","Il 2 giugno dei Senzapatria. Antimilitaristi in corteo a Torino","post",1748969065,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/2-giugno/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/contestazione-parate-militari/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[17,19,21,15],{"post_content":53,"tags":59},{"matched_tokens":54,"snippet":57,"value":58},[55,56],"parate","militari","Italiana celebra se stessa con \u003Cmark>parate\u003C/mark> e manifestazioni \u003Cmark>militari\u003C/mark> gli antimilitaristi hanno riempito piazza","Nel giorno in cui la Repubblica Italiana celebra se stessa con \u003Cmark>parate\u003C/mark> e manifestazioni \u003Cmark>militari\u003C/mark> gli antimilitaristi hanno riempito piazza Palazzo di Città con tanti interventi e il canzoniere antimilitarista del Cor’Okkio.\r\nIl presidio si è presto trasformato in corteo ed ha raggiunto la piazza della cerimonia dell’ammaina bandiera gonfia di retorica nazionalista ed esaltazione della guerra.\r\nIn apertura lo striscione “contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere”.\r\nIl corteo ha attraversato la piazza smilitarizzandola, nel segno della solidarietà con le vittime di tutte le guerre, con i disertori di ogni dove, con chi lotta contro gli eserciti, contro i nazionalismi, nel cui nome si massacrano uomini, donne, bambine e bambini.\r\nIl corteo si è concluso con interventi, slogan e il canzoniere antimilitarista di Alba.\r\nUna giornata di lotta contro la corsa al riarmo, la \u003Cmark>militari\u003C/mark>zzazione delle periferie, la guerra ai migranti, la produzione bellica, la \u003Cmark>militari\u003C/mark>zzazione delle scuole e delle università.\r\nUn segnale forte contro la guerra e a chi la arma.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-06-03-stef-2-giugno-senzapatria.mp3\"][/audio]",[60,62,64,68],{"matched_tokens":61,"snippet":17},[],{"matched_tokens":63,"snippet":19},[],{"matched_tokens":65,"snippet":67},[66,55,56],"contestazione","\u003Cmark>contestazione\u003C/mark> \u003Cmark>parate\u003C/mark> \u003Cmark>militari\u003C/mark>",{"matched_tokens":69,"snippet":15},[],[71,77],{"field":22,"indices":72,"matched_tokens":74,"snippets":76},[73],2,[75],[66,55,56],[67],{"field":78,"matched_tokens":79,"snippet":57,"value":58},"post_content",[55,56],1736172819517538300,{"best_field_score":82,"best_field_weight":83,"fields_matched":73,"num_tokens_dropped":33,"score":84,"tokens_matched":85,"typo_prefix_score":33},"3315704398080",13,"1736172819517538410",3,6646,{"collection_name":44,"first_q":21,"per_page":88,"q":21},6,{"facet_counts":90,"found":14,"hits":100,"out_of":129,"page":14,"request_params":130,"search_cutoff":23,"search_time_ms":14},[91,97],{"counts":92,"field_name":95,"sampled":23,"stats":96},[93],{"count":14,"highlighted":94,"value":94},"liberation front","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":98,"field_name":22,"sampled":23,"stats":99},[],{"total_values":33},[101],{"document":102,"highlight":116,"highlights":121,"text_match":124,"text_match_info":125},{"comment_count":33,"id":103,"is_sticky":33,"permalink":104,"podcastfilter":105,"post_author":106,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":39,"post_id":103,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_title":111,"post_type":112,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":115},"62249","http://radioblackout.org/podcast/24-scheletri-colonialismo-musei-e-stereotipi/",[94],"liberationfront","La Francia ha restituito i teschi di 24 combattenti algerini decapitati durante le guerre di occupazione coloniale e conservate al Musée de l'homme di Parigi come trofeo di guerra. Naturalmente i morti, imprigionati ed esiliati sono stati molti di più e l'Algeria da tempo ne richiede la restituzione, quest'ultimo atto sembra un piccolo passo da parte dell'Eliseo per ripulirsi la coscienza e l'immagine in questo periodo di forte contestazione al passato colonizzatore degli Stati occidentali.\r\nCiò non toglie che l'occupazione militare francese in Africa continua, e migliaia di soldati sono impegnati in tutta l'area sub-sahariana, a cui verranno affiancati anche militari italiani in virtù di un accordo recentemente firmato dal governo Conte.\r\n\r\nLa storia coloniale non è solo una storia di violenza in terre lontane, è soprattutto la narrazione portata in patria: gli zoo umani, i musei coi militanti imbalsamati, lo studio eurocentrico di società definite \"primitive\", se non animali. 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