","Caffè turco di Murat: Sedat Peker racconta il sistema Erdoǧan","post",1621125584,[60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/aliyev/","http://radioblackout.org/tag/bayram-mammadov/","http://radioblackout.org/tag/recep-tayyip-erdogan/","http://radioblackout.org/tag/sedat-peker/",[65,66,19,67],"Aliyev","Bayram Mammadov","Sedat Peker",{"post_content":69},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":73},[71],"canzone","cantante turca che interpreta una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> d'amore palestinese che segue una","https://youtu.be/2OKablvfWPs?t=46\r\n\r\nIl pezzo musicale è evidente omaggio alla sofferenza delle persone coinvolte dalle guerre imposte dal desiderio di potere di chi non può farne a meno e così scatena guerre esiziali: una cantante turca che interpreta una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> d'amore palestinese che segue una ninna nanna sefardita.\r\n\r\n \r\n\r\nBayram Mammadov, anarchico azero condannato per lesa maestà della dinastia Aliyev (torturato, calunniato, imprigionato, esiliato), è stato ritrovato cadavere nel Bosforo. Qualche sospetto può sorgere che non si tratti di suicidio?\r\n\r\nUn pezzo particolare anche per il futuro – visto che le rivelazioni fanno parte di una serie vera e propria – è il racconto che Murat ci segnala della serie curata da una sorta di mafioso (Sedat Peker), da decenni centrale per l'assegnazione di appalti, per la conoscenza di segreti, per il coinvolgimento di sezioni di società alla greppia del presidente... insomma conosce tutti i segreti e certi atteggiamenti lo hanno indotto a vuotare il sacco e lo sta facendo in forma molto televisiva e accattivante: milioni di turchi si abbeverano alle sue parole che dischiudono – dall'estero, al sicuro – un sistema di corruzione e criminalità che governa la Turchia.\r\n\r\nAltro aspetto del mondo dorato del presidente è il fatto che la Turchia è la capitale europea dei rifiuti... non in senso positivo, è piuttosto la discarica del pattume continentale.\r\n\r\nIn coda alcune considerazioni sugli intrecci tra interessi comuni (le pallottole italiane arrivate in Myanmar attraverso la Turchia) e conflitti pretestuosi (i pescherecci italiani presi a sassate nel Mediterraneo orientale) per proseguire la rivalità tra i due paesi con interessi contrastanti in paesi terzi da colonizzare.\r\n\r\nMurat Cinar ha approfondito tutte queste notizie – e anche altro, come l'anniversario del 13 maggio 2014 del'esplosione della miniera di Soma\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/2021_05_13_Murat01.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl pezzo finale è cantato da un Gastarbaiter turco, che è anche un famoso cantante e che ha interpretato l'emigrazione anatolica in Germania, usando la lingua tedesca e le immagini di mezzo secolo fa.\r\n\r\nhttps://youtu.be/UDfIeLwMzvA\r\n\r\n ",[75],{"field":76,"matched_tokens":77,"snippet":72,"value":73},"post_content",[71],578730123365187700,{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":46,"score":82,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":84,"highlight":107,"highlights":112,"text_match":78,"text_match_info":115},{"cat_link":85,"category":86,"comment_count":46,"id":87,"is_sticky":46,"permalink":88,"post_author":49,"post_content":89,"post_date":90,"post_excerpt":52,"post_id":87,"post_modified":91,"post_thumbnail":92,"post_thumbnail_html":93,"post_title":94,"post_type":57,"sort_by_date":95,"tag_links":96,"tags":102},[43],[45],"68519","http://radioblackout.org/2021/04/caffe-turco-con-murat-aprire-canali-coprire-buchi-e-costruire-galere/","https://youtu.be/fnUh5Q3qZoA\r\n\r\n \r\n\r\nLa scelta iniziale di musica di Murat è volta a scoprire un mondo patriarcale racchiuso in quella pianura descritta dalla canzone e che è ispirazione per la politica del presidente. Una Turchia poco conosciuta, a dispetto di quella raccontata diffusamente da noi e dalla carta stampata più attenta e analitica, come è il caso dell'articolo di Alice Pistolesi da cui cominciamo per affrontare l'argomento del Kanal Istanbul sotto tutti i suoi risvolti (ambientale, speculativo, geopolitico, diplomatico...), rivelando poi chi è l'intervistato che fornisce i dati ad Alice per stilare l'elenco dei danni derivanti da questo sciagurato progetto.\r\n\r\nContro la politica di Erdoǧan – e contro anche queste storture derivanti dagli interessi personali del presidente autocrate – da 100 giorni si battono gli studenti di Boǧaziçi... e i ragazzi hanno fatto un consuntivo di ciò che ha rappresentato questa lotta che mette in evidenza la cultura di repressione. \r\n\r\nReazione che non è paragonabile a quell’“impertinente” sfoderato contro Draghi, ma forse non deve stupire la debolezza del commento giunto una settimana dopo l'accusa di essere un “dittatore”, perché Ankara non h più un centesimo in cassa e quindi non può permettersi di bruciarsi un partner commerciale come l'Italia, che investe e fornisce per miliardi di euro il paese anatolico. Un paese dove spariscono 128 miliardi di dollari e il Chp, partito d'opposizione chiede dai muri delle strade dove siano finiti. Murat ha cercato di spiegare quale percorso di corruzione fanno i denari dello stato, gli investimenti: lira turca svaluta e gli interessi bancari vengono tenuti bassi, così il risparmio si indirizza sull'acquisto di valuta straniera, venduta dalla banca centrale che si trova sguarnita di divise pregiate, un buco che si cerca di coprire con gli investimenti pubblici... ma i capitali sarebbero serviti per fronteggiare la pandemia e quindi il buco emerge sempre di più.\r\n\r\nAlmeno una buona notizia riusciamo a riportarla dal Bosforo: hanno di nuovo scarcerato il 70enne Ahmet Altan, che aveva scritto il volume Non rivedrò più il mondo. Era stato richiesto l'ergastolo per lui, avendo inviato messaggi subliminali in televisione per istigare al golpe: per poter valutare il delirio servile dei tirapiedi del presidente autocrate. Ma. proposito di carcere Murat deve anche registrare la grande quantità di carceri progettate per rimpinguare le tasche delle clientele di Erdoǧan: 928 milioni di euro, 300.000 nuovi posti in cella, 6 milioni di metri quadri di cemento; 250.000 sono già in carcere, 35 per cento dei quali in detenzione provvisoria... una nazione-galera.\r\n\r\nQui trovate l’approfondimento su questi temi che questa settimana ha proposto la rubrica di Murat Cinar:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/2021_04_15_Murat-caffè.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE questa è la breve scelta musicale di primavera annunciata da Murat\r\n\r\nhttps://youtu.be/P5HV6a8Ufh4","17 Aprile 2021","2021-04-17 13:46:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing-1024x768.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing-1536x1152.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/128-miliardi-missing.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caffè turco con Murat. 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Alla manifestazione poi le studentesse di Boǧaziçi ai domiciliari sono andate ugualmente, evadendo con le cavigliere elettroniche. Come ogni anno sono volate le consuete botte da orbi della sbirraglia e i consueti insulti del presidente. Ma è anche stata la consueta grande manifestazione gioiosa a cui foto e filmati dalla Turchia ci hanno abituato nell’ultimo decennio.\r\n\r\nMa con un’ottima notizia abbiamo iniziato la rubrica:cancellata la concessione alla. Alamos Gold (compagnia mineraria canadese) per la paventata miniera d’oro che si sarebbe aperta la strada a suon di dinamite e cianuro, distruggendo e deviando falde acquifere è stata bloccata da un’insurrezione contadina nelle foreste vicino a Canakkale che erano già state disboscate, ora si dovranno nuovamente piantumare 350mila alberi. Avevamo preso in considerazione di parlarne in questa stessa rubrica un paio di setimane fa e l’avremmo fatto con ben altro spirito, perché pareva impossibile riuscire a bloccare la inutile e dannosa miniera, cha avrebbe desertificato l’area, portando solo qualche posto di lavoro nemmeno distribuito tra gli autoctoni. Insomma i parallelismi con la Val di Susa sono tanti... solo che noi non abbiamo bloccato la Grande opera inutile e dannosa.