","STELLANTIS: TAVARES ELEMOSINA ANCORA INCENTIVI, I LAVORATORI SCIOPERANO IL 18 OTTOBRE.","post",1728983821,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/automotive/","http://radioblackout.org/tag/cassa-integrazione/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/stellantis/",[68,23,69,30],"automotive","sciopero",{"post_content":71,"tags":76},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"cassa","dei suoi operai sono in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> integrazioni a salario ridotto e","Venerdì 11 ottobre Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo Stellantis, si è presentato a parlare in audizione in Parlamento riguardo alle prospettive della società che amministra. Sono mesi che la sua gestione risulta fallimentare e che le promesse sui volumi di produzione e sull’occupazione in Italia non vengono rispettate.\r\nNonostante ciò, Il manager ha chiesto nuovi “incentivi” per spingere gli acquisti di veicoli elettrici, perché non sarebbe possibile abbassare i costi di produzione in Italia. Stellantis ha dichiarato che l’obiettivo era la produzione di un milione tra auto e veicoli commerciali in Italia. I dati oggi parlano invece di un record negativo storico: meno di 400 mila vetture prodotte.\r\n\r\nIl risultato si riflette anche sull’occupazione. Alla nascita di Stellantis, nel 2021, erano 53 mila i suoi addetti in Italia, mentre a fine 2023 si sono già ridotti di 10 mila unità. Si stima che quest’anno arriveranno, inoltre, oltre 3 mila nuovi esuberi e Mirafiori è ferma da un mese .\r\n\r\nPer per il 18 ottobre è stato indetto uno sciopero nazionale per tutti i lavoratori del settore auto ,lo sciopero durerà otto ore e riguarderà l’intero settore, ma è stato indetto in un momento di particolare crisi del gruppo automobilistico Stellantis: migliaia dei suoi operai sono in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> integrazioni a salario ridotto e non ci sono prospettive future nonostante le rassicurazioni padronali.\r\n\r\n \r\n\r\nNe parliamo con Dionisio Masella, del centro studi della Cub:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-14042024-STELLANTIS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[77,79,83,85],{"matched_tokens":78,"snippet":68},[],{"matched_tokens":80,"snippet":82},[73,81],"integrazione","\u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":69},[],{"matched_tokens":86,"snippet":30},[],[88,94],{"field":38,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],1,[92],[73,81],[82],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],1157451471441625000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":101,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":103,"highlight":126,"highlights":142,"text_match":97,"text_match_info":150},{"cat_link":104,"category":105,"comment_count":50,"id":106,"is_sticky":50,"permalink":107,"post_author":28,"post_content":108,"post_date":109,"post_excerpt":110,"post_id":106,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":60,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":121},[47],[49],"66810","http://radioblackout.org/2021/02/draghi-e-altre-creature-mitologiche/","Il nuovo governo, l’ennesima combinazione nel gioco delle alleanze variabili, sta muovendo i primi passi. Proviamo a capirne di più al di là del chiacchiericcio di media e social sulla successione tra l’avvocato e il banchiere.\r\nSi afferma una sorta di tecnoburocrazia, caratterizzata dall’estendersi dell’intervento statale in economia, mettendo le basi per l’utilizzo del recovery fund, secondo le linee programmatiche stabilite dall’UE. La grossa torta europea non può essere spesa a piacimento ma va investita in settori che consentano la “ripresa” dell’economia. La “ripresa” dell’economia non ha nulla a che fare con le vite dei lavoratori, dei senza reddito dei senzacasa, di chi il lavoro (e il reddito) non l’ha mai avuto o l’ha perso lungo il crinale della crisi pandemica. Anzi.\r\nI Draghi dovranno poi passare alle “necessarie” misure di austerità, indispensabili per poter ripagare serenamente il debito. Sul piatto la cancellazione o il secco ridimensionamento della cassa integrazione pandemica, la fine del blocco degli sfratti, tagli a sanità, trasporti, scuola.\r\nAlla fine, se non ci sarà adeguata risposta sul piano della lotta di classe, non resterà che terra bruciata\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche, economista.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-16-draghi-fricche.mp3\"][/audio]","16 Febbraio 2021","","2021-02-16 15:25:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/draghi_carnevale.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Draghi e altre creature mitologiche",1613489145,[64,117,118,119,120],"http://radioblackout.org/tag/draghi/","http://radioblackout.org/tag/recovery-fund/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/","http://radioblackout.org/tag/tecnoburocrazia/",[23,122,123,124,125],"Draghi","recovery fund","sfratti","tecnoburocrazia",{"post_content":127,"tags":131},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[73,81],"o il secco ridimensionamento della \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> pandemica, la fine del blocco","Il nuovo governo, l’ennesima combinazione nel gioco delle alleanze variabili, sta muovendo i primi passi. Proviamo a capirne di più al di là del chiacchiericcio di media e social sulla successione tra l’avvocato e il banchiere.\r\nSi afferma una sorta di tecnoburocrazia, caratterizzata dall’estendersi dell’intervento statale in economia, mettendo le basi per l’utilizzo del recovery fund, secondo le linee programmatiche stabilite dall’UE. La grossa torta europea non può essere spesa a piacimento ma va investita in settori che consentano la “ripresa” dell’economia. La “ripresa” dell’economia non ha nulla a che fare con le vite dei lavoratori, dei senza reddito dei senzacasa, di chi il lavoro (e il reddito) non l’ha mai avuto o l’ha perso lungo il crinale della crisi pandemica. Anzi.\r\nI Draghi dovranno poi passare alle “necessarie” misure di austerità, indispensabili per poter ripagare serenamente il debito. Sul piatto la cancellazione o il secco ridimensionamento della \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> pandemica, la fine del blocco degli sfratti, tagli a sanità, trasporti, scuola.\r\nAlla fine, se non ci sarà adeguata risposta sul piano della lotta di classe, non resterà che terra bruciata\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche, economista.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-16-draghi-fricche.mp3\"][/audio]",[132,134,136,138,140],{"matched_tokens":133,"snippet":82},[73,81],{"matched_tokens":135,"snippet":122},[],{"matched_tokens":137,"snippet":123},[],{"matched_tokens":139,"snippet":124},[],{"matched_tokens":141,"snippet":125},[],[143,148],{"field":38,"indices":144,"matched_tokens":145,"snippets":147},[50],[146],[73,81],[82],{"field":95,"matched_tokens":149,"snippet":129,"value":130},[73,81],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":101,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":152,"highlight":180,"highlights":202,"text_match":97,"text_match_info":210},{"cat_link":153,"category":154,"comment_count":50,"id":155,"is_sticky":50,"permalink":156,"post_author":28,"post_content":157,"post_date":158,"post_excerpt":110,"post_id":155,"post_modified":159,"post_thumbnail":160,"post_thumbnail_html":161,"post_title":162,"post_type":60,"sort_by_date":163,"tag_links":164,"tags":172},[47],[49],"60590","http://radioblackout.org/2020/05/pandemia-in-francia-tra-il-bastone-e-la-carota/","La gestione della pandemia in Francia è stata segnata dall’onda lunga dei tagli alla sanità, all’origine della difficoltà sia nella prevenzione del contagio che nella cura dei malati. Macron ha provato a mettere il bavaglio alle voci critiche, e ha attuato una politica sociale basata su un ampio sistema di ammortizzazione sociale non disgiunta dalla durissima repressione di ogni minima protesta o mera evasione dai confini imposti dal lockdown.\r\nL’attenzione dei media e del governo verso l’Italia, l’ampia diffusione delle notizie che arrivavano dalle regioni del nord investite dalla pandemia, gli scioperi dei lavoratori, le rivolte delle carceri hanno avuto una forte influenza sulle scelte operate da un Macron, già in forte calo di popolarità.\r\nIn gennaio il ministero della sanità minimizzava i rischi.\r\nLa sanità francese non aveva gli strumenti per far fronte alla pandemia: mancavano i DPI, i respiratori, il personale specializzato, i tamponi. Le centinaia di migliaia di mascherine raccolte per far fronte alla precedente epidemia sono state distrutte per acquistarne di nuove. Le nuove non sono mai arrivate e solo da poco le mascherine sottratte alla distruzione sono arrivare negli ospedali.\r\nLa sanità francese ha un modello molto diverso da quella italiana. In Francia l’assistenza è indiretta: si pagano le cure e poi la Securité sociale rimborsa la spesa. Anche oltralpe i tagli hanno investito pesantemente la salute dei più poveri. In Francia il sistema è rimasto fortemente decentralizzato, rispetto alla gestione regionale del Belpaese.\r\nIl governo ha rimandato le misure di interruzione delle attività produttive, finché il virus non è dilagato.\r\nNon avevano le idee chiare sulla malattia e la sua cura e hanno scelto il metodo del confinamento, lasciando sia i malati che i sani a casa.\r\nI comitati tecnici sono stati usati dal potere politico, come un rubinetto che si poteva aprire o chiudere a piacere, in base alla convenienza del momento.\r\n\r\nIn piena pandemia Macron ha deciso di effettuare ugualmente il primo turno delle elezioni: il contagio, dopo quella data, si è esteso fortemente al punto che il secondo turno è stato annullato, ma dovrebbe essere effettuato entro tre mesi. La decisione sarà politica e non sanitaria. In ballo restano Parigi, Lione e tutti i grossi centri dove non ci sono stati eletti al primo turno. Il governo teme una legnata peggiore di quella che ha già ricevuto.\r\nIl ministero della sanità sosteneva a gennaio che la pandemia non ci sarebbe stata: la ministra della sanità che ha lasciato il governo per candidarsi a sindaco della capitale non ha certo vinto il premio di popolarità.