","Il mercato dei crediti di carbonio nella gestione forestale [prima parte]","post",1678029942,[57,58,59,60,61],"http://radioblackout.org/tag/carbonio/","http://radioblackout.org/tag/cat/","http://radioblackout.org/tag/crediti-carbonio/","http://radioblackout.org/tag/gestione-forestale/","http://radioblackout.org/tag/protocollo-di-kyoto/",[20,12,24,28,30],{"post_content":64,"post_title":68,"tags":71},{"matched_tokens":65,"snippet":66,"value":67},[20],"complesso mondo dei crediti di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> insieme a Enrico, agronomo che","Perché nella pagina inziale di ricerca di Google si legge la dicitura \"Carbon neutral dal 2007\"? Cosa s'intende per \"carbon neutrality\"?\r\n\r\nPartendo da queste domande cerchiamo di districarci nel complesso mondo dei crediti di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> insieme a Enrico, agronomo che opera in Piemonte.\r\n\r\nIn questa prima parte approfondiamo la storia e il funzionamento dei crediti, dal Protocollo di Kyoto del 1997, il trattato internazionale in cui vengono stabiliti gli obiettivi di emissioni, al sistema cap-and-trade (CAT), per capire come agisce il meccanismo per cui aziende come Google e Eni vengono certificate \"Green\".\r\n\r\nNella seconda parte ci concentreremo invece sul caso italiano, e in particolare piemontese, perché alcuni progetti di gestione forestale legata ai crediti di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> si trovano anche nel nostro Paese.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/CreditiEnrico03032023.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui uno articolo che spiega la truffa dei crediti:\r\nLa truffa delle emissioni",{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":70},[20],"Il mercato dei crediti di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> nella gestione forestale [prima parte]",[72,75,77,80,82],{"matched_tokens":73,"snippet":74},[20],"\u003Cmark>carbonio\u003C/mark>",{"matched_tokens":76,"snippet":12},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[20],"crediti \u003Cmark>carbonio\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":28},[],{"matched_tokens":83,"snippet":30},[],[85,92,95],{"field":31,"indices":86,"matched_tokens":88,"snippets":91},[43,87],2,[89,90],[20],[20],[74,79],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":70,"value":70},"post_title",[20],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":66,"value":67},"post_content",[20],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":102,"num_tokens_dropped":43,"score":103,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":43},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":105,"highlight":135,"highlights":140,"text_match":143,"text_match_info":144},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":43,"id":108,"is_sticky":43,"permalink":109,"post_author":46,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":49,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":54,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":126},[40],[42],"94379","http://radioblackout.org/2024/12/una-tragedia-che-ha-delle-responsabilita-due-ragazzi-morti-di-freddo-ad-alba/","Issa Loum, originario del Senegal, e Mamadou Saliou Diallo, della Guinea, entrambi sotto i 30 anni, hanno perso tragicamente la vita mercoledì in un casolare abbandonato ad Alba, soffocati dal monossido di carbonio di un braciere acceso per combattere il gelo.\r\n\r\nCosì scrive il Collettivo Mononoke di Alba, che ha organizzato per domenica 15 dicembre una manifestazione per “Djoulde e Issa”, braccianti agricoli impegnati nella vendemmia, \"morti di razzismo\".\r\n\r\n“Una giornata di protesta, rabbia e dolore per denunciare che la tragica morte di \"Djoulde\" Mamadou Saliou Diallo e di Issa Loum ha delle chiare responsabilità che non devono restare impunite:\r\n-il razzismo intrinseco nella cultura locale è ciò che sbatte costantemente le porte in faccia alle domande di affitto dei migranti. Lo stesso razzismo gonfiato dalle retoriche securitarie dei governi che coltivano l'odio verso gli stranieri individuandone l'utile nemico, e che aprono lager di Stato detti Cpr , prigioni in cui si rivela la vera natura di istituzioni sedicenti democratiche.\r\n-l'ipocrisia della Chiesa che rivendica di essere l'unico ente attivo nell'accoglienza, che però riduce i posti letto Caritas rispetto all'anno scorso, quando vi furono le prime proteste sull'emergenza migrazioni e bracciantato. Aveva chiuso i battenti durante il mese di agosto lasciando i lavoratori per strada sotto il sole cocente, nonostante i vari possedimenti immobiliari sfitti\r\n- le amministrazioni comunali, che hanno mostrato totale cecità verso un fenomeno che ha conosciuto una crescita esponenziale, tanto da non poter essere più nascosto in alcun modo, e che è ora sfociato nel peggiore degli scenari.\r\n- i padroni sfruttatori che hanno creato l'illusione del paradiso lavorativo attorno al comparto agro/enogastronomico e alimentare, rivelatosi una trappola mortale di caporalato, sfruttamento ed omertà a beneficio di profitto e tornaconti economici”.\r\n\r\nAbbiamo chiesto ad Alice del Collettivo Mononoke di parlarci delle responsabilità di queste morti, della rabbia che hanno portato nella comunità di chi, migrante, lavora e vive il territorio albese e del corteo contro il razzismo che ha avuto luogo domenica. 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La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, vecchio sistema su cui ormai non si fa più affidamento. Il posizionamento del paese ospitante è venuto fuori da subito «Il gas e il petrolio sono un dono di Dio» ha detto il presidente durante il suo discorso. La trasparenza nel posizionamento di questi petrostati è forse il segno più evidente del clima sempre meno favorevole a una transizione a livello globale. Dall'altro lato, qualche grammo di attenzione al problema ecologico sembrano porlo il premier britannico Starmer, che presenta un piano per ridurre le emissioni di gas serra del Regno Unito di almeno l’81% entro il 2035 rispetto ai livelli del 1990 come parte degli obiettivi nazionali per la transizione green, e il vice-presidente brasiliano Geraldo Alckmin ha mostrato al mondo nuovi target, ma un po’ meno ambiziosi: tra -39% e meno -50% allo stesso anno. Il paese sudamericano ospiterà il summit del prossimo anno, Cop30.