","Il crollo delle Borse?","post",1678803617,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/bit-coin/","http://radioblackout.org/tag/crisi-finaziaria/","http://radioblackout.org/tag/keynesimo-finanziario/","http://radioblackout.org/tag/lunedi-nero/","http://radioblackout.org/tag/silicon-valley-bank/","http://radioblackout.org/tag/tasso-interessi/",[15,21,25,17,23,19],{"post_content":59,"tags":64},{"matched_tokens":60,"snippet":62,"value":63},[61],"crisi","timore che si verifichi una \u003Cmark>crisi\u003C/mark> simile a quella innescata dal","Il 13 marzo è stato un lunedì nero per le borse europee: 291 miliardi sono stati bruciati in poche ore dopo il crack della Silicon Valley Bank.\r\nNon si è trattato di un evento imprevisto o imprevedibile, perché, sebbene taciuti, già a fine 2022 c’erano chiari segnali di un difficoltà: i titoli detenuti dalla banca erano in caduta per il forte rialzo dei tassi di interesse. In più la Silicon Valley Bank aveva tra i propri clienti molti degli operatori che lavorano con i bitcoin, un’altra bolla destinata a sgonfiarsi presto.\r\nPrima della SVB erano già crollate altre due banche minori, per cui gli effetti sistemici erano stati limitati, ma è possibile che la situazione possa peggiorare, se la Federal Banck non blocca il rialzo dei tassi di interesse.\r\nDi fatto negli States debito pubblico e debito globale sono aumentati fortemente: sono legittimi forti timori sulla caduta del sistema.\r\nDifficile comunque fare ora pronostici precisi.\r\nNonostante Biden abbia annunciato un intervento governativo, forte è il timore che si verifichi una \u003Cmark>crisi\u003C/mark> simile a quella innescata dal fallimento della Lehman Brothers nel 2008.\r\nNel nostro paese il lunedì è stato più nero che nel resto dell’Europa, perché Milano è una borsa che tratta oer il 40% titoli finanziari e, quindi, è maggiormente esposta di altri mercati azionari europei.\r\nIn Europa come negli States abbiamo assistito in questi anni ad una sorta di keynesismo finaziario: le banche sono state salvate con soldi pubblici, soldi ricavati dalla fiscalità generale e pagati in primis dalle classi meno abbienti.\r\nNel 2008 la \u003Cmark>crisi\u003C/mark> partì dal mondo virtuale della finanza ma investì pesantemente le vite di miliardi di persone.\r\n\r\nCe ne ha parlato Renato Strumia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-14-strumia-crollo-borse.mp3\"][/audio]",[65,67,71,73,75,77],{"matched_tokens":66,"snippet":15},[],{"matched_tokens":68,"snippet":70},[61,69],"finaziaria","\u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>finaziaria\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":25},[],{"matched_tokens":74,"snippet":17},[],{"matched_tokens":76,"snippet":23},[],{"matched_tokens":78,"snippet":19},[],[80,85],{"field":26,"indices":81,"matched_tokens":82,"snippets":84},[14],[83],[61,69],[70],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":62,"value":63},"post_content",[61],1157451471441625000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":37,"score":93,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":37},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":48,"first_q":21,"per_page":29,"q":21},{"facet_counts":97,"found":138,"hits":139,"out_of":376,"page":14,"request_params":377,"search_cutoff":27,"search_time_ms":378},[98,115],{"counts":99,"field_name":113,"sampled":27,"stats":114},[100,102,105,107,109,111],{"count":29,"highlighted":101,"value":101},"I Bastioni di Orione",{"count":103,"highlighted":104,"value":104},3,"anarres",{"count":103,"highlighted":106,"value":106},"cattivi pensieri",{"count":92,"highlighted":108,"value":108},"frittura mista",{"count":92,"highlighted":110,"value":110},"La fine della Fine della storia",{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"liberation front","podcastfilter",{"total_values":29},{"counts":116,"field_name":26,"sampled":27,"stats":136},[117,119,121,122,124,126,128,130,132,134],{"count":29,"highlighted":118,"value":118},"Bastioni di Orione",{"count":103,"highlighted":120,"value":120},"capitalismo",{"count":92,"highlighted":61,"value":61},{"count":14,"highlighted":123,"value":123},"esodo",{"count":14,"highlighted":125,"value":125},"governance",{"count":14,"highlighted":127,"value":127},"spese militari",{"count":14,"highlighted":129,"value":129},"stati di guerra",{"count":14,"highlighted":131,"value":131},"economie di carta",{"count":14,"highlighted":133,"value":133},"teocrazia