","KURDISTAN: ATTACCO AD ANKARA, BOMBARDAMENTI TURCHI, COLLOQUI CON ÖCALAN","post",1729879219,[64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/conflitti-globali/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/pkk/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[15,21,70,71,18],"Ocalan","pkk",{"tags":73},[74,79,81,83,85],{"matched_tokens":75,"snippet":78},[76,77],"conflitti","globali","\u003Cmark>conflitti\u003C/mark> \u003Cmark>globali\u003C/mark>",{"matched_tokens":80,"snippet":21},[],{"matched_tokens":82,"snippet":70},[],{"matched_tokens":84,"snippet":71},[],{"matched_tokens":86,"snippet":18},[],[88],{"field":38,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[50],[91],[76,77],[78],1157451471441625000,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":97,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},"2211897868544",13,"1157451471441625193",{"document":99,"highlight":114,"highlights":124,"text_match":93,"text_match_info":130},{"cat_link":100,"category":101,"comment_count":50,"id":102,"is_sticky":50,"permalink":103,"post_author":53,"post_content":104,"post_date":105,"post_excerpt":56,"post_id":102,"post_modified":106,"post_thumbnail":107,"post_thumbnail_html":108,"post_title":109,"post_type":61,"sort_by_date":110,"tag_links":111,"tags":113},[47],[49],"88156","http://radioblackout.org/2024/03/accordi-bilaterali-tra-turchia-ed-iraq/","È di pochi giorni fa la notizia di alcuni incontri diplomatici che hanno visto confrontarsi funzionari del ministero degli Esteri e della Difesa turchi con esponenti del governo iraqeno.\r\n\r\nL’obiettivo di questi incontri è duplice. Da un lato, il governo di Erdogan è intenzionato ad aumentare la pressione sul PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, che dalle montagne del Kurdistan iraqeno combatte attivamente contro le truppe turche. Il governo di Baghdad, in seguito alle richieste turche, ha recentemente dichiarato il PKK „organizzazione terroristica“ sul proprio territorio nazionale, ponendo quindi le basi per una possibile operazione congiunta turco-iraqena contro i combattenti curdi nel Nord del paese.\r\nDall’altro lato, la Turchia punta ad una espansione della propria zona di influenza politica ed economica, intervenendo in Iraq con un piano di investimento infrastrutturale da 17 miliardi di dollari. Si tratta del progetto di costruzione di un nuovo corridoio logistico che conduca da al-Haw, porto sulla costa meridionale dell'Iraq, direttamente al confine turco, attraversando le zone attualmente controllate dal Kurdistan Regional Government e in cui opera proprio il PKK.\r\n\r\nIl corridoio - dal nome accattivante di „Development Route“ - è destinato a comprendere un’autostrada e una ferrovia ad alta velocità, con la possibilità futura di costruire anche un oleodotto. Il progetto acquista una centralità ancora maggiore dal momento in cui l’aggressione israeliana a Gaza ha provocato il tentativo di blocco yemenita - con attacchi missilistici contro le navi occidentali quasi quotidiani - nei confronti dei flussi logistici che attraversano il canale di Suez.\r\n\r\nL’idea di un nuovo corridoio logistico che unisca il golfo Persico e l’Europa è quindi quella di garantire la regolarità dei flussi di merci e di energia che provengono dall’India e dall’estremo Oriente, approfittando della guerra attualmente in corso in Medio Oriente, garantendo alla Turchia l’espansione della propria sfera di influenza politica ed economica in Iraq, e fornendo contemporaneamente l’opportunità al governo di Erdogan di intervenire direttamente contro il PKK lungo il proprio confine meridionale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/JACOPOBINDIRADIO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Marzo 2024","2024-03-22 14:30:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"129\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15-300x129.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15-300x129.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15-1024x441.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15-768x330.