","Sant'Anna occupato per un aborto libero e sicuro!","post",1727718134,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/consultori/","http://radioblackout.org/tag/ospedali/","http://radioblackout.org/tag/transfemminismo/",[15,67,68,36],"consultori","Ospedali",{"post_content":70,"tags":75},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72,72],"Consultori","Meno e la Rete nazionale \u003Cmark>Consultori\u003C/mark> e \u003Cmark>Consultori\u003C/mark>e sono scese in piazza in","Non Una di Meno e la Rete nazionale \u003Cmark>Consultori\u003C/mark> e \u003Cmark>Consultori\u003C/mark>e sono scese in piazza in diverse città italiane, insieme ad altre realtà femministe e transfemministe, per trasformare nuovamente la ricorrenza del 28 settembre, Giornata Internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito, in una giornata di lotta e rivendicazione.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito, il comunicato diffuso da NUDM dopo la giornata di lotta al Sant'Anna:\r\n\"Oggi siamo stat3 in piazza insieme a tante altre realtà per ribadire che non può decidere nessuno sui nostri corpi: nè lo Stato, nè la Regione Piemonte, nè i medici obiettori o le associazioni antiabortiste. Dopo tanti anni, dalla prima occupazione del S. Anna nel 1978, siamo tornat3 come movimento femminista e transfemminista a rioccupare quell'ospedale con i nostri corpi e con le nostre voci, per pretendere nuovi diritti.\r\nAbbiamo costretto il direttore dell'ospedale Fiandra e il direttore della ASL Città della Salute e della Scienza La Valle a un confronto con il nostro presidio in occupazione. Hanno giustificato la presenza della \"stanza d'ascolto\" come perfettamente legale e di responsabilità della Regione, rinunciando con ignavia ad ogni responsabilità medica sulla questione e ignorando le proteste e le richieste anche del loro stesso personale. Si sono nascosti dietro il fatto che al S Anna l’aborto lo praticano e per questo ancora di più dovrebbero vergognarsi della loro mancanza di professionalità e responsabilità. Ci rivedremo davanti al Palazzo della Regione per chiedere conto a Cirio e Riboldi della stanza e tutti i soldi pubblici sprecati per lasciare spazio politico alla propaganda di Marrone.\r\nLa 194 non basta, non basta una legge che consenta questa propaganda politica di FDI a scapito delle nostre scelte riproduttive. Non basta una legge che consenta a medici obiettori e alle associazioni antiabortiste di farci vivere con stigma e senso di colpa una procedura medica che dovrebbe essere considerata come una procedura medica essenziale. Pretendiamo che i soldi pubblici del fondo Vita Nascente siano usati per una salute ginecologica e riproduttiva accessibile in \u003Cmark>consultori\u003C/mark> e ospedali, contraccezione gratuita e vero welfare a sostegno della genitorialità. Pretendiamo di poter abortire dove vogliamo e con chi vogliamo, come ricordano le linee guida OMS.\r\nLanciamo da questo ospedale occupato la sfida a non abbassare la guardia: la nostra furia femminista non si arresta, insieme alla voglia di creare insieme diritti nuovi contro ogni deriva fascista! Occuperemo ogni spazio necessario! Fuori gli antiabortisti dalle nostre vite!\"\r\n\r\nAscolta il racconto della giornata del 28 settembre a Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/santanna.mp3\"][/audio]",[76,78,81,83],{"matched_tokens":77,"snippet":15},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[67],"\u003Cmark>consultori\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":68},[],{"matched_tokens":84,"snippet":36},[],[86,89],{"field":87,"matched_tokens":88,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72,72],{"field":37,"indices":90,"matched_tokens":92,"snippets":94},[91],1,[93],[67],[80],578730123365712000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":14,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":49,"score":99,"tokens_matched":91,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",2,"578730123365711978",{"document":101,"highlight":117,"highlights":132,"text_match":95,"text_match_info":143},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":49,"id":104,"is_sticky":49,"permalink":105,"post_author":20,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":54,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":59,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":115},[46],[48],"85407","http://radioblackout.org/2023/11/trieste-liberato-un-consultorio/","Il 24 novembre è stato temporaneamente liberato il consultorio familiare di San Giacomo per tenerlo aperto oltre l’orario di chiusura del servizio per denunciare pubblicamente lo smantellamento dei consultori di San Giacomo e San Giovanni.