","Covid19, preparazione di una distopia di merci e risorse umane domestiche","post",1583492646,[60,61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/assembramenti/","http://radioblackout.org/tag/centri-commerciali/","http://radioblackout.org/tag/comparto-culturale/","http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/e-learning/","http://radioblackout.org/tag/merci/","http://radioblackout.org/tag/smart-working/",[27,33,31,68,21,15,25],"coronavirus",{"post_content":70,"tags":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"culturale","la scuola, o qualsiasi formulazione \u003Cmark>culturale\u003C/mark>, sottratti ai bisogni di edifici","Un mondo abitato da pochi sospetti passanti e consegne a domicilio, anche di servizi, come la scuola, o qualsiasi formulazione \u003Cmark>culturale\u003C/mark>, sottratti ai bisogni di edifici o incontri e relazioni \"reali\"; lo smart-working, l'e-learning, l'individualizzazione delle esistenze, rese tristemente domestiche con l'eliminazione del luogo fisico di aggregazione, private di ogni effusione o umanizzazione del rapporto \"personale\" (e di occasione di organizzazione tra sfruttamenti simili), laddove più nulla è personalizzato, bensì mediato da meccanismi di controllo digitali, software – privatissimi – che si appropriano di dati sensibili, mentre si fa lezione a distanza o si propongono film su Netflix, perché i cinema sono ormai diroccati dall'incuria del fallimento... come tutto il \u003Cmark>comparto\u003C/mark> della cultura che non sia inscatolabile e privato della sua naturalezza. Intanto i luoghi deputati all'accaparramento di merci non subiscono alcuna chiusura e si assiste al cambiamento della idea di quali siano i servizi essenziali. La trasformazione della mentalità e delle sensibilità.\r\n\r\n\r\n\r\nL'occasione per introdurre strumenti di questo tipo è data dal laboratorio sociale chiamato coronavirus, che si fa scudo delle morti – e del panico indotto mediaticamente – per cambiare profondamente in senso autoritario il consesso \u003Cmark>culturale\u003C/mark>, lavorativo e conseguentemente il consumo e la mobilità delle persone; la badanza e il patriarcato che si eterna anche e soprattutto con la sottrazione di welfare che deve liberare l'esistenza e il lavoro essenzialmente femminile. Un film di fantascienza che ricorda molto i mondi distopici di Ballard.\r\n\r\nAbbiamo cercato di proiettare quel film, preconizzandoo quei mondi nella loro sulfurea asetticità futuribile con Stefano Capello:\r\n\r\nIl lavoro, il bisogno e la socialità al tempo del covid19\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_05_virus-di-troia.mp3\"][/audio]",[76,78,80,84,86,88,90],{"matched_tokens":77,"snippet":27},[],{"matched_tokens":79,"snippet":33},[],{"matched_tokens":81,"snippet":83},[82,72],"comparto","\u003Cmark>comparto\u003C/mark> \u003Cmark>culturale\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":68},[],{"matched_tokens":87,"snippet":21},[],{"matched_tokens":89,"snippet":15},[],{"matched_tokens":91,"snippet":25},[],[93,99],{"field":34,"indices":94,"matched_tokens":96,"snippets":98},[95],2,[97],[82,72],[83],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1157451471441625000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":95,"num_tokens_dropped":46,"score":106,"tokens_matched":95,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":108,"highlight":128,"highlights":133,"text_match":136,"text_match_info":137},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":46,"id":111,"is_sticky":46,"permalink":112,"post_author":49,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":52,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":57,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":124},[43],[45],"80958","http://radioblackout.org/2023/03/cultura-della-difesa-un-team-di-esperti-per-la-propaganda-di-guerra/","Quattordici superconsulenti del ministro Guido Crosetto “a titolo gratuito”, giornalisti, docenti universitari e manager industriali, per dar vita al Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa. Diverse testate nazionali hanno rilanciato la notizia dell’istituzione, lo scorso 21 febbraio, di quello che è già stato definito – erroneamente – il think tank personale di Crosetto.\r\nLa scarsissima attenzione dei media e dell’opinione pubblica sul dilagante processo di penetrazione delle forze armate e delle industrie del comparto militare nel tessuto sociale, culturale ed economico del paese, particolarmente nel mondo dell’istruzione di ogni ordine e grado e della ricerca accademica, conduce oggi all’errore di “personalizzare”, nella figura di Guido Crosetto, il neo-comitato che “dovrà sottrarre il tema all’esclusivo dibattito sulle armi e la guerra”, per spostare l’attenzione “anche sull’impatto che la difesa nel suo complesso ha sulla vita di tutti i giorni”.