\r\nIl governo ha provato a contenere i danni lanciando una campagna contro le fake news, che oltre ai soliti complottisti, ha investito ogni voce fuori dal coro. Macron è arrivato al punto di redigere una lista dei media buoni, da contrapporre ai cattivi. Per fortuna questa operazione da “ministero della verità” ha suscitato ampia indignazione e anche tra i media nella lista dei “buoni” c’è stato un ampio rigetto di arruolamento forzato tra le file dei sostenitori delle verità governative.\r\nTra le trovate mediatiche non troppo brillanti di Macron la proposta, dall’agre sapore maoista, di inviare gli insegnanti “disoccupati” a lavorare nei campi. In realtà chi lavora nella scuola ha dovuto fare i conti con la didattica a distanza, con i figli a casa, con la difficoltà del vivere reclusi che ha colpito tutti.\r\nIn numerosi quartieri popolari, dove si abita in sei o sette in due stanzette, gli adolescenti che scendevano nei cortili sono stati sottoposti a controlli ossessivi, che in qualche caso sono sfociati in vere e proprie aggressioni. É finita con diverse serate di animati scontri tra giovani poveri e polizia.\r\nMacron, messo di fronte alle rivolte nelle carceri italiane, ha deciso un significativo alleggerimento del numero dei reclusi, che per la prima volta è sceso sotto quello dei posti disponibili. Non solo. Gli scioperi dei lavoratori italiani per imporre le chiusure, e la crisi sociale che ne è scaturita lo hanno indotto a correre ai ripari. Consapevole di aver sottovalutato e poi duramente represso l’insorgenza sociale dei Gilet Jaunes, ha deciso ampie forme di ammortizzazione sociale stabilendo la cassa integrazione – chomage partial - per 12 milioni di lavoratori.\r\nNonostante l’inconsueto utilizzo della carota, non ha certo messo in quarantena il bastone. Anzi. Le dotazioni poliziesche di dispositivi di attacco in piazza sono state rinforzate. Ogni leggero tentativo di critica politica è stato duramente represso: chi ha attaccato ai balconi striscioni di protesta si è ritrovato la polizia in casa e denunce penali.\r\nIl primo maggio i pochi tentativi di manifestazione, pur con distanziamenti e mascherine, sono stati duramente repressi. A Montreuil la polizia ha attaccato persino chi faceva distribuzione di viveri.\r\nNelle fabbriche, grazie alla complicità dei sindacati, gli scioperi sono stati pochi e scarsamente incisivi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, redattore di radio Paris Plurielle, dove conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-19-carrozza-covid-francia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Maggio 2020","2020-05-19 15:07:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Pandemia in Francia tra il bastone e la carota",1589900784,[165,64,166,167,168,169,170,171],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/francia-e-covid/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/mascherine/","http://radioblackout.org/tag/media/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sanita/",[173,23,174,175,176,177,178,179],"carcere","francia e covid","macron","mascherine","media","repressione","Sanità",{"post_content":181,"tags":185},{"matched_tokens":182,"snippet":183,"value":184},[73,81],"di ammortizzazione sociale stabilendo la \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> – chomage partial - per 12 milioni","La gestione della pandemia in Francia è stata segnata dall’onda lunga dei tagli alla sanità, all’origine della difficoltà sia nella prevenzione del contagio che nella cura dei malati. Macron ha provato a mettere il bavaglio alle voci critiche, e ha attuato una politica sociale basata su un ampio sistema di ammortizzazione sociale non disgiunta dalla durissima repressione di ogni minima protesta o mera evasione dai confini imposti dal lockdown.\r\nL’attenzione dei media e del governo verso l’Italia, l’ampia diffusione delle notizie che arrivavano dalle regioni del nord investite dalla pandemia, gli scioperi dei lavoratori, le rivolte delle carceri hanno avuto una forte influenza sulle scelte operate da un Macron, già in forte calo di popolarità.\r\nIn gennaio il ministero della sanità minimizzava i rischi.\r\nLa sanità francese non aveva gli strumenti per far fronte alla pandemia: mancavano i DPI, i respiratori, il personale specializzato, i tamponi. Le centinaia di migliaia di mascherine raccolte per far fronte alla precedente epidemia sono state distrutte per acquistarne di nuove. Le nuove non sono mai arrivate e solo da poco le mascherine sottratte alla distruzione sono arrivare negli ospedali.\r\nLa sanità francese ha un modello molto diverso da quella italiana. In Francia l’assistenza è indiretta: si pagano le cure e poi la Securité sociale rimborsa la spesa. Anche oltralpe i tagli hanno investito pesantemente la salute dei più poveri. In Francia il sistema è rimasto fortemente decentralizzato, rispetto alla gestione regionale del Belpaese.\r\nIl governo ha rimandato le misure di interruzione delle attività produttive, finché il virus non è dilagato.\r\nNon avevano le idee chiare sulla malattia e la sua cura e hanno scelto il metodo del confinamento, lasciando sia i malati che i sani a casa.\r\nI comitati tecnici sono stati usati dal potere politico, come un rubinetto che si poteva aprire o chiudere a piacere, in base alla convenienza del momento.\r\n\r\nIn piena pandemia Macron ha deciso di effettuare ugualmente il primo turno delle elezioni: il contagio, dopo quella data, si è esteso fortemente al punto che il secondo turno è stato annullato, ma dovrebbe essere effettuato entro tre mesi. La decisione sarà politica e non sanitaria. In ballo restano Parigi, Lione e tutti i grossi centri dove non ci sono stati eletti al primo turno. Il governo teme una legnata peggiore di quella che ha già ricevuto.\r\nIl ministero della sanità sosteneva a gennaio che la pandemia non ci sarebbe stata: la ministra della sanità che ha lasciato il governo per candidarsi a sindaco della capitale non ha certo vinto il premio di popolarità.\r\nIl governo ha provato a contenere i danni lanciando una campagna contro le fake news, che oltre ai soliti complottisti, ha investito ogni voce fuori dal coro. Macron è arrivato al punto di redigere una lista dei media buoni, da contrapporre ai cattivi. Per fortuna questa operazione da “ministero della verità” ha suscitato ampia indignazione e anche tra i media nella lista dei “buoni” c’è stato un ampio rigetto di arruolamento forzato tra le file dei sostenitori delle verità governative.\r\nTra le trovate mediatiche non troppo brillanti di Macron la proposta, dall’agre sapore maoista, di inviare gli insegnanti “disoccupati” a lavorare nei campi. In realtà chi lavora nella scuola ha dovuto fare i conti con la didattica a distanza, con i figli a casa, con la difficoltà del vivere reclusi che ha colpito tutti.\r\nIn numerosi quartieri popolari, dove si abita in sei o sette in due stanzette, gli adolescenti che scendevano nei cortili sono stati sottoposti a controlli ossessivi, che in qualche caso sono sfociati in vere e proprie aggressioni. É finita con diverse serate di animati scontri tra giovani poveri e polizia.\r\nMacron, messo di fronte alle rivolte nelle carceri italiane, ha deciso un significativo alleggerimento del numero dei reclusi, che per la prima volta è sceso sotto quello dei posti disponibili. Non solo. Gli scioperi dei lavoratori italiani per imporre le chiusure, e la crisi sociale che ne è scaturita lo hanno indotto a correre ai ripari. Consapevole di aver sottovalutato e poi duramente represso l’insorgenza sociale dei Gilet Jaunes, ha deciso ampie forme di ammortizzazione sociale stabilendo la \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> – chomage partial - per 12 milioni di lavoratori.\r\nNonostante l’inconsueto utilizzo della carota, non ha certo messo in quarantena il bastone. Anzi. Le dotazioni poliziesche di dispositivi di attacco in piazza sono state rinforzate. Ogni leggero tentativo di critica politica è stato duramente represso: chi ha attaccato ai balconi striscioni di protesta si è ritrovato la polizia in casa e denunce penali.\r\nIl primo maggio i pochi tentativi di manifestazione, pur con distanziamenti e mascherine, sono stati duramente repressi. A Montreuil la polizia ha attaccato persino chi faceva distribuzione di viveri.\r\nNelle fabbriche, grazie alla complicità dei sindacati, gli scioperi sono stati pochi e scarsamente incisivi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, redattore di radio Paris Plurielle, dove conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-19-carrozza-covid-francia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[186,188,190,192,194,196,198,200],{"matched_tokens":187,"snippet":173},[],{"matched_tokens":189,"snippet":82},[73,81],{"matched_tokens":191,"snippet":174},[],{"matched_tokens":193,"snippet":175},[],{"matched_tokens":195,"snippet":176},[],{"matched_tokens":197,"snippet":177},[],{"matched_tokens":199,"snippet":178},[],{"matched_tokens":201,"snippet":179},[],[203,208],{"field":38,"indices":204,"matched_tokens":205,"snippets":207},[90],[206],[73,81],[82],{"field":95,"matched_tokens":209,"snippet":183,"value":184},[73,81],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":101,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":212,"highlight":233,"highlights":243,"text_match":97,"text_match_info":249},{"cat_link":213,"category":214,"comment_count":50,"id":215,"is_sticky":50,"permalink":216,"post_author":28,"post_content":217,"post_date":218,"post_excerpt":219,"post_id":215,"post_modified":220,"post_thumbnail":221,"post_thumbnail_html":222,"post_title":223,"post_type":60,"sort_by_date":224,"tag_links":225,"tags":229},[47],[49],"82395","http://radioblackout.org/2023/05/ita-airways-accordo-tra-il-mef-e-lufthansaquale-futuro-per-i-lavoratori/","Raggiunto un accordo tra il Tesoro e Lufthansa per la cessione di una quota di minoranza di Ita Airways al gruppo tedesco.Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l'opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento.\r\n\r\nL'ennesimo tentantivo di acquisizione di quello che rimane della compagnia aerea nazionale da parte del concorrente tedesco Lufthansa che punta all'appetitoso mercato italiano ,potenzialmente foriero di profitti e con costi di gestione e del lavoro molto bassi .Una storia quella di Alitalia che ha visto il fallimento della gestione del trasporto aereo , mancanza di pianificazione industriale ,inetittudine del management e costi scaricati sui lavoratori che hanno pagato il costo piu' alto dei ridimensionamenti e degli sprechi .