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15-100x44.png 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Bildschirmfoto-2024-03-22-um-14.26.15.png 1534w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Accordi bilaterali tra Turchia ed Iraq",1711117832,[64,112,65,68],"http://radioblackout.org/tag/iraq/",[15,24,21,18],{"tags":115},[116,118,120,122],{"matched_tokens":117,"snippet":78},[76,77],{"matched_tokens":119,"snippet":24},[],{"matched_tokens":121,"snippet":21},[],{"matched_tokens":123,"snippet":18},[],[125],{"field":38,"indices":126,"matched_tokens":127,"snippets":129},[50],[128],[76,77],[78],{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":97,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},{"document":132,"highlight":154,"highlights":168,"text_match":93,"text_match_info":174},{"cat_link":133,"category":134,"comment_count":50,"id":135,"is_sticky":50,"permalink":136,"post_author":53,"post_content":137,"post_date":138,"post_excerpt":56,"post_id":135,"post_modified":139,"post_thumbnail":140,"post_thumbnail_html":141,"post_title":142,"post_type":61,"sort_by_date":143,"tag_links":144,"tags":150},[47],[49],"52025","http://radioblackout.org/2019/01/sale-la-tensione-tra-israele-e-iran-siria-territorio-di-scontro/","I cacciabombardieri israeliani hanno lanciato, nella notte tra domenica e lunedì, un nuovo pesante attacco contro la Siria, ancora una volta nei pressi di Damasco e del suo aeroporto. Una concomitanza che in qualche modo sottolinea le divisioni profonde esistenti sulla Siria alleata dell’Iran tra i paesi arabi, alcuni dei quali a metà febbraio parteciperanno alla conferenza sulla “sicurezza” in Medio oriente che l’Amministrazione Trump sta organizzando a Varsavia per creare un’alleanza politica, economica e militare contro Tehran la cosiddetta “Nato araba”. Sale quindi la tensione nei territori del Medio Oriente, mentre è notizia di oggi che la Siria potrebbe rispondere all'attacco israeliano all'aeroporto di Damasco con un attacco 'simmetrico' allo scalo di Tel Aviv. Lo ha detto l'ambasciatore di Damasco all'Onu, Bashar Jafaari, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto e caporedattore di Nena News\r\n\r\nMicheleGiorgio_siria_israele230119","23 Gennaio 2019","2019-01-23 21:29:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/lp-9104239-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"197\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/lp-9104239-300x197.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/lp-9104239-300x197.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/lp-9104239-768x505.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/lp-9104239-1024x674.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/lp-9104239.jpg 1170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sale la tensione tra Israele e Iran. Siria, territorio di scontro",1548270673,[64,145,146,147,148,149],"http://radioblackout.org/tag/iran/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/medio-oriente/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[15,26,151,152,28,153],"Israele","medio oriente","USA",{"tags":155},[156,158,160,162,164,166],{"matched_tokens":157,"snippet":78},[76,77],{"matched_tokens":159,"snippet":26},[],{"matched_tokens":161,"snippet":151},[],{"matched_tokens":163,"snippet":152},[],{"matched_tokens":165,"snippet":28},[],{"matched_tokens":167,"snippet":153},[],[169],{"field":38,"indices":170,"matched_tokens":171,"snippets":173},[50],[172],[76,77],[78],{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":97,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},{"document":176,"highlight":203,"highlights":223,"text_match":93,"text_match_info":229},{"cat_link":177,"category":178,"comment_count":50,"id":179,"is_sticky":50,"permalink":180,"post_author":53,"post_content":181,"post_date":182,"post_excerpt":56,"post_id":179,"post_modified":183,"post_thumbnail":184,"post_thumbnail_html":185,"post_title":186,"post_type":61,"sort_by_date":187,"tag_links":188,"tags":196},[47],[49],"41635","http://radioblackout.org/2017/04/bombe-turche-sulla-lotta-allisis/","Erdogan non ha atteso molto a capitalizzare i risultati del referendum che gli consente un indurimento e un consolidamento del suo comando sul Paese. Mente già piovevano le bombe al confine tra Turchia, Iraq e Siria con nette incursioni oltreconfine dei caccia da bombardamento turchi, la furia repressiva del sultano si sfogava con un'altra ondata massiccia di arresti. Alcune fonti parlano di tremila arresti di cui un migliaio inscrivibili in quella che viene definita la rete di Gulen. Altri hanno dato cifre più contenute ma nulla, evidentemente, che assomigli a una semplice operazione della magistratura. Un'ennesima ondata di arresti che segue le migliaia dei mesi scorsi oltre alle migliaia di interdizioni ed epurazioni dagli ambiti professionali più diversi. In questa tornata sono state coinvolte ben 82 province e sono stati sospesi dal servizio migliaia di pliziotti (oltre tremila solo a Istanbul).