\r\n\r\nNel podcast sentirete che Murat ha proseguito con un’altra lotta in corso, che anche questa volta si intreccia con la storia italiana: la Bialetti ha deciso di chiudere e licenziare, riprendendo l’appuntamento che dà il nome alla sua rubrica, che si conclude rievocando un 11 marzo passato in cui la Turchia aderì al Fondo monetario internazionale, che offre il destro per parlare dell’enorme debito estero turco, secondo soltanto all’Argentina.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021_03_11_2021-Murat.mp3\"][/audio]","14 Marzo 2021","2021-03-14 19:32:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Otto-marzo-stambuliota-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Otto-marzo-stambuliota-300x170.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Otto-marzo-stambuliota-300x170.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Otto-marzo-stambuliota-1024x579.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Otto-marzo-stambuliota-768x434.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Otto-marzo-stambuliota.png 1278w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caffè turco con Murat: Otto marzo di botte e miniere d’oro di lotte",1615750333,[130,131,132,133,134,135],"http://radioblackout.org/tag/alamos-gold/","http://radioblackout.org/tag/bialetti-in-lotta/","http://radioblackout.org/tag/bogazici/","http://radioblackout.org/tag/canakkale/","http://radioblackout.org/tag/oro-dei-dardanelli/","http://radioblackout.org/tag/otto-marzo-a-istanbul/",[137,138,12,139,140,141],"Alamos Gold","Bialetti in lotta","Canakkale","Oro dei Dardanelli","Otto marzo a Istanbul",{"post_content":143},{"matched_tokens":144,"snippet":145,"value":146},[71],"selezionato da Murat Cinar: una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> d’amore curda vivacizzata da un","https://youtu.be/ObEXOUnXatk\r\n\r\nInteressante la sonorità del video selezionato da Murat Cinar: una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> d’amore curda vivacizzata da un cantante curdo che vive in Canada ed eseguita con un trombonista curdo che abita a Firenze... altrettanto concitata è sta la consueta Marcia notturna dell’Otto marzo con la caccia al partecipante, e alcune trans sono state prelevate dai taxi bloccati dalla polizia. 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La repressione dei moti di piazza ancora del tutto pacifici è feroce e si possono scaricare video che mostrano la violenza poliziesca, ma anche la determinazione dei ragazzi... da ultimo Erdoğan ha pensato di fare una delle sue provocazioni da bulletto, sfidando a chiedere le sue dimissioni, se osavano: ne è scaturita una valanga di richieste in poche ore da sommergerlo: «Non credere che saremo disposti ad obbedirti» è il messaggio inviatogli dai ragazzi dell’Università del Bosforo, da sempre aperta e liberale. Ma non si è dimesso.\r\n\r\nAnzi, potevano mancare questioni anche in relazioni internazionali, che vedono accordi sia con il nemico per eccelelnza da Omero in avanti: l’Ellade. Pur di mettere le mani su parte dell’energia naturale contenuta dall’Egeo si è potuto assistere a una grande pace tra la Grecia fascista e la Turchia fascista e persino il controllo delle zone marine pare che troverà un accordo tra le due nazioni che si erano mostrati i denti solo poche settimane fa nel Mediterraneo orientale.\r\n\r\nAncora più ipocrita è stata la difesa di qualche tempo fa operata da Erdoğan a favore dei turcofoni abitanti autoctoni dello Xinjiang: gli uyghuri, etnia turcodiscendente del Nordovest della Cina di religione musulmana e sottoposti a repressione da parte della maggioranza Han, ai quali Pechino riserva periodi di deportazione, lavori forzati, rieducazione e divisione dalle famiglie dei minori. Purtroppo interessi economici, la Via della Seta, il bisogno di energia han fatto sì che la fratellanza con gli uyghuri non arrivasse più in là di blande proteste. Poi la pandemia (e il vaccino cinese, estremamente utile se fornito a prezzi vantaggiosi e in grandi quantità... in cambio della libertà di qualche profugo rifugiato politico) hanno addirittura portato a un accordo sull’estradizione degli espatriati in Turchia, proprio quando Xi applica la legge sulla sicurezza a tutti i cittadini considerati cinesi dal regime di Pechino. Murat ha invitato Sabrina Moles a parlarne con lui al termine della sua rubrica settimanale: 20 minuti di Caffè turco con Murat\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021_02_04_caffè_di_Murat.mp3\"][/audio]","7 Febbraio 2021","2021-02-07 17:00:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/ipocrisiaErdogan-repressioneXi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"219\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/ipocrisiaErdogan-repressioneXi-300x219.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/ipocrisiaErdogan-repressioneXi-300x219.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/ipocrisiaErdogan-repressioneXi-1024x749.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/ipocrisiaErdogan-repressioneXi-768x562.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/ipocrisiaErdogan-repressioneXi.jpg 1050w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caffè turco con Murat: Dall’“accoglienza” ai fratelli uyghuri alla fratellanza armata egea",1612704600,[],[],{"post_content":167},{"matched_tokens":168,"snippet":169,"value":170},[71],"è un video di una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> del movimento di Gezi, composta","https://youtu.be/nsXNL96ahu8\r\n\r\nQuesto è un video di una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> del movimento di Gezi, composta durante quelle lotte e che rimane come legame tra le lotte di quasi 8 anni fa e l’attuale mobilitazione per la prestigiosa università di Boğaziçi (e in questi ultimi giorni anche altre facoltà vedono imposti rettori ignoranti, compromessi con la cricca del Presidente autocrate, posti a presidio e manipolazione degli organismi culturali che maggiormente possono e fungono da baluardo al populismo confessionale del regime, che invece vuole forgiare il regime autoritario imponendo il suo modello, inserendo anche e soprattutto nelle istituzioni scolastiche suoi fedelissimi, che completino la repressione di ogni voce critica perseguita anche precedente al golpe, come dimostra la repressione di Gezi, che è avvenuta prima. 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Pur di mettere le mani su parte dell’energia naturale contenuta dall’Egeo si è potuto assistere a una grande pace tra la Grecia fascista e la Turchia fascista e persino il controllo delle zone marine pare che troverà un accordo tra le due nazioni che si erano mostrati i denti solo poche settimane fa nel Mediterraneo orientale.