","Il futuro di Aurora (e i modi per raccontarlo)","post",1656285581,[63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/aurora/","http://radioblackout.org/tag/compagnia-di-san-paolo/","http://radioblackout.org/tag/fondazione-di-comunita-di-porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/pnrr/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/rigenerazione-urbana/","http://radioblackout.org/tag/tonite/",[72,15,20,73,74,75,29,18],"aurora","gentrificazione","pnrr","porta palazzo",{"post_content":77,"post_title":85,"tags":88},{"matched_tokens":78,"snippet":83,"value":84},[79,80,79,81,82],"di","Compagnia","San","Paolo","come esempio virtuoso l'Housing \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> in piazza della Repubblica e","Venti giorni fa, alla Nuvola Lavazza, è stato presentato agli stakeholder il programma futuro \u003Cmark>di\u003C/mark> PON Metro, il Programma Operativo Nazionale che convoglia i soldi provenienti dal Fondo Europeo \u003Cmark>di\u003C/mark> Sviluppo Regionale in progetti sviluppo urbano con delega \u003Cmark>di\u003C/mark> gestione alle autorità cittadine. La giornata è stata introdotta dal sindaco Lorusso e da Foglietta, assessora alla Transizione Ecologica del Comune \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino. Nel suo intervento, Foglietta non ha parlato mai dei progetti \u003Cmark>di\u003C/mark> PON Metro. Ha parlato \u003Cmark>di\u003C/mark> Tonite e dell'importanza \u003Cmark>di\u003C/mark> coniugare l'azione \u003Cmark>di\u003C/mark> rigenerazione urbana al coinvlgimento civico e all'innovazione sociale, rivendicando il valore del progetto e la necessità \u003Cmark>di\u003C/mark> saperlo comunicare. Il pomeriggio un panel sull'impatto sociale è stato dedicato a Tonite.\r\n\r\nTonite è, inoltre, un progetto \u003Cmark>di\u003C/mark> riferimento del Programma nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQua). PINQUA promette interventi strutturali su Porta Palazzo e Aurora come la costruzione \u003Cmark>di\u003C/mark> un edificio a edilizia residenziale pubblica e migliorie alla scuola in via Mameli. Insieme a questi programmi \u003Cmark>di\u003C/mark> riqualificazione, PINQUA auspica una crescita delle offerte \u003Cmark>di\u003C/mark> Housing Sociale, menziona come esempio virtuoso l'Housing \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> in piazza della Repubblica e The Student Hotel. Collaborano a PINQUA anche la Fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Comunità \u003Cmark>di\u003C/mark> Porta Palazzo e lAssociazione dei commercianti del Balon.\r\n\r\nAbbiamo parlato anche \u003Cmark>di\u003C/mark> una possibile voce dissonante in Tonite. In post su Facebook, la pagina \u003Cmark>di\u003C/mark> Aurora in Movimento (che organizza eventi Tonite in quartiere) ha denunciato le rastrelliere poste nei pressi del Ponte Carpanini per impedire a una signora che vi trovava riparo \u003Cmark>di\u003C/mark> poter dormire in quel luogo, definendola architettura ostile, e taggando Tonite e UIA.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/tonite6.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":86,"snippet":87,"value":87},[79],"Il futuro \u003Cmark>di\u003C/mark> Aurora (e i modi per raccontarlo)",[89,91,97,100,102,104,106,108],{"matched_tokens":90,"snippet":72},[],{"matched_tokens":92,"snippet":96},[93,79,94,95],"compagnia","san","paolo","\u003Cmark>compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>san\u003C/mark> \u003Cmark>paolo\u003C/mark>",{"matched_tokens":98,"snippet":99},[79,79],"fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> comunità \u003Cmark>di\u003C/mark> porta palazzo",{"matched_tokens":101,"snippet":73},[],{"matched_tokens":103,"snippet":74},[],{"matched_tokens":105,"snippet":75},[],{"matched_tokens":107,"snippet":29},[],{"matched_tokens":109,"snippet":18},[],[111,117,120],{"field":37,"indices":112,"matched_tokens":113,"snippets":116},[33,22],[114,115],[93,79,94,95],[79,79],[96,99],{"field":118,"matched_tokens":119,"snippet":83,"value":84},"post_content",[79,80,79,81,82],{"field":121,"matched_tokens":122,"snippet":87,"value":87},"post_title",[79],2314894167593451500,{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":127,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},"4419510927616",13,"2314894167593451627",4,{"document":130,"highlight":150,"highlights":171,"text_match":123,"text_match_info":181},{"cat_link":131,"category":132,"comment_count":49,"id":133,"is_sticky":49,"permalink":134,"post_author":52,"post_content":135,"post_date":136,"post_excerpt":55,"post_id":133,"post_modified":137,"post_thumbnail":138,"post_thumbnail_html":139,"post_title":140,"post_type":60,"sort_by_date":141,"tag_links":142,"tags":146},[46],[48],"72621","http://radioblackout.org/2021/12/progetto-tonite-3-innovazione-sociale-san-paolo-e-michele-denegri/","Continuiamo gli approfondimenti dedicati a TOnite e ai progetti che hanno vinto i soldi da esso banditi per migliorare la \"percezione di sicurezza sulle sponde della Dora\".\r\n\r\nQuesto lunedì vi abbiamo parlato della \"Festa della luce\", un evento organizzato da Scandagli per il progetto Tonite esattamente una settimana prima, il 13 dicembre. Hanno partecipato le scuole di via Cecchi, la scuola primaria Aurora e la scuola secondaria Morelli.\r\n\r\nScandagli esiste da prima di TOnite, esattamente dal giugno 2018, quando si parlava di revisione al piano regolatore. Allora, dialogava con SocialFare, che si presenta così nel suo sito internet:\"Siamo Innovatori Sociali: designer, analisti, esperti di business, esperti di prodotto, servizi e modelli. Applichiamo il design sistemico e il design thinking come metodologie di sviluppo e lavoriamo con le comunità per accelerare conoscenza e imprenditorialità a impatto sociale\".\r\n\r\nOra che i piani di revisione del piano regolatore sono naufragati, Scandagli va nelle scuole di Aurora a distribuire foglietti col logo di TOnite, chiedendo quali sono i desideri dei bambini sul quartiere. E chi figura tra i partner di TOnite, insieme ad altra bella gente come Fondazione Wireless, Experientia, Engineering, Foro Europeo per la Sicurezza Urbana(EFUS)? Social Fare! Che nel frattempo, per l'esattezza nel 2019, è stata acquisita da Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Denegri Social Venture. Se tutti conosciamo la Compagnia di San Paolo, Fondazione bancaria del gruppo Intesa San Paolo, forse non tutti conoscono la Fondazione Denegri. Ebbene, Denegri è il patron di Combo Hostel, l'ostello di lusso sbarcato in città a gennaio 2020, proprio a Porta Palazzo, che occupa il grande edificio di Corso Regina, ex caserma dei Vigili del Fuoco e l'abitazione a fianco, che prima dell'arrivo di Denegri era abitato dal primo piano in su, e al piano terra ospitava piccole attività commerciali.\r\n\r\nNei giorni precedenti gli allievi hanno scritto su foglietti con il logo del progetto i desideri sul quartiere. \"Per il mio quartiere vorrei...\", affermava la scritta già stampata. Ne abbiamo raccolto qualcuno, che riportiamo in ordine sparso e senza pretese di esaustività: \"Che tutte le case vuote venissero riempite e non sfollate\", \"Più natura\", \"Più parcheggio\", \"che ci fosse più luce di notte. Vorrei che non ci fossero mascherine per terra, che ci fosse più felicità\", \"aperto a tutti\", \"Niente\", \"Noi vogliamo tutto\", \"Più tranquillità, meno delinquenza, più sicurezza e deve ritornare il balon, niente traffico\", \"Più polizia, più ordine\", \"Meno moschee\", \"Più fiori\", spesso i biglietti chiedono più parchi e una piscina, \"è già bello così\", \"più fontane\", \"il parcheggio decoro urbano\", \"Vogliamo che torna il Balon sabato\", \"più doposcuola per i bimbi\", \"meno spaccio\", \"Piscina grande la tunisia\", \"giochi\", \"che ci fosse una gelateria, un giardino, un campo di calcio, e vorrei anche che il mio amico venisse in questa scuola\", \"più polizia e pulizia\", \"più pulizia, più mezzi pubblici\", \"vorrei più verde e meno inquinamento\". Vogliamo affidare questi desideri a degli autoproclamatisi \"designer, analisti, esperti di business, esperti di prodotto\" al servizio di Denegri e di San Paolo?\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/progetto_tonite_3.mp3\"][/audio]","26 Dicembre 2021","2021-12-26 20:36:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/index-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/index.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Progetto Tonite/3. \"Innovazione sociale\", San Paolo e Michele Denegri",1640544612,[143,64,144,145,69,70],"http://radioblackout.org/tag/combo-hostel/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/innovazione-sociale/",[147,15,148,149,29,18],"combo hostel","gentrification","innovazione sociale",{"post_content":151,"post_title":155,"tags":158},{"matched_tokens":152,"snippet":153,"value":154},[80,79,81,82],"2019, è stata acquisita da \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> e dalla Fondazione Denegri Social","Continuiamo gli approfondimenti dedicati a TOnite e ai progetti che hanno vinto i soldi da esso banditi per migliorare la \"percezione \u003Cmark>di\u003C/mark> sicurezza sulle sponde della Dora\".\r\n\r\nQuesto lunedì vi abbiamo parlato della \"Festa della luce\", un evento organizzato da Scandagli per il progetto Tonite esattamente una settimana prima, il 13 dicembre. Hanno partecipato le scuole \u003Cmark>di\u003C/mark> via Cecchi, la scuola primaria Aurora e la scuola secondaria Morelli.\r\n\r\nScandagli esiste da prima \u003Cmark>di\u003C/mark> TOnite, esattamente dal giugno 2018, quando si parlava \u003Cmark>di\u003C/mark> revisione al piano regolatore. Allora, dialogava con SocialFare, che si presenta così nel suo sito internet:\"Siamo Innovatori Sociali: designer, analisti, esperti \u003Cmark>di\u003C/mark> business, esperti \u003Cmark>di\u003C/mark> prodotto, servizi e modelli. Applichiamo il design sistemico e il design thinking come metodologie \u003Cmark>di\u003C/mark> sviluppo e lavoriamo con le comunità per accelerare conoscenza e imprenditorialità a impatto sociale\".\r\n\r\nOra che i piani \u003Cmark>di\u003C/mark> revisione del piano regolatore sono naufragati, Scandagli va nelle scuole \u003Cmark>di\u003C/mark> Aurora a distribuire foglietti col logo \u003Cmark>di\u003C/mark> TOnite, chiedendo quali sono i desideri dei bambini sul quartiere. E chi figura tra i partner \u003Cmark>di\u003C/mark> TOnite, insieme ad altra bella gente come Fondazione Wireless, Experientia, Engineering, Foro Europeo per la Sicurezza Urbana(EFUS)? Social Fare! Che nel frattempo, per l'esattezza nel 2019, è stata acquisita da \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> e dalla Fondazione Denegri Social Venture. Se tutti conosciamo la \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, Fondazione bancaria del gruppo Intesa \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, forse non tutti conoscono la Fondazione Denegri. Ebbene, Denegri è il patron \u003Cmark>di\u003C/mark> Combo Hostel, l'ostello \u003Cmark>di\u003C/mark> lusso sbarcato in città a gennaio 2020, proprio a Porta Palazzo, che occupa il grande edificio \u003Cmark>di\u003C/mark> Corso Regina, ex caserma dei Vigili del Fuoco e l'abitazione a fianco, che prima dell'arrivo \u003Cmark>di\u003C/mark> Denegri era abitato dal primo piano in su, e al piano terra ospitava piccole attività commerciali.\r\n\r\nNei giorni precedenti gli allievi hanno scritto su foglietti con il logo del progetto i desideri sul quartiere. \"Per il mio quartiere vorrei...\", affermava la scritta già stampata. Ne abbiamo raccolto qualcuno, che riportiamo in ordine sparso e senza pretese \u003Cmark>di\u003C/mark> esaustività: \"Che tutte le case vuote venissero riempite e non sfollate\", \"Più natura\", \"Più parcheggio\", \"che ci fosse più luce \u003Cmark>di\u003C/mark> notte. Vorrei che non ci fossero mascherine per terra, che ci fosse più felicità\", \"aperto a tutti\", \"Niente\", \"Noi vogliamo tutto\", \"Più tranquillità, meno delinquenza, più sicurezza e deve ritornare il balon, niente traffico\", \"Più polizia, più ordine\", \"Meno moschee\", \"Più fiori\", spesso i biglietti chiedono più parchi e una piscina, \"è già bello così\", \"più fontane\", \"il parcheggio decoro urbano\", \"Vogliamo che torna il Balon sabato\", \"più doposcuola per i bimbi\", \"meno spaccio\", \"Piscina grande la tunisia\", \"giochi\", \"che ci fosse una gelateria, un giardino, un campo \u003Cmark>di\u003C/mark> calcio, e vorrei anche che il mio amico venisse in questa scuola\", \"più polizia e pulizia\", \"più pulizia, più mezzi pubblici\", \"vorrei più verde e meno inquinamento\". Vogliamo affidare questi desideri a degli autoproclamatisi \"designer, analisti, esperti \u003Cmark>di\u003C/mark> business, esperti \u003Cmark>di\u003C/mark> prodotto\" al servizio \u003Cmark>di\u003C/mark> Denegri e \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>?