","Loi Travail: cortei e blocchi di raffinerie, centrali nucleari e trasporti","post",1464352946,[62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/blocchi/","http://radioblackout.org/tag/centrali-nucleari/","http://radioblackout.org/tag/cgt/","http://radioblackout.org/tag/loi-travail/","http://radioblackout.org/tag/raffinerie/",[68,69,70,27,71],"blocchi","centrali nucleari","CGT","raffinerie",{"post_content":73,"post_title":79,"tags":82},{"matched_tokens":74,"snippet":77,"value":78},[75,76],"centrali","nucleari","ed il blocco delle 19 \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>, che producono i tre quarti","Ieri, giovedì 26 maggio, ottava giornata di mobilitazione generale e sciopero nazionale (ma non sciopero generale) indetto dai sindacati e dai movimenti in Francia contro la famigerata Loi Travail. Nel corso di ormai quasi tre mesi di protesta, le pratiche dei manifestanti si sono fatte sempre più determinate ed efficaci, fino ad arrivare a paralizzare i centri economici del paese, nel tentativo di contrastare l'odioso progetto di riforma voluto dal presidente Hollande. Mentre continuano i blocchi in tutte le raffinerie del paese, tanto che un terzo delle pompe di benzina è ormai senza carburante, sono iniziati gli scioperi nei trasporti ed il blocco delle 19 \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>, che producono i tre quarti dell'elettricità totale.\r\n\r\nNel pomeriggio di ieri a Paris si è svolta una manifestazione di circa 100 mila persone da Place de la Bastille a Place de la Nation. Duri scontri con la polizia, che ha più volte cercato di reprimere il corteo ed in particolare il suo spezzone più radicale e determinato: 31 persone sono state arrestate. Intanto a Le Havre i lavoratori hanno presidiato per tutta la notte il ponte di Normandia, epicentro degli scambi commerciali tra Francia e Gran Bretagna, mentre agenti in antisommossa presidiavano il ponte di Brotonne, terzo per importanza sulla Senna tra Rouen e Le Havre, per evitare il blocco da parte dei manifestanti. Mobilitazioni fin dalle prime ore dell’alba a Nantes, con il blocco dell’areoporto, Amiens e Rennes, con scontri tra polizia e manifestanti, Avignon, Bordeaux, Perpignan, Valence, Grenoble, Lyon, Toulouse, Clermont-Ferrand, Saint-Nazaire, Rouen, Limoges, Poitiers, Strasbourg, Marseille, Caen. Ieri inoltre i quotidiani, tranne l'Humanité, non sono usciti nelle edicole, perchè i lavoratori della CGT Livre ne hanno bloccato la pubblicazione. I giornali si erano infatti rifiutati di pubblicare un intervento di Philippe Martinez, il segretario della CGT, sindacato che il governo sta tentando di criminalizzare in ogni modo. Nonostante questo l’opinione pubblica continua a schierarsi nettamente in favore della protesta. Per Gilbert Garrel, Cgt Ferrovieri, “il 75% della popolazione rigetta la Loi Travail, quindi dire che c’è un braccio di ferro tra sindacati e governo è falso, la popolazione è contro. Bisogna che Valls prenda atto della situazione e accetti di rinegoziare”.\r\n\r\nOggi Hollande, a margine delle conclusioni del G7, a Kyoto ci ha tenuto ad affermare che si andrà fino in fondo sulla riforma del lavoro. Intanto, però, il governo, di fronte alla determinazione dei lavoratori, pare orientato a concessioni, sebbene in ordine sparso ed in modo contraddittorio. Il premier francese Manuel Valls nelle ultime ore ha tentato di accreditare presso i mezzi di informazione la possibilità di “apportare alcune modifiche, dei miglioramenti” alla legge (in particolare relativamente al famigerato articolo 2), di cui il movimento di contestazione continua comunque a chiedere il completo ritiro. Il governo teme che le proteste riescano a paralizzare il paese, scatenando le rimostranze degli imprenditori e di alcuni settori penalizzati dai blocchi, mentre si avvicinano gli Europei di calcio, la cui apertura è prevista il 10 giugno, proprio nel mezzo dell’esame della Loi Travail da parte del Senato. La Francia non puo’ permettersi immagini di protesta e, se manca la benzina ed i trasporti non funzionano, i problemi per Hollande e Valls si faranno ancora più seri.\r\nAscolta la diretta di questa mattina con Luna da Parigi:\r\nLoi-travail\r\n\r\n\r\n\r\n ",{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":81},[75,76],"Loi Travail: cortei e blocchi di raffinerie, \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> e trasporti",[83,85,88,90,92],{"matched_tokens":84,"snippet":68},[],{"matched_tokens":86,"snippet":87},[75,76],"\u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>",{"matched_tokens":89,"snippet":70},[],{"matched_tokens":91,"snippet":27},[],{"matched_tokens":93,"snippet":71},[],[95,101,104],{"field":36,"indices":96,"matched_tokens":98,"snippets":100},[97],1,[99],[75,76],[87],{"field":102,"matched_tokens":103,"snippet":81,"value":81},"post_title",[75,76],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":77,"value":78},"post_content",[75,76],1157451471441625000,{"best_field_score":109,"best_field_weight":110,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":48,"score":112,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":114,"highlight":131,"highlights":145,"text_match":155,"text_match_info":156},{"cat_link":115,"category":116,"comment_count":48,"id":117,"is_sticky":48,"permalink":118,"post_author":51,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":121,"post_id":117,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":59,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":130},[45],[47],"9693","http://radioblackout.org/2012/07/treni-nucleari-una-bomba-gira-per-il-piemonte/","L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nIn nessun paese c’è un sito per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte ha fatto sì che le scorie rimangano nei pressi delle centrali.