","Aurorissima: il ruolo dell'arte nelle politiche cittadine","post",1686320910,[56,57,58,59,60],"http://radioblackout.org/tag/arte/","http://radioblackout.org/tag/aurora/","http://radioblackout.org/tag/aurorissima/","http://radioblackout.org/tag/cecchi-point/","http://radioblackout.org/tag/citta/",[15,21,25,23,19],{"post_content":63,"tags":69},{"matched_tokens":64,"snippet":67,"value":68},[65,66],"Cecchi","Point","nel quartiere Aurora, tra il \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> e Viadellafucina16 Condominio-Museo\", viene spiegato","Aurorissima!(con punto esclamativo obbligatorio) \"è un festival di arte pubblica, cittadinza attiva e protagonismo giovanile che si svolge a Torino nel quartiere Aurora, tra il \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> e Viadellafucina16 Condominio-Museo\", viene spiegato sul sito della Kaninchenhaus. In questi giorni infatti stiamo assistendo a dei lavori di smantellamento della copertura in asfalto nel cortile del \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark>, parte di questo nuovo progetto artistico, con l'intento di creare un'area verde, la cui gestione sarà poi affidata ai cittadini. Il Festival ha come intento quello di utilizzare l'arte come strumento per promuovere l'inclusione e la partecipazione degli abitanti del quartiere più giovani, \"offrendo attività artistiche formative e opportunità di partecipazione\". Partendo da queste premesse ci siamo interrogati sul significato del concetto di cittadinanza attiva, sulla sua reale portata e come mai venga utilizzato così frequentemente nei progetti istituzionali, e sul ruolo dell'arte nelle dinamiche di riqualificazione dei quartieri considerati degradati, spesso usata da imprese e comuni per meri scopi propagandistici.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Francesco Migliaccio, autore di un articolo da poco pubblicato su Napolimonitor intitolato \"Propaganda e buoni sentimenti. L’arte pubblica lungo la Dora\", di spiegarci da dove nasce Aurorissima! e quali sono le prospettive dell'arte nei quartieri:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/Migliaccio.090623.mp3\"][/audio]",[70,72,74,76,81],{"matched_tokens":71,"snippet":15},[],{"matched_tokens":73,"snippet":21},[],{"matched_tokens":75,"snippet":25},[],{"matched_tokens":77,"snippet":80},[78,79],"cecchi","point","\u003Cmark>cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>point\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":19},[],[84,90],{"field":30,"indices":85,"matched_tokens":87,"snippets":89},[86],3,[88],[78,79],[80],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":67,"value":68},"post_content",[65,66],1157451471441625000,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":42,"score":97,"tokens_matched":34,"typo_prefix_score":42},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":99,"highlight":118,"highlights":123,"text_match":126,"text_match_info":127},{"cat_link":100,"category":102,"comment_count":42,"id":104,"is_sticky":42,"permalink":105,"post_author":45,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":48,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":53,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":117},[101,39],"http://radioblackout.org/category/altavisibilita/",[103,41],"altavisibilita","95252","http://radioblackout.org/2025/01/contro-le-guerre-per-una-lotta-comune-incontro-con-said-bouamama/","Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al Cecchi Point - organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut - con Said Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino.\r\n\r\nIl discorso di Said prende avvio da una cornice di analisi del reale che interpella le realtà militanti:\r\nci troviamo in una fase storica di moltiplicazione dei conflitti di guerra. Questi conflitti sono frutto della crisi del capitalismo e del tentativo di riorganizzazione dell'imperialismo globale, in primis dell'egemonia statunitense.\r\nA fronte di questo dato di realtà, occorre interrogarsi sul portato teorico e pratico che argomenti nati dai movimenti politici, come l'anticolonialismo, l'antirazzismo e l'internazionalismo possono offrire a sostegno di una lotta comune su scala globale.\r\n\r\nUlteriori oggetti della discussione, in ordine di trattazione:\r\n\r\ngenocidio\r\ntipologie di guerra\r\nimperialismo egemonico statunitense\r\nconseguenze della fine dell'Unione Sovietica\r\nrivoluzioni anticoloniali\r\nstrategie su Medio Oriente e Africa\r\negemonia del dollaro\r\nresistenza saharawi\r\nmultipolarismo\r\nlotta alla guerra\r\nislamofobia\r\ncostruzione di soggettività\r\npostmodernismo VS lettura sistemica\r\nSiria\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito la registrazione dell'incontro:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Said-Cecchi-intero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Gennaio 2025","2025-01-30 21:53:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/said-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"148\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/said-300x148.