","Pride di Asti. Spezzona critica","post",1657648252,[59,60,61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/194/","http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/aborto-clandestino/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/contro-il-binarismo/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-ciseteronormalita/","http://radioblackout.org/tag/intersezionale/","http://radioblackout.org/tag/lgbtqia/","http://radioblackout.org/tag/pride-asti/","http://radioblackout.org/tag/transito-tra-i-generi/",[15,17,27,19,29,33,25,21,23,31],{"post_content":71,"tags":77},{"matched_tokens":72,"snippet":75,"value":76},[73,74,73],"contro","la","unito in questi anni: lotteremo \u003Cmark>contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> monociseteronormatività e \u003Cmark>contro\u003C/mark> ogni galera","Il prossimo sabato il Laboratorio Autogestito \u003Cmark>La\u003C/mark> Miccia di Asti organizza una spezzona critica al Pride di Asti.\r\nDi seguito il loro appello:\r\n“Il 16 luglio ci sarà il secondo Pride della storia della città di Asti. Al primo Pride abbiamo partecipato in modo critico e indecoroso, sfilando per le strade cittadine con \u003Cmark>la\u003C/mark> nostra Vulvatrix in testa e con lo striscione di apertura “fuori preti e governi dalle nostre mutande!”.\r\nQuest'anno torneremo in strada (più mostruosx ed indecorosx che mai), portando con noi tutta \u003Cmark>la\u003C/mark> forza dell'intersezionalità e delle lotte che ci hanno unito in questi anni: lotteremo \u003Cmark>contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> monociseteronormatività e \u003Cmark>contro\u003C/mark> ogni galera e frontiera che intrappoli le nostre vite.\r\nPer l’abbattimento dei Cpr e \u003Cmark>contro\u003C/mark> l’omolesbobitransfobia. Per l’abolizione del controllo e dello sfruttamento dei corpi non conformi, non produttivi e non riproduttivi. \u003Cmark>Contro\u003C/mark> lo specismo e l'annientamento del vivente operato dall'economia capitalista. Per combattere \u003Cmark>la\u003C/mark> cultura dello stupro e il machismo presenti in ogni ambito della società. \u003Cmark>Contro\u003C/mark> l'abilismo, \u003Cmark>la\u003C/mark> grassofobia e \u003Cmark>la\u003C/mark> psichiatrizzazione dei nostri percorsi di autoderminazione.\r\nNon vogliamo essere legittimatx né protettx, rifiutiamo il vostro paternalistico ordine e \u003Cmark>la\u003C/mark> vostra soffocante sicurezza fatta di sbirri e telecamere. Le strade sicure le fanno le frocie che le attraversano con orgoglio e sorellanza e non le divise o le adunate di alpini che prendono d'assedio le città in un tripudio di violenze a sfondo sessuale, machismo e vomitevole retorica patriottica.\r\nNon “invaderemo \u003Cmark>la\u003C/mark> città pacificamente”. Scenderemo in strada con rabbia, perché vogliamo vendetta per Cloe e per tutte le sorellx uccise, stuprate, molestate e vessate dalla violenza ciseteropatriarcale, sui posti di lavoro, nelle scuole, nelle strade e nelle famiglie.\r\nRivendichiamo l'autonomia sui nostri corpi e sulle scelte che ci riguardano, a partire dalla transizione di genere fino all'aborto, pratica che è sempre più difficile ottenere in sicurezza e gratuitamente. Negli USA a fine giugno \u003Cmark>la\u003C/mark> corte suprema ha invalidato \u003Cmark>la\u003C/mark> sentenza Roe vs Wade e, come conseguenza, 14 stati entro poche settimane aboliranno ogni possibilità di abortire e decine di milioni di persone rimarranno senza possibilità di interrompere un'eventuale gravidanza in modo sicuro. In Europa Polonia, Ungheria, Malta, Monaco, Lichtenstein, Slovacchia e Turchia pongono restrizioni severe all'aborto, in Italia l'obiezione di coscienza lo rende di fatto difficile da ottenere e spesso le persone che ne fanno richiesta sono bersaglio di violenza da parte dei gruppi pro-life. Questo non è che l'ennesimo attacco patriarcale alla nostra autonomia e autodeterminazione, reso possibile dal patriarcato di stato e dalla tanto osannata democrazia. Fintanto che le nostre libertà saranno alla mercé di politicanti, giudici e polizia ci sarà sempre qualcuno pronto a portarcele via.