\r\nA Trieste ci sono quattro consultori: troppo pochi per il territorio. Eppure è stato deciso di chiuderne due, rendendo la situazione drammatica per chi ha necessità di rivolgersi a questo servizio.\r\nPer legge dovrebbe esserci un consultorio ogni 20.000 abitanti. Il Friuli e la Venezia Giulia ne hanno uno ogni 47mila abitanti, la quarta regione peggiore dopo Molise, Provincia autonoma di Bolzano e Veneto. 4Trieste attualmente ne ha uno ogni 49 mila: con il dimezzamento ne avrà uno ogni 98mila. Inoltre, le sedi attive hanno una grave carenza di personale.\r\nLa scelta di liberare per due giorni uno dei consultori destinati alla chiusura è parte di un percorso di lotta che dura da mesi.\r\nNe abbiamo parlato con Marta di Trieste\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-28-marta-occupaz-consultorio-trst.mp3\"][/audio]","29 Novembre 2023","2023-11-29 09:20:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-300x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-300x300.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-1024x1024.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-150x150.png 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-768x768.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-690x690.png 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst-170x170.png 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/consultorio-trst.png 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Trieste. 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Per farlo ha presentato un emendamento, firmato dal deputato Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia e già approvato in commissione Bilancio della Camera, all’articolo 44 del disegno di legge per l’attuazione del Piano, che affronta tematiche inerenti alla sanità.\r\nIl testo dell’emendamento, riportato su Quotidiano Sanità, garantisce alle regioni la possibilità di usare i fondi del Pnrr dedicati alla salute (Missione 6, componente 1 del Piano) per organizzare servizi nei consultori che possono avvalersi “senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, oltre a quelli già previsti, “anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”.\r\nUna mossa all’apparenza quasi inutile, dato che la stessa legge 194/78, che norma l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza, prevede come i consultori possano avvalersi della “collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possano anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.\r\nLa 194, legge di compromesso tra forze laiche e forze cattoliche, ha in se il vulnus che, passo dopo passo la sta rendendo una scatola vuota. Da oltre due anni il quotidiano della CEI, l’Avvenire, ha indicato la via maestra da seguire alle forze che vorrebbero impedire alle donne di scegliere: usare la 194 per rendere quasi impossibile abortire legalmente.\r\nMeloni, primo ministro in nome della triade dio-patria-famiglia, si è allineata con i vescovi italiani: a inizio mandato ha dichiarato che non avrebbe toccato la 194. Passo dopo passo la sta smontando.\r\nLo scopo del nuovo provveimento è solo quello di garantire un finanziamento pubblico a una serie di realtà, vicine al governo, che sotto la finta apparenza di offrire un sostegno alle madri sono nei fatti organizzazioni radicalmente religiose che promuovono tesi e leggi antiabortiste.\r\nÈ il caso per esempio della nota Pro vita e famiglia, sostenitrice della proposta di legge che vorrebbe obbligare le donne che vogliano interrompere la gravidanza ad ascoltare il battito cardiaco e vedere un’ecografia del feto, o il Movimento per la vita, autorizzato dalla regione Piemonte a guida di destra a gestire una “stanza dell’ascolto” del feto negli ospedali. In realtà un locale dove gli antiabortisti possono infastidire le donne che vogliono interrompere una gravidanza non desiderata.\r\nNe abbiamo parlato con Nadia Nardi\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-17-nadia-nardi-aborto.mp3\"][/audio]","17 Aprile 2024","2024-04-17 16:11:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/striscione-aborto-santanna-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"127\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/striscione-aborto-santanna-300x127.