","Guerra e propaganda: una lettera dei corrispondenti di guerra","post",1649183596,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/corrispondenti-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra-dellinformazione/","http://radioblackout.org/tag/propaganda-di-guerra/",[30,65,66],"guerra dell'informazione","propaganda di guerra",{"post_content":68,"post_title":74,"tags":78},{"matched_tokens":69,"snippet":72,"value":73},[70,71,15],"corrispondenti","di","Noi siamo o siamo stati \u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark> nei Paesi più disparati, siamo","“Osservando le televisioni e leggendo i giornali che parlano della \u003Cmark>guerra\u003C/mark> in Ucraina ci siamo resi conto che qualcosa non funziona, che qualcosa si sta muovendo piuttosto male.\r\n\r\nNoi siamo o siamo stati \u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark> nei Paesi più disparati, siamo stati sotto le bombe, alcuni dei nostri colleghi e amici sono caduti durante i conflitti, eravamo vicini a gente dilaniata dalle esplosioni, abbiamo raccolto i feriti e assistito alla distruzione \u003Cmark>di\u003C/mark> città e villaggi.\r\nAbbiamo fotografato moltitudini in fuga, visto bambini straziati dalle mine antiuomo. Abbiamo recuperato foto \u003Cmark>di\u003C/mark> figli stipate nel portafogli \u003Cmark>di\u003C/mark> qualche soldato morto ammazzato. Qualcuno \u003Cmark>di\u003C/mark> noi è stato rapito, qualcun altro si è salvato a mala pena uscendo dalla sua auto qualche secondo prima che venisse disintegrata da una bomba.\r\nEcco, noi la \u003Cmark>guerra\u003C/mark> l’abbiamo vista davvero e dal \u003Cmark>di\u003C/mark> dentro.\r\nProprio per questo non ci piace come oggi viene rappresentato il conflitto in Ucraina, il primo \u003Cmark>di\u003C/mark> vasta portata dell’era web avanzata.\r\nSiamo inondati \u003Cmark>di\u003C/mark> notizie, ma nella rappresentazione mediatica i belligeranti vengono divisi acriticamente in buoni e cattivi. Anzi buonissimi e cattivissimi. Ma non è così. Dobbiamo renderci conto che la \u003Cmark>guerra\u003C/mark> muove interessi inconfessabili che si evita \u003Cmark>di\u003C/mark> rivelare al grande pubblico.\r\nInondati \u003Cmark>di\u003C/mark> notizie, dicevamo, ma nessuno verifica queste notizie. (...)\r\nLa propaganda ha una sola vittima il giornalismo.”\r\nQuesto l’incipit \u003Cmark>di\u003C/mark> una lettera sottoscritta da alcuni \u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> o ex \u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark> sul modo in cui (non) viene fatta informazione o approfondimento sui principali media main stream nel nostro paese.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Alberizzi, già corrispondente \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark> per il Corsera\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-05-alberizzi-propaganda.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nIl testo completo lo trovate su Africa express",{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":77},[76,70,71,15],"Guerra","\u003Cmark>Guerra\u003C/mark> e propaganda: una lettera dei \u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark>",[79,82,85],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[70,71,15],"\u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":84},[15],"\u003Cmark>guerra\u003C/mark> dell'informazione",{"matched_tokens":86,"snippet":87},[71,15],"propaganda \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark>",[89,96,99],{"field":35,"indices":90,"matched_tokens":91,"snippets":95},[47,14,17],[92,93,94],[70,71,15],[71,15],[15],[81,87,84],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":77,"value":77},"post_title",[76,70,71,15],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":72,"value":73},"post_content",[70,71,15],1736172819517538300,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":47,"score":107,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,3,"1736172819517538411",{"document":109,"highlight":136,"highlights":163,"text_match":175,"text_match_info":176},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":47,"id":112,"is_sticky":47,"permalink":113,"post_author":50,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":53,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":58,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":130},[44],[46],"74880","http://radioblackout.org/2022/04/contro-la-guerra-e-chi-la-arma-cronaca-di-una-giornata-di-lotta-antimilitarista/","Svariate centinaia di persone hanno dato vita ad un corteo antimilitarista da piazza Borgodora sino a piazza Vittorio. Dopo un lungo presidio al Balon, dove la Murga ha dato vita ad un ampio giro informativo, il corteo, aperto dallo striscione “contro la guerra e chi la arma” si è mosso verso porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa, dove, nonostante gli svariati tentativi di riqualificazione escludente, pulsa il cuore della Torino che fa fatica ad arrivare a fine mese, che vive di lavori precari, che non ce la fa più a pagare fitti, mutui e bollette. In mezzo ai banchi della frutta e della verdura tanta gente si è fermata ad ascoltare i tanti interventi che si sono susseguiti.