","SABATO 27 APRILE PRESIDIO AL CARCERE DELLE VALLETTE","post",1713877737,[42,43,44],"http://radioblackout.org/tag/25-aprile/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/vallette/",[16,12,14],{"post_content":47},{"matched_tokens":48,"snippet":50,"value":51},[49],"Cayenne","tante le rivolte all’interno delle \u003Cmark>Cayenne\u003C/mark> d’Italia, ma le azioni di","Presentiamo l'appuntamento di Sabato 27 Aprile sotto le mura del Carcere \"Lorusso e Cutugno\" delle Vallette di Torino.\r\n\r\nUn modo per legare le celebrazioni e il ricordo del 25 Aprile al carcere, che da luogo di morte e tortura, è anche spazio di coraggio, fratture, rivolta e resistenza. Un momento importante per non dimenticarsi della popolazione detenuta e delle rivolte che avvengono all'interno dei luoghi di detenzione, come modi per esistere e resistere alle costanti e continue prevaricazioni e violenze da parte di agenti penitenziari e dirigenze dei vari istituti detentivi che, a dispetto di quanto viene ripetuto sui giornali come un mantra, non sono \"male marce\" ma rappresentano il carattere distintivo e strutturale dell'istituzione carceraria.\r\n\r\nUn appuntamento anche per entrare in contatto e comunicazione col quartiere Vallette che il carcere lo vive e lo conosce bene da tempo. Ne parliamo con un compagno della Cassa Antirepressione delle Alpi Occidentali:\r\n\r\nSABATO 27 APRILE – MOBILITAZIONE REGIONALE\r\n\r\nPRESIDIO AL CARCERE DELLE VALLETTE (TORINO)\r\n\r\nh 16 ritrovo al capolinea del tram 3\r\n\r\nh 18.30 musica materiale informativo e aperitivo in Piazza Montale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carceri_vallette.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui di seguito il comunicato dell'iniziativa:\r\n\r\nl carcere, fin dalle origini un luogo di morte, tortura e umiliazione, è anche spazio di fratture, azioni di coraggio, rivolta e resistenza. Nei giorni del 25 Aprile vogliamo tornare fuori le mura delle prigioni, innanzitutto per portare la nostra solidarietà a chi è recluso e per continuare a parlare di tutte le sfaccettature di questo dispositivo totale e di come si traduce nella società. La galera ha diverse funzioni: recludere chi non può o non vuole sottostare ai dogmi imposti dal potere e disciplinare il mondo attorno a sé incutendo terrore tramite le atrocità che accadono al suo interno. Dove il carcere non riesce a controllare, separa e divide tramite differenziazioni e premialità, che come in ogni sistema totalitario premiano e promuovono l’autodisciplinamento, condannando e reprimendo progressivamente qualsiasi germe di resistenza e ribellione.\r\n\r\nOggi più che mai - in un periodo post pandemico e di guerra - sembra evidente che si venda un’idea di libertà parziale, indotta al consumo e alla produzione, dove anche la dissidenza deve rientrare dentro le regole imposte. La celebrazione del 25 Aprile non fa eccezione. La liberazione dal fascismo fu una liberazione parziale, come è dimostrato - anche banalmente - dal fatto che molti fra magistrati, agenti del Potere e carcerieri di fatto mantennero le loro poltrone. Contro questa idea di falsa libertà, non possiamo che anelare ad una liberazione totale, che include l’abbattimento del sistema carcere, intesa come istituzione totale che rispecchia la società che la genera, la sostiene e se ne nutre.\r\n\r\nIl carcere si fa società, la società si fa carcere. Se da un lato quest’ultimo si allarga progressivamente a fasce più ampie della popolazione, dall’altro la società viene permeata sempre più dalle dinamiche tipiche della detenzione carceraria: il controllo delle devianze sociali, caratteristica fondante dell’istituzione carceraria, diventa sempre più capillare; le forme di detenzione alternative tendono sempre di più all’auto carcerazione all’interno della quotidianità; le scuole esprimono sempre maggiormente il loro carattere coercitivo.\r\n\r\nPortare quindi la critica al carcere anche nei giorni del 25 Aprile vuole sottolineare come, per chi non accetta il patto sociale imposto, di liberarsi è sempre l'ora e che anche nei luoghi dove si esercita il maggior livello di repressione e controllo continuano a generarsi momenti di resistenza.