\r\nI trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.\r\nIl sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.\r\nSe uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la provincia di Torino e, infine, la Val Susa sino al confine migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita.\r\nNonostante ciò i siti delle prefetture minimizzano i rischi, non applicano le misure di prevenzione previste dalla legge regionale. I cittadini interessati sono tenuti all'oscuro dei trasporti di scorie: solo il lavoro di informazione e contrasto degli antinuclearisti consente di saperne di più. la risposta del governo è militarizzazione e repressione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'attivista antinucleare Lorenzo Bianco\r\n\r\nAscolta l'intervento di Lorenzo: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/07/2012-07-25-Lorenzo-treni-scorie.mp3\"]\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Luglio 2012","L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nIn nessun paese c’è un sito per lo stoccaggio. 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Cinque dei 51 siti rimasti dopo la prima scrematura nel processo di individuazione del deposito nazionale per le scorie radioattive, sono in provincia di Alessandria.\r\nIl deposito progettato sarà idoneo a stoccare 78.000 metri cubi di scorie nucleari ospedaliere e di alcune industrie, definite a bassa intensità, perché dimezzano la loro radioattività “solo” dopo circa 300 anni.\r\nNell deposito saranno conferiti anche 17.000 metri cubi di rifiuti radioattivi definiti ad alta intensità, provenienti dalle centrali nucleari italiane dismesse, che per perdere la propria pericolosità necessitano milioni di anni.\r\nLa provincia di Alessandria è utilizzata da molto tempo come discarica per ogni tipo di spazzatura: c’è un’alta incidenza di tumori e patologie che colpiscono la popolazione a causa dei veleni prodotti dalla logica del profitto. Il territorio è devastato e sfruttato da anni di inquinamento dell’Acna di Cengio, dell’Ecolibarna di Serravalle, dell’Eternit a Casale, passando per discariche chimiche, in primis il Polo Chimico di Spinetta, che è il maggiore produttore d’Europa del Pfas a catena corta.\r\nLa SOGIN (la società pubblica responsabile degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) non rispetta neanche i suoi criteri di inidoneità; infatti seguendo i criteri al quale dice di rifarsi, l’alessandrino è del tutto inadatto. Siamo in aree alluvionali, come dimostrano le ultime piogge che hanno subito mandato a bagno le zone scelte per il deposito. Stiamo parlando di un terreno caratterizzato da falde affioranti e profonde che invece sono una risorsa idrica importantissima per il territorio.\r\nLa distanza dai centri abitati è un’altra delle caratteristiche richieste. Anche da questo punto di vista è evidente che i siti scelti non sono idonei per la pericolosa vicinanza con i centri abitati, i paesi, ma anche con centri densamente popolati come le città di Alessandria, Casale, Vercelli, Acqui Terme...\r\nIl corteo del 6 aprile partirà alle 15 da viale della Repubblica\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Salvatore Corvaio di Fubine, nei cui pressi c’è uno dei 5 siti candidati\r\na discarica nucleare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-02-salvatore-discarica-nucleare.mp3\"][/audio]","2 Aprile 2024","2024-04-02 15:04:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/434045961_941260588001329_3032986272822602016_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"64\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/434045961_941260588001329_3032986272822602016_n-300x64.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/434045961_941260588001329_3032986272822602016_n-300x64.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/434045961_941260588001329_3032986272822602016_n-1024x218.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/434045961_941260588001329_3032986272822602016_n-768x163.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/434045961_941260588001329_3032986272822602016_n.jpg 1482w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alessandria. 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In Francia viene rilanciata una grossa propaganda mediatica a favore del rilancio del nucleare ormai presentato come una energia verde, pulita, d'avvenire. Varie associazioni - finanziate da stato e grandi imprese - come lo Shift Project, se ne fanno portatrici presentandola come complemento indispensabile per la decrescita e la sobrietà.\r\nMa le centrali francesi continuano ad avere problemi. I reattori EPR in costruzioni in Francia e all’estero hanno un difetto di concezione, che produce vibrazioni all’interno del reattore.