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/said-300x148.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/said.jpg 324w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro le guerre, per una lotta comune - incontro con Said Bouamama",1738262752,[114,115,116],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/said/",[27,29,17],{"post_content":119},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":122},[65,66],"tenuto un incontro pubblico al \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> - organizzato dal collettivo Ujamaa, lo","Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> - organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut - con Said Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino.\r\n\r\nIl discorso di Said prende avvio da una cornice di analisi del reale che interpella le realtà militanti:\r\nci troviamo in una fase storica di moltiplicazione dei conflitti di guerra. 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Il tema che abbiamo affrontato è quello dell'industria manifatturiera dell'auto:\r\n1- il confronto è iniziato affrontando la questione contrattuale con le differenze tra il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL), applicato ai lavorator* del gruppo Stellantis, e quello metalmeccanico, applicato in genere al comparto manifatturiero;\r\n2- poi ci siamo concentrati sull'agibilità sindacale ridotta alla mera contrattazione a ribasso delle sigle sindacali firmatarie del contratto, la FIOM non è tra queste; lavoratori e lavoratrici si sono autorganizzati dal basso con il confronto assembleare per riconquistare l'agibilità sindacale;\r\n3- infine i nostri ospiti ci hanno spiegato che per uscire dall'isolamento bisogna cogliere al balzo questo momento storico di crisi della produzione automobilistica e riprendere il protagonismo diretto nei tavoli contrattuali e nelle decisioni aziendali la partecipazione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_20_05_Approfondimentoi-su-Stellantis-con-gli-operai-Alessio-Angelo-e-Paolo-ospiti-in-studio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con due lavoratrici del servizio BOA presso la cooperativa sociale Valdocco, per addentrarci nelle condizioni lavorative e contrattuali di chi presta servizi di assistenza alle persone che dormono per strada. Infatti, stanche di paghe insufficienti rispetto alla molteplicità di mansioni che devono sostenere, si sono rivolte alla CUB Sanità di Torino, che ha chiesto un incontro con la cooperativa svoltosi il 10 Aprile 2025. Dato che questo momento non ha sortito alcuna presa di responsabililtà sulle lavorator3, quest3 ultim3 hanno ampliato il loro sguardo a chi continua a portare avanti lotte in questo stesso settore, come le lavoratrici di Eufemia e il tavolo lavoro di Non Una Di Meno Torino e grazie anche al loro sostegno hanno messo in piedi uno sciopero di due giorni (il 26 e il 27 maggio) e il seguente calendario di iniziative a cui vi invitiamo a partecipare:\r\n\r\n* Giornata del 26: presidio sotto l'assessorato (via Corte d'Appello 16) ore 15:000 e sotto il Comune durante il Consiglio comunale (piazza Palazzo di Città) .\r\n* Giornata del 27: sciopero indetto dalla CUB Sanità con ritrovo a Piazza Bengasi alle ore 9:30. Apericena up to you al Cecchi Point ore 18.00.\r\nAssemblea aperta ore 19.00\r\n*lancio di crowdfunding online\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_20_05_Due-lavoratrici-servizio-boa-x-coop-valdocco-su-sciopero-e-benefit-27-maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è stato quello dei riders, dei quali torniamo a parlare dopo tanto tempo di silenzio, a causa di un emendamento proposto al DL Sicurezza che andrebbe a toccare proprio la libertà di sciopero di questa categoria già martoriata. Infatti grazie all'intervista con un rider, siamo andati ad esplorare le specifiche di questo emendamento e le sue implicazioni, proposto dal leghista Igor Iezzi, che legherebbe lavoratori e lavoratrici di questo ambito (\"servizi di trasporto, smistamento e distribuzione di pacchi, plichi, farmaci e prodotti alimentari\") ai servizi essenziali. In questo modo, l'efficacia delle lotte rider che hanno portato alla ribalta anni fa l'argomento a livello pubblico, oltre che a vere e proprie conquiste, verrebbe