","Sentenza per il corteo a Milano in solidarietà a Cospito e contro il 41 bis","post",1749568428,[68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cospito/","http://radioblackout.org/tag/milano/",[18,24,35,73],"milano",{"post_content":75,"post_title":80,"tags":83},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"Cospito","contro 41 bis, l'anarchico Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> viene trasferito dal centro clinico","Era l'11 febbraio, a quasi 4 mesi dall'inizio dello sciopero della fame intrapreso contro 41 bis, l'anarchico Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> viene trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano perché le sue condizioni di salute sono critiche. Il giorno prima, il ministero della giustizia Nordio aveva diffuso le motivazioni per cui confermava per l'anarchico Alfredo il regime di carcere duro 41bis: attraverso lo sciopero della fame, \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> continuava ad orientare iniziative di lotta violente.\r\n\r\nQuel giorno era previsto a Milano un corteo contro il carcere, contro il 41 bis, in solidarietà ad Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> in sciopero della fame e a tuttx lx detenutx. Partito da piazza XXIV Maggio intorno alle 16, il corteo aveva percorso viale Col di Lana, viale Bligny e viale Sabotino in direzione Porta Romana. All'altezza di via Altaguardia, era partita la prima carica da parte dei numerosi reparti della celere schierati per l'occasione, cui ne erano seguite altre dopo che il corteo era riuscito a ricompattarsi.\r\n\r\nOggi, ci sarà la sentenza del processo per il corteo dell'11 febbraio. Le richieste di pena per lx imputatx vanno dai 6 mesi a 6 anni, con le accuse di resistenza aggravata (anche in concorso morale), travisamento, lancio di oggetti e concorso morale in danneggiamento.\r\n\r\nPer un anno lo sciopero della fame di Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo ha dato luogo a centinaia di iniziative e mobilitazioni e quel corteo è avvenuto contestualmente al ricovero in ospedale di Alfredo. La determinazione e la forza di chi per mesi ha lottato contro il 41 bis ora è sotto processo, qua come altrove, con richieste di pena allucinanti, nel tentativo di reprimere la forza che quelle mobilitazioni hanno espresso.\r\n\r\nAbbiamo contattato telefonicamente una compagna di Milano che stava andando al presidio, ascolta la diretta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/sentenza_mi_corteocospito.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":81,"snippet":82,"value":82},[77],"Sentenza per il corteo a Milano in solidarietà a \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> e contro il 41 bis",[84,86,88,91],{"matched_tokens":85,"snippet":18},[],{"matched_tokens":87,"snippet":24},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[35],"\u003Cmark>cospito\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":73},[],[94,100,103],{"field":42,"indices":95,"matched_tokens":97,"snippets":99},[96],2,[98],[35],[90],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":82,"value":82},"post_title",[77],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77],578730123365712000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":14,"fields_matched":40,"num_tokens_dropped":54,"score":109,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":54},"1108091339008","578730123365711979",1,{"document":112,"highlight":134,"highlights":153,"text_match":106,"text_match_info":163},{"cat_link":113,"category":114,"comment_count":54,"id":115,"is_sticky":54,"permalink":116,"post_author":57,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":119,"post_id":115,"post_modified":120,"post_thumbnail":121,"post_thumbnail_html":122,"post_title":123,"post_type":65,"sort_by_date":124,"tag_links":125,"tags":130},[51],[53],"82863","http://radioblackout.org/2023/06/scripta-manent-il-pm-chiede-lergastolo-per-cospito-e-27-anni-e-mezzo-per-beniamino/","Lunedì 19 giugno si è svolta presso il tribunale di Torino l’udienza alla corte di assise di appello per il ricalcolo delle pene per Alfredo Cospito ed Anna Beniamino, sospesa in autunno in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sulla mancata attribuzione delle attenuanti generiche ad Alfredo Cospito.\r\nIl Procuratore generale Saluzzo, dopo un tentativo andato a vuoto di introdurre nuovi documenti, ha comunque ribadito la sua richiesta di ergastolo per Cospito e di 27 anni e mezzo per Beniamino.\r\nGli avvocati della difesa hanno chiesto che venissero mostrati in aula i filmati fatti dagli stessi carabinieri all’indomani dei fatti di Fossano, da cui si desume la pochezza di quanto avvenuto ma il giudice ha disposto che i filmati fossero mostrati solo in camera di consiglio. Le difese hanno nuovamente sollevato alcune eccezioni di costituzionalità.\r\nLa sentenza e le repliche sono previste per il 26 giugno alle 12.