\r\nMacron sostiene che il nucleare \"assicura l'indipendenza energetica della Francia\" (ma l'uranio viene da Niger, Kazakistan, Uzbekistan, Australia e Canada) - e che non c'è nucleare civile senza nucleare militare e viceversa. Si tratta quindi di un problema politico, di potenza, più che di una questione energetica.\r\nIn seguito a queste dichiarazioni, ha preso la decisione di far costruire 6 nuovi EPR, i cui primi due dovrebbero trovare posto sul sito dell'attuale centrale di Penly, nella Manica.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza di radio Frequence Paris plurielle, dove conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-21-carrozza-nucleare-fr.mp3\"][/audio]","22 Febbraio 2023","2023-02-22 19:08:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/7cc5a75432e9a547200e3668c3761ae7-1634135903.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Francia. 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Un vero pericolo per le persone e per l’ambiente. Un reattore nucleare è sempre pericoloso, ma lo è ancor di più quando è vecchio e la maggior parte dei reattori francesi hanno superato i 30 anni di attività”. Inoltre EDF, il colosso francese dell'energia elettrica, non può più permettersi di mantenerli in modo corretto. Un incidente nucleare diventa sempre più plausibile. Se a tutto questo aggiungiamo l’uranio, il nucleare militare e l’industria chimica che si occupa dei materiali naturali radioattivi (terre rare, fertilizzanti, monazite, ecc) il quadro è completo.\r\n\r\nIl governo francese ha deciso, a partire dal 30 dicembre 2015, di non rispettare più le norme di sicurezza del 2005 per i serbatoi dei reattori nucleari. Oltre ai serbatoi sono a rischio anche gli involucri di sicurezza. 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Domenica nel tardo pomeriggio avremo i primi aggiornamenti\r\n\r\nIl prossimo sarà il quinto trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.\r\nNell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.\r\nOgni trasporto ha trovato numerosi attivisti lungo il percorso, che si sono messi di traverso, per rallentare il treno, nonostante la repressione poliziesca.\r\n\r\nL’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. 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Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.\r\nIl sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.\r\nSe uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone rischierebbero la vita.\r\n\r\nAscolta la diretta con Lorenzo attivista antinucleare\r\n\r\nTreni nucleari","6 Marzo 2013","2013-03-11 12:05:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/nuke2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"247\" height=\"204\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/nuke2.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Scorie nucleari. 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Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\nscarica l'audio\r\n\r\nIl prossimo sarà il quarto trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.\r\nNell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.\r\nLa prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke\r\nNell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di quest’anno, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.\r\nLa Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?\r\nTutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.\r\nProbabilmente nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.\r\nA Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. 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Un evento organizzato dallo Special Competitive Studies Project di Eric Schmidt, dove non sono mancate contestazioni e una marcata ostilità autoritaria verso giornaliste/i non embedded.\r\n\r\nSu un fronte parallelo dell’avanzata autoritaria, ICE si dota di nuovi sistemi di riconoscimento facciale e il suo potere eccezionale, ben rappresentato dai rapimenti svolti da agenti in abiti civili, rischia di produrre nuovi mostri nella società statunitense:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_ConventionRegimeChange_fintoICE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo su AI EXPO 2025 di Washington:\r\n\r\nhttps://jackpoulson.substack.com/p/google-affiliated-military-ai-expo","3 Luglio 2025","2025-07-03 16:33:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_palestineaction-palantir-nato-200x110.jpg","Intervista Palestine Action - NATO e Dual Use - Palantir e nucleare",1751560385,[437,438,439,440,441,442,443,444,445,446,228,447,448,449,450,451,452,453,454,455],"http://radioblackout.org/tag/azione-diretta/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/dual-use/","http://radioblackout.org/tag/eric-schmidt/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/google/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/ice/","http://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/palestine-action/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/rhombus/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[457,458,459,460,461,462,366,463,464,465,15,466,467,468,469,470,471,472,473,474],"azione diretta","biometria","dual use","eric schmidt","Gaza","google","ice","industria bellica","nato","Palantir","palestina","Palestine action","repressione","rhombus","riconoscimento facciale","sorveglianza","terrorismo","war on migrants",{"post_content":476},{"matched_tokens":477,"snippet":478,"value":479},[75,76],"e facilitare la proliferazione di \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> negli USA.