\r\nLa Murga ha dato vita ad un breve ed intensa performance sulla spesa di guerra. Una enorme scritta “contro tutte le guerre e chi le arma” è stata tracciata al centro della piazza.\r\nIl corteo è poi proseguito verso il centro cittadino, fermandosi brevemente davanti alla RAI, per denunciare la propaganda di guerra che domina nei palinsesti informativi, ricordando la lettera dei corrispondenti di guerra che hanno deciso di non indossare l’elmetto. Il corteo, dopo aver attraversato via Po, si è concluso in piazza Vittorio.\r\nAlla manifestazione hanno partecipato tantissime realtà politiche, sociali, sindacali, transfemministe queer, case occupate, centri sociali, assemblee di lotta.\r\nIn un grande cerchio si è dato vita ad un’assemblea di piazza, che ha ribadito la ferma opposizione a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, frontiere, nazionalismi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alby dell’Assemblea Antimilitarista di Torino\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-12-alby-corteo-no-guerra-9-apr.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nProssimo incontro dell’Assemblea Antimilitarista\r\nMercoledì 13 aprile ore 21 in corso Palermo 46\r\n\r\ndi seguito alcuni stralci dal comunicato dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\n“La giornata si era aperta con la notizia che la NATO sarebbe sbarcata Torino, dove verrà ospitato uno dei 9 acceleratori di innovazione della NATO in Europa. Bocciata invece la candidatura di Torino come sede dell'ufficio regionale europeo del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), che è stato assegnato alla Gran Bretagna. Pochi giorni dopo la visita del viceministro della Difesa Mulé a Bruxelles per caldeggiare la candidatura di Torino anche per l'ufficio regionale, siamo convinti che il fatto che in città stesse crescendo la protesta, abbia contribuito a ridimensionale il ruolo dell’Italia in questo progetto della NATO.\r\nResta ovviamente aperto il fronte di lotta contro la costruzione della Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino e contro la presenza di uno dei nodi di DIANA a Torino.\r\nTorino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte.\r\nBloccare la nascita di un nuovo polo di ricerca, progettazione e costruzione di ordigni bellici, impedire che la NATO abbia una sua base a Torino è un impegno concreto contro la guerra, che è stato ribadito in numerosi interventi. \r\nLa manifestazione del 9 aprile ha contribuito a rompere il muro di silenziosa omertà che copre la decisione di trasformare la nostra città in centro armiero di eccellenza. Uno dei tasselli di un percorso antimilitarista che si nutre della consapevolezza che le basi della guerra sono a due passi dalle nostre case, dove sorgono fabbriche d’armi, caserme, aeroporti militari.\r\nIn tantissimi interventi è stata sostenuta l’importanza dello sciopero generale contro la guerra, che l’assemblea nazionale di parte del sindacalismo di base ha lanciato per il 20 maggio.\r\nDal 24 febbraio, quando la Russia ha attaccato l’Ucraina, il governo ha deciso di “opporsi” alla guerra spedendo armi al governo Zelensky. In un tripudio di bandiere nazionali ucraine e arcobaleni della pace viene messo in scena un pacifismo armato, chiaramente schierato con uno dei due imperialismi che si stanno sfidando sulla pelle di chi vive in Ucraina e deve affrontare morte, bombe, paura, coscrizione obbligatoria.\r\nIl governo ha proclamato lo Stato di emergenza “umanitario”. Questa decisione conferisce poteri straordinari all’esecutivo, che ha mano libera nella gestione dell’impegno dell’Italia nel conflitto in Ucraina. Draghi ha deciso un ulteriore aumento della spesa militare e l’invio di truppe sul fronte est della NATO.\r\nNoi non ci stiamo. Noi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. L’antimilitarismo, l’internazionalismo, il disfattismo rivoluzionario sono stati centrali nelle lotte del movimento dei lavoratori e delle lavoratrici sin dalle sue origini. Sfruttamento ed oppressione colpiscono in egual misura a tutte le latitudini, il conflitto contro i “propri” padroni e contro i “propri” governanti è il miglior modo di opporsi alla violenza statale e alla ferocia del capitalismo in ogni dove.\r\nLe frontiere sono solo linee sottili su una mappa: un nulla che solo militari ben armati rendono tragicamente reali. Cancelliamole! \r\nPer fermare le guerre non basta un no. Bisogna mettersi di mezzo. A partire dalla nostra città.\r\nOpporsi allo Stato di emergenza bellico, all’aumento della spesa militare, all’invio di armi al governo Ucraino, lottare per il ritiro di tutte le missioni militari all’estero, per la chiusura e riconversione dell’industria bellica, per aprire le frontiere a tutti i profughi e ai migranti è un concreto ed urgente fronte di lotta.