vanificata, perchè dall'intenzione di indire lo sciopero dovrebbero passare giorni e giorni di obbligate contrattazioni con le aziende, le quali avrebbero tutti gli strumenti per non venire minimamente danneggiati da eventuali mobilitazioni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/F_m_20_05_Rider-su-emendamento-dl-sicurezza-contro-libertà-di-sciopero-dei-fattorini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","23 Maggio 2025","2025-05-23 13:26:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/aa03f5f3-7ea8-456d-864b-ec5999000960-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 20/05/2025","podcast",1748006552,[163],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[146],{"post_content":166},{"matched_tokens":167,"snippet":168,"value":169},[65,66],"Apericena up to you al \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> ore 18.00.\r\nAssemblea aperta ore","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in studio in compagnia di Angelo, Alessio e Paolo operai presso gli stabilimenti Stellantis. 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Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del Cecchi Point a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette da Tavassi sulla strada d'accesso al magazzino di Gianturco (a proposito di blocchi stradali...), le identificazioni mirate nei confronti dei solidali provenienti dal presidio così come compiute dalla polizia la notte scorsa nei viali adiacenti al magazzino, la chiusura di tutti i cancelli di entrata per impedire ogni forma di sostegno agli scioperanti.\r\n\r\nGrazie a un mese e mezzo di lotta, il muro di connivenze che finora ha permesso a Temi di poter imporre in maniera indisturbata il proprio sistema di dumping salariale, inizia chiaramente a scricchiolare!\r\n\r\n\r\nE non sará di certo la repressione, ne tantomeno le misure anti-sciopero di Questura e governo a fermare la lotta!\r\n\r\n\r\nDa questa straordinaria giornata di mobilitazione i licenziati escono chiaramente rafforzati grazie al sostegno di migliaia di loro colleghi del SI Cobas che hanno scioperato in tutta Italia e grazie alla simpatia che va crescendo e diffondendosi nei loro confronti anche al di fuori dei luoghi di lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Mimì-Ercolano-Coord.-Sicobas-Napoli-su-lotte-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto i compagnia di Carlo Pallavicini Sicobas Piacenza sul sequestro di 46 milioni di euro da parte della procura di Milano ai danni di FedEx che, nel settore malato della logistica, ha usato contratti illeciti per avere manodopera a buon mercato evadendo le tasse.\r\nCon l'aiuto di Carlo abbiamo analizzato il caso dal punto di vista dei lavoratori che hanno preso consapevolezza da tempo sulle condizioni misere contrattuali e con la lotta in svariate occasioni hanno fatto la differenza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Carlo-SiCobas-Piacenza-su-sequestri-FedEx-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","6 Febbraio 2025","2025-02-06 22:26:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-01-16_18-38-14-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 04/02/2025",1738880605,[163],[146],{"post_content":188},{"matched_tokens":189,"snippet":190,"value":191},[65,66],"un'assemblea tenutasi nel cortile del \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> a giugno 2024 con l'intento","Il primo argomento della trasmissione è stato quello delle lotte nel sociale, in particolare abbiamo avuto ospiti al telefono due ex lavoratrici dell'associazione Almaterra.\r\n\r\nTorniamo a parlare di questo settore, in occasione dell'invito ad un presidio che si terrà davanti al palagiustizia di Torino martedì 11 Febbraio, fatto girare in rete dalle stesse lavoratrici auto organizzate. Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette da Tavassi sulla strada d'accesso al magazzino di Gianturco (a proposito di blocchi stradali...), le identificazioni mirate nei confronti dei solidali provenienti dal presidio così come compiute dalla polizia la notte scorsa nei viali adiacenti al magazzino, la chiusura di tutti i cancelli di entrata per impedire ogni forma di sostegno agli scioperanti.\r\n\r\nGrazie a un mese e mezzo di lotta, il muro di connivenze che finora ha permesso a Temi di poter imporre in maniera indisturbata il proprio sistema di dumping salariale, inizia chiaramente a scricchiolare!\r\n\r\n\r\nE non sará di certo la repressione, ne tantomeno le misure anti-sciopero di Questura e governo a fermare la lotta!