","Alluvione nelle Marche, tra cambiamenti climatici, responsabilità politiche e mancanza di prevenzione","post",1663771325,[63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/alluvione/","http://radioblackout.org/tag/cambiamenti-climatici/","http://radioblackout.org/tag/marche/",[20,15,67],"marche",{"post_content":69,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":70,"snippet":73,"value":74},[71,72],"cambiamenti","climatici","maggiormente intensi in relazione ai \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark>, è assolutamente accantonata. Di prevenzione","L'ennesima alluvione, con l'ennesimo esito tragico di 11 vittime e 2 dispersi al momento. L'alluvione nelle Marche degli scorsi giorni nella provincia di Ancona ha devastato il territorio e i suoi abitanti. Un evento certamente estremo da un punto di vista pluviometrico, a prescindere dagli effetti dell'uomo sul territorio. Ma che avviene comunque in un territorio fragile, urbanizzato e nei contorni di una politica che si basa sulle emergenze e \"sul giorno dopo\", dove ogni stagione contiamo vittime e danni legate a calamità naturali, senza fondamentalmente fare nulla.\r\n\r\nTra allerte meteo ritenute inadeguate e carenze nella macchina gestionale e comunicativa, e una indagine per omicidio e inondazione colposa, l'alluvione nelle Marche rappresenta un evento torbido, complesso e tragico allo stesso tempo, dove il fiume Misa già esondò a Senigallia nel 2014 causando vittime. Di manutenzione del letto fluviale, di prevenzione, di interventi sul territorio però, annunciate ai tempi, neanche l'ombra. Di nuovo, si ragiona ad emergenza già avvenuta anziché prevenire.\r\n\r\nLo studio del clima ci dice chiaramente che ci sarà, anzi c'è già, un aumento degli eventi meterologici estremi, che da rari diventeranno sempre più comuni, con tempi di ritorno sempre più ridotti. E che diventeranno sempre più intensi. In tutto ciò, in Italia, manca ancora un Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico e ai grandi eventi atmosferici, nonostante la penisola sia un territorio geodinamico, esposto e vulnerabile ai sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi, con un rischio di dissesto idrogeologico molto alto (ma non solo, basti pensare al rischio sismico). L’iter per l’approvazione del documento è partito nel 2016, per poi di fatto arenarsi.\r\n\r\nLa prorità dell'affrontare i rischi naturali, maggiormente intensi in relazione ai \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark>, è assolutamente accantonata. Di prevenzione del dissesto idrogeologico, ancora nessuna traccia. Il consumo del suolo continua a galoppare. I soldi ci sono, legati anche al PNRR, ed eppure non si vogliono investire nella manutenzione del territorio e nella gestione del rischio. Le responsabilità quindi, seppure fumose, esistonono e vanno cercate sicuramente nella macchina politica e decisionale dello stato Italiano in tutte le sue propaggini.\r\n\r\nDi tutto ciò ne, e anche dell'importanza di imparare a convivere col rischio e cambiare i pattern educativi ambientali, parliamo con Jacopo Pasotti, geologo, divulgatore e comunicatore scientifico, esperto di \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark>:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/alluvione.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[71,72],"Alluvione nelle Marche, tra \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark>, responsabilità politiche e mancanza di prevenzione",[79,81,84],{"matched_tokens":80,"snippet":20},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[71,72],"\u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":67},[],[87,93,96],{"field":37,"indices":88,"matched_tokens":90,"snippets":92},[89],1,[91],[71,72],[83],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":77,"value":77},"post_title",[71,72],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":73,"value":74},"post_content",[71,72],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":103,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":105,"highlight":127,"highlights":141,"text_match":99,"text_match_info":147},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":49,"id":108,"is_sticky":49,"permalink":109,"post_author":52,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":55,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":60,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":122},[46],[48],"93177","http://radioblackout.org/2024/11/valencia-il-disastro-politico-dietro-al-disastro-climatico/","Dana, il fenomeno climatico comunemente definito come \"Goccia fredda\", che settimana scorsa si abbatteva sulla Sardegna causando un morto, nella giornata di giovedì si è abbattuto sulla Spagna, inondando in particolare il sud della regione di Valencia. Il fenomeno climatico, dovuto all'unione di aria polare fredda ad un'atmosfera calda, crea un fenomeno temporalesco auto-rigenerante, in questo caso risultato nella caduta di fino a 600mm di acqua - la quantità equivalente ad un anno e mezzo di pioggia. E' particolarmente accentuata dall'energia prodotta dal calore rilasciato dai mari.