","La crisi alimentare è già globale.","post",1656603707,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/crisi-alimentare/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/mercato-globale/",[65,66,67],"crisi alimentare","guerra","mercato globale",{"post_content":69,"post_title":75,"tags":79},{"matched_tokens":70,"snippet":73,"value":74},[71,72],"Crisi","alimentare","in un articolo dal titolo \u003Cmark>Crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> globale, guerra e neocolonialismo apparso","La guerra in Ucraina ha stravolto molti aspetti del sistema economico e politico globale, un ruolo di primo piano, in questo senso, lo occupa il mercato dei cereali e la dimensione degli aumenti dei prezzi sui generi alimentari - rincarata da una dinamica di speculazione da parte dei monopoli sul mercato - elementi che si inseriscono in un quadro di cambiamento climatico e di prosciugamento delle risorse sui territori.\r\nAbbiamo approfondito l'argomento con Gabriele Proglio, ricercatore in storia contemporanea che ha trattato questi temi in un articolo dal titolo \u003Cmark>Crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> globale, guerra e neocolonialismo apparso su Q Code Mag, provando a individuare alcuni assi centrali che investono le politiche europee in ambito agrario, la possibilità di riforme, la priorità data agli investimenti per la produzione su larga scala e l'agroindustria, soprattutto nell'ottica di indagare questi macro temi in modo da poter costruire su basi concrete rivendicazioni chiare in uno scenario in cui la \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> è già all'ordine del giorno.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/Proglio-crisi-alimentare-2022_06_30_2022.06.30-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":78},[77,72],"crisi","La \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> è già globale.",[80,83,85],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[77,72],"\u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":66},[],{"matched_tokens":86,"snippet":67},[],[88,93,96],{"field":35,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[47],[91],[77,72],[82],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":78,"value":78},"post_title",[77,72],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":73,"value":74},"post_content",[71,72],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":47,"score":104,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":106,"highlight":125,"highlights":133,"text_match":138,"text_match_info":139},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":47,"id":109,"is_sticky":47,"permalink":110,"post_author":50,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":53,"post_id":109,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":58,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":122},[44],[46],"75157","http://radioblackout.org/2022/04/guerra-in-ucraina-crisi-alimentare-in-libano-e-tunisia/","Diversi paesi del Nordafrica importano materie prime, in particolar modo cereali, dall'Ucraina. Una situazione dovuta, in parte, alla scelta di puntare sulle monoculture, a scopo di esportazioni. La guerra in Ucraina, quindi, ha determinato una crisi alimentare in questa regione, l'aumento dei prezzi di beni di prima necessità che ha ulteriormente acuito le differenze sociali.\r\n\r\nArianna Poletti e Sara Manisera, giornaliste freelance, hanno approfondito quella che è la situazione in Libano e Tunisia, tra similitudini e differenze.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/grano.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer saperne di più\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ukraines-wheat-shortage-final-blow-tunisias-crisis-34754\r\n\r\nhttps://www.ispionline.it/it/pubblicazione/side-effects-ukraine-and-menas-looming-food-crisis-34745","28 Aprile 2022","2022-04-28 10:31:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"129\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-300x129.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-300x129.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-1024x439.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-768x329.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-1536x658.