","22 SETTEMBRE, BLOCCHIAMO TUTTO","post",1758575997,[67,68,69,70,71,72,73,74,75],"https://radioblackout.org/tag/cortei/","https://radioblackout.org/tag/gaza/","https://radioblackout.org/tag/guerra/","https://radioblackout.org/tag/logistica/","https://radioblackout.org/tag/palestina/","https://radioblackout.org/tag/porti/","https://radioblackout.org/tag/roma/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","https://radioblackout.org/tag/sindacati-base/",[23,77,78,79,25,80,28,32,81],"Gaza","guerra","logistica","porti","sindacati base",{"post_content":83,"tags":87},{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":86},[23],"gli accessi al porto, mentre \u003Cmark>cortei\u003C/mark> di studenti e realtà sociali","Per la giornata di oggi, lunedì 22 settembre, i sindacati di base hanno proclamato lo sciopero generale in sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza e alla Global Sumud Flotilla. Coinvolti tutti i settori, dal trasporto pubblico locale alle ferrovie, dalla scuola alla sanità. Manifestazioni in almeno 75 città, tantx lx studenti in piazza. Treni cancellati, strade bloccate, porti occupati, didattica ferma in scuole e università. Ci sono anche state cariche da parte dei reparti della Polizia in antisommossa, lancio di lacrimogeni e uso dell'idrante in alcune città, come Milano, Bologna, Venezia. Delle persone sono state fermate e sono in Questura.\r\n\r\nAscolta i collegamenti dalle piazze e dalle decine di iniziative organizzate in tutta Italia.\r\n\r\n\r\nA Torino è stata bloccata l'università, lx studentx delle scuole medie hanno picchettato gli ingressi delle scuole e si sono trovati in un pre concentramento in Piazza Arbarello, per poi confluire al corteo delle 10.30 davanti alla stazione Porta Nuova. Da lì un corteo ha sfilato per le vie della città bloccando le stazioni di Porta Nuova, Lingotto, le principali arterie cittadine e l'ingresso per la A21, oltre a invadere un centro commerciale e il MacDonald's all'interno. Lx lavoratorx del MacDonald's hanno solidarizzato con la Palestina, appendendo la bandiera palestinese all'interno del punto vendita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/1diretta_torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nSeconda diretta dal corteo torinese, blocco della rete ferroviaria a Porta Nuova.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/torino2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Salerno è stato bloccato il Porto dalle 9 del mattino. Notevoli disagi al traffico di auto e tir sul viadotto Gatto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Genova lo sciopero generale per Gaza ha bloccato questa mattina tutti i varchi portuali, da San Benigno ad Albertazzi. A partire dalle 8 i lavoratori hanno incrociato le braccia bloccando gli accessi al porto, mentre \u003Cmark>cortei\u003C/mark> di studenti e realtà sociali hanno raggiunto il presidio. Nonostante l’allerta arancione e i violenti temporali che hanno colpito la città, in migliaia sono scesi in piazza: operai, insegnanti, studenti, famiglie, in un’adesione trasversale che ha unito generazioni e categorie diverse.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Marghera (Venezia), il corteo per la Palestina ha radunato manifestanti da tutto il Veneto nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas. Presenti anche molti studenti. In testa lo striscione \"Gaza sta bruciando. Blocchiamo tutto\". Il corteo è arrivato al porto, che è stato bloccato. Dopo tre ore davanti al casello del porto commerciale, il corteo di di 20000 persone in corso a Marghera ha provato ad avanzare per accedere all'infrastruttura. La polizia ha aperto gli idranti contro i manifestanti.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nStop ai \"carichi di morte nel porto di Livorno\", così recitava uno degli striscioni portati oggi a Livorno dalla manifestazione di migliaia di persone al Molo Italia 1, al porto. Il corteo dal varco Valessini. L'intento della manifestazione è quello di bloccare la nave Slnc Severn, in arrivo tra domani e mercoledì, che contiene armi dirette a Israele.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamenti da Pisa: corteo molto partecipato di 20 mila persone. Iniziato con picchetti all'università, il corteo ha bloccato varie parti della città fino ad arrivare alla tangenziale.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/pisa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamenti da Brescia: dal mattino almeno 10 mila persone hanno attraversato la città arrivando a bloccare il traffico della circonvallazione. In seguito è stata bloccata la stazione della metropolitana da parte di centinaia di studentx. Le iniziative proseguono nel pomeriggio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/brescia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Caprie - Rocca Bianca, Valsusa. Contributo alla mobilitazione per la Palestina, 22 settembre 2025.