\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, avvocato di Anna Beniamino\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/2023-06-20-scripta-manent-vitale.mp3\"][/audio]","22 Giugno 2023","","2023-06-22 14:20:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/photo_2023-06-19_13-47-12-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/photo_2023-06-19_13-47-12-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/photo_2023-06-19_13-47-12-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/photo_2023-06-19_13-47-12-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/photo_2023-06-19_13-47-12-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/photo_2023-06-19_13-47-12.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Scripta Manent. 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siamo fatti dare degli aggiornamenti da un compagno di Roma sullo stato di salute di Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis in sciopero della fame dal 20 ottobre, e con lui abbiamo iniziato a lanciare la manifestazione in solidarietà con Alfredo, Anna, Juan, Ivan tutti e tutte le detenute, contro il 41 bis, che si terrà a Roma il 12 novembre.\r\nL'appuntamento è alle ore 15 in Piazza Belli.\r\nAscolta e scarica la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/roma12novembre-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nApprendiamo inoltre che stamattina, lunedì 7 novembre, Anna ha dichiarato l’inizio d’uno sciopero della fame in solidarietà ad Alfredo e al fianco di Juan ed Ivan.","7 Novembre 2022","2022-11-07 19:54:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/roma-12-novembre-2022-manifestazione-in-solidarieta-ad-alfredo-cospito-11-01-2022-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" 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Lo ha chiesto venerdì 27 gennaio il Garante Nazionale per le persone private della Libertà, Mauro Palma, riprendendo un’analoga istanza presentata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, legale dell’esponente anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis da da più di 100 di giorni.\r\n\r\nE' stato un nuovo fine settimana di lotta in diverse città d’Italia con tanti appuntamenti. Ci sono state iniziative contro il regime del 41 bis a Roma, Rovereto, Padova, Bolzano, Milano, Bergamo, Lecco, Mestre, Trieste, Saronno, Giulianova e a Sassari, sotto il carcere di Bancali, dove Cospito è rinchiuso in regime di carcere duro. Ci sono state e ci saranno iniziative anche a Torino, come quella di sabato scorso, di cui ascoltiamo il racconto:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/cospitoto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRicordiamo l'assemblea permanente in solidarietà con lx detenutx in sciopero della fame, contro tutte le galere e il 41 bis del giovedì a Radio Blackout, in Via Cecchi 21/A e l'iniziativa di domani, a Torino, al CLE, un seminario aperto contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo.\r\n\r\nAscolta e diffondi l'invito a partecipare al seminario al Campus Einaudi direttamente dalle parole del Collettivo di Giurisprudenza:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/seminario-collettivo-giurisprudenza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIn caso (speriamo di no!) di un peggioramento delle condizioni di salute di Alfredo, sarà convocata un'assemblea nell'atrio di Palazzo Nuovo. 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Alfredo Cospito ha provato a leggere un documento in cui gli imputati rivendicavano l'azione. La tensione in aula, piena per l'occasione di solidali, è cresciuta e il giudice ha fatto allontanare tutti, imputati compresi. All'esterno del Tribunale, blindato per l'occasione, 200 solidali hanno dato vita ad un corteo che è finito con l'occupazione dell'aula magna universitaria di lettere. 12 anni per Alfredo Cospito e 10 anni per Nicola Gai: queste le richieste di condanna avanzate dai Pm Nicola Piacente e Silvio Franz al termine della requisitoria.\r\n\r\nAbbiamo sentito Mitzi, redattrice di Radio Blackout, presente al processo\r\n\r\ncospito gai","30 Ottobre 2013","2013-11-04 12:34:01","Processo Adinolfi. 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All'esterno del Tribunale, blindato per l'occasione, 200 solidali hanno dato vita ad un corteo che è finito con l'occupazione dell'aula magna universitaria di lettere. 12 anni per Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> e 10 anni per Nicola Gai: queste le richieste di condanna avanzate dai Pm Nicola Piacente e Silvio Franz al termine della requisitoria.