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/striscione-aborto-santanna-300x127.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/striscione-aborto-santanna-768x326.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/striscione-aborto-santanna.jpg 958w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Soldi per gli antiabortisti nei consultori",1713370287,[158,62,159,160],"http://radioblackout.org/tag/194/","http://radioblackout.org/tag/pnnr/","http://radioblackout.org/tag/soldi-agli-antiabortisti/",[18,15,162,163],"pnnr","soldi agli antiabortisti",{"post_content":165,"post_title":169},{"matched_tokens":166,"snippet":167,"value":168},[67],"vuole garantire libero accesso ai \u003Cmark>consultori\u003C/mark> alle organizzazioni contro l'aborto, e,","Il governo Meloni vuole garantire libero accesso ai \u003Cmark>consultori\u003C/mark> alle organizzazioni contro l'aborto, e, soprattutto, intende finanziarle attivamente con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sottraendo risorse alla sanità pubblica. 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E’ sotto attacco l’autodeterminazione delle donne. Lo è in molti settori che riguardano la maternità e la sessualità, lo è nell’attacco sferrato agli asili nido e agli altri servizi, lo è nei tagli al Welfare, lo è nelle forme di precariato e nella impossibilità di avere un lavoro che non permette a troppe giovani di fare scelte di vita autonoma. Ma l’attacco all’autodeterminazione delle donne lo vediamo nella richiesta che viene avanzata da parti diverse del ritorno a casa delle donne. Gli si impedisce di far figli perché non hanno lavoro e servizi e si chiede loro di tornare a casa a fare figli per liberare il mercato del lavoro della loro presenza e diventare un Welfare a costo zero. Sembra contradditorio ma non lo è.\r\nQuesto disegno strategico è in azione da tempo ma è emerso con chiara logica ideologica nelle leggi regionali, come quella proposta da O.Tarzia nel Lazio, in Piemonte, in Veneto, etc...\r\n\r\nPer leggere l'appello e per tutte le info: www.medea.noblogs.org\r\n\r\nLa corrispondenza con Milva Pistoni dell'Assemblea permanente delle donne contro la pl Tarzia. 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Oggi il TAR ha accolto il ricorso presentato da CGIL Torino e SNOQ dichiarando illegittima la convenzione tra Città della Salute di Torino e movimento antiabortista.\r\n\r\nDi seguito il comunicato di Non Una di Meno Torino \r\n\r\nLA STANZA DELL'ASCOLTO CHIUDERÀ. VITTORIA! ?\r\n\r\nAccolto il ricorso al TAR presentato da CGIL Torino e SNOQ, dichiarata illegittima la convenzione siglata tra la Città della Salute di Torino e il movimento antiabortista.\r\n\r\nGiunge al suo giusto epilogo, dopo mesi di mobilitazione per la sua chiusura, la vergognosa vicenda della stanza antiabortista all'interno della struttura ospedaliera pubblica Ospedale S.Anna.\r\n\r\nLa grande mobilitazione regionale contro la stanza dell'ascolto ha saputo fare grandi pressioni e ha vinto!\r\n\r\nDopo la grande giornata di lotta del 28 settembre in cui, dopo 40 anni dall'ultima occupazione, centinaia di donne, persone trans+ e alleata hanno occupato per un pomeriggio la struttura ospedaliera denunciando la gravità di un presidio antiabortista all'interno di un ospedale pubblico, le mobilitazioni per un aborto libero sicuro e gratuito sono continuate in tante forme, tra cui il ricorso al TAR che oggi ne ha decretato l'illegittimità.\r\n\r\nSalutiamo con un grande sorriso l'assessore Maurizio Marrone che tanto si è speso per questo abominio e porta a casa l'ennesimo buco nell'acqua.\r\n\r\nUn saluto anche al''ex direttore generale di Città della Salute Giovanni Lavalle che sicuramente avrà problemi più grandi di cui occuparsi di questi tempi (tipo l'accusa di aver rubato qualche milione di soldi pubblici...) e Umberto Fiandra che forse adesso potrà fare l'utile idiota di qualcun altro.\r\n\r\nLa lotta per un aborto libero, sicuro e gratuito per tutta non finisce qui.\r\n\r\nAdesso smantelliamo pezzo per pezzo il Fondo Vita Nascente.\r\n\r\nAdesso pretendiamo il rifinaziamento dei consultori pubblici, l'applicazione della legge regionale sulla contraccezione gratuita, la somministrazione di RU486 in tutti gli ospedali e consultori.\r\n\r\nMOLTO PIU' DI 194!