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-2048x878.jpg 2048w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/19564306681_f4caf6585d_k-100x44.jpg 100w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Guerra in Ucraina, crisi alimentare in Libano e Tunisia",1651141792,[119,120,121],"http://radioblackout.org/tag/grano/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/tunisia/",[123,21,124],"grano","tunisia",{"post_content":126,"post_title":130},{"matched_tokens":127,"snippet":128,"value":129},[77,72],"Ucraina, quindi, ha determinato una \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> in questa regione, l'aumento dei","Diversi paesi del Nordafrica importano materie prime, in particolar modo cereali, dall'Ucraina. 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Decine di palestinesi uccisi. I tank israeliani hanno preso il controllo del valico sul lato palestinese, sostituendo la bandiere Palestinesi con quelle di Israele, rendendo di fatto Gaza di nuovo blindata in uscita ed entrata anche per gli aiuti umanitari, nel culmine di una crisi alimentare ed igenica senza precedenti e spingendo la popolazione gazawi a fuggire verso il mare.\r\n\r\nHamas e le altre forze della resistenza palestinese nella Striscia di Gaza intanto hanno accettato la proposta di Egitto e Qatar per un accordo con Israele sul cessate il fuoco, con il governo israeliano preso alla sprovvista dalla mossa di Hamas e impegnato in tensioni interne crescenti. Ieri sera in migliaia a Tel Aviv per protestare contro il governo Netanyahu e chiedendo a gran voce l'accettazione della tregua.\r\n\r\nAscoltiamo gli aggiornamenti ai nostri microfoni con Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto e direttore di Pagine Esteri. Ascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/palestina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","7 Maggio 2024","2024-05-07 15:13:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/rafah-2-690x362-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"157\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/rafah-2-690x362-1-300x157.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/rafah-2-690x362-1-300x157.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/rafah-2-690x362-1.jpg 690w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Israele invade Rafah mentre Hamas accetta la Tregua",1715094816,[157,158,159],"http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/hamas/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[161,162,19],"Gaza","hamas",{"post_content":164},{"matched_tokens":165,"snippet":166,"value":167},[77,72],"umanitari, nel culmine di una \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> ed igenica senza precedenti e","La situazione in Palestina e a Gaza aggiornata ad oggi, 7 Maggio 2024.\r\n\r\nL'esercito Israeliano è entrato a Rafah via terra. 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Negli ultimi due anni, quest’1% si è impossessato dei due terzi di tutta la ricchezza prodotta a livello mondiale. Un netto aumento rispetto all’ultimo decennio, quando nelle tasche dei miliardari arrivava circa la metà dei profitti.\r\nOgni giorno le fortune dei miliardari aumentano di 2,7 miliardi di dollari, mentre 1,7 miliardi di lavoratori nel mondo vive in paesi in cui l’inflazione sta superando i salari percepiti.\r\nParlando di inflazione e crisi energetica, i dati evidenziano che la crisi energetica e alimentare, che ha portato all’aumentato vertiginoso dei prezzi in tutto il mondo, ha fatto impennare anche la crescita della ricchezza dei miliardari.\r\nNegli Stati Uniti, per esempio, il 54% dell’inflazione è stata determinata dall’aumento dei profitti aziendali.\r\nOxfam mostra come 95 società alimentari ed energetiche, a livello globale, abbiano più che raddoppiato i loro profitti nel 2022. Nello stesso intervallo di tempo, nel mondo 800 milioni di persone sono passate in stato di povertà estrema – ovvero, ad una vita vissuta con meno di 2,15 dollari al giorno.\r\nOxfam calcola che se si tassasse quell’1% di popolazione più ricca del 5%, il ricavato sarebbe sufficiente per far uscire dalla povertà 2 miliardi di persone. Ma non funziona così: tra il 2014 e il 2018, lo stesso Musk ha pagato un’aliquota fiscale del 3%. Un lavoratore ugandese con una paga di 80 dollari al mese, può pagare un’aliquota fino al 40%.\r\nIl rapporto spiega questo fenomeno mostrando come negli ultimi quarant’anni i governi di tutti i continenti abbiamo progressivamente abbassato sempre di più le tasse imposte ai super ricchi, aumentando invece le imposte sui beni e servizi, anche di prima necessità. L’Africa è uno dei continenti che ha abbassato meno le aliquote fiscali, passando da una media del 38% circa degli anni Novanta ad un poco più del 30% di oggi. L’America Latina invece è passata da oltre il 50% a poco più del 25%.