\r\n\r\nSecondo le ultime informazioni, 26 aerei da guerra turchi hanno attaccato Amûd e Geliyê Kersê di Şengal/Sinjar. Si è saputo che prima dell’operazione aerea, a Dêrik e nelle zone circostanti sono state completamente interrotte le reti di comunicazione.\r\n\r\nLe Ypg hanno dichiarato che 20 combattenti sono stati uccisi dagli attacchi aerei turchi, 18 i feriti di cui 3 gravi. Nel frattempo l'agenzia ANF riporta che migliaia di persone sono scese in strada in Rojava ripondendo all'Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) a mobilitarsi contro l'attacco della Turchia.\r\n\r\nIl quadro non è confortante ma è chiaro, perlomeno, nello svelare l'immensa ipocrisia internazionale, ed europea in particolare, che sta dietro alle rituali critiche a Erdogan e alla mancanza di democrazia, solo ultime quelle per la detenzione del blogger italiano Del Grande. I comandi USA hanno tenuto ad incontrare il comando dello YPG per stigmatizzare l'iniziativa turca così come la politica è intervenuta debolmente presso l'ambasciatore turco negli USA.\r\n\r\nAbbiamo ragggiunto telefonicamente Paolo, un combattente italiano in forza alle unità internazionali dello YPG, perché ci raccontasse cosa è accaduto e cosa continua purtroppo ad accadere ai confini dello stato turco che in barba alle dichiarazioni della coalizione internazionale e della stessa Nato favorisce oggettivamente l'Isis e ostacola il progetto confederale e democratico del Rojava.\r\n\r\npaoloypg\r\n\r\n ","27 Aprile 2017","2017-05-02 17:59:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/erdogan-isis-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/erdogan-isis-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/erdogan-isis-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/erdogan-isis-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/erdogan-isis.jpg 470w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Bombe turche sulla lotta all'Isis",1493296619,[189,190,64,191,192,193,194,195,148],"http://radioblackout.org/tag/assad/","http://radioblackout.org/tag/confederalismo-democratico/","http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/daesh/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/medioriente/","http://radioblackout.org/tag/rojava/",[197,198,15,199,200,201,30,202,28],"assad","confederalismo democratico","curdi","Daesh","isis","rojava",{"tags":204},[205,207,209,211,213,215,217,219,221],{"matched_tokens":206,"snippet":197},[],{"matched_tokens":208,"snippet":198},[],{"matched_tokens":210,"snippet":78},[76,77],{"matched_tokens":212,"snippet":199},[],{"matched_tokens":214,"snippet":200},[],{"matched_tokens":216,"snippet":201},[],{"matched_tokens":218,"snippet":30},[],{"matched_tokens":220,"snippet":202},[],{"matched_tokens":222,"snippet":28},[],[224],{"field":38,"indices":225,"matched_tokens":226,"snippets":228},[23],[227],[76,77],[78],{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":97,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},{"document":231,"highlight":253,"highlights":267,"text_match":93,"text_match_info":273},{"cat_link":232,"category":233,"comment_count":50,"id":234,"is_sticky":50,"permalink":235,"post_author":53,"post_content":236,"post_date":237,"post_excerpt":56,"post_id":234,"post_modified":238,"post_thumbnail":239,"post_thumbnail_html":240,"post_title":241,"post_type":61,"sort_by_date":242,"tag_links":243,"tags":248},[47],[49],"35433","http://radioblackout.org/2016/04/il-caos-mediorientale-inizia-a-prendere-forma/","Il vertice di Hannover è finito. Vi hanno preso parte il Regno Unito, la Germania, la Francia e l'Italia. Insieme ai leader europei sedeva l'alleato di sempre: gli USA. E' interessante notare che non ci sono state dichiarazioni ufficiali alla fine del l'incontro e dunque le prime voci ufficiali sono state le smentite e le precisazioni rispetto alle fughe di notizie sui giornali di mezzo mondo. L'Italia si è affrettata a smentire l'imminenza della missione in Libia, o perlomeno quella dei novecento uomini a difesa dei pozzi petroliferi, per ammettere invece un più modesto contingente a difesa del personale ONU e di alcune ONG. La Francia, che è già da tempo sul campo con forze speciali e corpi di élite, ha invece precisato che si aperta una richiesta ufficiale di Serraj che però dovrà esplicitare