","La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza","post",1751617550,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/cassazione/","http://radioblackout.org/tag/decreto-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[20,68,15],"decreto sicurezza",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Cassazione","del Ruolo della Corte di \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> ha pubblicato una relazione sul","Venerdì 27 giugno l’ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> ha pubblicato una relazione sul “decreto sicurezza”, la legge 80 del 9 giugno di quest’anno.\r\nIn un testo di ben 129 pagine la \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> demolisce l’impianto della nuova legge sia nel metodo – decretazione d’urgenza – sia nel merito – proporzionalità delle pene.\r\nOccorre precisare che spesso la \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> redige documenti sulle leggi approvate e questi testi, in se, non hanno alcun potere interdittivo rispetto alle norme approvate, sebbene forniscano elementi di riferimento per gli “addetti ai lavori”.\r\nRispetto al metodo il documento afferma che “non c’era nessuna necessità di procedere con una legiferazione d’urgenza”.\r\nSui contenuti del pacchetto sollevano alcuni dubbi sulla proporzionalità delle pene previste in relazione alla gravità dei reati vecchi e nuovi su cui verte il nuovo complesso di leggi.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/2025-07-01-losco-cassaz-decreto-sicur.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[72],"La \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> boccia il Decreto Sicurezza",[79,82,84],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[20],"\u003Cmark>cassazione\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":15},[],[87,92,95],{"field":38,"indices":88,"matched_tokens":89,"snippets":91},[50],[90],[20],[81],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":77,"value":77},"post_title",[72],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":17,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":50,"score":102,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",3,"578730123365711979",1,{"document":105,"highlight":127,"highlights":146,"text_match":98,"text_match_info":156},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":50,"id":108,"is_sticky":50,"permalink":109,"post_author":53,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":56,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":61,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":122},[47],[49],"33163","http://radioblackout.org/2015/12/omicidio-cucchi-terzo-grado-in-cassazione/","Nella giornata di ieri la Corte di Cassazione è stata chiamata a celebrare il terzo grado del processo per la morte di Stefano Cucchi.\r\nSolo che quel processo, rivelatosi del tutto falsato a causa di indagini condotte in maniera a dir poco insipiente, risulta ora completamente svuotato dai risultati già acquisiti dalla seconda inchiesta, promossa dal nuovo procuratore Capo Giuseppe Pignatone. E, tuttavia, la sentenza della Cassazione non potrà non tener conto delle novità intervenute. Il che spiega perché il Procuratore generale Nello Rossi abbia chiesto l’annullamento con rinvio dell’assoluzione di cinque medici prosciolti in appello. E lo stesso procuratore generale ha aggiunto che i referti medici su Stefano Cucchi all’atto dell’ingresso nell’ospedale Pertini «devono essere considerati come un capitolo clamoroso della sciatteria e trascuratezza della assistenza riservata al paziente». Si apre, così, un nuovo capitolo, che finalmente porrebbe in una luce diversa la decisiva questione del nesso di causalità fra violenze inflitte e successivo decesso.\r\nNe abbiamo parlato con Italo Di Sabato di Osservatorio sulla la repressione\r\nCucchi, Italo Di Sabato","17 Dicembre 2015","2015-12-18 13:34:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/104100033-f874eae4-f3a8-479c-abd6-9391321bdc10-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/104100033-f874eae4-f3a8-479c-abd6-9391321bdc10.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/104100033-f874eae4-f3a8-479c-abd6-9391321bdc10.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/104100033-f874eae4-f3a8-479c-abd6-9391321bdc10-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/104100033-f874eae4-f3a8-479c-abd6-9391321bdc10-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Omicidio Cucchi: Terzo grado in Cassazione",1450353269,[64,118,119,120,121],"http://radioblackout.org/tag/cucchi/","http://radioblackout.org/tag/italo-di-sabato/","http://radioblackout.org/tag/omicidio/","http://radioblackout.org/tag/osservatorio-repressione/",[20,123,124,125,126],"cucchi","Italo Di Sabato","omicidio","osservatorio repressione",{"post_content":128,"post_title":132,"tags":135},{"matched_tokens":129,"snippet":130,"value":131},[72],"di ieri la Corte di \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> è stata chiamata a celebrare il","Nella giornata di ieri la Corte di \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> è stata chiamata a celebrare il terzo grado del processo per la morte di Stefano Cucchi.