\r\n\r\nAncora più ipocrita è stata la difesa di qualche tempo fa operata da Erdoğan a favore dei turcofoni abitanti autoctoni dello Xinjiang: gli uyghuri, etnia turcodiscendente del Nordovest della Cina di religione musulmana e sottoposti a repressione da parte della maggioranza Han, ai quali Pechino riserva periodi di deportazione, lavori forzati, rieducazione e divisione dalle famiglie dei minori. Purtroppo interessi economici, la Via della Seta, il bisogno di energia han fatto sì che la fratellanza con gli uyghuri non arrivasse più in là di blande proteste. Poi la pandemia (e il vaccino cinese, estremamente utile se fornito a prezzi vantaggiosi e in grandi quantità... in cambio della libertà di qualche profugo rifugiato politico) hanno addirittura portato a un accordo sull’estradizione degli espatriati in Turchia, proprio quando Xi applica la legge sulla sicurezza a tutti i cittadini considerati cinesi dal regime di Pechino. Murat ha invitato Sabrina Moles a parlarne con lui al termine della sua rubrica settimanale: 20 minuti di Caffè turco con Murat\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021_02_04_caffè_di_Murat.mp3\"][/audio]",[172],{"field":76,"matched_tokens":173,"snippet":169,"value":170},[71],{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":46,"score":82,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":46},{"document":176,"highlight":203,"highlights":208,"text_match":78,"text_match_info":211},{"cat_link":177,"category":178,"comment_count":46,"id":179,"is_sticky":46,"permalink":180,"post_author":49,"post_content":181,"post_date":182,"post_excerpt":52,"post_id":179,"post_modified":183,"post_thumbnail":184,"post_thumbnail_html":185,"post_title":186,"post_type":57,"sort_by_date":187,"tag_links":188,"tags":196},[43],[45],"66375","http://radioblackout.org/2021/01/il-caffe-turco-con-murat-un-2020-difficile-ma-non-sospendiamo-il-giudizio-sul-2021/","https://youtu.be/pC5Xs9ah91o\r\n\r\n \r\n\r\nCon questo brano (Askin Bahardi, canzone storica pop in lingua turca) triste nel testo che documenta lo stato d’animo di un abbandono, nonostante l’aria allegra della musica Murat ha voluto forse sintetizzare\r\n\r\nMurat ci teneva a fare il consuntivo di un anno difficile in Turchia non solo per via della pandemia – che comunque non ha scherzato nemmeno sul Bosforo, nonostante i dati falsi diffusi fino a due settimane fa dalle istituzioni –, ma anche per il diritto alla libertà di stampa; detenzioni provvisorie, condanne, aggressioni, licenziamenti e multe.\r\n\r\nMa anche per le donne non è stato un anno facile. La Turchia continua e detenere il triste record dei femminicidi tra i paesi dell’Osce. Ma pure il mondo del lavoro non se la passa bene, tanto che cominciano le proteste operaie.\r\n\r\nPoi si accomunano le nomine universitarie; quella imposta all’università del Bosforo e quella che riporta Mariano Giustino che abbiamo coinvolto la scorsa settimana: «Il professore di origine turca Metin Tolan è stato eletto rettore all'unanimità presso l'Università di Göttingen (città universitaria in Bassa Sassonia). Eletto e non nominato». Ma oltre alle proteste universitarie contro il nuovo rettore dell'Università di Bogazici ci siamo concessi una fuga verso i nomi che ha scelto nella sua squadra il nuovo presidente statunitense Biden, perché sono molto conosciuti da queste parti, tanto che Murat li aveva infilati tutti in un tris di previsioni che potete trovare nelle puntate precedenti.\r\n\r\nMa questo ha dato la stura ad alcune considerazioni sui casi di pirateria nel Golfo di Guinea, dove il mercantile Mozart con sede a Istanbul, ma battente bandiera liberiana con ciurma turca composta da 15 marinai rapiti è stato sequestrato da imbarcazioni nigeriane (l’unico azero a bordo è stato ucciso). 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La canzone introduttiva è Mahkumsunuz, del gruppo musicale Bandista.\r\n\r\nhttps://youtu.be/Pv85eWxW_Dk\r\n\r\nVienna ha espulso un cittadino italiano di origine turca con l'accusa di spionaggio per conto di Ankara. Visti i precedenti non si capisce cosa ci sia dietro: come mai l’Austria non ha collaborato come i francesi quando furono uccise le tre compagne del Pkk a Parigi – era anche allora gennaio, nel 2013 – Sakine Cansiz, cofondatrice del Pkk, Fidan Dogan e Leyla Soylemez; sarà perché i servizi austriaci dovevano qualche favore a quelli italiani? strano, perché turchi e italiani collaborano molto, come si può ricordare da un vecchio Caffe di Murat sulla liberazione di Silvia Romano nel feudo somalo di Erdoğan. Comunque la sensazione è che quell’agente segreto fosse molto pericoloso e avesse nel mirino una ministra austriaca di origine curdo-turca, ma ora probabilmente sono in pericolo altri turchi in Italia... o magari giornalisti come Mariano Giustino, che corrisponde da Istanbul e racconta il caso di un cittadino italiano che segnala i giornalisti italiani che operano in Turchia alle autorità turche..\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Mariano-Giustino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAltro capitolo riguarda la legge sui social che continua a penalizzare i big. Dal 19 gennaio Twitter, Periscope e Pinterest non possono fare pubblicità in Turchia, mentre facebook è capitolata e ha deciso di aprire una sede in Turchia e quindi si sottomette a pagare le tasse ad Ankara.\r\n\r\nInfine riprendiamo le proteste universitarie continuano, gli studenti e le studentesse lgbtqi+ dell'Università di Bogaziçi organizzano un Pride straordinario dentro il campus e una protesta al molo di Kadikoy contro il nuovo rettore.\r\n\r\nNella rubrica \"Accade oggi\", abbiamo parlato della \"tassa del reddito\" imposta nel 1942 sopratutto per confiscare i beni dei cittadini non musulmani: poco più dell’1% pagava quasi il 90% delle tasse\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021_01_21_murat_intelligence.mp3\"][/audio]","25 Gennaio 2021","2021-01-25 00:37:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"149\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-300x149.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-300x149.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-1024x507.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush-768x380.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/turkish-hush-hush.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Caffè turco con Murat: frenetiche attività di intelligence e chiusure sui social",1611535064,[132,226,62,227,228],"http://radioblackout.org/tag/mariano-giustino/","http://radioblackout.org/tag/servizi-segreti-turchi/","http://radioblackout.org/tag/social-media/",[12,230,19,231,232],"Mariano Giustino","servizi segreti turchi","social media",{"post_content":234},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[71],"La \u003Cmark>canzone\u003C/mark> introduttiva è Mahkumsunuz, del gruppo","? 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Pillole sintetiche dal mondo-guerra.\r\n1.4 e 1.5 (7.04.24 e 14.04.24)\r\n\r\nI minerali critici sono considerati il fondamento dell'economia del XXI secolo, essenziali per le applicazioni militari - e quindi per lo scellerato piano di riarmo europeo \"Rearm Europe\" recentemente approvato dal Parlamento europeo - per le infrastrutture industriali e per l'elettrificazione nel contesto tanto della cd. \"transizione digitale\" quanto di quella \"energetica\".\r\n\r\nDa Malthus al Club di Roma, da Proudhon a Marx, alla teoria della dipendenza, sono numerosi e contrapposti gli autori che hanno sottolineato non solo che il capitalismo si basa su flussi di materia ed energia, ma anche che la sua crescita si accompagna a \"prelievi\" crescenti nella biosfera e oltre. L'estrattivismo inteso come sfruttamento industriale e distruttivo dell'ambiente, in tutte le sue forme, non ha quindi nulla di nuovo, nell'era moderna, se non forse la parola, della cui storia accenneremo in queste puntate. Rigettando le riduzionistiche declinazioni economiciste del concetto, in questo senso l’estrattivismo nomina il sostrato materiale di tutto il sistema capitalista globale e il suo legame strutturale e indissolubile con la crescente vampirizzazione del mondo (non soltanto quello definito come “naturale”), oggettificato in quanto \"risorsa\".