","La nuova direttiva europea sul copyright e i rischi per il futuro di Internet","post",1537372568,[62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/copyright/","http://radioblackout.org/tag/internet/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/",[20,15,33],{"post_content":67,"post_title":71,"tags":74},{"matched_tokens":68,"snippet":69,"value":70},[20],"votato la nuova direttiva del \u003Cmark>copyright\u003C/mark>, approvando due articoli - l'11 e","Il 12 settembre il Parlamento Europeo ha votato la nuova direttiva del \u003Cmark>copyright\u003C/mark>, approvando due articoli - l'11 e il 13 - considerati particolarmente problematici per il futuro di internet. Lo stesso testo, eccetto alcuni emendamenti di poco conto, era stato bocciato a luglio.\r\n\r\nL'iter della legge sarà in realtà ancora lungo: il testo approvato dovrà essere discusso col Consiglio dell'UE e poi votato nella plenaria del Parlamento (verosimilmente all'inizio del 2019). 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Mediante un regolamento varato da una pubblica amministrazione (viene pertanto esclusa qualsiasi competenza politica di un parlamento già svuotato di senso) verrebbero così introdotti strumenti giuridici che, con il pretesto di difendere il diritto d'autore, andrebbero a minare:\r\na) La possibilità di anonimato\r\nb) Sancirebbero una fattispecie di responsabilità penale per la condivisione di link a pagine contenenti materiali coperti da diritto d'autore.\r\nCiò che viene messo sotto accusa quindi non è tout court la violazione tout del copyright ma la stessa possibilità di indicarel'esistenza di siti che i titolari del diritto d'autore ritengono non legittimi. Ad essere messa in discussione è quindi una delle pratiche costitutive del world wide web per come oggi lo conosciamo (ovvero l'hyperlink). Le ricadute che l'entrata in vigore di questi regolamento potrebbe avere sono potenzialmente molto pesanti: se si introducesse una responsabilità diretta per linking, e la chiusura del sito o la cancellazione dell'articolo, in un contesto temporale del tutto insufficiente (tre giorni) senza peraltro il controllo di un magistrato, probabilmente un gran numero di fonti informative sul web diverrebbero a rischio di chiusura.\r\nAbbiamo analizzato rischi e implicazioni del nuovo regolamento con l'Avvocato Fulvio Sarzana,\r\nsarzana_agcom","8 Ottobre 2013","2013-10-12 14:35:07","Agcom: come ti chiudo un sito scomodo",1381238806,[111,112,62,63,113],"http://radioblackout.org/tag/agcom/","http://radioblackout.org/tag/censura/","http://radioblackout.org/tag/sarzana/",[23,18,20,15,27],{"post_content":116,"tags":120},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[20],"primatodell'uso politico della difesa del \u003Cmark>copyright\u003C/mark> come strumento di controllo della","La via amministrativa come strumento di censura\r\nTra circa un mese potrebbe diventare operativo il nuovo schema di regolamento adottato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) nella tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica.\r\nIl giochino è più o meno sempre lo stesso e segna il triste primatodell'uso politico della difesa del \u003Cmark>copyright\u003C/mark> come strumento di controllo della rete. 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A seconda del richiedente, le sanzioni potrebbero includere il divieto ai network pubblicitari o ai siti di gestione dei pagamenti d'intrattenere rapporti d'affari con il sito accusato delle infrazioni, il divieto ai motori di ricerca di mantenere attivi link verso il sito in questione e la richiesta agli Internet Service Provider di bloccare l'accesso al sito web.\r\nLa legge, qualora approvata, renderebbe lo streaming di contenuti vincolati da copyright un reato.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un mediattivista di Reggio Emilia, Lorenzo Coniglione: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2012-01-11-Lorenzo-Coniglione-Sopa-Strike.mp3\"]\r\nscarica il file","19 Gennaio 2012","Oggi centinaia di siti hanno dato vita ad uno sciopero contro il Sopa, l’acronimo significa Stop Online Piracy Act e indica una legge che il congresso statunitense sta approvando. \r\nQuesta legge, qualora venisse approvata, permetterebbe ai titolari di copyright statunitensi di agire direttamente per impedire la diffusione di contenuti protetti.