\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/progetto_tonite_3.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":156,"snippet":157,"value":157},[81,82],"Progetto Tonite/3. \"Innovazione sociale\", \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> e Michele Denegri",[159,161,163,165,167,169],{"matched_tokens":160,"snippet":147},[],{"matched_tokens":162,"snippet":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":164,"snippet":148},[],{"matched_tokens":166,"snippet":149},[],{"matched_tokens":168,"snippet":29},[],{"matched_tokens":170,"snippet":18},[],[172,177,179],{"field":37,"indices":173,"matched_tokens":174,"snippets":176},[33],[175],[93,79,94,95],[96],{"field":118,"matched_tokens":178,"snippet":153,"value":154},[80,79,81,82],{"field":121,"matched_tokens":180,"snippet":157,"value":157},[81,82],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":127,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},{"document":183,"highlight":209,"highlights":236,"text_match":123,"text_match_info":249},{"cat_link":184,"category":185,"comment_count":49,"id":186,"is_sticky":49,"permalink":187,"post_author":52,"post_content":188,"post_date":189,"post_excerpt":55,"post_id":186,"post_modified":190,"post_thumbnail":191,"post_thumbnail_html":192,"post_title":193,"post_type":60,"sort_by_date":194,"tag_links":195,"tags":203},[46],[48],"61342","http://radioblackout.org/2020/06/balon-la-fondazione-di-comunita-il-nuovo-strumento-di-governance-dei-buoni-di-porta-palazzo/","Sabato riapre il Balon. Dopo oltre tre mesi di lockdown, ci saranno distanziamenti, mascherine, e stretta sorveglianza. La militarizzazione del mercato non sarà tuttavia una novità. É divenuta una costante sin dallo sgombero del mercato degli stracci, già esiliato da anni nel piazzale accanto all’ex cimitero degli impiccati di San Pietro in vincoli, spazzato via in ottobre, perché incompatibile con i processi di riqualificazione escludente in atto nell’intera area.\r\nVale la pena riflettere sul ruolo che in questa vicenda hanno avuto i “buoni” quelli delle bandiere bianche con il cuore rosso. Quelli che hanno raccolto le firme contro lo sgombero e aperto interlocuzioni con la giunta.\r\nMa...\r\nMentre il mercato povero veniva spostato con la forza nella desolazione periferica di via Carcano, devano vita ad una fondazione di comunità, ossia una struttura di “intermediari filantropici, con il ruolo di promuovere la “coesione sociale”. Ammortizzatori sociali promossi da privati caritatevoli. Chi sono questi filantropi? Chi sono i buoni, preoccupati per i poveri del mercato degli stracci?\r\nSi tratta di una cordata di enti e associazioni – Fuori di Palazzo, il comitato Oltredora, Arcigay, la Casarcobaleno, la Gelateria: si sono aggiudicati un bando della Compagnia di San Paolo, ottenendo un finanziamento di quarantamila euro. Questo contributo gli ha permesso di costituire una fondazione di comunità a Porta Palazzo.\r\nNel documento presentato per ottenere il sostegno economico, Per una fondazione di comunità a Porta Palazzo, scrivono “i buoni” “Porta Palazzo nel tempo ha acquisito un particolare valore culturale e sociale, che si esprime nella rete di relazioni e nell’agire quotidiano nel territorio da parte di tanti piccoli soggetti che […] generano un tutto piuttosto omogeneo e caratteristico, in fin dei conti l’essenza del luogo stesso (genius loci)”. Cosa s’intende per “valore culturale”? E quale il senso dell’aggettivo “caratteristico”?\r\nLa fondazione di comunità intende difendere l’immaterialità del quartiere: il valore simbolico, la sua aura. I poveri, deportati in via Carcano, sono presto dimenticati. Come le bandiere con il cuore ai balconi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Migliaccio, che ha seguito la gestazione della vicenda e ne ha tratto una ricerca uscita su Napoli Monitor\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-09-balon-migliaccio.mp3\"][/audio]","9 Giugno 2020","2020-06-09 13:03:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-1536x1152.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMG_20200104_123528-scaled-1-2048x1536.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Balon. La fondazione di comunità, il “nuovo” strumento di governance dei “buoni” di Porta palazzo",1591707828,[196,197,198,64,199,200,201,202],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/casarcobaleno/","http://radioblackout.org/tag/comitato-oltredora/","http://radioblackout.org/tag/fuori-di-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/governance-di-porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/mercato-degli-stracci/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazioni-escludenti/",[23,204,205,15,206,31,207,208],"casarcobaleno","comitato oltredora","fuori di palazzo","mercato degli stracci","riqualificazioni escludenti",{"post_content":210,"post_title":214,"tags":217},{"matched_tokens":211,"snippet":212,"value":213},[80,79,81,82,79],"sono aggiudicati un bando della \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, ottenendo un finanziamento \u003Cmark>di\u003C/mark> quarantamila","Sabato riapre il Balon. Dopo oltre tre mesi \u003Cmark>di\u003C/mark> lockdown, ci saranno distanziamenti, mascherine, e stretta sorveglianza. La militarizzazione del mercato non sarà tuttavia una novità. É divenuta una costante sin dallo sgombero del mercato degli stracci, già esiliato da anni nel piazzale accanto all’ex cimitero degli impiccati \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> Pietro in vincoli, spazzato via in ottobre, perché incompatibile con i processi \u003Cmark>di\u003C/mark> riqualificazione escludente in atto nell’intera area.\r\nVale la pena riflettere sul ruolo che in questa vicenda hanno avuto i “buoni” quelli delle bandiere bianche con il cuore rosso. Quelli che hanno raccolto le firme contro lo sgombero e aperto interlocuzioni con la giunta.\r\nMa...\r\nMentre il mercato povero veniva spostato con la forza nella desolazione periferica \u003Cmark>di\u003C/mark> via Carcano, devano vita ad una fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> comunità, ossia una struttura \u003Cmark>di\u003C/mark> “intermediari filantropici, con il ruolo \u003Cmark>di\u003C/mark> promuovere la “coesione sociale”. Ammortizzatori sociali promossi da privati caritatevoli. Chi sono questi filantropi? Chi sono i buoni, preoccupati per i poveri del mercato degli stracci?\r\nSi tratta \u003Cmark>di\u003C/mark> una cordata \u003Cmark>di\u003C/mark> enti e associazioni – Fuori \u003Cmark>di\u003C/mark> Palazzo, il comitato Oltredora, Arcigay, la Casarcobaleno, la Gelateria: si sono aggiudicati un bando della \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, ottenendo un finanziamento \u003Cmark>di\u003C/mark> quarantamila euro. Questo contributo gli ha permesso \u003Cmark>di\u003C/mark> costituire una fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> comunità a Porta Palazzo.\r\nNel documento presentato per ottenere il sostegno economico, Per una fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> comunità a Porta Palazzo, scrivono “i buoni” “Porta Palazzo nel tempo ha acquisito un particolare valore culturale e sociale, che si esprime nella rete \u003Cmark>di\u003C/mark> relazioni e nell’agire quotidiano nel territorio da parte \u003Cmark>di\u003C/mark> tanti piccoli soggetti che […] generano un tutto piuttosto omogeneo e caratteristico, in fin dei conti l’essenza del luogo stesso (genius loci)”. Cosa s’intende per “valore culturale”? E quale il senso dell’aggettivo “caratteristico”?\r\nLa fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> comunità intende difendere l’immaterialità del quartiere: il valore simbolico, la sua aura. I poveri, deportati in via Carcano, sono presto dimenticati. Come le bandiere con il cuore ai balconi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Migliaccio, che ha seguito la gestazione della vicenda e ne ha tratto una ricerca uscita su Napoli Monitor\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-09-balon-migliaccio.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":215,"snippet":216,"value":216},[79,79,79],"Balon. La fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> comunità, il “nuovo” strumento \u003Cmark>di\u003C/mark> governance dei “buoni” \u003Cmark>di\u003C/mark> Porta palazzo",[218,220,222,224,226,229,232,234],{"matched_tokens":219,"snippet":23},[],{"matched_tokens":221,"snippet":204},[],{"matched_tokens":223,"snippet":205},[],{"matched_tokens":225,"snippet":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":227,"snippet":228},[79],"fuori \u003Cmark>di\u003C/mark> palazzo",{"matched_tokens":230,"snippet":231},[79],"governance \u003Cmark>di\u003C/mark> porta palazzo",{"matched_tokens":233,"snippet":207},[],{"matched_tokens":235,"snippet":208},[],[237,245,247],{"field":37,"indices":238,"matched_tokens":240,"snippets":244},[17,128,239],5,[241,242,243],[93,79,94,95],[79],[79],[96,228,231],{"field":118,"matched_tokens":246,"snippet":212,"value":213},[80,79,81,82,79],{"field":121,"matched_tokens":248,"snippet":216,"value":216},[79,79,79],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":127,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},{"document":251,"highlight":270,"highlights":286,"text_match":123,"text_match_info":295},{"cat_link":252,"category":253,"comment_count":49,"id":254,"is_sticky":49,"permalink":255,"post_author":52,"post_content":256,"post_date":257,"post_excerpt":55,"post_id":254,"post_modified":258,"post_thumbnail":259,"post_thumbnail_html":260,"post_title":261,"post_type":60,"sort_by_date":262,"tag_links":263,"tags":267},[46],[48],"89333","http://radioblackout.org/2024/05/corso-giulio-cesare-34-bene-comune-il-diavolo-si-e-installato-in-un-nuovo-domicilio/","\"Quello che mettiamo in campo é indirizzato al bene comune e non a un processo speculativo. L'obiettivo è di vendere gli appartamenti alle famiglie che non riescono ad accedere economicamente a una casa. Però questa vendita avrà delle caratteristiche particolari, il terreno diventerà un bene comune governato collettivamente\". Karl Krämer, vice-presidente Fondazione di Comunità di Porta Palazzo\r\n\r\n\"Il diavolo si è installato in un nuovo domicilio. E anche se fossimo incapaci di farlo uscire dal suo rifugio da un giorno all'altro, dobbiamo per lo meno sapere dove si nasconde e dove possiamo stanarlo, per non combatterlo in un angolo in cui non trova più rifugio da molto tempo — e affinché non si prenda gioco di noi nella stanza accanto.\" Günther Anders\r\n\r\nCorso Giulio Cesare 34, un indirizzo da tenere a mente. Il benecomunismo come nuova frontiera del capitalismo ha preso domicilio qui, dove la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo (nella nuova veste di Fondazione Community Land Trust Terreno comune), grazie ai finanziamenti di Compagnia San Paolo e all'appoggio del Comune, sta acquistando la proprietà di un immobile con la promessa di vendere ai meritevoli di Aurora il sogno della proprietà privata \"contro la speculazione e la gentrificazione\" tramite l'apertura di mutui. Si chiama Community Land Trust, un dispositivo di diritto privato votato alla governance dell'esclusione e della messa a valore: si dissocia la proprietà del suolo dal diritto di superficie, si vende a prezzi (forse) \"controllati\" quest'ultimo a famiglie selezionate in quanto meritevoli in cambio di un canone, con la garanzia di un ritorno annuale, si reinveste il plusvalore acquisito per riqualificare il quartiere insieme agli abitanti collaborativi, si scommette su e si contribuisce alla valorizzazione di suolo e mattone, si legittimano meccanismi di finanziarizzazione, speculazione e cacciata degli indesiderabili. Parlano di \"abitare bene comune\": è il capitalismo dolce che si riproduce tingendosi di filantropica bontà.