\r\n\r\nA oggi non c’è una stima esatta di quanto siano costati i problemi finanziari della compagnia ai contribuenti italiani,ne parliamo con Antonio Amoroso dei CUB che ci fa un quadro della situazione in Ita airways.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/INFO-ITA-290523.mp3\"][/audio]","29 Maggio 2023","La società, nata nell'ottobre 2021 dopo il pensionamento di Alitalia, è entrata, nei giorni scorsi, nella scuderia della Lufthansa con l'accordo tra il ministero dell'Economia e i vertici della compagnia tedesca che, in attesa del trasferimento completo, prevede un primo “step” con una partecipazione del 41% nella società attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro.","2023-05-29 16:58:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/ita-airways-aereo-in-volo-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"156\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/ita-airways-aereo-in-volo-300x156.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/ita-airways-aereo-in-volo-300x156.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/ita-airways-aereo-in-volo-1024x534.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/ita-airways-aereo-in-volo-768x400.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/ita-airways-aereo-in-volo.jpeg 1400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ITA AIRWAYS ACCORDO TRA IL MEF E LUFTHANSA,QUALE FUTURO PER I LAVORATORI ?",1685379483,[226,64,227,228],"http://radioblackout.org/tag/alitalia/","http://radioblackout.org/tag/ita/","http://radioblackout.org/tag/lufthansa/",[230,23,231,232],"alitalia","ITA","LUFTHANSA",{"tags":234},[235,237,239,241],{"matched_tokens":236,"snippet":230},[],{"matched_tokens":238,"snippet":82},[73,81],{"matched_tokens":240,"snippet":231},[],{"matched_tokens":242,"snippet":232},[],[244],{"field":38,"indices":245,"matched_tokens":246,"snippets":248},[90],[247],[73,81],[82],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":250,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},"1157451471441625193",{"document":252,"highlight":274,"highlights":282,"text_match":288,"text_match_info":289},{"cat_link":253,"category":254,"comment_count":50,"id":255,"is_sticky":50,"permalink":256,"post_author":28,"post_content":257,"post_date":258,"post_excerpt":259,"post_id":255,"post_modified":260,"post_thumbnail":261,"post_thumbnail_html":262,"post_title":263,"post_type":60,"sort_by_date":264,"tag_links":265,"tags":271},[47],[49],"10098","http://radioblackout.org/2012/09/marchionne-batte-di-nuovo-cassa/","Oggi lo dicono tutti. Lo dicono tutti che era chiaro sin dal principio che il progetto “Fabbrica Italia” era un grosso bidone. Peccato che due anni fa nessuno degli opinionisti che oggi spandono saggezza sui nostri quotidiani lo abbia detto. Anzi! Il motivo forte che ha messo insieme destra e sinistra è stato quello della salvezza dei posti di lavoro, e quindi della necessità di accettare il ricatto di Sergio Marchionne prima a Pomigliano, poi a Mirafiori. La certezza del lavoro in cambio di tutele, salario, libertà sindacali.\r\nIn questi due anni negli stabilimenti si è mangiata disciplina e cassa integrazione, mentre, poco a poco si sta riassorbendo anche l’anomalia Fiom.\r\nSabato Monti andrà da Marchionne con il cappello in mano. Possiamo azzardare una previsione? Marchionne, una vero genio nell’arte di assorbire risorse pubbliche nei paesi dove ci sono gli stabilimenti Fiat, dall’Italia alla Serbia, passando per il Brasile, anche questa volta non se ne andrà a mani vuote.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB.\r\n\r\nAscolta l’intervista: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/Scarinzi-def.mp3\"]\r\n\r\nScarica l’audio","20 Settembre 2012","Oggi lo dicono tutti. Lo dicono tutti che era chiaro sin dal principio che il progetto “Fabbrica Italia” era un grosso bidone. Peccato che due anni fa nessuno degli opinionisti che oggi spandono saggezza sui nostri quotidiani lo abbia detto. Anzi! Il motivo forte che ha messo insieme destra e sinistra è stato quello della salvezza dei posti di lavoro, e quindi della necessità di accettare il ricatto di Sergio Marchionne prima a Pomigliano, poi a Mirafiori. La certezza del lavoro in cambio di tutele, salario, libertà sindacali.\r\nIn questi due anni negli stabilimenti si è mangiata disciplina e cassa integrazione, mentre, poco a poco si sta riassorbendo anche l’anomalia Fiom.\r\nSabato Monti andrà da Marchionne con il cappello in mano. Possiamo azzardare una previsione? Marchionne, una vero genio nell’arte di assorbire risorse pubbliche nei paesi dove ci sono gli stabilimenti Fiat, dall’Italia alla Serbia, passando per il Brasile, anche questa volta non se ne andrà a mani vuote.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB.\r\n\r\n","2025-09-24 22:01:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/marchionne-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"243\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/marchionne-243x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/marchionne-243x300.jpg 243w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/marchionne.jpg 519w\" sizes=\"auto, (max-width: 243px) 100vw, 243px\" />","Marchionne batte di nuovo cassa?",1348170144,[266,267,268,269,270],"http://radioblackout.org/tag/fabbrica-italia/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/marchionne/","http://radioblackout.org/tag/ricatto-del-lavoro/",[272,18,15,35,273],"fabbrica italia","ricatto del lavoro",{"post_content":275,"post_title":279},{"matched_tokens":276,"snippet":277,"value":278},[73,81],"si è mangiata disciplina e \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>, mentre, poco a poco si","Oggi lo dicono tutti. Lo dicono tutti che era chiaro sin dal principio che il progetto “Fabbrica Italia” era un grosso bidone. Peccato che due anni fa nessuno degli opinionisti che oggi spandono saggezza sui nostri quotidiani lo abbia detto. Anzi! Il motivo forte che ha messo insieme destra e sinistra è stato quello della salvezza dei posti di lavoro, e quindi della necessità di accettare il ricatto di Sergio Marchionne prima a Pomigliano, poi a Mirafiori. La certezza del lavoro in cambio di tutele, salario, libertà sindacali.\r\nIn questi due anni negli stabilimenti si è mangiata disciplina e \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>, mentre, poco a poco si sta riassorbendo anche l’anomalia Fiom.\r\nSabato Monti andrà da Marchionne con il cappello in mano. Possiamo azzardare una previsione? Marchionne, una vero genio nell’arte di assorbire risorse pubbliche nei paesi dove ci sono gli stabilimenti Fiat, dall’Italia alla Serbia, passando per il Brasile, anche questa volta non se ne andrà a mani vuote.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della CUB.\r\n\r\nAscolta l’intervista: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/09/Scarinzi-def.mp3\"]\r\n\r\nScarica l’audio",{"matched_tokens":280,"snippet":281,"value":281},[73],"Marchionne batte di nuovo \u003Cmark>cassa\u003C/mark>?",[283,285],{"field":95,"matched_tokens":284,"snippet":277,"value":278},[73,81],{"field":286,"matched_tokens":287,"snippet":281,"value":281},"post_title",[73],1157451471441100800,{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":292,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},"2211897868288",14,"1157451471441100914",{"document":294,"highlight":310,"highlights":315,"text_match":288,"text_match_info":318},{"cat_link":295,"category":296,"comment_count":50,"id":297,"is_sticky":50,"permalink":298,"post_author":28,"post_content":299,"post_date":300,"post_excerpt":110,"post_id":297,"post_modified":301,"post_thumbnail":302,"post_thumbnail_html":303,"post_title":304,"post_type":60,"sort_by_date":305,"tag_links":306,"tags":308},[47],[49],"92767","http://radioblackout.org/2024/10/presidio-operai-mirafiori-e-indotto-stellantis-a-torino-le-voci-dalla-mobilitazione/","Ieri mattina, 17 novembre, gli operai di Mirafiori e di altri stabilimenti dell’indotto Stellantis in cassa integrazione sono scesi in presidio sotto la palazzina di Corso Agnelli, all’interno di una mobilitazione che ha visto diversi cortei a Roma e nei territori interessati alla contrattazione con l’azienda, per ribadire che un’azienda come Stellantis non può abbandonare il confronto con il ministero, in un quadro di generale peggioramento delle condizioni di lavoro. Su questo andiamo a sentire la voce di Alesso, operaio delle carrozzerie di Mirafiori.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fiatmiraflower.mp3\"][/audio]","18 Ottobre 2024","2024-10-18 16:47:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fiat-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"162\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fiat-300x162.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fiat-300x162.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fiat.jpeg 305w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Presidio operai Mirafiori e indotto Stellantis a Torino. Le voci dalla mobilitazione",1729270029,[267,307,66],"http://radioblackout.org/tag/sindacati/",[18,309,30],"sindacati",{"post_content":311},{"matched_tokens":312,"snippet":313,"value":314},[73,81],"altri stabilimenti dell’indotto Stellantis in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> sono scesi in presidio sotto","Ieri mattina, 17 novembre, gli operai di Mirafiori e di altri stabilimenti dell’indotto Stellantis in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> sono scesi in presidio sotto la palazzina di Corso Agnelli, all’interno di una mobilitazione che ha visto diversi cortei a Roma e nei territori interessati alla contrattazione con l’azienda, per ribadire che un’azienda come Stellantis non può abbandonare il confronto con il ministero, in un quadro di generale peggioramento delle condizioni di lavoro. Su questo andiamo a sentire la voce di Alesso, operaio delle carrozzerie di Mirafiori.