\r\nCon Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista e blogger, abbiamo provato a ricostruire il lungo processo gestionale della “cultura della difesa” che ha visto promotori e sponsor tutte le forze politiche alla guida dei governi degli ultimi quindici anni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-21-mazzeo-cultura-difesa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","21 Marzo 2023","2023-03-21 14:51:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/arton135257-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/arton135257-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/arton135257-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/arton135257-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/arton135257-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/arton135257.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cultura della Difesa? 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In primis e già in corso (l'esempio di Fortaleza lo dimostra) nelle carceri e come deterrente ai cartelli del narcoraffico, indotti a elidersi fisicamente a vicenda, mettendoli in contatto tra loro nella detenzione (una nuova interpretazione ancora più feroce della Guerra alla droga: licença para matàr).\r\n\r\nA cominciare dunque dall'aver sottratto alla Funai la gestione del territorio indigeno, così i fazendeiros possono tornare a sfruttare come vogliono il territorio e distruggere comunità e quilombos, assassinare indigeni... sradicare foreste, i primi passi dimostrano la volontà di sterminio di queste realtà, una cancellazione anche fisica, oltreché culturale. E infatti anche il comparto educativo è nel mirino dei primi provvedimenti, improntati all'oscurantismo delle sette che hanno sostenuto Bolsonaro e alla cancellazione della storia in funzione di indottrinamento delle giovani generazioni, orientandole al militarismo... e poi di conseguenza gli attacchi vanno al mondo lgbtq.\r\n\r\nAltra conferma delle più orribili precognizioni è l'impatto che l'interpretazione del neoliberismo di Bolsonaro e dei suoi sponsor e ministri collaboratori siano improntati a un capitalismo economico persino peggiore di quello del \"trumpismo\", perché si aggiunge una componente militare all'intento di ottenere una privatizzazione generalizzata. Una presenza dell'esercito che già si era sperimentata con Temer – quello trascorso è l'anno in cui le favelas carioca hanno sopportato l'intervento militar, concluso con il maggior numero di morti dal 2007 (1444 morti per mano poliziesca fino a novembre, per lo più neri) – e che s'immagina sarà inasprito da Bolsonaro, avvalendosi delle leggi antiterrorismo ereditate dall'esecutivo al potere ancor prima dell'impeachment di Dilma, che si sta accanendo già contro il movimento Sem Terra, di nuovo il soggetto forte in prima linea che verrà criminalizzato sicuramente per poterlo piegare.\r\n\r\nUna reazione con mobilitazioni ancora non si registra, ma proprio perché ci si aspettava un risultato del genere dalla elezione del nostalgico militare sostenuto dalle sette e dalle molte chiese reazionarie che si moltiplicano nel paese comincia a montare la mobilitazione, la cui prima espressione è attesa probabilmente dopo... il carnevale: siamo pur sempre in Brasile.\r\n\r\nPer cominciare a capire gli orrori in preparazione abbiamo chiamato Fiammetta, ricercatrice a Porto Alegre: i particolari che ci ha fornito e le sue esperienze dirette ben miscelate con le sue analisi ci hanno dischiuso un baratro terrificante a tinte fosche che si va allargando:\r\n\r\nbolsonaro\r\n\r\n ","18 Gennaio 2019","2019-01-18 17:15:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-768x434.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/bolsonar-1024x578.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Biblia, Boi, Bala: Bolsonaro",1547816359,[155,156,157,158,159,160,161,162],"http://radioblackout.org/tag/bolsonaro/","http://radioblackout.org/tag/brasil/","http://radioblackout.org/tag/cartelli-narcos/","http://radioblackout.org/tag/entreguismo/","http://radioblackout.org/tag/favelas/","http://radioblackout.org/tag/funai/","http://radioblackout.org/tag/quilombos/","http://radioblackout.org/tag/sem-terra/",[164,165,29,23,166,17,19,167],"bolsonaro","brasil","favelas","sem terra",{"post_content":169},{"matched_tokens":170,"snippet":171,"value":172},[72,82],"una cancellazione anche fisica, oltreché \u003Cmark>culturale\u003C/mark>. 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Interpretando il pensiero e l'organizzazione logistica come uno dei fondamenti del continuum tra guerra guerreggiata e pace capitalistica, è evidente l'urgenza di passare dal simbolico al pratico.