\r\n\r\nDopo il primo approfondimento sulle nuove recinzioni urbane come guerra a ciò che è illegale, informale, gratuito, autonomo, parliamo con Francesco Migliaccio di questo diabolico progetto immobiliare che lorsignori intendono sperimentare a Torino nord. La partita è aperta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/benicomuniCLT-1.mp3\"][/audio]","7 Maggio 2024","2024-07-10 16:53:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/le-mani-sulla-cittc3a0-scena-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/le-mani-sulla-cittc3a0-scena-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/le-mani-sulla-cittc3a0-scena-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/le-mani-sulla-cittc3a0-scena.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corso Giulio Cesare 34 bene comune: il diavolo si è installato in un nuovo domicilio",1715043580,[264,64,65,265,266],"http://radioblackout.org/tag/beni-comuni/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[268,15,20,269,25],"beni comuni","guerra",{"post_content":271,"tags":275},{"matched_tokens":272,"snippet":273,"value":274},[79,80,81,82],"Terreno comune), grazie ai finanziamenti \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> e all'appoggio del Comune, sta","\"Quello che mettiamo in campo é indirizzato al bene comune e non a un processo speculativo. L'obiettivo è \u003Cmark>di\u003C/mark> vendere gli appartamenti alle famiglie che non riescono ad accedere economicamente a una casa. Però questa vendita avrà delle caratteristiche particolari, il terreno diventerà un bene comune governato collettivamente\". Karl Krämer, vice-presidente Fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Comunità \u003Cmark>di\u003C/mark> Porta Palazzo\r\n\r\n\"Il diavolo si è installato in un nuovo domicilio. E anche se fossimo incapaci \u003Cmark>di\u003C/mark> farlo uscire dal suo rifugio da un giorno all'altro, dobbiamo per lo meno sapere dove si nasconde e dove possiamo stanarlo, per non combatterlo in un angolo in cui non trova più rifugio da molto tempo — e affinché non si prenda gioco \u003Cmark>di\u003C/mark> noi nella stanza accanto.\" Günther Anders\r\n\r\nCorso Giulio Cesare 34, un indirizzo da tenere a mente. Il benecomunismo come nuova frontiera del capitalismo ha preso domicilio qui, dove la Fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Comunità \u003Cmark>di\u003C/mark> Porta Palazzo (nella nuova veste \u003Cmark>di\u003C/mark> Fondazione Community Land Trust Terreno comune), grazie ai finanziamenti \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> e all'appoggio del Comune, sta acquistando la proprietà \u003Cmark>di\u003C/mark> un immobile con la promessa \u003Cmark>di\u003C/mark> vendere ai meritevoli \u003Cmark>di\u003C/mark> Aurora il sogno della proprietà privata \"contro la speculazione e la gentrificazione\" tramite l'apertura \u003Cmark>di\u003C/mark> mutui. Si chiama Community Land Trust, un dispositivo \u003Cmark>di\u003C/mark> diritto privato votato alla governance dell'esclusione e della messa a valore: si dissocia la proprietà del suolo dal diritto \u003Cmark>di\u003C/mark> superficie, si vende a prezzi (forse) \"controllati\" quest'ultimo a famiglie selezionate in quanto meritevoli in cambio \u003Cmark>di\u003C/mark> un canone, con la garanzia \u003Cmark>di\u003C/mark> un ritorno annuale, si reinveste il plusvalore acquisito per riqualificare il quartiere insieme agli abitanti collaborativi, si scommette su e si contribuisce alla valorizzazione \u003Cmark>di\u003C/mark> suolo e mattone, si legittimano meccanismi \u003Cmark>di\u003C/mark> finanziarizzazione, speculazione e cacciata degli indesiderabili. Parlano \u003Cmark>di\u003C/mark> \"abitare bene comune\": è il capitalismo dolce che si riproduce tingendosi \u003Cmark>di\u003C/mark> filantropica bontà.\r\n\r\nDopo il primo approfondimento sulle nuove recinzioni urbane come guerra a ciò che è illegale, informale, gratuito, autonomo, parliamo con Francesco Migliaccio \u003Cmark>di\u003C/mark> questo diabolico progetto immobiliare che lorsignori intendono sperimentare a Torino nord. La partita è aperta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/benicomuniCLT-1.mp3\"][/audio]",[276,278,280,282,284],{"matched_tokens":277,"snippet":268},[],{"matched_tokens":279,"snippet":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":281,"snippet":99},[79,79],{"matched_tokens":283,"snippet":269},[],{"matched_tokens":285,"snippet":25},[],[287,293],{"field":37,"indices":288,"matched_tokens":289,"snippets":292},[33,22],[290,291],[93,79,94,95],[79,79],[96,99],{"field":118,"matched_tokens":294,"snippet":273,"value":274},[79,80,81,82],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":296,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},"2314894167593451626",{"document":298,"highlight":322,"highlights":348,"text_match":123,"text_match_info":358},{"cat_link":299,"category":300,"comment_count":49,"id":301,"is_sticky":49,"permalink":302,"post_author":52,"post_content":303,"post_date":304,"post_excerpt":55,"post_id":301,"post_modified":305,"post_thumbnail":306,"post_thumbnail_html":307,"post_title":308,"post_type":60,"sort_by_date":309,"tag_links":310,"tags":316},[46],[48],"73353","http://radioblackout.org/2022/02/i-poveri-e-la-nuova-governance-dellarea-del-balon/","La riapertura dei giardinetti dove per anni c’è stata la mongolfiera è uno dei tasselli della governance di un’area che, con una robusta patina di retorica sull’inclusione e la solidarietà sta cacciando i poveri per portare a termine la trasformazione della zona del mercato degli straccivendoli e dei robivecchi in vetrina per turisti e torinesi a caccia dell’esotico attraente ma innocuo. I poveri, invece, non sono mai innocui, perché è la loro stessa presenza che disturba. La signora africana che da anni dormiva al fondo del ponte Carpanini da qualche tempo non c’è più. Forse è in ospedale, forse è finita nelle grinfie della psichiatria, forse è stata obbligata a sloggiare. Non lo sappiamo. Sappiamo invece che dove lei dormiva ora ci sono due fioriere tristi. Così, in quell’angolo nessuno potrà più trovare riparo per la notte. Proprio di fronte c’è il giardino “Pellegrino”. Nel patto di collaborazione tra il governo della città e la Fondazione di Comunità di Porta Palazzo in merito alla gestione del giardino si legge che tra gli obiettivi del protocollo c’è: \"attivare percorsi di accompagnamento delle persone fragili e/o senza fissa dimora che frequentano l’area verso i servizi competenti in materia, in modo da favorire il dialogo e I’incontro con le istituzioni e mantenere l'attenzione sulla loro situazione; avviare un percorso di progettazione partecipata che coinvolga le persone fragili e/o senza fissa dimora che frequentano l’area per progettare servizi e attività che il giardino e le associazioni/enti del territorio potrebbero offrire loro\".\r\n\r\nSi prevede inoltre: il \"coinvolgimento di enti e associazioni del quartiere per la realizzazione di attività o percorsi per le persone fragili e/o senza dimora\".\r\nTanto fumo umanitario negli occhi per celare l’eliminazione dei senzatetto dal nuovo Balon\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Miliaccio, che da anni studia i processi di riqualificazione escludente ad Aurora\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-08-migliaccio-giardini.mp3\"][/audio]","8 Febbraio 2022","2022-02-08 15:53:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/A-Park-for-Unpleasant-Design-Kathleen-Fu.jpg 704w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","I poveri e la “nuova” governance dell’area del Balon",1644335300,[196,64,65,311,200,312,313,314,315,70],"http://radioblackout.org/tag/giardini-pellegrino/","http://radioblackout.org/tag/sgombero-degli-straccivendoli/","http://radioblackout.org/tag/sponde-sicure/","http://radioblackout.org/tag/straccivendoli/","http://radioblackout.org/tag/stranaidea/",[23,15,20,317,31,318,319,320,321,18],"giardini pellegrino","sgombero degli straccivendoli","sponde sicure","straccivendoli","stranaidea",{"post_content":323,"tags":327},{"matched_tokens":324,"snippet":325,"value":326},[79],"uno dei tasselli della governance \u003Cmark>di\u003C/mark> un’area che, con una robusta","La riapertura dei giardinetti dove per anni c’è stata la mongolfiera è uno dei tasselli della governance \u003Cmark>di\u003C/mark> un’area che, con una robusta patina \u003Cmark>di\u003C/mark> retorica sull’inclusione e la solidarietà sta cacciando i poveri per portare a termine la trasformazione della zona del mercato degli straccivendoli e dei robivecchi in vetrina per turisti e torinesi a caccia dell’esotico attraente ma innocuo. I poveri, invece, non sono mai innocui, perché è la loro stessa presenza che disturba. La signora africana che da anni dormiva al fondo del ponte Carpanini da qualche tempo non c’è più. Forse è in ospedale, forse è finita nelle grinfie della psichiatria, forse è stata obbligata a sloggiare. Non lo sappiamo. Sappiamo invece che dove lei dormiva ora ci sono due fioriere tristi. Così, in quell’angolo nessuno potrà più trovare riparo per la notte. Proprio \u003Cmark>di\u003C/mark> fronte c’è il giardino “Pellegrino”. Nel patto \u003Cmark>di\u003C/mark> collaborazione tra il governo della città e la Fondazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Comunità \u003Cmark>di\u003C/mark> Porta Palazzo in merito alla gestione del giardino si legge che tra gli obiettivi del protocollo c’è: \"attivare percorsi \u003Cmark>di\u003C/mark> accompagnamento delle persone fragili e/o senza fissa dimora che frequentano l’area verso i servizi competenti in materia, in modo da favorire il dialogo e I’incontro con le istituzioni e mantenere l'attenzione sulla loro situazione; avviare un percorso \u003Cmark>di\u003C/mark> progettazione partecipata che coinvolga le persone fragili e/o senza fissa dimora che frequentano l’area per progettare servizi e attività che il giardino e le associazioni/enti del territorio potrebbero offrire loro\".\r\n\r\nSi prevede inoltre: il \"coinvolgimento \u003Cmark>di\u003C/mark> enti e associazioni del quartiere per la realizzazione \u003Cmark>di\u003C/mark> attività o percorsi per le persone fragili e/o senza dimora\".\r\nTanto fumo umanitario negli occhi per celare l’eliminazione dei senzatetto dal nuovo Balon\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Miliaccio, che da anni studia i processi \u003Cmark>di\u003C/mark> riqualificazione escludente ad Aurora\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-08-migliaccio-giardini.mp3\"][/audio]",[328,330,332,334,336,338,340,342,344,346],{"matched_tokens":329,"snippet":23},[],{"matched_tokens":331,"snippet":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":333,"snippet":99},[79,79],{"matched_tokens":335,"snippet":317},[],{"matched_tokens":337,"snippet":231},[79],{"matched_tokens":339,"snippet":318},[],{"matched_tokens":341,"snippet":319},[],{"matched_tokens":343,"snippet":320},[],{"matched_tokens":345,"snippet":321},[],{"matched_tokens":347,"snippet":18},[],[349,356],{"field":37,"indices":350,"matched_tokens":351,"snippets":355},[33,22,128],[352,353,354],[93,79,94,95],[79,79],[79],[96,99,231],{"field":118,"matched_tokens":357,"snippet":325,"value":326},[79],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":296,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},{"document":360,"highlight":392,"highlights":418,"text_match":123,"text_match_info":426},{"cat_link":361,"category":362,"comment_count":49,"id":363,"is_sticky":49,"permalink":364,"post_author":52,"post_content":365,"post_date":366,"post_excerpt":55,"post_id":363,"post_modified":367,"post_thumbnail":368,"post_thumbnail_html":369,"post_title":370,"post_type":60,"sort_by_date":371,"tag_links":372,"tags":382},[46],[48],"55140","http://radioblackout.org/2019/08/dopo-la-fine-aggiornamenti-dal-post-sgombero-dellex-moi/","Raggiungiamo al telefono Nico del Comitato solidale con occupant* dell'Ex MOI di via Giordano Bruno, definitivamente sgomberato martedì.\r\n\r\nTra i proclami sulla ricollocazione de* migrant* e le paventate efficienze della \"terza accoglienza\" sbandierate da questura, comune, San Paolo, arcidiocesi e compagnia cantante, la realtà è ben diversa e merita di essere costantemente monitorata, per non far cadere nel nulla le vite, ora non più vendibili sui giornali, di chi ha abitato nelle ex palazzine olimpiche.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/ExMOI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[caption id=\"attachment_55142\" align=\"aligncenter\" width=\"300\"] Foto rabbata nell'internet[/caption]\r\n\r\n ","1 Agosto 2019","2019-08-01 11:40:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/67392729_10217152690763389_908054067463323648_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/67392729_10217152690763389_908054067463323648_n-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/67392729_10217152690763389_908054067463323648_n-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/67392729_10217152690763389_908054067463323648_n.