","Torna \"Una Babele di semi\", per scambiare materiali e conoscenze","post",1454069605,[61,62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/arca-dei-semi/","http://radioblackout.org/tag/autoproduzione/","http://radioblackout.org/tag/biodiversita/","http://radioblackout.org/tag/cascina-roccafranca/","http://radioblackout.org/tag/reciprocita/","http://radioblackout.org/tag/scambio/","http://radioblackout.org/tag/soia/",[69,70,28,15,26,18,71],"arca dei semi","autoproduzione","soia",{"post_content":73,"tags":79},{"matched_tokens":74,"snippet":77,"value":78},[75,76],"cascina","Roccafranca","dalle 9,30 alle 16 alla \u003Cmark>cascina\u003C/mark> \u003Cmark>Roccafranca\u003C/mark> (via Rubino 45 - Torino) quinta","Domenica 31 gennaio dalle 9,30 alle 16 alla \u003Cmark>cascina\u003C/mark> \u003Cmark>Roccafranca\u003C/mark> (via Rubino 45 - Torino) quinta edizione di \"Una Babele di semi\", incontro tra agricoltori professionisti e non per scambiarsi materiale vegetale e conoscenze, all'insegna della biodiversità e dell'autoproduzione. Previsti alcuni laboratori, tra cui uno di cucina per il pranzo condiviso, a base di soia.\r\nIl materiale scambiato non è soggetto ad alcun tipo di proprietà intellettuale in quanto in pubblico dominio. Non si tratteranno cioè varietà iscritte ai cataloghi commerciali e tanto la loro riproduzione quanto il loro scambio in modiche quantità non può essere considerato atto commerciale ma piuttosto un diritto universale esercitato dalle comunità.\r\n\r\nAscolta la presentazione dell'iniziativa con Luca:\r\nUnknown",[80,82,84,86,90,92,94],{"matched_tokens":81,"snippet":69},[],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":28},[],{"matched_tokens":87,"snippet":89},[75,88],"roccafranca","\u003Cmark>cascina\u003C/mark> \u003Cmark>roccafranca\u003C/mark>",{"matched_tokens":91,"snippet":26},[],{"matched_tokens":93,"snippet":18},[],{"matched_tokens":95,"snippet":71},[],[97,103],{"field":35,"indices":98,"matched_tokens":100,"snippets":102},[99],3,[101],[75,88],[89],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":77,"value":78},"post_content",[75,76],1157451471441625000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":110,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":112,"highlight":130,"highlights":145,"text_match":106,"text_match_info":153},{"cat_link":113,"category":114,"comment_count":47,"id":115,"is_sticky":47,"permalink":116,"post_author":50,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":53,"post_id":115,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":58,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":128},[44],[46],"29354","http://radioblackout.org/2015/04/26-aprile-no-expo-a-torino-il-cibo-che-affama/","Una assemblea torinese costituitasi di individualità e realtà diverse, apparentate dal disgusto nei confronti dell'Expo e di quello che rappresenta quella kermesse fatta per drenare risorse e pubblicizzare un modello di sviluppo e di consumo di risorse naturali a immagine delle multinazionali che la sponsorizzano, si è posta come obiettivo l'analisi e la discussione di quali sono le tante nocività legate all'evento milanese. Come primo impegno l'assemblea ha organizzato una giornata intera (tra le 9,30 e le 17) di confronto e \"disseminazione\" di pareri contrari all'Expo presso la Cascina Roccafranca di via Rubino 45 (tra Mirafiori e il Gerbido) a Torino, per discutere e condividere interventi sull'impatto che ha Expo sul territorio, sul mondo del lavoro, sull'approccio all'agricoltura, sul cibo...\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca, tra gli organizzatori e reduce da un viaggio in Tracia, dove ha partecipato a un colossale scambio di semi (e di opinioni sulla agricoltura contadina in autogestione)\r\n\r\nUnknown","23 Aprile 2015","2015-04-28 13:17:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/cascina_roccafranca-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"137\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/cascina_roccafranca-300x137.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/cascina_roccafranca-300x137.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/cascina_roccafranca.jpeg 333w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","26 aprile No Expo a Torino: il cibo che affama",1429800120,[125,126,64,127],"http://radioblackout.org/tag/26-aprile/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-torinese/","http://radioblackout.org/tag/no-expo/",[22,34,15,129],"no expo",{"post_content":131,"tags":136},{"matched_tokens":132,"snippet":134,"value":135},[133,76],"Cascina","pareri contrari all'Expo presso la \u003Cmark>Cascina\u003C/mark> \u003Cmark>Roccafranca\u003C/mark> di via Rubino 45 (tra","Una assemblea torinese costituitasi di individualità e realtà diverse, apparentate dal disgusto nei confronti dell'Expo e di quello che rappresenta quella kermesse fatta per drenare risorse e pubblicizzare un modello di sviluppo e di consumo di risorse naturali a immagine delle multinazionali che la sponsorizzano, si è posta come obiettivo l'analisi e la discussione di quali sono le tante nocività legate all'evento milanese. 