\r\n\r\nAbbiamo sentito Mitzi, redattrice di Radio Blackout, presente al processo\r\n\r\n\u003Cmark>cospito\u003C/mark> gai",[272,274,276,278,280],{"matched_tokens":273,"snippet":262},[],{"matched_tokens":275,"snippet":263},[],{"matched_tokens":277,"snippet":90},[35],{"matched_tokens":279,"snippet":264},[],{"matched_tokens":281,"snippet":265},[],[283,288],{"field":42,"indices":284,"matched_tokens":285,"snippets":287},[96],[286],[35],[90],{"field":104,"matched_tokens":289,"snippet":269,"value":270},[77],{"best_field_score":108,"best_field_weight":14,"fields_matched":96,"num_tokens_dropped":54,"score":244,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":54},{"document":292,"highlight":317,"highlights":345,"text_match":355,"text_match_info":356},{"cat_link":293,"category":294,"comment_count":54,"id":295,"is_sticky":54,"permalink":296,"post_author":57,"post_content":297,"post_date":298,"post_excerpt":119,"post_id":295,"post_modified":299,"post_thumbnail":300,"post_thumbnail_html":301,"post_title":302,"post_type":65,"sort_by_date":303,"tag_links":304,"tags":312},[51],[53],"89106","http://radioblackout.org/2024/04/roma-cassazione-per-alfredo-cospito-e-anna-beniamino/","Oggi, alla corte di cassazione di Roma, ci sarà probabilmente l’ultima tappa del processo “Scripta Manent”.\r\nQuesto processo ha portato alla condanna di Alfredo Cospito e Anna Beniamino per “strage politica”, in seguito a un attacco avvenuto nei pressi della caserma allievi carabinieri di Fossano, che non provocò né morti né feriti.\r\nLa condanna per strage politica ha portato Alfredo Cospito al 41 bis, una forma di detenzione finalizzata all’annientamento fisico e politico.\r\nPer opporsi a questa condizione Alfredo Cospito ha sostenuto uno sciopero della fame durato ben 182 giorni innescando una lotta supportata da altri prigionieri e da un ampio movimento di solidarietà. 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Quella attuata dai padroni, con la complicità della monarchia e l’immobilismo dei socialisti fu, nella felice definizione di Luigi Fabbri, una controrivoluzione preventiva.\r\nOggi la situazione è completamente diversa. I fascisti arrivano al potere dopo cinquant’anni dalla stagione di lotta che ha segnato gli anni Sessanta e Settanta, dopo il declino dei movimenti di controglobalizzazione dal basso, dopo la distruzione di ogni sistema di tutele e garanzie che le classi sfruttate avevano ottenuto con le lotte. Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nLo sciopero della fame di Alfredo Cospito contro l’ergastolo ostativo e il 41 bis dopo il no della Cassazione al ricorso del suo avvocato, rischia di evolvere verso il suo esito più tragico.\r\nDomani a Torino è stato lanciato un corteo di risposta una decisione, che, nei fatti suona come una condanna a morte.\r\nQuesta vicenda ha messo in luce l’orrore del carcere, del 41bis, dell’ergastolo ostativo. 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Una riflessione sulla sempre maggiore pervasività della propaganda nazionalista e militarista nella scuola e nella società.\r\nUn’occasione per parlare dell’opposizione concreta alla guerra ed al militarismo, sul filo del racconto della lotta contro le antenne assassine di Niscemi, che ha visto protagonisti, oltre agli antimilitaristi, gli abitanti, stanchi di subire le conseguenze dell’occupazione militare. \r\n\r\nSabato 18 marzo\r\nCena dei comunardi\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nQuanto costa? Tanto per chi può tanto, meno per chi può meno, il più possibile per sostenere le lotte\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nVenerdì 24 marzo\r\nLa società della sorveglianza\r\nIl controllo totale insito nel trionfante paradigma digitale non viene più percepito come una minaccia alla libertà, ma come un servizio volto a migliorare la vita e realizzare i desideri dell'utente-cittadino. 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Le Schiere nere sono una rete di gruppi diffusi in alcune parti della Germania (Alta Slesia, Berlino, Assia, Turingia, Renania Settentrionale-Vestfalia) che praticano l’autodifesa militante in chiave antifascista, riconoscendosi come organizzazione integrativa ma indipendente della FAUD. Questi gruppi praticano l’antifascismo con la propaganda, anche attraverso giornali come Die proletarische Front di Kassel o Die Schwarze Horde (L’orda nera), e con l’azione militante.\r\nDopo l’avvento del nazismo, la Faud si scioglie e si ricompone informalmente, continuando clandestinamente la resistenza al fascismo sino al 1938, quando le reti vengono definitivamente scompaginate, tanti vengono arrestati e scompaiono nei lager. Molti fuggono sin dal 1932 e vanno in Spagna dove partecipano alla rivoluzione. Piccoli gruppi sopravvivono al nazismo e alla guerra e nel dopoguerra ricostruiranno il movimento anarchico di lingua tedesca. \r\nNe abbiamo parlato con David Bernardini, anarchico e storico, autore, tra gli altri, di “Il barometro segna tempesta. Le Schiere Nere contro il nazismo”.\r\n\r\nAlle radici delle guerre\r\nL'Italia tra missioni militari all’estero, programmi di riarmo e militarizzazione dei territori e della società.\r\nQuesta sera alle 21 alla FAT di corso Palermo 46 incontreremo due antimilitaristi siciliani, Pippo Gurrieri, che abbiamo avuto in diretta la scorsa settimana, e Antonio Mazzeo, che ad Anarres anticipa i temi di cui ci parlerà questa sera.