\r\nLa legge consentirebbe inoltre al Dipartimento di Giustizia statunitense e ai titolari di copyright di procedere legalmente contro i siti web accusati di diffondere o facilitare le infrazioni del diritto d'autore. 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Le disposizioni contenute nel testo hanno scatenato durissime e motivate critiche. Perché il provvedimento contiene una serie di punti inaccettabili, soprattutto in merito alle definizioni di “opera digitale” e “gestori” e a tempi e modalità per la rimozione dei contenuti illegali. Inoltre, l’entrata in vigore della nuova normativa configura una situazione giuridica piuttosto bizzarra: un organismo dello Stato (l’Agcom) regolamenta in via amministrativa e senza le dovute garanzie del caso, una serie di illeciti, scavalcando d'emblée politica e magistratura ordinaria.\r\n\r\nNelle intenzioni dei legislatori, il “Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”dovrebbe proteggere i detentori del copyright e promuovere “lo sviluppo dell’offerta legale di opere digitali e la corretta fruizione delle stesse”. Cosa si intende, esattamente, per “opera digitale”? Al Capo I del testo si legge che un’opera digitale è “un’opera [sic] o parti di essa, di carattere sonoro, audiovisivo, fotografico, videoludico, editoriale e letterario, inclusi i programmi applicativi e i sistemi operativi per elaboratore, tutelata dalla Legge sul diritto d’autore e diffusa su reti di comunicazione elettronica”. Una definizione dentro la quale vanno a finire praticamente tutti i contenuti della rete.\r\n\r\nE' sin troppo facile immaginare i livelli strumentali a cui si presta un simile ginepraio, dalla tacitazione di voci scomode all'eliminazione di piccoli concorrenti sul mercato da parte di gruppi più grossi in una svariata serie di ambiti.\r\n\r\nDi fronte alla denuncia di violazione si aprono sostanzialmente due strade: i gestori possono procedere all’“adeguamento spontaneo” dei contenuti oppure rispondere alla notifica, il tutto entro cinque giorni dalla ricezione della comunicazione (in questo caso la procedura viene sospesa). Se questo non accade, l’Agcom si rivolge ai gestori di servizi di hosting e agli internet service provider – indicati come“prestatori di servizi” nel testo – e richiede la rimozione selettiva del contenuto se il portale si trova in Italia. In caso di violazioni di“carattere massivo”, l’agenzia può anche richiedere ladisabilitazione completa dell’accesso, provvedimento invece previsto sempre per portali con sede all’estero. Il tutto entro trentacinque giorni dalla ricezione dell’istanza originaria. La legislazione prevede inoltre un procedimento abbreviato a dodici giorni per casi speciali che “configurino un’ipotesi di grave lesione dei diritti di sfruttamento economico di un’opera digitale”o “un’ipotesi di violazione di carattere massivo”. Qui di massivo in realtà c'è soprattutto l'intervento preventivo che l'Authority è in grado di attuare sulla libertà in rete.\r\n\r\nUn provvedimento affatto anacronistico che rischia di avere ricadute gravissime e che immagina una proprietà privata dei diritti intellettuali che di fatto non è mai esistita e che la rete rende del tutto impalpabile e in definitiva inafferrabile. L'operazione non potendo realizzarsi in una regolamentazione vera e propria che sarebbe impossibile, finirà con l'essere uno strumento attentamente selettivo di eliminazione di realtàscomode a chi è in grado di far partire la macchina della censura.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'avvocato Fulvio Sarzana che da diversi anni si occupa di diritti digitali.\r\n\r\nSarzana\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Aprile 2014","2014-04-07 12:54:25","Nuove tecnologie, vecchie censure",1396377430,[199,112,200,63],"http://radioblackout.org/tag/agicom/","http://radioblackout.org/tag/diritti-digitali/",[25,18,35,15],{"post_content":203},{"matched_tokens":204,"snippet":205,"value":206},[20],"elettronica”dovrebbe proteggere i detentori del \u003Cmark>copyright\u003C/mark> e promuovere “lo sviluppo dell’offerta legale","Dopo aver ricevuto la benedizione di Michael Barnier, commissario dell’Unione Europea responsabile per il mercato unico – che qualche tempo fa aveva parlato di norme “conformi al quadro legislativo europeo”, il regolamento per il diritto d’autore su internet stilato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) è entrato ufficialmente in vigore il 31 marzo. 