","Messico: guerra di frammentazione territoriale","post",1742480129,[61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/cartelli-droga/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/messico/","http://radioblackout.org/tag/narco/","http://radioblackout.org/tag/nodo-solidale/",[67,68,21,69,70],"cartelli droga","guerra","narco","nodo solidale",{"post_content":72,"tags":77},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"cartelli","di sterminio di uno dei \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> più feroci del paese, dal","Il 5 marzo è stato scoperto un campo di sterminio di uno dei \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> più feroci del paese, dal 2006 ad oggi quali interessi si articolino tra il crimine organizzato e lo Stato messicano e le implicazioni per la popolazione locale è il tema di questo approfondimento svolto con un compagno del Nodo Solidale.\r\n\r\nIl collettivo si occupa da un lato di tessere reti da una parte all'altra dell'oceano e, dall'altra, di diffusione di informazione e punto di vista sulla situazione. A tal proposito, un articolo dal titolo \"L'anomalia della guerra in Messico\" , che individua le contraddizioni e narra la storia del cosiddetto fenomeno narco, riporta la recente notizia della scoperta di un vero e proprio campo di sterminio in un ranch di Teuchitlán, nella campagna a un’ora dalla metropoli di Guadalajara. \r\n\r\nCiò su cui occorre riflettere è quanto la guerra in Messico sia nascosta, asimmetrica ed sia resa funzionale ai grandi capitali e agli Stati. Si parla di guerra di frammentazione territoriale per il ruolo distruttivo che assume rispetto alle relazioni sociali nei territori. Vi sono in questo contesto però delle esperienze e iniziative dal basso che riescono a portare un'alternativa concreta e che si attivano quotidianamente per lottare contro questa guerra intestina che significa morte e desaparecidos, riuscendo anche a inchiestare laddove le istituzioni non hanno alcuna intenzione di andare. Un altro spunto importante riguarda la riflessione che andrebbe sviluppata dal punto di vista di chi è situato in Europa e che attraversa le contraddizioni che questa guerra porta sino a qui.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Messico-guerra-narco-2025_03_20_2025.03.20-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[78,82,84,86,88],{"matched_tokens":79,"snippet":81},[74,80],"droga","\u003Cmark>cartelli\u003C/mark> \u003Cmark>droga\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":21},[],{"matched_tokens":87,"snippet":69},[],{"matched_tokens":89,"snippet":70},[],[91,96],{"field":35,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[47],[94],[74,80],[81],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":103,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":105,"highlight":141,"highlights":146,"text_match":149,"text_match_info":150},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":47,"id":108,"is_sticky":47,"permalink":109,"post_author":50,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":53,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":58,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":131},[44],[46],"45800","http://radioblackout.org/2018/02/il-realismo-magico-nel-continente-latinamericano-dellepoca-digitale/","Rex Tillerson, il segretario di stato di Trump, si aggira per il Sudamerica con l'ossessione del Venezuela (non a caso è l'amministratore delegato di Exxon Mobil) e nuovamente di Cuba, dove si sta cercando di insinuare il web per propagandare l'american way of life presso i giovani. Il ministro degli esteri statunitense in questi giorni ha fatto un tour nelle nazioni latinamericane per accordarsi con tutte le destre al potere per boicottare il petrolio di Caracas e riaffermare una nuova Dottrina Monroe per il cortile di casa, al punto che sono state ventilate ipotesi di intervento militare (in questo caso si registrano resistenze dal Brasile, che ha interessi come potenza regionale). Ma capitano eventi particolari in molti paesi latinamericani.\r\n\r\n \r\n\r\nTruffe elettorali e colpi di mano costituzionali.\r\n\r\nAbbiamo cominciato la chiacchierata con Alfredo Luiz Somoza commentando l'indiscrezione secondo la quale sono stati forniti mezzi di intercettazione e controllo digitale degli oppositori del presidente honduregno durante e dopo le elezioni truffa di novembre a cui è seguita un'insurrezione popolare; in quel caso la magia è stata messa a disposizione di una destra illiberale che in due mesi di manifestazioni ha ucciso 36 persone che protestavano contro l'imbroglio elettorale di Hernandez. Dal ‘provvidenziale’ blackout dei computer che ha ribaltato i responsi delle urne in Honduras, sull'onda delle riforme autoritarie delle Costituzioni sudamericane (con la connivenza delle Corti Supreme di nomina presidenziale), ci siamo spostati nella Bolivia di Evo Morales, che è arrivato a sollecitare una sorta di protezione dei diritti umani, perché secondo lui ciascuno deve vedersi riconosciuto il diritto (umano e presidenziale) di presentarsi alle elezioni, venendo meno al dettato costituzionale promulgato da lui stesso che limita a due mandati. Un po' quello che avviene nel Venezuela di Maduro che ha anticipato le elezioni mentre c'è un'assemblea costituente che governa e legifera al posto del parlamento del tutto esautorato; o nel Brasile di Temer che ha operato un golpe nei confronti di Dilma e usa la magistratura come una clava contro Lula, in testa nei sondaggi per le elezioni di ottobre.\r\n\r\nTutto è apparentemente normale, ma guardando i risvolti si configura ciascuna di queste situazioni come un colpo di stato.\r\n\r\nE dai Caraibi alla punta estrema dell'Argentina l'altro elemento che unisce tutti i paesi latinamericani è lo scandalo Odebrecht (costruttori di infrastrutture carioca), che ha coinvolto tutte le leadership corrotte dal denaro delle aziende energetiche nazionali. Buon ultimo il presidente peruviano Kucszynski, un cognome indubbiamente quechua, che ha fatto carte false per evitare l'impeachment, arrivando a liberare Fujimori, il dittatore assassino i cui seguaci in parlamento hanno impedito in cambio la destituzione del presidente del Perù.\r\n\r\nHonduras e altri Territori del Condor\r\n\r\nDesaparecion di uomini e cose.