\r\n\r\nIl colosso della","Estratti dalla puntata del 30 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nUK: PALESTINE ACTION E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO\r\n\r\n23 giugno 2025 - Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l'organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.\r\n\r\n/ / / Palestine Action è un movimento contro il genocidio del popolo palestinese con un sito internet, canali sui social network, organizza corsi sull’azione diretta e presidi a sostengo di prigioniere/i, le sue pratiche – molto efficaci e fastidiose – non hanno mai prodotto morti o feriti: non proprio il pedigree di un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva contro Palestine Action, promossa dall’intervento diretto della diplomazia israeliana, avviene dopo l’attacco alla base RAF di Brize Norton: attivisti su monopattini elettrici hanno vandalizzato due aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo - raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di Palestine Action ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: Palestine Action è un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNATO: 5% AL RIARMO E COLONIZZAZIONE MILITARE DELLA QUOTIDIANITÀ\r\n\r\nPartiamo dall’osservare il ruolo della NATO come importante agente della pianificazione sul medio-lungo termine delle politiche nazionali (dal militare, al repressivo, allo scientifico) per arrivare ad affrontare l’accordo raggiunto sul 5% del PIL da destinare alla “difesa”.\r\n\r\nIn base alla stesura definitiva, questa quota si compone di un 3,5% destinato alle spese militari e un 1,5% alla “messa in sicurezza”; 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Un evento organizzato dallo Special Competitive Studies Project di Eric Schmidt, dove non sono mancate contestazioni e una marcata ostilità autoritaria verso giornaliste/i non embedded.\r\n\r\nSu un fronte parallelo dell’avanzata autoritaria, ICE si dota di nuovi sistemi di riconoscimento facciale e il suo potere eccezionale, ben rappresentato dai rapimenti svolti da agenti in abiti civili, rischia di produrre nuovi mostri nella società statunitense:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_ConventionRegimeChange_fintoICE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo su AI EXPO 2025 di Washington:\r\n\r\nhttps://jackpoulson.substack.com/p/google-affiliated-military-ai-expo",[481],{"field":105,"matched_tokens":482,"snippet":478,"value":479},[75,76],{"best_field_score":157,"best_field_weight":158,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":48,"score":484,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},"1157451471441100913",{"document":486,"highlight":501,"highlights":506,"text_match":155,"text_match_info":509},{"comment_count":48,"id":487,"is_sticky":48,"permalink":488,"podcastfilter":489,"post_author":490,"post_content":491,"post_date":492,"post_excerpt":54,"post_id":487,"post_modified":493,"post_thumbnail":494,"post_title":495,"post_type":396,"sort_by_date":496,"tag_links":497,"tags":499},"96274","http://radioblackout.org/podcast/ponte-radio-7-marzo-fissione-e-fusione-nucleare-nei-piani-del-governo/",[353],"radiobizarre","Fissione e fusione nucleare nei piani del governo (conduce radio onda rossa)\r\n\r\nPassiamo in rassegna il Disegno di Legge che prevede la realizzazione di un DDL per la produzione di energia da centrali nucleari, in barba ai referendum del 2011.\r\nI piani del governo prevedono un quadro in cui in Italia vengano realizzate poche grandi centrali nucleari che contengano però tanti piccoli reattori, i cosiddetti SMR. E' prevista la realizzazione di impianti per la produzione di combustibile e per il riprocessamento del combustibile esausto.\r\nRimbalza più volte la perifrasi ossimorica di nucleare sostenibile che racchiuderebbe in sè SMR, AMR e impianti a fusione, cosa che secondo il legislatore permetterebbe al piano di aggirare i referendum.\r\nA parte questo i 4 articoli del DL restano volutamente sul vago, senza chiarire le modalità o di preciso le tecnologie prescelte. Ciò che, però, è estremamente chiaro è che lo stato italiano elargirà fondi a pioggia per ricerca e sviluppo, progettazione e realizzazione di impianti, a sostegno dell'iniziativa privata.\r\nL'iter legislativo durerà ancora 24 mesi, sarà fondamentale in questo periodo discutere e formarci su questi temi per costruire una rete di rotte territoriali dal basso per mettere in crisi questo progetto.\r\n\r\nQui puoi ascoltare e scaricare l'audio: ror-250307_1300-1500-PonteRadioNUCLEARE","8 Marzo 2025","2025-03-08 13:11:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/PONTERADIO2h_0-200x110.jpg","ponte radio -7 marzo -Fissione e fusione nucleare nei piani del governo",1741439442,[228,498],"http://radioblackout.org/tag/onda-rossa/",[15,500],"onda rossa",{"post_content":502},{"matched_tokens":503,"snippet":504,"value":505},[75,76],"la produzione di energia da \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>, in barba ai referendum del","Fissione e fusione nucleare nei piani del governo (conduce radio onda rossa)\r\n\r\nPassiamo in rassegna il Disegno di Legge che prevede la realizzazione di un DDL per la produzione di energia da \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>, in barba ai referendum del 2011.