\r\n\r\nLa dimensione materiale e distruttiva del capitalismo termoindustriale viene allo stesso tempo costantemente mistificata, tanto da costituirne un rimosso tale da raggiungere esiti estremi. Come nel caso di Kiruna, in Svezia, nella provincia della Lapponia, che si trova a 150 chilometri a nord del circolo polare artico. Dall'inizio di dicembre, per lunghe settimane, la città è avvolta dalla notte polare. In inverno, la temperatura media è di – 14 °C. Per molto tempo, solo i Saamis hanno popolato queste lande. A seguito della scoperta di un giacimento di ferro, nel 1890, vi si stabilì una società mineraria. La città di Kiruna si è sviluppata vicino alla miniera nel 1903 e oggi ospita più di ventimila persone. La ricchezza del suolo è considerata straordinaria. Ancora lontana dall'essere esaurita, la miniera ha già prodotto più di un miliardo di tonnellate di minerale. La vena del giacimento così prolifico, però, penetra nel terreno con un'inclinazione di 60 gradi, il che la conduce direttamente sotto la città, che viene poco a poco inghiottita dalla miniera. Questa esercita una tale presa sugli abitanti di Kiruna che quando la società mineraria statale che la gestisce ha proposto di spostare la città di 3 km, non ha incontrato alcuna resistenza. Gli abitanti sembrano aver normalizzato il fatto che la miniera, come un Moloch moderno, inghiottisce le loro case, le loro strade, i loro spazi di vita.\r\n\r\nE' di questo rimosso, e del suo nesso con il fondamento ed orizzonte bellico del mondo in cui viviamo, che parliamo nelle due puntate di aprile di Happy Hour, insieme ad una compagna del Collettivo Escombrera, autore del libro \"Il rimosso della miniera. La nuova febbre dell'oro nell'Europa in guerra\" (OGzero, 2024).\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/HAPPY-HOUR-ESTRATTIVISMOpt1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n_prima puntata_7.04.24_\r\n00:00 - a cosa serve l'Energia?\r\n08:19 - addentrarsi nella \"materia\": materie prime critiche, strategiche, terre rare\r\n14:50 - riconfigurazione delle catene di approvvigionamento nella guerra mondiale \"a pezzi\"\r\n22:00 - utilità della miniera: militare, nucleare, AI, medicina, agroindustria, finanza, automotive, rinnovabili...\r\n27:30 - fronti di guerra: i progetti strategici europei e italiani del Critical Raw Material Act, l'Ucraina, la Serbia, Panama, l'Artico\r\n57:45- la realtà estrattiva protoindustriale, la produzione della \"natura a buon mercato\"\r\n1:03:30 - Estratti da \"L'invenzione della tradizione del cavar marmi\" nelle Alpi Apuane (Cheddite?, 2021)\r\n1:07:27 - il caso delle Alpi occidentali, le lingere di galleria\r\n1:16:12 - colonialismo interno ed esterno: il Regio Editto Savoia sulla proprietà del sottosuolo del 1840, applicato in Sardegna nel 1848\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/HAPPY-HOUR-ESTRATTIVISMOpt2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n_seconda puntata_14.04.24_\r\n00:00 - il rapporto metabolico tra Capitale e \"natura\" si dà in relazione all'intreccio tra Scienza e Tecnica\r\n7:10 - il ruolo dello Stato e del capitalismo finanziario transnazionale: il caso di ISPRA e Altamin Ldt\r\n19:40 - genealogia del concetto di \"estrattivismo\", lottare contro le forze che rendono sacrificabili alcuni luoghi di vita\r\n27:50 - intrecci: processi di accumulazione originaria in Europa come nel \"Sud globale\"\r\n36:40 - Zonizzazione e militarizzazione: che mondo produce la miniera?\r\n41:20 - Materie prime \"di carta\": il ruolo della finanza\r\n43:45 - \"Ecologia di guerra\", la mitologia green dell'autonomia energetica nello scenario bellico europeo\r\n48:12 - Chi non può essere cooptato, deve essere silenziato: il dispositivo Nimby\r\n\r\n \r\n\r\n_intermezzi musicali_\r\n\r\nTerra, Caetano Veloso\r\n\r\nLa lingera di galleria, canzone dei minatori\r\n\r\nLes mines de charbon, Claude Nougaro\r\n\r\nOcchi di rana, Kina\r\n\r\nIndecifrabile, Arturo\r\n\r\nWorking in the coal mine, Lee Dorsey","15 Aprile 2025","2025-10-14 11:56:19","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Capture-decran-2024-02-16-a-08.23.13.jpg-200x110.png","Zone di sacrificio: il ritorno della miniera nell'Europa in guerra.",1744709328,[412],"https://radioblackout.org/tag/guerra/",[414],"guerra",{"post_content":416},{"matched_tokens":417,"snippet":418,"value":419},[71],"Veloso\r\n\r\nLa lingera di galleria, \u003Cmark>canzone\u003C/mark> dei minatori\r\n\r\nLes mines de","Happy Hour. 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Oltre alla documentazione delle mattanze di civili, sono arrivate notizie anche di una imponente carovana composta da membri del Fronte al-Nusra, di al-Qaeda, dell'ISIS e dell'SNA dirette nelle aree dove sono maggiormente concentrare le comunità di fede nusayri-alawita.\r\n\r\nI massacri continuano anche ora mentre stiamo registrando, nella sera del nove marzo, e l'Osservatorio Siriano per i diritti umani conta ormai centinaia di civili alawiti uccisi nella regione costiera dalle cosìddette forze di sicurezza e dai gruppi alleati tramite esecuzioni seguite da saccheggi e distruzione delle proprietà. L'accusa che pare muovere queste operazioni è quella di presunta fedeltà al regime caduto di Assad, le cui tecniche di guerra vengono ora replicate dalle milizie di HTS che lanciano indiscriminatamente esplosivi dagli elicotteri, come le forze di Bashar Assad facevano a inizio della guerra.\r\n\r\nGià dalla prima mattina si sono tenute proteste di parte della popolazione delle principali aree costiere, in particolare in prossimità delle basi russe ancora presenti sul territorio, per chiedere l'intervento dell'esercito contro le bande assassine di al Jolani e dello stato fascista turco che hanno ripreso questi massacri. non si tratta tuttavia di una risposta limitata alla situazione di queste notti, perchè già nei giorni precedenti in diverse aree della Siria si erano formate proteste simili contro il governo di transizione e l'attuale processo costituente.\r\n\r\nE' inoltre delle ultime ore di questa giornata la notizia che le forze fedeli all'amministrazione di Damasco hanno attaccato il checkpoint nel quartiere Shex Meqsoud di Aleppo, che è fin ora autoamministrato e protetto dalle forza di difesa democratiche, le SDF. L'azione ha lasciato feriti diversi membri dell'ordine pubblico e alcuni cittadini, senza tuttavia avere altre conseguenze.\r\n\r\nAnche nella regione di Zap, nel Basur, il Kurdistan iracheno, i bombardamenti sulle montagne della guerrilla che riportavamo la scorsa settimana ancora continuano ed è importante sottolineare come questo accada anche nonostante la dichiarazione di cessate il fuoco del PKK, che chiaramente deve mantenere la possibilità di autodifesa in caso di attacchi.\r\n\r\n“Salutiamo tutte le donne che hanno resistito a ogni tipo di molestia, tortura e violenza fin dall'inizio della storia, che con la loro resistenza si sono guadagnate un posto nella memoria sociale e che sono motivo di orgoglio.\" - Inizia così il messaggio del Comando Generale delle YPJ per la Giornata Internazionale della donna lavoratrice. \" \r\n\r\nSi ricordano le martiri cadute resistendo, si riportano vivi i nomi delle antenate che con le loro vite hanno contribuito a tessere la storia della libertà, con un discorso che ancora una volta tiene insieme il presente di guerra, la tensione al futuro libero e il passato come elemento che, come cosa viva, può infondere la propria linfa nutriente alle donne che lottano in questi nostri giorni. \r\n\r\nSi legge: \"La cultura della resistenza dell'8 marzo continua ancora oggi nella Siria settentrionale e orientale sotto la guida delle YPJ. Le donne difendono se stesse e le loro società con sacrificio, eroismo e resilienza senza precedenti in tutti gli ambiti della vita. Migliaia di belle anime combatterono eroicamente in queste terre e furono martirizzate nella lotta per la libertà. Donne provenienti da tutto il mondo e dal Kurdistan si sono riversate nella rivoluzione e hanno scritto poemi epici con il loro coraggio. (...) Ancora una volta, persone di tutte le fedi, gruppi etnici e colori si abbracciarono e furono testimoni di questa lotta storica. Questa lotta sarà coronata dalla vittoria con la fede, la conoscenza, la volontà e il potere delle donne.