\r\nIl 16 luglio scenderemo in strada, non per mostrarci decorosx e rassicurantx, ma per scuotere \u003Cmark>la\u003C/mark> vostra presunta normalità oppressiva e violenta. Vogliamo riappropriarci della rabbia e rivendicarci \u003Cmark>la\u003C/mark> carnevalata, il cattivo gusto e \u003Cmark>la\u003C/mark> provocazione. Vogliamo dare espressione a tutte le soggettività invisibilizzate e cancellate dalla normatività dominante, dare voce: alla bisessualità, all’asessualità, al transito tra i generi, all’aromanticismo, alle non monogamie etiche... Perché non vogliamo lasciare nessuno indietro, perché vogliamo essere liberx di autodeterminarci oltre ogni genere e confine. Scenderemo in strada per creare spazi in cui ognunx possa esprimersi fuori dal modello eterocispatriarcale. Vogliamo vivere \u003Cmark>la\u003C/mark> nostra esistenza fuori da ogni binarismo, genere e confine preimpostato. Le nostre vite le costruiamo noi, saremo favolosamente mostrx, frocix e dissidentx.\r\nno sbirri arcobaleno\r\nno politicanti\r\nno rainbow washing\r\nlgbtqiacab”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Anna della Miccia\r\n\r\nAscolta \u003Cmark>la\u003C/mark> diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/2022-07-12-anna-spezzona-pride-at.mp3\"][/audio]",[78,80,82,84,86,89,93,95,97,99],{"matched_tokens":79,"snippet":15},[],{"matched_tokens":81,"snippet":17},[],{"matched_tokens":83,"snippet":27},[],{"matched_tokens":85,"snippet":19},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[73],"\u003Cmark>contro\u003C/mark> il binarismo",{"matched_tokens":90,"snippet":92},[73,74,91],"ciseteronormalità","\u003Cmark>contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> \u003Cmark>ciseteronormalità\u003C/mark>",{"matched_tokens":94,"snippet":25},[],{"matched_tokens":96,"snippet":21},[],{"matched_tokens":98,"snippet":23},[],{"matched_tokens":100,"snippet":31},[],[102,110],{"field":34,"indices":103,"matched_tokens":106,"snippets":109},[104,105],5,4,[107,108],[73,74,91],[73],[92,88],{"field":111,"matched_tokens":112,"snippet":75,"value":76},"post_content",[73,74,73],1736172819517538300,{"best_field_score":115,"best_field_weight":116,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":45,"score":118,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":45},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",3,6646,{"collection_name":56,"first_q":33,"per_page":122,"q":33},6,{"facet_counts":124,"found":191,"hits":192,"out_of":376,"page":14,"request_params":377,"search_cutoff":35,"search_time_ms":378},[125,159],{"counts":126,"field_name":156,"sampled":35,"stats":157},[127,130,133,136,139,142,145,148,151,153],{"count":128,"highlighted":129,"value":129},380,"anarres",{"count":131,"highlighted":132,"value":132},122,"Bello come una prigione che brucia",{"count":134,"highlighted":135,"value":135},104,"frittura mista",{"count":137,"highlighted":138,"value":138},89,"I Bastioni di Orione",{"count":140,"highlighted":141,"value":141},79,"liberation front",{"count":143,"highlighted":144,"value":144},39,"il colpo del strega",{"count":146,"highlighted":147,"value":147},33,"la perla di labuan",{"count":149,"highlighted":150,"value":150},29,"Harraga",{"count":149,"highlighted":152,"value":152},"La fine della Fine della storia",{"count":154,"highlighted":155,"value":155},26,"Macerie su macerie","podcastfilter",{"total_values":158},323,{"counts":160,"field_name":34,"sampled":35,"stats":189},[161,163,166,169,172,175,178,181,184,187],{"count":140,"highlighted":162,"value":162},"Bastioni di Orione",{"count":164,"highlighted":165,"value":165},67,"carcere",{"count":167,"highlighted":168,"value":168},60,"repressione",{"count":170,"highlighted":171,"value":171},53,"guerra",{"count":173,"highlighted":174,"value":174},43,"torino",{"count":176,"highlighted":177,"value":177},41,"Radio Blackout",{"count":179,"highlighted":180,"value":180},40,"frittura mista radio fabbrica",{"count":182,"highlighted":183,"value":183},35,"antimilitarismo",{"count":185,"highlighted":186,"value":186},32,"lavoro",{"count":185,"highlighted":188,"value":188},"41 bis",{"total_values":190},2770,1258,[193,230,257,289,320,348],{"document":194,"highlight":210,"highlights":219,"text_match":225,"text_match_info":226},{"comment_count":45,"id":195,"is_sticky":45,"permalink":196,"podcastfilter":197,"post_author":200,"post_content":201,"post_date":202,"post_excerpt":51,"post_id":195,"post_modified":203,"post_thumbnail":204,"post_title":205,"post_type":206,"sort_by_date":207,"tag_links":208,"tags":209},"97351","http://radioblackout.org/podcast/contro-la-guerra-totale/",[171,198,199],"ponteradio","radio