\r\n\r\nTra gli anni 60 e 80 sono state tante le rivolte all’interno delle \u003Cmark>Cayenne\u003C/mark> d’Italia, ma le azioni di ribellione continuano tuttora e vengono però silenziate nel migliore dei casi, represse nel sangue nel peggiore. Quotidianamente avvengono scioperi della fame, dell’aria e del carrello, ma quasi nulla trapela fuori delle mura di cinta. Nel Marzo del 2020 i prigionieri e le prigioniere per non morire come topi in gabbia hanno incendiato le carceri del Paese: la repressione è stata violentissima e sono state uccise quattordici persone. Crediamo sia importante ricordare anche il coraggio di chi ha deciso di alzare la testa e ribellarsi e di chi ha raccontato la verità sulla strage nel carcere di Modena.\r\n\r\nPer rilanciare ancora una volta la presenza di chi lotta nelle strade a fianco di chi si ribella nei luoghi di reclusione, in Piemonte sono già previste due iniziative anticarcerarie a ridosso del 25 Aprile: un presidio al carcere di Ivrea sabato 20 Aprile pomeriggio e un saluto solidale al carcere di Quarto d’Asti per il 25 Aprile mattina.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[53],{"field":54,"matched_tokens":55,"snippet":50,"value":51},"post_content",[49],578730123365187700,{"best_field_score":58,"best_field_weight":59,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":28,"score":60,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":28},"1108091338752",14,"578730123365187697",6690,{"collection_name":39,"first_q":63,"per_page":64,"q":63},"cayenne",6,2,{"facet_counts":67,"found":98,"hits":99,"out_of":61,"page":11,"request_params":596,"search_cutoff":18,"search_time_ms":98},[68,76],{"counts":69,"field_name":74,"sampled":18,"stats":75},[70,72],{"count":20,"highlighted":71,"value":71},"arsider",{"count":11,"highlighted":73,"value":73},"la perla di labuan","podcastfilter",{"total_values":65},{"counts":77,"field_name":17,"sampled":18,"stats":96},[78,79,80,82,84,86,88,90,92,94],{"count":20,"highlighted":12,"value":12},{"count":65,"highlighted":63,"value":63},{"count":65,"highlighted":81,"value":81},"chitarra",{"count":65,"highlighted":83,"value":83},"comicità",{"count":65,"highlighted":85,"value":85},"carosello",{"count":65,"highlighted":87,"value":87},"pubblicità",{"count":65,"highlighted":89,"value":89},"black holes",{"count":65,"highlighted":91,"value":91},"sonorizzazione",{"count":65,"highlighted":93,"value":93},"registrazione live",{"count":65,"highlighted":95,"value":95},"produzioni nessun rimborso",{"total_values":97},92,4,[100,306,521,559],{"document":101,"highlight":194,"highlights":291,"text_match":301,"text_match_info":302},{"comment_count":28,"id":102,"is_sticky":28,"permalink":103,"podcastfilter":104,"post_author":105,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":34,"post_id":102,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_title":110,"post_type":111,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":158},"85968","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dall18-al-24-dicembre-2023/",[71],"fritturamista"," \r\n\r\n \tLunedì 18 h 13:30 - Alfredo Bandelli (27 minuti) [Vibrazioni sonore] : Un approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall'interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d'oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #1 (28 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 11:30 - Dai monti del Kurdistan #1 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 12:30 - Dai monti del Kurdistan #2 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMercoledì 20 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #2 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tGiovedì 21 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #3 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 8:30 - L'assassino dei sogni (29 minuti) [Radio Blackout] : Lettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell'Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e \"dissequestrando parole\" pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l'ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Lassassino-dei-sogni_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 13:30 - Rebetiko (27 minuti) [Radio Cane.info] : Carcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 20:30 - Radio carosello (46 minuti) [Produzioni nessun rimborso] : Radio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 10 - Claudio Lavazza (17 minuti) [Centro di documentazione Porfido] : Nelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Claudio-Lavazza_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 20 - Le Cayenne Italiane (43 minuti) [Arsider] : I regimi speciali come il 41 bis e l’ergastolo