\"\r\n\r\n Riguardo all'appello del leader Apo di cui abbiamo parlato la scorsa settimana le compagne riportano il grande entusiasmo che ha suscitato nel popolo e in particolare nelle donne, che ne hanno tratto forza rinnovata anche per affrontare un otto marzo di celebrazioni e lotta. \"Riteniamo - scrivono - che la chiamata di Leader APO sia significativa e preziosa. Seguiamo da vicino le discussioni odierne sulla soluzione del problema curdo. Oggi lo Stato turco mostra il suo atteggiamento nei confronti del processo con i suoi intensi attacchi alla diga di Tishrin e al ponte Qereqozax. \r\n\r\nLa Siria ha vissuto grandi dolori e sofferenze negli ultimi 14 anni. Questi dolori sociali non possono essere risolti da HTS e dal suo leader al Jolani. Il governo stabilito a Damasco non può risolvere i problemi con la mentalità jihadista e salafita, Non può eliminare 14 anni di distruzione e dolore. Gli oppositori di questa amministrazione sono oggi sottoposti ad attacchi sistematici, violenze e genocidi in tutta la Siria. I drusi sono soggetti a oppressione e attacchi, gli aleviti sono soggetti a genocidio, il popolo curdo viene negato. Anche il popolo arabo rimane senza volontà e opzioni. Una mentalità che costringa tutti a tacere e a sottomettersi all'oppressione non può risolvere i problemi o salvarsi dalla sorte toccata al regime di Baath. Pertanto, coloro che adottano lo stesso percorso e metodo, finiranno come la fine del regime di Baath.\"\r\n\r\n \r\n\r\n La rivoluzione del Rojava è prima di tutto la rivoluzione delle donne, una rivoluzione della società. L'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna è una data che per sua stessa storia è una data socialista: nel 1917, l'8 marzo apriva le porte alla rivoluzione russa, con le donne scese in strada per protestare per le istanze più semplici eppure più radicali: il pane e la pace. Anche a Torino nell'agosto del 1917 saranno le donne a scendere in piazza per prime contro la guerra e non è un caso che siano proprio le donne a sentire con più forza l'urgenza del momento, in quanto storicamente incarnano il lavoro riproduttivo e sono coloro che permettono a tutta la vita della società di scorrere e di intrecciarsi. Questo anche la rivoluzione del Rojava lo sa ed è infatti in occasione delle celebrazioni dell'otto marzo del 1998 che il leader Ocalan ha invitato le compagne a teorizzare e rendere strategia rivoluzionaria l'ideologia di liberazione della donna. Dove tutti i socialismi precedenti hanno fallito, lì le donne del Rojava hanno posto le basi profonde per una vita libera in primis dal patriarcato, unendo alla lotta di classe quella di genere. \r\n\r\nL'auto-organizzazione delle donne era iniziata nella guerriglia nel 1993, ma è dal congresso del 1995 che anche per il PKK, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, il cui presidente è tutt'ora Abdullah Ocalan, diventa una necessità ineludibile dell'organizzazione rivoluzionaria. Successivamente, il primo Congresso di liberazione delle donne curde, avvenuto qualche mese dopo, e spesso definito come la “prima conferenza nazionale delle donne”, ha permesso alle donne di diverse aree di discutere i loro problemi, di criticare e autocriticarsi, di definire principi, stili organizzativi e meccanismi decisionali, creando anche la prima organizzazione femminile autonoma e separata. \r\n\r\nAnche per quanto riguarda l'esercito di difesa delle donne si sono fatte profonde analisi, decretando che dovesse essere qualcosa di radicalmente nuovo, di qualitativamente diverso dagli eserciti militaristi e colonialisti, così le donne guerrigliere hanno prodotto profonde ricerche sulla partecipazione femminile alle lotte socialiste e di liberazione nazionale in America Centrale e Latina, in Cina, in Vietnam, Algeria, Palestina, Germania, Irlanda e Paesi Baschi. Constatata, anche nelle più rosse lotte di liberazione nazionale, la mancanza di profonde analisi delle dinamiche del patriarcato e delle sue intersezioni - diremmo oggi - con le altre forme di oppressione, hanno compreso che per abolire sistemi di oppressione così complessi da ingabbiare tutte le sfere della vita, bisognava partire dalla forma più antica di violenza: il patriarcato.\r\n\r\n \r\n\r\nUccidere e trasformare la mascolinità dominante è il principio primario del socialismo nella prospettiva di Abdullah Ocalan e del movimento per la libertà, per cui conoscere le radici storiche che hanno reso la donna la prima colonia è essenziale per comprendere la radicalità del lavoro, anche in forma di autocritica, che è necessario fare per la rivoluzione. ed è anche di questo infatti che parla il messaggio arrivato questo sabato dal carcere di Imrali, un messaggio di speranza e di affetto rivolto alle compagne e alle donne in lotta firmato da Abdullah Ocalan.\r\n\r\nRipercorrendo la storia del patriarcato fino alle sue radici più lontane, risalenti a circa 5000 anni fa, Ocalan mette in luce in particolare da un lato il suo carattere sistemico, dall'altro il fatto che si tratti di una mentalità cresciuta insieme alla mentalità delle religioni monoteiste e alle prime forme di città-stato. Per opporsi a ciò, è dunque fondamentale che le donne abbiano consapevolezza d'essere il soggetto sociale che più ha possibilità di far vivere una vera e propria cultura della libertà e che il resto della società, e in particolare gli uomini socialisti, si questionino in maniera radicale su se e come sono in grado di rapportarsi democraticamente con le donne. Scrive infatti: \"Il socialismo può essere raggiunto solo attraverso la libertà delle donne. Senza la libertà delle donne non si può essere socialisti. Il socialismo non si può realizzare. Senza democrazia, non ci può essere socialismo. La mia prima prova di socialismo si è resa evidente nel modo in cui parlavo alle donne. Una persona che non sa come parlare a una donna non può essere un socialista. Per un uomo, diventare socialista dipende dal modo in cui si relaziona con le donne.\"\r\n\r\nOcalan continua \"La rinascita che avverrà è molto importante. 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Oltre alla documentazione delle mattanze di civili, sono arrivate notizie anche di una imponente carovana composta da membri del Fronte al-Nusra, di al-Qaeda, dell'ISIS e dell'SNA dirette nelle aree dove sono maggiormente concentrare le comunità di fede nusayri-alawita.\r\n\r\nI massacri continuano anche ora mentre stiamo registrando, nella sera del nove marzo, e l'Osservatorio Siriano per i diritti umani conta ormai centinaia di civili alawiti uccisi nella regione costiera dalle cosìddette forze di sicurezza e dai gruppi alleati tramite esecuzioni seguite da saccheggi e distruzione delle proprietà. L'accusa che pare muovere queste operazioni è quella di presunta fedeltà al regime caduto di Assad, le cui tecniche di guerra vengono ora replicate dalle milizie di HTS che lanciano indiscriminatamente esplosivi dagli elicotteri, come le forze di Bashar Assad facevano a inizio della guerra.\r\n\r\nGià dalla prima mattina si sono tenute proteste di parte della popolazione delle principali aree costiere, in particolare in prossimità delle basi russe ancora presenti sul territorio, per chiedere l'intervento dell'esercito contro le bande assassine di al Jolani e dello stato fascista turco che hanno ripreso questi massacri. non si tratta tuttavia di una risposta limitata alla situazione di queste notti, perchè già nei giorni precedenti in diverse aree della Siria si erano formate proteste simili contro il governo di transizione e l'attuale processo costituente.\r\n\r\nE' inoltre delle ultime ore di questa giornata la notizia che le forze fedeli all'amministrazione di Damasco hanno attaccato il checkpoint nel quartiere Shex Meqsoud di Aleppo, che è fin ora autoamministrato e protetto dalle forza di difesa democratiche, le SDF. L'azione ha lasciato feriti diversi membri dell'ordine pubblico e alcuni cittadini, senza tuttavia avere altre conseguenze.\r\n\r\nAnche nella regione di Zap, nel Basur, il Kurdistan iracheno, i bombardamenti sulle montagne della guerrilla che riportavamo la scorsa settimana ancora continuano ed è importante sottolineare come questo accada anche nonostante la dichiarazione di cessate il fuoco del PKK, che chiaramente deve mantenere la possibilità di autodifesa in caso di attacchi.