blackout","ce","In questa puntata di Ponteradio trasmessa dagli studi di Radio Black Out, prendendo spunto dalle riflessioni del bollettino antimilitarista di nuova pubblicazione “Disfare, per la lotta contro il mondo guerra”, proviamo a mostrare diverse angolatura di una guerra che è “ibrida, totale, asimmetrica, civile” (dall’editoriale di “Disfare”, disponibile qui). E a illuminare di conseguenza diverse angolature dell’opposizione ad essa.\r\n\r\nAttraverso diversi contributi curati dalle trasmissioni Happy Hour, Bellocomeunaprigionechebrucia, Bastioni di Orione, Quelcherestadellanotte, Radio Bizzarre, andiamo a parlare di riarmo e automotive, a partire dalla storia di Torino e della FIAT, di scuola e educazione alla guerra, IA e ruolo della tecnica.\r\n\r\nDato che “il campo di battaglia è ovunque” e “la guerra parte da qui”, sentiremo anche quello che si sta muovendo nel Nord Italia contro la produzione e la logistica bellica, con riferimento alle mobilitazioni contro il traffico d’armi nel porto di Genova (1'28'') e al presidio lanciato per il 24 aprile davanti allo stabilimento della Collins Aerospace a Luserna San Giovanni (TO) (2'06'').\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/podcast-guerra.mp3\"][/audio]","19 Aprile 2025","2025-05-08 14:39:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/99795b861cac12da3b7e0fac207559f7-200x110.jpeg","Ponteradio - 18 aprile 2025 - Contro la guerra totale","podcast",1745083578,[],[],{"post_content":211,"post_title":215},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[73,74,74],"sta muovendo nel Nord Italia \u003Cmark>contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> produzione e \u003Cmark>la\u003C/mark> logistica bellica,","In questa puntata di Ponteradio trasmessa dagli studi di Radio Black Out, prendendo spunto dalle riflessioni del bollettino antimilitarista di nuova pubblicazione “Disfare, per \u003Cmark>la\u003C/mark> lotta \u003Cmark>contro\u003C/mark> il mondo guerra”, proviamo a mostrare diverse angolatura di una guerra che è “ibrida, totale, asimmetrica, civile” (dall’editoriale di “Disfare”, disponibile qui). 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Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-02-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nUcraina. Trump spariglia le carte\r\nIl prossimo 24 febbraio sono trascorsi tre anni dall’attacco russo all’Ucraina, dopo sette anni di stallo in seguito all’annessione russa della Crimea ed un primo avanzamento nel Donbass. Da allora sono morte centinaia di migliaia di persone, enorme è il numero dei profughi, dei feriti, delle persone che hanno perso casa e lavoro.\r\nA pagare un duro prezzo sono state anche le popolazioni europee strette nella spirale dell’inflazione, con una costante riduzione dei servizi ed un imponente aumento della spesa energetica e militare.\r\nQuesta guerra rappresenta uno scontro interimperialistico di enorme portata, che ha coinvolto direttamente la NATO. I paesi europei hanno schierato truppe ed inviato armi all’Ucraina.\r\nGli Stati Uniti targati Trump entrano nella partita a gamba tesa, sparigliando le carte. Tagliano fuori l’Ucraina e gli europei ed aprono un tavolo di trattativa diretta con la Russia, mirando ad una tregua armata che, di fatto, sancirà l’annessione dei territori occupati di Mosca. D’altra parte gli Stati Uniti hanno portato a casa l’obiettivo principale: l’indebolimento dell’Europa. Ora Trump spera di rendere meno saldo il legame tra la Russia e la Cina.\r\nIntanto la diserzione dal fronte di guerra è sempre più di massa. Sia in Russia che in Ucraina.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nStati Uniti. Project 25\r\nProseguono gli approfondimenti sugli States all’epoca di Trump.\r\nGli obiettivi del Trump 2.0 erano già scritti da due anni: i punti salienti di un mandato presidenziale reazionario, infatti, erano già ampiamente illustrati in Mandate For Leadership: The Conservative Promise, un manuale di 900 pagine realizzato grazie alla stretta collaborazione tra Heritage Foundation e altre 100 organizzazioni conservatrici statunitensi.