra.\r\n\r\n\r\nUCRAINA\r\n\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/ (News dall'Ucraina dall'Organizzazione Operation-Solidarity)\r\n\r\n\r\n\r\nUkraine. Un messaggio da un anarchic* bieloruss* rifiguat* che viveva in Polonia e ora è volontari* combattente in Ucraina (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in Ukraina\r\nhttps://www.hrw.org/news/2022/04/04/migrants-asylum-seekers-locked-ukraine\r\n\r\nCentri di Detenzione in Ucraina (AlJazeera)\r\n\r\nhttps://www.aljazeera.com/news/2022/4/4/fear-grows-for-migrants-held-in-ukraines-detention-centre\r\n\r\n\r\n\r\nTecnologie Riconoscimento Facciale Ucraina\r\nhttps://actforfree.noblogs.org/post/2022/04/06/ukraine-a-technological-war-profiteer/\r\n\r\n\r\n\r\nLettere dall'Ucraina Parte 3 (Vitalista)\r\nhttps://vitalista.in/2022/04/02/lettere-dallucraina-parte-3/\r\n\r\n\r\nAZIONI E SOLIDARIETA'\r\n\r\n\r\nVille Russe Danneggiate sul Lago di Como\r\nhttps://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/06/news/vladimir_solovyev_russia_putin_incendio_villa_loveno_lago_di_como-344362133/\r\n\r\nhttps://twitter.com/nexta_tv/status/1511685791923294218?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1511685791923294218%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Foperation-solidarity.org%2F\r\n\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom.org Censurato e Bloccato in Russia (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/05/avtonom-org-is-now-officially-blocked-in-russia/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nProspettive di Lotte Sociali in Russia e Bielorussia (Crimethinc)\r\nhttps://it.crimethinc.com/2022/04/06/and-after-the-war-the-prospects-for-social-struggles-in-ukraine-belarus-and-russia\r\n\r\n\r\n\r\nMatrioska.info (per aggiornamenti dalla Russia e dintorni)\r\nhttps://www.matrioska.info/\r\n\r\nLa guerra non ha il congiuntivo ma l'economia sì (un articolo di Yurii Colombo su OGZero)\r\nhttps://ogzero.org/la-guerra-non-ha-il-congiuntivo-ma-leconomia-si/\r\n\r\nSul Crinale della Guerra Mondiale (Intervista fatta da Radio Blackout a Yurii Colombo)\r\nhttps://radioblackout.org/2022/04/sul-crinale-della-guerra-mondiale-discussione-con-yurii-colombo/\r\n\r\nBIELORUSSIA\r\n\r\nCompagn* di Pramen dalla Bielorussia\r\nhttps://pramen.io/en/2022/04/we-and-the-war/\r\n\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nCONTRIBUTI E PROPOSTE\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista in Sicilia e un appello Per Chi Sente il Ticchettio\r\n\r\nhttps://ilrovescio.info/2022/03/17/per-chi-sente-il-ticchettio/\r\n\r\n\r\nALTRO\r\n\r\nArmi Vendute Italia\r\nhttps://espresso.repubblica.it/attualita/2022/04/07/news/armi_italiane_record_qatar-344519408/\r\n\r\nSede USB Perquisita Armi\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/sede-usb-perquisita-unintimidazione-per-chi-denuncia-invio-di-armi/\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/contro-usb-una-pistola-nascosta-nel-water-le-nostre-sole-armi-sono-gli-scioperi-e-le-mobilitazioni-conferenza-stampa-alle-17-in-via-dellaeroporto-1346.html","9 Aprile 2022","2022-05-03 17:10:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Senza-titolo-1-01-1-scaled-e1650031742567-200x110.jpg","VOCI DALL'UCRAINA, VOCI DALLA RUSSIA, VOCI DENTRO E CONTRO LA GUERRA",1649498038,[193,194,195],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/",[125,123,127],{"post_content":198},{"matched_tokens":199,"snippet":200,"value":201},[70],"dei corpi lasciati marcire a \u003Cmark>Bucha\u003C/mark>, Irpin e nei dintorni di","Dall’inizio del conflitto in Ucraina siamo sottoposti a un sovraccarico di informazioni e analisi geopolitiche di ogni risma. In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l’assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nDopo le prime puntate degli scorsi venerdì (ascoltabili qui, qui e qui), vogliamo dare continuità ad un approfondimento controinformativo che metta al centro le voci e le esperienze di solidarietà, mutualismo, diserzione, critica e resistenza varie che si muovono dentro, contro e attorno al conflitto. Abbiamo ricevuto complimenti e critiche, pensiamo di aver innalzato una serie di contraddizioni, ed è proprio questa la motivazione che ci spinge ad andare avanti. \r\n\r\n\r\nLa guerra continua, e ha mostrato tutte le sue brutalità, con le immagini dei vari massacri che ci palesano tutta la sua violenza. Ci si trova oggi ad impietosirci per le atrocità dei corpi lasciati marcire a \u003Cmark>Bucha\u003C/mark>, Irpin e nei dintorni di Kyiv, ma la guerra è questa, non c'è guerra senza sangue, senza morte, senza crimini, senza strage.