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Il cliente dello studio era tale Davide Bassani di www.dreamvideo.it, www.davidebassani.it\r\n\r\nIl file in questione stava qui\r\n\r\nhttp://www.autistici.org/dhexform/\r\n\r\nnello specifico si richiedeva la rimozione di “Video, post pro Ciola.pdf”\r\n\r\nLa mail associata all’account sui nostri server risultava disabilitata perche’ non letta da mesi. Quindi come spesso accade ci siamo trovati con un account abbandonato a dover gestire le magagne di qualcun’altro. Abbiamo dunque rimosso il file perche’ non fosse piu’ scariacabile, come potete verificare anche da soli. Ma non era abbastanza. Il carteggio del nostro avvocato con lo studio legale a questo punto si fa piu’ imbarazzante, perche’ il signor Bassani a tutti i costi voleva sapere i dati anagrafici relativi all’account in questione. Intendeva infatti procedere comunque per vie legali e cercare di raccattare quattro spicci da una causa per violazione del copyright. La nostra policy, come accade per molti altri fornitori di servizi on line anche commerciali, non prevede l’obbligo per i nostri utenti di fornirci alcun dato anagrafico, abbiamo fatto presente che non sapevamo cosa dirgli e che il sito in questione contava pochi accessi, il nome del file non faceva presagire nulla che violasse qualche tipo di copyright, la nostra e’ un’associazione di volontari non pagati, che non hanno materialmente il tempo, ne’ la voglia per controllare le nostre decine di migliaia di utenti e che sarebbe stato gentile che la faccenda si chiudesse con la rimozione del file.\r\nLa risposta dello studio e’ stata in puro avvocatese, e del tutto priva di umanita’ e simpatia: il messaggio era chiaro o tirate fuori un nome oppure procediamo contro di voi. E cosi’ e’ stato.\r\n\r\nPer quanto ne sappiamo questa dreamvideo avrebbe tranquillamente potuto aprire un account su di noi, mettere il video e poi denunciarci, ma anche senza cadere nel complottismo da morti di fame, pensiamo che dall’atteggiamento della controparte traspaia un certo gretto opportunismo nell’approfittarsi della situazione e nell’affogare il buon senso nella burocrazia e nei cavilli.\r\n\r\nL’altro giorno con nostro sommo disappunto ci siamo visti recapitare un decreto penale di condanna di 1500 euro per violazione della legge sul copyright, al quale non mancheremo di fare ricorso, poiche’ la sentenza ci appare completamente senza senso. Ringraziamo sentitamente il signor Davide Bassani, video maker esperto di computer forensis, come spiega nel proprio sito, per la sensibilita’ dimostrata nel denunciarci all’autorita’ giudiziaria. Siamo sicuri ne trarra’ dell’ottima pubblicita’ e tante buone cose.\r\n\r\nInfine vorremmo chiudere con un appello ai nostri utenti: se caricate sui vostri siti o blog materiale sottoposto a copyright ci esponete a fastidiose azioni legali. Dal momento che noi non conserviamo alcuna informazione atta a ricondurre un utente ad una persona reale, il problema sara’ quasi sempre solo nostro. Mettetevi una mano sul cuore e cercate di usare il cervello, le vie del file sharing sono infinite e appoggiare le cose su di noi non e’ la scelta giusta.","25 Maggio 2013","2018-10-17 22:10:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/netneutrality-200x110.jpg","A/I vs Bassani, quando i cattivi vincono la prima ripresa","podcast",1369480476,[255,62,256,257],"http://radioblackout.org/tag/ai/","http://radioblackout.org/tag/bit/","http://radioblackout.org/tag/net-neutrality/",[230,20,235,233],{"post_content":260,"tags":264},{"matched_tokens":261,"snippet":262,"value":263},[20],"avrebbero violato la legge sul \u003Cmark>copyright\u003C/mark>. Il cliente dello studio era","Riporto il comunicato di A/I e l'intervista\r\n\r\nmaggiori informazioni reperibili su http://cavallette.noblogs.org\r\n\r\nbit_ai_vs_bassani\r\n\r\n\r\nCirca tre anni fa, nel 2010, abbiamo ricevuto una richiesta da uno studio legale relativa alla