\r\n\r\nL'alluvione ha causato sino ad ora 158 morti, numero destinato a salire visti i numerosissimi dispersi. I danni si contano altissimi con più di 120.000 sfollati e l'interruzione di strade, connessioni telefoniche, canali di trasmissione dell'energia elettrica.\r\n\r\nFatale è stato il mancato allarme rosso dato dal governo locale, anche a fronte dell'allerta dell'agenzia metereologica statale, AEMET, risalente al 20 ottobre e l'allerta rossa data dal governo centrale fin dalle 7:35 di martedì. In più, un'ulteriore aggravante è dato dalle numerosissime aziende che sono rimaste aperte ed hanno impedito ai lavoratori di andare a ripararsi a casa, lasciandoli ingabbiati sui posti di lavoro o intrappolati nel fango nell'orario di punta serale.\r\n\r\nCon Lorenzo Tecleme - ora a Madrid, scrittore su tematiche di clima e politica per vari giornali e trasmittenti tra cui Manifesto, Domani, Valori.it e canalred_tv - siamo andati ad indagare le colpe politiche dietro alla strage climatica:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/ValeciaDANA.mp3\"][/audio]","1 Novembre 2024","2024-11-01 21:38:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/22812469_medium-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/22812469_medium-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/22812469_medium-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/22812469_medium-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/22812469_medium-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/22812469_medium.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Valencia: il disastro politico dietro al disastro climatico",1730463079,[63,64,118,119,120,121],"http://radioblackout.org/tag/devastazione-territori/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/valencia/","http://radioblackout.org/tag/von-der-leyden/",[20,15,123,124,125,126],"devastazione territori","europa","valencia","von der leyden",{"tags":128},[129,131,133,135,137,139],{"matched_tokens":130,"snippet":20},[],{"matched_tokens":132,"snippet":83},[71,72],{"matched_tokens":134,"snippet":123},[],{"matched_tokens":136,"snippet":124},[],{"matched_tokens":138,"snippet":125},[],{"matched_tokens":140,"snippet":126},[],[142],{"field":37,"indices":143,"matched_tokens":144,"snippets":146},[89],[145],[71,72],[83],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":49,"score":148,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"1157451471441625193",{"document":150,"highlight":168,"highlights":176,"text_match":99,"text_match_info":182},{"cat_link":151,"category":152,"comment_count":49,"id":153,"is_sticky":49,"permalink":154,"post_author":52,"post_content":155,"post_date":156,"post_excerpt":55,"post_id":153,"post_modified":157,"post_thumbnail":158,"post_thumbnail_html":159,"post_title":160,"post_type":60,"sort_by_date":161,"tag_links":162,"tags":165},[46],[48],"77524","http://radioblackout.org/2022/10/piano-nazionale-per-il-risparmio-del-gas-lennesima-misura-emergenziale/","Il Piano nazionale per il risparmio del gas proposto dal Ministero della Transizione Ecologica dell'ormai finito governo Draghi per affrontare l'inverno in tempi di guerra e di instabilità nelle forniture energetiche, presenta molte criticità.\r\n\r\nLa prima, è quella di massimizzare “la produzione di energia elettrica con combustibili diversi dal gas”, sfruttando al massimo le centrali termoelettriche a carbone, aumentando ancora di più le emissioni climalteranti in atmosfera.\r\n\r\nPoi, il piano, che ha come obiettivo di ridurre di 15 giorni e di un grado il riscaldamento nelle case, si basa su una classificazione climiatica del variegato territorio italiano ferma a 30 anni fa, con temperature medie totalmente diverse da oggi in piena crisi climatica. È una misura d’emergenza che fa acqua e che presenta tutta le impreparazioni e le negligenze dell'Italia su questi temi.\r\n\r\nNe parliamo con Luca Martinelli, giornalista freelance, a partire dal suo articolo su Altreconomia. Qui la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/gas.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui l'articolo di riferimento\r\n\r\nhttps://altreconomia.it/il-clima-e-cambiato-ma-accendiamo-i-termosifoni-come-trentanni-fa/","12 Ottobre 2022","2022-10-12 14:25:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/Piano-nazionale-contenimento-consumi-gas-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"204\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/Piano-nazionale-contenimento-consumi-gas-300x204.