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La pulzella del geneticamente modificato insisteva in modo populistico da un lato sul fatto che si importano già molti mangimi ogm, mentre qui si continua a piantare semi (da lei supposti) deboli, dall'altro insufflando l'ipotesi che si possano evitare agrofarmaci sostituiti da \"sofisticati innesti\", che nominati in questo modo appaiono innocui, anzi esaltatori di tipicità, secondo l'uso delle parole d'ordine ‘disseminate’ ad arte nell'intero articolo. La ricercatrice della Statale di Milano, e senatrice rappresentante di quegli interessi in parlamento, lamentava che il ministero bloccasse ancora la sperimentazione sul campo e perciò abbiamo parlato con Luca, che sui campi ci lavora, aggiungendo altri due tasselli: il primo è che al cop21 le associazioni civiche raggruppate sotto il logo Oca (Organica Consumer Association) hanno deciso di processare Monsanto (un po’ come il tribunale dei popoli contro il tav tenutosi in corso Trapani): il processo dovrebbe emettere la sentenza il 16 ottobre e ora va montando l'istruttoria (http://www.greenstyle.it/pesticidi-ogm-monsanto-processo-ecocidio-179892.html); l'altro tassello del mosaico è la notizia che da Bruxelles si stanno bloccando nuove autorizzazioni a operare con ogm, una buona notizia che potrebbe nascondere una trappola, preludendo a una revisione dell'intero processo di autorizzazione, preludio a un sistema più lasco di rilascio di autorizzazioni.\r\n\r\nCome una trappola è stata quella ordita da UE, governo italiano e lobbies delle modificazioni genetiche nel caso degli ulivi estirpati per legge nelle campagne leccesi, decisione affrettata, inutile, spropositata e... riconducibile alla sperimentazione (illecita quando è stata effettuata), di cui la Cattaneo richiede a gran voce il riconoscimento legale, visto quanto sta emergendo adesso riguardo alla vicenda salentina da fonti non sospette: la magistratura arriva buona ultima a ricostruire quanto documentato da una diretta su radio blackout già del maggio scorso (http://radioblackout.org/2015/05/salento-ulivi-e-quello-che-non-si-dice/). I test di fitofarmaci non autorizzati per combattere la lebbra dell’olivo e per diserbare i terreni sono i principali indiziati del disseccamento che ha colpito le piante. Tra il 2010 e il 2012, sono stati avviati dei campi sperimentali appositi nelle campagne intorno a Gallipoli, cuore del primo focolaio dell’infezione. In particolare, in quel periodo è stato concesso per due volte l’utilizzo in deroga di un fitofarmaco di nome Insigna della Basf, distribuito in grossi quantitativi dai consorzi agrari ai coltivatori. «Risulta possibile – scrivono i pm – che questo secondo impiego del prodotto per un periodo così lungo e senza limitazioni di trattamenti abbia scatenato l’esplosione della sintomatologia che ha poi portato alla ricerca di altri patogeni. Altamente probabile è dunque l’ipotesi che prodotti impiegati, unitamente ad altri fattori antropici e ambientali, abbiano causato un drastico abbassamento delle difese immunitarie degli alberi di olivo, favorendo la virulenza dell’azione dei funghi e batteri, tra i quali Xylella fastidiosa». A questi si sono aggiunti i test del Roundup Platinum di Monsanto. «Quel che è dato acquisito – è riportato nel decreto – è che le due società interessate alle sperimentazioni in campo nel Salento sono collegate tra loro da investimenti comuni, avendo la Monsanto acquisito sin dal 2008 la società Allelyx (curiosamente palindromo di xylellA…) dalla società brasiliana Canavialis e avendo la Basf a sua volta investito 13,5 milioni di dollari in Allelyx nel marzo 2012».\r\n\r\nCon Luca quindi si è ricollocata la Monsanto al suo posto, mentre la Cattaneo fingeva nel suo articolo di non ricordare che proprio la multinazionale – che ora esprime anche il nuovo ministro dell'agricoltura argentino – produce quegli antiparassitari e invece la senatrice si proponeva come paladina del rifiuto dell'invasione delle multinazionali nel nome della ricerca italiana (vorrebbe semplicemente sostituire gli ogm di importazione con ogm patriotticamente italici); evidentemente la Cattaneo cerca una nuova veste per ammantare i margini di profitto e di guadagno nascosti sotto gli impresentabili ogm, a cui si può contrapporre invece un sano e responsabile percorso di vera salubrità, esaltando quello che si può attingere dalla natura in modo consapevole, gestendola in maniera diversa da quella che è l'agro-industria.