rimozione di alcuni file presenti su un sotto sito di un nostro utente, che avrebbero violato la legge sul \u003Cmark>copyright\u003C/mark>. Il cliente dello studio era tale Davide Bassani di www.dreamvideo.it, www.davidebassani.it\r\n\r\nIl file in questione stava qui\r\n\r\nhttp://www.autistici.org/dhexform/\r\n\r\nnello specifico si richiedeva la rimozione di “Video, post pro Ciola.pdf”\r\n\r\nLa mail associata all’account sui nostri server risultava disabilitata perche’ non letta da mesi. Quindi come spesso accade ci siamo trovati con un account abbandonato a dover gestire le magagne di qualcun’altro. Abbiamo dunque rimosso il file perche’ non fosse piu’ scariacabile, come potete verificare anche da soli. Ma non era abbastanza. Il carteggio del nostro avvocato con lo studio legale a questo punto si fa piu’ imbarazzante, perche’ il signor Bassani a tutti i costi voleva sapere i dati anagrafici relativi all’account in questione. Intendeva infatti procedere comunque per vie legali e cercare di raccattare quattro spicci da una causa per violazione del \u003Cmark>copyright\u003C/mark>. La nostra policy, come accade per molti altri fornitori di servizi on line anche commerciali, non prevede l’obbligo per i nostri utenti di fornirci alcun dato anagrafico, abbiamo fatto presente che non sapevamo cosa dirgli e che il sito in questione contava pochi accessi, il nome del file non faceva presagire nulla che violasse qualche tipo di \u003Cmark>copyright\u003C/mark>, la nostra e’ un’associazione di volontari non pagati, che non hanno materialmente il tempo, ne’ la voglia per controllare le nostre decine di migliaia di utenti e che sarebbe stato gentile che la faccenda si chiudesse con la rimozione del file.\r\nLa risposta dello studio e’ stata in puro avvocatese, e del tutto priva di umanita’ e simpatia: il messaggio era chiaro o tirate fuori un nome oppure procediamo contro di voi. E cosi’ e’ stato.\r\n\r\nPer quanto ne sappiamo questa dreamvideo avrebbe tranquillamente potuto aprire un account su di noi, mettere il video e poi denunciarci, ma anche senza cadere nel complottismo da morti di fame, pensiamo che dall’atteggiamento della controparte traspaia un certo gretto opportunismo nell’approfittarsi della situazione e nell’affogare il buon senso nella burocrazia e nei cavilli.\r\n\r\nL’altro giorno con nostro sommo disappunto ci siamo visti recapitare un decreto penale di condanna di 1500 euro per violazione della legge sul \u003Cmark>copyright\u003C/mark>, al quale non mancheremo di fare ricorso, poiche’ la sentenza ci appare completamente senza senso. Ringraziamo sentitamente il signor Davide Bassani, video maker esperto di computer forensis, come spiega nel proprio sito, per la sensibilita’ dimostrata nel denunciarci all’autorita’ giudiziaria. Siamo sicuri ne trarra’ dell’ottima pubblicita’ e tante buone cose.\r\n\r\nInfine vorremmo chiudere con un appello ai nostri utenti: se caricate sui vostri siti o blog materiale sottoposto a \u003Cmark>copyright\u003C/mark> ci esponete a fastidiose azioni legali. Dal momento che noi non conserviamo alcuna informazione atta a ricondurre un utente ad una persona reale, il problema sara’ quasi sempre solo nostro. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-03-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nNella puntata di oggi:\r\n\r\nVerona. La guerra santa contro le donne\r\n\r\nVerso la mini naja. Un mezzo per educare i giovani alla disciplina, al nazionalismo, all’amor patrio, alle competenze militari. Un viatico per fare punti all’università, presentarsi per un posto di lavoro, diventare ufficiale dell’esercito. Per un nuovo arruolamento del corpi e delle coscienze.\r\n\r\nSi chiamava Teresa Galli, era una giovane operaia sovversiva. Venne uccisa dai fascisti, che il 15 aprile del 1919, attaccarono un corteo anarchico. Erano passate poche settimane dalla fondazione dei fasci di combattimento oggi liberamente celebrata dai fascisti dei nostri giorni nelle piazze d’Italia. Le vicende di momento cruciale della nostra storia sono il fulcro di un libro di Marco Rossi appena uscito per Zero in condotta “Morire non si può in aprile. L'assassinio di Teresa Galli e l'assalto fascista all'Avanti! Milano 15 aprile 1919”.