\r\n\r\nUn'altra magia riguarda la scomparsa che in Sudamerica è una pratica diffusa. Può capitare che delle persone normali scompaiano in Colombia e riappaiano i loro cadaveri travestiti da comandanti dell'Eln, per far credere che si trattava di leader della guerriglia. Una guerriglia di cui non risulta attestata alcuna azione – a quanto affermano gli osservatori dell'Onu – in questo scorcio di mesi precedente le elezioni di maggio, nonostante le notizie fatte trapelare da Santos e dal suo governo di destra (per quanto più moderata di quella di Uribe) che ha tutto l'interesse di arrivare all'appuntamento elettorale dimostrandosi duro, dopo l'accordo raggiunto con le Farc, digerito a fatica dal paese. Anche perché la guerra della droga colombiana adesso si disputa tra i cartelli che vanno a sostituirsi alle Farc che facevano da tramite con i cocaleros, ai quali ora la protezione è offerta dai professionisti: i Narcos. Il risultato è una strage di sindacalisti e ambientalisti eliminati da chi si sta costruendo il nuovo giro di affari del post-Farc: latifondisti e trafficanti.\r\n\r\nIn questi giorni Tres Madres sono state insignite di una laurea honoris causa: Estela Carlotto (fondatrice de las Abuelas de Plaza de Mayo), Vera Vigevani (fondatrice de las Madres de Plaza de Mayo) e Yolanda Moràn (coordinatrice della messicana Fundem); in particolare quest'ultima ha avuto modo di raccontare episodi di scomparsi in Messico per colpa anche dei Narcos (anche se oggi è stato preso un capo de Los Zetas, la piovra non può che far spuntare molte teste), ma soprattutto da attribuire a poliziotti e militari, che lavorano per diversi cartelli, come si evince da libri pubblicati recentemente anche in Italia sulla Guerra alla droga, mentre lei ne ha una conoscenza diretta perché la sua organizzazione va alla ricerca di fosse comuni, dove s'imbattono in molti cadaveri di migranti centramericani, tra cui minori mutilati, perché oggetto di traffico di organi. E i numeri superano di molte volte quelli storici dei desaparecidos durante la dittatura della Giunta militare in Argentina. E da quest'ultima nazione proviene l'ultima notizia di cui abbiamo dato conto in questa lunga intervista con Alfredo Somoza: dai piani consegnati dalla Marina argentina – proprio il corpo militare la cui scuola ospitava le celle di tortura per quelli che poi sarebero stati desaparecidos 40 anni fa – risulta che il sommergibile ricercato così a lungo e affannosamente da mezzo mondo e scomparso nelle acque atlantiche della Patagonia aveva come missione l'intercettazione di navi britanniche nei pressi de las Malvinas (ancora britanniche con il nome di Falkland), un'altra sparizione magica, quasi fantascientifica... e anche un po' inquietante per i ricordi che evoca quell'arcipelago: realismo magico forse, ma di magia nera si tratta?\r\n\r\nDesaparecion di persone e sommergibili","10 Febbraio 2018","2018-02-14 17:07:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il ‘Realismo Magico’ nel continente latinamericano dell’epoca digitale",1518299061,[118,119,120,121,122,123,124,125,126,63,127,128,129,130],"http://radioblackout.org/tag/argentiina/","http://radioblackout.org/tag/bolivia/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/eln/","http://radioblackout.org/tag/farc/","http://radioblackout.org/tag/honduras/","http://radioblackout.org/tag/malvinas/","http://radioblackout.org/tag/malvinas-falkland/","http://radioblackout.org/tag/narcos/","http://radioblackout.org/tag/peru/","http://radioblackout.org/tag/traffico-di-organi/","http://radioblackout.org/tag/venezuela/",[132,133,134,23,15,17,135,136,137,21,19,138,139,140],"Argentiina","bolivia","brasile","honduras","Malvinas","Malvinas/Falkland","Perù","traffico di organi","Venezuela",{"post_content":142},{"matched_tokens":143,"snippet":144,"value":145},[80,74],"Anche perché la guerra della \u003Cmark>droga\u003C/mark> colombiana adesso si disputa tra i \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> che vanno a sostituirsi alle","Rex Tillerson, il segretario di stato di Trump, si aggira per il Sudamerica con l'ossessione del Venezuela (non a caso è l'amministratore delegato di Exxon Mobil) e nuovamente di Cuba, dove si sta cercando di insinuare il web per propagandare l'american way of life presso i giovani. 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In primis e già in corso (l'esempio di Fortaleza lo dimostra) nelle carceri e come deterrente ai cartelli del narcoraffico, indotti a elidersi fisicamente a vicenda, mettendoli in contatto tra loro nella detenzione (una nuova interpretazione ancora più feroce della Guerra alla droga: licença para matàr).\r\n\r\nA cominciare dunque dall'aver sottratto alla Funai la gestione del territorio indigeno, così i fazendeiros possono tornare a sfruttare come vogliono il territorio e distruggere comunità e quilombos, assassinare indigeni... sradicare foreste, i primi passi dimostrano la volontà di sterminio di queste realtà, una cancellazione anche fisica, oltreché culturale. E infatti anche il comparto educativo è nel mirino dei primi provvedimenti, improntati all'oscurantismo delle sette che hanno sostenuto Bolsonaro e alla cancellazione della storia in funzione di indottrinamento delle giovani generazioni, orientandole al militarismo... e poi di conseguenza gli attacchi vanno al mondo lgbtq.\r\n\r\nAltra conferma delle più orribili precognizioni è l'impatto che l'interpretazione del neoliberismo di Bolsonaro e dei suoi sponsor e ministri collaboratori siano improntati a un capitalismo economico persino peggiore di quello del \"trumpismo\", perché si aggiunge una componente militare all'intento di ottenere una privatizzazione generalizzata. Una presenza dell'esercito che già si era sperimentata con Temer – quello trascorso è l'anno in cui le favelas carioca hanno sopportato l'intervento militar, concluso con il maggior numero di morti dal 2007 (1444 morti per mano poliziesca fino a novembre, per lo più neri) – e che s'immagina sarà inasprito da Bolsonaro, avvalendosi delle leggi antiterrorismo ereditate dall'esecutivo al potere ancor prima dell'impeachment di Dilma, che si sta accanendo già contro il movimento Sem Terra, di nuovo il soggetto forte in prima linea che verrà criminalizzato sicuramente per poterlo piegare.