\r\nI piani del governo prevedono un quadro in cui in Italia vengano realizzate poche grandi \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> che contengano però tanti piccoli reattori, i cosiddetti SMR. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’anarchia in 100 canti\r\nSabato 20 aprile alla FAT “L’anarchia in 100 canti” presentazione del libro e concerto di Alessio Lega\r\nI canti anarchici si inseriscono nella tradizione del canto popolare, che è anche d’autore, ma più spesso emerge dalle lotte, riprende arie già note, si modifica nel tempo, adattandosi a nuovi luoghi, nuovi soggetti, nuove sfide.\r\nÉ un filo rosso e nero che non si interrompe, oltrepassa le generazioni ed è la memoria di un movimento orgoglioso dei suoi 150 anni di storia.\r\nMai diviene mero retaggio del passato, perché è pratica viva che arriva ai giorni nostri con nuovi testi, nuove musiche, nuova linfa.\r\nLe canzoni anarchiche si cantano più spesso nelle strade che nei teatri.\r\nAlessio Lega, cantautore e cantore dell’anarchia, ha contribuito negli anni sia a mantenere viva la memoria sia ad arricchire il canzoniere rosso e nero.\r\nAlessio, già targa Tenco, ha un’intesa attività sia come autore e musicista sia come curatore di antologie dedicate alla musica popolare, di lotta, d’autore.\r\nLo incontrate nei migliori teatri, ma, più spesso, nelle manifestazioni, nelle piazze, nei posti dove si incontrano i suoi compagni e le sue compagne. \r\nIn vista dell’incontro/concerto del 20 aprile ne abbiamo parlato con Alessio Lega\r\n\r\nIlaria Salis o dell’ambigua liason tra fascismo e democrazia\r\nAl peggio, a volte, non c’è fine. 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L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. 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Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. 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La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. 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Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[529],{"field":105,"matched_tokens":530,"snippet":526,"value":527},[75,76],{"best_field_score":157,"best_field_weight":158,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":48,"score":484,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},{"document":533,"highlight":545,"highlights":550,"text_match":155,"text_match_info":553},{"comment_count":48,"id":534,"is_sticky":48,"permalink":535,"podcastfilter":536,"post_author":349,"post_content":537,"post_date":538,"post_excerpt":54,"post_id":534,"post_modified":539,"post_thumbnail":540,"post_title":541,"post_type":396,"sort_by_date":542,"tag_links":543,"tags":544},"88701","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-aprile-emma-goldman-anarchica-e-femminista-colonialismo-made-in-italy-guerra-a-gaza-il-ruolo-dei-paesi-arabi/",[349],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nNiger. La nuova frontiera del colonialismo made in Italy\r\nSettanta milioni di euro. È la cifra stanziata nel luglio 2022 dall’Unione Europea per supportare l’esercito del Niger. Soldi che Bruxelles ha difficoltà a gestire da quando, a fine luglio 2023, a Niamey i militari guidati dal generale Abdourahamane Tchiani hanno deposto il presidente Mohamed Bazoum.\r\nAlcuni degli stati membri dell’Unione di maggior peso hanno posizioni divergenti sull’argomento. Francia e Germania, ad esempio, spingono per ritirare i fondi e destinarli ad altri stati dell’Africa occidentale. L’Italia, invece, punta a mantenere un dialogo con Niamey e trovare un compromesso con la giunta militare al potere, l’autoproclamato Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria.\r\nI 70 milioni di euro stanziati dall’UE per equipaggiare le forze armate nigerine sono infatti gestiti per conto dell’Unione dall’Agenzia Industrie Difesa (AID), ente controllato dal ministero della Difesa italiano. Un bel gruzzolo per mantenere la propria presenza militare in Niger, dopo la cacciata dei francesi e, più recentemente, degli statunitensi, cui è stato intimato di abbandonare la base per droni di Agadez. Nel frattempo nel paese subsahariano, al di là dei toni da revanche anticoloniale adottati dai nuovi signori di Niamey, si sono affacciati ed insediati altri attori, la Cina e, soprattutto i mercenari russi degli Africa Corps (ex Wagner). L’ambizione dell’Italia è restare nel paese, per poter perseguire i propri interessi imperiali.\r\nIl contingente militare tricolore è un tassello fondamentale nell’esternalizzazione della la guerra ai migranti e, non secondariamente, per il controllo delle risorse di uranio del paese. L’uranio è alla base del combustibile per le centrali nucleari e per le bombe atomiche.\r\n\r\nConflitto Israele Hamas: il ruolo dei paesi arabi\r\nIn questi lunghi mesi di feroce guerra a Gaza raramente si sono accesi i riflettori sul ruolo e gli interessi dei paesi arabi, al di là degli schieramenti formali adottati.