\r\n\r\nCon un compagno da Genova lanciamo il blocco del porto del 25 giugno (dalle ore 6, piazzale San Benigno) parlando dell'indistinzione tra civile e militare nella movimentazione di armi, per cui ogni giorno è buono per provare a mettersi di mezzo, della centralità della città ligure all'interno dei progetti di mobilità militare - dal porto alle autostrade e ferrovie, con la presenza del supercomputer Da Vinci 1 - e di transizione ecologica, un mito culturale e materiale funzionale (anche) alla guerra interna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTracciamo poi un collegamento con l'attuale mobilitazione di ferrovieri e manutentori, che può assumere risvolti antimilitaristi soprattutto nel comparto cargo, dato il recente accordo Leonardo-RFI per la mobilità militare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/ferrovie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo con un approfondimento con studentx di Fisica, per parlare del corteo di sabato - che ha individuato in ENI e Intesa Sanpaolo due tra i responsabili della guerra nella città di Torino e si è preso i binari dei treni a Porta Nuova - e invitare ricercatori e studenti a disertare il reclutamento bellico-scientifico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/studentifisica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Giugno 2024","2024-06-19 21:54:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno.jpg 550w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dal porto di Genova alle ferrovie. 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Interpretando il pensiero e l'organizzazione logistica come uno dei fondamenti del continuum tra guerra guerreggiata e pace capitalistica, è evidente l'urgenza di passare dal simbolico al pratico.\r\n\r\nCon un compagno da Genova lanciamo il blocco del porto del 25 giugno (dalle ore 6, piazzale San Benigno) parlando dell'indistinzione tra civile e militare nella movimentazione di armi, per cui ogni giorno è buono per provare a mettersi di mezzo, della centralità della città ligure all'interno dei progetti di mobilità militare - dal porto alle autostrade e ferrovie, con la presenza del supercomputer Da Vinci 1 - e di transizione ecologica, un mito \u003Cmark>culturale\u003C/mark> e materiale funzionale (anche) alla guerra interna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTracciamo poi un collegamento con l'attuale mobilitazione di ferrovieri e manutentori, che può assumere risvolti antimilitaristi soprattutto nel \u003Cmark>comparto\u003C/mark> cargo, dato il recente accordo Leonardo-RFI per la mobilità militare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/ferrovie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo con un approfondimento con studentx di Fisica, per parlare del corteo di sabato - che ha individuato in ENI e Intesa Sanpaolo due tra i responsabili della guerra nella città di Torino e si è preso i binari dei treni a Porta Nuova - e invitare ricercatori e studenti a disertare il reclutamento bellico-scientifico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/studentifisica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[202],{"field":100,"matched_tokens":203,"snippet":199,"value":200},[72],1155199671761633300,{"best_field_score":206,"best_field_weight":139,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":207,"tokens_matched":95,"typo_prefix_score":46},"1112386306048","1155199671761633393",{"document":209,"highlight":233,"highlights":238,"text_match":204,"text_match_info":241},{"cat_link":210,"category":211,"comment_count":46,"id":212,"is_sticky":46,"permalink":213,"post_author":49,"post_content":214,"post_date":215,"post_excerpt":52,"post_id":212,"post_modified":216,"post_thumbnail":217,"post_thumbnail_html":218,"post_title":219,"post_type":57,"sort_by_date":220,"tag_links":221,"tags":227},[43],[45],"34805","http://radioblackout.org/2016/03/34805/","Brutta sorpresa nell'uovo di Pasqua per i lavoratori della Reggia di Venaria. Infatti il nuovo bando di gara per i servizi di biglietteria, vigilanza e sorveglianza non garantisce il totale riassorbimento dei lavoratori attualmente impegnati nella Reggia sabauda. Inoltre è previsto un taglio di ore di circa il 38% ed il mancato mantenimento del contratto collettivo nazionale Federculture. Tutto questo in un settore, quello turistico, che nella nostra città gode di ottima salute e sul quale, a parole, si vorrebbe costruire un'offerta culturale di qualità che evidentemente riguarda le cose ma non le persone.\r\nCosì mentre il direttore Turetta può contare su un lauto stipendio di svariate migliaia di euro al mese, i dipendenti rischiano il posto di lavoro ed i pochi che riusciranno a mantenerlo potrebbero portare a casa uno stipendio ben più leggero.