\r\n\r\nAppare evidente in questa COP29 che da un lato, i paesi poveri parlano di finanza climatica, mentre i ricchi, sempre che siano presenti, no. Il tema dei fondi che dal Nord devono andare al Sud globale per finanziare la transizione dovrebbe essere il cuore di Cop29, infatti a Baku si dovrà rinnovare la promessa dei 100 miliardi all'anno del 2009. Tra i paesi cosiddetti in via di sviluppo molti - ad esempio l’Unione Africana - vorrebbero decuplicare la cifra, arrivando a 1.000 miliardi all’anno. Nel corso della seconda giornata della conferenza per il clima, alcuni rappresentanti africani, di isole e stati dell'Asia centrale hanno esposto le conseguenze note e reali del riscaldamento climatico nei loro territori e sulle popolazioni che li abitano, testimonianze però davanti a poltrone lasciate vuote dai paesi che di questa crisi sono i diretti responsabili.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo parlato di COP29 con Lorenzo Tecleme, inviato a Baku (Il manifesto), durante la trasmissione informativa del mercoledì, su radio blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/cop29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","13 Novembre 2024","2024-11-13 16:45:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell.jpg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","COP29: l'assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e \"il petrolio dono di dio...\"",1731516306,[162,163,164],"http://radioblackout.org/tag/cop29/","http://radioblackout.org/tag/emissioni-di-gas-serra/","http://radioblackout.org/tag/clima/",[166,167,168],"#cop29","#emissioni di gas serra","clima",{"post_content":170},{"matched_tokens":171,"snippet":172,"value":173},[20],"un accordo sui crediti di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> -meccanismi di mercato per ridurre","Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. 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Questo è il risultato di uno studio unico nel suo genere, condotto da un gruppo di ricercatori britannici e statunitensi, i cui contenuti sono stati pubblicati dal quotidiano inglese \"The Guardian\". L’analisi indica che i soli primi sessanta giorni di operazioni militari israeliane hanno comportato la dispersione nell’atmosfera di 281mila tonnellate di CO2 . “Secondo lo studio – scrive la testata inglese – che si basa solo su una parte delle attività ed è quindi, probabilmente, significativamente sottostimato, l’impatto climatico è stato pari a quello che si avrebbe bruciando non meno di 150 mila tonnelate di carbone ”. 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Nonostante la piena consapevolezza in materia di inquinamento, Eni ha proseguito lungo la strada già tracciata fino ai giorni nostri, con effetti ampiamente conosciuti. 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Non ha con sé il suo telefono cellulare, rintracciarla è impossibile. Il 5 marzo, quattro giorni dopo, la figlia Magdalena denuncia la sua scomparsa alla polizia. Il 7 marzo, mentre passeggia nel boschetto suburbano di Kabaty, un passante si imbatte in un cadavere carbonizzato. L’autopsia rileva come cause del decesso le ustioni su tutto il corpo e l’avvelenamento da monossido di carbonio prodotto dalla combustione. Le analisi del Dna confermano che la donna arsa viva è Jolanta Brzeska.\r\nLe prime ipotesi degli inquirenti parlano di suicidio, ma né i familiari né gli amici e compagni di lotta ci credono, perché Jolanta Brzeska ha qualcosa che normalmente una mite pensionata di periferia non ha: dei nemici potenti.\r\n\r\nQuando viene trovato il suo cadavere, Brzeska è già da anni molto nota in città per la sua lotta per la casa.\r\nLa palazzina in cui viveva era una casa popolare fino al 2006, quando si presenta alla sua porta il rappresentante dei proprietari dello stabile di prima della guerra che lo hanno appena riacquistato dal comune. I nuovi-vecchi proprietari annullano i contratti di affitto vigenti con il comune e ne impongono di nuovi, a quote molto più alte, impossibili da sostenere per la famiglia di Brzeska e di tutti gli altri inquilini.\r\nInquilini che danno vita al primo nucleo del sindacato inquilini di Varsavia (Wsl) di cui Jolanta Brzeska diventa subito una rappresentante di spicco.\r\nDal 2007 in poi sugli abitanti della palazzina piovono notifiche di sfratto e intimidazioni. Porte sprangate, ronde private lungo la via, il plenipotenziario degli eredi che sposta la sua residenza a quell’indirizzo. Ma Jolanta Brzeska resiste, porta le sue istanze in tribunale, discute con il comune fino al primo marzo del 2011 quando, per bloccarla, la uccidono.\r\nChi si sia trattato di omicidio, è una verità anche giuridica dal 2013, dopo le perizie di una commissione di esperti che ha escluso in ogni modo le possibilità del suicidio. I mandanti e gli esecutori materiali dell’assassinio di Jolanta restano sconosciuti.\r\nNon hanno aspettato le sentenze anarchici e movimenti per la casa che ne hanno fatto un loro simbolo di lotta. La donna, da inquilina qualsiasi di un edificio da riqualificare, era diventata il simbolo di una lotta agli interessi di un’affollata terra di nessuno che covava da anni ed è esplosa di recente, quella creata dalla (non) legge sulla reprywatyzacja.\r\n\r\nPochi giorni dopo la sua morte, la palazzina di via Wilcza 30, dove pochi inquilini assediati stavano resistendo, è stata occupata da attivisti per la casa.\r\nLo squat, pur avendo più volte cambiato pelle, è ancora un luogo di autogestione e lotta. Oggi è il centro occupato Syrena.\r\n\r\nNel decimo anniversario della morte i compagni e le compagne della Federazione Anarchica di Cracovia hanno appeso uno striscione in memoria di Jolanta Brzeska in via Dietla 21, una palazzina simbolo della lotta di oggi contro la gentrification.\r\nScrivono i compagni:\r\n“In questo palazzo è in corso la ristrutturazione completa dello stabile, un palazzo che ha “finalmente” trovato il suo proprietario in una ditta edile che lo vuole far bello. Peccato che dentro questo condominio ci vivano ancora quattro famiglie tra le quali una donna sola, molto anziana. Tutti questi inquilini dovranno lasciare lo stabile entro tre anni, ma i lavori non aspettano: così questo spazio abitativo è adesso un cantiere dove muratori e locatari condividono lo stesso ambiente.