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dopo la fine: aggiornamenti dal post sgombero dell'Ex MOI",1564659581,[373,374,375,64,376,377,378,379,380,381],"http://radioblackout.org/tag/aiuti-e-solidarieta/","http://radioblackout.org/tag/appendino/","http://radioblackout.org/tag/comitato/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/moi/","http://radioblackout.org/tag/preti/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/sbirri/","http://radioblackout.org/tag/speculazione-edilizia/",[383,384,385,15,386,387,388,389,390,391],"aiuti e solidarietà","appendino","comitato","migranti","MOI","preti","salvini","sbirri","speculazione edilizia",{"post_content":393,"tags":397},{"matched_tokens":394,"snippet":395,"value":396},[81,82,93],"accoglienza\" sbandierate da questura, comune, \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, arcidiocesi e \u003Cmark>compagnia\u003C/mark> cantante, la realtà è ben","Raggiungiamo al telefono Nico del Comitato solidale con occupant* dell'Ex MOI \u003Cmark>di\u003C/mark> via Giordano Bruno, definitivamente sgomberato martedì.\r\n\r\nTra i proclami sulla ricollocazione de* migrant* e le paventate efficienze della \"terza accoglienza\" sbandierate da questura, comune, \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, arcidiocesi e \u003Cmark>compagnia\u003C/mark> cantante, la realtà è ben diversa e merita \u003Cmark>di\u003C/mark> essere costantemente monitorata, per non far cadere nel nulla le vite, ora non più vendibili sui giornali, \u003Cmark>di\u003C/mark> chi ha abitato nelle ex palazzine olimpiche.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/ExMOI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[caption id=\"attachment_55142\" align=\"aligncenter\" width=\"300\"] Foto rabbata nell'internet[/caption]\r\n\r\n ",[398,400,402,404,406,408,410,412,414,416],{"matched_tokens":399,"snippet":383},[],{"matched_tokens":401,"snippet":384},[],{"matched_tokens":403,"snippet":385},[],{"matched_tokens":405,"snippet":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":407,"snippet":386},[],{"matched_tokens":409,"snippet":387},[],{"matched_tokens":411,"snippet":388},[],{"matched_tokens":413,"snippet":389},[],{"matched_tokens":415,"snippet":390},[],{"matched_tokens":417,"snippet":391},[],[419,424],{"field":37,"indices":420,"matched_tokens":421,"snippets":423},[17],[422],[93,79,94,95],[96],{"field":118,"matched_tokens":425,"snippet":395,"value":396},[81,82,93],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":296,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},6646,{"collection_name":60,"first_q":15,"per_page":14,"q":15},7,{"facet_counts":431,"found":429,"hits":468,"out_of":669,"page":33,"request_params":670,"search_cutoff":38,"search_time_ms":429},[432,446],{"counts":433,"field_name":444,"sampled":38,"stats":445},[434,436,438,440,442],{"count":22,"highlighted":435,"value":435},"la cosa giusta",{"count":22,"highlighted":437,"value":437},"frittura mista",{"count":33,"highlighted":439,"value":439},"anarres",{"count":33,"highlighted":441,"value":441},"congiunzioni",{"count":33,"highlighted":443,"value":443},"Macerie su macerie","podcastfilter",{"total_values":239},{"counts":447,"field_name":37,"sampled":38,"stats":466},[448,449,450,452,454,456,458,460,462,464],{"count":22,"highlighted":25,"value":25},{"count":22,"highlighted":15,"value":15},{"count":33,"highlighted":451,"value":451},"exmoi",{"count":33,"highlighted":453,"value":453},"arresti",{"count":33,"highlighted":455,"value":455},"Eufemia",{"count":33,"highlighted":457,"value":457},"sgombero",{"count":33,"highlighted":459,"value":459},"rifugiati",{"count":33,"highlighted":461,"value":461},"comune di Torino",{"count":33,"highlighted":463,"value":463},"primo maggio 2014",{"count":33,"highlighted":465,"value":465},"spezzone rosso nero",{"total_values":467},14,[469,517,565,598,624,646],{"document":470,"highlight":491,"highlights":507,"text_match":123,"text_match_info":516},{"comment_count":49,"id":471,"is_sticky":49,"permalink":472,"podcastfilter":473,"post_author":474,"post_content":475,"post_date":476,"post_excerpt":55,"post_id":471,"post_modified":477,"post_thumbnail":478,"post_title":479,"post_type":480,"sort_by_date":481,"tag_links":482,"tags":487},"90366","http://radioblackout.org/podcast/aziendalizzazione-del-terzo-settore-torinese/",[441],"ricongiunzioni","Cura non è solo cura ma è anche potere. Potere di chi la eroga, di chi la somministra e, come abbiamo spiegato in questa puntata, anche di chi la governa. Chi oggi governa la cura e i servizi sociali, ne trae vantaggio politico e finanziario e ne può indirizzare la riorganizzazione. Insieme alle ex-lavoratrici di Almaterra abbiamo testimoniato come l'agenda di aziendalizzazione portata avanti delle fondazioni bancarie si traduce in un'organizzazione del lavoro usurante e precario.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/terzosettore.mp3\"][/audio]\r\n\r\ndownload: terzosettore\r\n\r\n ","9 Giugno 2024","2025-04-20 11:12:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/992b9ebb-1f19-4c8d-869b-3d57f548de15-200x110.jpg","Aziendalizzazione del terzo settore torinese 04/06/2024","podcast",1717949598,[483,484,64,485,486],"http://radioblackout.org/tag/almaterra/","http://radioblackout.org/tag/aziendalizzazione/","http://radioblackout.org/tag/eufemia/","http://radioblackout.org/tag/terzo-settore/",[488,489,15,455,490],"almaterra","aziendalizzazione","terzo settore",{"post_content":492,"tags":496},{"matched_tokens":493,"snippet":494,"value":495},[79,79],"ma è anche potere. Potere \u003Cmark>di\u003C/mark> chi la eroga, \u003Cmark>di\u003C/mark> chi","Cura non è solo cura ma è anche potere. Potere \u003Cmark>di\u003C/mark> chi la eroga, \u003Cmark>di\u003C/mark> chi la somministra e, come abbiamo spiegato in questa puntata, anche \u003Cmark>di\u003C/mark> chi la governa. Chi oggi governa la cura e i servizi sociali, ne trae vantaggio politico e finanziario e ne può indirizzare la riorganizzazione. Insieme alle ex-lavoratrici \u003Cmark>di\u003C/mark> Almaterra abbiamo testimoniato come l'agenda \u003Cmark>di\u003C/mark> aziendalizzazione portata avanti delle fondazioni bancarie si traduce in un'organizzazione del lavoro usurante e precario.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/terzosettore.mp3\"][/audio]\r\n\r\ndownload: terzosettore\r\n\r\n ",[497,499,501,503,505],{"matched_tokens":498,"snippet":488,"value":488},[],{"matched_tokens":500,"snippet":489,"value":489},[],{"matched_tokens":502,"snippet":96,"value":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":504,"snippet":455,"value":455},[],{"matched_tokens":506,"snippet":490,"value":490},[],[508,514],{"field":37,"indices":509,"matched_tokens":510,"snippets":512,"values":513},[22],[511],[93,79,94,95],[96],[96],{"field":118,"matched_tokens":515,"snippet":494,"value":495},[79,79],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":296,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},{"document":518,"highlight":535,"highlights":554,"text_match":123,"text_match_info":564},{"comment_count":49,"id":519,"is_sticky":49,"permalink":520,"podcastfilter":521,"post_author":522,"post_content":523,"post_date":524,"post_excerpt":55,"post_id":519,"post_modified":525,"post_thumbnail":526,"post_title":527,"post_type":480,"sort_by_date":528,"tag_links":529,"tags":534},"44575","http://radioblackout.org/podcast/speciale-fa-la-cosa-giusta-iniziato-lo-sgombero-dellex-moi/",[435],"outsidermusic","Lo scorso lunedì 20 novembre è iniziato lo sgombero soft del MOI.\r\nNelle ex palazzine del villaggio olimpico da 4 anni vivono centinaia di rifugiati, e l'occupazione fu allora l'unico modo per avere una casa per tutte quelle persone che la cosiddetta 'emergenza nord-africa' aveva lasciato in mezzo ad una strada.\r\nLunedì scorso è toccato ai garage dove vivevano alcune decine di persone.\r\nLo sgombero soft e diluito sul triennio 2017/2020 è dunque la strada scelta dalle istituzioni cittadine per affrontare \"l'emergenza MOI\".\r\n\r\nUno sgombero pensato e progettato da un tavolo interistituzionale cittadino e da Fondazione San Paolo attraverso il progetto \"MOI, Migranti un'Opportunità di Inclusione\". Ma dopo questo inizio settimana e dopo aver letto il progetto dubbi e criticità si moltiplicano, le possibilità di inclusione sembrano essere lo specchietto per le allodole, in un progetto che mette nero su bianco la volontà di dare vita ad un percorso di terza accoglienza che sembra destinato a seguire la strada inutile e dannosa della prima e della seconda...\r\nOspiti in trasmissione per questa puntata speciale di Fa' la cosa giusta dedicata al progetto di sgombero del MOI Niccolò e Antonio del Comitato di Solidarietà con Rifugiati e Migranti\r\n\r\nAscolta la prima parte del podcast qui\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Podcast_Speciale-ExMoi_prima-parte.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAscolta la seconda parte del podcast qui\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Podcast_Speciale-ExMoi_seconda-parte.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Novembre 2017","2018-10-24 19:04:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/23754878_2286789954928137_7400193964184080185_n-200x110.jpg","Speciale Fà la cosa giusta: Iniziato lo sgombero dell'Ex-Moi",1511606094,[64,530,531,532,533,266],"http://radioblackout.org/tag/comune-di-torino/","http://radioblackout.org/tag/exmoi/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/",[15,461,451,459,457,25],{"post_content":536,"tags":540},{"matched_tokens":537,"snippet":538,"value":539},[81,82,79],"interistituzionale cittadino e da Fondazione \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> attraverso il progetto \"MOI, Migranti un'Opportunità \u003Cmark>di\u003C/mark> Inclusione\". Ma dopo questo inizio","Lo scorso lunedì 20 novembre è iniziato lo sgombero soft del MOI.\r\nNelle ex palazzine del villaggio olimpico da 4 anni vivono centinaia \u003Cmark>di\u003C/mark> rifugiati, e l'occupazione fu allora l'unico modo per avere una casa per tutte quelle persone che la cosiddetta 'emergenza nord-africa' aveva lasciato in mezzo ad una strada.\r\nLunedì scorso è toccato ai garage dove vivevano alcune decine \u003Cmark>di\u003C/mark> persone.\r\nLo sgombero soft e diluito sul triennio 2017/2020 è dunque la strada scelta dalle istituzioni cittadine per affrontare \"l'emergenza MOI\".\r\n\r\nUno sgombero pensato e progettato da un tavolo interistituzionale cittadino e da Fondazione \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> attraverso il progetto \"MOI, Migranti un'Opportunità \u003Cmark>di\u003C/mark> Inclusione\". Ma dopo questo inizio settimana e dopo aver letto il progetto dubbi e criticità si moltiplicano, le possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> inclusione sembrano essere lo specchietto per le allodole, in un progetto che mette nero su bianco la volontà \u003Cmark>di\u003C/mark> dare vita ad un percorso \u003Cmark>di\u003C/mark> terza accoglienza che sembra destinato a seguire la strada inutile e dannosa della prima e della seconda...\r\nOspiti in trasmissione per questa puntata speciale \u003Cmark>di\u003C/mark> Fa' la cosa giusta dedicata al progetto \u003Cmark>di\u003C/mark> sgombero del MOI Niccolò e Antonio del Comitato \u003Cmark>di\u003C/mark> Solidarietà con Rifugiati e Migranti\r\n\r\nAscolta la prima parte del podcast qui\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Podcast_Speciale-ExMoi_prima-parte.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAscolta la seconda parte del podcast qui\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Podcast_Speciale-ExMoi_seconda-parte.