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/Piano-nazionale-contenimento-consumi-gas-300x204.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/Piano-nazionale-contenimento-consumi-gas.jpg 717w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Piano nazionale per il risparmio del gas, l'ennesima misura emergenziale",1665584749,[64,163,164],"http://radioblackout.org/tag/gas/","http://radioblackout.org/tag/transizione-ecologica/",[15,166,167],"gas","transizione ecologica",{"tags":169},[170,172,174],{"matched_tokens":171,"snippet":83},[71,72],{"matched_tokens":173,"snippet":166},[],{"matched_tokens":175,"snippet":167},[],[177],{"field":37,"indices":178,"matched_tokens":179,"snippets":181},[49],[180],[71,72],[83],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":49,"score":148,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":184,"highlight":203,"highlights":213,"text_match":99,"text_match_info":219},{"cat_link":185,"category":186,"comment_count":49,"id":187,"is_sticky":49,"permalink":188,"post_author":52,"post_content":189,"post_date":190,"post_excerpt":55,"post_id":187,"post_modified":191,"post_thumbnail":192,"post_thumbnail_html":193,"post_title":194,"post_type":60,"sort_by_date":195,"tag_links":196,"tags":200},[46],[48],"77180","http://radioblackout.org/2022/09/sciopero-globale-per-il-clima-ora-o-mai-piu/","Il 23 settembre in tutte le città del mondo si terrà lo sciopero per la giustizia climatica e sociale.\r\n\r\nIn Italia, in un momento in cui la priorità dei partiti è la campagna elettorale risuona ancora più forte la centralità delle rivendicazioni che i giovani e le giovani da anni portano in piazza. Siccità, scarsità energetica, devastazione ambientale, \"catastrofi\" naturali sono tutti temi a partire dai quali si vuole lottare, espressione di percorsi che oltrepassano di gran lunga le promesse mai mantenute della politica istituzionale. In particolare, è interessante sottolineare il filo rosso che chi si mobilita su queste questioni ha tracciato con la crisi sociale ed economica. Infatti, risulta evidente il nesso tra la lotta per la giustizia climatica e la giustizia sociale, tutta da costruire, volta a individuare i responsabili di queste crisi. Essi si trovano nelle aziende energetiche che speculano e mettono a profitto i loro utili, nelle amministrazioni che non si occupano della gestione e della messa in sicurezza dei territori, perchè il sistema che sfrutta l'ambiente è lo stesso che sfrutta i lavoratori e i giovani. Proprio a causa dell'alternanza scuola-lavoro, progetto targato PD messo in discussione da fortissime mobilitazioni durante lo scorso inverno, pochi giorni fa è morto un altro giovane, Giuliano. Anche per questi motivi quindi domani ragazzi e ragazze, studenti, attivisti, collettivi scenderanno in piazza per l'inizio di un autunno che si prospetta ricco di mobilitazioni.\r\n\r\nAbbiamo ascoltato le parole di F4F Chieri, di XR Pinerolo e della Laboratoria Berta Caceres per capire come ci si è preparati a questa data nei differenti territori e quali temi saranno portati domani.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/Sciopero-clima-23-sett-2022_09_22_2022.09.22-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn seguito abbiamo approfondito un altro aspetto, più locale, sempre legato alla questione della vivibilità dei territori e alla possibilità di scegliere di chi li abita. Parliamo del Comitato Salviamo i Prati che, a Parella, ha portato avanti una battaglia negli scorsi mesi in merito alla difesa di un parco nel loro quartiere.\r\n\r\nAi nostri microfoni Maria ci racconta il percorso di lotta di questi mesi e il risultato ottenuto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/prati-parella-2022_09_22_2022.09.22-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","22 Settembre 2022","2022-09-22 13:46:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-768x767.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/28155_image_d1a2dcf49d5a79dd73c4de2637fe32f1336b11b777434bb1418b20349d72a399.jpg 779w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sciopero globale per il clima : ora o mai più!",1663854383,[64,197,198,199],"http://radioblackout.org/tag/clima/","http://radioblackout.org/tag/giustizia-sociale/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[15,18,201,202],"giustizia