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/2023-01-17-oxfam-fric.mp3\"][/audio]","17 Gennaio 2023","2023-01-17 13:55:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/davos-2023-1-scaled-e1673872914484-867x487-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/davos-2023-1-scaled-e1673872914484-867x487-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/davos-2023-1-scaled-e1673872914484-867x487-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/davos-2023-1-scaled-e1673872914484-867x487-1-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/davos-2023-1-scaled-e1673872914484-867x487-1.jpg 867w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Oxfam. 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L’invasione russa dell’Ucraina, come è noto, ha innescato un forte aumento dei prezzi delle materie prime e ha avuto un impatto sull’offerta e sulla domanda di prodotti agricoli, cambiando, di fatto, i presupposti che hanno portato alla stesura delle bozze dei piani strategici della PAC (politica agricola comune dei paesi dell’unione europea per quanto riguarda l’agricoltura).\r\n\r\nAbbiamo approfondito questa questione con Maura Benegiamo, ricercatrice che si occupa delle relazioni tra capitale e natura ed i processi di resistenza, partecipazione e trasformazione che coinvolgono le nature umane ed extraumane nel contesto della crisi ambientale e della bioeconomy. 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giornalista ,gli aspetti legati alla corsa del prezzo del grano causati non solo dalla guerra in Ucraina ma da un sistema di sfruttamento della terra condizionato dagli appettiti smisurati delle multinazionali dell'agroalimentare,la speculazione finanziaria sulle commodities quali grano e mais,dal furto delle terre sopratutto in Africa che viene definito con un anglismo in \"camice bianco \" land grabbing, il sistema del latifondo che si è perpetrato dal primo colonialismo ai nostri tempi ,la mancanza di riforme agrarie , le siccittà e gli eventi climatici estremi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/Bastioni-di-orione-crisi-alimentare-somoza-09062022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Daniele Bellocchio free lance ed conoscitore della regione parliamo delle tensioni che si sono riaccese nel Nord Kivu fra Congo e Ruanda che si accusano del sostegno alle varie milizie ,un saccheggio organizzato di risorse di quella terra ,in particolare terre rare e coltan che si perpetua da anni con la responsabilità di vari attori ,dagli stati limitrofi ,alle multinazionali ,ai warlord locali ,agli emissari di interessi inconfessabili stravolgendo la vita della popolazione perennemente in fuga dalla guerra e sottoposta ad atroci violenze.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/bastioni-09062022-congo.mp3\"][/audio]","12 Giugno 2022","2022-06-12 11:44:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 09/06/2022 - CRISI ALIMENTARE ,SPECULAZIONE ,LATIFONDO ,MULTINAZIONALI DELL'ALIMENTARE E ANCHE LA GUERRA-NORD KIVU IL CONFLITTO INFINITO PER IL SACCHEGGIO DELLE RISORSE NEL CUORE DI TENEBRE AFRICANO.",1655033913,[337],[300],{"post_title":370},{"matched_tokens":371,"snippet":372,"value":372},[346,347],"BASTIONI DI ORIONE 09/06/2022 - \u003Cmark>CRISI\u003C/mark> \u003Cmark>ALIMENTARE\u003C/mark> ,SPECULAZIONE ,LATIFONDO 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partiti tradizionali nella deriva securitaria,il mito del Folkhemmet e del paese etnicamente puro ,un anticipazione ,quella svedese ,del nefasto esito elettorale italico.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-290922-SVEZIA-MONICA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palamidesse ritorniamo sulla guerra in Tigray perchè sono ripresi i combattimenti dopo una tregua illusoria ,l'esercito eritreo ha sconfinato e ad Asmara è stata proclamata la mobilitazione generale,bombardamenti sui centri abitati ,crisi alimentare devastante ,difficoltà di accedere ai servizi di base per la popolazione civile ,testimonianze di stupri diffusi come arma di guerra ,il ruolo di Gibuti nell'area in ebollizione ,lo scandaloso silenzio dei mass media su questo indicibile massacro che si perpetua dal novembre 2020,con conseguenze destabilizzanti per tutta l'area del corno d'Africa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio 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Le manovre ai confini, le armi sempre più potenti messe in campo potrebbero portare ad accelerazioni sempre più violente.\r\nSullo sfondo la crisi alimentare che rischia di innescare nuovi violentissimi conflitti, soprattutto in Africa, dove le truppe tricolori sono sempre più impegnate.