\r\nUna buona occasione per fare il punto sull’enorme peso dell’apparato militare industriale e delle forze armate nel nostro paese. Un paese dove il confine tra guerra esterna e guerra interna è sempre più impalpabile.\r\nUn focus sull’industria bellica e sugli interessi che catalizza. Una riflessione sulla sempre maggiore pervasività della propaganda nazionalista e militarista nella scuola e nella società. \r\n\r\nLa gang Meloni attacca a testa bassa\r\nVogliamo proporvi una riflessione su come, passo dopo passo, i fascisti al governo stiano entrando a gamba tesa nella scuola, nella cultura, attaccando la libertà delle soggettività non conformi, minacciando la preside che ha difeso i ragazzi vittime di un pestaggio fascista, per non dire delle leggi repressive contro le ONG e i ravers. E già si profila all’orizzonte reato di “terrorismo di piazza”. Una svolta autoritaria che si allarga su più fronti ed interroga i movimenti di opposizione sociale sull’enorme difficoltà del momento e sulla necessità di raccogliere le forze necessarie a raggrupparlo. Negli anni Venti del secolo scorso l’emergere del fascismo fu la risposta alle classi sfruttate ed oppresse che avevano tentato, senza riuscirci, di fare la rivoluzione. Quella attuata dai padroni, con la complicità della monarchia e l’immobilismo dei socialisti fu, nella felice definizione di Luigi Fabbri, una controrivoluzione preventiva.\r\nOggi la situazione è completamente diversa. I fascisti arrivano al potere dopo cinquant’anni dalla stagione di lotta che ha segnato gli anni Sessanta e Settanta, dopo il declino dei movimenti di controglobalizzazione dal basso, dopo la distruzione di ogni sistema di tutele e garanzie che le classi sfruttate avevano ottenuto con le lotte. Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nLo sciopero della fame di Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> contro l’ergastolo ostativo e il 41 bis dopo il no della Cassazione al ricorso del suo avvocato, rischia di evolvere verso il suo esito più tragico.\r\nDomani a Torino è stato lanciato un corteo di risposta una decisione, che, nei fatti suona come una condanna a morte.\r\nQuesta vicenda ha messo in luce l’orrore del carcere, del 41bis, dell’ergastolo ostativo. Vale la pena aprire una riflessione sull’estrema opacità che avvolge queste discariche sociali, dove, al di là dello sconcertante processo di rieducazione che le giustificherebbe, si attuano dinamiche di disciplinamento, che vanno dalla violenza più brutale, alla costante umiliazione di ogni istante della vita reclusa, sottoposta a continue attese e folli meccanismi burocratici.\r\nVale altresì la pena di ragionare sulla necessità di non spegnere questa scintilla di luce che si è accesa sul carcere, tentando di scalfirne i meccanismi, mettendo in discussione la legittimità di alcune delle punte più aguzze del meccanismo repressivo.\r\nIl governo, è chiaro, ha scelto la strada dell’attacco diretto ai movimenti di opposizione sociale e della criminalizzandone del movimento anarchico.\r\nScompaginare la risposta del governo dipenderà dalla capacità di far crescere il fronte di opposizione al 41 bis e all’ergastolo ostativo al di là degli ambiti strettamente anarchici. Per farlo serve lungimiranza prospettica e intelligenza politica.\r\nUna scommessa non facile ma urgente. Per fermare la spirale repressiva, per rendere più difficile il percorso di nuove e vecchie leggi, per contestare la sacralità dello Stato, per mettere davvero in difficoltà un governo, che oggi punta tutto sulla muscolarità di piazza, sulla ferocia verso gli ultimi, sull’attacco agli anarchici, che con la loro stessa esistenza testimoniano della criminalità del potere. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 3 marzo\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nAlle radici delle guerre\r\nL'Italia tra missioni militari all’estero, programmi di riarmo e militarizzazione dei territori e della società\r\n\r\nI No Muos. Un esempio di lotta popolare e radicale\r\n\r\nInterverranno:\r\n\r\nAntonio Mazzeo, antimilitarista, blogger, impegnato in una costante attività di informazione su armi, esercitazioni militari, spese militari, contrasto della propaganda militarista nella scuola e nella società.\r\nAttualmente sotto processo per aver denunciato la presenza di militari armati sino ai denti di fronte ad una scuola elementare di Messina\r\ne\r\nPippo Gurrieri, anarchico, attivo nel Movimento No Muos e contro le pesanti servitù militari di cui è investita la Sicilia. Il 30 marzo inizierà un processo che lo vede imputato con altri 28 No Muos per le lotte contro le antenne assassine del 2018. \r\n\r\nUn’occasione per fare il punto sull’enorme peso dell’apparato militare industriale e delle forze armate nel nostro paese. Un paese dove il confine tra guerra esterna e guerra interna è sempre più impalpabile.\r\nUn focus sull’industria bellica e sugli interessi che catalizza. Una riflessione sulla sempre maggiore pervasività della propaganda nazionalista e militarista nella scuola e nella società.