\r\nLa tensione fa in fretta a salire: i muratori oltre a eseguire lavori parecchio rumorosi svolgono attività molto pericolose: il cortile diventa presto un deposito calcinacci, spesso lanciati direttamente dal tetto. Per non parlare della splendida idea di iniziare i lavori di costruzione di un’ascensore interno, lavori che prevedono l’eliminazione di tutti i balconi, balconi che in realtà sono ballatoi comuni che servono ai condonimi per accedere alla propria casa.\r\nLa tensione fa presto a salire e l’opera di monitoraggio della federazione anarchica di Cracovia e dell’associazione Krakowska Inicjatywa Obrony Praw Lokatorów (Associazione per la difesa dei diritti dei locatari) rileva l’insonstenibilità di questa situazione: a novembre si viene quasi alle mani tra un inquilino e un muratore, allora si decide di intervenire. Una lotta dove tutti hanno ragione e tutti perdono: gli inquilini che vivono una situazione non solo scomoda, ma altamente pericolosa e i muratori che non possono svolgere il proprio lavoro in tempo e che quindi devono rapportarsi agli squali delle imprese edili che li hanno assunti.\r\nDopo l’intervento dei compagni e dell’associazione, la situazione della messa in sicurezza è relativamente migliorata (per quanto possa essere sicuro creare un cantiere con delle persone dentro!) e i lavori per lo smantellamento dei ballatoi sono per il momento fermi. Staremo a vedere.\r\nPer questo si è scelta questa location per lo striscione in ricordo di Jolanta Brzeska, assassinata, affinché gli affitti possano aumentare.”\r\n\r\nLa gentrification in salsa polacca ha caratteristiche peculiari di un paese, in cui la la parola chiave è “reprywatyzacja” ossia riprivatizzazione.\r\nPer capirne di più occorre partire da lontano.\r\nNel 1945 Varsavia è un cumulo di macerie. L’invasione nazista nel ’39, la liquidazione del ghetto nel ’43, l’insurrezione del ’44 e la successiva rivalsa nazista hanno portato la città a perdere più dell’ottanta per cento dei suoi edifici di prima della guerra.\r\nÈ in questo contesto che opera il Consiglio nazionale di Stato (Krajowa Rada Narodowa), l’autoproclamato parlamento che avrebbe aperto le porte alla costituzione della Polonia socialista. A suo capo c’è Bolesław Bierut, futuro presidente della Repubblica, primo ministro e segretario generale del Partito operaio polacco unificato (Pzpr). Nel novembre del ’45 Bierut firma un decreto che porta il suo nome e che cancella la proprietà privata sui terreni della capitale. È un esproprio a tutti gli effetti, parzialmente contestato, ma che porta i suoi frutti: con uno sforzo collettivo impressionante, Varsavia viene ricostruita.\r\nNel 1989 la fine del socialismo e il passaggio a un’economia di mercato portano con sé molte matasse da sbrogliare, una su tutte è la legittima proprietà dei terreni e degli edifici di Varsavia. Il tema resta sul tavolo del consiglio dei ministri e nelle aule parlamentari per anni, senza che però qualcuno se ne occupi davvero, fino al 1996, quando il Comune di Varsavia decide di procedere in autonomia iniziando ad accogliere le istanze di chi, già nel dopoguerra, aveva chiesto un risarcimento blandamente previsto dal decreto Bierut.\r\nScatta un procedimento amministrativo abnorme, che riguarda 24mila immobili in tutta la città e spesso coinvolge eredi dei vecchi proprietari stabiliti ormai da tempo fuori dalla Polonia.\r\nSi apre così lo spazio per un caravanserraglio di professionisti della restituzione, avvocati, notai o semplici cittadini che fiutano un buon affare e che fanno da mediatori per conto dei proprietari lontani o acquistano da loro il diritto alla rivendicazione per specularci sopra.\r\nUno di questi è Marek Mossakowski, di mestiere antiquario di libri e oggi proprietario formale di quattordici palazzi a Varsavia riscattati dal 1999 in poi nella cornice della reprywatyzacja. Uno di questi edifici, riscattato nel 2003, è la palazzina di via Nabielaka 9 dove vive la famiglia di Jolanta Brzeska.\r\nQueste le dimensioni dell’affare di via Nabielaka per Mossakowski: 800 złoty (circa 200 euro) spesi per ottenere il diritto alla restituzione, 3 milioni di złoty (circa 750mila euro) richiesti al comune di Varsavia come indennizzo per i guadagni mancati per lo sfruttamento precedente dell’edificio e le quote di affitto maggiorato pretese dagli inquilini. Mossakowski, negli ambienti della sinistra radicale è considerato l’unico possibile mandante dell’omicidio di Brzeska. Viene raffigurato su alcuni muri di Varsavia armato di un fiammifero e di una tanica di benzina: la scritta recita in polacco “Varsavia è facilmente infiammabile”, ma lui - nonostante le evidenze giuridiche - quando interpellato sulla questione continua a farvi riferimento come a un tragico suicidio.\r\nNel 2016 sulle pagine del quotidiano Gazeta Wyborcza inizia a uscire una serie di articoli firmati da Iwona Szpala e Małgorzata Zubik, poi raccolti in un libro di un certo successo, che svelano con quanta scarsa trasparenza, e a volte vera e propria commistione, il comune di Varsavia abbia condotto la reprywatyzacja. Intere palazzine acquistate per cifre simboliche, edifici rivendicati nonostante i proprietari avessero già ottenuto i fondi di indennizzo ma soprattutto rapporti di collaborazione tra alti funzionari dell’amministrazione cittadina e avvocati rappresentanti di eredi o presunti tali. Lo scandalo che ne esplode mina seriamente la credibilità dell’ex sindaco di Varsavia Hanna Gronkiewicz-Waltz e del suo partito Piattaforma Civica (Po), la cui linea economica neoliberista è per altro del tutto coerente con il senso profondo della reprywatyzacja.\r\n\r\nLa lotta per la casa non si arresta\r\n\r\nIl sindacato degli inquilini che Jolanta Brzeska aveva fondato oggi porta il suo nome, e il volto della donna compare su volantini, striscioni, manifesti e materiale informativo di ogni sorta prodotto dalla galassia per il movimento per la casa.\r\n\r\nA Varsavia, secondo dati riferiti al 2017, il costo medio di un appartamento superava gli 8000 złoty al metro quadro (circa 2000 euro) mentre quello per l’affitto va sui 50 złoty al metro quadro (circa 12 euro). In una città dove lo stipendio medio lordo nel settore privato (numeri dell’Istituto Centrale di Statistica Gus) si aggira sui 4800 złoty (1200 euro circa), dà la dimensione del problema abitativo.