\r\nMeglio conosciuto come Project 2025, il manuale è ispirato ad una visione degli Stati Uniti fortemente reazionaria e conservatrice, cui i conservatori lavorano da anni per sviluppare centinaia di obiettivi politici afferenti a ogni sfera della vita pubblica.\r\nLa loro ragione di azione si inserisce comodamente nel quadro di un eterno conflitto tra il governo centrale e quelli statali: l’infinita lotta in favore di un primato dei diritti degli Stati rispetto al governo federale ha permesso a diverse organizzazioni di incardinare lotte dalla presidenza Reagan in poi per cambiare il volto degli Stati Uniti.\r\nProject 2025 ha affrontato una lunga marcia prima di individuare in Trump il proprio campione. 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Si tratta di un progetto di lungo corso che è esistito prima di Trump e continuerà a farlo dopo, avendo come principale interlocutore “il prossimo conservatore” che occuperà \u003Cmark>la\u003C/mark> Casa Bianca.\r\nCosa c’è nelle 900 pagine del Project 25?\r\nCe ne ha parlato Robertino Barbieri\r\n\r\nFermiamo \u003Cmark>la\u003C/mark> guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo…\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 8 marzo\r\npunto info anarcofemminista\r\nI nostri corpi spezzano e annullano i confini tra i generi, le frontiere tra gli Stati, le divisioni imposte dalla nazione e dalle tante leggi del padre, del padrone, degli dei e dei loro preti. \r\nore 10,30 al Balon\r\n\r\nVenerdì 14 marzo\r\nTrump e \u003Cmark>la\u003C/mark> marea nera globale\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nGuerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono \u003Cmark>la\u003C/mark> cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt.\r\nL’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie a livello globale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale.\r\nSarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia \u003Cmark>la\u003C/mark> marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione.\r\nNe parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Coniglione\r\n\r\nA Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":250},[217,74],"Anarres del 21 gennaio. Trump e l’Ucraina. Stati Uniti: Project 25. \u003Cmark>Contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> guerra…",[252,254],{"field":221,"matched_tokens":253,"snippet":250,"value":250},[217,74],{"field":111,"matched_tokens":255,"snippet":246,"value":247},[74],{"best_field_score":227,"best_field_weight":228,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":14,"score":229,"tokens_matched":117,"typo_prefix_score":45},{"document":258,"highlight":272,"highlights":283,"text_match":225,"text_match_info":288},{"comment_count":45,"id":259,"is_sticky":45,"permalink":260,"podcastfilter":261,"post_author":262,"post_content":263,"post_date":264,"post_excerpt":51,"post_id":259,"post_modified":265,"post_thumbnail":266,"post_title":267,"post_type":206,"sort_by_date":268,"tag_links":269,"tags":271},"90759","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-27-06-2024-kenya-la-rivolta-contro-la-legge-finanziaria-imposta-dal-fmi-mobilita-i-giovani-scenari-della-guerra-russo-ucrainatramonto-dellunipolarismo-egemonico-il-liberali/",[138],"radiokalakuta","Ultima puntata della stagione per Bastioni di Orione , raccontiamo delle proteste in Kenya contro la legge finanziaria imposta dal FMI con Freddie Del Curatolo ,giornalista residente in Kenya . La rivolta delle giovani generazioni contro il tentativo del presidente Ruto d'imporre una legge di bilancio che prevede nuove e pesanti tasse sui beni di prima necessità ,ha scosso la società kenyana imponendo al governo il ritiro della legge nonostante la brutale repressione poliziesca che ha provocato decine di vittime .\r\n\r\nIl contenuto della Finance Bill ha da subito sollevato lo scontento della popolazione, dando luogo ad un partecipato movimento di protesta che ha colto alla sprovvista l’esecutivo di Ruto e condotto per la maggior parte dai giovani della cosiddetta “Generazione Z” (ovvero nati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000). Nonostante le proteste siano state per lo più di natura pacifica, hanno immediatamente incontrato una reazione spropositata da parte delle forze dell’ordine, intervenute utilizzando anche proiettili veri, oltre a manganelli, idranti e granate lacrimogene.