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\ndue appuntamenti nel primo mese del 2016:\r\n\r\na. Da tutte queste argomentazioni in occasione di quella riunione in radio di fine novembre è sorta l'idea di una settimana di mobilitazione contro le bionanotecnologie e le scienze convergenti nel loro insieme, settimana da collegare con una delle prossime udienze del processo contro Billy, Silvia e Costa (13 gennaio) e dove ogni situazione potrà organizzare iniziative sul proprio territorio, a cominciare dall'incontro il 9 gennaio alle 10 a El Paso, via Passo Buole, 47 (dove il giorno precedente alle 20 sarà presentato il giornale ecologista “L'urlo della terra”)\r\n\r\nb. 31 gennaio, ‘Una babele di semi’, iniziativa alla cascina Roccafranca a Torino: scambio di semi e di saperi a favore della biodiversità e documentazione dei percorsi differenti. Ci saranno due laboratori tecnico-pratici e culinari, dove si discuterà di soia non ogm e si presenteranno alcuni tipi di soia di quel tipo a disposizione dell'agricoltura non industriale per alimentazione di allevamenti e anche per chi ha bisogno di prodotti di origine non animale","20 Dicembre 2015","2015-12-23 11:36:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_18-ogm-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"250\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_18-ogm.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","In ogm veritas: un brindisi transgenico per la ricerca",1450612901,[168,169],"http://radioblackout.org/tag/cattaneo/","http://radioblackout.org/tag/ogm/",[171,172],"Cattaneo","OGM",{"post_content":174},{"matched_tokens":175,"snippet":176,"value":177},[75,76],"babele di semi’, iniziativa alla \u003Cmark>cascina\u003C/mark> \u003Cmark>Roccafranca\u003C/mark> a Torino: scambio di semi","In radio si è tenuto il 29 novembre un incontro solidale con Billy Silvia e Costa, che saranno nuovamente processati dalla solita procura torinese il 13 gennaio e ne è scaturita una consapevolezza dell'urgenza (o meglio del ritardo con cui ci si muove) nell'opporsi al totalitarismo creato dalle tecnoscienze, che creano ulteriori nocività, ancora più intollerabili, perché sono espressione del dominio dei poteri forti; proprio gli ogm sono stati individuati come potenziale obiettivo su cui molte contrapposizioni potrebbero convergere con qualche possibilità di successo, per estendere la mobilitazione alla lotta a tutte le tecnoscienze (http://www.informa-azione.info/appello_per_una_settimana_di_mobilitazione_contro_le_nanobiotecnologie).\r\n\r\nPer questo ci siamo rivolti a una delle realtà già attive in quella direzione: la situazione agricola.\r\n\r\nLo spunto per la diretta con Luca è nato dalla lettura di un articolo scritto su \"la Repubblica\" di domenica 13 dicembre, dove la senatrice a vita Cattaneo, non nuova a uscite di questo tipo, probabilmente dovute a interessi personali per ottenere fondi per la sua ricerca (ma anche per legami con poteri forti e multinazionali), insisteva a sublimare le progressive frontiere dell'applicazione degli ogm nella viticoltura, portando come fulgido esempio l'iniziativa di un improvvido agricoltore di Barbaresco, che vorrebbe utilizzare tecniche ogm. 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imparando a comunicare e diffondere le inchieste e l'attivismo nella ricerca di fonti e di documenti ufficiali... tutto questo e altro ancora, come la presentazione di un libro contro l'expo (di cui si parlerà anche il 6 a Venaus), curato dai partecipanti alla giornata contro il cibo che affama tenutasi il 26 aprile alla Cascina Roccafranca di Torino, tra i quali Abo che ci parla di queste due giornate del 5 e del 6 settembre al Piano Terra di via Confalonieri 3 a Milano.\r\n\r\nInoltre ci saranno valutazioni anche su cosa è stato il Primo Maggio 2015 milanese, laddove nelle parole di Abo si evidenzia la mancanza del riverbero di quel botto...\r\n\r\n \r\n\r\nUnknown","2 Settembre 2015","2015-09-08 17:31:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015-09-02_contesto-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"113\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015-09-02_contesto-300x113.