\r\nSecondo le stime del sindacato inquilini, manca alloggio per un milione di persone in tutta la Polonia, e nonostante il settore edilizio sia in continua crescita (+7% nel 2017) non si tratta di edilizia popolare, ma esclusivamente di iniziativa privata che ha interessi commerciali distanti da quelli abitativi pubblici. A Varsavia palazzi moderni e deserti, si ergono poco lontano da edifici fatiscenti, abbandonati a se stessi, spesso privi di riscaldamento e di servizi igienici privati, e sempre più spesso sospesi sotto la spada di Damocle della reprywatyzacja incombente.\r\nL’omicidio di Jolanta Brzeska non ha fermato le istanze di chi lotta in un contesto politico e sociale molto difficile, anzi le ha probabilmente infuocate. Sotto l’egida di questa signora con gli occhiali, così lontana dalle icone rivoluzionarie classiche, si riconoscono anarchici, autonomi, sindacalisti di base, sfrattati e sfruttati.\r\n\r\nCe ne ha parlato Marco, della Federazione Anarchica di Cracovia.\r\n\r\nAscolta l’approfondimento che abbiamo registrato ieri:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/jolanta.mp3\"][/audio]","2 Marzo 2021","2021-03-02 22:24:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta-1024x768.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta-1536x1152.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/iolanta.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gentrification in Polonia. 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Viene raffigurato su alcuni muri di Varsavia armato di un fiammifero e di una tanica di benzina: la scritta recita in polacco “Varsavia è facilmente infiammabile”, ma lui - nonostante le evidenze giuridiche - quando interpellato sulla questione continua a farvi riferimento come a un tragico suicidio.\r\nNel 2016 sulle pagine del quotidiano Gazeta Wyborcza inizia a uscire una serie di articoli firmati da Iwona Szpala e Małgorzata Zubik, poi raccolti in un libro di un certo successo, che svelano con quanta scarsa trasparenza, e a volte vera e propria commistione, il comune di Varsavia abbia condotto la reprywatyzacja. Intere palazzine acquistate per cifre simboliche, edifici rivendicati nonostante i proprietari avessero già ottenuto i fondi di indennizzo ma soprattutto rapporti di collaborazione tra alti funzionari dell’amministrazione cittadina e avvocati rappresentanti di eredi o presunti tali. 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In una città dove lo stipendio medio lordo nel settore privato (numeri dell’Istituto Centrale di Statistica Gus) si aggira sui 4800 złoty (1200 euro circa), dà la dimensione del problema abitativo.\r\nSecondo le stime del sindacato inquilini, manca alloggio per un milione di persone in tutta la Polonia, e nonostante il settore edilizio sia in continua crescita (+7% nel 2017) non si tratta di edilizia popolare, ma esclusivamente di iniziativa privata che ha interessi commerciali distanti da quelli abitativi pubblici. A Varsavia palazzi moderni e deserti, si ergono poco lontano da edifici fatiscenti, abbandonati a se stessi, spesso privi di riscaldamento e di servizi igienici privati, e sempre più spesso sospesi sotto la spada di Damocle della reprywatyzacja incombente.\r\nL’omicidio di Jolanta Brzeska non ha fermato le istanze di chi lotta in un contesto politico e sociale molto difficile, anzi le ha probabilmente infuocate. Sotto l’egida di questa signora con gli occhiali, così lontana dalle icone rivoluzionarie classiche, si riconoscono anarchici, autonomi, sindacalisti di base, sfrattati e sfruttati.\r\n\r\nCe ne ha parlato Marco, della Federazione Anarchica di Cracovia.\r\n\r\nAscolta l’approfondimento che abbiamo registrato ieri:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/jolanta.mp3\"][/audio]",[281],{"field":96,"matched_tokens":282,"snippet":278,"value":279},[20],{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":147,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":43},6671,{"collection_name":54,"first_q":20,"per_page":35,"q":20},11,{"facet_counts":288,"found":328,"hits":329,"out_of":806,"page":11,"request_params":807,"search_cutoff":32,"search_time_ms":101},[289,305],{"counts":290,"field_name":303,"sampled":32,"stats":304},[291,293,295,297,299,301],{"count":87,"highlighted":292,"value":292},"arsider",{"count":87,"highlighted":294,"value":294},"black holes",{"count":87,"highlighted":296,"value":296},"I Bastioni di Orione",{"count":11,"highlighted":298,"value":298},"liberation front",{"count":11,"highlighted":300,"value":300},"musick to play in the dark",{"count":11,"highlighted":302,"value":302},"eraunanottebuiaetempestosa","podcastfilter",{"total_values":35},{"counts":306,"field_name":31,"sampled":32,"stats":326},[307,309,311,313,315,317,319,321,322,324],{"count":102,"highlighted":308,"value":308},"PCB",{"count":102,"highlighted":310,"value":310},"storia",{"count":102,"highlighted":312,"value":312},"caffaro",{"count":102,"highlighted":314,"value":314},"brescia",{"count":102,"highlighted":316,"value":316},"ecologia",{"count":102,"highlighted":318,"value":318},"Ambiente",{"count":102,"highlighted":320,"value":320},"radio cane",{"count":102,"highlighted":235,"value":235},{"count":102,"highlighted":323,"value":323},"Marino Ruzzenenti",{"count":102,"highlighted":325,"value":325},"nocività chimiche",{"total_values":327},218,9,[330,611,636,658,679,710],{"document":331,"highlight":602,"highlights":607,"text_match":143,"text_match_info":610},{"comment_count":43,"id":332,"is_sticky":43,"permalink":333,"podcastfilter":334,"post_author":335,"post_content":336,"post_date":337,"post_excerpt":49,"post_id":332,"post_modified":338,"post_thumbnail":339,"post_title":340,"post_type":341,"sort_by_date":342,"tag_links":343,"tags":477},"96842","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-31-marzo-al-06-aprile-2025/",[300],"harraga","Lunedì 31 ore 08,30 – GRRAWR - Mix 03/2025 71 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. 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Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo assedio della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – IOK1 - No Sundown mix 60 minuti [IOK1, Radio Blackout, Fango Radio]:\r\n\r\nSecond encounter with Fango Radio supporting Radio Blackout.\r\nIOK1 selects an hour of experimental electronics from his vinyl collection.