\r\n\r\n\r\nLa dinamica bellica sembra cambiare, con una parziale ritirata russa da alcuni territori, e la riavanzata delle truppe ucraine. Si parla di eventuali fini delle ostilità, di date. Come già detto molte volte, tutto ciò non cambia la brutalità della guerra. Non cambia lo scenario di morte passato e futuro, e soprattutto non fa venire meno il bisogno di mettere al centro narrazioni altre rispetto a quelle propugnate dai media mainstram. Non cambia il clima militaresco, bellicista e nazionalista in cui siamo immersi. Il mondo dell’informazione oggi è sempre più drammaticamente ostaggio della guerra. La guerra è entrata nella testa di molti. Ha colonizzato il linguaggio. Monopolizzato i loro palinsesti. Occupato il loro stesso immaginario. E semplificato alla velocità della luce la complessità delle situazioni reali, riconducendola all’unico vettore dominante: la “logica delle armi”.\r\n\r\nOra più che mai, dove il conflitto potrebbe acuirsi ancora di più, o dove si potranno aprire eventual fasi di ricostruzione e accordi, il successo di un movimento contro la guerra e di una critica antimilitarista in Ucraina dipende dalla nostra capacità di sfuggire alle trappole nazionaliste. Non vogliamo infatti cadere in un appoggio acritico a forme che rischiano di ammiccare ad uno o ad un'altro nazionalismo, ma provare a dare elementi e spunti di lettura aggiuntivi, per una prospettiva libertaria e anti-imperialista sul conflitto che ci aiuti a posizionarci e prendere decisioni basate su una conoscenza più ampia e complessa, come d'altronde la guerra è. \r\n\r\n\r\n\r\nQuest’oggi la puntata ha avuto diversi punti centrali: abbiamo ascoltato un testo di riflessione sulla guerra in corso proposto da \"Antiautoritari per la Solidarietà Internazionale\", poi ci siamo spostate in Russia ascolando un lungo contributo sulle possibilità di obiezione e diserzione durante questo conflitto, siamo andati in Bielorussia ascoltando le parole di un compagno anarchico spiegandoci bene l'urgenza dal loro punto di vista della resistenza contro l'invasione russa, e infine siamo tornate qui con una serie di domande fatte al giornalista e scrittore Yurii Colombo che conosce bene il contesto russo ed ex-sovietico.\r\n\r\n\r\nQui, per iniziare, una serie di poesie di Marco Rovelli, lette magistralmente dal nostro tecnico-intellettuale:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/poesie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nA seguire, \"Dodici tesi sulla guerra in corso\", dal sito Internazionale Vitalista (qui)\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/12_tesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa prima diretta con Elena Popova (Movimento per gli Obiettori di Coscienza russi), grazie alla quale entriamo nel dettaglio nelle possibilità di obiezione e diserzione alla guerra in Russia, di quanto sia diffusa e reale questa scelta e in che contesto sociale si inserisce nella Russia di oggi (maggiori info qui):\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/elena_popova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa seconda diretta con un compagno della Croce Nera Anarchica Bielorussa, con il quale affrontiamo diversi temi, dalla situazione politica in Bielorussa, a come lo scoppio della guerra abbia ancora reso più difficile le possibiltà di antagonismo o resistenza sotto il regime di Aljaksandr Lukašėnka, sino alla lucida consapevolezza della necessità politica e storica, per le regioni dell'area ex sovietica, di combattere l'invasore russo e il suo imperialismo:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/bielorussia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine, mandiamo in onda una serie di domande fatte a Yurii Colombo, giornalista, scrittore, esperto di storia, politica e cultura Russa e di tutto il blocco ex-Sovietico, redattore del sito e canale Telegram Matrioska.info. Tali registrazioni sono state fatte presso l'Edera Squat a Torino, al termine di una chiaccherata pubblica con Yurii Colombo. Potete trovare l'intera intervista, di cui consigliamo altamente l'ascolto completo, qui\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/yurii.