\r\n\r\nUna reazione con mobilitazioni ancora non si registra, ma proprio perché ci si aspettava un risultato del genere dalla elezione del nostalgico militare sostenuto dalle sette e dalle molte chiese reazionarie che si moltiplicano nel paese comincia a montare la mobilitazione, la cui prima espressione è attesa probabilmente dopo... il carnevale: siamo pur sempre in Brasile.\r\n\r\nPer cominciare a capire gli orrori in preparazione abbiamo chiamato Fiammetta, ricercatrice a Porto Alegre: i particolari che ci ha fornito e le sue esperienze dirette ben miscelate con le sue analisi ci hanno dischiuso un baratro terrificante a tinte fosche che si va allargando:\r\n\r\nbolsonaro\r\n\r\n ","18 Gennaio 2019","2019-01-18 17:15:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-768x434.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-1024x578.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Biblia, Boi, Bala: Bolsonaro",1547816359,[168,169,170,171,172,173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/bolsonaro/","http://radioblackout.org/tag/brasil/","http://radioblackout.org/tag/cartelli-narcos/","http://radioblackout.org/tag/entreguismo/","http://radioblackout.org/tag/favelas/","http://radioblackout.org/tag/funai/","http://radioblackout.org/tag/quilombos/","http://radioblackout.org/tag/sem-terra/",[177,178,27,179,180,181,182,183],"bolsonaro","brasil","entreguismo","favelas","Funai","quilombos","sem terra",{"post_content":185,"tags":189},{"matched_tokens":186,"snippet":187,"value":188},[74],"carceri e come deterrente ai \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> del narcoraffico, indotti a elidersi","Già dai primi giorni le peggiori previsioni si stanno avverando; anzi, più che una già grave riproposizione del regime dei militari siamo di fronte a un neoautoritarismo, un fascismo 2.0 che combina l'anticomunismo del regime militare con il familismo, l'antifemminismo, l'ostentata superstizione religiosa, l'amor patrio incoerentemente combinato con concessioni al capitale straniero tipico della dottrina entreguista, volto non solo a restaurare il sistema precedente l'avvento di Lula e del Pt, ma proponendo una forma aggiornata di autoritarismo e repressione. 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Una presenza dell'esercito che già si era sperimentata con Temer – quello trascorso è l'anno in cui le favelas carioca hanno sopportato l'intervento militar, concluso con il maggior numero di morti dal 2007 (1444 morti per mano poliziesca fino a novembre, per lo più neri) – e che s'immagina sarà inasprito da Bolsonaro, avvalendosi delle leggi antiterrorismo ereditate dall'esecutivo al potere ancor prima dell'impeachment di Dilma, che si sta accanendo già contro il movimento Sem Terra, di nuovo il soggetto forte in prima linea che verrà criminalizzato sicuramente per poterlo piegare.\r\n\r\nUna reazione con mobilitazioni ancora non si registra, ma proprio perché ci si aspettava un risultato del genere dalla elezione del nostalgico militare sostenuto dalle sette e dalle molte chiese reazionarie che si moltiplicano nel paese comincia a montare la mobilitazione, la cui prima espressione è attesa probabilmente dopo... il carnevale: siamo pur sempre in Brasile.\r\n\r\nPer cominciare a capire gli orrori in preparazione abbiamo chiamato Fiammetta, ricercatrice a Porto Alegre: i particolari che ci ha fornito e le sue esperienze dirette ben miscelate con le sue analisi ci hanno dischiuso un baratro terrificante a tinte fosche che si va allargando:\r\n\r\nbolsonaro\r\n\r\n ",[190,192,194,197,199,201,203,205],{"matched_tokens":191,"snippet":177},[],{"matched_tokens":193,"snippet":178},[],{"matched_tokens":195,"snippet":196},[74],"\u003Cmark>cartelli\u003C/mark> narcos",{"matched_tokens":198,"snippet":179},[],{"matched_tokens":200,"snippet":180},[],{"matched_tokens":202,"snippet":181},[],{"matched_tokens":204,"snippet":182},[],{"matched_tokens":206,"snippet":183},[],[208,210],{"field":97,"matched_tokens":209,"snippet":187,"value":188},[74],{"field":35,"indices":211,"matched_tokens":212,"snippets":214},[14],[213],[74],[196],1155199671761633300,{"best_field_score":217,"best_field_weight":152,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":218,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"1112386306048","1155199671761633394",{"document":220,"highlight":243,"highlights":264,"text_match":215,"text_match_info":272},{"cat_link":221,"category":222,"comment_count":47,"id":223,"is_sticky":47,"permalink":224,"post_author":50,"post_content":225,"post_date":226,"post_excerpt":53,"post_id":223,"post_modified":227,"post_thumbnail":228,"post_thumbnail_html":229,"post_title":230,"post_type":58,"sort_by_date":231,"tag_links":232,"tags":239},[44],[46],"41625","http://radioblackout.org/2017/04/mexico-dove-i-giornalisti-scomodi-muoiono-ammazzati-dai-narcos/","In coda alla vicenda di Gabriele Del Grande siamo andati a vedere cosa capita ai giornalisti nel mondo, scoprendo che la metà di quelli assassinati nell'orbe terraqueo si trovano in Mexico a scoperchiare le soperchierie dei politici e amministratori intrallazzati con i narcos, e se si toccano gli interessi del narcotraffico, se si mette becco nell'idra dalle molte teste che si contendono il mercato della droga che transita in un senso della frontiera e le armi nell'altro senso, è molto probabile che il corpo martoriato verrà ritrovato nei pressi di un narco-mensaje a monito della cittadinanza. Abbiamo sentito di come venga manipolata la stampa, al di là dell'incredibile quantità di morti tra le fila di giornalisti impegnati (metà dei giornalisti uccisi al mondo nel 2016 erano messicani).\r\n\r\nDal 2006 Calderon aveva scatenato ufficialmente la Guerra messicana della Droga e il risultato sono stati massacri (quello di Ayotzinapa è solo uno dei più efferati e che hanno colpito l'opinione pubblica interna alla nazione e dove lo stato ha partecipato al massacro coprendo la desapareción forzada) di civili e pretesto per una ancora maggiore repressione; creazione di alleanze e divisioni all'interno dei cartelli, ma anche nascita di milizie popolari, resistenze della società civile, arresti eccellenti... Fino agli intrecci tra cartelli e istituzioni, tra politici e criminali e quanto le due figure si distinguono e quanto i paramilitari si spartiscono il territorio per agire la repressione.