ostativo, frutto della esperienza maturata nell’isolamento dei detenuti politici negli anni ‘70 , costituiscono oggi uno strumento punitivo di prim’ordine per lo stato Italiano, norme e pratiche di violenza e distruzione dell’individuo sperimentate nelle carceri speciali di Pianosa e Asinara, le Abu Grahib italiane, volute dal generale Dalla Chiesa in persona, tinteggiate di marrone perchè persino il colore dei muri potesse servire a fiaccare l’animo dei reclusi e coperte dalla censura delle parole dietro la quale lo stato democratico si è sempre nascosto, definendole semplicemente “carcere duro”. Per questo, proprio oggi che Alfredo Cospito è a un passo dalla morte nel carcere di Bancali a Sassari all’esito di uno sciopero della fame che dura, ormai, da 80 giorni abbiamo deciso di riproporre una lettura tratta da “le Cayenne Italiane”, libro autobiografico di testimonianze e memorie sull’esperienza del 41 bis nelle sezioni Agrippa di Pianosa e Fornelli dell’Asinara nei primi anni novanta del Novecento. Benché questi luoghi specifici siano stati chiusi, circa settecento persone, sono ancora sottoposte al regime del 41 bis. Queste testimonianze, oggi come allora raccontano di come lo stato abbia deciso dagli anni '90 a gestire la libertà di alcuni individui, attraverso carcerazione, terrore, tortura, 41 bis. Nel silenzio complice della società, cosiddetta, civile. Come dice Pasquale de Feo: perchè questo non debba ripetersi mai più.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Le-Cayenne-italianeArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 24 h 10 - Il margine di errore (43 minuti) [Arsider] : Siamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx - redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #5 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : \"Tutta colpa dei padroni?\" è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i \"contratti mostro\", come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos'è lo sciopero e come si fa. \r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Paghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","24 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 18 al 24 Dicembre 2023","podcast",1703448669,[114,115,116,117,118,119,43,120,121,122,123,124,125,126,127,128,129,130,131,132,133,134,135,136,137,138,139,140,141,142,143,144,145,146,147,148,149,150,151,152,153,154,155,156,157],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alfredo-bandelli/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/black-holes/","http://radioblackout.org/tag/cantautore/","http://radioblackout.org/tag/carmello-musumeci/","http://radioblackout.org/tag/carosello/","http://radioblackout.org/tag/cayenne/","http://radioblackout.org/tag/chitarra/","http://radioblackout.org/tag/comicita/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/electronica-cuerpo-musica/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/giuseppe-ferraro/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/hashish/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-militante/","http://radioblackout.org/tag/musica-popolare/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/pubblicita/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/rebetiko/","http://radioblackout.org/tag/registrazione-live/","http://radioblackout.org/tag/sahara/","http://radioblackout.org/tag/saharawi/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sindacato/","http://radioblackout.org/tag/sonorizzazione/","http://radioblackout.org/tag/tullio-togni/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/","http://radioblackout.org/tag/viaggio/","http://radioblackout.org/tag/vibrazioni-sonore/",[159,160,161,162,89,163,12,164,85,63,81,83,165,166,167,168,169,170,171,172,173,174,175,176,177,178,179,180,181,95,87,182,183,184,93,185,186,187,188,91,189,190,191,192,193],"Africa","alfredo bandelli","audiodocumentario","autoformazione","cantautore","carmello musumeci","diritti lavoro","electronica cuerpo musica","ergastolo","filosofia","giuseppe ferraro","grecia","hashish","inchiesta","intervista","Kurdistan","lavoro","letteratura","lettura","libro","musica","musica militante","musica popolare","radio alpi libere","radio cane","rebetiko","Sahara","saharawi","serie podcast","sindacato","tullio togni","Turchia","tutta colpa dei padroni?","viaggio","vibrazioni sonore",{"post_content":195,"tags":199},{"matched_tokens":196,"snippet":197,"value":198},[49],"Sabato 23 h 