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[541,543,546,548,550,552],{"matched_tokens":542,"snippet":96,"value":96},[93,79,94,95],{"matched_tokens":544,"snippet":545,"value":545},[79],"comune \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino",{"matched_tokens":547,"snippet":451,"value":451},[],{"matched_tokens":549,"snippet":459,"value":459},[],{"matched_tokens":551,"snippet":457,"value":457},[],{"matched_tokens":553,"snippet":25,"value":25},[],[555,562],{"field":37,"indices":556,"matched_tokens":557,"snippets":560,"values":561},[49,33],[558,559],[93,79,94,95],[79],[96,545],[96,545],{"field":118,"matched_tokens":563,"snippet":538,"value":539},[81,82,79],{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":296,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},{"document":566,"highlight":581,"highlights":589,"text_match":594,"text_match_info":595},{"comment_count":49,"id":567,"is_sticky":49,"permalink":568,"podcastfilter":569,"post_author":439,"post_content":570,"post_date":571,"post_excerpt":55,"post_id":567,"post_modified":572,"post_thumbnail":573,"post_title":574,"post_type":480,"sort_by_date":575,"tag_links":576,"tags":580},"22849","http://radioblackout.org/podcast/torino-un-primo-maggio-di-lotta/",[439],"Il Primo Maggio imbalsamato, chiuso nelle cerimonie istituzionali, consacrato ai riti stanchi di una sinistra cittadina che governa Torino da decenni, non c’è più.\r\nIl Partito Democratico ha costruito le proprie fortune nel segno delle grandi opere, della kermesse olimpica e del Tav. Delle Olimpiadi restano le inutili cattedrali di cemento e tanti debiti. Resta il grattacielo di Intesa/San Paolo, costruito su terreni pubblici ceduti per un tozzo di pane dall’amministrazione Chiamparino alla banca, che l’aveva salvato dalla bancarotta pochi giorni prima della sua trionfale rielezione a sindaco. Alla fine di qual mandato Chiamparino divenne presidente della Compagnia di San Paolo, oggi è il candidato del PD per la Regione Piemonte.\r\nA far le spese delle politiche del PD di governo, a Torino come nel resto del paese, i lavoratori, che i provvedimenti del primo ministro Renzi condannano alla precarietà a vita e salari da fame senza tutele, senza futuro.\r\nIn questi anni di cemento le scuole della città sono andate a pezzi: i soldi destinati all’edilizia scolastica sono stati usati per il Tav, i piccoli, preziosi ospedali sono stati chiusi, continui sono stati i tagli al trasporto locale.\r\nTorino è diventata la capitale degli sfratti, perché tra disoccupazione e precarietà tanti, troppi, non ce la fanno più a pagare il fitto o il mutuo.\r\nTanti, sempre più, non sono più disposti a subire, alzano la testa, scelgono di lottare per riprendersi gli spazi, per contrastare le politiche dei padroni di una città che ha cambiato pelle, ma dove lo sfruttamento è sempre più duro, la precarietà è la norma.\r\n\r\nLe ragioni di chi non intende subire la schiavitù salariata come destino, le ragioni di chi lotta contro il razzismo, la violenza poliziesca, il Tav, di chi non accetta che si spendano milioni per costruire e comperare cacciabombardieri, di chi occupa le case vuote, di chi non china la testa hanno dilagato nella piazza del Primo Maggio torinese.\r\nL’altra Torino, quella degli anarchici, degli antagonisti, del No Tav, dei lavoratori ribelli, ha riempito piazza Vittorio, soverchiando con la forza dei numeri e delle proprie ragioni, la piazza istituzionale.\r\n\r\nQui una piccola galleria di foto dello spezzone rosso e nero\r\n\r\nAscolta il riassunto della giornata curato da Anarres:\r\n\r\n2014 05 02 primomaggio mar torino\r\n\r\nSin dal giorno precedente i due quotidiani torinesi, La Stampa e Repubblica, avevano annunciato un dispiegamento straordinario di polizia. Nel mirino gli antagonisti, ma soprattutto gli anarchici che avevano promosso uno spezzone contro la guerra interna e quella esterna, contro la repressione e le fabbriche d’armi, uno spezzone che portasse in piazza le regioni di chi pensa che di padroni e governanti si possa e si debba fare a meno.\r\nChe aria tirava era sin troppo evidente.\r\nIl Partito Democratico, che in questi anni aveva fatto fatica ad entrare in piazza, nonostante il servizio d’ordine di picchiatori professionisti, nonostante la tutela della polizia, è stato circondato completamente. C’erano gli attivisti politici, c’erano i No Tav e gli occupanti di case, c’era tanta, tanta gente senza bandiere ma con le idee chiare. Non c’è posto nel corteo del Primo Maggio per il Partito Democratico, non c’è posto per chi sta dalla parte dei padroni.\r\nQuando in piazza è comparso il senatore/questurino Stefano Esposito, fanatico del Tav, sempre in prima fila nel benedire le operazioni repressive contro i No Tav, sono partiti slogan e qualche spinta con i picchiatori professionisti del PD. La polizia ha caricato più volte, ferendo numerosi manifestanti, travolgendo anziani e banchetti, ma non è riuscita a fermarci.\r\nLa gente sotto i portici si è unita alla resistenza: sono volate sedie tra le gambe dei celerini che manganellavano, insultati da tutti, mentre l’indignazione diveniva rabbia.\r\n\r\nI celerini hanno provato a strappare dal furgone degli anarchici lo striscione con la scritta “Chiara, Claudio, Mattia, Nicolò liberi. Terrorista è il Tav”, ma i compagni e le compagne dello spezzone rosso e nero se lo sono ripreso. Con i segni delle manganellate sul corpo ma sempre più determinati ad andare avanti, ad non farci chiudere nella piazza, dopo una seconda carica, siamo finalmente partiti.\r\nIn testa allo spezzone anarchico lo striscione “Terrorista è chi bombarda, sfrutta, opprime”.\r\n\r\nIl corteo si è infine dispiegato lungo via Po. La fotografia dei numeri era impietosa: un piccolo corteo istituzionale, difeso passo a passo dalla polizia era seguito, circondato, assediato dalla Torino che il prossimo 25 maggio diserterà le urne, perché riempie, ogni giorno le piazze, perché non è più disposta a delegare la propria vita a chi bombarda, sfrutta, opprime.\r\n\r\nUna sfida intollerabile per il PD. In via Roma, quando ormai il corteo aveva assunto le caratteristiche di ogni Primo Maggio, con famiglie, bambini, anziani e disabili, la polizia ha nuovamente caricato più volte per impedire l’ingresso in piazza San Carlo.\r\n\r\nDurante le cariche la gente ai lati plaudiva chi resisteva. Nonostante la violenza della polizia, che si accaniva anche sotto i portici, il corteo non si è scomposto.\r\nUna giovane mamma ci ha allungato la sua bambina perché la facessimo salire sul furgone, ma non è fuggita.\r\nIn via Roma la polizia ha fatto il proprio bottino, fermando tre manifestanti. Per uno di loro, Marco, “Boba”, anarchico e redattore di radio Blackout, è scattato l’arresto.\r\nPoi il corteo è entrato in piazza San Carlo, da dove sindacati di Stato e PD se ne erano andati via in fretta e furia.\r\nGli ultimi comizi. Un po’ di ghiaccio per i feriti e poi via. Il pranzo anarchico, che come ogni anno ha riempito la sede della Federazione Anarchica in corso Palermo 46, non ha chiuso la giornata di lotta.\r\n\r\nDavanti a Eataly, il supermercato del gusto di Oscar Farinetti, l’uomo che Renzi avrebbe voluto al dicastero dell’economia, c’erano due camionette della guardia di finanza e un folto nugolo di digos della “squadra anarchici”. Poliziotti dell’antisommossa presidiavano il retro dell’edificio.\r\nSulla porta a braccia incrociate gli uomini della security del supermercato. Sulla schiena lo slogan Italy is Eataly, che trovava un’eco nello striscione aperto davanti al supermercato “Fruttamento e precarietà made in Eataly”.\r\n\r\nEataly è il simbolo dell’Italia ai tempi di Renzi, un luogo dove si lavora 365 giorni l’anno, dove la precarietà è la norma e la disciplina durissima.\r\nI lavoratori, tutti italiani, del supermercato più eco, green e costoso d’Italia, vengono pagati 8 euro (lordi) l’ora. I pochi con contratto a tempo indeterminato sono tutti part time a 30 ore, ma di ore ne fanno molte di più. Sempre.\r\nIn media chi lavora dietro ai banchi o nei ristorantini dove si affacciano anche facoltosi turisti stranieri, porta a casa 800 euro al mese. Niente domeniche, niente festività, niente 25 aprile, niente Primo Maggio\r\n\r\nLa gente che passava ascoltava con attenzione, si fermava, chiedeva notizie, voleva sapere. Numerosi gli interventi, tra cui vogliamo segnalare quelli di Pino Larobina, operaio dell’Iveco licenziato per la propria attività sindacale nell’USB, e quello di Marco, un giovane compagno torinese, che per fuggire la disoccupazione da cinque anni è emigrato in Polonia.\r\nAbbiamo intrecciato i fili delle lotte, nella comune consapevolezza, che viviamo tempi duri ma sempre più gente si sta disintossicando dalle illusioni istituzionali e sceglie la lotta.\r\n\r\nSolidarietà a Marco, “Boba” arrestato nella Piazza del Primo Maggio. Una piazza di lotta.\r\nLo vogliamo libero, vogliamo liberi tutti e tutte!\r\n\r\nVogliamo liberi Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò.\r\nSabato 10 maggio marcia popolare No Tav a Torino\r\n\r\nAppuntamento alle 14 in piazza Adriano.\r\n\r\nAggiornamento. Torino. 3 maggio\r\nNel tardo pomeriggio duecento solidali si sono raccolti nel pratone limitrofo al blocco C del carcere delle Vallette.\r\nMusica, interventi, slogan e qualche fumogeno, per farsi vedere e sentire oltre le sbarre.\r\nIl presidio era stato indetto in solidarietà a Marco, \"Boba\", anarchico e redattore di radio Blackout, arrestato il Primo Maggio mentre provava a liberare una ragazza strattonata e trascinata da numerosi agenti della Digos.\r\nCon con il collare prescrittole al pronto soccorso dopo la brutale stretta di un poliziotto, è intervenuta anche lei, per ringraziare Marco della solidarietà attiva dimostratale.\r\nMentre il presidio si avviava alla conclusione è arrivata la notizia che il GIP aveva convalidato l'arresto, inviando ai domiciliari senza restrizioni Marco.\r\nLa notizia dell'attenuazione delle misure di custodia cautelare è stata accolta con gioia da tutt*.\r\n\r\n ","4 Maggio 2014","2018-10-17 22:59:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/2014-05-01-primo-maggio-a-torino-8-200x110.jpg","Torino. Un Primo Maggio di lotta",1399238122,[577,578,579,266],"http://radioblackout.org/tag/arresti/","http://radioblackout.org/tag/primo-maggio-2014/","http://radioblackout.org/tag/spezzone-rosso-nero/",[453,463,465,25],{"post_content":582,"post_title":586},{"matched_tokens":583,"snippet":584,"value":585},[80,79,81,82],"mandato Chiamparino divenne presidente della \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, oggi è il candidato del","Il Primo Maggio imbalsamato, chiuso nelle cerimonie istituzionali, consacrato ai riti stanchi \u003Cmark>di\u003C/mark> una sinistra cittadina che governa Torino da decenni, non c’è più.\r\nIl Partito Democratico ha costruito le proprie fortune nel segno delle grandi opere, della kermesse olimpica e del Tav. Delle Olimpiadi restano le inutili cattedrali \u003Cmark>di\u003C/mark> cemento e tanti debiti. Resta il grattacielo \u003Cmark>di\u003C/mark> Intesa/San \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, costruito su terreni pubblici ceduti per un tozzo \u003Cmark>di\u003C/mark> pane dall’amministrazione Chiamparino alla banca, che l’aveva salvato dalla bancarotta pochi giorni prima della sua trionfale rielezione a sindaco. Alla fine \u003Cmark>di\u003C/mark> qual mandato Chiamparino divenne presidente della \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, oggi è il candidato del PD per la Regione Piemonte.\r\nA far le spese delle politiche del PD \u003Cmark>di\u003C/mark> governo, a Torino come nel resto del paese, i lavoratori, che i provvedimenti del primo ministro Renzi condannano alla precarietà a vita e salari da fame senza tutele, senza futuro.\r\nIn questi anni \u003Cmark>di\u003C/mark> cemento le scuole della città sono andate a pezzi: i soldi destinati all’edilizia scolastica sono stati usati per il Tav, i piccoli, preziosi ospedali sono stati chiusi, continui sono stati i tagli al trasporto locale.\r\nTorino è diventata la capitale degli sfratti, perché tra disoccupazione e precarietà tanti, troppi, non ce la fanno più a pagare il fitto o il mutuo.\r\nTanti, sempre più, non sono più disposti a subire, alzano la testa, scelgono \u003Cmark>di\u003C/mark> lottare per riprendersi gli spazi, per contrastare le politiche dei padroni \u003Cmark>di\u003C/mark> una città che ha cambiato pelle, ma dove lo sfruttamento è sempre più duro, la precarietà è la norma.\r\n\r\nLe ragioni \u003Cmark>di\u003C/mark> chi non intende subire la schiavitù salariata come destino, le ragioni \u003Cmark>di\u003C/mark> chi lotta contro il razzismo, la violenza poliziesca, il Tav, \u003Cmark>di\u003C/mark> chi non accetta che si spendano milioni per costruire e comperare cacciabombardieri, \u003Cmark>di\u003C/mark> chi occupa le case vuote, \u003Cmark>di\u003C/mark> chi non china la testa hanno dilagato nella piazza del Primo Maggio torinese.