\r\n\r\nAbbiamo sentito una attivista del Nodo solidale chiapaneco per ottenere un quadro degli eventi e dell'attualità a proposito di periodistas asesinados e cartelli del narcotraffico nelle varie realtà della Unione di stati messicana, dal Michioacan al Guerrero, dal Chiapas al Sinaloa, da Veracruz a Chiuhahua.\r\n\r\nnarcos e giornalisti uccisi\r\n\r\nUn bell'aggiornamento di David Lifoti sul comune di Cheràn, di cui ci ha parlato la nostra corrispondente dal Chiapas al termine del podcast, può essere letto a questo indirizzo:\r\n\r\nhttp://www.labottegadelbarbieri.org/messico-lautogoverno-della-comune-di-cheran/","29 Aprile 2017","2017-05-03 12:07:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg-768x470.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/no_mas.jpg.jpg 770w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Mexico: dove i giornalisti scomodi muoiono, ammazzati dai narcos",1493455900,[170,233,234,235,236,237,238],"http://radioblackout.org/tag/desaparecion-forzada/","http://radioblackout.org/tag/giornalisti-ammazzati/","http://radioblackout.org/tag/mexico/","http://radioblackout.org/tag/milizie-popolari/","http://radioblackout.org/tag/paramilitari/","http://radioblackout.org/tag/periodistas/",[27,240,34,241,32,242,30],"desaparecion forzada","mexico","paramilitari",{"post_content":244,"tags":249},{"matched_tokens":245,"snippet":247,"value":248},[246],"Droga","scatenato ufficialmente la Guerra messicana della \u003Cmark>Droga\u003C/mark> e il risultato sono stati","In coda alla vicenda di Gabriele Del Grande siamo andati a vedere cosa capita ai giornalisti nel mondo, scoprendo che la metà di quelli assassinati nell'orbe terraqueo si trovano in Mexico a scoperchiare le soperchierie dei politici e amministratori intrallazzati con i narcos, e se si toccano gli interessi del narcotraffico, se si mette becco nell'idra dalle molte teste che si contendono il mercato della droga che transita in un senso della frontiera e le armi nell'altro senso, è molto probabile che il corpo martoriato verrà ritrovato nei pressi di un narco-mensaje a monito della cittadinanza. 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Eletto a ottobre 2023 con il 51,83% di voti, ha battuto la candidata di sinistra Gonzalez portando al potere la sua coalizione liberale, l'Acción Democràtica Nacional (ADN). In questi primi mesi di governo Naboa ha dato mostra di voler imitare il suo modello presidenziale: Nayib Bukele, presidente di El Salvador dal 2019, conosciuto per le accuse di violazione dei diritti umani e per l'uso smodato dello stato d'emergenza per affermare la propria autorità nella guerra alla criminalità.\r\n\r\nA gennaio aveva dovuto fronteggiare l'esplosione di azioni criminali, iniziate con la fuga dal carcere di uno dei capi del narcotraffico, Fito. La risposta del presidente è stata di decretare lo stato d'emergenza e schierare polizia ed esercito per le strade delle principale città del Paese. Sono passati tre mesi eppure l'effetto di questa politica aggressiva non mostra i suoi frutti, anzi, le iniziative dei narcos sono solo aumentate. Dopo il ferimento di tre agenti in uno scontro, Noboa vorrebbe estendere lo stato d'emergenza attraverso un referendum pubblico il 21 aprile, giustificando la sua azione con queste parole: \"siamo ancora in guerra\".\r\n\r\nLa repressione di Noboa non prende solo i cartelli: venerdì scorso ha fatto arrestare l'ex vicepresidente Jeorge Glas, il quale si era rifugiato nell'ambasciata messicana a Quito, con un'azione poliziesca che viola le diritto internazionale e della sovranità del Messico. Per questo motivo Messico prima e Nicaragua poi hanno interrotto le relazioni diplomatiche con l'Ecuador.\r\n\r\nIl nuovo presidente non si è limitato alla repressione politica: figlio dell'uomo più ricco dell'Ecuador, Alvaro Noboa, e con un passato da dirigente dell'azienda di famiglia, la Noboa Corporation, arrivato in politica ha attuato, armi in mano, un progetto estrattivista. Vuole infatti dare in concessione all'impresa canadese Atico Mining un sito minerario situato in pieno territorio indigeno. Le comunità andine di Las Pampas e Palo Quemado sono stati state invase da militari e ogni contestazione è stata duramente repressa con lacrimogeni e proiettili.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Cegna, redattore di Radio Onda d'Urto:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Ecuador.10.04.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticoli di riferimento:\r\nLa droga, la povertà e il lavoro: così l’Ecuador è piombato nella spirale di violenza delle bande\r\n \r\nL’avanzata dell’estrattivismo nell’Ecuador della “guerra al narco”\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nFoto di <a href=\"https://unsplash.com/it/@multimaniaco?utm_content=creditCopyText&utm_medium=referral&utm_source=unsplash\">César Viteri</a> su <a href=\"https://unsplash.com/it/foto/citta-con-le-luci-lontano-dal-campo-di-montagna-con-la-neve-zcyiFpt0E_E?utm_content=creditCopyText&utm_medium=referral&utm_source=unsplash\">Unsplash</a>","10 Aprile 2024","2024-04-10 14:41:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/cesar-viteri-zcyiFpt0E_E-unsplash-2048x1152.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ecuador: la violenta politica di Noboa",1712760101,[287,288,127,289],"http://radioblackout.org/tag/ecuador/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/noboa/",[291,292,19,293],"Ecuador","estrattivismo","noboa",{"post_content":295},{"matched_tokens":296,"snippet":297,"value":298},[74],"Noboa non prende solo i \u003Cmark>cartelli\u003C/mark>: venerdì scorso ha fatto arrestare","Daniel Noboa è il più giovane presidente nella storia dell'Ecuador. 