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContinuate ad ascoltare Radio Blackout per rimanere informatx sulla giornata di mobilitazione per la Palestina, ci sono ancora appuntamenti in serata.",[88,91,93,95,97,99,101,103,105],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[23],"\u003Cmark>cortei\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":77},[],{"matched_tokens":94,"snippet":78},[],{"matched_tokens":96,"snippet":79},[],{"matched_tokens":98,"snippet":25},[],{"matched_tokens":100,"snippet":80},[],{"matched_tokens":102,"snippet":28},[],{"matched_tokens":104,"snippet":32},[],{"matched_tokens":106,"snippet":81},[],[108,113],{"field":39,"indices":109,"matched_tokens":110,"snippets":112},[53],[111],[23],[90],{"field":114,"matched_tokens":115,"snippet":85,"value":86},"post_content",[23],578730123365712000,{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":120,"num_tokens_dropped":53,"score":121,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":53},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",1,{"document":124,"highlight":143,"highlights":152,"text_match":116,"text_match_info":161},{"cat_link":125,"category":127,"comment_count":53,"id":128,"is_sticky":53,"permalink":129,"post_author":130,"post_content":131,"post_date":132,"post_excerpt":59,"post_id":128,"post_modified":133,"post_thumbnail":134,"post_thumbnail_html":135,"post_title":136,"post_type":64,"sort_by_date":137,"tag_links":138,"tags":141},[126],"http://radioblackout.org/category/informazione/",[52],"70985","http://radioblackout.org/2021/10/milano-cortei-ed-azioni-per-il-climate-camp/","info"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDurante le giornate della PreCop26 Milano è attraversata anche dal \"Milano Climate Camp\". Sullo sfondo c'è l'immagine di Draghi che incontra Greta Thunberg, ma i protagonisti di queste giornate sono i giovani che stanno dando vita alle iniziative di protesta. Nella giornata di Giovedì hanno attuato la chiusura della Borsa in Piazza Affari con catene e lucchetti guidate dallo slogan \"O la Borsa o la vita\". È stato constato anche il ministro della transizione ecologica Cingolani, protetto dalle forze dell'ordine che non hanno esitato a caricare gli attivisti. Per domani pomeriggio, alle 15 è atteso un grande corteo per il centro di Milano, raccontiamo questi momenti in diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/info-precop-milano.mp3\"][/audio]","1 Ottobre 2021","2021-10-01 11:35:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/milano-climate-camp-768x337-1-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"132\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/milano-climate-camp-768x337-1-300x132.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/milano-climate-camp-768x337-1-300x132.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/milano-climate-camp-768x337-1-690x302.png 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/milano-climate-camp-768x337-1-100x44.png 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/milano-climate-camp-768x337-1.png 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Milano, cortei ed azioni per il Climate Camp",1633088121,[139,140],"http://radioblackout.org/tag/cortei/","http://radioblackout.org/tag/crisi-climatica/",[23,142],"crisi climatica",{"post_title":144,"tags":147},{"matched_tokens":145,"snippet":146,"value":146},[23],"Milano, \u003Cmark>cortei\u003C/mark> ed azioni per il Climate Camp",[148,150],{"matched_tokens":149,"snippet":90},[23],{"matched_tokens":151,"snippet":142},[],[153,158],{"field":39,"indices":154,"matched_tokens":155,"snippets":157},[53],[156],[23],[90],{"field":159,"matched_tokens":160,"snippet":146,"value":146},"post_title",[23],{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":120,"num_tokens_dropped":53,"score":121,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":53},{"document":163,"highlight":189,"highlights":209,"text_match":116,"text_match_info":217},{"cat_link":164,"category":165,"comment_count":53,"id":166,"is_sticky":53,"permalink":167,"post_author":130,"post_content":168,"post_date":169,"post_excerpt":59,"post_id":166,"post_modified":170,"post_thumbnail":171,"post_thumbnail_html":172,"post_title":173,"post_type":64,"sort_by_date":174,"tag_links":175,"tags":182},[126],[52],"50956","http://radioblackout.org/2018/11/decreto-sicurezza-nuoce-gravemente-non-solo-ai-migranti/","La fissazione giallo-bruna per il mondo migrante non è l'unico obiettivo del delirio repressivo compreso nel decreto che porta il nome dell'attuale ministro dell'interno, un testo peggiorativo persino rispetto al Codice Rocco. Chi lotta dovrà misurarsi con limitazioni sempre più restrittive e una repressione più dura. Così, ora, occupare una casa significa rischiare fino a quattro anni di carcere mentre bloccare il traffico, durante uno sciopero o un picchetto, fino a sei anni.\r\n\r\nEntro il 3 dicembre lo approveranno e così il presidio delle 12,30 di lunedì 26 davanti alla prefettura di Torino in piazza Castello indetto dalla Cub potrebbe essere l'ultima occasione di scendere in piazza senza rischiare anni di galera per aver protestato contro il fascismo strisciante che anima ogni provvedimento di un governo mostruoso.\r\n\r\nSi tratta di un dispositivo per mettere in sicurezza innanzitutto i padroni: è un insieme di politiche razziste e repressive.\r\nQuelle razziste riguardano ovviamente in primo luogo i migranti: vengono limitati i permessi per motivi umanitari concessi finora in caso di emergenza umanitaria, a stranieri che ne facessero richiesta. Aumentano le espulsioni per chi è in regime di asilo politico, aumentando i tipi di reato che, dopo una condanna in primo grado, portano all’espulsione immediata, in questo modo si cancella il principio di non colpevolezza fino al 3° grado di giudizio.\r\nSi raddoppia il tempo di permanenza nei centri per il rimpatrio negli hot spot, negli uffici di frontiera, in strutture della polizia fino a 180 giorni: una sorta di carcere senza reato.\r\nI piccoli centri che ospitano i migranti, sotto l’egida dei Comuni (Sprar), non potranno più accogliere i richiedenti asilo ma soltanto minori non accompagnati e chi ha già ricevuto la protezione internazionale.