\r\nCo-founder of NUB Project Space, a project based on the research and dissemination of experimental music and out-of-format languages, he’s also a member of Phase collective and part of Fango Radio team together with former RBO guest DPK800.\r\nIn the past, between the ’00s and’ 10s, he was part of Influx, a duo of visual artists focused on vjing and video installations.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 2 114 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. 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Gachagua ,che era stato duramente contestato dalla piazza durante le manifestazioni ,è stato dimissionato dal parlamento con una procedura inusuale e al suo posto è stato scelto dal presidente l'ex ministro degli interni Kindiki ,responsabile della repressione sanguinosa delle proteste. La polizia è accusata di aver nascosto i corpi degli scomparsi ,si verificano sequestri anche di oppositori ugandesi che vengono consegnati alle autorità di Kampala e finiscono in prigione . Il governo ha dispiegato un livello di repressione che ha preso alla sprovvista i giovani protagonisti dell'opposizione a Ruto ,ma anche se la repressione è stata dura permane il malcontento e l'esempio kenyano si è esteso anche ai paesi limitrofi come l'Uganda e la Tanzania.\r\n\r\nCon il nostro interlocutore parliamo anche delle critiche che la ricerca condotta da Simon Counsell e Survival International ha sollevato sul progetto di compensazione delle emissioni di carbonio su terre indigene nel Kenya settentrionale, in particolare sulla credibilità del progetto stesso nonché sul suo potenziale impatto su diritti e mezzi di sussistenza dei popoli indigeni pastorali che abitano il territorio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-21112024-KENYA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China files ,parliamo delle mosse di Pechino per prevenire la politica di dazi commerciali preannunciata dal prossimo presidente americano Trump . L'accordo con l'India che ha portato ad una composizione della frattura annosa per il controllo dei confini himalayani rimarca la natura di Pechino come partner commerciale fondamentale per l'India che pur mantenendo rapporti economici e a volte anche militari con l'occidente ,memore della tradizione di equidistanza tra i blocchi che risale a Nehru e Ghandi, guarda con interesse al vicino cinese.\r\n\r\nLa Cina si rivolge anche ad altri mercati irrompendo in quello che un tempo per gli U.S.A. era il \"patio trasero\",il giardino di casa. E' stato inaugurato in Peru' il gigantesco porto di Changay ,un terminal da 3,5 miliardi di dollari capace di accogliere navi con carichi fino a 18 mila container per volta, rafforzando così la posizione in America Latina e creando un collegamento con il porto di Shangai . Inoltre sono stati firmati accordi con il Brasile molto significativi mentre nonostante l'apparente politica unitaria dell'Unione Europea sui dazi ,ogni paese europeo sta cercando di svincolarsi con accordi diretti con la Cina .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-21112024-SABRINA.mp3\"][/audio]","26 Novembre 2024","2024-11-26 19:24:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 21/11/2024-KENYA LA RIVOLTA COVA SOTTO LA CENERE DOPO LA REPRESSIONE DELLE MANIFESTAZIONI CONTRO RUTO-LA CINA A CACCIA DI NUOVI MERCATI IN VISTA DEI DAZI DI TRUMP.",1732648686,[624],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[626],"Bastioni di Orione",{"post_content":628},{"matched_tokens":629,"snippet":630,"value":631},[20],"di compensazione delle emissioni di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> su terre indigene nel Kenya","Bastioni di Orione in questa puntata incontra Freddie Del Curatolo ,giornalista e scrittore che vive in Kenya ,per parlare della situazione a Nairobi dopo l'ondata di proteste dello scorso maggio contro il presidente Ruto represse brutalmente dalle forze di polizia .\r\n\r\nNonostante il ritiro della legge finanziaria contestata dai giovani in piazza ,i provvedimenti di taglio della spesa pubblica e di aumento delle tasse stanno per essere reintrodotti in maniera surrettizia per via parlamentare .La crisi istituzionale si è disvelata con la rottura tra il presidente e il suo delfino Gachagua ,appartente alla mafia del monte Kenya , di origine kikuyu e legato alla chiesa. 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Si parte dalla distanza fra l'ideologia liberal democratica e le prassi autoritarie di gestione del comando capitalista in questa fase in cui il capitalismo americano esprime delle tendenze oligarchiche conseguenza anche dei processi di deindustrializzazione,che hanno creato una classe di oligopolisti dell'economia digitale.\r\n\r\nL'emergere della Cina che si presenta come un paese ipercapitalista e concorrente sottraendosi alla cooptazione subordinata nel processo di globalizzazione americana ,costituisce un imprevisto storico che s'interseca con la crisi morale ed etica del modello made in U.S.A. L'impoverimento di fasce non residuali della classe media americana ,la crisi dovuta all'insostenibilità dell'interventismo globale ,la corrosione dell'ideologia del destino manifesto sono consueguenze delle sfide al modello di globalizzazione americana portate dall'esterno in particolare dall'emergere di coalizioni di stati che mirano a definire un diritto d'interdizione al processo egemonico yankee . La divisione interna ci rimanda ad una società americana spaccata divisa per gruppi ideologici e sociali che non comunicano ,il modello economico non funziona per molti americani ,il sistema politico è disfunzionale ,le disuguagliaze si accrescono , per le classi dirigenti si pone un problema di recupero di funzionalità del modello economico in crisi anche per la sovraestensione della politica estera americana in chiave regolatrice ed egemonica.\r\n\r\nIl modello di globalizzazione post 1989 è arrivato al capolinea ,si prospettano politiche protezioniste a suon di dazi ,confronto duro con la Cina come dimostrano le scelte di Trump per la sua amministrazione, una crescente militarizzazione della politica estera, la ricostituzione di determinate filiere produttive che prescindano dalla Cina e una frammentazione dell'ordine capitalista con prevedibile instabilita'.