\r\nSolo che quel processo, rivelatosi del tutto falsato a causa di indagini condotte in maniera a dir poco insipiente, risulta ora completamente svuotato dai risultati già acquisiti dalla seconda inchiesta, promossa dal nuovo procuratore Capo Giuseppe Pignatone. 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I No Tav hanno sostenuto ed appoggiato la pratica del sabotaggio del cantiere e delle ditte collaborazioniste.\r\n\r\nPer meglio decodificare le 45 pagine della sentenza della Cassazione abbiamo sentito Eugenio Losco. Eugenio è uno degli avvocati del collegio difensivo di Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nlosco_cassazione","2 Luglio 2014","2014-07-21 14:08:40","Sabotaggio, non terrorismo. 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In mattinata presidio No Tav davanti al tribunale, la sentenza è attesa nel pomeriggio o al più tardi domani. Benché il giudizio non comporti l'automatica caduta dell'accusa di terrorismo per il primo grado che comincerà giovedì prossimo nell'aula bunker di Torino, una sentenza favorevole potrebbe condizionare il dibattimento e minare il castello di accuse di Rinaudo e soci\r\nIntanto sono state fissate già le prime sette date del processo, fino alla chiusura estiva del Tribunale: oltre a quella di apertura del 22 maggio, il 30 maggio e poi il 6, il 19 e il 26 giugno e infine il 3 e 16 luglio.\r\n\r\nAl proposito è in corso un presidio a Roma e abbiamo sentito Amedeo:\r\n\r\n2014.05.15-amedeo_cassaz","15 Maggio 2014","2014-05-19 11:58:57","Cassazione romana per i 4 \"terroristi\" no tav",1400157662,[260,261,64,262],"http://radioblackout.org/tag/4-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/accusa-di-terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/sentenza-cassazione/",[264,34,20,37],"4 no tav",{"post_content":266,"post_title":270,"tags":273},{"matched_tokens":267,"snippet":268,"value":269},[20],"importante decisione della corte di \u003Cmark>cassazione\u003C/mark> a Roma, che si pronuncia","Oggi importante decisione della corte di \u003Cmark>cassazione\u003C/mark> a Roma, che si pronuncia sulla legittimità delle misure cautelari nei confronti di Chiara Claudio Mattia e Niccolo', in carcere dal 9 dicembre in regime speciale con l'accusa di terrorismo. 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Se la Cassazione dovesse smontare l'accusa di terrorismo, questa decisione potrebbe in prospettiva cambiare le condizioni detentive di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ma non modificherebbe l'impianto accusatorio del processo con l'imputazione per 180 e 180 bis, attentato con finalità di terrorismo.\r\nResta il fatto che il pronunciamento della Cassazione, sia che confermi sia che smentisca Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, i due PM che hanno imbastito il processo, non potrà non influire sullo svolgimento del processo in Corte d'Assise.\r\nUna buona notizia c'é già: la corte d'assise ha eliminato il divieto di incontro tra i quattro No Tav ed ha concesso le visite anche al di fuori della cerchia dei familiari stretti dei compagni.\r\nNelle ultime settimane si sono moltiplicate le prese di posizione di giuristi, certamente non sospettabili di simpatie sovversive, che ritengono l'accusa di terrorismo per l'incendio di un compressore una follia. Non solo. Lo stesso articolo 270 sexties, introdotto nell'ordinamento dopo i sanguinosi attentati ai treni a Londra e Madrid, risulta monco, privo dell'aggancio a condotte concrete, contenuto invece nelle normative internazionali sulla materia.\r\nUn segno della natura intrinsecamente politica della norma stessa, che, nella sua voluta genericità, consente di investire con l'accusa di terrorismo, chiunque si ritenga abbia danneggiato un bene impalpabile come \"l'immagine del paese\". In quest'ottica chiunque potrebbe essere accusato di terrorismo. Anche lo Stato che bombarda, chiude ospedali, consente la devastazione dell'ambiente. Un paradosso che ci consegna intatto un dato chiaro: l'estrema opinabilità della questione, che getta la norma in un gorgo interpretativo che ne dovrebbe rendere impossibile l'applicazione.\r\nSin qui l'analisi giuridica. Va da se che la partita che si sta giocando sulle vite di Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò è di natura squisitamente politica.\r\n\r\nDella sentenza della Cassazione attesa per domani abbiamo parlato con Eugenio Losco, uno dei difensori dei No Tav accusati di terrorismo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nlosco.notav\r\n\r\nQuesta sera a Torino e in Val Susa ci saranno due iniziative concomitanti.