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nIl 2 giugno un lungo serpentone si è dipanato tra la Pineta e i campi coltivati a Coltano, piccolo borgo alle porte di Pisa, dove il governo ha deciso di costruire una nuova caserma per i carabinieri, che accoglierà i parà del Tuscania, il Gis e le unità cinofile, il tutto in una cornice green, e ampi finanziamenti pubblici.\r\nIl rifiuto della popolazione di trasformare il proprio paesino in un hub militare, l’ennesimo nell’area tra Pisa e Livorno, ha innescato un percorso che ha portato alla ampia convergenza che ha dato vita al corteo del 2 giugno. Al punto che le istituzioni, specie quelle locali, dal sindaco di Pisa al presidente della Regioni entrambi decisi ad aggiudicarsi la nuova caserma ma vogliosi al contempo di provare a disinnescare la protesta. L’8 giugno si è riunito a Pisa un tavolo di concertazione che ha discusso su possibilità in toto o in parte alternative e Coltano. Fuori c’era un folto gruppo di contestatori che ribadivano il no alla base ovunque fosse costruita.\r\nCe ne ha parlato Dario del coordinamento livornese contro le missioni militari all’estero\r\n\r\nI carabinieri in Ucraina\r\nDa giorni il personale della 2^ Brigata Mobile dell'Arma dei carabinieri che comprende i reparti speciali del Reggimento paracadutisti Tuscania e del GIS - Gruppo di intervento speciale è stato distaccato in Ucraina \" a difesa\" dell'ambasciata italiana a Kiev. \r\n\r\nA confermare la notizia, debitamente tenuta segreta sino ad oggi dal governo Draghi, il generale Nicola Conforti, vice capo del II° Reparto del Comando generale dei Carabinieri. \r\n\r\n\"In Ucraina i carabinieri garantiscono la sicurezza dell’ambasciata a Kiev e parteciperanno con gli specialisti del RIS alla task force europea presso la Corte penale internazionale dell’Aja, che indaga sui crimini di guerra\", ha spiegato il generale Conforti al Corriere della Sera. \r\n\r\nSempre secondo l'ufficiale il 6 maggio 2022 è stata firmata pure un’intesa tecnica di cooperazione in campo addestrativo con la Guardia Nazionale Messicana, forza di polizia a status militare istituita nel 2019. Altri accordi tecnici sono stati firmati con il Ruanda e la Moldavia. \r\n\r\nUn migliaio di carabinieri dei corpi speciali operano in missioni di guerra all'estero (in partiolare Niger, Gibuti e Somalia), mentre per la \"formazione\" delle polizie militari dei paesi africani e mediorientali viene utilizzato l’hub internazionale di Vicenza che ospita dal 2005 il Centro di eccellenza per le Stability Police Unit (COESPU), il quartier generale della Gendarmeria europea e il Centro di eccellenza Nato per la polizia di stabilità. \r\n\r\nIl \"premio\" per il Reggimento paracadutisti Tuscania e il Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri? Una mega-cittadella militare nel parco di sar Rossore a Pisa-Coltano, a due passi dalla base USA di Camp Darby e dallo scalo aereo militare di Pisa san Giusto, devastando uno straordinario territorio, depauperando le fonti idriche e condannando la Toscana a fare da terzo grande polo nazionale per le operazioni belliche in mezzo mondo.\r\n\r\nDal 2 al 5 giugno si è svolto ad Empoli il XXXI congresso della FAI, l’assemblea generale dei compagni e delle compagne che aderiscono a questo percorso federalista e anarchico.\r\nÉ stata un’occasione importante per fare un ampio confronto sui diversi terreni di lotta su cui siamo impegnati, fare un bilancio dell’attività svolta, definire gli impegni per il futuro.\r\nNe abbiamo parlato con Federico.\r\n\r\nUranio impoverito. La NATO invoca l’immunità retroattiva per la strage provocata dai bombardamenti dell’alleanza in Bosnia al processo intentato dalle vittime civili che sta entrando nel vivo in questi giorni. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\nSabato 18 giugno\r\nDa Rimini a Saint-Imier.La nascita dell’anarchismo in Italia (1872-2022)\r\nGiornata di studi – Massenzatico, Cucine del Popolo, via Beethoven 78\r\n\r\nDomenica 19 giugno\r\nAviano contro la guerra e le sue basi\r\nCorteo antimilitarista promosso dal Coordinamento regionale libertario da Roveredo in Piano alla base USAF di Aviano, una delle principali basi aree statunitensi in Italia.