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Riorganizzazione che è anche legata alla spirale di violenza e al conflitto in corso, definito come \"una guerra di frammentazione territoriale\", costituita da ripetuti attacchi e violenze armate da parte di paramilitari, gruppi narcotrafficanti e altri gruppi spesso civili difficili da identificare ma legati ai cartelli criminali, contro le comunità indigene resistenti zapatiste e non. Gli interessi sono tanti: controllo del territorio, gestione dei flussi di droga, profitto sul traffico e gestione dei migranti (la nuova frontiera sud tra Messico e Guatemala), ed interessi politici locali e nazionali. Una miriade di attori armati con un'alto potere sia economico che militare, che lavora per interessi diretti dei gruppi criminali, preparando la strada all'azione del governo centrale (al momento di centro-sinistra) per distruggere politicamente ed economicamente le esperienze di resistenza autonoma indigena e rurale. Una alleanza torbida ma allo stesso modo stretta tra stato e narcotraffico. Una guerra non solo contro gli attivisti e gli indigeni, ma contro la popolazione locale ritenuta non funzionale al progetto di restrutturazione del tessuto rurale e civile del sud del Messico.\r\n\r\nL'unica forma per sopravvivere quindi è una resistenza integrale ed autonoma, che può essere sia armata e militare a scopo difensivo, come quella zapatista o di altre realtà comunitarie, o in termini di autorganizzazione e partecipazione attiva alla vita collettiva di quartieri urbani e comunità rurali che non permetta al narco e/o allo stato di entrare nel tessuto sociale ed economiche delle comunità.\r\n\r\nSperando che tale contributo possa essere di interesse, riflessione e stimolo, anche nel riallacciare legami di solidarietà attiva internazionalista, alleghiamo anche i contatti del Nodo Solidale per rimanere aggiornati sui progetti di autonomia e resistenza in Chiapas, ed alcuni approfondimenti. Buon ascolto, ai microfoni (in differita ed in trasferta) di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/chiapas_intervista.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://nodosolidale.noblogs.org/\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/gap.barrio.bravo/\r\n\r\nhttps://t.me/complicidadglobal\r\n\r\nhttps://nodosolidale.noblogs.org/2023/05/29/chiapas-uninfinita-guerra-sporca/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","13 Marzo 2024","2024-03-13 12:00:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"251\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-300x251.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-300x251.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-768x644.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5.png 940w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Chiapas tra pratiche di autonomia e guerra di frammentazione, un contributo dal Nodo Solidale",1710331207,[320,321,322],"http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/chiapas/","http://radioblackout.org/tag/narcotraffico/",[324,325,25],"autonomia","Chiapas",{"post_content":327},{"matched_tokens":328,"snippet":329,"value":330},[74],"da identificare ma legati ai \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> criminali, contro le comunità indigene","Pubblichiamo qui una preziosa intervista al collettivo Nodo Solidale, una realtà nata ormai nel 2007 e aderente alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona, che si occupa di solidarietà, autonomia, complicità internazionalista ed informazione tra il Messico e l'Italia, ed in particolare tra il Chiapas e le lotte che attraversano il territorio italiano (e non solo).\r\nCon questa intervista, registrata a San Cristóbal de Las Casas in Chiapas, vorremmo provare a dare qualche informazione direttamente dai quei territori su ciò che sta avvenendo nel sud del Messico, alla luce di una guerra \"liquida\" e diffusa, che sta colpendo le comunità indigene organizzate e resistenti, e di un aumento della violenza e del controllo del territorio da parte del narcotraffico.\r\n\r\nPartiamo dalle azioni sul locale del Nodo Solidale, con progetti solidali e pratiche di autonomia nel quartiere periferico di Cuxtitali a San Cristóbal de Las Casas, per poi allargare lo sguardo alla situazione in Chiapas e alla recente riorganizzazione delle comunità zapatiste che hanno appena festeggiato i 30 anni dal \"levantiamento\" in armi nel Gennaio 1994. Riorganizzazione che è anche legata alla spirale di violenza e al conflitto in corso, definito come \"una guerra di frammentazione territoriale\", costituita da ripetuti attacchi e violenze armate da parte di paramilitari, gruppi narcotrafficanti e altri gruppi spesso civili difficili da identificare ma legati ai \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> criminali, contro le comunità indigene resistenti zapatiste e non. Gli interessi sono tanti: controllo del territorio, gestione dei flussi di \u003Cmark>droga\u003C/mark>, profitto sul traffico e gestione dei migranti (la nuova frontiera sud tra Messico e Guatemala), ed interessi politici locali e nazionali. Una miriade di attori armati con un'alto potere sia economico che militare, che lavora per interessi diretti dei gruppi criminali, preparando la strada all'azione del governo centrale (al momento di centro-sinistra) per distruggere politicamente ed economicamente le esperienze di resistenza autonoma indigena e rurale. Una alleanza torbida ma allo stesso modo stretta tra stato e narcotraffico. Una guerra non solo contro gli attivisti e gli indigeni, ma contro la popolazione locale ritenuta non funzionale al progetto di restrutturazione del tessuto rurale e civile del sud del Messico.\r\n\r\nL'unica forma per sopravvivere quindi è una resistenza integrale ed autonoma, che può essere sia armata e militare a scopo difensivo, come quella zapatista o di altre realtà comunitarie, o in termini di autorganizzazione e partecipazione attiva alla vita collettiva di quartieri urbani e comunità rurali che non permetta al narco e/o allo stato di entrare nel tessuto sociale ed economiche delle comunità.\r\n\r\nSperando che tale contributo possa essere di interesse, riflessione e stimolo, anche nel riallacciare legami di solidarietà attiva internazionalista, alleghiamo anche i contatti del Nodo Solidale per rimanere aggiornati sui progetti di autonomia e resistenza in Chiapas, ed alcuni approfondimenti. 