\r\n\r\n“Salutiamo tutte le donne che hanno resistito a ogni tipo di molestia, tortura e violenza fin dall'inizio della storia, che con la loro resistenza si sono guadagnate un posto nella memoria sociale e che sono motivo di orgoglio.\" - Inizia così il messaggio del Comando Generale delle YPJ per la Giornata Internazionale della donna lavoratrice. \" \r\n\r\nSi ricordano le martiri cadute resistendo, si riportano vivi i nomi delle antenate che con le loro vite hanno contribuito a tessere la storia della libertà, con un discorso che ancora una volta tiene insieme il presente di guerra, la tensione al futuro libero e il passato come elemento che, come cosa viva, può infondere la propria linfa nutriente alle donne che lottano in questi nostri giorni. \r\n\r\nSi legge: \"La cultura della resistenza dell'8 marzo continua ancora oggi nella Siria settentrionale e orientale sotto la guida delle YPJ. Le donne difendono se stesse e le loro società con sacrificio, eroismo e resilienza senza precedenti in tutti gli ambiti della vita. Migliaia di belle anime combatterono eroicamente in queste terre e furono martirizzate nella lotta per la libertà. Donne provenienti da tutto il mondo e dal Kurdistan si sono riversate nella rivoluzione e hanno scritto poemi epici con il loro coraggio. (...) Ancora una volta, persone di tutte le fedi, gruppi etnici e colori si abbracciarono e furono testimoni di questa lotta storica. Questa lotta sarà coronata dalla vittoria con la fede, la conoscenza, la volontà e il potere delle donne.\"\r\n\r\n Riguardo all'appello del leader Apo di cui abbiamo parlato la scorsa settimana le compagne riportano il grande entusiasmo che ha suscitato nel popolo e in particolare nelle donne, che ne hanno tratto forza rinnovata anche per affrontare un otto marzo di celebrazioni e lotta. \"Riteniamo - scrivono - che la chiamata di Leader APO sia significativa e preziosa. Seguiamo da vicino le discussioni odierne sulla soluzione del problema curdo. Oggi lo Stato turco mostra il suo atteggiamento nei confronti del processo con i suoi intensi attacchi alla diga di Tishrin e al ponte Qereqozax. \r\n\r\nLa Siria ha vissuto grandi dolori e sofferenze negli ultimi 14 anni. Questi dolori sociali non possono essere risolti da HTS e dal suo leader al Jolani. Il governo stabilito a Damasco non può risolvere i problemi con la mentalità jihadista e salafita, Non può eliminare 14 anni di distruzione e dolore. Gli oppositori di questa amministrazione sono oggi sottoposti ad attacchi sistematici, violenze e genocidi in tutta la Siria. I drusi sono soggetti a oppressione e attacchi, gli aleviti sono soggetti a genocidio, il popolo curdo viene negato. Anche il popolo arabo rimane senza volontà e opzioni. Una mentalità che costringa tutti a tacere e a sottomettersi all'oppressione non può risolvere i problemi o salvarsi dalla sorte toccata al regime di Baath. Pertanto, coloro che adottano lo stesso percorso e metodo, finiranno come la fine del regime di Baath.\"\r\n\r\n \r\n\r\n La rivoluzione del Rojava è prima di tutto la rivoluzione delle donne, una rivoluzione della società. L'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna è una data che per sua stessa storia è una data socialista: nel 1917, l'8 marzo apriva le porte alla rivoluzione russa, con le donne scese in strada per protestare per le istanze più semplici eppure più radicali: il pane e la pace. Anche a Torino nell'agosto del 1917 saranno le donne a scendere in piazza per prime contro la guerra e non è un caso che siano proprio le donne a sentire con più forza l'urgenza del momento, in quanto storicamente incarnano il lavoro riproduttivo e sono coloro che permettono a tutta la vita della società di scorrere e di intrecciarsi. Questo anche la rivoluzione del Rojava lo sa ed è infatti in occasione delle celebrazioni dell'otto marzo del 1998 che il leader Ocalan ha invitato le compagne a teorizzare e rendere strategia rivoluzionaria l'ideologia di liberazione della donna. Dove tutti i socialismi precedenti hanno fallito, lì le donne del Rojava hanno posto le basi profonde per una vita libera in primis dal patriarcato, unendo alla lotta di classe quella di genere. \r\n\r\nL'auto-organizzazione delle donne era iniziata nella guerriglia nel 1993, ma è dal congresso del 1995 che anche per il PKK, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, il cui presidente è tutt'ora Abdullah Ocalan, diventa una necessità ineludibile dell'organizzazione rivoluzionaria. Successivamente, il primo Congresso di liberazione delle donne curde, avvenuto qualche mese dopo, e spesso definito come la “prima conferenza nazionale delle donne”, ha permesso alle donne di diverse aree di discutere i loro problemi, di criticare e autocriticarsi, di definire principi, stili organizzativi e meccanismi decisionali, creando anche la prima organizzazione femminile autonoma e separata. \r\n\r\nAnche per quanto riguarda l'esercito di difesa delle donne si sono fatte profonde analisi, decretando che dovesse essere qualcosa di radicalmente nuovo, di qualitativamente diverso dagli eserciti militaristi e colonialisti, così le donne guerrigliere hanno prodotto profonde ricerche sulla partecipazione femminile alle lotte socialiste e di liberazione nazionale in America Centrale e Latina, in Cina, in Vietnam, Algeria, Palestina, Germania, Irlanda e Paesi Baschi. Constatata, anche nelle più rosse lotte di liberazione nazionale, la mancanza di profonde analisi delle dinamiche del patriarcato e delle sue intersezioni - diremmo oggi - con le altre forme di oppressione, hanno compreso che per abolire sistemi di oppressione così complessi da ingabbiare tutte le sfere della vita, bisognava partire dalla forma più antica di violenza: il patriarcato.\r\n\r\n \r\n\r\nUccidere e trasformare la mascolinità dominante è il principio primario del socialismo nella prospettiva di Abdullah Ocalan e del movimento per la libertà, per cui conoscere le radici storiche che hanno reso la donna la prima colonia è essenziale per comprendere la radicalità del lavoro, anche in forma di autocritica, che è necessario fare per la rivoluzione. ed è anche di questo infatti che parla il messaggio arrivato questo sabato dal carcere di Imrali, un messaggio di speranza e di affetto rivolto alle compagne e alle donne in lotta firmato da Abdullah Ocalan.\r\n\r\nRipercorrendo la storia del patriarcato fino alle sue radici più lontane, risalenti a circa 5000 anni fa, Ocalan mette in luce in particolare da un lato il suo carattere sistemico, dall'altro il fatto che si tratti di una mentalità cresciuta insieme alla mentalità delle religioni monoteiste e alle prime forme di città-stato. Per opporsi a ciò, è dunque fondamentale che le donne abbiano consapevolezza d'essere il soggetto sociale che più ha possibilità di far vivere una vera e propria cultura della libertà e che il resto della società, e in particolare gli uomini socialisti, si questionino in maniera radicale su se e come sono in grado di rapportarsi democraticamente con le donne. Scrive infatti: \"Il socialismo può essere raggiunto solo attraverso la libertà delle donne. Senza la libertà delle donne non si può essere socialisti. Il socialismo non si può realizzare. Senza democrazia, non ci può essere socialismo. La mia prima prova di socialismo si è resa evidente nel modo in cui parlavo alle donne. Una persona che non sa come parlare a una donna non può essere un socialista. Per un uomo, diventare socialista dipende dal modo in cui si relaziona con le donne.\"\r\n\r\nOcalan continua \"La rinascita che avverrà è molto importante. Le donne non devono essere considerate solo biologicamente, ma anche socialmente, culturalmente e storicamente. Come dice Simone De Beauvoir, non si nasce donna, si diventa donna.\"\r\n\r\n e conclude con \"Il problema delle donne è ancora più profondo del problema curdo. Il problema delle donne è ancora più centrale del problema curdo. Abbiamo ottenuto solo piccoli miglioramenti in questo senso. La cultura della guerra e del conflitto è diretta principalmente contro le donne. La distruzione di questa cultura è la forza trainante della nostra lotta.