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo delle edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nLa nuova normativa sul copyright lancia una pesante ipoteca sulla libertà di internet. Ce ne ha parlato Pepsy\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 5 aprile\r\nCena sovversiva veg-vegan\r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nMercoledì 10 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta:\r\nIl dottor Stranamore di Stanley Kubrick \r\nSatira politica e terrificante sguardo sulla guerra fredda. Gli scenari bellici sono mutati ma la follia di allora segna nuovamente il nostro tempo\r\nore 21 corso Palermo 46\r\n\r\nSabato 13 aprile \r\ndalle 16 giornata senza famiglia \r\nin via Montebello di fronte alla Mole. Con “Ruoli in gioco. Rappresentazione de-genere”, tirassegno antisessista, interventi, musica… etc \r\nE’ un’iniziativa di Wild C.A.T – Collettivo Anarcofemminista Torinese\r\nMercoledì 17 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta:\r\nFull metal jacket di Stanley Kubrick \r\nL’addestramento feroce ed umiliante dei Marine statunitensi li trasforma in strumenti perfetti per gli orrori della guerra in Vietnam. 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Senza nessun accenno a regole di ingaggio o al contenimento degli episodi di torture e deumanizzazione.\r\n\r\nUn magistrato ha cercato di impedire che una donna agli arresti domiciliari potesse recarsi in ospedale per abortire, appellandosi al suo diritto all’obbiezione di coscienza: il CSM lo ha semplicemente sanzionato con la “censura”.\r\n\r\nProsegue la lotta delle detenute del carcere di Trieste, che di fronte ai tentativi di screditamento da parte dei giornalisti, affinano le loro rivendicazioni.\r\n\r\nNegli USA, per interferire con la pratica di riprendere i membri delle forze dell’ordine, questi stanno iniziando a riprodurre dai loro smartphones della musica difesa da copyright, impedendo così la pubblicazione dei filmati sulle piattaforme per violazione dei diritti d’autore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-brevi-22-2-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLE TESTIMONIANZE SULLE MORTI DOPO LE RIVOLTE DI MARZO 2020 FANNO PAURA AI CARCERIERI\r\n\r\nMattia Palloni è uno dei cinque detenuti che, dopo la rivolta nel carcere di Modena del marzo 2020 e il trasferimento punitivo ad Ascoli, scelsero di denunciare la rappresaglia brutale messa in atto dalla polizia penitenziaria. Mattia è stato recentemente sottoposto a minacce dai secondini e dalla magistratura per costringerlo a rivedere la sua testimonianza. Ne parliamo con la sorella Elisa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-MattiaPalloni-sorella.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE E PSICHIATRIA\r\n\r\nIl carcere di Bologna è l’ultimo a inaugurare un reparto di “articolazione psichiatrica”; una detenuta muore in ospedale a pochi giorni dal suo trasferimento in un’analoga sezione del carcere di Pozzuoli. Insieme all’avvocato Michele Passione andiamo a parlare del ricorso al carcere come programma sociale per la gestione della sofferenza psichica, osservando quali processi in ambito sanzionatorio sottendano a questo fenomeno.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-AvvPassione-Psichiatria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[A margine un suo commento al processo per le torture nel carcere di San Gimignano]\r\n\r\n \r\n\r\nPROGRAMMA DI VIDEOSORVEGLIANZA INTEGRATA “ARGO”\r\n\r\nTorniamo a parlare del programma Argo e della sua sperimentazione sul territorio torinese.\r\nInsieme a Riccardo Coluccini andiamo ad approfondire la funzione degli ALPR (lettori automatici di targhe) e soprattutto alcuni elementi di bias di genere e razziali riscontrabili in questo sistema di videosorveglianza interpretata da algoritmi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-RiccardoArgoGender.mp3\"][/audio]","24 Febbraio 2021","2021-02-24 12:59:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-imgimg-200x110.jpg","La rappresaglia su chi denuncia gli aguzzini, carcere e psichiatria, Argo",1614171549,[],[],{"post_content":357},{"matched_tokens":358,"snippet":359,"value":360},[20],"smartphones della musica difesa da \u003Cmark>copyright\u003C/mark>, impedendo così la pubblicazione dei","Dalla puntata del 22 febbraio 2021 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nBREVI (ma tante)\r\n\r\nPartendo dai alcuni dati sulla capienza delle galere in fase pandemica, proviamo a riflettere su come il sovraffollamento delle carceri sia una scelta politica e non fisiologica.