","No Tav. Assolti Gabriele e Matteo","post",1462894217,[62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/3-luglio-2011/","http://radioblackout.org/tag/assoluzione-gabriele-matteo/","http://radioblackout.org/tag/carabiniere/","http://radioblackout.org/tag/maddalena/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/processo-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/sequestro-di-persona/",[20,70,71,72,15,73,74],"assoluzione gabriele matteo","carabiniere","maddalena","processo no tav","sequestro di persona",{"post_content":76,"tags":80},{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":79},[71],"Tav processati per l'episodio del \u003Cmark>carabiniere\u003C/mark> che, durante il 3 luglio","Sono stati assolti Gabriele e Matteo, i due no Tav processati per l'episodio del \u003Cmark>carabiniere\u003C/mark> che, durante il 3 luglio 2011, venne dimenticato nel bosco dai suoi colleghi dopo una sortita poco felice. 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Questa la richiesta formulata dal PM Rinaudo al termine dell'ultima udienza del processo contro Matteo e Gabriele. I due No Tav sono accusati di aver sequestrato e rapinato un carabiniere nei boschi della Clarea il 3 luglio del 2011, il giorno dell'assedio al nascente cantiere di Chiomonte, a meno di una settimana dallo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena.\r\nQuest'inchiesta, destinata all'archiviazione, vista l'inconsistenza dell'apparato accusatorio, dopo il passaggio delle carte dal PM Ferrando, promosso Procuratore Capo ad Ivrea, al PM Rinaudo, è approdata in tribunale.\r\nIl processo, celebrato a porte chiuse, come prevede il rito abbreviato scelto dai due No Tav, si concluderà il 10 maggio, quando verrà emessa la sentenza. In caso di condanna ci sarà la riduzione di un terzo della pena. Il rito abbreviato comporta che il processo si celebri sulla base delle prove documentali senza dibattimento.\r\nDi fronte al tribunale di Torino, militarizzato più del consueto per l'udienza di ieri si sono radunati numerosi solidali, che hanno dato vista ad un presidio.\r\nFuori dal tribunale è stata riproposta una performance teatrale, costruita sulle testimonianze di chi c'era, sulla Libera Repubblica della Maddalena, luogo simbolo di una lotta che, al di là della resistenza, si è sostanziata nella liberazione di un'area dove sperimentare relazioni politiche e sociali libere. Il giorno prima alla Ramat era stata messa in scena la stessa performance, all'interno di una giornata di informazione sulla vicenda, ma, soprattutto, di ricostruzione di quei giorni del 2011, quando nei boschi di Clarea si è lottato per uno spazio di libertà fatto di barricate e autogestione.\r\nNe abbiamo parlato con Silvia del Comitato No Tav Alta Valle Susa.\r\nAscolta la diretta:\r\n2016-04-19-silvia-processo-gabmat","19 Aprile 2016","2016-04-21 11:53:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/libera-repubblica-maddalena-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"186\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/libera-repubblica-maddalena-186x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/libera-repubblica-maddalena-186x300.jpg 186w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/libera-repubblica-maddalena.jpg 263w\" sizes=\"auto, (max-width: 186px) 100vw, 186px\" />","No Tav. 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Questa ennesima violenza in divisa, documentata da un video, è diventata un caso locale e nazionale suscitando larga indignazione. Una violenza razzista, dal momento che il giovane colpito dal calcio è di nazionalità tunisina.\r\nQuello stesso giorno a Milano quattro agenti della polizia locale hanno colpito violentemente alla testa con il manganello Bruna, 41 anni, di origini brasiliane. Dopo averla fatta cadere a terra lungo un’aiuola hanno continuato a colpirla selvaggiamente alla testa e sul corpo. Scene di violenza transfobica, sierofobica, sessista e razzista che anche in questo caso sono state documentate da un video, suscitando la rabbia che ha portato a manifestazioni a Milano e in altre città.\r\nLe vittime sono entrambe persone razzializzate: solo la circolazione virale di un video ha permesso che le violenze che hanno subito non cadessero nell’oblio, divenissero pubblici e suscitassero indignazione. Tuttavia solo un caso fortuito ha reso visibile quella che, altrimenti, è una “normale” gestione dell’ordine pubblico.