\r\n\r\nMa il decreto non dimentica chi lotta e prevede un inasprimento delle pene e delle sanzioni in caso di blocchi stradali e ferroviari e occupazione di case terreni, e fabbriche e posti di lavoro.\r\nCon l’art 23: Reintroduce il reato di blocco stradale (compresa l’ostruzione o l’ingombro dei binari) oggi sanzionato solo con una multa; a regime sarà punibile con pene da 1 a 6 anni di carcere più sanzioni pecuniarie da 206 fino a 2064 €.\r\nCon l’art 30: Sanziona l’occupazione di case, aziende, terreni con la pena di reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 103 a 1032 euro.\r\nIl decreto estende anche l’uso del Taser (la pistola a impulsi elettrici) anche ai vigili urbani di città superiori ai 100.000 abitanti.\r\nSi vuole disarmare chi lotta e limitare e colpire manifestazioni, cortei e presidi a fronte di conflitto sociale crescente, reso manifesto anche dallo sciopero del 26 ottobre.\r\nLa ripresa delle mobilitazioni rappresenta un incubo per chi ha imposto austerità, precarietà nel lavoro e nel reddito.\r\nGli incubi dei lavoratori sono altri e si chiamano: sicurezza di reddito, di welfare, di lavoro e sul lavoro.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi:\r\n\r\nPresidiamo per la nostra sicurezza\r\n\r\n ","23 Novembre 2018","2018-11-26 21:18:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/sicurezza_dei-padroni-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"212\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/sicurezza_dei-padroni-300x212.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/sicurezza_dei-padroni-300x212.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/sicurezza_dei-padroni-768x543.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/sicurezza_dei-padroni-1024x723.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/sicurezza_dei-padroni.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Decreto sicurezza: nuoce gravemente non solo ai migranti",1542971990,[176,139,177,178,179,180,181],"http://radioblackout.org/tag/attacco-ai-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/ddl-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/picchetti/","http://radioblackout.org/tag/presidi/","http://radioblackout.org/tag/repressione-conflitti-sociali/",[183,23,184,185,186,187,188],"attacco ai lavoratori","ddl sicurezza","migranti","picchetti","presidi","repressione conflitti sociali",{"post_content":190,"tags":194},{"matched_tokens":191,"snippet":192,"value":193},[23],"e limitare e colpire manifestazioni, \u003Cmark>cortei\u003C/mark> e presidi a fronte di","La fissazione giallo-bruna per il mondo migrante non è l'unico obiettivo del delirio repressivo compreso nel decreto che porta il nome dell'attuale ministro dell'interno, un testo peggiorativo persino rispetto al Codice Rocco. 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La marea femminista ha organizzato manifestazioni e cortei in tutti i paesi che aderiscono allo sciopero globale delle donne per denunciare la violenza di genere, la differenza salariale tra uomini e donne che si registra a parità di mansioni in tutti i paesi, gli ostacoli alla libertà riproduttiva e alla salute, il sessismo, l’omofobia e il razzismo.\r\nIn italia appuntamenti Non Una Di Meno in tutte le principali città.\r\nA Torino presidi e blocchi in mattinata, corteo cittadino a partire dalle ore 16, concentramento in piazza 18 dicembre. Blocco in corso ora in Corso Regina.\r\n\r\nTutta la mattinata informativa è stata dedicata agli approfondimenti dalle varie città e realtà di Italia che aderiscono allo sciopero globale de #LottoMarzo della rete #NonUnaDiMeno\r\n\r\nIn fondo alla pagina dopo ai podcast delle dirette trovate un'infografica che vi illustra i vari modi per aderire allo sciopero di oggi.\r\n\r\n\r\n\r\nS P A Z I O A L L E D I R E T T E\r\n\r\nTorino, le iniziative della mattinata con Chiara, Non Una di Meno Torino: chiara_8mattina\r\n\r\nMilano, Collettivo Gramigna milano\r\n\r\nBologna, Smaschieramente bologna\r\n\r\nRoma, IoDecido / Non una di meno roma iodecido\r\n\r\nParigi Parigi\r\n\r\n \r\n\r\nDal mondo del lavoro\r\n\r\nPisa, la protesta delle lavoratrici Sodexo pisa_sodexo\r\n\r\nRoma, la protesta delle ex lavoratrici Almaviva almaviva roma\r\n\r\n \r\n\r\nDal mondo universitario\r\n\r\nTorino, la protesta dentro il Campus Luigi Einaudi Torino - Università\r\n\r\nRoma, studenti universitari Sapienza roma studenti\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","8 Marzo 2017","2017-03-10 13:30:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/banner-8-non-una-di-meno-10-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"115\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/banner-8-non-una-di-meno-10-300x115.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/banner-8-non-una-di-meno-10-300x115.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/banner-8-non-una-di-meno-10-768x293.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/banner-8-non-una-di-meno-10.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","#LottoMarzo - Le dirette dalle piazze",1488980242,[232,233,234,139,235,236,237,180,238],"http://radioblackout.org/tag/nonunadimeno/","http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/antisessismo/","http://radioblackout.org/tag/donne/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/lottomarzo/","http://radioblackout.org/tag/proteste/",[240,241,242,23,243,244,245,187,246],"#NonUnaDiMeno","antirazzismo","antisessismo","donne","femminismo","lottomarzo","proteste",{"post_content":248,"tags":252},{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":251},[23],"femminista ha organizzato manifestazioni e \u003Cmark>cortei\u003C/mark> in tutti i paesi che","Sciopero globale delle donne in oltre 40 paesi per l’8 marzo. 