20 - 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Dai monti del Kurdistan #1 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 12:30 - Dai monti del Kurdistan #2 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMercoledì 20 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #2 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tGiovedì 21 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #3 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 8:30 - L'assassino dei sogni (29 minuti) [Radio Blackout] : Lettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell'Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e \"dissequestrando parole\" pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l'ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Lassassino-dei-sogni_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 13:30 - Rebetiko (27 minuti) [Radio Cane.info] : Carcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 20:30 - Radio carosello (46 minuti) [Produzioni nessun rimborso] : Radio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 10 - Claudio Lavazza (17 minuti) [Centro di documentazione Porfido] : Nelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Claudio-Lavazza_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 20 - Le \u003Cmark>Cayenne\u003C/mark> Italiane (43 minuti) [Arsider] : I regimi speciali come il 41 bis e l’ergastolo ostativo, frutto della esperienza maturata nell’isolamento dei detenuti politici negli anni ‘70 , costituiscono oggi uno strumento punitivo di prim’ordine per lo stato Italiano, norme e pratiche di violenza e distruzione dell’individuo sperimentate nelle carceri speciali di Pianosa e Asinara, le Abu Grahib italiane, volute dal generale Dalla Chiesa in persona, tinteggiate di marrone perchè persino il colore dei muri potesse servire a fiaccare l’animo dei reclusi e coperte dalla censura delle parole dietro la quale lo stato democratico si è sempre nascosto, definendole semplicemente “carcere duro”. Per questo, proprio oggi che Alfredo Cospito è a un passo dalla morte nel carcere di Bancali a Sassari all’esito di uno sciopero della fame che dura, ormai, da 80 giorni abbiamo deciso di riproporre una lettura tratta da “le \u003Cmark>Cayenne\u003C/mark> Italiane”, libro autobiografico di testimonianze e memorie sull’esperienza del 41 bis nelle sezioni Agrippa di Pianosa e Fornelli dell’Asinara nei primi anni novanta del Novecento. Benché questi luoghi specifici siano stati chiusi, circa settecento persone, sono ancora sottoposte al regime del 41 bis. Queste testimonianze, oggi come allora raccontano di come lo stato abbia deciso dagli anni '90 a gestire la libertà di alcuni individui, attraverso carcerazione, terrore, tortura, 41 bis. Nel silenzio complice della società, cosiddetta, civile. Come dice Pasquale de Feo: perchè questo non debba ripetersi mai più.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Le-Cayenne-italianeArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 24 h 10 - Il margine di errore (43 minuti) [Arsider] : Siamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx - redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #5 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : \"Tutta colpa dei padroni?\" è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i \"contratti mostro\", come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos'è lo sciopero e come si fa. \r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Paghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[200,202,204,206,208,210,212,214,216,218,221,223,225,227,229,231,233,235,237,239,241,243,245,247,249,251,253,255,257,259,261,263,265,267,269,271,273,275,277,279,281,283,285,287,289],{"matched_tokens":201,"snippet":159,"value":159},[],{"matched_tokens":203,"snippet":160,"value":160},[],{"matched_tokens":205,"snippet":161,"value":161},[],{"matched_tokens":207,"snippet":162,"value":162},[],{"matched_tokens":209,"snippet":89,"value":89},[],{"matched_tokens":211,"snippet":163,"value":163},[],{"matched_tokens":213,"snippet":12,"value":12},[],{"matched_tokens":215,"snippet":164,"value":164},[],{"matched_tokens":217,"snippet":85,"value":85},[],{"matched_tokens":219,"snippet":220,"value":220},[63],"\u003Cmark>cayenne\u003C/mark>",{"matched_tokens":222,"snippet":81,"value":81},[],{"matched_tokens":224,"snippet":83,"value":83},[],{"matched_tokens":226,"snippet":165,"value":165},[],{"matched_tokens":228,"snippet":166,"value":166},[],{"matched_tokens":230,"snippet":167,"value":167},[],{"matched_tokens":232,"snippet":168,"value":168},[],{"matched_tokens":234,"snippet":169,"value":169},[],{"matched_tokens":236,"snippet":170,"value":170},[],{"matched_tokens":238,"snippet":171,"value":171},[],{"matched_tokens":240,"snippet":172,"value":172},[],{"matched_tokens":242,"snippet":173,"value":173},[],{"matched_tokens":244,"snippet":174,"value":174},[],{"matched_tokens":246,"snippet":175,"value":175},[],{"matched_tokens":248,"snippet":176,"value":176},[],{"matched_tokens":250,"snippet":177,"value":177},[],{"matched_tokens":252,"snippet":178,"value":178},[],{"matched_tokens":254,"snippet":179,"value":179},[],{"matched_tokens":256,"snippet":180,"value":180},[],{"matched_tokens":258,"snippet":181,"value":181},[],{"matched_tokens":260,"snippet":95,"value":95},[],{"matched_tokens":262,"snippet":87,"value":87},[],{"matched_tokens":264,"snippet":182,"value":182},[],{"matched_tokens":266,"snippet":183,"value":183},[],{"matched_tokens":268,"snippet":184,"value":184},[],{"matched_tokens":270,"snippet":93,"value":93},[],{"matched_tokens":272,"snippet":185,"value":185},[],{"matched_tokens":274,"snippet":186,"value":186},[],{"matched_tokens":276,"snippet":187,"value":187},[],{"matched_tokens":278,"snippet":188,"value":188},[],{"matched_tokens":280,"snippet":91,"value":91},[],{"matched_tokens":282,"snippet":189,"value":189},[],{"matched_tokens":284,"snippet":190,"value":190},[],{"matched_tokens":286,"snippet":191,"value":191},[],{"matched_tokens":288,"snippet":192,"value":192},[],{"matched_tokens":290,"snippet":193,"value":193},[],[292,299],{"field":17,"indices":293,"matched_tokens":295,"snippets":297,"values":298},[294],9,[296],[63],[220],[220],{"field":54,"matched_tokens":300,"snippet":197,"value":198},[49],578730123365712000,{"best_field_score":303,"best_field_weight":304,"fields_matched":65,"num_tokens_dropped":28,"score":305,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":28},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":307,"highlight":393,"highlights":511,"text_match":301,"text_match_info":519},{"comment_count":28,"id":308,"is_sticky":28,"permalink":309,"podcastfilter":310,"post_author":311,"post_content":312,"post_date":313,"post_excerpt":34,"post_id":308,"post_modified":314,"post_thumbnail":109,"post_title":315,"post_type":111,"sort_by_date":316,"tag_links":317,"tags":355},"87736","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dall11-al-17-marzo-2024/",[71],"sowdust"," \r\n\r\nMartedì 12 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan parte 1 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 12 ore 11 - Voci degli agricoltori in protesta parte 1 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.1_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 12 ore 12 - Voci degli agricoltori in protesta parte 2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.2_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 14 ore 8,30 - Il perno originario parte 4: Intermezzo: rivoluzione \"industriosa\", fiscale e militare 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n«È polèmos (la guerra) padre di tutte le cose e di tutte il re; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi». Così si legge in un frammento di Eraclito, filosofo presocratico vissuto a cavallo fra il VI e il V secolo a. C. Antica è la consapevolezza del ruolo centrale che lo scontro aperto fra raggruppamenti ostili e concorrenti gioca negli umani destini, non solo e non tanto nei suoi esiti bellici più effimeri e momentanei, ma nello sprigionare forze e passioni che in circostanze determinate facilitano il parto di una società nuova che si sviluppa nei pori di quella vecchia.\r\n\r\n[…] Nei due precedenti episodi abbiamo visto come, attraverso la Guerra dei Trent’anni, si è forgiato il moderno Stato europeo. Questo Stato in realtà non esiste e non è mai esistito al singolare, ma solo e soltanto al plurale, cioè come un sistema di Stati. La pace di Vestfalia, che mette fine a quella guerra, rappresenta il suo formale atto di nascita. Con esso, sorgono egualmente i concetti fondamentali del pensiero politico moderno, e il primo luogo quello di sovranità, che con alterne fortune persisterà nei secoli fino ai giorni nostri.