\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Vittoria di NUDM Torino\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Vittoria-stanza-dellascolto-2025_07_03_2025.07.03-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","3 Luglio 2025","2025-07-03 14:08:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/IMG_7919-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"198\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/IMG_7919-300x198.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/IMG_7919-300x198.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/IMG_7919-1024x676.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/IMG_7919-768x507.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/IMG_7919.jpg 1170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Stanza dell'ascolto all'Ospedale Sant'Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR",1751551702,[158,225,226,227,228],"http://radioblackout.org/tag/antiabortisti/","http://radioblackout.org/tag/movimento-provita/","http://radioblackout.org/tag/non-una-di-meno/","http://radioblackout.org/tag/stanza-dellascolto/",[18,230,231,31,232],"antiabortisti","movimento provita","stanza dell'ascolto",{"post_content":234},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[67],"Adesso pretendiamo il rifinaziamento dei \u003Cmark>consultori\u003C/mark> pubblici, l'applicazione della legge regionale","A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un'importante partecipazione per protestare contro l'apertura della \"stanza dell'ascolto\" all'interno dell'Ospedale Sant'Anna di Torino: quella giornata aveva visto l'occupazione del cortile interno dell'ospedale con l'obiettivo di chiudere la stanzetta. 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A un anno di distanza dalle enormi manifestazioni che lo scorso anno hanno paralizzato Roma e Messina, Non Una di Meno torna ancora una volta in piazza a Roma e Palermo sabato 23 Novembre: non per ritualità, bensì per rifiutare l’oppressione, la vergogna, la guerra che viene imposta sui corpi delle donne e delle persone trans. Le manifestazioni del 23N a Roma e Messina e quella del 25 Novembre a Torino (qui tutte le informazioni) si posizionano contro la violenza e la cultura dello strupro che ci opprimono, contro i confini interni e esterni, contro la militarizzazione dei territori e la devastazione ambientale ormai dispiegate e presenti nel nostro quotidiano, ed in rifiuto al paradigma della guerra, espressione più brutale della violenza patriarcale, come quotidianamente ci ricorda il genocidio in Palestina.\r\n\r\nAlla violenza patriarcale strutturale fa da cornice politica la retorica del governo Meloni, che si è espresso in questi giorni per bocca dei ministri Valditara e Roccella con dichiarazioni intese a addossare la responsabilità della violenza maschile sulle donne all'immigrazione e sostenere che \"il patriarcato non esiste e parlarne è una deriva ideologica\". Ancora una volta questo governo si autodichiara complici dei femminicidi che ci saranno, affermando senza giri di parole che queste morti sono inevitabili: si tratta di una complicità che si presenta quotidianamente non solo con la copertura politica della violenza maschile sulle donne ma anche con l'attacco frontale ai percorsi di fuoriuscita dalla violenza, ai centri antiviolenza femministi, alla GPA, all’aborto attraverso lo smantellamento di consultori e reparti di IVG, attacchi portati avanti in alleanza con le organizzazioni antiabortiste. Ne abbiamo parlato con Alessia di Non Una di Meno Torino.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/AlessiaNUDM.mp3\"][/audio]","22 Novembre 2024","2024-11-22 17:05:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Bildschirmfoto-2024-11-22-um-17.03.16-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"143\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Bildschirmfoto-2024-11-22-um-17.03.16-300x143.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Bildschirmfoto-2024-11-22-um-17.03.16-300x143.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Bildschirmfoto-2024-11-22-um-17.03.16-1024x487.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Bildschirmfoto-2024-11-22-um-17.03.16-768x365.