\r\n\r\nPassiamo a Torino, dove Carlo Limongelli è stato lasciato morire di cancrena in una cella delle Vallette.\r\n\r\nDal pubblico arriva la notizia (che ci eravamo persi) della promozione all’interno della gerarchia del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dell’ex-direttore del carcere di Torino, Domenico Minervini, rimosso dopo l’inchiesta sulle torture della scorsa estate.\r\n\r\nLa circolare emanata il 29 gennaio 2021 dal capo della polizia Gabrielli stabilisce uno scenario di intervento integrato per prevenire e reprimere l’emergere di proteste e rivolte dentro e fuori le carceri, sfruttando l’episodio eccezionale delle rivolte dello scorso marzo per stilare le linee guida per affrontare potenzilamente qualunque forma di autedeterminazione, ammutinamento e solidarietà. Senza nessun accenno a regole di ingaggio o al contenimento degli episodi di torture e deumanizzazione.\r\n\r\nUn magistrato ha cercato di impedire che una donna agli arresti domiciliari potesse recarsi in ospedale per abortire, appellandosi al suo diritto all’obbiezione di coscienza: il CSM lo ha semplicemente sanzionato con la “censura”.\r\n\r\nProsegue la lotta delle detenute del carcere di Trieste, che di fronte ai tentativi di screditamento da parte dei giornalisti, affinano le loro rivendicazioni.\r\n\r\nNegli USA, per interferire con la pratica di riprendere i membri delle forze dell’ordine, questi stanno iniziando a riprodurre dai loro smartphones della musica difesa da \u003Cmark>copyright\u003C/mark>, impedendo così la pubblicazione dei filmati sulle piattaforme per violazione dei diritti d’autore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-brevi-22-2-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLE TESTIMONIANZE SULLE MORTI DOPO LE RIVOLTE DI MARZO 2020 FANNO PAURA AI CARCERIERI\r\n\r\nMattia Palloni è uno dei cinque detenuti che, dopo la rivolta nel carcere di Modena del marzo 2020 e il trasferimento punitivo ad Ascoli, scelsero di denunciare la rappresaglia brutale messa in atto dalla polizia penitenziaria. Mattia è stato recentemente sottoposto a minacce dai secondini e dalla magistratura per costringerlo a rivedere la sua testimonianza. Ne parliamo con la sorella Elisa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-MattiaPalloni-sorella.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE E PSICHIATRIA\r\n\r\nIl carcere di Bologna è l’ultimo a inaugurare un reparto di “articolazione psichiatrica”; una detenuta muore in ospedale a pochi giorni dal suo trasferimento in un’analoga sezione del carcere di Pozzuoli. Insieme all’avvocato Michele Passione andiamo a parlare del ricorso al carcere come programma sociale per la gestione della sofferenza psichica, osservando quali processi in ambito sanzionatorio sottendano a questo fenomeno.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-AvvPassione-Psichiatria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[A margine un suo commento al processo per le torture nel carcere di San Gimignano]\r\n\r\n \r\n\r\nPROGRAMMA DI VIDEOSORVEGLIANZA INTEGRATA “ARGO”\r\n\r\nTorniamo a parlare del programma Argo e della sua sperimentazione sul territorio torinese.\r\nInsieme a Riccardo Coluccini andiamo ad approfondire la funzione degli ALPR (lettori automatici di targhe) e soprattutto alcuni elementi di bias di genere e razziali riscontrabili in questo sistema di videosorveglianza interpretata da algoritmi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/BCUPCB-RiccardoArgoGender.mp3\"][/audio]",[362],{"field":84,"matched_tokens":363,"snippet":359,"value":360},[20],{"best_field_score":184,"best_field_weight":185,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":211,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":366,"highlight":379,"highlights":384,"text_match":182,"text_match_info":387},{"comment_count":48,"id":367,"is_sticky":48,"permalink":368,"podcastfilter":369,"post_author":370,"post_content":371,"post_date":372,"post_excerpt":54,"post_id":367,"post_modified":373,"post_thumbnail":374,"post_title":375,"post_type":252,"sort_by_date":376,"tag_links":377,"tags":378},"61657","http://radioblackout.org/podcast/stakkastakka-72-facebook-che-scrive-malware-17-giugno/",[220],"bic","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/stakkastakka-72.