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Blocco in corso ora in Corso Regina.\r\n\r\nTutta la mattinata informativa è stata dedicata agli approfondimenti dalle varie città e realtà di Italia che aderiscono allo sciopero globale de #LottoMarzo della rete #NonUnaDiMeno\r\n\r\nIn fondo alla pagina dopo ai podcast delle dirette trovate un'infografica che vi illustra i vari modi per aderire allo sciopero di oggi.\r\n\r\n\r\n\r\nS P A Z I O A L L E D I R E T T E\r\n\r\nTorino, le iniziative della mattinata con Chiara, Non Una di Meno Torino: chiara_8mattina\r\n\r\nMilano, Collettivo Gramigna milano\r\n\r\nBologna, Smaschieramente bologna\r\n\r\nRoma, IoDecido / Non una di meno roma iodecido\r\n\r\nParigi Parigi\r\n\r\n \r\n\r\nDal mondo del lavoro\r\n\r\nPisa, la protesta delle lavoratrici Sodexo pisa_sodexo\r\n\r\nRoma, la protesta delle ex lavoratrici Almaviva almaviva roma\r\n\r\n \r\n\r\nDal mondo universitario\r\n\r\nTorino, la protesta dentro il Campus Luigi Einaudi Torino - Università\r\n\r\nRoma, studenti universitari Sapienza roma studenti\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ",[253,255,257,259,261,263,265,267,269],{"matched_tokens":254,"snippet":240},[],{"matched_tokens":256,"snippet":241},[],{"matched_tokens":258,"snippet":242},[],{"matched_tokens":260,"snippet":90},[23],{"matched_tokens":262,"snippet":243},[],{"matched_tokens":264,"snippet":244},[],{"matched_tokens":266,"snippet":245},[],{"matched_tokens":268,"snippet":187},[],{"matched_tokens":270,"snippet":246},[],[272,278],{"field":39,"indices":273,"matched_tokens":275,"snippets":277},[274],3,[276],[23],[90],{"field":114,"matched_tokens":279,"snippet":250,"value":251},[23],{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":120,"num_tokens_dropped":53,"score":121,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":53},{"document":282,"highlight":304,"highlights":316,"text_match":116,"text_match_info":322},{"cat_link":283,"category":284,"comment_count":53,"id":285,"is_sticky":53,"permalink":286,"post_author":130,"post_content":287,"post_date":288,"post_excerpt":59,"post_id":285,"post_modified":289,"post_thumbnail":290,"post_thumbnail_html":291,"post_title":292,"post_type":64,"sort_by_date":293,"tag_links":294,"tags":299},[126],[52],"82554","http://radioblackout.org/2023/06/82554/","Venerdì 2 giugno, in occasione della giornata internazionale per i diritti delle səx worker, dopo 20 anni, collettivi, associazioni e singole səx worker si sono incontrate a Bologna per riaprire il dibattito sul lavoro səssuale. Il giorno dopo, all’Auditorium di piazza Maggiore, lə partecipanti all’assemblea e altre esperte hanno tenuto un incontro sul lavoro sessuale aperto al pubblico. L’evento si è concentrato sul tema della criminalizzazione del lavoro sessuale e su come lo stigma agisca negativamente sulle vite dellə sex workers. Il giorno seguente c'è stato un incontro pubblico e un corteo, che ha sfilato per le strade del capoluogo romagnolo.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Valentine, alleata del Collettivo Ombre rosse, un resoconto delle due intense giornate dedicate al sex work. Ascoltate e scaricate la diretta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/bologna1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer rimanere aggiornatx sulle iniziative delle Ombre rosse, seguite il blog. 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Abbiamo chiesto a una compagna che vive a Parigi di raccontarci qual è stata la reazione delle piazze al discorso di Macron di lunedì scorso, com'è andato il tentativo di dissoluzione di Les Soulèvements de la Terre, e il caso dell'editore francese fermato per terrorismo appena sceso dall'Eurostar mentre si recava per lavoro alla Fiera del Libro di Londra. A partire da queste domande, Irene ci ha restituito un quadro vivido della situazione in Francia e i prossimi appuntamenti: la CGT energie, infatti, parte del grande sindacato Confédération générale du travail, ha annunciato «100 giorni di azione», in risposta ai 100 giorni di pacificazione che Macron ha promesso in seguito alla riforma, da qui alla festa che commemora la Rivoluzione francese. Già mentre pronunciava queste parole, nella serata del 17 aprile, migliaia di francesi sono scesi in piazza a fare baccano con pentole e mestoli, espressione di dissenso che si sta moltiplicando in tutte le città in cui membri del governo abbiano il coraggio di andare in visita. Tutto ciò, mentre la segretaria del sindacato CGT, Sophie Binet, ha annunciato una storica giornata di mobilitazione proprio per il 1° maggio.\r\n\r\nAscolta e scarica la corrispondenza con Irene:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/paris6.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui e qui potete ascoltare alcune delle corrispondenze con Parigi delle scorse settimane.\r\n\r\nDi seguito un audio su Les Soulèvements de la Terre:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/MP3-Dissouluzione-soulèvement-de-la-terre.mp3\"][/audio]","25 Aprile 2023","2023-04-25 14:41:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-25-13.46.34-e1682424567193-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"121\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-25-13.46.34-e1682424567193-300x121.