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fiatmiraflower.mp3\"][/audio]",[316],{"field":95,"matched_tokens":317,"snippet":313,"value":314},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},"1157451471441100913",6646,{"collection_name":60,"first_q":23,"per_page":322,"q":23},6,{"facet_counts":324,"found":360,"hits":361,"out_of":497,"page":90,"request_params":498,"search_cutoff":39,"search_time_ms":17},[325,336],{"counts":326,"field_name":334,"sampled":39,"stats":335},[327,330,332],{"count":328,"highlighted":329,"value":329},9,"frittura mista",{"count":20,"highlighted":331,"value":331},"anarres",{"count":90,"highlighted":333,"value":333},"ACAB","podcastfilter",{"total_values":25},{"counts":337,"field_name":38,"sampled":39,"stats":358},[338,340,342,344,346,348,350,352,354,356],{"count":20,"highlighted":339,"value":339},"frittura mista radio fabbrica",{"count":90,"highlighted":341,"value":341},"imu",{"count":90,"highlighted":343,"value":343},"Omsa",{"count":90,"highlighted":345,"value":345},"renzi",{"count":90,"highlighted":347,"value":347},"Tirse",{"count":90,"highlighted":349,"value":349},"cuneo fiscale",{"count":90,"highlighted":351,"value":351},"#civediamopoi",{"count":90,"highlighted":353,"value":353},"fiscal compact",{"count":90,"highlighted":355,"value":355},"patto di genova",{"count":90,"highlighted":357,"value":357},"legge di stabilità",{"total_values":359},19,17,[362,387,409,431,453,475],{"document":363,"highlight":378,"highlights":383,"text_match":288,"text_match_info":386},{"comment_count":50,"id":364,"is_sticky":50,"permalink":365,"podcastfilter":366,"post_author":367,"post_content":368,"post_date":369,"post_excerpt":110,"post_id":364,"post_modified":370,"post_thumbnail":371,"post_title":372,"post_type":373,"sort_by_date":374,"tag_links":375,"tags":377},"99143","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-15-07-2025/",[329],"fritturamista","Il primo argomento della serata lo abbiamo affrontato in compagnia di Mimì del SiCobas Napoli, per farci raccontare le ultimi mobilitazioni del movimento disoccupati 7 novembre. Infatti, dopo 10 anni di lotte portate avanti con forza e determinazione, i disoccupati erano riusciti a conquistarsi varie interlocuzioni con istituzioni locali e nazionali per cercare delle soluzioni che non fossero solo un temporaneo paliativo, ma che dessero veramente formazione e occupazione a chi cerca da anni di sottrarsi al ricatto lavoro in cambio di voti o al lavoro nero e grigio. Attivisti* e sindacalist* però, stavano già prendendo consapevolezza del fatto, che le promesse ricevute non avrebbero facilmente trovato un seguito, infatti, per assegnare questi posti, erano stati studiati percorsi di inserimento lavorativo tramite programma GOL del centro per l'impiego, ma col tempo le cose si sono trasformate e si è arrivati alla data del 10 luglio con un click day come modalità di entrata, pratica che sconsiderava tutto il percorso già svolto da disoccupati e disoccupate, oltre ad essere facile da raggirare con sistemi tecnologici ad hoc.\r\n\r\nA confermare il fatto che avere un'esercito di lavoratori ricattabili è un elemento cardine per la vita stessa del nostro Stato e della nostra economia, il click day è stato un fallimento, con la piattaforma che di fatto non ha mai funzionato. La reazione de* disoccupat* è stata giustamente carica di rabbia, si è partit* in corteo per le strade di Napoli e in presidio sotto le varie sedi istituzionali, i quali esponenti invece di prendersi le loro responsabilità, hanno preferito letteralmente barricarsi dietro a barriere fisiche e difesi da agenti della digos. Il tutto è culminato con un'efferata carica della polizia e con due arresti tra cui quello di Mimì, che ai nostri microfoni ci racconta più nel dettaglio tutto il percorso di lotta del movimento e le mosse agite in tutta Italia per portare solidarietà a chi vorrebbe solo vivere una vita decente e come unica risposta riceve manganellate.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Mimi-SiCobas-Napoli-su-ultime-mobilitazioni-e-repressione-movimento-di-lotta-disoccupati-7-novembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Ernesto Slai Cobas Taranto sul destino della ex ILVA Taranto. Gli ultimi incontri romani con i sindacati confederali e istituzioni locali hanno di fatto dimostrato che sono pronti a dire si a tutto: estensione della cassa integrazione / nave rigassificatore al servizio dei nuovi padroni che imporranno un piano di esuberi / ridimensionamento della fabbrica se non una soluzione spezzatino... Ernesto ci ha motivato perché lo slai cobas dice no a tutto questo è respinge i ricatti di stampo fascista e padronale del governo meloni urso \"noi siamo per la piattaforma operaia -nessun esubero / nessun licenziamento/nessuna chiusura ne’ dello stabilimento ne delle ditte di appalto e indotto - integrazione salariale della cassa integrazione per tutti gli operai acciaieria appalto - utilizzo pieno di tutti gli operai per lavorare alla ambientalizzazione della fabbrica e del territorio / contratto unico nelle ditte d’appalto con eliminazione del contratto multiservizi e altre forme di contratti precari / tutela rigida salute e sicurezza in fabbrica e territorio / si a misure risarcitorie di prepensionamenti amianto lavori usuranti\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Ernesto-SLAI-COBAS-aggiornamenti-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa quinta puntata Serena Tusini, intervista Mario Sanguinetti sulla precarietà endemica dei lavoratori nella scuola italiana.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Dietro-alla-lavagna-pt.5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","16 Luglio 2025","2025-07-17 15:13:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/517901566_1160313649463393_2572350946563585039_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 15/07/2025","podcast",1752686183,[376],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[339],{"post_content":379},{"matched_tokens":380,"snippet":381,"value":382},[73,81],"si a tutto: estensione della \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> / nave rigassificatore al servizio dei","Il primo argomento della serata lo abbiamo affrontato in compagnia di Mimì del SiCobas Napoli, per farci raccontare le ultimi mobilitazioni del movimento disoccupati 7 novembre. Infatti, dopo 10 anni di lotte portate avanti con forza e determinazione, i disoccupati erano riusciti a conquistarsi varie interlocuzioni con istituzioni locali e nazionali per cercare delle soluzioni che non fossero solo un temporaneo paliativo, ma che dessero veramente formazione e occupazione a chi cerca da anni di sottrarsi al ricatto lavoro in cambio di voti o al lavoro nero e grigio. Attivisti* e sindacalist* però, stavano già prendendo consapevolezza del fatto, che le promesse ricevute non avrebbero facilmente trovato un seguito, infatti, per assegnare questi posti, erano stati studiati percorsi di inserimento lavorativo tramite programma GOL del centro per l'impiego, ma col tempo le cose si sono trasformate e si è arrivati alla data del 10 luglio con un click day come modalità di entrata, pratica che sconsiderava tutto il percorso già svolto da disoccupati e disoccupate, oltre ad essere facile da raggirare con sistemi tecnologici ad hoc.\r\n\r\nA confermare il fatto che avere un'esercito di lavoratori ricattabili è un elemento cardine per la vita stessa del nostro Stato e della nostra economia, il click day è stato un fallimento, con la piattaforma che di fatto non ha mai funzionato. La reazione de* disoccupat* è stata giustamente carica di rabbia, si è partit* in corteo per le strade di Napoli e in presidio sotto le varie sedi istituzionali, i quali esponenti invece di prendersi le loro responsabilità, hanno preferito letteralmente barricarsi dietro a barriere fisiche e difesi da agenti della digos. Il tutto è culminato con un'efferata carica della polizia e con due arresti tra cui quello di Mimì, che ai nostri microfoni ci racconta più nel dettaglio tutto il percorso di lotta del movimento e le mosse agite in tutta Italia per portare solidarietà a chi vorrebbe solo vivere una vita decente e come unica risposta riceve manganellate.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Mimi-SiCobas-Napoli-su-ultime-mobilitazioni-e-repressione-movimento-di-lotta-disoccupati-7-novembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Ernesto Slai Cobas Taranto sul destino della ex ILVA Taranto. Gli ultimi incontri romani con i sindacati confederali e istituzioni locali hanno di fatto dimostrato che sono pronti a dire si a tutto: estensione della \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> / nave rigassificatore al servizio dei nuovi padroni che imporranno un piano di esuberi / ridimensionamento della fabbrica se non una soluzione spezzatino... Ernesto ci ha motivato perché lo slai cobas dice no a tutto questo è respinge i ricatti di stampo fascista e padronale del governo meloni urso \"noi siamo per la piattaforma operaia -nessun esubero / nessun licenziamento/nessuna chiusura ne’ dello stabilimento ne delle ditte di appalto e indotto - \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> salariale della \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> per tutti gli operai acciaieria appalto - utilizzo pieno di tutti gli operai per lavorare alla ambientalizzazione della fabbrica e del territorio / contratto unico nelle ditte d’appalto con eliminazione del contratto multiservizi e altre forme di contratti precari / tutela rigida salute e sicurezza in fabbrica e territorio / si a misure risarcitorie di prepensionamenti amianto lavori usuranti\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Ernesto-SLAI-COBAS-aggiornamenti-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa quinta puntata Serena Tusini, intervista Mario Sanguinetti sulla precarietà endemica dei lavoratori nella scuola italiana.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Dietro-alla-lavagna-pt.5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[384],{"field":95,"matched_tokens":385,"snippet":381,"value":382},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":388,"highlight":400,"highlights":405,"text_match":288,"text_match_info":408},{"comment_count":50,"id":389,"is_sticky":50,"permalink":390,"podcastfilter":391,"post_author":367,"post_content":392,"post_date":393,"post_excerpt":110,"post_id":389,"post_modified":394,"post_thumbnail":395,"post_title":396,"post_type":373,"sort_by_date":397,"tag_links":398,"tags":399},"96030","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-25-02-2025/",[329],"Il primo argomento della serata è stato quello del lavoro nel sociale, lo abbiamo trattato in compagnia telefonica di Elisa CUB Sanità Piemonte. La nostra ospite ci ha presentato l'iniziativa lanciata dal sindacato per venerdì 28 Febbraio ore 17:30 presso il polo del '900 in p.za Antonicelli a Torino, che intende creare dibattito sul presente ed il futuro del servizio di cura delle persone disabili, in particolare in Piemonte. Infatti la funzionalità del servizio è sempre più a rischio, il che si riverbera sia sulla cosiddetta utenza, sia sul personale che opera nell'ambito. Vi invitiamo pertanto a partecipare a questo importante momento informativo/assembleare.