\r\n\r\n\r\nDa questa straordinaria giornata di mobilitazione i licenziati escono chiaramente rafforzati grazie al sostegno di migliaia di loro colleghi del SI Cobas che hanno scioperato in tutta Italia e grazie alla simpatia che va crescendo e diffondendosi nei loro confronti anche al di fuori dei luoghi di lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Mimì-Ercolano-Coord.-Sicobas-Napoli-su-lotte-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto i compagnia di Carlo Pallavicini Sicobas Piacenza sul sequestro di 46 milioni di euro da parte della procura di Milano ai danni di FedEx che, nel settore malato della logistica, ha usato contratti illeciti per avere manodopera a buon mercato evadendo le tasse.\r\nCon l'aiuto di Carlo abbiamo analizzato il caso dal punto di vista dei lavoratori che hanno preso consapevolezza da tempo sulle condizioni misere contrattuali e con la lotta in svariate occasioni hanno fatto la differenza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio 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studio Leonardo della Rete del lavoro sociale e con Elisa del sindacato CUB. Abbiamo raccontato le principali novità introdotte dal nuovo contratto, sbandierate come conquiste da parte dei sindacati firmatari ma anche gli aspetti che sono rimasti invariati rispetto al precedente CCNL scaduto nel 2019. Risultano esserci più motivi per essere insoddisfatti per chi lavora in questo ambito piuttosto che motivi di giubilo, infatti sia le Rete del lavoro sociale che la CUB, hanno lanciato una serie di iniziative sia in risposta diretta alle nefaste novità portate da questa contrattazione, sia in linea con la crescita della consapevolezza e dell' autorganizzazione di lavoratrici e lavoratori in ambito sociale.\r\n\r\nRiassumendo i prossimi appuntamenti saranno:\r\n\r\n- 14/02 assemblea Rete h19.30 al Neruda in avvicinamento al 23, giornata di assemblea cittadina sul rinnovo contrattuale e di avvicinamento 8 marzo.\r\n- 23/02 assemblea organizzata da CUB sul rinnovo contrattuale al Polo del 900\r\n- 29/02 incontro su genere e lavoro di cura (per avere aggiornamenti sui dettagli seguite la pagina instagram di Rete lavoro sociale)\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_13_02_Leo-Rete-Lavoro-Sociale-e-Elisa-CUB-su-rinnovo-CCNL-coop-sociali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento della serata lo abbiamo fatto con Mahmood del SiCobas Torino che ci ha aiutati a fare una carrellata sulle prossime iniziative messe in piedi sia a livello nazionale che internazionale a sostegno della popolazione palestinese. A tal riguardo abbiamo anche trasmesso l'intervento, fatto da un esponente del SiCobas Torino ad uno degli scorsi cortei che hanno animato la contestazione alle politiche genocide del governo israeliano oltre a dimostrare solidarietà a chi cerca di resistere a questo incessante massacro.\r\n\r\nDi seguito i prossimi appuntamenti:\r\n\r\n- 16/02 Assemblea organizzativa per lo scopero generale e manifestazione a Milano, al Cecchi Point (Via Cecchi 17, Torino) h 18\r\n\r\n- 17/02 Corteo per la Palestina con flash mob finale da Largo Saluzzo a Piazza Castello, Torino h 14:30\r\n\r\n- 23/02 Sciopero generale nazionale contro le guerre\r\n\r\n- 24/02 Mobilitazione internazionale contro il genocidio in Palestina a Milano con corteo da Piazza Loreto alle h 14:30\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_13_02_Mahmood-SiCobas-Torino-su-prossime-mobilitazioni-in-solidarietà-alla-Palestina-intervento-dalla-piazza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Gianni Cervone Cub Malpensa sul rinnovo del CCNL dell'handling aeroportuale. Lavorat* della società MLE sono in sciopero da lunedì 12/02/24 a Malpensa e rivendicano una piattaforma diversa da quella firmata dai confederali:\r\n\r\n \tUlteriori 1.000 € di arretrati;\r\n \tCalcolo delle maggiorazioni (straordinario, notturno, etc.) della paga oraria;\r\n \tTicket mensa da 8€;\r\n \tNessuna ritorsione nei confronti dei lavorator* in lotta.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_13_02_Gianni-Schiavone-CUB-su-sciopero-lavoratori-Malpensa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","14 Febbraio 2024","2024-02-14 16:35:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/421561782_774844961345278_5772913928305811468_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 13/02/2024",1707927637,[163],[146],{"post_content":210},{"matched_tokens":211,"snippet":212,"value":213},[65,66,65],"e manifestazione a Milano, al \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> (Via \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> 17, Torino) h"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali, ne abbiamo parlato con ospiti in studio Leonardo della Rete del lavoro sociale e con Elisa del sindacato CUB. 