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nFacebook scrive malware per tails\r\nhttps://www.vice.com/en_us/article/v7gd9b/facebook-helped-fbi-hack-child-predator-buster-hernandez\r\n\r\nRiconoscimento facciale e polizie\r\nhttps://www.punto-informatico.it/microsoft-riconoscimento-facciale-polizia/\r\nGoogle gia' nel 2018 aveva dichiarato che non avrebbe integrato le sue tecnologie di riconoscimento facciale in prodotti commerciali \"Così come altre tecnologie che possono essere impiegate per molteplici utilizzi, il riconoscimento facciale merita una considerazione approfondita al fine di assicurare che il suo uso risulti in linea con i nostri principi e valori, evitando abusi e conseguenze negative.\"\r\nQuesta presa di posizione vuole spingere il legislatore a pronunciarsi sul questo tema per introdurre delle regole precise e porsi a quel punto sotto una luce pulita, una luce giusta, quella che aiuta le comunita' a ritrovare i bimbi perduti grazie al riconoscimento facciale.\r\nAnche ms quindi dice \"Non forniremo la tecnologia di riconoscimento facciale alla polizia negli Stati Uniti finché sarà in vigore una legge nazionale. Dobbiamo stabilirla per regolarne l’utilizzo sulla base della protezione dei diritti umani.\"\r\nE ci tiene a sottolineare che al momento non abbia sottoscritto contratti per la fornitura di tale tecnologia alle forze dell’ordine negli USA, ma non conferma né smentisce se lo stesso sistema è in dotazione ad agenzie governative come Customs and Border Protection per il controllo doganale o Department of Homeland Security per la gestione delle questioni interne.\r\nAnche in europa ad inizio anno si era ventilato di una messa al bando di questi sistemi perlomeno nei luoghi pubblici per un lasso di tempo di 5 anni ma c'e' stato un veloce dietrofront di questa proposta nel giro di una settimana e anzi si gira l'idea della creazione di un database europeo con i dati biometrici delle persone.\r\nIBM, nel mezzo delle proteste in seguito all'uccisione di George Floyd, esprime invece la volontà di non impiegare l'IA per finalità legate al riconoscimento facciale e alla sorveglianza, seguita a ruota da amazon e impone una sospensione di un anno all’utilizzo di Rekognition da parte della polizia.\r\nAncora gutenberg, la censura creativa della polizia italiana\r\n\r\nhttps://www.punto-informatico.it/project-gutenberg-oscurato/\r\nIl Project Gutenberg, storico riferimento online per la distribuzione in Rete di libri di pubblico dominio, è finito gia' da tempo nelle maglie della giustizia italiana e sotto la scure della Guardia di Finanza. La segnalazione era arrivata dallo stesso progetto con un tweet che riprende le carte della guardia di finanza.\r\nCos'e' il Project Gutenberg, È il primo progetto al mondo a rendere fruibili in modo digitale le opere nel pubblico dominio (o per cui gli autori hanno dato specifica licenza. Hanno cominciato mezzo secolo fa, nel 1971, quando Internet non esisteva ancora e i computer praticamente nemmeno: si erano insomma portati avanti col lavoro.\r\n\r\nhttps://twitter.com/gutenberg_org/status/1264512881309085702?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1264512881309085702\r\n\r\nSecondo la legge italiana (ed europea), il copyright su un’opera letteraria scade dopo 70 anni dalla morte dell’autore. Aleramo e Bontempelli, gli autori dei 5 libri contestati dalla guardia di finanza, sono morti nel 1960, quindi le loro opere entreranno nel pubblico dominio nel 2031 in italia. Ma secondo la legge statunitense, le opere pubblicate fino al 1978 hanno un copyright di 95 anni dalla data di pubblicazione. Questo significa che le opere pubblicate prima del 1924 di un autore morto dopo il 1950 sono PD-USA ma non PD-EU. Project Gutenberg ha insomma tutti i diritti di distribuire quelle opere: per esempio, Una donna dell’Aleramo è del 1906, e La vita operosa di Bontempelli del 1921.","20 Giugno 2020","2020-07-29 19:22:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/1591800078258-Alex_Stamos_at_Web_Summit_2015_-_Dublin_Ireland-200x110.jpeg","StakkaStakka #72 – Facebook che scrive malware [17 Giugno]",1592666368,[],[],{"post_content":380},{"matched_tokens":381,"snippet":382,"value":383},[20],"legge italiana (ed europea), il \u003Cmark>copyright\u003C/mark> su un’opera letteraria scade dopo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/stakkastakka-72.