\r\nLo spirito di questo periodo è la politica democratica e il linguaggio è quello della pace. L'Appello per la pace e la società democratica è allo stesso tempo un Rinascimento per le donne. Saluto le donne che credono nella vita comune e ascoltano il mio appello con l'amore di Mem e Zîn e Dervish Evde, e festeggio l'8 marzo, Giornata internazionale delle donne lavoratrici.\"\r\n\r\nLa nostra vendetta sarà la rivoluzione delle donne - è uno degli slogan che da questa rivoluzione ci giungono come invito e che sabato spiccava su alcuni cartelli anche nelle nostre piazze.\r\n\r\n \r\n\r\nQui la \u003Cmark>canzone\u003C/mark> utilizzata nel podcast!",[443],{"field":76,"matched_tokens":444,"snippet":440,"value":441},[71],{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":46,"score":82,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":46},{"document":447,"highlight":735,"highlights":740,"text_match":78,"text_match_info":743},{"comment_count":46,"id":448,"is_sticky":46,"permalink":449,"podcastfilter":450,"post_author":451,"post_content":452,"post_date":453,"post_excerpt":52,"post_id":448,"post_modified":454,"post_thumbnail":455,"post_title":456,"post_type":310,"sort_by_date":457,"tag_links":458,"tags":597},"92572","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-14-al-20-ottobre-2024/",[255],"fritturamista"," \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 14 ore 13,30 - Racconti ovali 4 31 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 15 ore 12,30 - Proiezioni di Sizigia pt.1 2 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Fuoco fatuo\" di Pierre Drieu La Rochelle.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 16 ore 8,30 - Perno Originario #2 20 minuti [Porfido]:\r\n\r\n\"Nello scorso episodio, abbiamo visto come lo spazio economico tedesco si sia costituito attorno a tre epicentri. Nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri. Ma sono questi tre a trainare lo sviluppo della proto-industria dell'area tedesca nell'alto Medioevo [...] È questo lo sfondo e la base materiale per la proliferazione di sette religiose dalle vedute eterodosse e, più fondamentalmente, della rivendicazione di libero accesso alla parola divina di contro al suo monopolio ecclesiastico, che sarà il nodo ideologico della riforma protestante, come lo era già stato per le eresie catare e bogomile qualche secolo prima\" \r\n\r\n\"Come è noto, la cristallizzazione dell'idea protestante inizia prima della Guerra dei contadini del 1524-1526. È nel 1517 che il monaco agostiniano Martin Lutero pubblica la sue tesi ostili al traffico delle indulgenze, che contestano direttamente l'autorità papale. Quattro anni dopo, Lutero viene scomunicato dalla Chiesa di Roma e messo al bando dal Sacro Romano Impero. Ma è solo dopo la sconfitta della Guerra dei Contadini che questa cristallizzazione prosegue come un ché di essenzialmente religioso, costituendosi in un insieme distinto di dottrine. La vittoria della riforma nel cielo dell'ideologia è la sanzione della sconfitta della rivoluzione tedesca nel mondo materiale\"\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.2_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[donwload]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 16 ore 15,30 - Ottobre Peso Mixtape - Light Item showcase 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata Light Item showcase, con: non materia, Rico + Mrs Bhutan, Radio merda malata random act sets, Bokeh Version vs RWDFWD,\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ottobre-peso-Mixtape-Light-Item-Showcase_31.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 17 ore 8,30 - L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]:\r\n\r\nTratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Levasione-è-un-dovere_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan pt. 2 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 20 - Psychotronic Radio vol.9 43 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL-9.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 20,30 - Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 37 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ottobre-peso-Mixtape-Blackout-Garage-Fest_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 23,30 - Brodo meridionali della galassia 70 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRicomincia Brodo di Cagne Strategico, si inizia alla grande, maciulliamo Antonio Rezza beccato a Napoli per la presentazione del suo nuovo film “Il Cristo In Gola”, a seguire un po’ di nuovi ascolti e in fine in toto l’opera prima “Les Filles du Feu” dell’agitatore violoncellista/performer francese Sebastian Lemporte aka Aki Hano, per gli amanti della forma canzone, la poesia e la grana del nastro…\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Brodo-meridionali-della-galassia_70.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 9,30 - Speciale OP. SCINTILLA – Rivolte, lotta e solidarietà 2021 57 minuti [Radio Blackout, Macerie su macerie]:\r\n\r\nGiovedì 7 ottobre 2021 è iniziato il processo per associazione sovversiva contro lo Stato e alcuni capi specifici per diciotto compagni e compagne. A trentadue mesi esatti dallo sgombero, alla sbarra vengono portati, oltre agli imputati, proprio l’esperienza intorno al fu Asilo occupato, il progetto Macerie e Storie di Torino e il sacrosanto odio verso le prigioni per immigrati irregolari (nati Cpt, poi Cie, ora Cpr).\r\n\r\nL’oggetto del teorema inquisitorio Scintilla è infatti una lotta ventennale, quella contro la detenzione amministrativa dei senza-documenti, portata avanti da un movimento reale dentro e fuori i Centri di reclusione. Una lotta composta anche da una serie lunghissima di iniziative all’esterno dei Centri: alcune indette, altre a sorpresa, alcune anonime, altre rivendicate, alcune “a volto scoperto” e altre “a volto coperto”. Per la maggior parte di queste ultime gli inquirenti non sono finora riusciti a raccogliere né prove né indizi sufficienti per attribuire precise responsabilità individuali, nonostante anni di esegesi di scritti, intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese, pedinamenti, rilievi e prelievi di impronte digitali e DNA.\r\n\r\nVi proponiamo un approfondimento che parte sì dall’inchiesta, ma per poi addentrarsi negli anni di lotta, nelle motivazioni, nel cuore della solidarietà e della vita che si sprigiona quando si combatte contro una delle tante ingiustizie di questo mondo, una delle più atroci: l’esistenza di lager per umani.\r\n\r\nIn conclusione, ancora voci, sono ancora quelle dei reclusi, sono ancora quelle di compagni e compagne, che raccontano oggi cosa accade nei Cpr, perché la lotta non si ferma con un’inchiesta tribunalizia, ma continua finché di queste gabbie non rimarranno che macerie.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Speciale-Operazione-Scintilla-da-info-2021_57.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 13,30 - Te lo spiega arsider: la memetica 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","13 Ottobre 2024","2024-10-20 11:02:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 14 al 20 ottobre 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Rochelle.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Alain_2.