\r\nL’altra Torino, quella degli anarchici, degli antagonisti, del No Tav, dei lavoratori ribelli, ha riempito piazza Vittorio, soverchiando con la forza dei numeri e delle proprie ragioni, la piazza istituzionale.\r\n\r\nQui una piccola galleria \u003Cmark>di\u003C/mark> foto dello spezzone rosso e nero\r\n\r\nAscolta il riassunto della giornata curato da Anarres:\r\n\r\n2014 05 02 primomaggio mar torino\r\n\r\nSin dal giorno precedente i due quotidiani torinesi, La Stampa e Repubblica, avevano annunciato un dispiegamento straordinario \u003Cmark>di\u003C/mark> polizia. Nel mirino gli antagonisti, ma soprattutto gli anarchici che avevano promosso uno spezzone contro la guerra interna e quella esterna, contro la repressione e le fabbriche d’armi, uno spezzone che portasse in piazza le regioni \u003Cmark>di\u003C/mark> chi pensa che \u003Cmark>di\u003C/mark> padroni e governanti si possa e si debba fare a meno.\r\nChe aria tirava era sin troppo evidente.\r\nIl Partito Democratico, che in questi anni aveva fatto fatica ad entrare in piazza, nonostante il servizio d’ordine \u003Cmark>di\u003C/mark> picchiatori professionisti, nonostante la tutela della polizia, è stato circondato completamente. C’erano gli attivisti politici, c’erano i No Tav e gli occupanti \u003Cmark>di\u003C/mark> case, c’era tanta, tanta gente senza bandiere ma con le idee chiare. Non c’è posto nel corteo del Primo Maggio per il Partito Democratico, non c’è posto per chi sta dalla parte dei padroni.\r\nQuando in piazza è comparso il senatore/questurino Stefano Esposito, fanatico del Tav, sempre in prima fila nel benedire le operazioni repressive contro i No Tav, sono partiti slogan e qualche spinta con i picchiatori professionisti del PD. La polizia ha caricato più volte, ferendo numerosi manifestanti, travolgendo anziani e banchetti, ma non è riuscita a fermarci.\r\nLa gente sotto i portici si è unita alla resistenza: sono volate sedie tra le gambe dei celerini che manganellavano, insultati da tutti, mentre l’indignazione diveniva rabbia.\r\n\r\nI celerini hanno provato a strappare dal furgone degli anarchici lo striscione con la scritta “Chiara, Claudio, Mattia, Nicolò liberi. Terrorista è il Tav”, ma i compagni e le compagne dello spezzone rosso e nero se lo sono ripreso. Con i segni delle manganellate sul corpo ma sempre più determinati ad andare avanti, ad non farci chiudere nella piazza, dopo una seconda carica, siamo finalmente partiti.\r\nIn testa allo spezzone anarchico lo striscione “Terrorista è chi bombarda, sfrutta, opprime”.\r\n\r\nIl corteo si è infine dispiegato lungo via Po. La fotografia dei numeri era impietosa: un piccolo corteo istituzionale, difeso passo a passo dalla polizia era seguito, circondato, assediato dalla Torino che il prossimo 25 maggio diserterà le urne, perché riempie, ogni giorno le piazze, perché non è più disposta a delegare la propria vita a chi bombarda, sfrutta, opprime.\r\n\r\nUna sfida intollerabile per il PD. In via Roma, quando ormai il corteo aveva assunto le caratteristiche \u003Cmark>di\u003C/mark> ogni Primo Maggio, con famiglie, bambini, anziani e disabili, la polizia ha nuovamente caricato più volte per impedire l’ingresso in piazza \u003Cmark>San\u003C/mark> Carlo.\r\n\r\nDurante le cariche la gente ai lati plaudiva chi resisteva. Nonostante la violenza della polizia, che si accaniva anche sotto i portici, il corteo non si è scomposto.\r\nUna giovane mamma ci ha allungato la sua bambina perché la facessimo salire sul furgone, ma non è fuggita.\r\nIn via Roma la polizia ha fatto il proprio bottino, fermando tre manifestanti. Per uno \u003Cmark>di\u003C/mark> loro, Marco, “Boba”, anarchico e redattore \u003Cmark>di\u003C/mark> radio Blackout, è scattato l’arresto.\r\nPoi il corteo è entrato in piazza \u003Cmark>San\u003C/mark> Carlo, da dove sindacati \u003Cmark>di\u003C/mark> Stato e PD se ne erano andati via in fretta e furia.\r\nGli ultimi comizi. Un po’ \u003Cmark>di\u003C/mark> ghiaccio per i feriti e poi via. Il pranzo anarchico, che come ogni anno ha riempito la sede della Federazione Anarchica in corso Palermo 46, non ha chiuso la giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta.\r\n\r\nDavanti a Eataly, il supermercato del gusto \u003Cmark>di\u003C/mark> Oscar Farinetti, l’uomo che Renzi avrebbe voluto al dicastero dell’economia, c’erano due camionette della guardia \u003Cmark>di\u003C/mark> finanza e un folto nugolo \u003Cmark>di\u003C/mark> digos della “squadra anarchici”. Poliziotti dell’antisommossa presidiavano il retro dell’edificio.\r\nSulla porta a braccia incrociate gli uomini della security del supermercato. Sulla schiena lo slogan Italy is Eataly, che trovava un’eco nello striscione aperto davanti al supermercato “Fruttamento e precarietà made in Eataly”.\r\n\r\nEataly è il simbolo dell’Italia ai tempi \u003Cmark>di\u003C/mark> Renzi, un luogo dove si lavora 365 giorni l’anno, dove la precarietà è la norma e la disciplina durissima.\r\nI lavoratori, tutti italiani, del supermercato più eco, green e costoso d’Italia, vengono pagati 8 euro (lordi) l’ora. I pochi con contratto a tempo indeterminato sono tutti part time a 30 ore, ma \u003Cmark>di\u003C/mark> ore ne fanno molte \u003Cmark>di\u003C/mark> più. Sempre.\r\nIn media chi lavora dietro ai banchi o nei ristorantini dove si affacciano anche facoltosi turisti stranieri, porta a casa 800 euro al mese. Niente domeniche, niente festività, niente 25 aprile, niente Primo Maggio\r\n\r\nLa gente che passava ascoltava con attenzione, si fermava, chiedeva notizie, voleva sapere. Numerosi gli interventi, tra cui vogliamo segnalare quelli \u003Cmark>di\u003C/mark> Pino Larobina, operaio dell’Iveco licenziato per la propria attività sindacale nell’USB, e quello \u003Cmark>di\u003C/mark> Marco, un giovane compagno torinese, che per fuggire la disoccupazione da cinque anni è emigrato in Polonia.\r\nAbbiamo intrecciato i fili delle lotte, nella comune consapevolezza, che viviamo tempi duri ma sempre più gente si sta disintossicando dalle illusioni istituzionali e sceglie la lotta.\r\n\r\nSolidarietà a Marco, “Boba” arrestato nella Piazza del Primo Maggio. Una piazza \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta.\r\nLo vogliamo libero, vogliamo liberi tutti e tutte!\r\n\r\nVogliamo liberi Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò.\r\nSabato 10 maggio marcia popolare No Tav a Torino\r\n\r\nAppuntamento alle 14 in piazza Adriano.\r\n\r\nAggiornamento. Torino. 3 maggio\r\nNel tardo pomeriggio duecento solidali si sono raccolti nel pratone limitrofo al blocco C del carcere delle Vallette.\r\nMusica, interventi, slogan e qualche fumogeno, per farsi vedere e sentire oltre le sbarre.\r\nIl presidio era stato indetto in solidarietà a Marco, \"Boba\", anarchico e redattore \u003Cmark>di\u003C/mark> radio Blackout, arrestato il Primo Maggio mentre provava a liberare una ragazza strattonata e trascinata da numerosi agenti della Digos.\r\nCon con il collare prescrittole al pronto soccorso dopo la brutale stretta \u003Cmark>di\u003C/mark> un poliziotto, è intervenuta anche lei, per ringraziare Marco della solidarietà attiva dimostratale.\r\nMentre il presidio si avviava alla conclusione è arrivata la notizia che il GIP aveva convalidato l'arresto, inviando ai domiciliari senza restrizioni Marco.\r\nLa notizia dell'attenuazione delle misure \u003Cmark>di\u003C/mark> custodia cautelare è stata accolta con gioia da tutt*.\r\n\r\n ",{"matched_tokens":587,"snippet":588,"value":588},[79],"Torino. Un Primo Maggio \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta",[590,592],{"field":118,"matched_tokens":591,"snippet":584,"value":585},[80,79,81,82],{"field":121,"matched_tokens":593,"snippet":588,"value":588},[79],2314894167592927000,{"best_field_score":596,"best_field_weight":467,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":597,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},"4419510927360","2314894167592927346",{"document":599,"highlight":614,"highlights":619,"text_match":594,"text_match_info":622},{"comment_count":49,"id":600,"is_sticky":49,"permalink":601,"podcastfilter":602,"post_author":603,"post_content":604,"post_date":605,"post_excerpt":55,"post_id":600,"post_modified":606,"post_thumbnail":607,"post_title":608,"post_type":480,"sort_by_date":609,"tag_links":610,"tags":612},"94210","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-10-12-2024/",[437],"fritturamista","Nel primo approfondimento della serata riprendiamo la vertenza delle lavoratrici dell’Associazione di Promozione Sociale Eufemia. Ne parliamo con Cecilia, ex-lavoratrice dell’associazione.\r\n\r\nEufemia, nata nel 2010, è dal 2020 che si struttura, il suo fatturato aumenta, e da piccola associazione diventa un’impresa sociale da circa 800mila euro di fatturato. In seguito alla partecipazione a un bando di Compagnia di San Paolo nel 2021 questo processo si intensifica, inserendo nell’organizzazione nuove figure e nuovischemi organizzativi propri delle realtà aziendali private.\r\n\r\nLe lavoratrici si organizzano in assemblee autonome interne per ripensare a una più equa distribuzione delle risorse economiche, dei carichi lavorativi, dei ruoli di responsabilità. A fine 2023, nel periodo di rinnovo degli organi direttivi, le lavoratrici organizzate vengono a conoscenza di circa 140 nuove tessere associative di persone esterne, con diritto di voto, provenienti dall’area di influenza di un ex presidente, ora candidato. All’assemblea di votazione del nuovo CdA si scopre addirittura una delega falsa, ma il processo di rovesciamento dell’Associazione continua e il direttivo viene rinnovato, nonostante la contrarietà e i dubbi sollevati dalle lavoratrici.\r\n\r\nIl nuovo direttivo propone modifiche strutturali dell’associazione, spingendo al fondo della catena di responsabilità e di gestione molte lavoratrici e socie fondatrici dell’associazione. La non sottoscrizione delle modifiche porta a una situazione vertenziale in cui le lavoratrici decidono di utilizzare lo strumento dello sciopero, che prosegue per oltre 40 giorni, portando all’esclusione delle lavoratrici dall’associazione e al successivo licenziamento.\r\n\r\nIl 12 dicembre 2024 ci sarà la prima udienza presso il Tribunale di Torino a seguito dei ricorsi presentati dalle lavoratrici di contestazione dei licenziamenti. È indetto un presidio in solidarietà alle ore 10:30 di fronte al Tribunale, lato c.so Vittorio Emanuele II.\r\n\r\nGli aggiornamenti della vertenza si possono seguire dalle pagine social “La parte invisibile della città”, gestita dalle lavoratrici auto-organizzate dell’associazione.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Cecilia-ex-lavoratrice-Eufemia-riepilogo-vicenda-aggiornamento-sui-processi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel secondo approfondimento della serata parliamo della piattaforma e dello sciopero generale indetto dal sindacato di base USB per la giornata di venerdì 13 dicembre 2024.\r\n\r\nLa proclamazione dello sciopero segue una serie di contrasti e lotte con il Governo relative alla manovra Finanziaria, al Ddl 1660, i nuovi decreti sicurezza, al sostegno alla popolazione palestinese, al contrasto dell’economia di guerra. Secondo l’organizzazione sindacale il Governo ha numerose responsabilità circa le difficili condizioni economiche e di potere d’acquisto della classe lavoratrice italiana, che nelle scelte contenute nella manovra finanziaria vengono messe in secondo piano.\r\n\r\nVengono contestati i recenti rinnovi dei CCNL Commercio e Vigilanza nei porti, in aperta polemica con i sindacati confederali. Questa posizione di conflitto ha portato alla decisione dell’Unione Sindacale di Base di non aderire allo sciopero generale del 29 novembre, condiviso da una molteplicità di realtà sociali e sindacali, andando in contro a numerose polemiche tra lavoratrici, lavoratori e solidali.\r\n\r\nNe parliamo in diretta con Giovanni, delegato sindacale USB di Livorno.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Giovanni-delegato-USB-su-sciopero-generale-13-Dicembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel terzo e ultimo approfondimento della serata trattiamo dei recenti sommovimenti in ambito universitario, a seguito dei tagli e delle riorganizzazioni strutturali contenute nella proposta di legge a firma Bernini.\r\n\r\nNe parliamo in collegamento con Filippo, ricercatore, che ci racconta delle iniziative in programma nel territorio di Milano.