\r\n\r\nIn Val Susa, in occasione del primo annniversario dell'attacco al cantiere, trasformato dalla magistratura in atto terrorista, verrà celebrato il \"requiem per il compressore\".\r\nAppuntamento - per chi ama camminare - alle 21 a Giaglione - e - per chi preferisce la battitura sul posto - alle 21,15 alla centrale di Chiomonte.\r\n\r\nAscolta la diretta con Luca Abbà:\r\n\r\nluca.abba\r\n\r\nA Torino Champions No Tav, torneo di calcetto autogestito.\r\nUna risposta alla Procura torinese che ha spostato la prima udienza del processo a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, per ragioni di ordine pubblico, vista la concomitanza con la finale di Europa League.\r\nAppuntamento dalle 19 in piazza Castello.\r\n\r\nAscolta la diretta con Mario Frisetti:\r\n\r\ncalcetto.notav","14 Maggio 2014","2014-05-19 11:58:27","No Tav. 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Quali effetti psico-sociali produce questo modo di discutere di salute mentale?\r\n\r\nMolte delle persone che creano questi contenuti sui social network sostengono di fare un lavoro importante per la costruzione di vere e proprie comunità che discutono di salute mentale. Ma è davvero così? Queste comunità virtuali sono comunità \"reali\" o sono l'ennesimo esempio di influencer che brandizzano e vendono una parte della propria vita per diventare influenti? L'ifluencer che dichiara di soffire di depressione maggiore contribuisce davvero alla de-stigmatizzazione della sofferenza mentale o, piuttosto, potenzia il discorso sulla patologia e sulla necessità di una diagnosi?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/ricongiunzioni-04062025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMore than half of top 100 mental health TikToks contain misinformation, study finds (leggi l'articolo qui)\r\nGuardian investigation reveals promotion of dubious advice, questionable supplements and quick-fix healing methods\r\n\r\n \r\n\r\nComunicazione Corte Costituzionale sull'incostituzionalità dell'articolo 35 legge 833 (1978). La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 35 della legge numero 833 del 1978 (Legge che decreta lìistituzione del servizio sanitario nazionale) che riguarda le modalità di esecuzione del Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.). A questa dichiarazione di illegitimità dovrebbero seguire delle modifiche dell'articolo. In particolare la Corte Costituzionale dice che si dovrebbe: 1) la persona sottoposta al TSO deve essere informata prima della sua esecuzione, 2) il giudice tutalare deve incontrare la persona verso la quale si attiva la procedura, 3) l'atto deve essere notificato alla persona che subisce il TSO.\r\n\r\nQuesta comunicazione segue un ordinanza del 2024 prodotta dalla Cassazione in cui si sollevano dei problemi di costituzionalità nell'esecuzione del TSO. 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Quali effetti psico-sociali produce questo modo di discutere di salute mentale?\r\n\r\nMolte delle persone che creano questi contenuti sui social network sostengono di fare un lavoro importante per la costruzione di vere e proprie comunità che discutono di salute mentale. Ma è davvero così? Queste comunità virtuali sono comunità \"reali\" o sono l'ennesimo esempio di influencer che brandizzano e vendono una parte della propria vita per diventare influenti? 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A questa dichiarazione di illegitimità dovrebbero seguire delle modifiche dell'articolo. In particolare la Corte Costituzionale dice che si dovrebbe: 1) la persona sottoposta al TSO deve essere informata prima della sua esecuzione, 2) il giudice tutalare deve incontrare la persona verso la quale si attiva la procedura, 3) l'atto deve essere notificato alla persona che subisce il TSO.\r\n\r\nQuesta comunicazione segue un ordinanza del 2024 prodotta dalla \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> in cui si sollevano dei problemi di costituzionalità nell'esecuzione del TSO. 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Il 25 agosto del 2018 la nave aveva soccorso 177 persone migranti nel Mar Mediterraneo, di cui molti minori, e rimase bloccata per bene giorni nel porto di Catania su ordine dell'allora ministro dell'Interno Salvini, violando ogni diritto di libertà personale delle persone trattenuta a bordo. La situazione si sbloccherà solo 10 giorno con lo sbarco di tutte le persone che era state sequestrate sulla nave. L'anno seguente un gruppo di persone intenta una causa civile per i fatti sopra descritti.