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCome sempre, un ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per la prossima puntata!\r\n\r\n\r\n\r\nQui in seguito alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni approfondimenti secondo noi di interesse generale attorno al tema della guerra.\r\n\r\n\r\nUCRAINA\r\n\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/ (News dall'Ucraina dall'Organizzazione Operation-Solidarity)\r\n\r\n\r\n\r\nUkraine. Un messaggio da un anarchic* bieloruss* rifiguat* che viveva in Polonia e ora è volontari* combattente in Ucraina (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in Ukraina\r\nhttps://www.hrw.org/news/2022/04/04/migrants-asylum-seekers-locked-ukraine\r\n\r\nCentri di Detenzione in Ucraina (AlJazeera)\r\n\r\nhttps://www.aljazeera.com/news/2022/4/4/fear-grows-for-migrants-held-in-ukraines-detention-centre\r\n\r\n\r\n\r\nTecnologie Riconoscimento Facciale Ucraina\r\nhttps://actforfree.noblogs.org/post/2022/04/06/ukraine-a-technological-war-profiteer/\r\n\r\n\r\n\r\nLettere dall'Ucraina Parte 3 (Vitalista)\r\nhttps://vitalista.in/2022/04/02/lettere-dallucraina-parte-3/\r\n\r\n\r\nAZIONI E SOLIDARIETA'\r\n\r\n\r\nVille Russe Danneggiate sul Lago di Como\r\nhttps://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/06/news/vladimir_solovyev_russia_putin_incendio_villa_loveno_lago_di_como-344362133/\r\n\r\nhttps://twitter.com/nexta_tv/status/1511685791923294218?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1511685791923294218%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Foperation-solidarity.org%2F\r\n\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom.org Censurato e Bloccato in Russia (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/05/avtonom-org-is-now-officially-blocked-in-russia/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nProspettive di Lotte Sociali in Russia e Bielorussia (Crimethinc)\r\nhttps://it.crimethinc.com/2022/04/06/and-after-the-war-the-prospects-for-social-struggles-in-ukraine-belarus-and-russia\r\n\r\n\r\n\r\nMatrioska.info (per aggiornamenti dalla Russia e dintorni)\r\nhttps://www.matrioska.info/\r\n\r\nLa guerra non ha il congiuntivo ma l'economia sì (un articolo di Yurii Colombo su OGZero)\r\nhttps://ogzero.org/la-guerra-non-ha-il-congiuntivo-ma-leconomia-si/\r\n\r\nSul Crinale della Guerra Mondiale (Intervista fatta da Radio Blackout a Yurii Colombo)\r\nhttps://radioblackout.org/2022/04/sul-crinale-della-guerra-mondiale-discussione-con-yurii-colombo/\r\n\r\nBIELORUSSIA\r\n\r\nCompagn* di Pramen dalla Bielorussia\r\nhttps://pramen.io/en/2022/04/we-and-the-war/\r\n\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nCONTRIBUTI E PROPOSTE\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista in Sicilia e un appello Per Chi Sente il Ticchettio\r\n\r\nhttps://ilrovescio.info/2022/03/17/per-chi-sente-il-ticchettio/\r\n\r\n\r\nALTRO\r\n\r\nArmi Vendute Italia\r\nhttps://espresso.repubblica.it/attualita/2022/04/07/news/armi_italiane_record_qatar-344519408/\r\n\r\nSede USB Perquisita Armi\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/sede-usb-perquisita-unintimidazione-per-chi-denuncia-invio-di-armi/\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/contro-usb-una-pistola-nascosta-nel-water-le-nostre-sole-armi-sono-gli-scioperi-e-le-mobilitazioni-conferenza-stampa-alle-17-in-via-dellaeroporto-1346.html",[203],{"field":100,"matched_tokens":204,"snippet":200,"value":201},[70],{"best_field_score":156,"best_field_weight":157,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":43,"score":158,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":43},6637,{"collection_name":142,"first_q":17,"per_page":110,"q":17},["Reactive",209],{},["Set"],["ShallowReactive",212],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fDcsvV2-DNyVcqmLkyqsR71zdwd3YAmdOLWE8fQ7JVtQ":-1},true,"/search?query=bucha"]