\r\n\r\nAll’università Bicocca sono indette assemblee autonome di lavoratrici e lavoratori precari, assemblee sindacali informative indette da FLC-CGIL e si è svolto un corteo e un presidio al Rettorato.\r\n\r\nLa rettrice, Giovanna Iannantuini, è infatti presidentessa della CRUI - Conferenza Rettori Università Italiane – e si è espressa a favore della riforma.\r\n\r\nLa riforma prevede un taglio complessivo di circa 500 milioni di euro per Università e ricerca, la creazione di nuove categorie di lavoro precario, l’esternalizzazione della ricerca, il rischio reale di scaricamento dei costi sulle tasse di studenti e studentesse e apre le porte a una nuova legge delega per la riorganizzazione completa delle università.\r\n\r\nBuon Ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Filippo-su-nascita-assemblea-indipendente-di-ricercatori-e-ricercatrici-di-Milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","12 Dicembre 2024","2024-12-12 08:39:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/IMG_2343-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 10/12/2024",1733992780,[611],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[613],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":615},{"matched_tokens":616,"snippet":617,"value":618},[79,80,79,81,82],"partecipazione a un bando \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> nel 2021 questo processo si","Nel primo approfondimento della serata riprendiamo la vertenza delle lavoratrici dell’Associazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Promozione Sociale Eufemia. Ne parliamo con Cecilia, ex-lavoratrice dell’associazione.\r\n\r\nEufemia, nata nel 2010, è dal 2020 che si struttura, il suo fatturato aumenta, e da piccola associazione diventa un’impresa sociale da circa 800mila euro \u003Cmark>di\u003C/mark> fatturato. In seguito alla partecipazione a un bando \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> nel 2021 questo processo si intensifica, inserendo nell’organizzazione nuove figure e nuovischemi organizzativi propri delle realtà aziendali private.\r\n\r\nLe lavoratrici si organizzano in assemblee autonome interne per ripensare a una più equa distribuzione delle risorse economiche, dei carichi lavorativi, dei ruoli \u003Cmark>di\u003C/mark> responsabilità. A fine 2023, nel periodo \u003Cmark>di\u003C/mark> rinnovo degli organi direttivi, le lavoratrici organizzate vengono a conoscenza \u003Cmark>di\u003C/mark> circa 140 nuove tessere associative \u003Cmark>di\u003C/mark> persone esterne, con diritto \u003Cmark>di\u003C/mark> voto, provenienti dall’area \u003Cmark>di\u003C/mark> influenza \u003Cmark>di\u003C/mark> un ex presidente, ora candidato. All’assemblea \u003Cmark>di\u003C/mark> votazione del nuovo CdA si scopre addirittura una delega falsa, ma il processo \u003Cmark>di\u003C/mark> rovesciamento dell’Associazione continua e il direttivo viene rinnovato, nonostante la contrarietà e i dubbi sollevati dalle lavoratrici.\r\n\r\nIl nuovo direttivo propone modifiche strutturali dell’associazione, spingendo al fondo della catena \u003Cmark>di\u003C/mark> responsabilità e \u003Cmark>di\u003C/mark> gestione molte lavoratrici e socie fondatrici dell’associazione. La non sottoscrizione delle modifiche porta a una situazione vertenziale in cui le lavoratrici decidono \u003Cmark>di\u003C/mark> utilizzare lo strumento dello sciopero, che prosegue per oltre 40 giorni, portando all’esclusione delle lavoratrici dall’associazione e al successivo licenziamento.\r\n\r\nIl 12 dicembre 2024 ci sarà la prima udienza presso il Tribunale \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino a seguito dei ricorsi presentati dalle lavoratrici \u003Cmark>di\u003C/mark> contestazione dei licenziamenti. È indetto un presidio in solidarietà alle ore 10:30 \u003Cmark>di\u003C/mark> fronte al Tribunale, lato c.so Vittorio Emanuele II.\r\n\r\nGli aggiornamenti della vertenza si possono seguire dalle pagine social “La parte invisibile della città”, gestita dalle lavoratrici auto-organizzate dell’associazione.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Cecilia-ex-lavoratrice-Eufemia-riepilogo-vicenda-aggiornamento-sui-processi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel secondo approfondimento della serata parliamo della piattaforma e dello sciopero generale indetto dal sindacato \u003Cmark>di\u003C/mark> base USB per la giornata \u003Cmark>di\u003C/mark> venerdì 13 dicembre 2024.\r\n\r\nLa proclamazione dello sciopero segue una serie \u003Cmark>di\u003C/mark> contrasti e lotte con il Governo relative alla manovra Finanziaria, al Ddl 1660, i nuovi decreti sicurezza, al sostegno alla popolazione palestinese, al contrasto dell’economia \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra. Secondo l’organizzazione sindacale il Governo ha numerose responsabilità circa le difficili condizioni economiche e \u003Cmark>di\u003C/mark> potere d’acquisto della classe lavoratrice italiana, che nelle scelte contenute nella manovra finanziaria vengono messe in secondo piano.\r\n\r\nVengono contestati i recenti rinnovi dei CCNL Commercio e Vigilanza nei porti, in aperta polemica con i sindacati confederali. Questa posizione \u003Cmark>di\u003C/mark> conflitto ha portato alla decisione dell’Unione Sindacale \u003Cmark>di\u003C/mark> Base \u003Cmark>di\u003C/mark> non aderire allo sciopero generale del 29 novembre, condiviso da una molteplicità \u003Cmark>di\u003C/mark> realtà sociali e sindacali, andando in contro a numerose polemiche tra lavoratrici, lavoratori e solidali.\r\n\r\nNe parliamo in diretta con Giovanni, delegato sindacale USB \u003Cmark>di\u003C/mark> Livorno.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Giovanni-delegato-USB-su-sciopero-generale-13-Dicembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel terzo e ultimo approfondimento della serata trattiamo dei recenti sommovimenti in ambito universitario, a seguito dei tagli e delle riorganizzazioni strutturali contenute nella proposta \u003Cmark>di\u003C/mark> legge a firma Bernini.\r\n\r\nNe parliamo in collegamento con Filippo, ricercatore, che ci racconta delle iniziative in programma nel territorio \u003Cmark>di\u003C/mark> Milano.\r\n\r\nAll’università Bicocca sono indette assemblee autonome \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoratrici e lavoratori precari, assemblee sindacali informative indette da FLC-CGIL e si è svolto un corteo e un presidio al Rettorato.\r\n\r\nLa rettrice, Giovanna Iannantuini, è infatti presidentessa della CRUI - Conferenza Rettori Università Italiane – e si è espressa a favore della riforma.\r\n\r\nLa riforma prevede un taglio complessivo \u003Cmark>di\u003C/mark> circa 500 milioni \u003Cmark>di\u003C/mark> euro per Università e ricerca, la creazione \u003Cmark>di\u003C/mark> nuove categorie \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro precario, l’esternalizzazione della ricerca, il rischio reale \u003Cmark>di\u003C/mark> scaricamento dei costi sulle tasse \u003Cmark>di\u003C/mark> studenti e studentesse e apre le porte a una nuova legge delega per la riorganizzazione completa delle università.\r\n\r\nBuon Ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Filippo-su-nascita-assemblea-indipendente-di-ricercatori-e-ricercatrici-di-Milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[620],{"field":118,"matched_tokens":621,"snippet":617,"value":618},[79,80,79,81,82],{"best_field_score":596,"best_field_weight":467,"fields_matched":33,"num_tokens_dropped":49,"score":623,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},"2314894167592927345",{"document":625,"highlight":637,"highlights":642,"text_match":594,"text_match_info":645},{"comment_count":49,"id":626,"is_sticky":49,"permalink":627,"podcastfilter":628,"post_author":603,"post_content":629,"post_date":630,"post_excerpt":55,"post_id":626,"post_modified":631,"post_thumbnail":632,"post_title":633,"post_type":480,"sort_by_date":634,"tag_links":635,"tags":636},"76049","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-07-06-2022/",[437]," \r\n\r\nIl primo argomento lo abbiamo trattato in compagnia di un bracciante agricolo attivo nel foggiano, che ci ha testimoniato l'insostenibile situazione che coinvolge lui e i suoi colleghi.\r\n\r\nEsasperati dalle continue aggressioni subite nelle isolate strade di campagna, tardi di notte o presto al mattino nel tragitto dal lavoro alle loro abitazioni, hanno voluto lanciare un corteo per chiedere delle risposte a questa violenza gratuita, sistemica e totalmente ignorata dalle autorità locali. Ad aggiungere tragedia ad una situazione già pesante, oggi è anche deceduta una donna di 74 anni in un'incidente stradale mentre stava per recarsi al lavoro alle primi luci dell'alba, stavolta in provincia di Bari.\r\n\r\nDi seguito vi proponiamo la loro chiamata al corteo, che si svolgerà a Foggia l'11 giugno dalle 10 del mattino :\r\n\r\n\"Come già accaduto in anni passati, i braccianti africani tornano a denunciare molteplici aggressioni a evidente sfondo razzista, accadute lo scorso fine settimana, che hanno coinvolto almeno una decina di persone attaccate in diverse zone della città di Foggia, e altre a Borgo Mezzanone.\r\n\r\nLe aggressioni sono avvenute alle prime luci dell’alba: mentre i braccianti si recavano al lavoro a bordo delle loro biciclette sono stati avvicinati da auto o motorini, da cui sono partiti lanci di pietre, schiaffi e pugni. In altri casi chi si trovava sui veicoli ha deliberatamente cercato di fare cadere i lavoratori africani dalle loro biciclette per poi aggredirli una volta a terra.\r\nTre di questi lavoratori sono rimasti feriti ma non tutti si sono recati in ospedale, per paura e con la consapevolezza che difficilmente avrebbero ricevuto le cure necessarie.\r\n\r\n\r\nE’ ora di dire basta a queste violenze, figlie della stessa cultura che discrimina gli immigrati attraverso leggi fatte per dividere e sfruttare, attraverso ostacoli burocratici, ghettizzazione e personale razzista negli ospedali, nelle questure e in altri uffici pubblici.\r\nI lavoratori e le lavoratrici delle campagne della provincia di Foggia chiamano all’appello gli e le antirazziste in tutta Italia, affinché sostengano la loro battaglia contro tutte le forme di violenza razzista e per il riconoscimento di documenti, case e contratti che rendano loro la vita vivibile. Abbiamo sofferto abbastanza e siamo stanchi di parole al vento!\r\n\r\n\r\nCi troviamo sabato mattina, 11 giugno, alle h. 10 al piazzale della stazione di Foggia. Da qui partiremo in corteo per arrivare alla Prefettura, dove chiediamo di incontrare le autorità per avere risposte immediate. Basta razzismo, documenti case e contratti per tutt*\"\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/F_m_07_06_Lancio-manifestazione-11-a-Foggia-contro-violenza-razzista.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in con Pasquale rsa Fiom alle car Fiat /Stellatis mirafiori sullo sciopero del 31/05/22.\r\n\r\n\r\nQualcosa inizia a scricchiolare nella fragile pace sociale delle aziende Stellantis in Italia. Pomigliano, Melfi, Mirafiori, migliaia di operai costretti a lavorare a ritmi insostenibili, meno di un minuto ad operazione, con un caldo tale da svenire. E per queste ragioni che gli scioperi nelle fabbriche cominciano il 27/05/22 a Pomigliano, il giorno dello sciopero, proprio nello stabilimento\r\nin cui, era stato imposto, nel 2010, il nuovo contratto voluto guarda caso da Marchionne, con condizioni addirittura peggiori per i dipendenti con l’introduzione dei nuovi criteri organizzativi del World Class Manifacturing.\r\nSi arriva al giorno 31/05 con lo sciopero a mirafiori i motivi gli stessi: l’insostenibilità del caldo e dei ritmi, l’organico ridotto, si produce di più con meno operai. Lo sciopero è parecchio partecipato.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/F_m_07_06_Pasquale-RSU-Fiom-su-sciopero-a-Mirafiori.