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-25-13.46.34-e1682424567193-300x121.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-25-13.46.34-e1682424567193-1024x414.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-25-13.46.34-e1682424567193-768x311.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-25-13.46.34-e1682424567193.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il festival di Cannes al buio?/Corrispondenze da Parigi/6",1682431695,[338,339,139,340,341,342,343,344],"http://radioblackout.org/tag/1-maggio/","http://radioblackout.org/tag/cacerolazo/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/pensioni/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[346,347,23,15,348,349,350,20],"1 maggio","cacerolazo","lavoro","macron","pensioni",{"tags":352},[353,355,357,359,361,363,365,367],{"matched_tokens":354,"snippet":346},[],{"matched_tokens":356,"snippet":347},[],{"matched_tokens":358,"snippet":90},[23],{"matched_tokens":360,"snippet":15},[],{"matched_tokens":362,"snippet":348},[],{"matched_tokens":364,"snippet":349},[],{"matched_tokens":366,"snippet":350},[],{"matched_tokens":368,"snippet":20},[],[370],{"field":39,"indices":371,"matched_tokens":372,"snippets":374},[120],[373],[23],[90],{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":122,"num_tokens_dropped":53,"score":323,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":53},6646,{"collection_name":64,"first_q":23,"per_page":37,"q":23},{"facet_counts":379,"found":428,"hits":429,"out_of":583,"page":122,"request_params":584,"search_cutoff":40,"search_time_ms":404},[380,405],{"counts":381,"field_name":402,"sampled":40,"stats":403},[382,384,386,388,390,392,394,396,398,400],{"count":17,"highlighted":383,"value":383},"anarres",{"count":274,"highlighted":385,"value":385},"frittura mista",{"count":274,"highlighted":387,"value":387},"liberation front",{"count":274,"highlighted":389,"value":389},"La fine della Fine della storia",{"count":122,"highlighted":391,"value":391},"Spot",{"count":122,"highlighted":393,"value":393},"ACAB",{"count":122,"highlighted":395,"value":395},"19e59",{"count":122,"highlighted":397,"value":397},"Radio Borroka",{"count":122,"highlighted":399,"value":399},"il colpo del strega",{"count":122,"highlighted":401,"value":401},"Voci dall'antropocene","podcastfilter",{"total_values":404},11,{"counts":406,"field_name":39,"sampled":40,"stats":426},[407,408,410,412,414,416,418,420,422,424],{"count":274,"highlighted":38,"value":38},{"count":120,"highlighted":409,"value":409},"frittura mista radio fabbrica",{"count":122,"highlighted":411,"value":411},"lab",{"count":122,"highlighted":413,"value":413},"forconi",{"count":122,"highlighted":415,"value":415},"lesbofobia",{"count":122,"highlighted":417,"value":417},"9 dicembre",{"count":122,"highlighted":419,"value":419},"lotta partigiana",{"count":122,"highlighted":421,"value":421},"lotta di liberazione",{"count":122,"highlighted":423,"value":423},"educazione alla guerra",{"count":122,"highlighted":425,"value":425},"festival sport antisessista",{"total_values":427},57,30,[430,456,482,504,526,548],{"document":431,"highlight":444,"highlights":448,"text_match":451,"text_match_info":452},{"comment_count":53,"id":432,"is_sticky":53,"permalink":433,"podcastfilter":434,"post_author":383,"post_content":435,"post_date":436,"post_excerpt":59,"post_id":432,"post_modified":437,"post_thumbnail":438,"post_title":439,"post_type":440,"sort_by_date":441,"tag_links":442,"tags":443},"61188","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-29-maggio-spesa-di-guerra-stati-uniti-omicidio-razzista-e-rivolta-scioperi-e-cortei-spontanei-in-lombardia/",[383],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Il 6 maggio hanno sgomberato la TNT di Peschiera Borromeo, occupata per impedire il licenziamento di 66 interinali, che lavoravano lì da 5 anni. Poi hanno fatto irruzione alla BRT di Sedriano. Il 22 maggio sono entrati alla UPS di Milano, dove i lavoratori sono in cassa integrazione da oltre un mese mentre la merce viene spostata su altri siti, per fingere un calo di produzione e disfarsi dei lavoratori più combattivi.\r\nIl 27 maggio i lavoratori in sciopero hanno trasformato il presidio davanti alla Regione in corteo spontaneo, che, nonostante l’approccio muscolare della polizia, è riuscito a muoversi per la città.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nLunedì 8 giugno\r\nore 16 in via Po 16\r\npresidio e punto info\r\nDall'Illinois al mediterraneo, sicurezza è un mondo senza razzismo e polizia \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","4 Giugno 2020","2020-06-04 16:07:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/no-a-tutti-gli-eserciti-200x110.jpg","Anarres del 29 maggio. Spesa di guerra. Stati Uniti: omicidio razzista e rivolta. Scioperi e cortei spontanei in Lombardia...","podcast",1591286874,[],[],{"post_title":445},{"matched_tokens":446,"snippet":447,"value":447},[23],"Anarres del 29 maggio. Spesa di guerra. Stati Uniti: omicidio razzista e rivolta. 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La barbarie di un paese che, insieme agli altri sodali dell'Unione europea, spinge sul pedale della guerra e prova ad utilizzare la leva militare per rilanciare l'economia.