\r\n\r\nLe proposte di legge della Finance Bill 2024 prevedono, tra l’altro, nuovi prelievi sull’assicurazione medica, tasse sull’olio vegetale e un ulteriore accisa sui carburanti. Ciò che la gente sta contestando maggiormente è l’imposta sul valore aggiunto sul pane e un’altra di tipo ecologico che influenzerà i prezzi di assorbenti e pannolini.\r\n\r\nLe proteste, organizzate e condotte attraverso i social da giovani per la maggior parte sotto i 30 anni, sono identificate dall’hashtag #OccupyParliament (“occupare il parlamento”) e #RejectFinanceBill2024 e mirano ad esercitare una pressione sull’esecutivo affinchè il nuovo disegno di legge sia abbandonato.\r\n\r\nQuesto movimento declina in maniera moderna un nuovo panafricanismo che supera le divisioni etniche ,spesso utilizzate strumentalmente dalle élite al potere ,e si collega con la volontà di cambiamento espressa dai giovani africani anche in altri contesti (vedi le manifestazioni in Senegal e il sostegno ai cambiamenti di regime nell'Africa sub sahariana ) ,imponendo i temi del superamento della struttura di potere neocoloniale emersa dai processi d'indipendenza degli anni 60.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-27062024-KENYA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Salvatore Minolfi ,studioso di storia contemporanea e autore di un interessante libro sulla genesi della guerra russo ucraina, ricostruiamo la crisi dell'unipolarismo che fa da sfondo alle vicende della guerra europea . Il confronto fra le due grandi potenze al tempo della guerra fredda erano frequenti ,ma si svolgevano nelle aree periferiche dei rispettivi imperi ,mentre l'elemento di discontinuità è ora una \"major war\" ai confini dei due blocchi e sul terreno europeo. Il sistema unipolare è stato sperimentato in modo fallimentare in Medio Oriente con le guerre asimmetriche di Bush ,ma ad errori strategici si sono aggiunti rimedi peggiori con altre guerre disastrose e instabilità diffusa . Ora il declino della leadership e della capacità di proiezione della potenza militare americana hanno condotto all'evaporazione del sogno unipolare accarezzato dai circoli neocon ,contrastato dall'emergere della Cina come sfidante dell'egemone unico.\r\n\r\nTornando alla guerra europea il nocciolo del confronto è ancora una volta la questione tedesca e il tentativo della Germania con l'operazione del gasdotto con la Russia \"North stream \" di disintermediare la relazione con Mosca aggirando le pipelines che passano per la Polonia e l'Ucraina . Usando la metafora della matrioska (le bambole russe che contengono al loro interno altre bambole più piccole) Minolfi prova a spiegare le stratificazioni della guerra russo ucraina fino a riportale al confronto globale incombente .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-MINOLFI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Stefano Capello , cerchiamo di capire il senso dell'emergere dell'opzione nazionalista e reazionaria in Europa che sta disarticolando le istituzioni liberali apparentemente disfunzionali alla fase di preparazione bellica che si sta dispiegando.\r\n\r\nIl capitale distrugge nella sua crescita caotica, la società nel suo insieme rendendola anomica ed esponendo i cittadini ,ormai sudditi, all'incertezza e negandogli ogni tutela. In questo quadro di riaffermazione di una società castale e gerarchica ,il nazionalismo ,il ricorso ai valori tradizionali di patria e famiglia costistuiscono un collante ,sia pur effimero,per le comunità allo sbando.