\r\nUna gestione che ha registri diversi a seconda delle persone coinvolte.\r\n\r\nNe abbiamo già parlato con Giulia Fabini, autrice di “Polizia e migranti in città. Negoziare il confine nei contesti locali”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/2023-05-30-vilenza-poliz-fabini.mp3\"][/audio]","1 Giugno 2023","2023-06-01 09:53:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/image_20200120phf9256.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Forze dell’ordine. 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La costruzione coloniale dell'idea di Mezzogiorno, pubblicato da Tamu Edizioni, il 13 dicembre 2022.\r\nCon Carmine abbiamo discusso dei riferimenti letterari e di vita che hanno ispirato la stesura del testo, ma anche di alcune questioni di attualità che riguardano la vita del Sud Italia. Tra queste, le modalità con cui si continua a riprodurre un'immagine distorta del Meridione, nonché colpevolizzante nei confronti delle sue classi popolari.\r\nUn ringraziamento speciale a Carmine, Tamu e tutt* coloro che portano avanti progetti di editoria indipendente.\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nParte I: Che cosa significa leggere la storia del Mezzogiorno alla luce delle categorie di pensiero della decolonialità? Come si giustifica l'utilizzo di Gramsci, soprattutto con riferimento al filone dei subaltern studies?\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/rov1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nParte II: Perché rifiutare la parte di \"vittime\" della colonizzazione? Quali sono state le responsabilità della classe dirigente meridionale nel processo di colonizzazione globale? Il fenomeno del brigantaggio è ascrivibile ad un mito? Su cosa si costruisce la retorica del nostalgismo neoborbonico?\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/rov2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nParte III: Una volta spogliata l\"'identità meridionale\" dei suoi tratti più retorici e strumentalizzati che soggetto politico resta? A seguire un lungo commento e racconto della vicenda di Ugo Russo, 15enne napoletano ucciso, nel marzo 2020, da un carabiniere fuori servizio che gli ha sparato a freddo.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/rov3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nParte IV: Lavoro VS reddito di cittadinanza, mafia VS stato, fannulloni VS bidella pendolare. 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Scelta comoda per chi cerca di eludere le domande sul potere delle forze dell’ordine, oggi, dentro e fuori dalle loro divise. Per chi non vuole che queste domande vengano sollevate, attizzando un dibattito i cui vapori incandescenti potrebbero scottare qualcuno. Questo omicidio è emblematico di tanti aspetti della nostra contemporaneità e meriterebbe un'analisi lucida, che ne sottolinei le criticità, tutto ciò che viene a galla del mondo in cui viviamo, a partire da un episodio che sembra una squallida ordinarietà.\r\nQuello di Ugo Russo sembra l'ennesimo omicidio di stato, occultato con la connivenza dei media; l'ennesima grave indulgenza di un mondo, quello delle forze dell'ordine, che si sente legittimato ad avere potere di vita e di morte, ad avere potere sul corpo della popolazione. Ma probabilmente la situazione è molto più grave, più complessa. 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Alcuni efferati omicidi sconvolgono Bologna. Il lettore segue la storia attraverso i punti di vista di tre personaggi. Il primo é l'ispettrice Grazia Negro che deve indagare. \"Grazia abbassò la lampo del bomber e infilò una mano sotto per spostare la pistola. Aveva le mestruazioni.\" Il secondo personaggio é Simone che non vede e vive in un mondo di suoni. \"Io di amici non ne ho. Gli altri parlano di lucido, opaco, luminoso. Cose che non capisco, che non mi riguardano.\" Il terzo personaggio é l'Iguana, l'assassino che tiene in scacco gli investigatori. \"Sento le campane dell'inferno. Me le sento risuonare nella testa, tutto il giorno e tutta la notte.\" Sullo sfondo la città universitaria, come un vecchio poliziotto la descrive alla nuova arrivata. \"Studenti che vanno e vengono da tutt'Italia, che lasciano i corsi e poi li riprendono, che dormono da amici e parenti, sempre in nero. Lei dice l'università, ispettrice? L'università é un città clandestina.