\r\nLa barbarie di uno Stato che dietro l'ipocrita tema della sicurezza introduce un vero e proprio Stato di polizia prevedendo 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti al fine di colpire le lotte sindacali, le lotte sociali e le proteste ambientali. Una chiusura del cerchio che dimostra inequivocabilmente il legame che tiene insieme i mille volti della barbarie della guerra. \r\n\r\nPer questo abbiamo definito la guerra un \"sistema\" e per questo lo sciopero generale del 20 giugno e la manifestazione nazionale a Roma del 21 giugno, costituiscono due appuntamenti che vogliono scardinare quel sistema nelle sue diverse declinazioni. Lo abbiamo fatto in questi anni dietro lo slogan \"Alzate i salari, abbassate le armi\" con cortei e manifestazioni o con azioni dirette,\r\nbloccando le navi della morte che trasportano armi e munizioni, come avvenuto nuovamente in questi giorni al porto di Genova.\r\n\r\n Lo dovremo fare tutti insieme lavoratrici e lavoratori, studenti e attivisti sociali con lo sciopero generale del 20 giugno e la manifestazione del giorno dopo: una marea dovrá invadere il nostro paese contro i massacri in Palestina, contro la folle corsa al riarmo e contro la devastazione sociale prodotta da decenni di moderazione salariale. 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Da lui ci siamo fatti raccontare il prezioso lavoro d'inchiesta, che come redazione di InfoAut, hanno iniziato a compiere sui lavoratori delle fabbriche del territorio torinese, arrivando ad operai della Lear, della Mopar, della Stellantis, della Leonardo eccetera, coi quali si è poi deciso di lanciare un momento che mettesse sia in dialogo le diverse criticità e lotte in corso nei vari stabilimenti, che per ragionare su problemi comuni del comparto e della de industrializzazione in generale. Oltre al fondamentale punto di vista dei lavoratori, giovedì 12 verrà anche presentata l'inchiesta curata da M. Alberti, redattore di Radio Popolare Network, sulla riconversione della produzione per materiale bellico e dual/use, mettendo sul piatto del dibattito l'aspetto politico e morale dei lavoratori che và oltre i loro specifici interessi personali. Infine ci siamo fatti dire da Alberto dove si possono leggere le inchieste messe da loro in campo fino ad ora\r\n\r\ncosì da poter arrivare preparati e preparate all'incontro che si terrà alle h 18 a Palazzo Nuovo a Torino il 12 giugno.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_10_06_Alessandro-organizzatore-dellevento-Torino-cambia-lavoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa seconda puntata Serena Tusini, intervista Barbara Bertani, docente, per esplorare un aspetto conosciuto da tutti ma da pochi nel dettaglio: i test invalsi.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Dietro-alla-lavagna-pt.2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Giugno 2025","2025-06-19 21:05:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/csm_sciopero_20.06_e_manifestazione_21.06_a652c39fad-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 10/06/2025",1750367126,[469],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[409],{"post_content":472},{"matched_tokens":473,"snippet":474,"value":475},[23],"salari, abbassate le armi\" con \u003Cmark>cortei\u003C/mark> e manifestazioni o con azioni"," \r\n\r\n\r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Enzo Miccoli della federazione USB di Torino sullo sciopero generale del 20/06/25 e manifestazione a Roma del 21/06/25.\r\n\r\nLe barbarie della guerra sono il comune denominatore che accomuna l'indizione Dello sciopero anche con i sindacati CUB, SICOBAS e SGB, infatti in un comunicato del sindaco si legge:\r\n\"La barbarie del genocidio perpetrato dallo Stato di Israele nei confronti del popolo palestinese e degli spari sulla folla accalcata per accaparrarsi gli aiuti umanitari.\r\nLa barbarie di uno Stato che abdica alla sua funzione di assicurare la tenuta sociale del paese attraverso salari dignitosi e servizi pubblici per tutti e punta, invece, sul vertiginoso aumento delle spese militari. La barbarie di un paese che, insieme agli altri sodali dell'Unione europea, spinge sul pedale della guerra e prova ad utilizzare la leva militare per rilanciare l'economia.\r\nLa barbarie di uno Stato che dietro l'ipocrita tema della sicurezza introduce un vero e proprio Stato di polizia prevedendo 14 nuove fattispecie di reato e 9 aggravanti al fine di colpire le lotte sindacali, le lotte sociali e le proteste ambientali. Una chiusura del cerchio che dimostra inequivocabilmente il legame che tiene insieme i mille volti della barbarie della guerra. \r\n\r\nPer questo abbiamo definito la guerra un \"sistema\" e per questo lo sciopero generale del 20 giugno e la manifestazione nazionale a Roma del 21 giugno, costituiscono due appuntamenti che vogliono scardinare quel sistema nelle sue diverse declinazioni. Lo abbiamo fatto in questi anni dietro lo slogan \"Alzate i salari, abbassate le armi\" con \u003Cmark>cortei\u003C/mark> e manifestazioni o con azioni dirette,\r\nbloccando le navi della morte che trasportano armi e munizioni, come avvenuto nuovamente in questi giorni al porto di Genova.\r\n\r\n Lo dovremo fare tutti insieme lavoratrici e lavoratori, studenti e attivisti sociali con lo sciopero generale del 20 giugno e la manifestazione del giorno dopo: una marea dovrá invadere il nostro paese contro i massacri in Palestina, contro la folle corsa al riarmo e contro la devastazione sociale prodotta da decenni di moderazione salariale. Una risposta a chi rappresenta come condizione ineluttabile la barbarie della guerra e le sue drammatiche implicazioni.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_10_06_Enzo-Miccoli-USB-Torino-su-Sciopero-generale-del-20-giugno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è ruotato attorno all'evento che si terrà il 12 giugno a Palazzo Nuovo, \"Torino cambia lavoro\", abbiamo avuto ospite al telefono Alessandro, uno degli organizzatori dell'iniziativa. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-11-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLe piazze dello sciopero generale\r\nVi abbiamo raccontato lo sciopero generale con dirette da alcune delle piazze, dove il sindacalismo di base, autogestito e conflittuale ha lanciato cortei e presidi il 29 novembre.\r\nBuona parte del sindacalismo di base aveva indetto sciopero con manifestazioni locali. Nella stessa data avevano proclamato l’astensione dal lavoro due sindacati concertativi Cigl e Uil.\r\nIn gran parte delle città italiane ci sono state iniziative di piazza separate. A Torino il sindacalismo di base con varie forze politiche ha scelto di costruire uno spezzone autonomo in coda al corteo di Cgil e Uil, auspicando la convergenza su posizioni più radicali di lavoratori e lavoratrici che fanno riferimento alla Cgil.\r\nPerché Cgil e UIL, dopo anni di tranquilla convivenza con l’apparato padronale hanno scelto di promuovere uno sciopero generale? La risposta è semplice. La pacificazione sociale di cui Cgil, Cisl e Uil sono state protagoniste negli scorsi decenni aveva come contropartita il mantenimento dei privilegi e del ruolo della burocrazia sindacale. Oggi governo e padronato insistono nell’abbandono del corporativismo democratico, quello che nel linguaggio corrente viene chiamato concertazione, e trattano i sindacati istituzionali come zerbini. Era inevitabile che Cgil e Uil facessero una mossa. Simbolica.\r\nTutto questo mentre la condizione delle classi subalterne è in costante peggioramento.\r\nCi siamo collegati con Torino, Milano, Firenze, Pisa, Trieste, Bologna. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDomenica 8 dicembre\r\nCorteo No Tav a Susa\r\nOre 13 piazza d’armi\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20 \r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.o","7 Dicembre 2024","2024-12-07 11:20:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-07-cena-antinatale-200x110.jpeg","Anarres del 29 novembre. 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Un’occasione per rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette in questi ultimi tre anni.\r\nNe abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese\r\n\r\nUna joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri armati del futuro.\r\nLa guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 26 ottobre\r\nore 10,30 13,30\r\nPresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\ncontro la guerra e il militarismo\r\n\r\nContro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre\r\nNo alla città dell’aerospazio! 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Vi proponiamo il testo diffuso dalla Federazione Anarchica Italiana. \r\n\r\nVerso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino\r\nIl 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine.\r\nDurante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.\r\nIn memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista.\r\n\r\nPercorsi antimilitaristi\r\nLa prossima domenica gli antimilitarist* di varie assemblee e coordinamenti locali si incontreranno a Massenzatico per confrontarsi e discutere e sulle iniziative di lotta al militarismo ed alla guerra globale. 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No alla città delle armi \r\nManifestazione antimilitarista\r\nIn via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n(per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[523],{"field":114,"matched_tokens":524,"snippet":520,"value":521},[23],{"best_field_score":453,"best_field_weight":480,"fields_matched":122,"num_tokens_dropped":53,"score":481,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":53},{"document":527,"highlight":539,"highlights":544,"text_match":451,"text_match_info":547},{"comment_count":53,"id":528,"is_sticky":53,"permalink":529,"podcastfilter":530,"post_author":383,"post_content":531,"post_date":532,"post_excerpt":59,"post_id":528,"post_modified":533,"post_thumbnail":534,"post_title":535,"post_type":440,"sort_by_date":536,"tag_links":537,"tags":538},"92311","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-27-settembre-aborto-la-liberta-negata-a-scuola-di-obbedienza-da-gaza-a-tel-aviv-insurrezione-diserzione-internazionalismo-note-sulla-basilicata-a-torino/",[383],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-09-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAborto. La libertà negata\r\nIn Italia la libertà di abortire non c’è. La legge 194 che regolamenta l'interruzione volontaria di gravidanza, risalente al 1978, fu frutto di un compromesso politico con settori clericali e reazionari che regalò il meccanismo perverso dell’obiezione di coscienza a chi voleva mantenere l’aborto un percorso a ostacoli talora inaccessibili, depotenziando la spinta sociale che non chiedeva la regolamentazione, bensì una depenalizzazione che ponesse fine all’aborto clandestino. Da allora, la difficoltà a posizionarsi chiaramente sul terreno della difesa dell'aborto, cioè di una pratica sanitaria, non è mai venuta meno.\r\n\r\nVoto di condotta? A scuola di obbedienza\r\nLa Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta.\r\nIl provvedimento prevede la bocciatura con il 5 in condotta e il ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie.\r\nPer quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, sottoposti ad un chiaro ricatto: o accettano di piegarsi, astenendosi da proteste e lotte o avranno un voto di maturità più basso. Infatti è prevista la decurtazione per chi ha meno di 9 di condotta.\r\nQuello di Valditara è un modello di scuola/caserma, dove l’obbedienza è il fulcro di un progetto educativo disciplinare.\r\nNe abbiamo parlato con Patrizia Nesti\r\n\r\nTramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.\r\nQuest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente. (…)\r\nCon il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’assuefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più.\r\nDi un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. 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(...)\r\nL'immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla \"resistenza\" palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere.\r\nCi muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.”\r\nCon Lollo, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo, abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui si è discusso durante la presentazione dell’opuscolo.\r\n\r\nLa vergogna va al mercato. Note sulla Basilicata a Torino\r\n“È domenica mattina a Torino, mi aggiro in piazza della Repubblica alla ricerca di un filone di pane. Noto la figura di Franco Arminio, poeta dell’Italia interna, e mi chiedo quale ragione l’abbia condotto qui. Sono di fronte al Mercato Centrale di Torino, struttura in vetro e metallo che accoglie ristoranti, negozi di gastronomia, rivendite di cibo per ricchi avventori. All’ingresso ecco un manifesto verde con uno slogan: “Basilicata, Terra e Visione”.”\r\nQuesto l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio sulla trasformazione dei Sassi di Matera in Lunapark\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. 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Un’inchiesta della quale iniziamo ad affrontare qualche elemento:\r\n\r\nil fatto che le violenze siano emerse grazie alle segnalazioni e all’operato “fuori dal protocollo” di personale civile, una strana concomitanza tra il ritiro di una denuncia inerente i pestaggi e la conseguente scarcerazione di un giovane massacrato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_beccaria-short.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTECNO-PRETI E CARCERE IMMATERIALE\r\n\r\nL’arcivescovo Fisichella ha recentemente invocato l’intervento (semidivino) della sorveglianza tecnologica in sostituzione della carcerazione architettonica. Una proposta che legittima il processo – già in atto da decenni – di introduzione del “carcere immateriale”: un dispositivo sorvegliante in grado di essere sovrapposto alla quotidianità, senza produrre rotture troppo evidenti nel flusso degli eventi, in grado di insinuarsi come funzione disciplinante che agisce direttamente sulle condotte.\r\n\r\nCome chiameremmo una pena che non ha una forma? \r\n\r\nPer quanto tempo ci accorgeremmo della sua esistenza prima che si normalizzi come relazione potere-individuo?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_fisichella.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nOPERAZIONE CITY\r\n\r\nTorniamo a parlare dell’operazione repressiva, denominata “City”, che lunedì 22 aprile 2024 si è materializzata in diverse misure cautelari a carico di compagne e compagni accusati – a vario titolo – per i fatti avvenuti durante il corteo del 4 marzo 2023, quando la rabbia per il concreto rischio di morte del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, detenuto in 41bis e da oltre 130 giorni in sciopero della fame, attraversò una parte della città di Torino.\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna, cerchiamo di approfondire le forzature interpretative operate dalla Digos, riflettendo sull’accusa di “organizzazione militare” nei confronti del corteo e ricordando – per contrasto - le “vittime collaterali” che le forze dell’ordine hanno scelto di sacrificare nel tentativo di reprimerlo... quando condotto in aree non-borghesi della città.\r\n\r\nUna riflessione sull’autodifesa e sull’autodeterminazione delle manifestazioni in piazza, in un’epoca in cui le giovani teste spaccate nei cortei pro-Palestina diventano il metro simbolico della legalità democratica e dell’ordine pubblico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_op-city-Lia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Aprile 2024","2024-04-30 12:36:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/bcupcb-city-beccaria-200x110.jpg","OPERAZIONE CITY - CHIESA E TECNOCARCERE - TORTURE BECCARIA",1714480560,[562,563,564,565,566,567],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/alfredo-cospito/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/operazione-city/","http://radioblackout.org/tag/reato-tortura/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[569,570,571,572,573,38],"41 bis","alfredo cospito","carcere","operazione city","reato tortura",{"post_content":575},{"matched_tokens":576,"snippet":577,"value":578},[23],"le giovani teste spaccate nei \u003Cmark>cortei\u003C/mark> pro-Palestina diventano il metro simbolico","Estratti dalla puntata del 29 aprile 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nTORTURE AL BECCARIA\r\n\r\nLunedì 22 aprile 2024 sono stati arrestati 13 agenti della Polizia penitenziaria per torture e abusi nei confronti di giovani detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano; altri 8 agenti sono stati sospesi e 4 indagati senza misure. 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