\r\nUn’occasione per parlare dell’opposizione concreta alla guerra ed al militarismo, sul filo del racconto della lotta contro le antenne assassine di Niscemi, che ha visto protagonisti, oltre agli antimilitaristi, gli abitanti, stanchi di subire le conseguenze dell’occupazione militare. \r\n\r\nSabato 18 marzo\r\nCena dei comunardi\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nQuanto costa? Tanto per chi può tanto, meno per chi può meno, il più possibile per sostenere le lotte\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nVenerdì 24 marzo\r\nLa società della sorveglianza\r\nIl controllo totale insito nel trionfante paradigma digitale non viene più percepito come una minaccia alla libertà, ma come un servizio volto a migliorare la vita e realizzare i desideri dell'utente-cittadino. Una presa di potere tanto nel pubblico quanto nel privato che si fonda su un'inedita servitù volontaria in cui siamo noi stessi a dare all'algoritmo-padrone i dati per meglio profilarci. E manipolarci.\r\nOre 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo e autore, per i tipi di Eleuthera, di “Gli algoritmi della politica”\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org",{"matched_tokens":430,"snippet":431,"value":431},[77],"Anarres del 3 marzo. Anarchici tedeschi contro il nazismo. La gang Meloni all’attacco. Alle radici delle guerre. 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-03-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n12 febbraio. Assemblea antimilitarista a Massenzatico\r\nL’assemblea antimilitarista, costituitasi a Milano nell’ottobre del 2021, è una rete di gruppi, collettivi, assemblee che si confrontano e si coordinano per costruire percorsi condivisi di informazione e lotta.\r\nPer un bilancio del percorso anche in vista dell’appuntamento del 12 febbraio ne abbiamo parlato con Federico\r\n\r\nA un anno dall’invasione russa dell’Ucraina che ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, ovunque assistiamo ad una crescente corsa al riarmo, all'aumento delle spese militari, con nuovi progetti di basi e installazioni belliche, con una sempre maggior influenza del complesso militare-industriale sulle vite di noi tutti.\r\nGuerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Il rischio di una guerra su scala planetaria è una possibilità concreta.\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nAppello per la piazza antimilitarista del 25 febbraio\r\n\r\nAnarchia e autogoverno\r\nSpesso, e di questi tempi sempre più di frequente, c’è chi equipara l’anarchia ad un eterno caos che solo lo stato può frenare. Un modo per criminalizzare e ridicolizzare il movimento anarchico, descritto spesso nella forbice del feroce terrorista o dell’ingenuo utopista. 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L’ultima inchiesta, pubblicata il 30 gennaio scorso, mette in luce anche l’uso delle relazioni sentimentali e sessuali per ottenere accesso e conoscenze.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale a cura di Miss Fra e Mr. Kang, riascoltabile qui\r\n\r\nTutto Squat, il giornale malandrino del 03/02/2023","3 Febbraio 2023","2024-11-22 00:46:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/Cospito-e-infiltrati-Barcellona-200x110.png","Cospito, Antirave, infiltrati Barcellona - TuttoSquat 03.02.2023",1675453867,[479],"http://radioblackout.org/tag/tutto-squat-il-giornale-malandrino/",[397],{"post_content":482,"post_title":486},{"matched_tokens":483,"snippet":484,"value":485},[77],"temi affrontati nella puntata odierna: \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> e 41bis, decreto (ormai legge)"," \r\n\r\nTra i temi affrontati nella puntata odierna: \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> e 41bis, decreto (ormai legge) antirave e notizie su infiltrati nei movimenti underground di Barcellona dal nostro inviato speciale.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nLa rivista di movimento La Directa è riuscita a documentare due casi di poliziotti che per anni sono riusciti a farsi passare per attivisti, ottenendo enormi quantità di informazioni, e addirittura le chiavi di locali e spazi autogestiti. 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La richiesta al ministro perché venisse trasferito in una prigione con un centro sanitario è rimasta senza risposta.\r\nIn compenso il DAP - dipartimento dell’amministrazione penitenziaria - alle dirette dipendenze del ministero di giustizia, è stata l’intimidazione alla dottoressa di Cospito, affinché non divulgasse ai media le informazioni sullo stato di salute del suo assistito.\r\nCospito, pur nel frattempo trasferito ad Opera, rischia ormai di morire con la benedizione del ministro della giustizia Nordio. \r\n\r\nDiana. Ad aprile i primi bandi\r\nAprile 2023. È questa la data del primo bando per startup di Diana, l'acceleratore di innovazione varato dalla Nato.