\" In \"Indagine non autorizzata\" del 1993 Carlo Lucarelli ci porta sulla riviera romagnola nel 1936. Una donna viene trovata assassinata sulla spiaggia a breve distanza dalla villa del Duce. Gli investigatori vogliono chiudere in fretta l'imbarazzante indagine e arrestano il sospetto più ovvio, il marito che l'Ovra ha schedato per \"simpatie anarco-socialistoidi\". L'ispettore Marino non é convinto. \"Risolto il caso? Non ha ancora confessato!\" Ma arriva il telegramma di congratulazioni del Duce che chiude ogni discussione. 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Alcuni efferati omicidi sconvolgono Bologna. Il lettore segue la storia attraverso i punti di vista di tre personaggi. Il primo é l'ispettrice Grazia Negro che deve indagare. \"Grazia abbassò la lampo del bomber e infilò una mano sotto per spostare la pistola. Aveva le mestruazioni.\" Il secondo personaggio é Simone che non vede e vive in un mondo di suoni. \"Io di amici non ne ho. Gli altri parlano di lucido, opaco, luminoso. Cose che non capisco, che non mi riguardano.\" Il terzo personaggio é l'Iguana, l'assassino che tiene in scacco gli investigatori. \"Sento le campane dell'inferno. Me le sento risuonare nella testa, tutto il giorno e tutta la notte.\" Sullo sfondo la città universitaria, come un vecchio poliziotto la descrive alla nuova arrivata. \"Studenti che vanno e vengono da tutt'Italia, che lasciano i corsi e poi li riprendono, che dormono da amici e parenti, sempre in nero. Lei dice l'università, ispettrice? 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Il romanzo si basa su una accurata ricostruzione storica sullo sfondo di eventi reali. \"Il ministro Dino Alfieri ha inaugurato a Venezia la IV Mostra Internazionale di Cinematografia.\" Buon ascolto.\r\n\r\nCarlo Lucarelli sa bene che non tutti i poliziotti (e nemmeno tutte le poliziotte) sono simpatici come la sua Grazia Negro e ha dedicato 3 puntate della sua serie TV Blu Notte al G8 di Genova del 2001 visibile integralmente su youtube.",[372],{"field":103,"matched_tokens":373,"snippet":369,"value":370},[71],{"best_field_score":159,"best_field_weight":160,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":196,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":376,"highlight":388,"highlights":393,"text_match":157,"text_match_info":396},{"comment_count":48,"id":377,"is_sticky":48,"permalink":378,"podcastfilter":379,"post_author":334,"post_content":380,"post_date":381,"post_excerpt":54,"post_id":377,"post_modified":382,"post_thumbnail":383,"post_title":384,"post_type":314,"sort_by_date":385,"tag_links":386,"tags":387},"68629","http://radioblackout.org/podcast/ambra-e-matteo-morti-di-repressione-cyberwar-e-influencers/",[292],"[dalla puntata del 19 aprile 2021 di Bello Come Una Prigione Che Brucia]\r\n\r\nMORTI DI REPRESSIONE\r\n\r\nAmbra Berti e Matteo Tenni, due delle tante storie in cui il contatto tra sofferenza e apparato repressivo conduce alla morte. Ambra è morta in carcere a soli 28 anni, forse per un errore di somministrazione della “terapia psicofarmacologica”; sicuramente un decesso che i suoi assassini hanno subito cercato di ricondurre a “cause naturali”, al solito, inevitabile “arresto cardiaco”.\r\nMatteo è stato ucciso con un colpo di pistola sparato da un carabiniere; un’esecuzione avvenuta sotto gli occhi della madre, alla quale è stato addirittura impedito di soccorrere il figlio e che sta subendo pressioni per ritrattare la sua versione degli eventi.\r\n\r\nUna vicenda che descrive come le tecniche di sottomissione armata da parte delle forze dell’ordine nei confronti di persone confuse e sofferenti portino - troppo spesso - a un’escalation letale.\r\n\r\nNe parliamo insieme a Sabrina, una compagna del Trentino, che ci racconterà anche delle reazioni di fronte a queste due morti, per non farle sprofondare nella normalità.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/BCUPCB_Trentino-morti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCYBERWAR\r\n\r\nUn recente rapporto dell’intelligence statunitense dipinge gli attuali scenari della cyberwar nelle sue articolazioni tra “guerra informatica” e “guerra di informazioni”. Attacchi a colpi di malware per sabotare infrastrutture, oppure a colpi di profili social per indirizzare il consenso, screditare un’azienda, manipolare l’elettorato. Uno scenario che si interseca anche con la rivalità USA/Cina nella corsa al primato sull’Intelligenza Artificiale e le conseguenti ricadute sulla nostra quotidianità. 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