\r\nBuon ascolto\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_25_02_Elisa-CUB-Sanita-Piemonte-su-assemblea-lavorat-sociale-28_02.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di\r\nPierluigi Cavalchini e Murat Cinar sulla mostra che si terrà a Torino dal\r\nprimo marzo sul popolo Yezida per la maggior parte concentrato nel nord\r\ndell'Irak. Dal comunicato stampa degli organizzatori si legge: \"Una\r\ncomunità \"simbolo\" di come si possa professare una propria fede\r\n(Zoroastrismo) e mantenere una propria cultura nonostante pressioni e\r\ndifficoltà di ogni tipo.\r\nUn esercizio di tolleranza e resilienza nei secoli che troverà nelle parole dei relatori la migliore definizione, anche per capire meglio ciò\r\nche sta succedendo oggi in Medio Oriente.\r\nLe postazioni della mostra torinese saranno due: prima al Polo del 900\" poi\r\nalla \"Biblioteca Ginzburg\".\r\nCoordinatore della proposta é la libera associazione \"Laboratorio\r\nSynthesis\".\"\r\nI nostri ospiti ci hanno aiutato ad esaminare nel dettaglio questa\r\niniziativa.\r\n\r\nBuon Ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_25_02_Pierluigi-Cavalchini-e-Murat-Cinar-presentano-mosta-yeizidi-polo-900.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nL'ultimo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di\r\nErnesto Slai Cobas Taranto sul futuro dell'ex ILVA:\r\nOggi i commissari straordinari presenteranno al ministro delle Imprese una\r\nrelazione comparativa finale sulle offerte ricevute da Gli azeri di Baku\r\nSteel e Gli indiani di Jindal Steel International. Ad affiancare il nuovo\r\npadrone ci sarà, a quanto pare, INVITALIA la controllata del MEF.\r\n\r\nA\r\npreoccupare restano i nodi ambientali e occupazionali con prospettive di\r\ncassa integrazioni per i lavorator*. Il tavolo sulla cassa integrazione\r\nstraordinaria chiesta da Acciaierie d’Italia in amministrazione\r\nstraordinaria per 3.420 lavoratori si aggiorna al 28 febbraio. Infatti\r\nL’incontro al ministero del Lavoro con i rappresentanti dell’azienda e\r\ni tecnici del dicastero si è chiuso con un nulla di fatto, visto che da un\r\nlato i commissari nominati dal governo vorrebbero prorogare la cassa per altri 12 mesi – con numeri superiori alle attese – e dall’altro lo\r\nstesso governo si appresta a chiudere la partita della vendita.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_25_02_Ernesto-slai-cobs-su-futuro-ex-Ilva-di-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","27 Febbraio 2025","2025-02-27 09:49:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/9a051552-f96d-42c5-8461-978b68c48833-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 25/02/2025",1740649744,[376],[339],{"post_content":401},{"matched_tokens":402,"snippet":403,"value":404},[73,81],"i lavorator*. Il tavolo sulla \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>\r\nstraordinaria chiesta da Acciaierie d’Italia","Il primo argomento della serata è stato quello del lavoro nel sociale, lo abbiamo trattato in compagnia telefonica di Elisa CUB Sanità Piemonte. La nostra ospite ci ha presentato l'iniziativa lanciata dal sindacato per venerdì 28 Febbraio ore 17:30 presso il polo del '900 in p.za Antonicelli a Torino, che intende creare dibattito sul presente ed il futuro del servizio di cura delle persone disabili, in particolare in Piemonte. Infatti la funzionalità del servizio è sempre più a rischio, il che si riverbera sia sulla cosiddetta utenza, sia sul personale che opera nell'ambito. Vi invitiamo pertanto a partecipare a questo importante momento informativo/assembleare.\r\nBuon ascolto\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_25_02_Elisa-CUB-Sanita-Piemonte-su-assemblea-lavorat-sociale-28_02.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di\r\nPierluigi Cavalchini e Murat Cinar sulla mostra che si terrà a Torino dal\r\nprimo marzo sul popolo Yezida per la maggior parte concentrato nel nord\r\ndell'Irak. Dal comunicato stampa degli organizzatori si legge: \"Una\r\ncomunità \"simbolo\" di come si possa professare una propria fede\r\n(Zoroastrismo) e mantenere una propria cultura nonostante pressioni e\r\ndifficoltà di ogni tipo.\r\nUn esercizio di tolleranza e resilienza nei secoli che troverà nelle parole dei relatori la migliore definizione, anche per capire meglio ciò\r\nche sta succedendo oggi in Medio Oriente.\r\nLe postazioni della mostra torinese saranno due: prima al Polo del 900\" poi\r\nalla \"Biblioteca Ginzburg\".\r\nCoordinatore della proposta é la libera associazione \"Laboratorio\r\nSynthesis\".\"\r\nI nostri ospiti ci hanno aiutato ad esaminare nel dettaglio questa\r\niniziativa.\r\n\r\nBuon Ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_25_02_Pierluigi-Cavalchini-e-Murat-Cinar-presentano-mosta-yeizidi-polo-900.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nL'ultimo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di\r\nErnesto Slai Cobas Taranto sul futuro dell'ex ILVA:\r\nOggi i commissari straordinari presenteranno al ministro delle Imprese una\r\nrelazione comparativa finale sulle offerte ricevute da Gli azeri di Baku\r\nSteel e Gli indiani di Jindal Steel International. Ad affiancare il nuovo\r\npadrone ci sarà, a quanto pare, INVITALIA la controllata del MEF.\r\n\r\nA\r\npreoccupare restano i nodi ambientali e occupazionali con prospettive di\r\n\u003Cmark>cassa\u003C/mark> integrazioni per i lavorator*. Il tavolo sulla \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>\r\nstraordinaria chiesta da Acciaierie d’Italia in amministrazione\r\nstraordinaria per 3.420 lavoratori si aggiorna al 28 febbraio. Infatti\r\nL’incontro al ministero del Lavoro con i rappresentanti dell’azienda e\r\ni tecnici del dicastero si è chiuso con un nulla di fatto, visto che da un\r\nlato i commissari nominati dal governo vorrebbero prorogare la \u003Cmark>cassa\u003C/mark> per altri 12 mesi – con numeri superiori alle attese – e dall’altro lo\r\nstesso governo si appresta a chiudere la partita della vendita.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_25_02_Ernesto-slai-cobs-su-futuro-ex-Ilva-di-Taranto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[406],{"field":95,"matched_tokens":407,"snippet":403,"value":404},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":410,"highlight":422,"highlights":427,"text_match":288,"text_match_info":430},{"comment_count":50,"id":411,"is_sticky":50,"permalink":412,"podcastfilter":413,"post_author":367,"post_content":414,"post_date":415,"post_excerpt":110,"post_id":411,"post_modified":416,"post_thumbnail":417,"post_title":418,"post_type":373,"sort_by_date":419,"tag_links":420,"tags":421},"87777","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-27-02-2024/",[329]," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Francesco Rizzo USB operaio all'ex ILVA di Taranto sul cambiamento di rotta del governo rispetto alla fabbrica che, di fatto con l'amministrazione straordinaria e la nomina del commissario dell'amministrazione Giancarlo Quaranta, ha messo da parte il socio ArcelorMittal.\r\nMartedì 16 il primo incontro con il commissario dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quaranta ed i sindacati.\r\nDiversi i punti illustrati da parte padronale: in primis la necessità di continuare nell’avviata operazione di verifica dello stato degli impianti, reparto per reparto, finanche su ciascun posto di lavoro. L’obiettivo, dopo aver fatto il punto, è verificare ciò che bisogna fare, come intervenire, e quante risorse e quanto tempo sono necessari, per consegnare ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro e al tempo stesso assicurare il rispetto delle prescrizioni ambientali, passaggi obbligati per il commissario perché si possa tornare alla normalità in termini anche di attività produttiva. La manutenzione quindi torna finalmente tra le priorità ed è condicio sine qua non.\r\nIl commissario ha inoltre garantito che la vertenza dell’indotto è al centro dell’agenda del Governo. Sono moltissimi i lavoratori ridotti sul lastrico perché non percepiscono gli stipendi.\r\nI sindacati hanno chiesto attenzione per tutti i lavoratori allo stesso modo, diretti, appalto ed ex Ilva in AS, questi ultimi si badi bene hanno pari dignità degli altri. E' stato anche chiesto un decisivo cambio di passo nelle relazioni con il sindacato, e quindi con i lavoratori, finora decisamente complicate. Da rivedere per esempio quella tendenza che, negli ultimi tempi era diventata consuetudine, a trasformare ferie e permessi in cassa integrazione. Francesco ci ha raccontato anche l'incontro di oggi in prefettura.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Francesco-Rizzo-USB-su-commissariamento-ILVA-e-lancio-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del rinnovo del CCNL commercio, ne abbiamo parlato con Stefano Capello della FLAICA CUB di Torino. Si tratta delle condizioni di circa 4 milioni di lavoratrici e lavoratori nel nostro Paese ad essere ancora in trattativa, infatti il 25 Gennaio era stato trovato un accordo tra sindacati ed associazioni di categoria per quanto riguarda la copertura economica di questo contratto, ma ancora non è stato raggiunta un'intesa. Infatti le condizioni poste da parte datoriale, risultano persino difficili da digerire per i sindacati confederali, un CCNL già celebre per venire utilizzato anche in categorie non esattamente commerciali, proprio per la sua malleabilità e per il risparmio sul costo dei e delle dipendenti, sancirebbe un'ulteriore precarizzazione di chi lavora in questo ambito. Abbiamo concluso chiedendo al nostro intervistato come ci si sta preparando a livello di sindacalismo di base per fronteggiare questa situazione e tra le altre risposte, Stefano Capello ci invita tutte e tutti all'assemblea on-line organizzata proprio per iniziare ad avere una maggiore consapevolezza rispetto a quanto cambierà con il rinnovo di questo CCNL.