\r\nSciopero generale, boicottaggio e blocco delle basi militari e delle fabbriche di morte!”","12 Aprile 2022","2022-04-12 14:04:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/00-bis-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"277\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/00-bis-300x277.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/00-bis-300x277.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/00-bis-1024x947.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/00-bis-768x710.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/00-bis.jpeg 1220w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro la guerra e chi la arma. 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Le analisi falsate mostravano progressi inesistenti, tentavano il sostanziale fallimento della strategia di “afghanistizzazione del conflitto”, ovvero il passaggio dei compiti di combattimento dalle forze della coalizione a guida statunitense alle forze armate del governo afghano stesso. Gonfiavano il numero delle perdite talebane e la quantità di territorio controllato e nascondevano il reale numero di perdite delle forze governative.\r\nMa questo “scoop” del Washington Post è la proverbiale scoperta dell’acqua calda: quanto è scritto lì è quanto sostengono da anni i corrispondenti di guerra non embedded presenti sul campo.\r\nNe abbiamo parlato con Alberto Negri, che per anni è stato in Afghanistan come corrispondente di guerra.\r\nAscolta la diretta con Alberto\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/2019.12.10-09.00.afghanistan-alberto-negri.mp3\"][/audio]","10 Dicembre 2019","2019-12-10 12:50:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/afghanistan-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"203\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/afghanistan-300x203.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/afghanistan-300x203.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/afghanistan.jpg 760w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Afghanistan: la scoperta dell’acqua calda",1575982250,[194,195,126,196,197],"http://radioblackout.org/tag/afghanistan/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/militarismo/","http://radioblackout.org/tag/washington-post/",[20,199,15,18,28],"antimilitarismo",{"post_content":201,"tags":205},{"matched_tokens":202,"snippet":203,"value":204},[70,71,15],"quanto sostengono da anni i \u003Cmark>corrispondenti\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>guerra\u003C/mark> non embedded presenti sul campo.\r","Ieri il Washington Post ha pubblicato un corposo dossier che dimostra come le alte sfere militari e politiche statunitense abbiano sistematicamente falsato i dati sulla \u003Cmark>guerra\u003C/mark> in Afghanistan per tutta la sua durata. 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Cronache antimilitariste\r\nLo scorso sabato svariate centinaia di persone hanno dato vita ad un corteo antimilitarista da piazza Borgodora sino a piazza Vittorio. Dopo un lungo presidio al Balon, dove la Murga ha dato vita ad un ampio giro informativo, il corteo, aperto dallo striscione “contro la guerra e chi la arma” si è mosso verso porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa, dove, nonostante gli svariati tentativi di riqualificazione escludente, pulsa il cuore della Torino che fa fatica ad arrivare a fine mese, che vive di lavori precari, che non ce la fa più a pagare fitti, mutui e bollette. In mezzo ai banchi della frutta e della verdura tanta gente si è fermata ad ascoltare gli interventi che si sono susseguiti.\r\nLa Murga ha dato vita ad un breve ed intensa performance sulla spesa di guerra. Una enorme scritta “contro tutte le guerre e chi le arma” è stata tracciata al centro della piazza.\r\nIl corteo è poi proseguito verso il centro cittadino, fermandosi brevemente davanti alla RAI, per denunciare la propaganda di guerra che domina nei palinsesti informativi, ricordando la lettera dei corrispondenti di guerra che hanno deciso di non indossare l’elmetto. 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Il diktat di Zelensky\r\nIn numerosi teatri europei il Lago dei cigni di Ciajkovskij è stato cancellato dalla programmazione, perché alcuni dei ballerini ucraini che lavoravano a questa edizione sono stati minacciati di ritorsioni dal presidente Zelensky, che considera “traditore” chiunque abbia a che fare con la cultura russa, foss’anche per rappresentare uno dei balletti più celebri.\r\nLa follia nazionalista che caratterizza la propaganda di Zelensky non meno di quella di Putin mette in rilievo come la categoria del nemico modellata sull’identità culturale crei a tavolino spaccature il cui unico scopo e dividere con violenza i buoni dai cattivi. A costo persino del ridicolo. Non dimentichiamo tuttavia che questa farsa oscena alimenta la tragedia della guerra. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nLunedì 25 aprile ore 15\r\nDisertori di tutte le guerre\r\nPartigiani contro tutti gli Stati\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n\r\nDomenica Primo Maggio\r\nore 9\r\nPace tra gli oppressi, guerra agli oppressori\r\nSpezzone antimilitarista al corteo da piazza Vittorio\r\nDopo il corteo pranzo benefit lotte contro la guerra alla tettoia dei contadini\r\n* per prenotazioni: antimilitarista.to@gmail.com \r\n#disertiamolaguerra\r\n\r\nDomenica 8 maggio\r\nore 10\r\nAssemblea Antimilitarista a Livorno\r\npresso l’ex Caserma Occupata, Via Adriana 16\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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Il corteo, dopo aver attraversato via Po, si è concluso in piazza Vittorio.\r\nAlla manifestazione hanno partecipato tantissime realtà politiche, sociali, sindacali, transfemministe queer, case occupate, centri sociali, assemblee \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta.\r\nIn un grande cerchio si è dato vita ad un’assemblea \u003Cmark>di\u003C/mark> piazza, che ha ribadito la ferma opposizione a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, frontiere, nazionalismi.\r\nA Torino prossimo appuntamento il primo maggio con lo spezzone antimilitarista da piazza Vittorio alle 9. \r\nDisertiamo la \u003Cmark>Guerra\u003C/mark>!\r\n\r\nAd Asti, lo scorso sabato l’Assemblea antimilitarista cittadina ha dato vita ad un rumoroso cacerolazo contro le celebrazioni militariste per i cento anni della sezione astigiana degli alpini, disturbando l'ammassamento in piazza san Secondo. Tra interventi, cori e azioni \u003Cmark>di\u003C/mark> disturbo hanno provato ad opporsi e a comunicare alla città l'assurdità \u003Cmark>di\u003C/mark> questa tre giorni. Nell’ultimo mese in quella piazza si sono incontrate associazioni, individui e collettivi per la pace e la fine del conflitto Russo - Ucraino, mentre in piazza Alfieri una \"Cittadella Militare\" è stata allestita per la tre giorni degli alpini. Disturbare e bloccare l’invasione militare del centro delle nostre città è necessario se ci si vuole opporre concretamente al \u003Cmark>guerra\u003C/mark>. Prossimo appuntamento ad Asti il corteo del 25 aprile in solidarietà a tutt* i disertor*, contro tutte le guerre !\r\nNe abbiamo parlato con Werther della Miccia\r\n\r\nIl cigno non danza più. Il diktat \u003Cmark>di\u003C/mark> Zelensky\r\nIn numerosi teatri europei il Lago dei cigni \u003Cmark>di\u003C/mark> Ciajkovskij è stato cancellato dalla programmazione, perché alcuni dei ballerini ucraini che lavoravano a questa edizione sono stati minacciati \u003Cmark>di\u003C/mark> ritorsioni dal presidente Zelensky, che considera “traditore” chiunque abbia a che fare con la cultura russa, foss’anche per rappresentare uno dei balletti più celebri.\r\nLa follia nazionalista che caratterizza la propaganda \u003Cmark>di\u003C/mark> Zelensky non meno \u003Cmark>di\u003C/mark> quella \u003Cmark>di\u003C/mark> Putin mette in rilievo come la categoria del nemico modellata sull’identità culturale crei a tavolino spaccature il cui unico scopo e dividere con violenza i buoni dai cattivi. A costo persino del ridicolo. Non dimentichiamo tuttavia che questa farsa oscena alimenta la tragedia della \u003Cmark>guerra\u003C/mark>. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nLunedì 25 aprile ore 15\r\nDisertori \u003Cmark>di\u003C/mark> tutte le guerre\r\nPartigiani contro tutti gli Stati\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n\r\nDomenica Primo Maggio\r\nore 9\r\nPace tra gli oppressi, \u003Cmark>guerra\u003C/mark> agli oppressori\r\nSpezzone antimilitarista al corteo da piazza Vittorio\r\nDopo il corteo pranzo benefit lotte contro la \u003Cmark>guerra\u003C/mark> alla tettoia dei contadini\r\n* per prenotazioni: antimilitarista.to@gmail.com \r\n#disertiamolaguerra\r\n\r\nDomenica 8 maggio\r\nore 10\r\nAssemblea Antimilitarista a Livorno\r\npresso l’ex Caserma Occupata, Via Adriana 16\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":317,"snippet":318,"value":318},[76],"Anarres del 15 aprile. Anarchici, partigiani, disertori. \u003Cmark>Guerra\u003C/mark>, internazionalismo, sciopero generale. Cronache antimilitariste...",[320,322],{"field":100,"matched_tokens":321,"snippet":139,"value":315},[70,71,15,71],{"field":97,"matched_tokens":323,"snippet":318,"value":318},[76],{"best_field_score":177,"best_field_weight":178,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":225,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":47},6637,{"collection_name":308,"first_q":30,"per_page":284,"q":30},["Reactive",328],{},["Set"],["ShallowReactive",331],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f79nyJwoEVzHx2Joiu2Lv4AKOnNnupuO3kaRmE-0-Wng":-1},true,"/search?query=corrispondenti+di+guerra"]