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Bildschirmfoto-2024-11-22-um-17.03.16.png 1327w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Disarmiamo il Patriarcato\": Non Una di Meno in piazza il 23 e il 25 Novembre",1732295116,[258,259,260,227,261],"http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/corteo-non-una-di-meno-roma/","http://radioblackout.org/tag/femminicidio/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/",[263,264,265,31,266],"corteo","corteo \"non una di meno\" roma","femminicidio","violenza di genere",{"post_content":268},{"matched_tokens":269,"snippet":270,"value":271},[67],"all’aborto attraverso lo smantellamento di \u003Cmark>consultori\u003C/mark> e reparti di IVG, attacchi","A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, si contano 104 femminicidi, trans*cidi e lesbicidi registrati nel 2024. 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Attraverso la lettura e il commento di alcuni materiali recuperati in rete, oltre che di scritti e lettere di donne gazawi che circolano nelle liste femministe, abbiamo cercato di restituire una narrazione di parte rispetto al genocidio che sta perpetrando Israele ai danni della popolazione palestinese. Da parte nostra tutta la solidarietà per il popolo, uomini, donne, bambini, ma anche e soprattutto il rispetto per chi continua - nonostante tutto - la Resistenza contro gli occupanti sionisti.\r\n\r\n***Per la rubrica \"Storie di donne\", la legge del 29 luglio 1975, meglio nota come \"Legge 405\", che istituisce i consultori familiari e di fatto chiude e conclude la maggior parte dell'esperienze dei consultori autogestiti di cui vi abbiamo raccontato nella precedente puntata. L'analisi e il commento della legge, alla luce delle contraddizioni fortissime che già in origine contiene e che hanno permesso nel tempo di svuotare di significato, se non eliminare completamente, le istanze femministe e delle donne che avevano rivendicato \"luoghi delle donne per le donne\". Al centro non più la salute, la sessualità, la donna, ma la famiglia come istituzione da tutelare, controllare, seguire, sostenere, soprattutto nell'atto procreativo. Da un testo molto bello che si intitola \"Consultori, la donna protagonista\", scritto nel 1976, subito dopo la promulgazione della legge, abbiamo ricavato alcune riflessioni riguardanti il consultorio stesso che all'epoca si pretendeva fosse \"un servizio con una struttura dinamica che contribuisse al più generale processo di presa di coscienza delle donne\". E' evidente di come si sia passate dall'entusiasmo degli Anni Settanta, ad un declino che è sotto gli occhi di tutte e tutti. 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Per le associazioni rimane dunque l'incertezza finanziaria, perché non è detto che l'anno successivo i fondi vengano riconfermati; questo sistema inoltre apre alla gestione clientelare dei vari partiti e delle varie lobbies e amplifica il carattere di discrezionalità causando un pullulare di associazioni varie d'ogni tipo ed ideologia, stimolato dalla prospettiva del business della violenza sulle donne, in concorrenza tra loro e con i vari enti. Altre criticità che abbiamo evidenziato riguardano poi la natura stessa di questi luoghi e il fatto che non si risolva alla radice il problema fondamentale che le donne devono affrontare in questi casi, ovvero la questione economica. Le condizioni materiali di vita continuano a essere una discriminante essenziale per poter essere libere di scegliere. Molto spesso le donne, pur maltrattate, non se ne vanno di casa perchè dipendono economicamente dal marito/compagno o dalla famiglia in generale. Renderle autonome da questo punto di vista, dovrebbe essere il primo passo per aiutarle a liberarsi dalla violenza. Senza autonomia non c'è alcuna possibilità di scelta per poter cambiare vita e allontanarsi dalla situazione di violenza e maltrattamenti. Anche con l'inserimento nelle case rifugio o nei percorsi dei centri antiviolenza, questo problema non viene mai risolto. E quindi di fatto non si risolva la situazione alla radice. Altro dato, la natura stessa di questi luoghi, spesso più simili a dei collegi che non a delle case che dovrebbero ospitare donne adulte, anche con figli. Orari di rientro molto rigidi, impossibilità di ricevere ospiti, mancanza di privacy, la sensazione insomma di essere sotto controllo e sotto osservazione costante. Le donne spesso si sentono vittimizzate e sentono strette le condizioni di vita all'interno, tanto da preferire di tornarsene a casa, tra le stesse mura in cui avevano subito la violenza e in cui la violenza si ripresenterà senza sconti. Allora forse andrebbero ripensati anche questi luoghi e le prospettive di uscita dalla violenza che si offrono alle donne. Prospettive che definiremmo pauperistiche-cattoliche e che poco hanno a che fare con un percorso/progetto di emancipazione e autonomia.