\r\nUn’opacità di analisi che vale la pena provare ad illuminare, perché ne emerge un quadro decisamente più variegato ed interessante, specie se ci si astiene da una logora logica campista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nEmma Goldman. Anarchica e femminista\r\nIl prossimo venerdì 12 aprile presenteremo a Torino – ore 21 corso Palermo 46 - la nuova edizione dell’autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934, in uno dei rari momenti di tregua di un’esistenza vissuta nel cuore delle lotte.\r\nGrazie ai “Quaderni di Paola” sono disponibili i primi due volumi di questo scritto denso, dove le narrazioni della vita quotidiana si impastano con la storia delle lotte sociali di cui fu protagonista quella che venne definita “la donna più pericolosa d’America”.\r\nUn racconto dove la strada e la cucina, il carcere ed il lavoro in fabbrica, le relazioni umane e quelle politiche, spesso intrecciate, restituiscono l’immagine viva di un’anarchica che sapeva, già in quegli anni, quello che le femministe avrebbero teorizzato molti decenni dopo: il personale è politico.\r\nAttiva nel movimento dei lavoratori, antimilitarista, in prima fila nelle lotte sul terreno della contraccezione e dell’aborto, nata in Russia ed emigrata giovanissima negli Stati Uniti, “Emma la Rossa” verrà deportata in Unione Sovietica nel 1919, dopo due anni di carcere per essersi opposta alla prima guerra mondiale. Dalla Russia fuggirà dopo la durissima repressione della Comune di Kronstadt e diverrà tra le voci più lucide nel denunciare il totalitarismo sovietico.\r\nSenzapatria per convinzione e apolide per condizione, dopo aver cercato rifugio in diversi paesi europei, compresa la Spagna rivoluzionaria del 1936, trascorre gli ultimi anni in Canada.\r\nNegli Stati Uniti, dove il suo impegno nelle lotte, l’intensa attività editoriale, hanno lasciato una traccia duratura, non potrà più mettere piede. \r\nAbbiamo anticipato alcuni dei temi dell’incontro con Selva Varengo, curatrice di questa edizione dell’autobiografia \r\n\r\nAppuntamenti\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nanarchica e femminista\r\nDalle lotte sociali a quelle per la libertà delle donne, dall’attività editoriale all’opposizione alla guerra tra emigrazione, lavoro in fabbrica, comizi, carcere ed esilio.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nIncontro con Selva Varengo e Luisa Dell'Acqua curatrice e traduttrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia di Emma Goldman.\r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","11 Aprile 2024","2024-04-11 00:13:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/emma-goldman-200x110.jpg","Anarres del 5 aprile. 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I capi della polizia, dell’esercito e il ministro dell’Interno, pure invitati con ampio anticipo, non si sono presentati al consiglio circoscrizionale aperto dell’8 febbraio sulla “sicurezza” in Barriera.\r\nC’erano, non invitati ma molto vivaci gli antifascisti, ai quali l’incontro in circoscrizione è stato interdetto.\r\nIn ampio anticipo via Leoncavallo, dove c’era l’incontro, è stata bloccata da carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa e da camionette che hanno chiuso la circolazione delle auto.\r\nTra interventi, musica e sberleffi, il presidio antifascista è durato oltre due ore, portando in piazza le ragioni di chi abita in Barriera all’insegna della solidarietà e del mutuo appoggio tra sfruttat*. Numerosi interventi hanno messo l’accento sull’unica vera sicurezza per tutte e per tutti: una casa decorosa, l’accesso alle cure ed alla prevenzione, l’eliminazione del proibizionismo, la fine della precarietà e dello sfruttamento imposti da un capitalismo sempre più feroce e vorace.\r\nLa narrazione delle destre (ma non solo) ruota intorno ad una falsa immagine di Barriera come quartiere pericoloso, che diviene un laboratorio per le politiche giustizialiste della destra. La parola chiave è “degrado”: usata per esporre – rendendola “indecorosa” – la povertà e la fragilità di coloro che sono all’ultimo gradino della scala sociale, innescando un meccanismo di paura e di disprezzo collettivo. Una logica che risponde alla supposta superiorità degli italiani rispetto agli immigrati, i primi sinonimo di lavoro onesto, i secondi di criminalità e di spaccio. Tale narrazione attiva un’unica risposta: quella dell’autorità, della forza, della repressione, delle ronde fai-da-te mascherate da “passeggiate per la legalità”.\r\nDa qualche settimana il governo, per soddisfare le richieste della VI circoscrizione e dell’assessore regionale alle politiche sociali, ha deciso di destinare in Barriera una parte delle truppe destinate a Torino per l’operazione “strade sicure”. Il quartiere è stato pesantemente militarizzato, con controlli ossessivi in ogni angolo, per spingere un po’ più in là il babau di questa periferia: i pusher neri che stazionano agli angoli in attesa dei clienti.\r\nLa campagna elettorale è ormai entrata nel vivo. Quando finirà chi vive in Barriera scoprirà di essere pover* come prima. Ma più controllat*.\r\n\r\nLa scuola va alla guerra\r\nContinuano a piovere segnalazioni di nuove iniziative per favorire la militarizzazione delle scuole e l’arruolamento di ragazzi e ragazze.\r\nSi va “dall’ora delle culture aeree” ai centri di orientamento post diploma che mettono al primo posto le carriere militari.\r\nIn una scuola di Mirafiori la dirigenza scolastica ha deciso di chiudere la mensa per una settimana, una punizione collettiva per non aver denunciato gli autor* di un paio di scritte.