come intende difendere lo spazio marittimo libico. Serraj dal canto suo ammicca ma non si dichiara. Lascia a intendere l'imminenza dell'ingresso in campo delle forze alleate ma sembra farlo più per arginare il generale Haftar, che in Cirenaica esporta oro nero e riceve aiuti militari degli Emirati in violazione dell’embargo, che non per combattere Daesh. L'Europa peraltro è frammentata sulla questione dei profughi e lo spettro delle elezioni austriache ha fatto sentire la sua presenza. Nell'incontro si è anche parlato del famigerato TTIP, del quale non esiste una versione ufficiale e del quale è difficile discutere ma che interessa molto agli Stati Uniti che contano sull'allargamento a est come allargamento militare e commerciale anche in funzione antirussa, il che dovrebbe mettere in guardia l'Europa. Eppure il caos mediorientale sembra iniziare a prendere forma e non è purtroppo quella del sogno del Rojava. E' più duramente l'idea di depotenziare il terrore islamico per inglobarlo in uno stato autocratico che si può permettere tutto in quanto membro certificato di un ordine costituito. E' la storia di Al-Sisi, di Haftar in Libia ma anche di Erdogan in Turchia, che secondo l’Akp vuole varare una nuova costituzione religiosa che si sostanzierebbe in una repubblica islamica dove potranno trovare tranquillamente posto gli amici o ex amici del Califfato ma non di certo i curdi e il loro sogno di un confederassimo democratico.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Alberto Negri, giornalista de Il Sole 24 ore che si occupa di Medioriente\r\n\r\nUnknown","27 Aprile 2016","2016-05-02 12:08:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/caos-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"243\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/caos-300x243.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/caos-300x243.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/caos.jpg 650w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caos mediorientale inizia a prendere forma",1461797124,[64,244,245,246,194,247],"http://radioblackout.org/tag/geopolitica/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/vertice-di-hannover/",[15,249,250,251,30,252],"geopolitica","guerra","libia","vertice di hannover",{"tags":254},[255,257,259,261,263,265],{"matched_tokens":256,"snippet":78},[76,77],{"matched_tokens":258,"snippet":249},[],{"matched_tokens":260,"snippet":250},[],{"matched_tokens":262,"snippet":251},[],{"matched_tokens":264,"snippet":30},[],{"matched_tokens":266,"snippet":252},[],[268],{"field":38,"indices":269,"matched_tokens":270,"snippets":272},[50],[271],[76,77],[78],{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":32,"num_tokens_dropped":50,"score":97,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":50},{"document":275,"highlight":289,"highlights":297,"text_match":93,"text_match_info":303},{"cat_link":276,"category":277,"comment_count":50,"id":278,"is_sticky":50,"permalink":279,"post_author":53,"post_content":280,"post_date":281,"post_excerpt":56,"post_id":278,"post_modified":282,"post_thumbnail":283,"post_thumbnail_html":284,"post_title":285,"post_type":61,"sort_by_date":286,"tag_links":287,"tags":288},[47],[49],"14181","http://radioblackout.org/2013/03/vietato-solidarizzare-col-popolo-curdo/","Il presidente dell’associazione umanitaria “Verso il Kurdistan”, Antonio Olivieri, è stato fermato all’aeroporto di Istanbul ieri sera e riportato con la forza in Italia, dove è arrivato nella mattinata di oggi. Il governo turco prosegue così nella sua politica di repressione nei confronti del popolo curdo e di tutti coloro che dimostrano nei suoi confronti solidarietà attiva. Olivieri era diretto in Kurdistan come osservatore internazionale, con il compito di osservare e nel limite delle loro possibilità, impedire che vengano perpetrate ingiustificate violenze contro la popolazione. In particolare durante la celebrazione del Newroz, il capodanno curdo. Intanto è dilagata la notizia di un nuovo appello di Ocalan, già discusso da varie componenti (politiche e militari) del PKK, per un \"cessate il fuoco\". 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È stata istituita nel maggio del 2022 “in ricordo dell’eroismo dimostrato dal corpo d’armata nella battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943”, durante la seconda guerra mondiale. L’intenzione sin troppo esplicita è celebrare l’avventura dell’ARMIR, il corpo di spedizione italiano inviato in Russia da Mussolini per sostenere l’aggressione della Germania nazista contro l’Unione sovietica.