\r\n\r\n***Beatrice Rinaudo è presidente dell’Associazione italiana vittime della violenza: avvocato torinese, trentanove anni, è iscritta al foro di Palermo, dove ha il suo studio legale. Se il cognome suona noto non è per caso: suo padre è Antonio Rinaudo, pubblico ministero -insieme ad Andrea Padalino- nei processi penali ad attivisti notav. Candidata con Fratelli d’Italia alle recenti elezioni per la regione Piemonte, non è stata eletta. Al centro della sua battaglia politica avrebbe dovuto esserci la lotta alla violenza di genere, come lei stessa ha dichiarato in un’intervista al Fatto Quotidiano e nel video in cui ha annunciato la propria candidatura. Quest’impegno al fianco delle donne (“per i loro diritti e i loro doveri”, tiene a precisare sul suo profilo twitter, non le impedisce di patrocinare in giudizio - in qualità di difensore di fiducia - imputati di reati sessuali e di farlo con una convinzione e una veemenza che non è da tutti! Lo scorso 12 giugno si è concluso al tribunale di Pavia il primo grado di un processo che ha visto l’avvocato torinese difendere una persona imputata, fra l’altro, di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e tentativo di induzione alla prostituzione. Nulla di ingiusto in questo patrocinio, si diceva. Di tutta la sua attività processuale, a colpire è stata soprattutto l’arringa conclusiva. Rinaudo ha esordito rivendicando il suo ruolo di presidente dell’AIVV, in virtù del quale si è fatta promotrice di “un disegno di legge attualmente in discussione al senato”, per poi proseguire chiedendo retoricamente ai magistrati e all’avvocato della parte civile quante volte sia loro capitato di occuparsi di reati sessuali. Intuibili erano le intenzioni e il sottotesto di quelle affermazioni: accreditarsi come l’unica esperta in materia presente in aula. Quando è passata a contestare l’attendibilità del racconto dei fatti reso dalla persona offesa al pubblico ministero, lo ha fatto esibendo un’acredine, una violenza verbale e un disprezzo per la posizione della vittima che nemmeno l’esigenza difensiva di dimostrare con veemenza la non-colpevolezza del suo cliente poteva giustificare. L'associazione di cui la Rinaudo è presidente la trovate sul sito http://www.associazioneitalianavittimedellaviolenza.org/. Dateci un'occhiata, sarà molto istruttivo! Si parla di generiche vittime di omicidio volontario...la violenza non ha mai un soggetto che la definisce. Non si parla dunque di violenza maschile sulle donne, ma di violenza tout court...nella sezione “le nostre storie” ci sono solo però storie di femminicidi, 4 per la precisione...la parola femminicidio però sul sito non viene usata, si parla di delitti di genere. Tra gli obiettivi dell'associazione...\"prevenire gli atti di violenza attraverso la più stretta collaborazione possibile con le forze dell’ordine nel rispetto delle norme dell’Ordinamento Giuridico della Repubblica\".\r\n\r\n***Per la rubrica \"Storie di donne\", l'istituzione dei consultori famigliari pubblici attraverso le legge nazionale del 29 luglio 1975 (quella regionale è datata invece luglio 1976). Siamo partite dal periodo precedente, ovvero dai consultori autogestiti, proponendovi un'intervista a Franca, compagna che ha partecipato negli Anni Settanta all'esperienza dei primi consultori autogestiti a Torino, in particolare all'occupazione e allo sviluppo del progetto di un consultorio autogestito nella zona dei Mercati Generali. Nella prossima puntata ci occuperemo della storia delle legge, che analizzeremo nelle sue criticità, e della trasformazione - o meglio, del declino - dei consultori con la loro istituzionalizzazione.\r\n\r\n***Per la rubrica \"Malerbe\", Silvia ci ha parlato della raccolta, dell'uso e delle proprietà dell'iperico.\r\n\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n\r\nil colpo della strega_7luglio2014_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_7luglio2014_secondaparte\r\n\r\nil colpo della strega_7luglio2014_terzaparte\r\n\r\n \r\n\r\n ","8 Luglio 2014","2018-10-24 17:35:29","I podcast de Il colpo della strega: 7luglio2014",1404837762,[401,402,403,404,63,338,405,406,261,407],"http://radioblackout.org/tag/anni-settanta/","http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/beatrice-rinaudo/","http://radioblackout.org/tag/centri-antiviolenza/","http://radioblackout.org/tag/decreto-femminicidio/","http://radioblackout.org/tag/malerbe/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-sulle-donne/",[409,410,411,412,67,317,413,414,266,319],"anni settanta","autodeterminazione","beatrice rinaudo","centri antiviolenza","decreto femminicidio","malerbe",{"post_content":416,"tags":420},{"matched_tokens":417,"snippet":418,"value":419},[67],"Storie di donne\", l'istituzione dei \u003Cmark>consultori\u003C/mark> famigliari pubblici attraverso le legge","*** I centriantiviolenza e i finanziamenti promessi dal Decreto Femminicidio e dal Governo Renzi: per la prima volta i soldi verranno destinate alle Regioni che emetteranno un bando per cui si dovrà presentare un progetto. 