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Una regione ricca di materie prime ma occupata dalla coltivazione della coca e da laboratori per la produzione ,dove lo stato colombiano è totalmente assente e il territorio è attraversato da guerriglie in complicità con i trafficanti ,cartelli della droga messicani e paramilitari. Qui si stanno scontrando da diversi giorni le forze dell'ELN (gruppo guerrigliero attivo dal 1964) e i dissidenti del 33° fronte delle FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) per il controllo del territorio .Questi scontri hanno fatto ripiombare la regione nell'incubo della guerra provocando circa 40000 profughi costretti ad abbandonare le proprie abitazioni e fuggire anche verso il confine venezuelano . Il presidente Petro ha inviato l'esercito e dichiarato lo stato d'emergenza , il processo di pace che era stato implementato con le guerriglie si è arenato forse definitivamente ,anche perchè ormai i capi dell'ELN sono ricercati e l'organizzazione considerata alla stregua di un gruppo criminale di narcotrafficanti . La risposta militare e lo stato di guerra impedisce una mobilitazione sociale dal basso ,le condizioni strutturali di arretratezza della regione che costringono i contadini a dedicarsi alla coltivazione della coca ,non trovano risoluzione anche per l'incapacità dello stato colombiano di reperire le risorse per un cambiamento di rotta dell'economia del Catatumbo dipendente dalla produzione e dal traffico della coca. A Bogotà il governo Petro è in difficoltà ,non ha una maggioranza in parlamento , la crisi economica e la disillusione rispetto alle aspettative della sua presidenza stanno allontanando alcuni settori sociali che lo avevavo sostenuto. Tuttavia la crisi dei migranti rimpatriati \"manu militari\" dall'amministrazione Trump e la minaccia dei dazi ,è stata raccontata dai media colombiani come un braccio di ferro vincente con l'ingombrante vicino yanqui ,giocato dalla presidenza Petro sul principio del rispetto della dignità umana dei rimpatriati che ha raccolto un vasto consenso nel paese.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-30012025-CRISTINA-VARGAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Ali, cittadino italo sudanese residente aTorino , parliamo della guerra in Sudan ,con uno sguardo dall'interno che ci restituisce una prospettiva di drammatica divisione della società sudanese. Emerge il dato della presenza nell'esercito e anche nelle Forze di Supporto Rapido di elementi legati al vecchio regime di Al Bashir ,alcuni di questi personaggi come Ahmad Harun ,ex ministro degli interni del governo islamista, ricercati dalla giustizia internazionale. Alcuni di questi islamisti radicali provengono anche da altri paesi mentre altri costituiscono pezzi dello stato profondo del regime di Al Bashir. Alcune milizie combattenti sono state formate dai servizi segreti del precedente governo e si sono rese protagoniste delle brutalità commesse contro la popolazione civile ,mentre sul terreno nonostante l'avanzata dell'esercito di Al Bhuran con la conquista del capoluogo della fertile regione di El Gezira ,le RSF di Hemmeti controllano importanti porzioni di territorio tra cui il Kordofan e il Darfur. Constatiamo la mancanza di volontà di dialogo tra le parti ,la violenza crescente contro la popolazione civile ,le dimensioni della catastrofe umanitaria ,la divisione della società sudanese ,la debolezza delle forze politiche eredi della rivoluzione civile che defenestro' Al Bashir ,la pervasività della fallace percezione del ruolo stabilizzatore dell'esercito anche all'interno della diaspora sudanese .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-30012025-ALI-SUDAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Adriano Favole ,antropologo e conoscitore della Nuova Caledonia, parliamo della nascita del \" Front international de decolonisation\" che unisce i movimenti indipendentisti di Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Polinesia e Corsica nella cui dichiarazione finale si afferma che \" l' obiettivo fondamentale è unire le nostre forze per liberare definitivamente i nostri paesi e il pianeta da ogni presenza coloniale. Affermiamo che nel contesto del crollo di un ordine mondiale caratterizzato dallo sfruttamento dei più fragili e dal dominio di una parte significativa del mondo da parte di poche potenze predatorie, è giunto il momento di unirci per guidare le nostre nazioni alla loro piena sovranità e partecipare così alla costruzione di un mondo migliore, rispettoso della dignità delle donne e degli uomini \". Si esprime una forte richiesta anche del riconoscimento della cultura dei popoli nativi che viene totalmente ignorata nel sistema scolastico dove nello specifico della Nuova Caledonia,nei programmi scolastici non vengono menzionati i legami con le altre isole del Pacifico. Il colonialismo francese si estrinseca nell'asse privilegiato con la metropoli a discapito dei paesi limitrofi ,costringendo ad importare merci costose dalla \"madrepatria\" ,impedendo le relazioni commerciali con altre isole con cui le popolazioni della Nuova Caledonia hanno sempre avuto relazioni di scambio ,costituendo un sistema insostenibile e costoso per la popolazione locale . La Francia che sta perdendo ormai pezzi del suo ex impero in Africa ,persiste a sostenere la sua presenza nel Pacifico per ragioni geo strategiche ,per lo sfruttamento delle risorse marine e anche se in misura minore per lo sfruttamento del nichel. \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-FAVOLE-NUOVA-Caledonia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Febbraio 2025","2025-02-01 19:53:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 30/01/2025-COLOMBIA, NEL CATATUMBO SI ARENA IL PROCESSO DI PACE E LA PRESIDENZA PETRO-SUDAN GUERRA SENZA FINE-I TERRITORI D'OLTREMARE FRANCESI SPINGONO PER LA DECOLONIZZAZIONE.","podcast",1738439628,[367],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[350],{"post_content":370},{"matched_tokens":371,"snippet":372,"value":373},[74,80],"in complicità con i trafficanti ,\u003Cmark>cartelli\u003C/mark> della \u003Cmark>droga\u003C/mark> messicani e paramilitari. 