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" 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\r\n\r\nUnknown",[211],{"field":104,"matched_tokens":212,"snippet":208,"value":209},[133,76],{"best_field_score":183,"best_field_weight":184,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":185,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":15,"per_page":216,"q":15},6,{"facet_counts":218,"found":17,"hits":235,"out_of":263,"page":17,"request_params":264,"search_cutoff":36,"search_time_ms":17},[219,225],{"counts":220,"field_name":223,"sampled":36,"stats":224},[221],{"count":17,"highlighted":222,"value":222},"liberation front","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":226,"field_name":35,"sampled":36,"stats":234},[227,229,230,232],{"count":17,"highlighted":228,"value":228},"nbt",{"count":17,"highlighted":172,"value":172},{"count":17,"highlighted":231,"value":231},"crispr",{"count":17,"highlighted":233,"value":233},"ingegneria 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Non è un caso che queste dichiarazioni arrivino da quell'istituto e in questo determinato periodo storico: il Sant'Anna è all'avanguardia nella ricerca sulle nanotecnologie, biotecnologie e ingegneria genetica soprattutto nel campo militare, per cui si tratta di una fonte assolutamente non neutrale che, guarda caso, fornisce i suoi dati proprio ora che si inizia il dibattito sulla regolamentazione o meno in Europa dei nuovi OGM, ossia gli NBTs.\r\n\r\nI semi NBT (New Breeding Techniques) nascono in laboratorio attraverso le nuove tecniche di manipolazione genetica come il Genome Editing che permette di modificare, attraverso un processo di “taglia e cuci”, il DNA dell'individuo, anche senza aggiungere caratteristiche genetiche esterne (come invece avviene per i classici OGM). Queste manipolazioni permettono di estirpare dalla sequenza genetica quelle caratteristiche sconvenienti per la vendita e la produzione.\r\n\r\nLe aziende che fanno ricerca e che producono queste nuove semenze cercano, attraverso campagne d'informazione, di tranquillizzare preventivamente gli agricoltori e consumatori per evitare le mobilitazioni che hanno tentato di ostacolare l'introduzione degli OGM, paventandone una produzione più sostenibile ed eticamente accettabile, senza fare alcun accenno alla perdita di biodiversità, al monopolio delle sementi, alla standardizzazione del mondo vegetale, eccetera.\r\n\r\nIn Italia, uno dei promotori di questi semi è il CREA (consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) che propaganda queste nuove tecniche attraverso laboratori e conferenze anche nelle reti di agricoltori indipendenti e realtà rurali, com'è successo a Cascina Roccafranca per l'evento “Una Babele di Semi” che nasce con l'intento di libero scambio di semi, ma che quest'anno ha avuto come relatori due ricercatrici del CREA ed un professore universitario di Torino, che hanno avuto la possibilità di decantare i vantaggi dei sementi NBT e della sinergia tra laboratorio e campi, proprio laddove si cerca di costruire l'autodeterminazione e l'indipendenza contadina all'infuori delle logiche del dominio.\r\n\r\nOrmai la genetica spazia su tutti i campi, dall'agroalimentare alla medicina passando per l'apparato repressivo, e gli esperimenti riguardano piante, animali e umani. Non mancano le banche in cui si raccolgono le differenze genetiche di tutto l'esistente, e la sua mappatura procede a spron battuto. A fare da padrone in questo settore sono le grandi multinazionali e banche che vedono nella genetica non solo un proficuo investimento, ma anche la base per il controllo e la repressione del futuro. Per esempio all'ultimo World Economic Forum di Davos è stata annunciata una partnership per sequenziare il DNA di tutta la vita sulla Terra con chiari obbiettivi di dominio e di profitto, ma che vengono raccontati con toni umanitari, ecologici ed etici.\r\n\r\nSe ci guardiamo attorno siamo già circondati da prodotti geneticamente modificati: mele artiche che non ossidano, zanzare anti-malaria o animali con organi umani. Oppure l'ibridazione tra vegetale e militare con la creazione di piante capaci di ricettare e monitorare l'ambiente circostante, e sono in grado di rilevare sostanze chimiche, parassiti, agenti patogeni, radiazioni e segnali elettromagnetici.\r\n\r\nSe oggi l'utilizzo di tecniche CRISPR è spinto eticamente in campo medico per eliminare i geni portatori di malattie, nulla vieta che un domani potranno essere utilizzate per modificare in anticipo il carattere fisico e corportamentale di qualsiasi individuo, aprendo la strada a scenari di controllo dell'esistente molto preoccupanti.\r\n\r\nAscolta la puntata qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/ogm.mp3\"][/audio]","28 Febbraio 2018","2018-11-02 20:13:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Genetic-Engineering-in-Food-200x110.jpg","Ogm innocui: si riparte da zero? 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