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Il racconto della sua vita straordinaria e alcune letture tratte da \"Bianca la rossa\" e da \"Compagne\".\r\n\r\n* Il nuovo decreto di Nicola Zingaretti sul divieto di obiezione di coscienza nei consultori pubblici del Lazio, regione in cui l'obiezione supera il 90% e persino acquistare la pillola del giorno dopo è impresa impossibile. L'analisi e il commento del decreto insieme alla nostra compagna ginecologa che ha lavorato nei consultori torinesi.\r\n\r\n* La seconda parte dell'approfondimento sull'umanizzazione degli apparati repressivi dello Stato attraverso i media, in particolare con le fiction tv. Punto di partenza della riflessione, il testo \"Sessismo democratico\" di Anna Simone.\r\n\r\nPer riascoltare la trasmissione:\r\n\r\nil colpo della strega_30giugno_prima parte\r\n\r\nil colpo della strega_30giugno_seconda parte","1 Luglio 2014","I podcast de Il colpo della strega: 30giugno2014",1404231351,[62,462,463,63,464,465,342,466,467,468,469,470],"http://radioblackout.org/tag/acab/","http://radioblackout.org/tag/bianca-guidetti-serra/","http://radioblackout.org/tag/contraccezione-demergenza/","http://radioblackout.org/tag/fiction-tv/","http://radioblackout.org/tag/media/","http://radioblackout.org/tag/obiezione-di-coscienza/","http://radioblackout.org/tag/pillola-del-giorno-dopo/","http://radioblackout.org/tag/sessismo/","http://radioblackout.org/tag/televisione/",[15,472,473,67,474,475,307,476,315,477,478,479],"acab","bianca guidetti serra","contraccezione d'emergenza","fiction tv","media","pillola del giorno dopo","sessismo","televisione",{"post_content":481,"tags":485},{"matched_tokens":482,"snippet":483,"value":484},[67],"di obiezione di coscienza nei \u003Cmark>consultori\u003C/mark> pubblici del Lazio, regione in","* Un omaggio a Bianca Guidetti Serra, scomparsa a Torino il 24 giugno scorso. 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Prendendo spunto da alcuni articoli usciti in rete che raccontano l'escalation inarrestabile di violenze, abusi, femminicidi dal Messico all'Africa, dagli Stati Uniti all'Italia, abbiamo cercato di delineare il contesto sociale, culturale e politico che fa da sfondo a eventi che non hanno nulla di episodico, ma sono da tempo, quotidiano bollettino di guerra.\r\nQui alcuni degli articoli che abbiamo utilizzato.\r\nIl Manifesto, The Post Internazionale, Il Fatto Quotidiano, Pagina99\r\nE qui trovate uno scritto nostro dell'anno scorso, che abbiamo ripreso per continuare il discorso di risoggettivazione della violenza maschile e contro le retoriche di vittimizzazione delle donne. A questo link invece potete rileggere la storia del 25 novembre, ormai ingurgitata dalle istituzioni e dalla burocrazia internazionale, ma che in realtà è nata su spinta dei movimenti femministi e delle donne latinoamericane.\r\nIn quest'ottica \"postvittimista\", di riappropriazione della violenza e di ricostruzione di pratiche di autodifesa, abbiamo pensato anche il recital che la radio ha ospitato la sera successiva e che nel corso della trasmissione abbiamo presentato: \"Non mi pento di nulla, storie di donne che si sono ribellate alla violenza maschile\". A tal proposito trovate altre informazioni e ragionamenti anche all'interno della diretta che abbiamo realizzato con la redazione informativa di Blackout nella stessa settimana.\r\n***\r\nPer la rubrica \"Storie di donne\" la seconda intervista, dopo quella con Carla Quaglino mandata in onda la settimana scorsa, sull'occupazione dell'Ospedale Sant'Anna di Torino (novembre 1978) e sul movimento delle donne di quegli anni, realizzata con Margherita D'Amico, femminista ed ex militante di Lotta Continua.