\r\n\r\nOggi arriva una sentenza storica in cui non solo si riconoscono le responsabilità del ministro, ma lo si condanna per sequestro di persona e lo si obbliga al risarcimento dei danni alle persone migranti a cui si era impedito lo sbarco. La sentenza richiama inoltre l’Italia all’obbligo di soccorso in mare secondo le convenzioni internazionali, e stabilisce che “lo stato responsabile del soccorso deve organizzare lo sbarco nel più breve tempo ragionevolmente possibile fornendo un luogo sicuro in cui terminare le operazioni di soccorso. È solo con la concreta indicazione del place of safety (pos), e con il successivo arrivo dei naufraghi nel luogo sicuro designato, che, infatti, l’attività di search and rescue (ricerca e soccorso) può considerarsi conclusa”.\r\n\r\nNe parliamo con Alessandro Praticò, avvocato e socio ASGI.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/puntata-100325.mp3\"][/audio]","15 Marzo 2025","2025-03-15 16:17:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/nave-diciotti-e1742051753101-200x110.jpg","Sentenza sul caso della nave Diciotti",1742055433,[541,542],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/",[544,545],"antirazzismo","immigrazione",{"post_content":547},{"matched_tokens":548,"snippet":549,"value":550},[72],"marzo arriva la sentenza della \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> riguardante la nave Diciotti della","Il 7 marzo arriva la sentenza della \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> riguardante la nave Diciotti della Guardia Costiera, a cui nel 2018 fu impedito lo sbarco nei porti italiani. 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Con l'aiuto di Pietro abbiamo iniziato facendo una panoramica sulla situazione del settore manifatturiero della Brianza che vede una fuga generale di tutte le attività lavorative/industriali storiche che coinvolgono la produzione di auto, elettrodomestici, componentistica elettronica, etc con delocalizzazioni senza precedenti. In questo il governo nazionale rimane indifferente mentre quello regionale ha proposto la formazione di un avolo di crisi specifico per Monza e Brianza. In questo contesto si inserisce la chiusura dello stabilimento Candy di Brugherio a Giugno annunciata dalla proprietà Cinese Haier. Unico spiraglio è l'incontro di domani 29/01/25 con la proprietà che si preannuncia duro da incassare perchè sembra che in molti perderanno il lavoro.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_28_01_Pietro-Occhiuto-FIOM-Brianza-su-crisi-stabilimento-Candy-di-Brugherio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della serata lo abbiamo in compagnia telefonica di Rinaldo Romagnoli funzionaro FILT CGIL per le agenzie marittime di Genova, per farci raccontare la vicenda dei lavoratori licenziati da Maersk, colosso danese dell'import export via mare. Il 17 gennaio infatti, quattro dei loro addetti al customer service, con anzianità tra gli 8 e i 20 anni, sono stati convocati per un colloquio sulla produttività, che si è poi rivelato essere il momento del loro licenziamento. A parte le irrispettose modalità dell'azienda, a colpirci sono altri due fattori, ovvero che questi lavoratori verranno sostituiti con colleghi di Manila, per poi essere sostituiti definitivamente da intelligenze artificiali e il fatto che la Maersk sia tutto fuor che in crisi, dati i suoi 208 milioni di euro di utili nel solo primo trimestre del 2024 (record positivo degli ultimi 10 anni di attività). In risposta a tutto questo è stato fatto uno sciopero il 22 che ha portato al risultato di ottenere dei tavoli di contrattazione con istituzioni e ditta, ma al momento i risultati concreti di un reintegro dei 4, sembra essere lontano.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_28_01_Rinaldo-Romagnoli-funz.-Filt-Cgil-agenzie-marittime-su-licenziamenti-Maersk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Mattia Scolari Cub Milano sul caso Amsa, che gestisce a Milano la raccolta dei rifiuti, che ha un contenzioso aperto con i lavorator* sulle \"differenze retributive\" che va avanti dal 2000. L'attualità del tema ha catturato la nostra attenzione e Mattia ci ha spiegato i vari passaggi: prima il tribunale di Milano ha dato ragione agli operai poi la Corte d'appello nel 2018 ha ribaltato la sentenza sostenendo la tesi della parte padronale. Ad oggi la vicenda é ancora aperta il giudizio della Cassazione potrebbe\r\nmettere in ordine questo pasticcio segnando un precedente prezioso per i casi simili.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_28_01_Mattia-Scolari-cub-Milano-su-caso-Amsa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","30 Gennaio 2025","2025-02-04 22:49:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/IMG_2554-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 28/01/2025",1738261188,[568],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[402],{"post_content":571},{"matched_tokens":572,"snippet":573,"value":574},[72],"ancora aperta il giudizio della \u003Cmark>Cassazione\u003C/mark> potrebbe\r\nmettere in ordine questo","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pietro Occhiuto segretario generale Fiom Cgil Monza e Brianza sulla crisi dello stabilimento Candy di Brugherio. 