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Stefano-Capello-FLAICA-CUB-su-rinnovo-CCNL-commercio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Viola del CSOA Gabrio, riguardo al presidio da loro lanciato a fronte della strage sul lavoro avvenuta nel cantiere per la costruzione di un punto vendita Esselunga a Firenze, ma anche rispetto al rinnovo del CCNL commercio di cui abbiamo parlato nella scorsa intervista. Ecco l'invito di partecipazione all'evento:\r\n\r\n\"Venerdì 16 febbraio, il crollo di una trave di cemento non conforme ha provocato la morte di 5 operai edili in un cantiere Esselunga a Firenze, appaltato alla Aep di Pavia.\r\n\r\nQueste morti si vanno a sommare ai gravi incidenti già avvenuti a Genova nel 2023, quando nel cantiere della stessa Esselunga,sempre gestito da Aep, caddero rampe e cancellate e i sindacati decisero di depositare tre esposti per denunciare, con chiare prove fotografiche, come i lavoratori fossero obbligati a lavorare ritmi insostenibili e senza i dispositivi di protezione adeguati.\r\nIl rinnovo dei CCNL Commercio- Grande Distribuzione- Distribuzione cooperativa è fermo dal 2018 così come le nostre retribuzioni. Nelle trattative gestite da CGIL-CISL e UIL i padroni del commercio vogliono più flessibilità e meno stipendio;noi al contrario riteniamo che lavoratrici e lavoratori abbiano già pagato un prezzo troppo alto alla crescita dei profitti dei grandi marchi.\r\nVogliamo quindi:\r\n- riduzione d'orario a 30 ore a parità di salario contro il dilagare dei part time involontari;\r\n- aumenti salariali del 20%;\r\n- internalizzazione di tutte le lavoratrici e lavoratori in appalto;\r\n- democrazia sui luoghi di lavoro perché i contratti non devono firmarli i sindacati decisi dalle aziende ma lavoratrici e lavoratori;\r\n- domeniche di lavoro solo volontario e pagate in straordinario.\r\nCi vediamo davanti ad Esselunga per ribadire a padroni ed istituzioni che\r\nIl loro profitto assassino ha ucciso ancora e continuerà a farlo!\r\nPromettono lavoro e portano sfruttamento, precarietà, esternalizzazioni, subappalti, morte.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Viola-Gabrio-su-presidio-Esselunga-Torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n ","6 Marzo 2024","2024-03-06 16:59:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/430045252_738451055044462_2108313508758838266_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 27/02/2024",1709744377,[376],[339],{"post_content":423},{"matched_tokens":424,"snippet":425,"value":426},[73,81],"trasformare ferie e permessi in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>. Francesco ci ha raccontato anche"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Francesco Rizzo USB operaio all'ex ILVA di Taranto sul cambiamento di rotta del governo rispetto alla fabbrica che, di fatto con l'amministrazione straordinaria e la nomina del commissario dell'amministrazione Giancarlo Quaranta, ha messo da parte il socio ArcelorMittal.\r\nMartedì 16 il primo incontro con il commissario dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia Giancarlo Quaranta ed i sindacati.\r\nDiversi i punti illustrati da parte padronale: in primis la necessità di continuare nell’avviata operazione di verifica dello stato degli impianti, reparto per reparto, finanche su ciascun posto di lavoro. L’obiettivo, dopo aver fatto il punto, è verificare ciò che bisogna fare, come intervenire, e quante risorse e quanto tempo sono necessari, per consegnare ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro e al tempo stesso assicurare il rispetto delle prescrizioni ambientali, passaggi obbligati per il commissario perché si possa tornare alla normalità in termini anche di attività produttiva. La manutenzione quindi torna finalmente tra le priorità ed è condicio sine qua non.\r\nIl commissario ha inoltre garantito che la vertenza dell’indotto è al centro dell’agenda del Governo. Sono moltissimi i lavoratori ridotti sul lastrico perché non percepiscono gli stipendi.\r\nI sindacati hanno chiesto attenzione per tutti i lavoratori allo stesso modo, diretti, appalto ed ex Ilva in AS, questi ultimi si badi bene hanno pari dignità degli altri. E' stato anche chiesto un decisivo cambio di passo nelle relazioni con il sindacato, e quindi con i lavoratori, finora decisamente complicate. Da rivedere per esempio quella tendenza che, negli ultimi tempi era diventata consuetudine, a trasformare ferie e permessi in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>. Francesco ci ha raccontato anche l'incontro di oggi in prefettura.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Francesco-Rizzo-USB-su-commissariamento-ILVA-e-lancio-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del rinnovo del CCNL commercio, ne abbiamo parlato con Stefano Capello della FLAICA CUB di Torino. Si tratta delle condizioni di circa 4 milioni di lavoratrici e lavoratori nel nostro Paese ad essere ancora in trattativa, infatti il 25 Gennaio era stato trovato un accordo tra sindacati ed associazioni di categoria per quanto riguarda la copertura economica di questo contratto, ma ancora non è stato raggiunta un'intesa. Infatti le condizioni poste da parte datoriale, risultano persino difficili da digerire per i sindacati confederali, un CCNL già celebre per venire utilizzato anche in categorie non esattamente commerciali, proprio per la sua malleabilità e per il risparmio sul costo dei e delle dipendenti, sancirebbe un'ulteriore precarizzazione di chi lavora in questo ambito. Abbiamo concluso chiedendo al nostro intervistato come ci si sta preparando a livello di sindacalismo di base per fronteggiare questa situazione e tra le altre risposte, Stefano Capello ci invita tutte e tutti all'assemblea on-line organizzata proprio per iniziare ad avere una maggiore consapevolezza rispetto a quanto cambierà con il rinnovo di questo CCNL.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Stefano-Capello-FLAICA-CUB-su-rinnovo-CCNL-commercio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Viola del CSOA Gabrio, riguardo al presidio da loro lanciato a fronte della strage sul lavoro avvenuta nel cantiere per la costruzione di un punto vendita Esselunga a Firenze, ma anche rispetto al rinnovo del CCNL commercio di cui abbiamo parlato nella scorsa intervista. Ecco l'invito di partecipazione all'evento:\r\n\r\n\"Venerdì 16 febbraio, il crollo di una trave di cemento non conforme ha provocato la morte di 5 operai edili in un cantiere Esselunga a Firenze, appaltato alla Aep di Pavia.\r\n\r\nQueste morti si vanno a sommare ai gravi incidenti già avvenuti a Genova nel 2023, quando nel cantiere della stessa Esselunga,sempre gestito da Aep, caddero rampe e cancellate e i sindacati decisero di depositare tre esposti per denunciare, con chiare prove fotografiche, come i lavoratori fossero obbligati a lavorare ritmi insostenibili e senza i dispositivi di protezione adeguati.\r\nIl rinnovo dei CCNL Commercio- Grande Distribuzione- Distribuzione cooperativa è fermo dal 2018 così come le nostre retribuzioni. Nelle trattative gestite da CGIL-CISL e UIL i padroni del commercio vogliono più flessibilità e meno stipendio;noi al contrario riteniamo che lavoratrici e lavoratori abbiano già pagato un prezzo troppo alto alla crescita dei profitti dei grandi marchi.\r\nVogliamo quindi:\r\n- riduzione d'orario a 30 ore a parità di salario contro il dilagare dei part time involontari;\r\n- aumenti salariali del 20%;\r\n- internalizzazione di tutte le lavoratrici e lavoratori in appalto;\r\n- democrazia sui luoghi di lavoro perché i contratti non devono firmarli i sindacati decisi dalle aziende ma lavoratrici e lavoratori;\r\n- domeniche di lavoro solo volontario e pagate in straordinario.\r\nCi vediamo davanti ad Esselunga per ribadire a padroni ed istituzioni che\r\nIl loro profitto assassino ha ucciso ancora e continuerà a farlo!\r\nPromettono lavoro e portano sfruttamento, precarietà, esternalizzazioni, subappalti, morte.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/F_m_27_02_Viola-Gabrio-su-presidio-Esselunga-Torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n ",[428],{"field":95,"matched_tokens":429,"snippet":425,"value":426},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":432,"highlight":444,"highlights":449,"text_match":288,"text_match_info":452},{"comment_count":50,"id":433,"is_sticky":50,"permalink":434,"podcastfilter":435,"post_author":367,"post_content":436,"post_date":437,"post_excerpt":110,"post_id":433,"post_modified":438,"post_thumbnail":439,"post_title":440,"post_type":373,"sort_by_date":441,"tag_links":442,"tags":443},"87158","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-06-02-2024/",[329]," \r\n\r\nUn’intervista con una lavoratrice dell’associazione Eufemia (Torino) che racconta di come si è trasformata l’organizzazione e la sua governance. Oltre al decadere di alcuni principi di base di gestione democratica, dal vertice dell’associazione è mancato sempre di più il riconoscimento delle mansioni di queste lavoratrici così come della loro autonomia. La loro lotta procede su più piani: da quello giuridico, a quello sindacale sino a quello collettivo. Grazie ad assemblee pubbliche ed incontri sul territorio con altre realtà, stanno avviando un confronto che tenga insieme le tante persone che si trovano in situazioni simili e le loro esigenze: ovvero combattere, nel terzo settore, il lavoro precario, le discriminazioni di genere, demansionamenti, orari impossibili e la rincorsa ai finanziamenti. O, in altri termini, solo alcune delle gravissime conseguenze dell’ormai sistemica esternalizzazione del welfare.\r\nPotete seguire l’evolversi della loro mobilitazione su queste pagine: facebook | instagram\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_06_02_Intervista-lavoratrici-in-lotta-associazione-Eufemia-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della serata è stato quello delle condizioni di lavoro dei bibliotecari dell'università di Torino dopo il consueto cambio di appalto. Abbiamo ospitato ai nostri microfoni Diego, bibliotecario iscritto alla FLAICA CUB, che ci ha raccontato come si è svolta l'assemblea che si è tenuta il 2 Febbraio al campus Einaudi, proprio su questo argomento. Proprio nella logica del sistema degli appalti, ad ogni rinnovo contrattuale seguono peggioramenti di condizioni di lavoro e di paga, a meno che i lavoratori non si facciano trovare preparati a fronte di anni di lotta e di sindacalizzazione nel sindacato di base, come sembra essere questo il caso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_06_02_Diego-bibliotecario-uniersità-su-rinnovo-appalto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pasquale Fiom CGIL sulle sconvolgenti novità industriali del gruppo Stellantis dato che lavorava, fino a qualche mese fa, come operaio alla Stellantis a Mirafiori.