\r\nRegistriamo ancora una volta come le esternalizzazioni siano un dispositivo di disciplinarmente e governo dei lavoratori senza eguali, dato che consente anche nel comparto pubblico di trattare gente con un contratto a tempo indeterminato alla stregua dei troppi precari, per di più disconoscendo ogni responsabilità come sta facendo in questo i giorni proprio Turetta che si ostina a non incontrare e non ascoltare quelli che sono effettivamente dei dipendenti della Reggia di Venaria.\r\nNe abbiamo parlato con Sacha, compagno e lavoratore della Reggia di Venaria assunto tramite cooperativa come la metà dei dipendenti della residenza sabauda.\r\n ","30 Marzo 2016","2016-04-01 21:02:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/12923288_1574645036182141_4938816486386856247_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/12923288_1574645036182141_4938816486386856247_n-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/12923288_1574645036182141_4938816486386856247_n-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/12923288_1574645036182141_4938816486386856247_n-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/12923288_1574645036182141_4938816486386856247_n.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Reggia di Venaria: quando la crescita non esclude i tagli",1459376401,[222,223,224,225,226],"http://radioblackout.org/tag/capitale/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lotta/","http://radioblackout.org/tag/reggia-di-venaria/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[228,229,230,231,232],"capitale","lavoro","lotta","reggia di venaria","sciopero",{"post_content":234},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[72],"parole, si vorrebbe costruire un'offerta \u003Cmark>culturale\u003C/mark> di qualità che evidentemente riguarda","Brutta sorpresa nell'uovo di Pasqua per i lavoratori della Reggia di Venaria. 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Dal comunicato di invito all'evento:\r\n\r\n[..]In questi trent'anni il lavoro in Italia, e in particolare a Torino, è cambiato profondamente. Non siamo più la città-fabbrica che i meno giovani ricordano. Tutte e tutti coloro che ancora fino ai primi anni ottanta in un modo o nell'altro sarebbero finiti a lavorare in fabbrica, oggi fanno altri lavori o si arrangiano tra lavoro nero e lunghi periodi di disoccupazione. \r\nLe promesse degli anni novanta, quelle di una Torino che si sarebbe rilanciata tra alta tecnologia, turismo culturale e terziario avanzato, però sono state tutte tradite. \r\nOggi il lavoro a Torino e nella nostra zona è soprattutto lavoro povero, con contrattai nazionali impresentabili, part-time involontari e un diffusissimo ricorso al meccanismo dell'appalto, dietro a cui si cela una vera e propria intermediazione di mano d'opera.\r\nSi lavora sempre di più, sempre peggio e sempre meno pagate/i. \r\nNello stesso tempo il lavoro si è polverizzato in un numero impressionante di piccoli nuclei di lavoratrici e lavoratori sempre meno messe/i nelle condizioni di esercitare una capacità di contrattazione con controparti o troppo lontane o troppo evanescenti. \r\nCome organizzare oggi queste lavoratrici e questi lavoratori? \r\nCome costruire una rete di soggettività che sia in grado di portare sul terreno sociale la sfida a un sistema imprenditoriale allo stesso tempo fragile e onnipotente? \r\nQueste le domande che ci siamo poste e che discuteremo con Salvatore Cominu, ricercatore attivo fin dalla seconda metà degli anni ottanta.[..]\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_23_05_Salvatore-Cominu-su-cambiamenti-mondo-del-lavoro-a-Torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello di una vicenda (seconda intervista, minuto 7:28) che avevamo già trattato, che riguarda Simone Zito, docente dell' istituto Ferrari di Susa e attivo nel Coordinamento Docenti Val Susa. Questa volta abbiamo intervistato proprio lui per farci raccontare come si è evoluto questo accanimento da parte della dirigente scolastica nei confronti del docente, alla luce anche dell'incontro svoltosi poco prima della nostra diretta presso l'USR (Ufficio Scolastico Regionale). Oltre a questo abbiamo discusso sulle possibili prospettive e approci di lotta nel questo comparto scolastico e ricordato gli ultimi appuntamenti pubblici che vedrà coinvolto il Coordinamento Docenti Val Susa, in particolare questo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_23_05_Simone-Zito-docente-su-vicende-scuola-Ferrari-Susa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto con Mahmood del SiCobas Torino, sulla lunga ed estenuante lotta dei lavoratori della Raspini nel pinerolese che ha portato al licenziamento di uno dei lavoratori più attivi. In risposta a questo atto intimidatorio sono stati messi in piedi ancora 3 giorni di sciopero ed un incontro è stato ottenuto dai lavoratori e dal sindacato con la prefettura, la Raspini e la Professional Solutions (ramo di Adecco), intermediatrice della manodopera. 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