\r\n\r\nLa naturalizzazione del darwinismo sociale inscritto nel paradigma ordoliberale e la centralità della guerra come strumento per la risoluzione della crisi strutturale di accumulazione del capitale , producono il proliferare di un \" caos feudale\" e di continui conflitti di dissolvenza . Non emerge un modello alternativo in grado di sostuire l'ordine declinante e la tendenza alla guerra non trova nè un opposizione di massa nè un contrasto all'interno delle élite economiche tale da interrompere questo processo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-27062024-CAPELLO.mp3\"][/audio]","29 Giugno 2024","2024-06-29 17:06:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 27/06/2024- KENYA : LA RIVOLTA CONTRO LA LEGGE FINANZIARIA IMPOSTA DAL FMI MOBILITA I GIOVANI - SCENARI DELLA GUERRA RUSSO UCRAINA,TRAMONTO DELL'UNIPOLARISMO EGEMONICO- IL LIBERALISMO EUROPEO LASCIA IL PASSO AL NAZIONALISMO REAZIONARIO PIU' FUNZIONALE ALLE STRATEGIE BELLICHE.",1719680761,[270],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[162],{"post_content":273,"post_title":277},{"matched_tokens":274,"snippet":275,"value":276},[73,74],"raccontiamo delle proteste in Kenya \u003Cmark>contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> legge finanziaria imposta dal FMI","Ultima puntata della stagione per Bastioni di Orione , raccontiamo delle proteste in Kenya \u003Cmark>contro\u003C/mark> \u003Cmark>la\u003C/mark> legge finanziaria imposta dal FMI con Freddie Del Curatolo ,giornalista residente in Kenya . \u003Cmark>La\u003C/mark> rivolta delle giovani generazioni \u003Cmark>contro\u003C/mark> il tentativo del presidente Ruto d'imporre una legge di bilancio che prevede nuove e pesanti tasse sui beni di prima necessità ,ha scosso \u003Cmark>la\u003C/mark> società kenyana imponendo al governo il ritiro della legge nonostante \u003Cmark>la\u003C/mark> brutale repressione poliziesca che ha provocato decine di vittime .\r\n\r\nIl contenuto della Finance Bill ha da subito sollevato lo scontento della popolazione, dando luogo ad un partecipato movimento di protesta che ha colto alla sprovvista l’esecutivo di Ruto e condotto per \u003Cmark>la\u003C/mark> maggior parte dai giovani della cosiddetta “Generazione Z” (ovvero nati tra \u003Cmark>la\u003C/mark> fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000). 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L’obiettivo è la protezione delle piattaforme offshore e degli impianti di estrazione.\r\nL’ENI rappresenta oggi la punta di diamante del colonialismo italiano in Africa.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nAlla guerra neocoloniale per il controllo delle risorse energetiche si accompagna l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciare i migranti nelle galere libiche, dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali. Le migrazioni verso i paesi ricchi sono frutto della ferocia predatoria delle politiche neocoloniali.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nUna Barriera antifascista\r\nCome ogni anno ci siamo ritrovati alla lapide che ricorda Ilio Baroni, partigiano anarchico.\r\nOggi più che mai ritrovarci in quell’angolo di periferia, dove cadde combattendo Baroni, non è mero esercizio di memoria, ma occasione per intrecciare i fili delle lotte, perché il testimone lasciato da chi non c’è più è ora nelle nostre mani.\r\nIn un clima di guerra e revisionismo quello di quest’anno è stato un 25 aprile molto importante, un momento di raccolta della vasta comunità resistente di Barriera di Milano.\r\n\r\nAffondo del governo e della chiesa alla libertà delle donne\r\nCon un emendamento al decreto sui fondi del Pnrr, su cui ha posto e ottenuto la fiducia tre giorni fa, il governo ha previsto che nei consultori pubblici possano entrare associazioni nel terzo settore “che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. Nel linguaggio della destra, ciò equivale alle associazioni antiabortiste, che sono già presenti nei consultori e nelle strutture sanitarie pubbliche, ma che con questo emendamento hanno ricevuto un’ulteriore legittimazione.\r\nAncora una volta la legge 194 dimostra di essere un dispositivo pensato per impedire la libertà delle donne.\r\n\r\n25 aprile ad Asti\r\nUn lungo corteo, aperto dallo striscione “Contro guerra, repressione e fascismo” ha attraversato Asti il 25 aprile.\r\nCe ne ha parlato Werther del CdL Felix\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nMercoledì 1 maggio\r\nore 9 piazza Vittorio \r\nSpezzone rosso e nero\r\nPace tra gli oppressi, guerra agli oppressori!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 \r\nContatti: \r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","1 Maggio 2024","2024-05-01 00:03:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/rosa-primo-maggio-02-200x110.jpg","Anarres del 26 aprile. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nMissioni militari all’estero tra gas, petrolio e uranio: il ruolo dell’ENI\r\n\u003Cmark>La\u003C/mark> diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. 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Le migrazioni verso i paesi ricchi sono frutto della ferocia predatoria delle politiche neocoloniali.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nUna Barriera antifascista\r\nCome ogni anno ci siamo ritrovati alla lapide che ricorda Ilio Baroni, partigiano anarchico.\r\nOggi più che mai ritrovarci in quell’angolo di periferia, dove cadde combattendo Baroni, non è mero esercizio di memoria, ma occasione per intrecciare i fili delle lotte, perché il testimone lasciato da chi non c’è più è ora nelle nostre mani.\r\nIn un clima di guerra e revisionismo quello di quest’anno è stato un 25 aprile molto importante, un momento di raccolta della vasta comunità resistente di Barriera di Milano.\r\n\r\nAffondo del governo e della chiesa alla libertà delle donne\r\nCon un emendamento al decreto sui fondi del Pnrr, su cui ha posto e ottenuto \u003Cmark>la\u003C/mark> fiducia tre giorni fa, il governo ha previsto che nei consultori pubblici possano entrare associazioni nel terzo settore “che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. 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L’enorme sommovimento generato dal “Balck lives matter” ha prodotto una potente ondata reattiva: il numero di afroamericani freddati durante controlli e posti di blocco è sensibilmente aumentato.\r\nAbbiamo provato a a capirne di più con Robertino Barbieri che segue gli States su Umanità Nova\r\n\r\nSono Gaia Dan. Ho 23 anni, sono di Haifa e sono un attivista contro l'occupazione e contro la guerra. Vorrei condividere con voi un messaggio sul movimento di resistenza qui in Israele/Palestina.\r\n\r\nReligioni e millenarismi. La grande sniffata dei popoli\r\nIl ritorno delle religioni, dopo un lungo periodo di laicizzazione diffusa a livello planetario, parte da lontano ed approda fragorosamente ai giorni nostri.\r\nLa nostra analisi si dipanerà dalla seconda metà degli anni Settanta con il revival cristiano negli Stati Uniti, il rafforzarsi dell'islamismo nei paesi arabi e la controrivoluzione islamista in Iran, per approdare all'affermarsi del cristianesimo evangelico nei paesi centro africani e in Sud America.\r\nAffronteremo l'emergere del millenarismo come tentativo di dare una risposta a una crisi sentita ma non capita nelle sue dinamiche materiali e simboliche. Tanti i tasselli che contribuiscono a costruire il mosaico complesso che emerge a diverse latitudini ed in differenti culture religiose. Il contesto è quello in cui la chiesa cattolica decreta la fine della teologia della liberazione sino alla restaurazione teologico/populista di Ratzinger/Bergoglio e si delinea in modo sempre più forte la sottomissione degli stati post coloniali all'ordine neo-coloniale, ma anche la ristrutturazione in chiave neoliberista delle società occidentali. Poi sulla scena mondiale appaiono in sequenza Al Quaeda e poi l’Isis.\r\nI millenarismi hanno un ruolo importante nelle narrazioni che accompagnano il conflitto in Israele e Palestina.\r\nAbbiamo provato a capire meglio quali siano le tendenze millenariste che attraversano pericolosamente sia l’ebraismo che l’islam.\r\nCe ne ha parlato Lollo\r\n\r\nContro il G7 energia ed ambiente. Eni. Sangue, petrolio, guerra\r\nQuest’anno il G7, la rete che unisce i sette paesi più industrializzati, è presieduta dal governo italiano. Il summit finale, cui parteciperanno i capi di Stato, si terrà a Bari in giugno.\r\nDal 28 al 30 aprile si svolgerà nella reggia di Venaria il vertice dedicato ad energia ed ambiente.\r\nLa scelta di mettere insieme queste due tematiche, facendo convergere a Venaria i ministri e i loro sherpa, è in se indicativa della volontà di considerare la tutela ambientale una variabile dipendente dagli orientamenti in materia di energia, con un ben chiaro rapporto gerarchico.\r\nLa diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. 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