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Il presidente Petro ha inviato l'esercito e dichiarato lo stato d'emergenza , il processo di pace che era stato implementato con le guerriglie si è arenato forse definitivamente ,anche perchè ormai i capi dell'ELN sono ricercati e l'organizzazione considerata alla stregua di un gruppo criminale di narcotrafficanti . La risposta militare e lo stato di guerra impedisce una mobilitazione sociale dal basso ,le condizioni strutturali di arretratezza della regione che costringono i contadini a dedicarsi alla coltivazione della coca ,non trovano risoluzione anche per l'incapacità dello stato colombiano di reperire le risorse per un cambiamento di rotta dell'economia del Catatumbo dipendente dalla produzione e dal traffico della coca. A Bogotà il governo Petro è in difficoltà ,non ha una maggioranza in parlamento , la crisi economica e la disillusione rispetto alle aspettative della sua presidenza stanno allontanando alcuni settori sociali che lo avevavo sostenuto. Tuttavia la crisi dei migranti rimpatriati \"manu militari\" dall'amministrazione Trump e la minaccia dei dazi ,è stata raccontata dai media colombiani come un braccio di ferro vincente con l'ingombrante vicino yanqui ,giocato dalla presidenza Petro sul principio del rispetto della dignità umana dei rimpatriati che ha raccolto un vasto consenso nel paese.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-30012025-CRISTINA-VARGAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Ali, cittadino italo sudanese residente aTorino , parliamo della guerra in Sudan ,con uno sguardo dall'interno che ci restituisce una prospettiva di drammatica divisione della società sudanese. 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Constatiamo la mancanza di volontà di dialogo tra le parti ,la violenza crescente contro la popolazione civile ,le dimensioni della catastrofe umanitaria ,la divisione della società sudanese ,la debolezza delle forze politiche eredi della rivoluzione civile che defenestro' Al Bashir ,la pervasività della fallace percezione del ruolo stabilizzatore dell'esercito anche all'interno della diaspora sudanese .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-30012025-ALI-SUDAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Adriano Favole ,antropologo e conoscitore della Nuova Caledonia, parliamo della nascita del \" Front international de decolonisation\" che unisce i movimenti indipendentisti di Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Polinesia e Corsica nella cui dichiarazione finale si afferma che \" l' obiettivo fondamentale è unire le nostre forze per liberare definitivamente i nostri paesi e il pianeta da ogni presenza coloniale. Affermiamo che nel contesto del crollo di un ordine mondiale caratterizzato dallo sfruttamento dei più fragili e dal dominio di una parte significativa del mondo da parte di poche potenze predatorie, è giunto il momento di unirci per guidare le nostre nazioni alla loro piena sovranità e partecipare così alla costruzione di un mondo migliore, rispettoso della dignità delle donne e degli uomini \". Si esprime una forte richiesta anche del riconoscimento della cultura dei popoli nativi che viene totalmente ignorata nel sistema scolastico dove nello specifico della Nuova Caledonia,nei programmi scolastici non vengono menzionati i legami con le altre isole del Pacifico. Il colonialismo francese si estrinseca nell'asse privilegiato con la metropoli a discapito dei paesi limitrofi ,costringendo ad importare merci costose dalla \"madrepatria\" ,impedendo le relazioni commerciali con altre isole con cui le popolazioni della Nuova Caledonia hanno sempre avuto relazioni di scambio ,costituendo un sistema insostenibile e costoso per la popolazione locale . 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Nonostante tutto Milei è in vantaggio nei sondaggi sopratutto fra le fasce giovanili anche meno abbienti ed è circondato da una pletora di nostalgici della dittatura militare .I peronisti presentano come candidato il ministro dell'economia Massa maggiore responsabile del fallimento economico del paese che è flagellato da un inflazione del 138 % su base annua e una povertà in aumento come testimoniano le file degli indigenti in pieno centro di Buenos Aires in Plaza de Mayo ,in attesa di qualcosa da mangiare davanti alla Croce Rossa.\r\n\r\nIl presidente fantasma Fernandez testimonia la crisi strutturale del peronismo e il ritorno di un menemismo con venature di estrema destra incarnato da Milei ,la campagna elettorale è stata caratterizzata anche dal tema della sicurezza cavalcato da Patricia Bullrich che i sondaggi collocano al terzo posto e che ha posizioni destrorse ed era sostenuta dall’ex presidente Mauricio Macri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-191023-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di Palestina e informazione con Farid Adly scrittore e giornalista direttore di Anbamed ,sito di informazione sull'area medio orientale ,che ci parla della manipolazione informativa e della costruzione del nemico ,della necessità della verifica delle fonti e della propaganda filo israeliana.\r\n\r\nAffrontiamo anche la questione dell'aggressione israeliana a Gaza ,della vacuità delle proposte di dialogo ,della volontà israeliana di dividere la Palestina ,il peso del mancato riconoscimento internazionale dello stato di Palestina,la corruzione all'interno dell'ANP, la mancanza di una leadership capace di unificare il fronte di lotta e il tema della rappresentanza delle istanze del popolo palestinese che Farid attribuisce all'OLP e alle sue organizzazioni .\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-PALESTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine Davide Matrone prova a raccontarci l'esito delle elezioni presidenziali in Ecuador ,ma i problemi di collegamento da Quito penalizzano il suo intervento ,comunque emerge che la vittoria di Noboa , giovane neo presidente è figlio di Alvaro Noboa l'uomo più ricco dell'Ecuador che per cinque volte ha tentato di candidarsi alla massima carica dello Stato, è anche frutto di una egemonia del neoliberalismo che controlla l'informazione .\r\n\r\nIl nuovo presidente avrà poco margine di manovra in quanto rimarrà in carica appena 16 mesi dopo che l'ultimo presidente, Guillermo Lasso, ha sciolto il parlamento invocando la clausola della \"muerte cruzada\" (morte reciproca) e indetto le elezioni lampo per sfuggire all'impeachment che lo avrebbe visto accusato di corruzione e appropriazione indebita. Nel 2025 si tornerà al voto per un mandato regolare.