\r\nDiana, acronimo per acceleratore di innovazione nella difesa per l'Atlantico del nord, vuole essere lo strumento con cui la Nato tiene a battesimo startup impegnate a sviluppare tecnologie dirompenti, in ambiti come la robotica, la sicurezza informatica, i computer quantistici o le biotecnologie, le valida e le fa crescere all'interno del perimetro dei suoi 30 alleati. In tandem con Diana viaggia un fondo per l'innovazione da un miliardo di euro, che dovrà mettere il carburante nel motore e, nelle intenzioni della Nato\r\nA Torino verrà ospitato alle OGR uno dei nove acceleratori di innovazioni della NATO. \r\n\r\nAlpini. La memoria tradita\r\nIl 26 gennaio per la prima volta è stata celebrata la “Giornata nazionale dedicata alla memoria e al sacrificio degli alpini”. È stata istituita nel maggio del 2022 “in ricordo dell’eroismo dimostrato dal corpo d’armata nella battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943”, durante la seconda guerra mondiale. L’intenzione sin troppo esplicita è celebrare l’avventura dell’ARMIR, il corpo di spedizione italiano inviato in Russia da Mussolini per sostenere l’aggressione della Germania nazista contro l’Unione sovietica.\r\nIl 26 gennaio, un giorno prima della giornata della memoria, in cui si ricorda lo sterminio di ebrei e rom europei nei campi nazisti e le leggi razziali in Italia durante la dittatura, si è celebrata la guerra voluta dal governo fascista e i valori patriottici che la giustificarono.\r\nUn vero revisionismo di Stato. \r\n\r\nIl Tuscania e la guerra\r\nIn meno di un anno è aumentato di cinque volte il numero dei militari italiani schierati in Europa orientale alle frontiere con Ucraina, Russia e Bielorussia. Su 10.000 militari impegnati nelle missioni internazionali quasi 1.500 operano in ambito NATO nel “contenimento” delle forze armate russe. A partire del 2014 l’Alleanza atlantica ha dato vita ad un’escalation bellica sul fianco est come mai era accaduto nella sua storia. Nelle Repubbliche baltiche, in Polonia, Romania, Bulgaria e Ungheria, sono state realizzate grandi installazioni terrestri, aeree e navali, sono state trasferite le più avanzate tecnologie di guerra, sono state sperimentate le strategie dei conflitti globali del XXI secolo con l’uso dei droni e delle armi interamente automatizzate, cyber-spaziali e nucleari.\r\nIn prima fila il Tuscania, reparto d’elite dei carabinieri, impegnati nell’addestramento alla guerra. Ed è anche per il Tuscania che il governo ha deciso di costruire una nuova base a Coltano.\r\nCe ne ha parlato Dario Antonelli del movimento No Base di Pisa\r\n\r\nL’Italia va alla guerra\r\nIl 24 gennaio il parlamento ha deciso di inviare armi sempre più potenti e sofisticate in Ucraina per alimentare il conflitto scoppiato 11 mesi fa con l’attacco russo al vicino, che si stava pericolosamente avvicinando alla NATO.\r\nIn questi giorni dietro pressione statunitense sia la Germania che l’Italia invieranno carri armati al governo Zelensky. La risposta russa non si è fatta attendere: uno stuolo di missili ipersonici ha colpito ovunque il paese, seminando terrore e morte.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 11 febbraio\r\nore 10,30 Balon\r\nNo alla città dell’aerospazio! 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A partire dalle nostre città dove ci sono le fabbriche delle armi usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.\r\nFermare la guerra è possibile. Con la solidarietà ai disertori e obiettori russi e ucraini. \r\n\r\nVenerdì 3 marzo\r\nAlle radici della guerra\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Antonio Mazzeo, antimilitarista e blogger\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","2 Febbraio 2023","2023-02-02 16:28:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Adolfo_Wildt_Il_prigione-200x110.jpg","Anarres del 27 gennaio. L’Italia va alla guerra. Cospito: sull’orlo del baratro. Alpini: la memoria tradita. Progetto DIANA. 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La situazione dei ragazzi è ancora in stallo ma a breve il loro strumento comunicativo prigionieri27febbraio.wordpress.org verrà messo a disposizione per tutte le situazioni di repressione a livello internazionale per dare supporto, informazione e solidarietà.\r\n\r\n \r\n\r\nAncora aggiornamenti sullo stato di salute di Alfredo Cospito e dell'iniziativa contro il 41bis e l' ergastolo-ostativo che c'è stata nell'intera giornata di ieri, giovedì 26 gennaio, a Palazzo Nuovo, di cui ci ha dato maggiori informazioni Sole in diretta telefonica.\r\n\r\nIn chiusura la lettura del comunicato scritto dall'assemblea Smash Repression che si è riunita a seguito dell'emanazione del cosiddetto decreto (ormai legge) anti-rave:\r\n\r\nQuesto è solo l'inizio!\r\nhttps://resiste.squat.net/?p=91641\r\n\r\n \r\n\r\nSelezione musicale a cura di Mr. Kang.