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nFacebook scrive malware per tails\r\nhttps://www.vice.com/en_us/article/v7gd9b/facebook-helped-fbi-hack-child-predator-buster-hernandez\r\n\r\nRiconoscimento facciale e polizie\r\nhttps://www.punto-informatico.it/microsoft-riconoscimento-facciale-polizia/\r\nGoogle gia' nel 2018 aveva dichiarato che non avrebbe integrato le sue tecnologie di riconoscimento facciale in prodotti commerciali \"Così come altre tecnologie che possono essere impiegate per molteplici utilizzi, il riconoscimento facciale merita una considerazione approfondita al fine di assicurare che il suo uso risulti in linea con i nostri principi e valori, evitando abusi e conseguenze negative.\"\r\nQuesta presa di posizione vuole spingere il legislatore a pronunciarsi sul questo tema per introdurre delle regole precise e porsi a quel punto sotto una luce pulita, una luce giusta, quella che aiuta le comunita' a ritrovare i bimbi perduti grazie al riconoscimento facciale.\r\nAnche ms quindi dice \"Non forniremo la tecnologia di riconoscimento facciale alla polizia negli Stati Uniti finché sarà in vigore una legge nazionale. 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In questo momento che le biblioteche sono chiuse e lascia ad ogni persona che vuole la possibilita' di leggere e scaricare libri dal loro sito. Questo ha creato non diversi problemi di copyright e di burocrazia per diverse case editricii che hanno provato a protestare contro IA dicendo che stanno distribuendo i libri gratuitamente, ma internet archive diche di essere \"una normale biblioteca\" solo che lo fanno online e se qualche autore non vuole che i suoi libri stiano in biblioteca, beh puo' chiedere a IA di essere rimosso e loro lo faranno e informeranno anche tutte le altre biblioteche.\r\n\r\n\r\n \thttps://archive.org/details/nationalemergencylibrary\r\n \thttps://blog.archive.org/2020/03/24/announcing-a-national-emergency-library-to-provide-digitized-books-to-students-and-the-public/\r\n \thttps://www.theregister.co.uk/2020/04/01/internet_archive_justifies_its_vast/\r\n \thttps://www.eff.org/press/releases/internet-archive-received-national-security-letter-fbi-misinformation-about\r\n \thttps://boingboing.net/2019/10/30/cheap-truth-is-expensive.html\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nNoi di solito i libri li scarichiamo e li passiamo usando vari servizi che esistono online, alcuni di questi sono pubblici e gratuiti ed e' proprio per quello che possiamo parlarvene, eccone alcuni:\r\n\r\n \ttrantor è un nuovo progetto web di scambio libri download e upload anonimo\r\n \tlibgen censuratissimo ma sempre vivo e ora anche con client desktop\r\n \tframabook\r\n \tsu tor invece possiamo usare trantor e liberliber\r\n\r\n\r\nPer organizzare la nostra libreria locale possiamo fare affidamento sull'infallibile calibre.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","28 Maggio 2020","2020-05-28 17:54:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/x310188_10150294165022740_611612739_8037918_694847103_n.jpg.pagespeed.ic_.eBb4GOi3hE-200x110.jpg","Stakka Stakka #69 – Aranzulla e Biblioteche [27 Maggio]",1590688468,[],[],{"post_content":402},{"matched_tokens":403,"snippet":404,"value":405},[20],"creato non diversi problemi di \u003Cmark>copyright\u003C/mark> e di burocrazia per diverse","Sotto lo sguardo vigile di Salvatore Aranzulla una nuova puntata dell'hacker evangelism strike force.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/stakkastakka-69.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIncominciamo dalla mai dimenticata hackingteam e del suo fondatore David Vincenzetti.\r\nBiblioteche da quarantena\r\nParliamo dell'internet archive. 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