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Risultano esserci più motivi per essere insoddisfatti per chi lavora in questo ambito piuttosto che motivi di giubilo, infatti sia le Rete del lavoro sociale che la CUB, hanno lanciato una serie di iniziative sia in risposta diretta alle nefaste novità portate da questa contrattazione, sia in linea con la crescita della consapevolezza e dell' autorganizzazione di lavoratrici e lavoratori in ambito sociale.\r\n\r\nRiassumendo i prossimi appuntamenti saranno:\r\n\r\n- 14/02 assemblea Rete h19.30 al Neruda in avvicinamento al 23, giornata di assemblea cittadina sul rinnovo contrattuale e di avvicinamento 8 marzo.\r\n- 23/02 assemblea organizzata da CUB sul rinnovo contrattuale al Polo del 900\r\n- 29/02 incontro su genere e lavoro di cura (per avere aggiornamenti sui dettagli seguite la pagina instagram di Rete lavoro sociale)\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_13_02_Leo-Rete-Lavoro-Sociale-e-Elisa-CUB-su-rinnovo-CCNL-coop-sociali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento della serata lo abbiamo fatto con Mahmood del SiCobas Torino che ci ha aiutati a fare una carrellata sulle prossime iniziative messe in piedi sia a livello nazionale che internazionale a sostegno della popolazione palestinese. A tal riguardo abbiamo anche trasmesso l'intervento, fatto da un esponente del SiCobas Torino ad uno degli scorsi cortei che hanno animato la contestazione alle politiche genocide del governo israeliano oltre a dimostrare solidarietà a chi cerca di resistere a questo incessante massacro.\r\n\r\nDi seguito i prossimi appuntamenti:\r\n\r\n- 16/02 Assemblea organizzativa per lo scopero generale e manifestazione a Milano, al \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> (Via \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> 17, Torino) h 18\r\n\r\n- 17/02 Corteo per la Palestina con flash mob finale da Largo Saluzzo a Piazza Castello, Torino h 14:30\r\n\r\n- 23/02 Sciopero generale nazionale contro le guerre\r\n\r\n- 24/02 Mobilitazione internazionale contro il genocidio in Palestina a Milano con corteo da Piazza Loreto alle h 14:30\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/F_m_13_02_Mahmood-SiCobas-Torino-su-prossime-mobilitazioni-in-solidarietà-alla-Palestina-intervento-dalla-piazza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Gianni Cervone Cub Malpensa sul rinnovo del CCNL dell'handling aeroportuale. 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A fare gli onori di casa il più giovane dei redattori Emanuele Caon presenta l'intera rivista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_17_05_OfficinaPrimoMaggio_Presentazione-n4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCome secondo argomento invece abbiamo trattato quello dei professionist* dell'editoria, assieme a Giulia di RedActa. Già in due precedenti puntate avevamo parlato di questa categoria non celebre agli onori delle cronache, ma come altre di queste che hanno iniziato a mobilitarsi maggiormente durante il periodo pandemico e sopravvivendone, continua a denotare una critica ad un intero sistema e non si muove solo in direzione di bisogni immediati. Per cercare di ragionare sulle possibilità di lotta o rivendicazione in un ambito così monopolistico e che lascia chi ci lavora ad essere isolato da* propr* colleg*, è stata lanciata questa iniziativa da RedActa in data 26 Maggio presso il Cecchi Point qui a Torino. Giulia ci ha invitat* a questo momento conoscitivo e di dibattito tra lavorat* dell'editoria, entrando anche nel merito del funzionamento e degli obiettivi della loro organizzazione.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_17_05_Giulia-di-RedActa-lancia-iniziativa-al-Cecchi-Point.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nChiude la trasmissione la registrazione dell'intervento di Carlo Tombola, un altro redattore della rivista, che presenta il suo articolo/intervista: Armi, porti, portuali: La logistica delle guerre.\r\n\"Nato due anni fa a Genova, The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei è un punto d’incontro tra militanti antimilitaristi, lavoratori dei trasporti ed esperti a vario titolo di logistica, che intende seguire la strada aperta una ventina di anni fa da un pioniere quale Sergio Finardi, scomparso nel 2015. In questo breve periodo, The Weapon Watch ha contribuito ad alcune delle più incisive lotte dei lavoratori portuali contro le guerre, in particolare a Genova, Livorno, Trieste, Ravenna, e si è inserita nel network europeo che coordina le iniziative per limitare la produzione e il commercio di armamenti. Un suo progetto, quello di un atlante europeo dell’industria militare, ha raccolto l’interesse di partner qualificati nel Regno Unito, in Spagna, in Belgio e in Germania, e ha già prodotto una cospicua databank delle aziende italiane coinvolte nel militare, in via di pubblicazione sul web. A suo merito, anche quello di aver fatto\r\nconoscere in Italia la Ziviler Hafen, l’iniziativa popolare in corso ad Amburgo per un referendum che escluda l’esportazione di armamenti dal traffico portuale.