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\n il colpo della strega_24nov2014_primaparte\r\nil colpo della strega_24nov2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_24nov2014_terzaparte","3 Dicembre 2014","2018-10-24 17:35:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/locandina-reading-25-novembre-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 24novembre2014",1417619342,[532,62,533,63,338,260,534,535,536,537,538,539,540,261,407],"http://radioblackout.org/tag/25-novembre/","http://radioblackout.org/tag/abusi/","http://radioblackout.org/tag/lotta-continua/","http://radioblackout.org/tag/memoria-femminista/","http://radioblackout.org/tag/molestie/","http://radioblackout.org/tag/movimento-delle-donne/","http://radioblackout.org/tag/movimento-femminista/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/","http://radioblackout.org/tag/stupro/",[542,15,543,67,317,265,544,545,546,547,548,549,312,266,319],"25 novembre","abusi","lotta continua","memoria femminista","molestie","movimento delle donne","movimento femminista","storie di donne",{"tags":551},[552,554,556,558,560,562,564,566,568,570,572,574,576,578,580],{"matched_tokens":553,"snippet":542,"value":542},[],{"matched_tokens":555,"snippet":15,"value":15},[],{"matched_tokens":557,"snippet":543,"value":543},[],{"matched_tokens":559,"snippet":80,"value":80},[67],{"matched_tokens":561,"snippet":364,"value":364},[67],{"matched_tokens":563,"snippet":265,"value":265},[],{"matched_tokens":565,"snippet":544,"value":544},[],{"matched_tokens":567,"snippet":545,"value":545},[],{"matched_tokens":569,"snippet":546,"value":546},[],{"matched_tokens":571,"snippet":547,"value":547},[],{"matched_tokens":573,"snippet":548,"value":548},[],{"matched_tokens":575,"snippet":549,"value":549},[],{"matched_tokens":577,"snippet":312,"value":312},[],{"matched_tokens":579,"snippet":266,"value":266},[],{"matched_tokens":581,"snippet":319,"value":319},[],[583],{"field":37,"indices":584,"matched_tokens":585,"snippets":588,"values":589},[289,33],[586,587],[67],[67],[80,364],[80,364],{"best_field_score":97,"best_field_weight":14,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":49,"score":591,"tokens_matched":91,"typo_prefix_score":49},"578730123365711977",{"document":593,"highlight":605,"highlights":613,"text_match":177,"text_match_info":618},{"comment_count":49,"id":594,"is_sticky":49,"permalink":595,"podcastfilter":596,"post_author":292,"post_content":597,"post_date":598,"post_excerpt":54,"post_id":594,"post_modified":599,"post_thumbnail":600,"post_title":601,"post_type":335,"sort_by_date":602,"tag_links":603,"tags":604},"69835","http://radioblackout.org/podcast/anarres-dell11-giugno-geografia-anarchia-multiverso-i-cattofascisti-nei-consultori-lo-spazio-e-il-potere/",[292],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Gli studi sul pluriverso e la decolonialità ci offrono l’occasione di una riflessione che ci consente di immaginare un universale plurale, dove uguaglianza, libertà e solidarietà emergano nelle pratiche dei movimenti che si battono sia contro il montante essenzialismo, sia in opposizione ad un relativismo privo di sguardo critico.\r\nNe abbiamo parlato con Federico Ferretti, docente di geografia all’università di Bologna pluriverso e decolonialità decolonizzare la società oggi \r\n\r\nAborto. Le associazione antiabortiste entrano nei consultori.\r\nDal primo giugno la ASL ha accreditato tre associazioni antiabortiste per l’ingresso nei consultori.\r\nLe associazioni sono tre, il Centro di aiuto alla Vita Mirafori Nord Torino, il Movimento per la Vita di Torino e Promozione Vita. \r\nL’iniziativa, il cui patron è l’assessore fascista Maurizio Marrone, mira a rendere sempre più difficile per le donne attuare l’IVG, l’interruzione volontaria di gravidanza. Ci considerano incubatrici smarrite, da controllare e convincere. Prive di reale volontà, possiamo essere riportate sulla retta via da fasciocattolici che sostengono le guerre che uccidono tanti bambini e bambine, ma pretendono che le donne, continuino a fare figli per la patria e la nazione.\r\nCi considerano uno dei tanti confini sui quali attuare la guerra per la purezza etnica. \r\n\r\nVerticale orizzontale\r\nDa secoli ormai «orizzontale» e «verticale» non sono più due semplici concetti geometrici ma gli assi portanti su cui è costruito il nostro immaginario sociale, gli assetti spaziali che ordinano ed esplicitano le relazioni di potere, configurando quelle geometrie umane che stabiliscono il posto di ciascuno all'interno della collettività.\r\nLo spazio è una dimensione cognitiva imprescindibile. 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