sociale","sciopero",{"tags":204},[205,207,209,211],{"matched_tokens":206,"snippet":83},[71,72],{"matched_tokens":208,"snippet":18},[],{"matched_tokens":210,"snippet":201},[],{"matched_tokens":212,"snippet":202},[],[214],{"field":37,"indices":215,"matched_tokens":216,"snippets":218},[49],[217],[71,72],[83],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":49,"score":148,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":221,"highlight":240,"highlights":252,"text_match":99,"text_match_info":258},{"cat_link":222,"category":223,"comment_count":49,"id":224,"is_sticky":49,"permalink":225,"post_author":52,"post_content":226,"post_date":227,"post_excerpt":55,"post_id":224,"post_modified":228,"post_thumbnail":229,"post_thumbnail_html":230,"post_title":231,"post_type":60,"sort_by_date":232,"tag_links":233,"tags":238},[46],[48],"70144","http://radioblackout.org/2021/07/50-e-unintera-citta-in-fiamme-in-canada-una-tragedia-annunciata/","L'emergenza climatica globale bussa alla porta con temperature estreme raggiunte negli ultimi giorni nell'ovest del Canada e degli Stati Uniti. A Portland e Seattle sono state registrate temperature ben al di sopra dei 40 gradi, mentre in Canada i 49,6 gradi registrati a Lytton hanno battuto il record nazionale di temperatura massima, causando 486 vittime in soli cinque giorni e un devastante incendio che ha distrutto la cittadina in solo 15 minuti.\r\nDa più fronti i tentativi di contenimento da parte delle autorità. Il presidente statunitense Biden ha convocato un vertice d’emergenza sugli incendi, che sono già più estesi rispetto al 2020. Il 28 giugno il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato in via definitiva la legge sul clima, che rende legalmente vincolante l’impegno a ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030 e ad azzerarle entro il 2050. Lo stesso giorno il Consiglio ha approvato anche la bozza di riforma della politica agricola comune, il sistema di sussidi ai coltivatori del valore complessivo di 387 miliardi di euro. La proposta prevede di riservare una parte dei fondi agli agricoltori che impiegano pratiche più sostenibili, ma è stata duramente criticata dagli ambientalisti perché la vigilanza sarà lasciata ai governi nazionali e perché non contiene misure sufficienti per contrastare la perdita di biodiversità dovuta all’agricoltura intensiva.\r\nAbbiamo cercato di confrontarci, in merito ai molti eventi che ricordano la drammatica attualità del cambiamento climatico, con il punto di vista del portavoce degli scienziati vicini al movimento Extinction Rebellion, Francesco Gonella.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/ecstinscion-rebelde.mp3\"][/audio]","2 Luglio 2021","2021-07-02 11:45:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/climate-protest-gettyimages-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/climate-protest-gettyimages-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/climate-protest-gettyimages-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/climate-protest-gettyimages-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/climate-protest-gettyimages.jpg 804w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","50° e un'intera città in fiamme in Canada: una tragedia annunciata?",1625226307,[64,234,235,236,237],"http://radioblackout.org/tag/canada/","http://radioblackout.org/tag/crisi-ecologica/","http://radioblackout.org/tag/extinction-rebellion/","http://radioblackout.org/tag/xr/",[15,30,36,239,26],"extinction rebellion",{"tags":241},[242,244,246,248,250],{"matched_tokens":243,"snippet":83},[71,72],{"matched_tokens":245,"snippet":30},[],{"matched_tokens":247,"snippet":36},[],{"matched_tokens":249,"snippet":239},[],{"matched_tokens":251,"snippet":26},[],[253],{"field":37,"indices":254,"matched_tokens":255,"snippets":257},[49],[256],[71,72],[83],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":49,"score":148,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":260,"highlight":301,"highlights":335,"text_match":99,"text_match_info":341},{"cat_link":261,"category":262,"comment_count":49,"id":263,"is_sticky":49,"permalink":264,"post_author":52,"post_content":265,"post_date":266,"post_excerpt":55,"post_id":263,"post_modified":267,"post_thumbnail":268,"post_thumbnail_html":269,"post_title":270,"post_type":60,"sort_by_date":271,"tag_links":272,"tags":287},[46],[48],"55308","http://radioblackout.org/2019/09/20-27-settembre-anche-a-torino-la-global-strike-week-per-il-clima/","Raggiungiamo al telefono Francesco, attivista di Extinction Rebellion (XR) Torino, per discutere delle azioni in programma per la settimana globale di sciopero per il clima a Torino. 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Islamofobia che in parallelo diventa parte integrante delle narrazioni di guerra.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/RBO-live-@-Festival-Alta-Felicità-2024-Dialogo-con-Fatima-Ouassak_93.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 13 ore 08,30 – Autonomia proletaria nella Calabria degli anni 70 38 minuti [radio cane.info]: Abbiamo incontrato Francesco Cirillo di passaggio a Milano per la presentazione del suo libro Sud e ribellione. Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 08,30 – Speciale Marcello Bacci 27 minuti [Arsider, Radio blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 21,00 – Craxi Driver - Bestie di Satana 35 minuti [Craxi Driver]:\r\n\r\nDisco-racconto su uno dei fatti di cronaca più brutali della storia italiana \"Sembriamo serial killer e forse lo siamo. Di sicuro, lo stiamo diventando. I ragazzi che assistono alla performance si esaltano, tanto nessuno capisce il nostro inglese che cola morte, crocifissi, Madonne calpestate, preti sodomizzati e massacrati.\"\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Craxi-Driver-Bestie-di-Satana_34.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 09,30 – Ghigliottina - Revival miniere 2 56 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]:\r\n\r\nGhigliottina, il revival delle miniere travestito da transizione ecologica, puntata 2 di 2\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ghigliottina-Revival-miniere-2_54.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 22,00 – Musick To Play In The Dark - Killing joke special 69 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]: Speciale realizzato dalla redazione del programma Musick To play in the dark sui Killing Joke, realizzato in memoria della scomparsa Geordie Walker\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Killing-Joke-special_69.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 23,30 – Japan Blues - Roads to freedom mix for Radio Blackout 63 minuti [Radio Blackout, Japan Blues]: Japan Blues ha fatto questo mix stravagante per sostenere le libere frequenze. Un ammasso gentile di suoni giapponesi per fare le fusa.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Japan-Blues-Roads-to-Freedom-mix-for-Radio-Blackout_62.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 09,30 – Plurex Records Mixtape 69 minuti [Radio Blackout, Plurex Records]:\r\n\r\nPlurex Records,etichetta DIY olandese post-punk della fine degli anni 70 inizio anni 80\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Plurex-records-special-mix_68.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 – Breve storia del discofunk 27 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 18,30 – Cru Servers - Tottum per tutti 33 minuti [Radio Blackout, Cru Servers]:\r\n\r\nTottum per Tutti is the new album of the Cru Servers, made exclusively for Radio Blackout. The idea came one day during the lockdown, we asked them, they replied with this unpublished material outtaken from their first official release!! (because it’s only love, if love you can give!)\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Cru-Servers-Tottum-per-tutti_32.mp3\r\n\r\n[download]","8 Marzo 2025","2025-04-11 14:04:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 10 al 16 Marzo 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2024\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Poesie-palestinesi-2_16.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 08,30 – Backwards - Italia '61 26 minuti [Radio Blackout, Backwards]:\r\n\r\nPuntata del 7 settembre 2019 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Questa volta si parla di sprechi edilizi e relativi abbandoni, a Torino nel 1961 si svolse l'Esposizione internazionale e le strutture architettoniche che furono costruite per l'occasione che fine hanno fatto? La risposta è già scritta in un copione a cui siamo abituati ma che è sempre utile rileggere con lenti diverse in diversi momenti storici.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Backwards-Italia-61-07_09_2019_25.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 13,00 – Dialogo con Fatima Ouassak - RBO live @ Festival Alta Felicità 2024 94 minuti [Radio Blackout]: Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un’approccio intersezionale. Ouassak parte dalla realtà dei quartieri popolari francesi e scrive a partire da questo contesto di lotta. E’ qui che, a suo avviso, un approccio diverso all’ecologia può rappresentate una chiave di liberazione delle classi popolari non bianche. La domanda centrale che pone è come riappropriarsi di questo strumento in un contesto in cui a soggetti razzializzati viene negato il diritto di far propri questi territori e di sentirli loro. L’idea è quella di partire, nell’ambito di una politica ampia sui \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark> e i loro effetti, da fronti di lotta molto vicini ai bisogni della popolazione. L’ancoraggio territoriale e il diritto alla libertà di circolazione diventano quindi perni fondamentali di un movimento che sia al contempo ecologista e antirazzista. Sono questi perni che possono permettere alle persone dei quartieri popolari di far propri i territori che abitano. Ma occorre anche pensare all’ecologia in ottica internazionalista, un’ecologia senza frontiere, che sia per tutti, non sono per i bianchi o per le classi alte.