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_17_05_OfficinaPrimoMaggio_Logistica-di-guerra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","25 Maggio 2022","2022-05-25 22:27:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/off-1-copia-4-1536x1195-1-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 17/05/2022",1653517518,[],[],{"post_content":232},{"matched_tokens":233,"snippet":234,"value":235},[65,66],"data 26 Maggio presso il \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> qui a Torino. Giulia ci"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nDurante la puntata abbiamo ripreso in mano il n. 4 di Officina Primo Maggio che potete scaricare gratuitamente qui: https://www.officinaprimomaggio.eu/numero-4/ Siamo tornati sull'argomento perchè abbiamo avuto l'occasione di registrare la presentazione della rivista a Torino il 7 maggio 2022 nella sede dell'archivio nazionale cinematografo della resistenza. A fare gli onori di casa il più giovane dei redattori Emanuele Caon presenta l'intera rivista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_17_05_OfficinaPrimoMaggio_Presentazione-n4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCome secondo argomento invece abbiamo trattato quello dei professionist* dell'editoria, assieme a Giulia di RedActa. Già in due precedenti puntate avevamo parlato di questa categoria non celebre agli onori delle cronache, ma come altre di queste che hanno iniziato a mobilitarsi maggiormente durante il periodo pandemico e sopravvivendone, continua a denotare una critica ad un intero sistema e non si muove solo in direzione di bisogni immediati. Per cercare di ragionare sulle possibilità di lotta o rivendicazione in un ambito così monopolistico e che lascia chi ci lavora ad essere isolato da* propr* colleg*, è stata lanciata questa iniziativa da RedActa in data 26 Maggio presso il \u003Cmark>Cecchi\u003C/mark> \u003Cmark>Point\u003C/mark> qui a Torino. Giulia ci ha invitat* a questo momento conoscitivo e di dibattito tra lavorat* dell'editoria, entrando anche nel merito del funzionamento e degli obiettivi della loro organizzazione.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_17_05_Giulia-di-RedActa-lancia-iniziativa-al-Cecchi-Point.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nChiude la trasmissione la registrazione dell'intervento di Carlo Tombola, un altro redattore della rivista, che presenta il suo articolo/intervista: Armi, porti, portuali: La logistica delle guerre.\r\n\"Nato due anni fa a Genova, The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei è un punto d’incontro tra militanti antimilitaristi, lavoratori dei trasporti ed esperti a vario titolo di logistica, che intende seguire la strada aperta una ventina di anni fa da un pioniere quale Sergio Finardi, scomparso nel 2015. In questo breve periodo, The Weapon Watch ha contribuito ad alcune delle più incisive lotte dei lavoratori portuali contro le guerre, in particolare a Genova, Livorno, Trieste, Ravenna, e si è inserita nel network europeo che coordina le iniziative per limitare la produzione e il commercio di armamenti. Un suo progetto, quello di un atlante europeo dell’industria militare, ha raccolto l’interesse di partner qualificati nel Regno Unito, in Spagna, in Belgio e in Germania, e ha già prodotto una cospicua databank delle aziende italiane coinvolte nel militare, in via di pubblicazione sul web. A suo merito, anche quello di aver fatto\r\nconoscere in Italia la Ziviler Hafen, l’iniziativa popolare in corso ad Amburgo per un referendum che escluda l’esportazione di armamenti dal traffico portuale.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/F_m_17_05_OfficinaPrimoMaggio_Logistica-di-guerra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[237],{"field":91,"matched_tokens":238,"snippet":234,"value":235},[65,66],{"best_field_score":128,"best_field_weight":129,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":42,"score":130,"tokens_matched":34,"typo_prefix_score":42},6637,{"collection_name":160,"first_q":23,"per_page":133,"q":23},["Reactive",243],{},["Set"],["ShallowReactive",246],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fqgHtiHvjHhtSmoiAGJXkfQ_wXP9QEK-BFfJ4PLpmff8":-1},true,"/search?query=cecchi+point"]