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MARONTA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Vincenzo Miliucci sorico militante antinucleare parliamo delle contraddizioni della Cop 29 che si sta tenendo a Baku nell'Azerbaigian, stato autoritario governato dalla dinastia degli Alev ,grande sostenitore delle produzioni fossili e paese da cui partono i tubi del TAP . Le promesse della Cop di Parigi di cancellare il 100% delle emissioni di Co2 entro il 2040 sono ben lontane dall'essere realizzate, a Baku non ci sono i paesi che contano, le delegazioni sono imbottite di funzionari delle compagnie petrolifere a caccia di affari mentre le associazioni ambientaliste non hanno voce in capitolo. Negli interventi a Baku sgomita la lobby nucleare ,millantando nuovi orizzonti per la fissione nonostante i disastri passati e i rischi ambientali , il governo italiano prepara una legge delega ad hoc per imporre nuovamente questa scelta nefasta già respinta con due referendum .Intanto la nuova amministrazione americana del negazionista Trump già annuncia nuove trivellazioni in Alaska e nell'Artico , si continua con le false compensazioni senza porre fine al mercato dei crediti del carbonio , s'intensifica la repressione contro i militanti ambientalisti anche in Italia con le norme contenute nel famigerato DL 1660 ,mentre si continuano ad uccidere gli oppositori della devastazione ambientale in America Latina .\r\n\r\nRicordiamo infine l'insegnamento di Dario Paccino che fin dal suo libro \"L'imbroglio ecologico\",nonchè con la sua militanza mise in relazione la devastazione ambientale con il modello di sviluppo capitalistico e con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili , per Paccino l'ambientalismo pensato e tradotto politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e le condizioni sociali che generano lo sfruttamento delle risorse rappresentava ipso facto un imbroglio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MILIUCCI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Roberto Codazzi cooperante e conoscitore di Haiti ,parliamo della situazione sempre piu' drammatica nell'isola caraibica sconvolta da una instabilità permanente alimentata da una classe dirigente corrotta e dalle gang criminali che ormai controllano il territorio . L'invio dei 600 soldati kenyani come prevedibile non ha sortito alcun effetto sulla situazione sul terreno .Haiti dal 2021 è senza presidente ,ucciso nella sua casa da un commando composto da mercenari colombiani assoldati da haitiani, tre membri del consiglio di transizione che dovrebbe nominare il primo ministro sono accusati di corruzione mentre si è dimesso il premier nominato solo 5 mesi fa.\r\n\r\nLe gang gestiscono le vie di comunicazione d'interesse logistico per il traffico di stupefacenti di cui l'isola è diventata un hub rilevante , l'episodio recente degli spari contro un aereo di una compagnia americana ha portato alla chiusura degli aereoporti e all'isolamento totale dell'isola considerando la chiusura del confine con la repubblica Dominicana . Si contano decine di migliaia di sfollati e circa 4000 morti dall'inizio dell'anno ,mentre le deportazioni dagli U.S.A. non si sono mai fermate nonostante i toni xenofobi della campagna elettorale americana che ha individuato gli haitiani residenti a Springfield come obiettivo. Haiti paga ancora l'audacia di essere stata la prima repubblica nera liberatasi dalla schiavitu' ,un peccato originale mai perdonato dalle potenze coloniali ,prima la Francia con il fardello del debito imposto ad Haiti e poi gli Stati Uniti con l'invasione militare e l'imposizioni della dittatura dei Duvalier.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-CODAZZI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","17 Novembre 2024","2024-11-17 12:18:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 14/11/2024-DECLINO DELL'EGEMONIA AMERICANA E DEGLOBALIZZAZIONE-COP29 L'INUTILE PARATA DELLE LOBBIES DEL FOSSILE-HAITI LA CRISI POLITICA E LO STRATOPOTERE DELLE GANG.",1731845911,[624],[626],{"post_content":650},{"matched_tokens":651,"snippet":652,"value":653},[20],"al mercato dei crediti del \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> , s'intensifica la repressione contro i","Bastioni di Orione in questa puntata si confronta con Fabrizio Maronta consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di Limes ,autore del libro \"Deglobalizzazione\". 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L'invio dei 600 soldati kenyani come prevedibile non ha sortito alcun effetto sulla situazione sul terreno .Haiti dal 2021 è senza presidente ,ucciso nella sua casa da un commando composto da mercenari colombiani assoldati da haitiani, tre membri del consiglio di transizione che dovrebbe nominare il primo ministro sono accusati di corruzione mentre si è dimesso il premier nominato solo 5 mesi fa.\r\n\r\nLe gang gestiscono le vie di comunicazione d'interesse logistico per il traffico di stupefacenti di cui l'isola è diventata un hub rilevante , l'episodio recente degli spari contro un aereo di una compagnia americana ha portato alla chiusura degli aereoporti e all'isolamento totale dell'isola considerando la chiusura del confine con la repubblica Dominicana . Si contano decine di migliaia di sfollati e circa 4000 morti dall'inizio dell'anno ,mentre le deportazioni dagli U.S.A. non si sono mai fermate nonostante i toni xenofobi della campagna elettorale americana che ha individuato gli haitiani residenti a Springfield come obiettivo. Haiti paga ancora l'audacia di essere stata la prima repubblica nera liberatasi dalla schiavitu' ,un peccato originale mai perdonato dalle potenze coloniali ,prima la Francia con il fardello del debito imposto ad Haiti e poi gli Stati Uniti con l'invasione militare e l'imposizioni della dittatura dei Duvalier.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-CODAZZI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[655],{"field":96,"matched_tokens":656,"snippet":652,"value":653},[20],{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":147,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":43},{"document":659,"highlight":671,"highlights":675,"text_match":143,"text_match_info":678},{"comment_count":43,"id":660,"is_sticky":43,"permalink":661,"podcastfilter":662,"post_author":663,"post_content":664,"post_date":665,"post_excerpt":49,"post_id":660,"post_modified":666,"post_thumbnail":339,"post_title":667,"post_type":341,"sort_by_date":668,"tag_links":669,"tags":670},"91944","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-16-al-22-settembre-2024/",[294],"fritturamista"," \r\n\r\nLunedì 16 ore 8,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 16 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 17 ore 12,30 - Investimenti USA nelle tecnologie di guerra 9 minuti [Radio Blackout, Stakka Stakka]:\r\n\r\nGli investimenti pubblici e privati americani verso le tecnologie a scopo militare sono in vertiginoso aumento, come riportato da una ricerca di Tech Inquiry. Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BH-stakkastakka-tecnologia_e_guerra_usa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 18 ore 8,30 - Perno originario #0 : Posizione del problema 12 minuti [Radio Blackout, La fine della fine della storia]:\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Perno-originario-n.0_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\nGiovedì 19 ore 8,30 - Dante in Val Susa 21 minuti [Radio Cane]:\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\nda Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\nper tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\nsarà modello d’ogni altra vallata,\r\ne d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\nvedrà levar la testa, e quanto vale\r\nl’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 19 ore 15 - Brodo di cagne strategico 5marzo2024 51 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Brodo-di-cagne-generico-5marzo2024_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 20 ore 8,30 - ll caso Caffaro 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Nocività-chimiche_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 9 - Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 40 minuti [Radio Blackout, Macerie su macerie]:\r\n\r\nIl ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/macerie-1-maggio-DEFINITIVO.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 10,30 - Andrea Santalusia presenta Alnilam 40 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Andrea-Santalusia-presenta-Alnilam_40.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 20 - Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/bh-Philip_K_Dick-87.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 22 ore 9 - Symphonies of the Mummy Dust Trippers 56 minuti [Radio Blackout, Pschic Souns Research & Recordings]:\r\n\r\nPsychic Sounds è un progetto con sede a Belfast (Maine, US), fondato nel 2010 da Grant Corum. E’ insieme una label, un collettivo di artisti, musicisti e produttori la cui ricerca sonora si spinge sui territori più avventurosi della psichedelia.\r\nQuesto è un mix esclusivo benefit per Radio Blackout\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Symphonies-of-the-Mummy-Dust-Trippers_56.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","20 Settembre 2024","2024-09-22 16:16:20","Black Holes dal 16 al 22 settembre 2024",1726835818,[],[],{"post_content":672},{"matched_tokens":673,"snippet":605,"value":674},[20]," \r\n\r\nLunedì 16 ore 8,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 16 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. 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In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. 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In base all'efficacia e alla tollerabilità, la dose può essere aumentata a 189 min o ridotta fino allo zero \r\n### EFFETTI INDESIDERATI\r\nCome tutti i medicinali, ARSIDER può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati comuni (≥1/10) includono:\r\nCrescita di penne e piume temporanee**\r\nRonzio costante**\r\nTendenza a parlare in rime involontarie**\r\nSensazione di cagare a pochi centimetri dal suolo**\r\nVisione monocromatica (bianco e nero) per 24 ore**\r\nCapelli che cambiano colore ogni ora**\r\nOdore di ferro battuto persistente emanato dalla pelle**\r\nRicordi di vite passate affiorano casualmente**\r\nConversazioni telepatiche con piante**\r\nRonzio visibile (aura luminosa) attorno agli oggetti**\r\nSapore di bamba permanente in bocca**\r\nRiconoscimento automatico di lingue antiche**\r\nFormicolio alle dita in presenza di metalli preziosi**\r\nProiezione di ombre animate durante il crepuscolo**\r\nSensibilità estesa con lacrime involontarie durante l'ascolto**\r\nDispepsia\r\nIn caso di effetti indesiderati gravi, interrompere l'assunzione di ARSIDER e consultare immediatamente un medico.","15 Luglio 2024","2024-07-15 12:29:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Arsider-200x110.png","11/7/24 GENTE CHE NON CE LA FA - farmacopea edition",1721046573,[692,693,694,695],"http://radioblackout.org/tag/bordate-di-rumore/","http://radioblackout.org/tag/captagon/","http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/noise/",[697,698,699,700],"bordate di rumore","captagon","droga","noise",{"post_content":702},{"matched_tokens":703,"snippet":704,"value":705},[20],"di titanio, Cicuta, Tetracloruro di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark>, Ambrosia, Belladonna, Pino Bellachioma per","## FOGLIETTO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L'UTILIZZATORE\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/LUGLIO24_TESTMIC_FULL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n### ARSIDER (droga pura)\r\n**Principio attivo**: emissione sonora non incapsulata 150 mg - 3000 db/h\r\n**Forma farmaceutica**: Compresse rivestite\r\n\r\n### COMPOSIZIONE\r\nOgni compressa rivestita di ARSIDER contiene:\r\n- **Eccipienti Polisucco**: Captagon, Etere metilico, Mithri in Aqua Regia, distillato di Vibranio, Semi di Oricalco (tostati), Fluido di Klein, Fenilcicloesilpiperidina (PCP), lacca blu brillante, ossido di titanio, Cicuta, Tetracloruro di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark>, Ambrosia, Belladonna, Pino Bellachioma per la ricrescita capillare, Arsenico in polvere da naso, Pozione del sonno, blister di Mandragora\r\n\r\n### INDICAZIONI TERAPEUTICHE\r\nARSIDER è un bibitone progettato per indurre scompensi profondi e esperienze sensoriali durante l'ascolto a volumi superiori ai 90 decibel (dB), con una compressione di +40 loudness units relative to full scale (LUFS).