\r\n\r\n[…] In questo quadro, le guerre del XVI e XVII secolo fungono da vettore e acceleratore. Lo Stato fiscale è in effetti indissociabile dallo Stato militare, e lo Stato militare è esso stesso indissociabile dalla rivoluzione militare che si dispiega in quel frangente storico. Sullo sfondo o il filigrana si può cogliere poi la rivoluzione industriosa o proto-industriale, che precede e prepara la rivoluzione industriale avviatasi alla fine del XVIII secolo.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.4_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 14 ore 8,30 - La casa del nulla 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Frank Zappa parte 3 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTerza di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 9,30 - Te lo spiega Arsider: La memetica 42 minuti [Arsider]:\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 20 - Radio Carosello 46 minuti [Produzioni Nessun Rimborso]:\r\n\r\nRadio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9,30 - Lettura musicata Fascismo eterno di U.Eco 55 minuti minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nLettura musicata di \"Fascismo eterno\" di Umberto Eco\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-FASCISTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 18 - Podcast Franti parte 2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Marzo 2024","2024-03-18 10:18:38","Black Holes dall'11 al 17 marzo 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ᴄᴀʏᴇɴɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴇ - ᴅɪꜱʜᴜᴍᴀɴɪᴛʏ ᴇxᴘᴏꜱᴇᴅ\r\n\r\nIn Italy, the rhetoric of rehabilitation has collapsed. Prisons, overcrowded by punitive laws, are ruled by violence, with guards and institutions fueling a cycle of torture, riots, and suicides. 2024 has already seen 58 suicides, and in July, eight deaths in riots. Suicide is a constant: in 2022, one every four days.\r\nTo break this violence, the State has responded with drastic measures: drugs, isolation, life sentences, and above all, the 41 bis. This regime, born from the isolation of political prisoners, is now a weapon of total control. Even though the special prisons are closed, 700 inmates live in the terror of 41 bis, a \"living death.\" Bare cells, constant surveillance, total isolation.\r\nPasquale de Feo, a 41 bis inmate, denounces the systematic brutality. 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Ciò non vale per il sistema carcerario italiano: leggi punitive hanno sovraffollato le prigioni oltre misura, lasciando la gestione del problema alla violenza delle guardie e delle istituzioni. Torture, rivolte, suicidi: ormai per moltissimi, varcare quella soglia significa rischiare una pena di morte di fatto. Solo nel 2024, 58 detenuti si sono tolti la vita, mentre nel solo mese di luglio le rivolte in decine di penitenziari hanno provocato 8 morti. Nel 2022 è stato registrato un sucidio ogni 4 giorni.\r\nL'incapacità di trovare una soluzione di diritto, ha portato i governi di ogni bandiera a sperimentare metodi sempre più drastici e meno efficaci, incrementando le misure punitive, con lo scopo di interrompere la spirale di violenza e migliorare le condizioni di detenzione. Ciò è accaduto praticando l'abuso di farmaci, la differenziazione carceraria e l'isolamento, i regimi punitivi come l'ergastolo - con o senza isolamento diurno - e il 41 bis.\r\nQuesti regimi speciali, frutto dell'esperienza maturata nell'isolamento dei prigionieri politici negli anni '70, rappresentano oggi uno strumento punitivo di prim'ordine per lo Stato italiano. Nelle carceri speciali di Pianosa e dell'isola dell'Asinara, volute dal generale Dalla Chiesa e coperte dalla censura di parole dello stato democratico, con lo scopo di spezzare i collegamenti tra i membri di associazioni criminali pericolose per lo stato, furono sperimentate pratiche di violenza e distruzione dell'essere umano che hanno strutturato il carcere quale luogo in cui la tortura è elevata a sistema.\r\nNonostante queste carceri speciali siano state chiuse, circa settecento persone sono ancora soggette al regime del 41 bis. Il regime previsto dall'art. 41 bis dell'ordinanza penitenziaria è una forma di morte in vita: prevede l'isolamento in celle individuali che contengono un letto, un tavolo e una sedia inchiodata a terra. Al loro interno il detenuto è controllato 24 ore su 24, è esclusa ogni possibilità di corrispondenza e sono consentite una sola visita e una sola telefonata al mese.