\r\n\r\nLe novità:\r\n\r\n \tStellantis investe meno → a casa in cassa integrazione dal 12 febbraio\r\n2.260 adetti alle carrozzerie di Mirafiori;\r\n \tChiusura dello stabilimento a Bielsko Biala, in Polonia, licentiati quasi 500 operai;\r\n \tLa fabbrica Maserati di Grugliasco ha chiuso alle 16 del 22/12/23;\r\n \til gruppo chiude un 2023 sopra il 45% del mercato italiano dei veicoli ed\r\nelemosina sussidi al governo.\r\n\r\nPasquale ci ha dato indicazioni di un'assemblea di fabbrica per giovedì 8 febbraio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_06_02_Pasquale-ex-Mirafiori-sul-futuro-dello-sabilimento.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","9 Febbraio 2024","2024-02-10 22:55:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/424655003_122093094068211833_750638472772195390_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 06/02/2024",1707503672,[376],[339],{"post_content":445},{"matched_tokens":446,"snippet":447,"value":448},[73,81],"investe meno → a casa in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> dal 12 febbraio\r\n2.260 adetti"," \r\n\r\nUn’intervista con una lavoratrice dell’associazione Eufemia (Torino) che racconta di come si è trasformata l’organizzazione e la sua governance. Oltre al decadere di alcuni principi di base di gestione democratica, dal vertice dell’associazione è mancato sempre di più il riconoscimento delle mansioni di queste lavoratrici così come della loro autonomia. La loro lotta procede su più piani: da quello giuridico, a quello sindacale sino a quello collettivo. Grazie ad assemblee pubbliche ed incontri sul territorio con altre realtà, stanno avviando un confronto che tenga insieme le tante persone che si trovano in situazioni simili e le loro esigenze: ovvero combattere, nel terzo settore, il lavoro precario, le discriminazioni di genere, demansionamenti, orari impossibili e la rincorsa ai finanziamenti. O, in altri termini, solo alcune delle gravissime conseguenze dell’ormai sistemica esternalizzazione del welfare.\r\nPotete seguire l’evolversi della loro mobilitazione su queste pagine: facebook | instagram\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_06_02_Intervista-lavoratrici-in-lotta-associazione-Eufemia-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della serata è stato quello delle condizioni di lavoro dei bibliotecari dell'università di Torino dopo il consueto cambio di appalto. Abbiamo ospitato ai nostri microfoni Diego, bibliotecario iscritto alla FLAICA CUB, che ci ha raccontato come si è svolta l'assemblea che si è tenuta il 2 Febbraio al campus Einaudi, proprio su questo argomento. Proprio nella logica del sistema degli appalti, ad ogni rinnovo contrattuale seguono peggioramenti di condizioni di lavoro e di paga, a meno che i lavoratori non si facciano trovare preparati a fronte di anni di lotta e di sindacalizzazione nel sindacato di base, come sembra essere questo il caso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_06_02_Diego-bibliotecario-uniersità-su-rinnovo-appalto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pasquale Fiom CGIL sulle sconvolgenti novità industriali del gruppo Stellantis dato che lavorava, fino a qualche mese fa, come operaio alla Stellantis a Mirafiori.\r\n\r\nLe novità:\r\n\r\n \tStellantis investe meno → a casa in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> dal 12 febbraio\r\n2.260 adetti alle carrozzerie di Mirafiori;\r\n \tChiusura dello stabilimento a Bielsko Biala, in Polonia, licentiati quasi 500 operai;\r\n \tLa fabbrica Maserati di Grugliasco ha chiuso alle 16 del 22/12/23;\r\n \til gruppo chiude un 2023 sopra il 45% del mercato italiano dei veicoli ed\r\nelemosina sussidi al governo.\r\n\r\nPasquale ci ha dato indicazioni di un'assemblea di fabbrica per giovedì 8 febbraio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_06_02_Pasquale-ex-Mirafiori-sul-futuro-dello-sabilimento.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[450],{"field":95,"matched_tokens":451,"snippet":447,"value":448},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":454,"highlight":466,"highlights":471,"text_match":288,"text_match_info":474},{"comment_count":50,"id":455,"is_sticky":50,"permalink":456,"podcastfilter":457,"post_author":367,"post_content":458,"post_date":459,"post_excerpt":110,"post_id":455,"post_modified":460,"post_thumbnail":461,"post_title":462,"post_type":373,"sort_by_date":463,"tag_links":464,"tags":465},"84934","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-07-11-2023/",[329]," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Francesca, lavoratrice nelle residenze per anziani nonchè rsu del sindacato CUB, sulla protesta contro la multinazionale Colisee. Quest'ultima gestisce vari centri in Piemonte, nei quali il personale è costretto a lavorare a ritmi folli, senza adeguata turnazione e con delle modalità disumanizzanti nei confronti dei loro ospiti. Lo sciopero/protesta congiunto di CUB, CGIL, CISL e UIL, sotto il grattacielo della regione Piemonte pare avere sortito effetti diversi a seconda del sindacato di appartenenza, con i sindacalisti confederali accolti e quelli di base esclusi dal confronto, nonostante la schiacciante maggioranza di iscritti/e a quest'ultimo. Un altro incontro è stato fissato a giovedì 9 Novembre, nel frattempo Francesca ci ha raccontato altri aspetti che riguardano la vita di chi lavora e di chi viene assistito/a in queste strutture.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_07_11_Francesca-rsu-CUB-su-protesta-contro-multinazionale-gestrice-RSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento è stato quello della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Tessitura Albini a Mottola (Taranto), alle prese con un blocco dei cancelli dello stabilimento. Ci è stato mandato questo contributo audio realizzato dalle compagne dello SLAI cobas di Taranto che vi riproponiamo. Qualche giorno fa le lavoratrici e i lavoratori sono state licenziate/i dall'azienda, che chiuderà i battenti, ma da parte della futura proprietà non c'è la minima intenzione di assumere, solo cassa integrazione fino a fine Dicembre. Un'altra beffa è rappresentata dal fatto che gli imprenditori tessili avevano dapprima potuto acquisire lo stabilimento praticamente a costo zero, grazie a degli incentivi statali, potendolo poi rivendere alla nuova proprietà a circa 4 milioni di euro. L'ennesima storia di padroni/predoni che non tengono in considerazione la vita di 92 lavoratrici e lavoratori, che però promettono di non voler mollare di fronte a questo abuso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Tessitura-5.11.23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer il terzo approfondimento abbiamo voluto parlare di un film, vincitore di un premio al Job Days Film Festival di Torino, ovvero \"Il posto\". Abbiamo intervistato Gianluca Matarrese, regista della pellicola assieme a Mattia Colombo, riguardo a quest'opera documentaristica che racconta le tante storie di chi, per ottenere appunto \"il posto(fisso)\", decide di tentare continui concorsi pubblici per entrare nelle strutture sanitarie pubbliche come infermiere/a. Il viaggio in cui i due registi ci accompagnano, nasce dall'idea di Raffaele, aspirante infermiere, che si inventa un'agenzia di viaggi appositamente pensata per chi è costretto/a spostarsi dal sud al nord Italia per tentare questi concorsi, i quali costi collaterali (trasporto ed eventuale alloggio) ricadono normalmente in maniera pesante su queste persone. Il film non vuole fare un'inchiesta sul solo aspetto lavorativo dei personaggi, ma riesce a restituire uno spaccato ad ampio spettro e pieno di contraddizioni, su un pezzo di società del nostro paese, il quale \"sogno\" è solo quello di avere un decente impiego per sopravvivere.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_07_11_Gianluca-Matarrese-su-film-da-lui-co-diretto-Il-Posto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","9 Novembre 2023","2023-11-09 19:04:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/il_posto_a_steady_job_poster_low_jpg_1400x0_crop_q85-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 07/11/2023",1699556426,[],[],{"post_content":467},{"matched_tokens":468,"snippet":469,"value":470},[73,81],"minima intenzione di assumere, solo \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> fino a fine Dicembre. Un'altra"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Francesca, lavoratrice nelle residenze per anziani nonchè rsu del sindacato CUB, sulla protesta contro la multinazionale Colisee. Quest'ultima gestisce vari centri in Piemonte, nei quali il personale è costretto a lavorare a ritmi folli, senza adeguata turnazione e con delle modalità disumanizzanti nei confronti dei loro ospiti. Lo sciopero/protesta congiunto di CUB, CGIL, CISL e UIL, sotto il grattacielo della regione Piemonte pare avere sortito effetti diversi a seconda del sindacato di appartenenza, con i sindacalisti confederali accolti e quelli di base esclusi dal confronto, nonostante la schiacciante maggioranza di iscritti/e a quest'ultimo. Un altro incontro è stato fissato a giovedì 9 Novembre, nel frattempo Francesca ci ha raccontato altri aspetti che riguardano la vita di chi lavora e di chi viene assistito/a in queste strutture.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_07_11_Francesca-rsu-CUB-su-protesta-contro-multinazionale-gestrice-RSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento è stato quello della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Tessitura Albini a Mottola (Taranto), alle prese con un blocco dei cancelli dello stabilimento. Ci è stato mandato questo contributo audio realizzato dalle compagne dello SLAI cobas di Taranto che vi riproponiamo. Qualche giorno fa le lavoratrici e i lavoratori sono state licenziate/i dall'azienda, che chiuderà i battenti, ma da parte della futura proprietà non c'è la minima intenzione di assumere, solo \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> fino a fine Dicembre. Un'altra beffa è rappresentata dal fatto che gli imprenditori tessili avevano dapprima potuto acquisire lo stabilimento praticamente a costo zero, grazie a degli incentivi statali, potendolo poi rivendere alla nuova proprietà a circa 4 milioni di euro. L'ennesima storia di padroni/predoni che non tengono in considerazione la vita di 92 lavoratrici e lavoratori, che però promettono di non voler mollare di fronte a questo abuso.