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Per commentare questo risultato, ma soprattutto il livello di repressione in atto contro gli scioperi, abbiamo intervistato Alessandro Zadra del SiCobas Milano. La parte datoriale sopra citata, assieme alle due associazioni di categoria, avevano chiesto il risarcimento danni pari ad un 1,3 milioni di euro al sindacato SiCobas, per i blocchi delle merci organizzato da loro e i loro iscritti durante la stagione di lotte da agosto a novembre 2021 presso gli stabilimenti di Trucazzano Milanese. Fiore all'occhiello dei legali che chiedevano questo risarcimento, Pietro Ichino ex sindacalista CGIL e senatore PD, che si era reso già noto per essere stato tra i fautori dello smantellamento dei centri per l'impiego in favore delle agenzie private, del Jos Act e per le consulenze al sindacato giallo UGL. Avendo trasmesso la puntata con lo studio mobile da Palazzo Nuovo occupato, purtroppo abbiamo avuto qualche problema tecnico e l'audio che potrete ascoltare è solo una parte dell'intera intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Alessandro-Zadra-SiCobas-Milano-su-richiesta-risarcimento-da-1-mln-per-picchetti-Unesmozzata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Donatella, SLAICOBAS, sull* lavorat* delle cooperative sociali di Palermo in sit-in/assemblea nalla giornata del 24 maggio davanti al comune: \"la scuola sta per finire e i nostri contratti precari sono in scadenza e non abbiamo certezze per la ripresa del lavoro nel nuovo anno scolastico. Vogliamo un lavoro più stabile, basta precarietà! Il servizio di assistenza igienico-personale specializzato deve essere garantito sempre per tutti gli studenti e studentesse disabili delle scuole superiori che ne hanno diritto dall’inizio e per tutto l’anno scolastico. È già stata predisposta dalla Città Metropolitana una programmazione, anche con la Regione Siciliana, per l’anno scolastico prossimo per evitare i problemi annosi\r\ndi risorse e di tempi che si ripresentano ogni anno? Ad oggi non abbiamo risposte concrete.\"\r\n\r\nLe lavoratrici e i lavoratori precari delle Coop Sociali in manifestazione in difesa del posto di lavoro al palazzo della Città Metropolitana denunciano l'agire repressivo e intimidatorio della polizia che ha tentato invano di far togliere durante il sit in la bandiera palestinese che lavoratrici e lavoratori tenevano insieme alle bandiere sindacali. La\r\npolizia ha detto \" non potete fare manifestazioni parallele politiche....\"\r\nLa reazione dei lavoratori è stata immediatamente di protesta \"non ci potete impedire di manifestare la nostra solidarietà di classe ai lavoratori, alle donne, ai giovani, al popolo Palestinese, questa bandiera\r\nche portiamo nelle iniziative sindacali noi non la togliamo\" non facendosi intimidire dalla polizia che ha identificato e filmato. Anche questo rientra nel moderno fascismo che avanza spedito in questo paese oggi con il governo Meloni sempre più antioperaio e guerrafondaio e tutti i suoi apparati repressivi al servizio e che si scaglia e attacca\r\nstudenti, lavoratori, attivisti sindacali e politici che oggi solidarizzano attivamente con il popolo palestinese e lottano contro la guerra imperialista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Donatella-SlaiCobasPalermo-su-censura-bandiera-palestinese-durante-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Nico bibliotecario all'unito della CUB aggiornando le lotte /mobilitazioni che i/le BiblioCooperativist* stanno attuando nell'università. Il sostegno che i/le BiblioCooperativist* stanno dando all'occupazione studentesca di palazzo nuovo assieme ad altri/tre lavorat* sta andando a fare la differenza rispetto al tentativo di ridimensionare l'iniziativa che non vuole altro che l'università sia fuori dalla guerra e non sia complice del genocidio in corso in Palestina.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Nico-bibliotecario-univesità-su-aggiornamenti-lotte-e-partecipazione-occupazione-palazzo-nuovo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Maggio 2024","2024-05-31 19:39:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-05-25_17-42-57-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 28/05/2024",1717184161,[568],[402],{"post_content":593},{"matched_tokens":594,"snippet":595,"value":596},[20],"della sentenza in corte di \u003Cmark>cassazione\u003C/mark> di Milano, rispetto al primo"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello del ribaltamento della sentenza in corte di \u003Cmark>cassazione\u003C/mark> di Milano, rispetto al primo grado del processo che vedeva coinvolti da una parte i lavoratori della logistica che lavoravano per la catena di supermercati Unes e dall'altra l'azienda che aveva in appalto questo servizio assieme ad Assologisica e Federdistribuzione. 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