\r\n\r\nLunedì 20 giugno\r\nVerso la giornata di informazione e lotta antimilitarista del 2 luglio a Torino\r\npunto info al mercato di piazza Foroni dalle ore 10,30\r\n\r\nSabato 25 giugno\r\nAssemblea antimilitarista a Livorno\r\nc/o ex caserma, via Adriana 16 ore 10,30\r\n\r\nGiovedì 30 giugno\r\nVerso la giornata di informazione e lotta antimilitarista del 2 luglio a Torino\r\npunto info al mercato di corso Racconigi dalle ore 10,30\r\n\r\nSabato due luglio\r\nNo alla guerra e a chi la arma\r\nNo alla Città dell’aerospazio! No alla Nato a Torino\r\ngiornata di informazione e lotta in via Roma di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","16 Giugno 2022","2022-06-16 15:58:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/humaniterrorism_-ocra-200x110.jpg","Anarres del 10 giugno. Ucraina: il punto sulla guerra. Nè qui né altrove: no alla base a Coltano. Carabinieri in Ucraina. La FAI ad Empoli. 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Le manovre ai confini, le armi sempre più potenti messe in campo potrebbero portare ad accelerazioni sempre più violente.\r\nSullo sfondo la \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>alimentare\u003C/mark> che rischia di innescare nuovi violentissimi conflitti, soprattutto in Africa, dove le truppe tricolori sono sempre più impegnate.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nIl 2 giugno un lungo serpentone si è dipanato tra la Pineta e i campi coltivati a Coltano, piccolo borgo alle porte di Pisa, dove il governo ha deciso di costruire una nuova caserma per i carabinieri, che accoglierà i parà del Tuscania, il Gis e le unità cinofile, il tutto in una cornice green, e ampi finanziamenti pubblici.\r\nIl rifiuto della popolazione di trasformare il proprio paesino in un hub militare, l’ennesimo nell’area tra Pisa e Livorno, ha innescato un percorso che ha portato alla ampia convergenza che ha dato vita al corteo del 2 giugno. Al punto che le istituzioni, specie quelle locali, dal sindaco di Pisa al presidente della Regioni entrambi decisi ad aggiudicarsi la nuova caserma ma vogliosi al contempo di provare a disinnescare la protesta. L’8 giugno si è riunito a Pisa un tavolo di concertazione che ha discusso su possibilità in toto o in parte alternative e Coltano. Fuori c’era un folto gruppo di contestatori che ribadivano il no alla base ovunque fosse costruita.\r\nCe ne ha parlato Dario del coordinamento livornese contro le missioni militari all’estero\r\n\r\nI carabinieri in Ucraina\r\nDa giorni il personale della 2^ Brigata Mobile dell'Arma dei carabinieri che comprende i reparti speciali del Reggimento paracadutisti Tuscania e del GIS - Gruppo di intervento speciale è stato distaccato in Ucraina \" a difesa\" dell'ambasciata italiana a Kiev. \r\n\r\nA confermare la notizia, debitamente tenuta segreta sino ad oggi dal governo Draghi, il generale Nicola Conforti, vice capo del II° Reparto del Comando generale dei Carabinieri. \r\n\r\n\"In Ucraina i carabinieri garantiscono la sicurezza dell’ambasciata a Kiev e parteciperanno con gli specialisti del RIS alla task force europea presso la Corte penale internazionale dell’Aja, che indaga sui crimini di guerra\", ha spiegato il generale Conforti al Corriere della Sera. \r\n\r\nSempre secondo l'ufficiale il 6 maggio 2022 è stata firmata pure un’intesa tecnica di cooperazione in campo addestrativo con la Guardia Nazionale Messicana, forza di polizia a status militare istituita nel 2019. Altri accordi tecnici sono stati firmati con il Ruanda e la Moldavia. \r\n\r\nUn migliaio di carabinieri dei corpi speciali operano in missioni di guerra all'estero (in partiolare Niger, Gibuti e Somalia), mentre per la \"formazione\" delle polizie militari dei paesi africani e mediorientali viene utilizzato l’hub internazionale di Vicenza che ospita dal 2005 il Centro di eccellenza per le Stability Police Unit (COESPU), il quartier generale della Gendarmeria europea e il Centro di eccellenza Nato per la polizia di stabilità. \r\n\r\nIl \"premio\" per il Reggimento paracadutisti Tuscania e il Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri? Una mega-cittadella militare nel parco di sar Rossore a Pisa-Coltano, a due passi dalla base USA di Camp Darby e dallo scalo aereo militare di Pisa san Giusto, devastando uno straordinario territorio, depauperando le fonti idriche e condannando la Toscana a fare da terzo grande polo nazionale per le operazioni belliche in mezzo mondo.\r\n\r\nDal 2 al 5 giugno si è svolto ad Empoli il XXXI congresso della FAI, l’assemblea generale dei compagni e delle compagne che aderiscono a questo percorso federalista e anarchico.\r\nÉ stata un’occasione importante per fare un ampio confronto sui diversi terreni di lotta su cui siamo impegnati, fare un bilancio dell’attività svolta, definire gli impegni per il futuro.\r\nNe abbiamo parlato con Federico.\r\n\r\nUranio impoverito. 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