\r\n\r\nIl testo, oltre a una prospettiva teorica, offre una descrizione delle lotte che Ouassak ha portato avanti a Bagnolet (una banlieue parigina) insieme ad altre mamme del quartiere. In particolare analizza il caso della lotta per un’alimentazione equilibrata nelle scuole, la lotta per gli ascensori e quella per l’accesso a spazi pubblici nei quartieri popolari. Lotte che definisce come estremamente locali e radicalmente autonome. Autonome anche da alcuni movimenti ecologisti bianchi e partiti politici di sinistra.\r\n\r\nIn questa intervista, approfittiamo di questa possibilità di dialogo con Ouassak per parlare anche della sua visione politica più ampia, che vede al centro un’ecologia decoloniale. Un’ecologia dell’emancipazione come progetto politico universale, significa costruire una proposta sia per chi non abita i quartieri popolari, sia per chi intende oltrepassare e ribaltare approcci colonialisti, razzisti e classisti. Ouassak si sofferma anche sulle forme profonde che assumono il razzismo e l’islamofobia di Stato in Francia oggi – negare la possibilità di portare il velo o il burkini è soltanto un esempio recente del controllo dei corpi razializzati. E’ dunque tanto più urgente che la popolazione musulmana e razializzata prenda parola direttamente per una lotta per la dignità e l’autodeterminazione. Inoltre il contesto europeo, sempre più a destra e fascistizzante, alimenta le discriminazioni sulla base di una narrazione securitaria che utilizza l’islamofobia come strumento per perimetrare il nemico interno ed esterno. Islamofobia che in parallelo diventa parte integrante delle narrazioni di guerra.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/RBO-live-@-Festival-Alta-Felicità-2024-Dialogo-con-Fatima-Ouassak_93.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 13 ore 08,30 – Autonomia proletaria nella Calabria degli anni 70 38 minuti [radio cane.info]: Abbiamo incontrato Francesco Cirillo di passaggio a Milano per la presentazione del suo libro Sud e ribellione. Dall’autonomia proletaria calabrese alla rete meridionale del Sud ribelle. Da lì, questa narrazione sulle origini storiche e la dinamica di una vicenda poco nota ai più: il movimento dell’autonomia proletaria emerge come una rottura del quadro socio-politico della Calabria a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e, col suo combinato di “plasticità” e “nomadismo”, di “comunicazione fisica” e “passionalità”, aggiungendovi quel tanto di “volume di fuoco spontaneo”, si pone in continuità con tutti i precedenti storici di insubordinazione e ribellione spontaneamente verificatisi nella regione, non ultimo il “brigantaggio”.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Autonomia-proletaria-nella-Calabria-degli-anni-70_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 08,30 – Speciale Marcello Bacci 27 minuti [Arsider, Radio blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 21,00 – Craxi Driver - Bestie di Satana 35 minuti [Craxi Driver]:\r\n\r\nDisco-racconto su uno dei fatti di cronaca più brutali della storia italiana \"Sembriamo serial killer e forse lo siamo. Di sicuro, lo stiamo diventando. 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Il nostro ospite ci ha raccontato che il 24 Aprile, su questa emittente è andata in onda una trasmissione nella quale uno speaker ha fatto riferimento al genocidio dello stato armeno avvenuto poco prima della formazione dello stato turco, commentando così: \"anche quest anno gli armeni non potranno ricordare le vittime del genocidio avvenuto nei confronti del loro popolo\". Tanto è bastato per attirare le attenzioni del Consiglio Supremo della Radio e della Televisione (RTÜK), che è intervenuto dapprima con una sanzione amministrativa nei confronti dell'emittente, per la quale si era impugnato un ricorso, poi ottenuto. Lo stesso tribunale però ha ripreso in mano il caso arrivando alla drastica decisione di revocare la licenza di trasmissione, dimostrando la limitata libertà di espressione di chi vive in Turchia, mettendo a tacere una radio storica (stava per compiere quasi 30 anni di attività).