\r\n\r\n \r\n\r\nTutto Squat, il giornale malandrino del 27 gennaio 2023","27 Gennaio 2023","2024-11-22 00:46:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/TuttoSquatt_giornale-malandrino-200x110.jpg","Repressione carceraria internazionale, dai 27f ad Alfredo Cospito - TuttoSquat 27.01.2023",1674848872,[479],[397],{"post_content":536,"post_title":540},{"matched_tokens":537,"snippet":538,"value":539},[77],"stato di salute di Alfredo \u003Cmark>Cospito\u003C/mark> e dell'iniziativa contro il 41bis"," \r\n\r\nTra gli argomenti trattati oggi, aggiornamenti sulla situazione 27F da parte di Mr. Kang con noi in studio. 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La sacralità del trasporto privato individuale è uno dei punti cardine della nostra cultura. \r\nQuesta vicenda è un’occasione per fare il punto sulla manovra del governo tra spesa di guerra, sanità allo stremo e tagli di tutti i servizi. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nMisoginia, omofobia, transfobia, bifobia, tuttofobia allignano pesantemente nella nostra società. È una marea crescente quella che, da posizioni radicali, incompatibili con ogni operazione di sussunzione politica istituzionale, refrattaria alla brandizzazione dei corpi e delle identità non conformi, allergica ad ogni operazione di pink/rainbow washing, sviluppa lotte che tolgono spazio sia a chi agisce la violenza patriarcale, sia a chi sostiene posizioni teoriche più o meno esplicitamente sessiste. Sappiamo bene che è una strada ancora tutta in salita.\r\nL’auspicio minimo è che i luoghi liberi, dove si sperimentano percorsi di autogestione e relazioni non gerarchiche per la risoluzione dei conflitti come gli ambiti assembleari in cui ci si autorganizza per le lotte politiche e sociali siano esplicitamente antisessisti.\r\nNon sempre va così. Vi proponiamo la riflessione della rete Free(k) Pride sulla street parade contro la legge anti rave: https://www.anarresinfo.org/torino-piu-spazi-liberati-piu-spazi-liberi-da-machismo-e-omolesbobitransatuttofobia/ \r\n\r\nFriuli. In lotta contro i poligoni\r\nIl poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca. \r\nNe abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\nCospito. La normalità della repressione\r\nI codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.\r\nFacciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda. \r\nQui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/ \r\n\r\nL’Italia arma la guerra in Ucraina\r\nL’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.\r\nIn sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 gennaio\r\nore 15 piazza Castello\r\nCorteo contro la repressione\r\nCi saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”\r\n\r\nSabato 21 gennaio\r\nore 10,30 Balon\r\npunto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia. Il comune ha due obiettivi: rendere ancora più pesante il controllo delle periferie povere e offrire ulteriori mezzi di controllo a tutela del decoro urbano nel centro-vetrina-circo-sport-spettacolo.\r\nUn milione di euro speso per polizia e occhi elettronici, mentre nei pronto soccorso mancano ossigeno e medicine.\r\nInfo e esposizione piccolo kit di autodifesa, facile da usare, da riprodurre, da implementare. \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Gennaio 2023","2023-01-17 14:28:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/11-200x110.png","Anarres del 13 gennaio. Benzina e accise. Sessismo nei movimenti? Lotta ai poligoni in Friuli. Caso Cospito: la normalità della repressione...",1674034573,[],[],{"post_content":563,"post_title":567},{"matched_tokens":564,"snippet":565,"value":566},[77],"con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\n\u003Cmark>Cospito\u003C/mark>. La normalità della repressione\r\nI","ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/2023-01-13-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nBenzina, accise. Il gioco delle tre carte del governo Meloni\r\nAnno nuovo, vita nuova? E come no. Il prezzo della benzina, assieme a quello del gas e di tutto quello che serve per vivere, ha avuto un nuovo balzo. Dopo gli interventi calmieratori dell’autunno, i carburanti hanno nuovamente prezzi da record. Il governo boccheggia, i gestori hanno dichiarato sciopero, sapendo di mettere in reale difficoltà il governo, perché non c’è nulla di meglio di lunghe file ai distributori che man mano finiscono il carburante nei giorni precedenti al blocco delle pompe per proiettare una pessima immagine sul governo. La sacralità del trasporto privato individuale è uno dei punti cardine della nostra cultura. \r\nQuesta vicenda è un’occasione per fare il punto sulla manovra del governo tra spesa di guerra, sanità allo stremo e tagli di tutti i servizi. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nMisoginia, omofobia, transfobia, bifobia, tuttofobia allignano pesantemente nella nostra società. È una marea crescente quella che, da posizioni radicali, incompatibili con ogni operazione di sussunzione politica istituzionale, refrattaria alla brandizzazione dei corpi e delle identità non conformi, allergica ad ogni operazione di pink/rainbow washing, sviluppa lotte che tolgono spazio sia a chi agisce la violenza patriarcale, sia a chi sostiene posizioni teoriche più o meno esplicitamente sessiste. Sappiamo bene che è una strada ancora tutta in salita.