\r\nIl 26 gennaio, un giorno prima della giornata della memoria, in cui si ricorda lo sterminio di ebrei e rom europei nei campi nazisti e le leggi razziali in Italia durante la dittatura, si è celebrata la guerra voluta dal governo fascista e i valori patriottici che la giustificarono.\r\nUn vero revisionismo di Stato. \r\n\r\nIl Tuscania e la guerra\r\nIn meno di un anno è aumentato di cinque volte il numero dei militari italiani schierati in Europa orientale alle frontiere con Ucraina, Russia e Bielorussia. Su 10.000 militari impegnati nelle missioni internazionali quasi 1.500 operano in ambito NATO nel “contenimento” delle forze armate russe. A partire del 2014 l’Alleanza atlantica ha dato vita ad un’escalation bellica sul fianco est come mai era accaduto nella sua storia. Nelle Repubbliche baltiche, in Polonia, Romania, Bulgaria e Ungheria, sono state realizzate grandi installazioni terrestri, aeree e navali, sono state trasferite le più avanzate tecnologie di guerra, sono state sperimentate le strategie dei conflitti globali del XXI secolo con l’uso dei droni e delle armi interamente automatizzate, cyber-spaziali e nucleari.\r\nIn prima fila il Tuscania, reparto d’elite dei carabinieri, impegnati nell’addestramento alla guerra. 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A partire dalle nostre città dove ci sono le fabbriche delle armi usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.\r\nFermare la guerra è possibile. Con la solidarietà ai disertori e obiettori russi e ucraini. \r\n\r\nVenerdì 3 marzo\r\nAlle radici della guerra\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Antonio Mazzeo, antimilitarista e blogger\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","2 Febbraio 2023","2023-02-02 16:28:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Adolfo_Wildt_Il_prigione-200x110.jpg","Anarres del 27 gennaio. L’Italia va alla guerra. Cospito: sull’orlo del baratro. Alpini: la memoria tradita. Progetto DIANA. 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Spostato in pronto soccorso e medicato per una frattura scomposta è stato subito riportato nella tomba per vivi del 41bis nel carcere di Bancali, dove non c’è una struttura sanitaria. La richiesta al ministro perché venisse trasferito in una prigione con un centro sanitario è rimasta senza risposta.\r\nIn compenso il DAP - dipartimento dell’amministrazione penitenziaria - alle dirette dipendenze del ministero di giustizia, è stata l’intimidazione alla dottoressa di Cospito, affinché non divulgasse ai media le informazioni sullo stato di salute del suo assistito.\r\nCospito, pur nel frattempo trasferito ad Opera, rischia ormai di morire con la benedizione del ministro della giustizia Nordio. \r\n\r\nDiana. Ad aprile i primi bandi\r\nAprile 2023. È questa la data del primo bando per startup di Diana, l'acceleratore di innovazione varato dalla Nato.\r\nDiana, acronimo per acceleratore di innovazione nella difesa per l'Atlantico del nord, vuole essere lo strumento con cui la Nato tiene a battesimo startup impegnate a sviluppare tecnologie dirompenti, in ambiti come la robotica, la sicurezza informatica, i computer quantistici o le biotecnologie, le valida e le fa crescere all'interno del perimetro dei suoi 30 alleati. In tandem con Diana viaggia un fondo per l'innovazione da un miliardo di euro, che dovrà mettere il carburante nel motore e, nelle intenzioni della Nato\r\nA Torino verrà ospitato alle OGR uno dei nove acceleratori di innovazioni della NATO. \r\n\r\nAlpini. La memoria tradita\r\nIl 26 gennaio per la prima volta è stata celebrata la “Giornata nazionale dedicata alla memoria e al sacrificio degli alpini”. È stata istituita nel maggio del 2022 “in ricordo dell’eroismo dimostrato dal corpo d’armata nella battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943”, durante la seconda guerra mondiale. L’intenzione sin troppo esplicita è celebrare l’avventura dell’ARMIR, il corpo di spedizione italiano inviato in Russia da Mussolini per sostenere l’aggressione della Germania nazista contro l’Unione sovietica.\r\nIl 26 gennaio, un giorno prima della giornata della memoria, in cui si ricorda lo sterminio di ebrei e rom europei nei campi nazisti e le leggi razziali in Italia durante la dittatura, si è celebrata la guerra voluta dal governo fascista e i valori patriottici che la giustificarono.