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Tessitura-5.11.23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer il terzo approfondimento abbiamo voluto parlare di un film, vincitore di un premio al Job Days Film Festival di Torino, ovvero \"Il posto\". Abbiamo intervistato Gianluca Matarrese, regista della pellicola assieme a Mattia Colombo, riguardo a quest'opera documentaristica che racconta le tante storie di chi, per ottenere appunto \"il posto(fisso)\", decide di tentare continui concorsi pubblici per entrare nelle strutture sanitarie pubbliche come infermiere/a. Il viaggio in cui i due registi ci accompagnano, nasce dall'idea di Raffaele, aspirante infermiere, che si inventa un'agenzia di viaggi appositamente pensata per chi è costretto/a spostarsi dal sud al nord Italia per tentare questi concorsi, i quali costi collaterali (trasporto ed eventuale alloggio) ricadono normalmente in maniera pesante su queste persone. Il film non vuole fare un'inchiesta sul solo aspetto lavorativo dei personaggi, ma riesce a restituire uno spaccato ad ampio spettro e pieno di contraddizioni, su un pezzo di società del nostro paese, il quale \"sogno\" è solo quello di avere un decente impiego per sopravvivere.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_07_11_Gianluca-Matarrese-su-film-da-lui-co-diretto-Il-Posto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[472],{"field":95,"matched_tokens":473,"snippet":469,"value":470},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},{"document":476,"highlight":488,"highlights":493,"text_match":288,"text_match_info":496},{"comment_count":50,"id":477,"is_sticky":50,"permalink":478,"podcastfilter":479,"post_author":367,"post_content":480,"post_date":481,"post_excerpt":110,"post_id":477,"post_modified":482,"post_thumbnail":483,"post_title":484,"post_type":373,"sort_by_date":485,"tag_links":486,"tags":487},"77185","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-20-09-2022/",[329]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl primo argomento di questa puntata lo abbiamo affrontato con Matteo Rossi della CISL, che sta seguendo la vicenda dei 37 facchini che lavorano per la RAI, tutt'ora in presidio permanente sotto la sede centrale di via Verdi a Torino. Questa mobilitazione nasce da una situazione drammatica dei lavoratori in questione, ai quali non sono stati pagati gli stipendi degli ultimi 5 mesi dalla cooperativa in appalto, la \"Roger\", che a sua volta non ha ricevuto i pagamenti dalla RAI. L'emittente televisiva nazionale ha deciso di incaricarsi direttamente dei pagamenti di questi facchini, ma al momento solo a parole dato che sono già passati 2 mesi da questa presa di responsabilità e come se non bastasse rende la loro mobilitazione poco utile, dato che nel frattempo sta usufruendo dell'operato di un'altra ditta di facchinaggio. Questo sarebbe un atteggiamento anti sindacale, punibile per norma di legge, se non ci trovassimo all'interno del perimetro del servizio pubblico da garantire a tutti i costi. Perciò a questi lavoratori non rimane altro che continuare ad oltranza la loro lotta, con il presidio permanente a cui vi invitiamo ad andare per portargli solidarietà.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Matteo-Rossi-su-presidio-facchini-RAI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sulla situazione dei lavorator* dell'ex ILVA di Taranto e abbiamo sentito prima Margherita, SLAI COBAS Taranto, poi Lorenzo, operaio dell'ex ILVA in cassa integrazione. I nostri interlocutori ci hanno aiutato a ricostruire le tappe che hanno portato alla nazionalizzazione quasi totale della fabbrica ed il rapporto con l'attuale proprietà ArcelorMittal. Entrando nel dettaglio ci hanno raccontato che ad oggi l'INPS paga le ferie con la cassa integrazione ed alle loro denuncie l'ispettorato al lavoro ha risposto: la materia è di particolare complessità stiamo approfondendo...attendere prego.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Intervista-con-due-ospiti-su-aggiornamenti-ex-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento di questa puntata lo abbiamo affrontato con Francesca, studentessa del collettivo OSA di Milano, per farci raccontare le modalità e le motivazioni delle mobilitazioni messe in atto nel capoluogo lombardo in risposta all'ennesima morte durante i famigerati percorsi scolastici di inserimento lavorativo (PCTO) dello studente Giuliano de Seta.\r\n\r\nInfatti gli studenti e le studentesse organizzate, hanno voluto prima fare un blitz alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale, per poi qualche giorno dopo darsi appuntamento all' Istituto Pareto di Milano per organizzare la lotta verso il loro obiettivo di abolizione dell'alternanza scuola lavoro. La risposta repressiva dei rappresentanti dell'istituzione scolastica non si è fatta attendere, con la dirigenza dell' istituto che ha chiesto alla Digos di identificare tutti e tutte le presenti e di impedire l'ingresso negli spazi della scuola; i ragazzi e le ragazze sono stati determinati nel portare a compimento i loro obiettivi e hanno comunque dato vita ad un'assemblea davanti ai cancelli per prepararsi alla contro offensiva di chi li vuole educati fin da giovanissimi allo sfruttamento e al rischio (sempre più frequente) di danni per la propria salute ed incolumnità.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Francesca-OSA-Milano-su-mobilitazione-dopo-decesso-studente-in-pcto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","29 Settembre 2022","2022-09-29 23:51:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/307212742_454105413420915_4972303514272343548_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 20/09/2022",1664490637,[],[],{"post_content":489},{"matched_tokens":490,"snippet":491,"value":492},[73,81],"Lorenzo, operaio dell'ex ILVA in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>. I nostri interlocutori ci hanno"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl primo argomento di questa puntata lo abbiamo affrontato con Matteo Rossi della CISL, che sta seguendo la vicenda dei 37 facchini che lavorano per la RAI, tutt'ora in presidio permanente sotto la sede centrale di via Verdi a Torino. Questa mobilitazione nasce da una situazione drammatica dei lavoratori in questione, ai quali non sono stati pagati gli stipendi degli ultimi 5 mesi dalla cooperativa in appalto, la \"Roger\", che a sua volta non ha ricevuto i pagamenti dalla RAI. L'emittente televisiva nazionale ha deciso di incaricarsi direttamente dei pagamenti di questi facchini, ma al momento solo a parole dato che sono già passati 2 mesi da questa presa di responsabilità e come se non bastasse rende la loro mobilitazione poco utile, dato che nel frattempo sta usufruendo dell'operato di un'altra ditta di facchinaggio. Questo sarebbe un atteggiamento anti sindacale, punibile per norma di legge, se non ci trovassimo all'interno del perimetro del servizio pubblico da garantire a tutti i costi. Perciò a questi lavoratori non rimane altro che continuare ad oltranza la loro lotta, con il presidio permanente a cui vi invitiamo ad andare per portargli solidarietà.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Matteo-Rossi-su-presidio-facchini-RAI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sulla situazione dei lavorator* dell'ex ILVA di Taranto e abbiamo sentito prima Margherita, SLAI COBAS Taranto, poi Lorenzo, operaio dell'ex ILVA in \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark>. I nostri interlocutori ci hanno aiutato a ricostruire le tappe che hanno portato alla nazionalizzazione quasi totale della fabbrica ed il rapporto con l'attuale proprietà ArcelorMittal. Entrando nel dettaglio ci hanno raccontato che ad oggi l'INPS paga le ferie con la \u003Cmark>cassa\u003C/mark> \u003Cmark>integrazione\u003C/mark> ed alle loro denuncie l'ispettorato al lavoro ha risposto: la materia è di particolare complessità stiamo approfondendo...attendere prego.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Intervista-con-due-ospiti-su-aggiornamenti-ex-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento di questa puntata lo abbiamo affrontato con Francesca, studentessa del collettivo OSA di Milano, per farci raccontare le modalità e le motivazioni delle mobilitazioni messe in atto nel capoluogo lombardo in risposta all'ennesima morte durante i famigerati percorsi scolastici di inserimento lavorativo (PCTO) dello studente Giuliano de Seta.\r\n\r\nInfatti gli studenti e le studentesse organizzate, hanno voluto prima fare un blitz alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale, per poi qualche giorno dopo darsi appuntamento all' Istituto Pareto di Milano per organizzare la lotta verso il loro obiettivo di abolizione dell'alternanza scuola lavoro. La risposta repressiva dei rappresentanti dell'istituzione scolastica non si è fatta attendere, con la dirigenza dell' istituto che ha chiesto alla Digos di identificare tutti e tutte le presenti e di impedire l'ingresso negli spazi della scuola; i ragazzi e le ragazze sono stati determinati nel portare a compimento i loro obiettivi e hanno comunque dato vita ad un'assemblea davanti ai cancelli per prepararsi alla contro offensiva di chi li vuole educati fin da giovanissimi allo sfruttamento e al rischio (sempre più frequente) di danni per la propria salute ed incolumnità.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/F_m_20_09_Francesca-OSA-Milano-su-mobilitazione-dopo-decesso-studente-in-pcto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[494],{"field":95,"matched_tokens":495,"snippet":491,"value":492},[73,81],{"best_field_score":290,"best_field_weight":291,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":50,"score":319,"tokens_matched":32,"typo_prefix_score":50},6637,{"collection_name":373,"first_q":23,"per_page":322,"q":23},["Reactive",500],{},["Set"],["ShallowReactive",503],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fKC7a5y5X3CU2nxK6Q7LVgkIzkrnTMuuEyg-TSw6GZMg":-1},true,"/search?query=cassa+integrazione"]