\r\n### POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE\r\n- **Posologia**: La dose raccomandata è di 90 minuti a settimana, da assumere circa un'ora prima dell'attività sessuale. In base all'efficacia e alla tollerabilità, la dose può essere aumentata a 189 min o ridotta fino allo zero \r\n### EFFETTI INDESIDERATI\r\nCome tutti i medicinali, ARSIDER può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati comuni (≥1/10) includono:\r\nCrescita di penne e piume temporanee**\r\nRonzio costante**\r\nTendenza a parlare in rime involontarie**\r\nSensazione di cagare a pochi centimetri dal suolo**\r\nVisione monocromatica (bianco e nero) per 24 ore**\r\nCapelli che cambiano colore ogni ora**\r\nOdore di ferro battuto persistente emanato dalla pelle**\r\nRicordi di vite passate affiorano casualmente**\r\nConversazioni telepatiche con piante**\r\nRonzio visibile (aura luminosa) attorno agli oggetti**\r\nSapore di bamba permanente in bocca**\r\nRiconoscimento automatico di lingue antiche**\r\nFormicolio alle dita in presenza di metalli preziosi**\r\nProiezione di ombre animate durante il crepuscolo**\r\nSensibilità estesa con lacrime involontarie durante l'ascolto**\r\nDispepsia\r\nIn caso di effetti indesiderati gravi, interrompere l'assunzione di ARSIDER e consultare immediatamente un medico.",[707],{"field":96,"matched_tokens":708,"snippet":704,"value":705},[20],{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":147,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":43},{"document":711,"highlight":798,"highlights":802,"text_match":143,"text_match_info":805},{"comment_count":43,"id":712,"is_sticky":43,"permalink":713,"podcastfilter":714,"post_author":663,"post_content":715,"post_date":716,"post_excerpt":49,"post_id":712,"post_modified":717,"post_thumbnail":339,"post_title":718,"post_type":341,"sort_by_date":719,"tag_links":720,"tags":759},"89816","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-20-al-26-maggio-2024/",[292],"Martedì 21 ore 12,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 22 ore 8,30 - Breve storia del discofunk 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Breve-storia-del-discofunk_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 23 ore 8,30 - Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Acqua-Daniele-Ratti_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 24 ore 8,30 - Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali3_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 24 ore 13,30 - Speciale Marcello Bacci 26 minuti [Arsider, Radio Blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 25 ore 9,30 - Brodo di cagne strategico 51 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Brodo-di-cagne-generico-5marzo2024_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 25 ore 9 - Lectio di Alessandro Barbero sul rapimento Moro 78 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nLectio di A. 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Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale\r\n\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\n da Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\n per tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\n sarà modello d’ogni altra vallata,\r\n e d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\n vedrà levar la testa, e quanto vale\r\n l’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 9:30 - Cinema Underground: Alberto Grifi 1 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Maggio 2024","2024-05-26 19:56:01","Black Holes dal 20 al 26 maggio 2024",1716141189,[721,722,723,724,725,348,726,727,357,728,359,729,730,731,378,732,383,733,734,735,736,392,737,738,739,229,740,405,741,413,742,418,422,426,743,429,744,745,435,746,747,438,748,749,750,444,751,446,752,753,754,454,460,755,465,467,756,757,758],"http://radioblackout.org/tag/funk/","http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alberto-grifi/","http://radioblackout.org/tag/aldo-moro/","http://radioblackout.org/tag/alessandro-barbero/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/berlino/","http://radioblackout.org/tag/brigate-rosse/","http://radioblackout.org/tag/cinema-sperimentale/","http://radioblackout.org/tag/cinema-underground/","http://radioblackout.org/tag/dante-alighieri/","http://radioblackout.org/tag/discofunk/","http://radioblackout.org/tag/effettistica/","http://radioblackout.org/tag/fantasy/","http://radioblackout.org/tag/fenomeni-paranormali/","http://radioblackout.org/tag/free-form-giapponese/","http://radioblackout.org/tag/hacking/","http://radioblackout.org/tag/informatica/","http://radioblackout.org/tag/infrastrutture/","http://radioblackout.org/tag/internet/","http://radioblackout.org/tag/kim-gordon/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata/","http://radioblackout.org/tag/mistero/","http://radioblackout.org/tag/musica-armena/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/noise-beat/","http://radioblackout.org/tag/norvegia/","http://radioblackout.org/tag/penny-kella/","http://radioblackout.org/tag/pittore/","http://radioblackout.org/tag/politica/","http://radioblackout.org/tag/radio/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/rapimento/","http://radioblackout.org/tag/riduzionismo-astratto/","http://radioblackout.org/tag/sperimentazioni/","http://radioblackout.org/tag/storia-della-musica/","http://radioblackout.org/tag/val-susa/","http://radioblackout.org/tag/video-cinema/",[760,761,762,763,764,318,765,766,314,767,312,768,769,770,509,771,316,772,773,774,775,522,776,777,778,235,779,535,780,543,781,548,323,555,782,558,783,784,325,785,786,308,787,788,789,571,790,320,791,792,793,580,586,794,591,310,795,796,797],"#funk","Africa","Alberto Grifi","aldo moro","Alessandro Barbero","anni 70","Berlino","Brigate Rosse","cinema sperimentale","cinema underground","Dante Alighieri","discofunk","effettistica","fantasy","fenomeni paranormali","free form giapponese","hacking","informatica","infrastrutture","internet","KIM GORDON","lotta armata","mistero","musica armena","no tav","noise beat","norvegia","Penny Kella","pittore","Politica","radio","radio neanderthal","rapimento","riduzionismo astratto","sperimentazioni","storia della musica","val susa","video-cinema",{"post_content":799},{"matched_tokens":800,"snippet":605,"value":801},[20],"Martedì 21 ore 12,30 - 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Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. 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