\r\n\r\nAlla redazione non è rimasto che ripiegare sul trasferire tutte le trasmissioni sul web, che nel caso di un'emittente così importante e conosciuta, un modo per rimanere in piedi, ma che non potrà mai raggiungere lo stesso numero di persone di prima. Per questo Açık Radyo ha diffuso un comunicato sul suo sito con preghiera di diffusione, che noi accogliamo:\r\n\r\nLa cancellazione della licenza di trasmissione terrestre di Açık Radyo, una delle organizzazioni mediatiche più affermate, indipendenti e inclusive della Turchia, con la decisione del Consiglio Supremo della Radio e della Televisione (RTÜK), non significa solo la chiusura di un organo mediatico, ma anche la crisi climatica, l’ecologia, la natura e le questioni biologiche. Significa mettere a tacere le voci che richiamano l’attenzione su questioni cruciali come la diversità. Açık Radyo, pioniere della sensibilizzazione sull’ambiente e sul clima in Turchia ed è uno dei migliori esempi di spirito di solidarietà con i suoi ascoltatori, è da 30 anni una delle voci più forti delle organizzazioni non governative, degli attivisti ambientali e dei difensori della natura.\r\n\r\nAçık Radyo ha aperto i suoi microfoni a tutti i segmenti della società sulla base dei principi di imparzialità, inclusività e indipendenza nella sua vita televisiva fino ad oggi; È diventata la voce dei gruppi svantaggiati e delle creature in via di estinzione. Se in Turchia si deve discutere della lotta per l’ecologia e il clima, è un fatto indiscutibile che Açık Radyo è in prima linea in questa lotta e dovrebbe continuare ad esserlo.\r\n\r\nLa chiusura di un mezzo mediatico che sostiene la giustizia sociale, ambientale e climatica rappresenta una seria minaccia alla libertà di espressione. Questa decisione mette in pericolo non solo le trasmissioni radiofoniche, ma anche il futuro della società civile turca, che combatte la crisi climatica e porta avanti sforzi per la conservazione della natura.\r\n\r\nAçık Radyo è uno dei pilastri della lotta ambientale in Turchia. Mettere a tacere la sua voce significa indebolire tutti gli sforzi che vengono portati avanti da anni su tanti temi come l’uguaglianza di genere, l’ambiente, la salute pubblica e i diritti umani.\r\n\r\nTieni aperta la radio! Difendiamo questa voce che difende il clima, la natura, le creature in via di estinzione, i gruppi svantaggiati e il diritto alla vita. Chiediamo che questa decisione presa da RTÜK venga revocata il prima possibile e che Açık Radyo continui la sua vita televisiva indipendente da dove l'aveva interrotta.\r\n\r\nCome organizzazioni firmatarie, esprimeremo la nostra richiesta di cui sopra nei nostri media per 24 ore, a partire dalle 11.30 di giovedì 17 ottobre 2024.\r\n\r\nInvitiamo tutti i sostenitori di Açık Radyo a diffondere questa voce.\r\n\r\n#AÇIKRADYOAÇIKKALSON\r\n\r\nIstituzioni firmatarie:\r\n\r\nBuğday Associazione ecologica per il supporto vitale\r\nRete di diritto ambientale\r\nGreenpeace Turchia Fondazione per diritto\r\nsull’ecosfera\r\n, natura e società – HUDOTO\r\nAssociazione per le politiche e la ricerca sui cambiamenti climatici (İDPAD)\r\nAssociazione per la giustizia spaziale\r\nAssociazione per la ricerca sull’economia e la finanza sostenibile (SEFiA)\r\nFondazione TEMA\r\nAssociazione per l’economia della produzione\r\nAssociazione per il pensiero verde\r\nYUVA\r\nYuvam Associazione mondiale\r\nWWF-Turchia (Wildlife Conservation Foundation)\r\n350 Turchia\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_15_10_Murat-Cinar-su-chiusura-Radio-turca.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia Micaela San Filippo, Fiom CGIL area opposizione, sullo sciopero generale per la categoria metalmeccanica e per l’industria del 18 ottobre 2024 a con corteo a Roma corteo da piazza Bernini (ore 9.30) fino a piazza del Popolo.\r\n\r\nLo sciopero del 18 ottobre della categoria e dell'industria finalmente proclamato dopo una lunga attesa di Cisl e Uil, timorose di arrivare ad una mobilitazione assolutamente necessaria e a parte tutto firmatarie del dell'ultimo contratto, si presenta tutto sommato compatto. Nel frattempo gli stabilimenti Stellantis sono stati svuotati, alla fine di un trend partito da lontano e che, negli ultimi anni, ha presentato un indebolimento complessivo del gruppo...\r\nMa se da un lato si sciopera e si scende in piazza il 18 ottobre per rivendicare il futuro dell’industria automobilistica in Italia, dall’altro si dovrebbe contestualmente discutere di cosa mettere in campo per rinnovare il contratto nazionale.\r\nSe non ci sarà un futuro per l’industria dell’auto, sarà un problema per tutti i metalmeccanici e le metalmeccaniche che si presenteranno con questa debolezza anche sul tavolo per il rinnovo del contratto nazionale.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_15_10_Micaela-San-Filippo-FIOM-su-sciopero-18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nLa terza diretta della serata la abbiamo realizzata con Fabio Santoro del SiCobas Torino, con cui abbiamo iniziato parlando delle lotte delle lavoratrici per la catena NH nel settore alberghiero.