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 16 ore 8,30 - Perno Originario #2 20 minuti [Porfido]:\r\n\r\n\"Nello scorso episodio, abbiamo visto come lo spazio economico tedesco si sia costituito attorno a tre epicentri. Nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri. Ma sono questi tre a trainare lo sviluppo della proto-industria dell'area tedesca nell'alto Medioevo [...] È questo lo sfondo e la base materiale per la proliferazione di sette religiose dalle vedute eterodosse e, più fondamentalmente, della rivendicazione di libero accesso alla parola divina di contro al suo monopolio ecclesiastico, che sarà il nodo ideologico della riforma protestante, come lo era già stato per le eresie catare e bogomile qualche secolo prima\" \r\n\r\n\"Come è noto, la cristallizzazione dell'idea protestante inizia prima della Guerra dei contadini del 1524-1526. È nel 1517 che il monaco agostiniano Martin Lutero pubblica la sue tesi ostili al traffico delle indulgenze, che contestano direttamente l'autorità papale. Quattro anni dopo, Lutero viene scomunicato dalla Chiesa di Roma e messo al bando dal Sacro Romano Impero. Ma è solo dopo la sconfitta della Guerra dei Contadini che questa cristallizzazione prosegue come un ché di essenzialmente religioso, costituendosi in un insieme distinto di dottrine. La vittoria della riforma nel cielo dell'ideologia è la sanzione della sconfitta della rivoluzione tedesca nel mondo materiale\"\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.2_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[donwload]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 16 ore 15,30 - Ottobre Peso Mixtape - Light Item showcase 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata Light Item showcase, con: non materia, Rico + Mrs Bhutan, Radio merda malata random act sets, Bokeh Version vs RWDFWD,\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ottobre-peso-Mixtape-Light-Item-Showcase_31.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 17 ore 8,30 - L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]:\r\n\r\nTratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Levasione-è-un-dovere_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan pt. 2 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 20 - Psychotronic Radio vol.9 43 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL-9.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 20,30 - Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 37 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ottobre-peso-Mixtape-Blackout-Garage-Fest_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 23,30 - Brodo meridionali della galassia 70 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRicomincia Brodo di Cagne Strategico, si inizia alla grande, maciulliamo Antonio Rezza beccato a Napoli per la presentazione del suo nuovo film “Il Cristo In Gola”, a seguire un po’ di nuovi ascolti e in fine in toto l’opera prima “Les Filles du Feu” dell’agitatore violoncellista/performer francese Sebastian Lemporte aka Aki Hano, per gli amanti della forma \u003Cmark>canzone\u003C/mark>, la poesia e la grana del nastro…\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Brodo-meridionali-della-galassia_70.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 9,30 - Speciale OP. SCINTILLA – Rivolte, lotta e solidarietà 2021 57 minuti [Radio Blackout, Macerie su macerie]:\r\n\r\nGiovedì 7 ottobre 2021 è iniziato il processo per associazione sovversiva contro lo Stato e alcuni capi specifici per diciotto compagni e compagne. A trentadue mesi esatti dallo sgombero, alla sbarra vengono portati, oltre agli imputati, proprio l’esperienza intorno al fu Asilo occupato, il progetto Macerie e Storie di Torino e il sacrosanto odio verso le prigioni per immigrati irregolari (nati Cpt, poi Cie, ora Cpr).\r\n\r\nL’oggetto del teorema inquisitorio Scintilla è infatti una lotta ventennale, quella contro la detenzione amministrativa dei senza-documenti, portata avanti da un movimento reale dentro e fuori i Centri di reclusione. Una lotta composta anche da una serie lunghissima di iniziative all’esterno dei Centri: alcune indette, altre a sorpresa, alcune anonime, altre rivendicate, alcune “a volto scoperto” e altre “a volto coperto”. Per la maggior parte di queste ultime gli inquirenti non sono finora riusciti a raccogliere né prove né indizi sufficienti per attribuire precise responsabilità individuali, nonostante anni di esegesi di scritti, intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese, pedinamenti, rilievi e prelievi di impronte digitali e DNA.\r\n\r\nVi proponiamo un approfondimento che parte sì dall’inchiesta, ma per poi addentrarsi negli anni di lotta, nelle motivazioni, nel cuore della solidarietà e della vita che si sprigiona quando si combatte contro una delle tante ingiustizie di questo mondo, una delle più atroci: l’esistenza di lager per umani.\r\n\r\nIn conclusione, ancora voci, sono ancora quelle dei reclusi, sono ancora quelle di compagni e compagne, che raccontano oggi cosa accade nei Cpr, perché la lotta non si ferma con un’inchiesta tribunalizia, ma continua finché di queste gabbie non rimarranno che macerie.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Speciale-Operazione-Scintilla-da-info-2021_57.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 13,30 - Te lo spiega arsider: la memetica 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[741],{"field":76,"matched_tokens":742,"snippet":738,"value":739},[71],{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":46,"score":82,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":46},{"document":745,"highlight":758,"highlights":763,"text_match":78,"text_match_info":766},{"comment_count":46,"id":746,"is_sticky":46,"permalink":747,"podcastfilter":748,"post_author":749,"post_content":750,"post_date":751,"post_excerpt":52,"post_id":746,"post_modified":752,"post_thumbnail":753,"post_title":754,"post_type":310,"sort_by_date":755,"tag_links":756,"tags":757},"91884","http://radioblackout.org/podcast/matinee-xxl-50-17-09-2024/",[257],"Adriano","Un improponibile, improbabile, assurdo, ritardato ritorno della nuova stagione di Matinée XXL che riappare nella notte tra il lunedì e il martedì 17 settembre. Eccoli! No: Dj Post Pony è ancora sperso nelle valli delle talpe giganti; Ing. Sollazzi è lì ............ per l'occasione accompagnato da Dj O' Vero aka Dj Brodo Di Giuggiule aka Dj Gerbole Di Volvera aka Dj Is Over aka La Festa della Rane. Un'ora e qualcosa di psichedelia notturna, dischi rotti che vengono gettati via, malinconia di fine estate. Un finale tutto da scrivere con ottoni sfiatati e strumenti di plastica, una canzone della buonanotte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/17092024.mp3\"][/audio]","17 Settembre 2024","2024-09-17 12:50:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/photo_2024-09-17_12-30-22-e1726569085934-200x110.jpg","Matinée XXL #50 - 17.09.2024",1726577451,[],[],{"post_content":759},{"matched_tokens":760,"snippet":761,"value":762},[71],"e strumenti di plastica, una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> della buonanotte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/17092024.mp3\"][/audio]","Un improponibile, improbabile, assurdo, ritardato ritorno della nuova stagione di Matinée XXL che riappare nella notte tra il lunedì e il martedì 17 settembre. Eccoli! No: Dj Post Pony è ancora sperso nelle valli delle talpe giganti; Ing. Sollazzi è lì ............ per l'occasione accompagnato da Dj O' Vero aka Dj Brodo Di Giuggiule aka Dj Gerbole Di Volvera aka Dj Is Over aka La Festa della Rane. Un'ora e qualcosa di psichedelia notturna, dischi rotti che vengono gettati via, malinconia di fine estate. Un finale tutto da scrivere con ottoni sfiatati e strumenti di plastica, una \u003Cmark>canzone\u003C/mark> della buonanotte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/17092024.mp3\"][/audio]",[764],{"field":76,"matched_tokens":765,"snippet":761,"value":762},[71],{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":46,"score":82,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":46},6693,{"collection_name":310,"first_q":71,"per_page":244,"q":71},5,{"title":771,"slug":772,"exerpt":773,"link":774,"featured_media":775,"slot":776},"L’Informazione di Blackout","linformazione-di-blackout","Comprende rassegna stampa, flash informativi, giornali radio, dirette e approfondimenti. Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11. 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