\r\nUn vero revisionismo di Stato. \r\n\r\nIl Tuscania e la guerra\r\nIn meno di un anno è aumentato di cinque volte il numero dei militari italiani schierati in Europa orientale alle frontiere con Ucraina, Russia e Bielorussia. 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Anche solo distinguere il vero dal falso, il buono dal cattivo. Al funerale dell'etica, corrisponde una frammentazione sempre più massiccia della musica ad un euro. Il futuro è cheap, pieno di sangue e miseria. In un certo senso se ne sono accorti in molti, nelle schiere dei metrappansè del web. Che senso abbia sommergere tutto di produzioni scadenti resta un mistero. Tra le migliaia e migliaia però, alcune elevano lo zeitgeist a materia sonora e ci raccontano il disturbato e il disturbante, come si diceva, \"in un presente che capire non sai\". Ho ascoltato questi dischi e ve li propongo oggi, ditemi se non ho ragione.\r\n\r\nThe Bug - Angels & Devils (ninja tune 2014) Io ho un debole per Kevin Martin. Ho un debole in generale per i bianchi che fanno melange con i neri (sherwood, su tutti). Beh questa è la firma di un artista assoluto sulla \"contingenza\". Incontinente è Martin, che ci mette tanti ospiti (alcuni inutili, seppur mai fuori luogo) ma porta soprattutto una geografia sonora che impiega figli e nipoti del dub elettronico sul teatro di guerra, usando il pennello e non la matita per ritinteggiare i generi (nei quali peraltro sguazza senza fermarsi), con una produzione esagerata che si prende tutto in un vortice che ingloba aerei, bombe, mitragliate, rap oscuro, post industrialismi nucleari, schegge impazzite. Per ora il disco \"elettronico\" dll'anno ma la parola è fuorviante. Lo paragonerei per violenza e concisione ad un action painting a tema conflitti globali: MASSIMO DEI VOTI!\r\n\r\nJanek Schaffer - Lay by Lullaby (2014) Catch me if you can. Intercettato Ballard su una veloce preferenziale del centro di londra, schaffer usa field recordings del traffico sulla suddetta insieme a disturbi radiofonici e protrusioni noise per descrivere un viaggio al termine della notte, proprio a pochi isolati dalla casa del maestro della distopia. Il risultato è Celiniano nell'accezione più descrittiva, come se un bagliore di ricordi illuminasse per pochi secondi la carreggiata fino a sparire dietro l'orizzonte. Era il fanale di un'auto o la scia di un pensiero. Lynchiano e ostico, ce ne fossero, di artisti così.\r\n\r\nChristian Vialard - Grautag (GT 2014). Un'altra bomba custom. Questa volta preparata in un grigio garage delle periferie est, blocco di cemento di qualche zona germanica. Un suono analogico marcito che va ad inalberarsi su progressioni motoriche (ma con un'auto scassata) prima di collassare nelle bave dei delays. Retrofuturista, junkpunk, o elettronica a vapore, che mi piace di più; altro che locomotiva tedesca...sembra di sentire i kraftwerk senza il sussidio di disoccupazione che jammano con la strumentazione dimenticata da Rodelius, sotto la direzione degli Einsturzende Neubaten in un momento non troppo rumoristico. Quando premono sulla composizione, spaccano e questa etichetta è la new thing se amate la vecchia malata Deutsche Welle. Uber Alles.\r\n\r\nThe Exaltics - Das Heise Experiment (Abstract Acid 2013) si va. Una colonna sonora per notti di terrore. Perfettamente sincronizzata alle nostre più ataviche paure, sbrodola dove è necessario e innesta come pochi gradazioni a vortice. Potresti anche ballare, se solo riuscissi a smettere di pensare che quell'uomo è un armato del mixer e che una o più di quelle lamate potrebbero colpirti alle spalle. Se la paura è un sentimento stimolante, questo disco è la mia prossima tazza di ginseng. L'ho fruito di notte, guidando piano in una campagna abbandonata, tra ruderi di capannoni industriali e fuochi di fanali in direzione contraria. Un gran produttore che cerca Mario Bava nello studio dimenticato da Kristof Komeda. Certo che è techno, che cazzo di domande.\r\n\r\nElectric Wurms - Musik, die Schwer zu Twerk (2014). solo gli stronzi non cambiano idea. Che Wayne Coyne fosse un genio non avevo dubbi. Che si fosse bruciato il cervello pure. Ma mi sono sempre detto pronto a cambiare idea. I flaming lips degli ultimi anni mi sembravano solo una macchinetta tritasoldi piena di pessime idee consumistiche per la testa (l'usb con 24ore di musica in vendita a 5000 euro, tanto per dire). Devono essersi stufati pure loro. 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