\r\nAi docenti un recente decreto mette il bavaglio vietando le critiche pubbliche alla scuola.\r\n\r\nSpaccare l’atomo in quattro\r\nIl 16 febbraio, ci sarà una serata di informazione e confronto sul nucleare.\r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino, autore de “Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare”\r\nIl nucleare, travestito da energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia “pulita” che non compromette il clima.\r\nNon bastano i disastri di Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di legittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”. Una favola, una delle tante che si raccontano sul nucleare, prima tra tutte quella del “nucleare di quarta generazione” venduto come obiettivo realizzato e che, invece, non esiste. \r\nCon Angelo Tartaglia abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui discuteremo venerdì 16 febbraio alle ore 21 alla FAT, in corso Palermo 46\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 16 febbraio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nSpaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare\r\nIl nucleare, travestito da energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia “pulita” che non compromette il clima.\r\nNon bastano i disastri di Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di legittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”. Il “nucleare di quarta generazione” viene spacciato per obiettivo realizzato e, invece, non esiste.\r\nMa.\r\nEsistono e continuano ad essere pericolose le scorie che, nonostante le centrali nucleari italiane siano chiuse da decenni, restano una questione irrisolta e, probabilmente, irresolubile. \r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino, autore de “Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare”\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nA due anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di lotta antimilitarista\r\nore 15 piazza Castello\r\nCon i disertori di tutte le guerre\r\nContro tutti gli eserciti e i nazionalismi, per un mondo senza frontiere\r\nInterventi, musica, azioni performanti\r\nConcerto di Alessio Lega\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nore 14,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari da Barriera!\r\nLa vera sicurezza è un mondo senza fascisti, senza polizia, senza sfruttamento. Un mondo di liberi ed uguali.\r\nA chi vive in Barriera serve una sanità gratuita ed efficiente, che garantisca a tutt* prevenzione e cura. Servono trasporti pubblici gratuiti, case, scuole.\r\nFacciamola finita con i lavori precari, pericolosi, mal pagati: la sicurezza è lavorare molto meno con buoni salari per tutti.\r\nPresidio con interventi, musica, pannelli info e quello ciascuno vuol portare in piazza…\r\n\r\nVenerdì 22 marzo\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nDecolonialità e internazionalismo\r\nInterverrà Federico Ferretti, geografo, docente all'università di Bologna.\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nLa donna più pericolosa d'America\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nNe parliamo con Selva Varengo curatrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934.\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","15 Febbraio 2024","2024-02-15 21:41:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-06-manif-nucleare-color-200x110.jpg","Anarres del 9 febbraio. Antifa in Barriera. Repressione e controllo a scuola. La favola del nucleare...",1708033274,[],[],{"post_content":568},{"matched_tokens":569,"snippet":570,"value":571},[75,76],"le scorie che, nonostante le \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> italiane siano chiuse da decenni,","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-09-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAntifascisti in Barriera di Milano\r\nIl presidente della VI circoscrizione Lomanto si è dovuto accontentare degli assessori comunali e regionali alla sicurezza Pentenero e Ricca. I capi della polizia, dell’esercito e il ministro dell’Interno, pure invitati con ampio anticipo, non si sono presentati al consiglio circoscrizionale aperto dell’8 febbraio sulla “sicurezza” in Barriera.\r\nC’erano, non invitati ma molto vivaci gli antifascisti, ai quali l’incontro in circoscrizione è stato interdetto.\r\nIn ampio anticipo via Leoncavallo, dove c’era l’incontro, è stata bloccata da carabinieri e poliziotti in assetto antisommossa e da camionette che hanno chiuso la circolazione delle auto.\r\nTra interventi, musica e sberleffi, il presidio antifascista è durato oltre due ore, portando in piazza le ragioni di chi abita in Barriera all’insegna della solidarietà e del mutuo appoggio tra sfruttat*. Numerosi interventi hanno messo l’accento sull’unica vera sicurezza per tutte e per tutti: una casa decorosa, l’accesso alle cure ed alla prevenzione, l’eliminazione del proibizionismo, la fine della precarietà e dello sfruttamento imposti da un capitalismo sempre più feroce e vorace.