\r\n\r\nLa campagna elettorale in Ecuador è stata segnata da violenze nei confronti dei candidati, culminate nell'omicidio di Fernando Villavicencio, che lottava contro la corruzione dilagante, ucciso a colpi di arma da fuoco al termine di un comizio.\r\n\r\nNoboa ha sconfitto quella che sembrava essere la favorita in queste elezioni, l'erede di Rafael Correa, Luisa Gonzalez candidata con il partito di sinistra Revolucion Ciudadana.\r\n\r\nIn Ecuador si sta vivendo una crescita della violenza in quanto il paese è diventato un crocevia dei traffici di droga dall'America Latina verso i mercati europei e nordamericani con l'ingresso dei cartelli messicani che si sono alleati con le organizzazioni locali e si scontrano per il controllo del mercato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-ECUADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","21 Ottobre 2023","2023-10-21 19:01:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 19/10/2023- ARGENTINA AL VOTO FINE DEL CICLO PERONISTA ?- PALESTINA: LA PROPAGANDA FILO ISRAELIANA AGITA IL RICATTO DELLA MEMORIA COME DETERRENTE CONTRO QUALSIASI CRITICA-ECUADOR DOPO UN BANCHIERE IL RAMPOLLO DELL'OLIGARCHIA LATIFONDISTA.",1697914890,[367],[350],{"post_content":395},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[80],"un crocevia dei traffici di \u003Cmark>droga\u003C/mark> dall'America Latina verso i mercati","Bastioni di Orione racconta la vigilia delle elezioni argentine che si terranno questa domenica con Alfredo Somoza giornalista ed economista argentino che ci parla della figura di Javier Milei ,il canditato populista di estrema destra che rischia di vincere queste elezioni con parole d'ordine che parlano alla pancia di un paese piegato dalla crisi economica,l'inflazione e la corruzione.\r\n\r\nProposte quelle di Milei irricevibili quali la libertà di armarsi per tutti i cittadini,la dollarizzazione dell'economia argentina,la chiusura della banca centrale ,la privatizzazione selvaggia dell'apparato pubblico ,la cancellazione del servizio sanitario e altre amenità . Nonostante tutto Milei è in vantaggio nei sondaggi sopratutto fra le fasce giovanili anche meno abbienti ed è circondato da una pletora di nostalgici della dittatura militare .I peronisti presentano come candidato il ministro dell'economia Massa maggiore responsabile del fallimento economico del paese che è flagellato da un inflazione del 138 % su base annua e una povertà in aumento come testimoniano le file degli indigenti in pieno centro di Buenos Aires in Plaza de Mayo ,in attesa di qualcosa da mangiare davanti alla Croce Rossa.\r\n\r\nIl presidente fantasma Fernandez testimonia la crisi strutturale del peronismo e il ritorno di un menemismo con venature di estrema destra incarnato da Milei ,la campagna elettorale è stata caratterizzata anche dal tema della sicurezza cavalcato da Patricia Bullrich che i sondaggi collocano al terzo posto e che ha posizioni destrorse ed era sostenuta dall’ex presidente Mauricio Macri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-191023-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di Palestina e informazione con Farid Adly scrittore e giornalista direttore di Anbamed ,sito di informazione sull'area medio orientale ,che ci parla della manipolazione informativa e della costruzione del nemico ,della necessità della verifica delle fonti e della propaganda filo israeliana.\r\n\r\nAffrontiamo anche la questione dell'aggressione israeliana a Gaza ,della vacuità delle proposte di dialogo ,della volontà israeliana di dividere la Palestina ,il peso del mancato riconoscimento internazionale dello stato di Palestina,la corruzione all'interno dell'ANP, la mancanza di una leadership capace di unificare il fronte di lotta e il tema della rappresentanza delle istanze del popolo palestinese che Farid attribuisce all'OLP e alle sue organizzazioni .\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-PALESTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine Davide Matrone prova a raccontarci l'esito delle elezioni presidenziali in Ecuador ,ma i problemi di collegamento da Quito penalizzano il suo intervento ,comunque emerge che la vittoria di Noboa , giovane neo presidente è figlio di Alvaro Noboa l'uomo più ricco dell'Ecuador che per cinque volte ha tentato di candidarsi alla massima carica dello Stato, è anche frutto di una egemonia del neoliberalismo che controlla l'informazione .\r\n\r\nIl nuovo presidente avrà poco margine di manovra in quanto rimarrà in carica appena 16 mesi dopo che l'ultimo presidente, Guillermo Lasso, ha sciolto il parlamento invocando la clausola della \"muerte cruzada\" (morte reciproca) e indetto le elezioni lampo per sfuggire all'impeachment che lo avrebbe visto accusato di corruzione e appropriazione indebita. Nel 2025 si tornerà al voto per un mandato regolare.\r\n\r\nLa campagna elettorale in Ecuador è stata segnata da violenze nei confronti dei candidati, culminate nell'omicidio di Fernando Villavicencio, che lottava contro la corruzione dilagante, ucciso a colpi di arma da fuoco al termine di un comizio.\r\n\r\nNoboa ha sconfitto quella che sembrava essere la favorita in queste elezioni, l'erede di Rafael Correa, Luisa Gonzalez candidata con il partito di sinistra Revolucion Ciudadana.\r\n\r\nIn Ecuador si sta vivendo una crescita della violenza in quanto il paese è diventato un crocevia dei traffici di \u003Cmark>droga\u003C/mark> dall'America Latina verso i mercati europei e nordamericani con l'ingresso dei \u003Cmark>cartelli\u003C/mark> messicani che si sono alleati con le organizzazioni locali e si scontrano per il controllo del mercato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-ECUADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[400],{"field":97,"matched_tokens":401,"snippet":397,"value":398},[80],{"best_field_score":217,"best_field_weight":152,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":47,"score":303,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},6636,{"collection_name":364,"first_q":67,"per_page":337,"q":67},["Reactive",406],{},["Set"],["ShallowReactive",409],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fzPjK44rUZmmQgMQbGkXUBbTzA_C90_kplZS-TbROi8w":-1},true,"/search?query=cartelli+droga"]