\r\n\r\nQueste, tanto per cambiare sono contrattualizzate in subappalto, da La Canavesana Multiservice, che applica il contratto multiservizi con paghe da fame e scarse tutele, per questi e tanti altri motivi hanno scioperato e indetto un presidio davanti all'hotel centrale NH di Torino. Dopo esserci addentrati nelle specifiche delle condizioni di queste lavoratrici, Fabio ci ha ricordato della cena in svolgimento quella sera stessa, benefit per finanziare i bus per portare più persone possibili alla manifestazione nazionale contro il DDL 1660 a Roma, indetto dalla Rete liberi di lottare.\r\n\r\nOvviamente rilanciamo il nostro invito a partecipare allo sciopero generale del 18 ottobre e alla manifestazione a Roma, con partenza alle 14 in corteo da Piazza Vittorio Emanuele II, per opporsi all'aggiungersi dell'ennesimo tassello per la creazione di una vero e proprio stato di polizia.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_15_10_Fabio-SiCobas-su-lavoratori-NH-e-lancio-sciopero-e-manifestazione-no-ddl1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","24 Ottobre 2024","2024-10-24 23:41:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ar_susmamali_post_1-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 15/10/2024",1729813300,[710],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[712],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":714},{"matched_tokens":715,"snippet":716,"value":717},[71,72],"politiche e la ricerca sui \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark> (İDPAD)\r\nAssociazione per la giustizia"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello della censura dello stato turco nei confronti di una storica emittente (indipendente) di questo paese, ovvero Açık Radyo, per affrontare la questione abbiamo intervistato Murat Cinar. 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Questa decisione potrebbe produrre effetti considerevoli sul traffico di merci e la circolazione delle persone nei tre paesi interessati che sono privi di uno sbocco al mare. La Cedeao ha imposto ai tre paesi pesanti sanzioni come pressione per un ritorno dei civili al potere ,ma senza esito e minacciato un intervento militare che ha spinto alla creazione di un alleanza difensiva (Alleanza degli stati del Sahel ) tra i tre paesi governati da militari .Affrontiamo anche la questione dell'insorgenza jihadista e la collocazione del Sahel nel contesto della contesa fra il blocco occidentale , Russia e Cina .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-010224-BALDARO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Fabrizio Garbarino dell' Associazione Rurale Italiana parliamo dei vari aspetti legati alle proteste degli agricoltori che si stanno dispiegando in molti paesi europei ,sia pur con dinamiche differenti. Le problematiche connesse con l'aumento dei costi che impone un calo sostanzioso dei margini di guadagno agli agricoltori che lavorano soprattutto per i grandi complessi agroalimentari e l'aumento della tassazione,come la reintroduzione dell'Irpef sui terreni agricoli, hanno indotto gli agricoltori a protestare .Ma al di là di alcuni aspetti corporativi la questione agricola pone interrogativi sul modello di sviluppo ,la relazione fra la produzione per il territorio e gli interessi della grande distribuzione, il ruolo dei contributi all'agricoltura che finiscono per finanziare l'industria che produce macchine agricole, la sostenibilità di pratiche agronomiche compatibili con il rispetto dell'ambiente ,l'impatto dei cambiamenti climatici.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-010214-GARBARINO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","3 Febbraio 2024","2024-02-03 19:49:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 01/02/2024- BYE BYE CEDEAO ,MALI,BURKINA FASO E NIGER ABBANDONANO LA COMUNITA'DEGLI STATI DELL'AFRICA OCCIDENTALE-OLTRE I TRATTORI IL MALESSERE DELLE CAMPAGNE.",1706989790,[773],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[379],{"post_content":776},{"matched_tokens":777,"snippet":778,"value":779},[71,72],"il rispetto dell'ambiente ,l'impatto dei \u003Cmark>cambiamenti\u003C/mark> \u003Cmark>climatici\u003C/mark>.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-010214-GARBARINO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","Con Edoardo Baldaro osservatore e studioso del Sahel parliamo dell'annuncio della fuoriuscita dalla Cedeao da parte dei governi golpisti del Mali, Burkina Faso e Niger .Un evento per certi versi storico che sigilla le divergenze tra i tre paesi del Sahel e la comunità degli stati dell'Africa occidentale (CEDEAO oppure ECOWAS nella dizione inglese ),organizzazione subregionale composta da 15 membri ,fondata nel 1964 che riunisce stati anglofoni come la Nigeria e altri francofoni. 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