\r\nLa narrazione delle destre (ma non solo) ruota intorno ad una falsa immagine di Barriera come quartiere pericoloso, che diviene un laboratorio per le politiche giustizialiste della destra. La parola chiave è “degrado”: usata per esporre – rendendola “indecorosa” – la povertà e la fragilità di coloro che sono all’ultimo gradino della scala sociale, innescando un meccanismo di paura e di disprezzo collettivo. Una logica che risponde alla supposta superiorità degli italiani rispetto agli immigrati, i primi sinonimo di lavoro onesto, i secondi di criminalità e di spaccio. Tale narrazione attiva un’unica risposta: quella dell’autorità, della forza, della repressione, delle ronde fai-da-te mascherate da “passeggiate per la legalità”.\r\nDa qualche settimana il governo, per soddisfare le richieste della VI circoscrizione e dell’assessore regionale alle politiche sociali, ha deciso di destinare in Barriera una parte delle truppe destinate a Torino per l’operazione “strade sicure”. Il quartiere è stato pesantemente militarizzato, con controlli ossessivi in ogni angolo, per spingere un po’ più in là il babau di questa periferia: i pusher neri che stazionano agli angoli in attesa dei clienti.\r\nLa campagna elettorale è ormai entrata nel vivo. Quando finirà chi vive in Barriera scoprirà di essere pover* come prima. Ma più controllat*.\r\n\r\nLa scuola va alla guerra\r\nContinuano a piovere segnalazioni di nuove iniziative per favorire la militarizzazione delle scuole e l’arruolamento di ragazzi e ragazze.\r\nSi va “dall’ora delle culture aeree” ai centri di orientamento post diploma che mettono al primo posto le carriere militari.\r\nIn una scuola di Mirafiori la dirigenza scolastica ha deciso di chiudere la mensa per una settimana, una punizione collettiva per non aver denunciato gli autor* di un paio di scritte.\r\nAi docenti un recente decreto mette il bavaglio vietando le critiche pubbliche alla scuola.\r\n\r\nSpaccare l’atomo in quattro\r\nIl 16 febbraio, ci sarà una serata di informazione e confronto sul nucleare.\r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino, autore de “Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare”\r\nIl nucleare, travestito da energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia “pulita” che non compromette il clima.\r\nNon bastano i disastri di Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di legittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”. Una favola, una delle tante che si raccontano sul nucleare, prima tra tutte quella del “nucleare di quarta generazione” venduto come obiettivo realizzato e che, invece, non esiste. \r\nCon Angelo Tartaglia abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui discuteremo venerdì 16 febbraio alle ore 21 alla FAT, in corso Palermo 46\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 16 febbraio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nSpaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare\r\nIl nucleare, travestito da energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia “pulita” che non compromette il clima.\r\nNon bastano i disastri di Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di legittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”. Il “nucleare di quarta generazione” viene spacciato per obiettivo realizzato e, invece, non esiste.\r\nMa.\r\nEsistono e continuano ad essere pericolose le scorie che, nonostante le \u003Cmark>centrali\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> italiane siano chiuse da decenni, restano una questione irrisolta e, probabilmente, irresolubile. \r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino, autore de “Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare”\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nA due anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di lotta antimilitarista\r\nore 15 piazza Castello\r\nCon i disertori di tutte le guerre\r\nContro tutti gli eserciti e i nazionalismi, per un mondo senza frontiere\r\nInterventi, musica, azioni performanti\r\nConcerto di Alessio Lega\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nore 14,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari da Barriera!\r\nLa vera sicurezza è un mondo senza fascisti, senza polizia, senza sfruttamento. Un mondo di liberi ed uguali.\r\nA chi vive in Barriera serve una sanità gratuita ed efficiente, che garantisca a tutt* prevenzione e cura. Servono trasporti pubblici gratuiti, case, scuole.\r\nFacciamola finita con i lavori precari, pericolosi, mal pagati: la sicurezza è lavorare molto meno con buoni salari per tutti.\r\nPresidio con interventi, musica, pannelli info e quello ciascuno vuol portare in piazza…\r\n\r\nVenerdì 22 marzo\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nDecolonialità e internazionalismo\r\nInterverrà Federico Ferretti, geografo, docente all'università di Bologna.\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nLa donna più pericolosa d'America\r\nOre 21 corso Palermo 46\r\nNe parliamo con Selva Varengo curatrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934.\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[573],{"field":105,"matched_tokens":574,"snippet":570,"value":571},[75,76],{"best_field_score":157,"best_field_weight":158,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":48,"score":484,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":396,"first_q":69,"per_page":342,"q":69},["Reactive",579],{},["Set"],["ShallowReactive",582],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fMAn7oFvPQn88DLo6aHL-JUanFG-OqfUcx5xluQ0JARg":-1},true,"/search?query=centrali+nucleari"]