\r\nAttraverso la testimonianza di Pasquale de Feo, detenuto al 41 bis, vogliamo raccontarvi come lo Stato, attraverso il carcere abbia deciso di controllare la libertà di alcune persone utilizzando metodi ancora più devastanti di quelli previsti per tuttix gli altri, praticando apertamente il terrore, la violenza e la tortura. 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Qui fa un caldo insopportabile. A Parigi forse é già autunno, con gli alberi nudi e le foglie che coprono i viali. Da quanto tempo sono qui? Mi sembra un'eternità.\" Torniamo al fumetto argentino con \"Cayenna\" del 1978. Il personaggio narrante è Marcel, impiegato del ministero, timido e abitudinario, tutto casa e lavoro, che viene condannato per un omicidio che non ha commesso e si ritrova nell'inferno dei vivi, il famigerato bagno penale tra zanzare e belve umane, sia gli altri prigionieri che le guardie. \"Gli occhi di quei cinque uomini mi scrutano. Nei loro sguardi la durezza di chi ha deciso di costruirsi il destino con le proprie mani.\" La scrive Guillermo Saccomanno e la disegna Domingo Roberto Mandrafina. Il protagonista evade e apre il bar \"Sweet Sodome\" a Melbourne (Australia) che diventa rifugio di perdenti e fuggitivi, uomini e donne, ognuno con la sua storia. \"Avevo lavorato sodo negli ultimi tempi. Prima in una fattoria, poi su su un cargo. Chissà perché ero voluto tornare a Melbourne. Forse il desiderio di rivedere una città. Forse...\" Il bagno penale della Cayenna nella Guyana francese fu aperto nel 1852, sotto l'imperatore Napoleone III. Del complesso facevano parte le isole Diable, Royale et Saint-Joseph, che formavano l'arcipelago delle Isles de la Salut. Tra il 1854 e il 1867 morirono alla Cayenna 10.000 forzati. Chi aveva scontato una pena fino a otto anni non poteva rientrare in Francia per un periodo equivalente. Chi aveva scontato una pena superiore non poteva rientrarci mai più. Anno dopo anno gli ex forzati detti \"bagnards\" cominciarono ad affollare la Guyana e i dintorni. Nel 1938 il governo francese smise di inviare forzati, ma solo nel 1958 la Cayenna fu chiusa. Da allora Cayenna è diventato sinonimo di carcere duro, ogni paese e ogni epoca ha le sue Cayenne, Nel luglio 1977 in Italia furono inaugurati i carceri speciali, ma già prima in molti carceri esistevano e agivano le \"squadrette\" formate da guardie incuranti di riforma penitenziaria e assistenti sociali. La tortura ha diverse facce, aiutata anche dalla tecnologia. Nella sezione femminile di Voghera mobili e suppellettili erano inchiodati in modo che non si potesse spostare nulla, sotto il controllo delle telecamere 24 ore su 24. La detenuta andava all'aria o al colloquio attraversando porte che si aprivano e si chiudevano elettronicamente, con un semaforo che le indicava quando avanzare e fermarsi. Il 9 luglio 1983 la manifestazione nazionale contro i carceri speciali a Voghera fu immediatamente caricata, con pestaggio generale. Cenni al \"prison movie\", il cinema dello spazio ristretto dove le priorità della vita cambiano, tutti recitano per tutti e la libertà é un sogno, da \"Il buco\" a \"Rivolta al blocco 11\" a \"Le ali della libertà.\". Buon ascolto.\r\n\r\nPer chi vuole saperne di più:\r\n\r\n\"Cayenne italiane\" 22 luglio 2017 in \"Carmilla on line - Letteratura, immaginario e cultura d'opposizione\"\r\n\r\nAntonio Cassese \"Umano disumano - Commissariati e prigioni nell'Europa di oggi\" Laterza, Bari 1994;\r\n\r\nAutori vari \"Historietas - Storia, personaggi e percorsi del fumetto latino-americano\" Mazzotta, Milano 1997\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/18_5_2018_CAYENNA.mp3\"][/audio]","28 Maggio 2018","2019-12-17 08:26:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/CAYENNA4-200x110.jpg","CAYENNA - LA PERLA DI LABUAN 18/5/2018",1527523549,[572,573,574,575,576,577,578],"http://radioblackout.org/tag/carceri-speciali/","http://radioblackout.org/tag/cayenna/","http://radioblackout.org/tag/fabrizio-de-andre/","http://radioblackout.org/tag/guillermo-saccomanno/","http://radioblackout.org/tag/hector-oesterheld/","http://radioblackout.org/tag/roberto-mandrafina/","http://radioblackout.org/tag/voghera/",[580,581,582,583,584,585,586],"carceri speciali","Cayenna","Fabrizio De André","Guillermo Saccomanno","Hector Oesterheld","Roberto Mandrafina","Voghera",{"post_content":588},{"matched_tokens":589,"snippet":590,"value":591},[49],"ogni epoca ha le sue \u003Cmark>Cayenne\u003C/mark>, Nel luglio 1977 in Italia","\"21 settembre 1928. 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