\r\nL’auspicio minimo è che i luoghi liberi, dove si sperimentano percorsi di autogestione e relazioni non gerarchiche per la risoluzione dei conflitti come gli ambiti assembleari in cui ci si autorganizza per le lotte politiche e sociali siano esplicitamente antisessisti.\r\nNon sempre va così. Vi proponiamo la riflessione della rete Free(k) Pride sulla street parade contro la legge anti rave: https://www.anarresinfo.org/torino-piu-spazi-liberati-piu-spazi-liberi-da-machismo-e-omolesbobitransatuttofobia/ \r\n\r\nFriuli. In lotta contro i poligoni\r\nIl poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 che rappresentano un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono. Negli ultimi mesi le lotte antimilitariste sul territorio si sono moltiplicate e, nell’area di Cao Malnisio muove i suoi primi passi un coordinamento che sta pian piano crescendo, mettendo in campo presidi, momenti di lotta e assemblee popolari. A Celina Meduna c’è un altro poligono all’interno dell’area protetta Magravi dove in passato sono stati usati usavano materiali radiottivi, come il Torio. Nel paese più vicino a questo poligono è Vivaro, che qualche mese fa fu al centro delle cronache perché durante un’esercitazione venne centrato in pieno un allevamento di galline. É di questi giorni a notizia che il caso è stato archiviato, perché non sono riusciti a stabilire da quale carro armato sia partito il colpo. Una follia che dimostra la costante copertura che i militari italiani e statunitensi continuano ad avere. Non dimentichiamo che quando un Prowler statunitense uccise 13 persone, tranciando i cavi della funivia del Cermis la torre di controllo era gestita dagli italiani le cui responsabilità del passaggio sono altrettanto gravi di quelle dei piloti che decisero di giocare per i cieli del Friuli. I militari possono derogare da qualsiasi legge. La fanno sempre franca. \r\nNe abbiamo parlato con Lino, antimilitarista di Aviano\r\n\r\n\u003Cmark>Cospito\u003C/mark>. La normalità della repressione\r\nI codici delle leggi per certi versi somigliano ai dizionari. Nei libri che raccolgono le parole di una lingua sono sono contenute tante parole che nessuno usa più e pochi ne conoscono il significato: raramente riemergono dall’oblio sino lentamente a sparire. Anche nei libri delle leggi ci sono norme lasciate in fondo al cassetto, mai usate. Ma. A differenza dei vocabolari nessuna di loro si estingue per inutilizzo: restano lì, a disposizione del giudice che decide di usarle.\r\nFacciamo a chi ci ascolta una proposta di riflessione, che sappia andare oltre questa vicenda. \r\nQui il testo integrale: https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/ \r\n\r\nL’Italia arma la guerra in Ucraina\r\nL’11 gennaio il Senato ha approvato la conversione del decreto-legge che proroga fino alla fine del 2023 l’autorizzazione a inviare armi all’Ucraina. Scontata l’approvazione definitiva nel passaggio alla Camera. Non è un provvedimento su uno specifico invio di armi, ma consente al governo di approvare di volta in volta i vari invii senza la necessità di un voto parlamentare per ciascuno.\r\nIn sostanza il governo ha avuto carta bianca nel sostegno alle forze armate ucraine nella guerra scoppiata dopo l’attacco russo di quasi un anno fa. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 gennaio\r\nore 15 piazza Castello\r\nCorteo contro la repressione\r\nCi saremo con lo striscione: “per un mondo senza stati e carcere”\r\n\r\nSabato 21 gennaio\r\nore 10,30 Balon\r\npunto info contro la logica securitaria e i mostri che produce: telecamere intelligenti, nuovi presidi i polizia. Il comune ha due obiettivi: rendere ancora più pesante il controllo delle periferie povere e offrire ulteriori mezzi di controllo a tutela del decoro urbano nel centro-vetrina-circo-sport-spettacolo.\r\nUn milione di euro speso per polizia e occhi elettronici, mentre nei pronto soccorso mancano ossigeno e medicine.\r\nInfo e esposizione piccolo kit di autodifesa, facile da usare, da riprodurre, da implementare. \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":568,"snippet":569,"value":569},[77],"Anarres del 13 gennaio. Benzina e accise. Sessismo nei movimenti? Lotta ai poligoni in Friuli. Caso \u003Cmark>Cospito\u003C/mark>: la normalità della repressione...",[571,573],{"field":101,"matched_tokens":572,"snippet":569,"value":569},[77],{"field":104,"matched_tokens":574,"snippet":565,"value":566},[77],{"best_field_score":357,"best_field_weight":358,"fields_matched":96,"num_tokens_dropped":54,"score":438,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":54},6637,{"collection_name":420,"first_q":35,"per_page":31,"q":35},["Reactive",579],{},["Set"],["ShallowReactive",582],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fo8YicQTDWjRKUYy_XcqBGQiIv4SFGFiBQjY2zaG4n7k":-1},true,"/search?query=cospito"]