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento lo abbiamo approfondito grazie al collegamento telefonico con Stefano del Coordinamento Lavoratori No Green Pass. Abbiamo voluto farci raccontare come è andata la contestazione durante un evento del festival dell'economia e come continua a procedere il cammino di questo coordinamento che dalla singola questione del certificato verde, và estendenendo il suo campo di interesse a sempre più ambiti nei quali si evidenziani discriminazioni ed ingiustizie sociali. Dal comunicato di lancio dell'iniziativa svoltasi il 2 Giugno:\r\n\r\n\"Dal 31 maggio al 4 giugno si svolge a Torino il Festival Internazionale dell’Economia, dal titolo: “Merito, diversità e giustizia sociale”. Tra promotori e ospiti, molto spesso coincidenti, ci sono Fondazione e Compagnia di San Paolo, Confindustria, il Comune, l'Università di Torino, i sindacati, numerosi esponenti del governo e sedicenti intellettuali. A mediare sono i media, principalmente giornalisti e scrittori. Le parole chiave sono “uguaglianza”, “inclusione”, “resilienza”, “sostenibilità” e “responsabilità sociale”. Secondo Tito Boeri, direttore del festival, l’obiettivo comune è ridurre “il senso di ingiustizia che molti perdenti nutrono” nei confronti della società. Noi stiamo dalla parte dei “perdenti”!\r\nVogliamo riportare alla memoria alcuni episodi recenti che questo festival ha evidentemente rimosso. Troviamo la Compagnia di San Paolo tra gli attori protagonisti, tre anni fa, del cosiddetto \"sgombero dolce\" delle palazzine dell'Ex-Moi dove vivevano centinaia di rifugiati esclusi dall'accoglienza. I progetti sociali offerti dalla fondazione filantropica hanno coinvolto solo una minoranza di abitanti. Da allora, gli esclusi dai progetti dormono in strada o ammassati in case fatiscenti. L’intervento del terzo settore ha solo contribuito a rompere i legami fra gli occupanti, facilitando così il lavoro della polizia. Nel 2021 il presidente della Circoscrizione 7 (PD) ordina di rimuovere le panchine sul Lungo Dora per impedirne l’uso a cittadini sgraditi. Nei giorni più freddi dell'inverno, il Comune ordina lo sgombero dei senza tetto dai portici del centro storico privandoli delle coperte che vengono gettate nei camion dell'immondizia davanti ai loro occhi. Questa è la prassi della “lotta all’emarginazione” in questa città.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/F_m_07_06_Contestazione-festival-economia-e-percorso-coord.lav_.-no-gp.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","9 Giugno 2022","2022-06-09 23:28:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/286440408_5505106886222058_6006858531246434206_eviii-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 07/06/2022",1654815950,[],[],{"post_content":638},{"matched_tokens":639,"snippet":640,"value":641},[80,79,81,82,79],"coincidenti, ci sono Fondazione e \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, Confindustria, il Comune, l'Università \u003Cmark>di\u003C/mark>"," \r\n\r\nIl primo argomento lo abbiamo trattato in \u003Cmark>compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> un bracciante agricolo attivo nel foggiano, che ci ha testimoniato l'insostenibile situazione che coinvolge lui e i suoi colleghi.\r\n\r\nEsasperati dalle continue aggressioni subite nelle isolate strade \u003Cmark>di\u003C/mark> campagna, tardi \u003Cmark>di\u003C/mark> notte o presto al mattino nel tragitto dal lavoro alle loro abitazioni, hanno voluto lanciare un corteo per chiedere delle risposte a questa violenza gratuita, sistemica e totalmente ignorata dalle autorità locali. Ad aggiungere tragedia ad una situazione già pesante, oggi è anche deceduta una donna \u003Cmark>di\u003C/mark> 74 anni in un'incidente stradale mentre stava per recarsi al lavoro alle primi luci dell'alba, stavolta in provincia \u003Cmark>di\u003C/mark> Bari.\r\n\r\n\u003Cmark>Di\u003C/mark> seguito vi proponiamo la loro chiamata al corteo, che si svolgerà a Foggia l'11 giugno dalle 10 del mattino :\r\n\r\n\"Come già accaduto in anni passati, i braccianti africani tornano a denunciare molteplici aggressioni a evidente sfondo razzista, accadute lo scorso fine settimana, che hanno coinvolto almeno una decina \u003Cmark>di\u003C/mark> persone attaccate in diverse zone della città \u003Cmark>di\u003C/mark> Foggia, e altre a Borgo Mezzanone.\r\n\r\nLe aggressioni sono avvenute alle prime luci dell’alba: mentre i braccianti si recavano al lavoro a bordo delle loro biciclette sono stati avvicinati da auto o motorini, da cui sono partiti lanci \u003Cmark>di\u003C/mark> pietre, schiaffi e pugni. In altri casi chi si trovava sui veicoli ha deliberatamente cercato \u003Cmark>di\u003C/mark> fare cadere i lavoratori africani dalle loro biciclette per poi aggredirli una volta a terra.\r\nTre \u003Cmark>di\u003C/mark> questi lavoratori sono rimasti feriti ma non tutti si sono recati in ospedale, per paura e con la consapevolezza che difficilmente avrebbero ricevuto le cure necessarie.\r\n\r\n\r\nE’ ora \u003Cmark>di\u003C/mark> dire basta a queste violenze, figlie della stessa cultura che discrimina gli immigrati attraverso leggi fatte per dividere e sfruttare, attraverso ostacoli burocratici, ghettizzazione e personale razzista negli ospedali, nelle questure e in altri uffici pubblici.\r\nI lavoratori e le lavoratrici delle campagne della provincia \u003Cmark>di\u003C/mark> Foggia chiamano all’appello gli e le antirazziste in tutta Italia, affinché sostengano la loro battaglia contro tutte le forme \u003Cmark>di\u003C/mark> violenza razzista e per il riconoscimento \u003Cmark>di\u003C/mark> documenti, case e contratti che rendano loro la vita vivibile. Abbiamo sofferto abbastanza e siamo stanchi \u003Cmark>di\u003C/mark> parole al vento!\r\n\r\n\r\nCi troviamo sabato mattina, 11 giugno, alle h. 10 al piazzale della stazione \u003Cmark>di\u003C/mark> Foggia. Da qui partiremo in corteo per arrivare alla Prefettura, dove chiediamo \u003Cmark>di\u003C/mark> incontrare le autorità per avere risposte immediate. Basta razzismo, documenti case e contratti per tutt*\"\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/F_m_07_06_Lancio-manifestazione-11-a-Foggia-contro-violenza-razzista.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in con Pasquale rsa Fiom alle car Fiat /Stellatis mirafiori sullo sciopero del 31/05/22.\r\n\r\n\r\nQualcosa inizia a scricchiolare nella fragile pace sociale delle aziende Stellantis in Italia. Pomigliano, Melfi, Mirafiori, migliaia \u003Cmark>di\u003C/mark> operai costretti a lavorare a ritmi insostenibili, meno \u003Cmark>di\u003C/mark> un minuto ad operazione, con un caldo tale da svenire. E per queste ragioni che gli scioperi nelle fabbriche cominciano il 27/05/22 a Pomigliano, il giorno dello sciopero, proprio nello stabilimento\r\nin cui, era stato imposto, nel 2010, il nuovo contratto voluto guarda caso da Marchionne, con condizioni addirittura peggiori per i dipendenti con l’introduzione dei nuovi criteri organizzativi del World Class Manifacturing.\r\nSi arriva al giorno 31/05 con lo sciopero a mirafiori i motivi gli stessi: l’insostenibilità del caldo e dei ritmi, l’organico ridotto, si produce \u003Cmark>di\u003C/mark> più con meno operai. Lo sciopero è parecchio partecipato.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/F_m_07_06_Pasquale-RSU-Fiom-su-sciopero-a-Mirafiori.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento lo abbiamo approfondito grazie al collegamento telefonico con Stefano del Coordinamento Lavoratori No Green Pass. Abbiamo voluto farci raccontare come è andata la contestazione durante un evento del festival dell'economia e come continua a procedere il cammino \u003Cmark>di\u003C/mark> questo coordinamento che dalla singola questione del certificato verde, và estendenendo il suo campo \u003Cmark>di\u003C/mark> interesse a sempre più ambiti nei quali si evidenziani discriminazioni ed ingiustizie sociali. Dal comunicato \u003Cmark>di\u003C/mark> lancio dell'iniziativa svoltasi il 2 Giugno:\r\n\r\n\"Dal 31 maggio al 4 giugno si svolge a Torino il Festival Internazionale dell’Economia, dal titolo: “Merito, diversità e giustizia sociale”. Tra promotori e ospiti, molto spesso coincidenti, ci sono Fondazione e \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, Confindustria, il Comune, l'Università \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino, i sindacati, numerosi esponenti del governo e sedicenti intellettuali. A mediare sono i media, principalmente giornalisti e scrittori. Le parole chiave sono “uguaglianza”, “inclusione”, “resilienza”, “sostenibilità” e “responsabilità sociale”. Secondo Tito Boeri, direttore del festival, l’obiettivo comune è ridurre “il senso \u003Cmark>di\u003C/mark> ingiustizia che molti perdenti nutrono” nei confronti della società. Noi stiamo dalla parte dei “perdenti”!\r\nVogliamo riportare alla memoria alcuni episodi recenti che questo festival ha evidentemente rimosso. Troviamo la \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark> tra gli attori protagonisti, tre anni fa, del cosiddetto \"sgombero dolce\" delle palazzine dell'Ex-Moi dove vivevano centinaia \u003Cmark>di\u003C/mark> rifugiati esclusi dall'accoglienza. I progetti sociali offerti dalla fondazione filantropica hanno coinvolto solo una minoranza \u003Cmark>di\u003C/mark> abitanti. Da allora, gli esclusi dai progetti dormono in strada o ammassati in case fatiscenti. L’intervento del terzo settore ha solo contribuito a rompere i legami fra gli occupanti, facilitando così il lavoro della polizia. Nel 2021 il presidente della Circoscrizione 7 (PD) ordina \u003Cmark>di\u003C/mark> rimuovere le panchine sul Lungo Dora per impedirne l’uso a cittadini sgraditi. Nei giorni più freddi dell'inverno, il Comune ordina lo sgombero dei senza tetto dai portici del centro storico privandoli delle coperte che vengono gettate nei camion dell'immondizia davanti ai loro occhi. Questa è la prassi della “lotta all’emarginazione” in questa città.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/F_m_07_06_Contestazione-festival-economia-e-percorso-coord.lav_.-no-gp.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[643],{"field":118,"matched_tokens":644,"snippet":640,"value":641},[80,79,81,82,79],{"best_field_score":596,"best_field_weight":467,"fields_matched":33,"num_tokens_dropped":49,"score":623,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},{"document":647,"highlight":660,"highlights":665,"text_match":594,"text_match_info":668},{"comment_count":49,"id":648,"is_sticky":49,"permalink":649,"podcastfilter":650,"post_author":651,"post_content":652,"post_date":653,"post_excerpt":55,"post_id":648,"post_modified":654,"post_thumbnail":655,"post_title":656,"post_type":480,"sort_by_date":657,"tag_links":658,"tags":659},"40127","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-puntata-del-27-gennaio-2017/",[443],"macerie su macerie","Una piccola rassegna di notizie salienti della settimana torinese, dalle bollette salate nei blocchi ATC al consolidamento della partnership tra Comune e Compagnia di San Paolo, per poi passare a un approfondimento sulle politiche di partecipazione attiva della cittadinanza (effettiva e reclamata a gran voce) e concludere con un excursus storico sugli albori della Torino industriale.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/uno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/due.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/tre.mp3\"][/audio]","31 Gennaio 2017","2018-10-17 23:05:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/meeting_2-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 27 gennaio 2017. Rassegna volante e partecipazione attiva!",1485888346,[],[],{"post_content":661},{"matched_tokens":662,"snippet":663,"value":664},[80,79,81,82],"della partnership tra Comune e \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, per poi passare a un","Una piccola rassegna \u003Cmark>di\u003C/mark> notizie salienti della settimana torinese, dalle bollette salate nei blocchi ATC al consolidamento della partnership tra Comune e \u003Cmark>Compagnia\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>San\u003C/mark> \u003Cmark>Paolo\u003C/mark>, per poi passare a un approfondimento sulle politiche \u003Cmark>di\u003C/mark> partecipazione attiva della cittadinanza (effettiva e reclamata a gran voce) e concludere con un excursus storico sugli albori della Torino industriale.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/uno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/due.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/tre.mp3\"][/audio]",[666],{"field":118,"matched_tokens":667,"snippet":663,"value":664},[80,79,81,82],{"best_field_score":596,"best_field_weight":467,"fields_matched":33,"num_tokens_dropped":49,"score":623,"tokens_matched":128,"typo_prefix_score":49},6637,{"collection_name":480,"first_q":15,"per_page":14,"q":15},["Reactive",672],{},["Set"],["ShallowReactive",675],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fbdqPGtUG0wg62NbV3u_9eLYE32U1GSIDpyZ30EW2a2w":-1},true,"/search?query=compagnia+di+san+paolo"]