finanziaria",{"count":14,"highlighted":135,"value":135},"finanziarizzazione dell'economia",{"total_values":137},26,20,[140,175,236,288,321,348],{"document":141,"highlight":155,"highlights":164,"text_match":170,"text_match_info":171},{"comment_count":37,"id":142,"is_sticky":37,"permalink":143,"podcastfilter":144,"post_author":145,"post_content":146,"post_date":147,"post_excerpt":43,"post_id":142,"post_modified":148,"post_thumbnail":149,"post_title":150,"post_type":151,"sort_by_date":152,"tag_links":153,"tags":154},"53139","http://radioblackout.org/podcast/dalla-crisi-finanziaria-al-capitalismo-estrattivo/",[112],"liberationfront","il capitale finanziario mette sul mercato valore futuro non ancora realizzato: lavoro, risorse, merci ed energie che ancora non esistono, ma si capitalizzano in titoli di proprietà fittizi, in un processo autotelico di investimenti a lungo termine nell'ottica di una crescita infinita. Si tratta invece di capitale che si accumula senza realizzarsi, col rischio di implodere come nella crisi del debito del 2008.\r\n\r\n\r\n\r\nQuesta nuova forma di capitalizzazione che investe su una probabile ricchezza futura, accellera nell'immediato i processi di espropriazione dei beni e delle risorse comuni, negandoli a chi dovrebbe goderne, per il guadagno immediato dei grossi gruppi finanziari. A tal proposito il caso Tav è esplicativo: si sottrae la ricchezza e la salute di un territorio in virtù di una probabile convenienza futura.\r\n\r\nEppure si parla sempre più di capitalismo immateriale ed economia dei servizi, ciò nonostante l'attacco alle risorse e alle materie prime del pianeta si sta facendo feroce come non mai. Infatti per il funzionamento dei dispositivi elettronici e dei server sono necessari rame, fibra ottica, coltan e tantalio con tutto il loro strascico di sfruttamento e guerre, ma anche tantissima energia per far funzionare computer, telefoni e server utili a immagazzinare miliardi di dati per sostenere il capitalismo del comfort. E questo vale anche per il mercato del cibo e per tutti i settori economici.\r\n\r\nAl conflitto capitale/lavoro va ad aggiungersi il conflitto capitale/natura. Se il primo in passato era stato risolto dai capitalisti allargando l'accesso ai consumi per i lavoratori per cercare di abbassare la conflittualità, oggi la crisi ecologica viene risolta sottraendo l'accesso al consumo ai più. Questo processo a volte si tinge di green proponendo meno sprechi o avanzando economie \"allargate\" come lo sharing, alternativamente si usa il bastone dell'autoritarismo per la gestione delle masse.\r\n\r\nIl negazionismo climatico promosso da Trump e Bolsonaro attacca l'idea di decrescita mentre va a pari passo con l'idea di sovranismo: questi governi rivendicano il totale controllo sui flussi e la gestione delle risorse dentro i propri confini.\r\nMa la ricchezza di questi paesi si lega allo sfruttamento e alla colonizzazione di altri che vengono totalmente espropriati e ridotti all'impossibilità della vita, rifiutandosi in toto di assumersi le responsabilità e i costi sociali che le loro attività predative creano, chiudendo i confini e condannando milioni di persone a vivere in luoghi diventati invivibili.\r\n\r\nconcludiamo con qualche esempio di società libere in connubio con la natura\r\n\r\nNe parliamo con Dario Padovan docente di sociologia dell'università di Torino\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/estrattivismo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","18 Marzo 2019","2019-03-18 13:14:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/globo_n-200x110.jpg","dalla crisi finanziaria al capitalismo estrattivo","podcast",1552914850,[],[],{"post_content":156,"post_title":160},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[61],"rischio di implodere come nella \u003Cmark>crisi\u003C/mark> del debito del 2008.\r\n\r\n\r\n\r\nQuesta","il capitale finanziario mette sul mercato valore futuro non ancora realizzato: lavoro, risorse, merci ed energie che ancora non esistono, ma si capitalizzano in titoli di proprietà fittizi, in un processo autotelico di investimenti a lungo termine nell'ottica di una crescita infinita. 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[…] Soprattutto in Grecia, la crisi del debito e i programmi di salvataggio che ne derivano non sono nient'altro che enormi processi di devalorizzazione ancora in corso, che mirano alla decomposizione del proletariato e alla distruzione dei capitali meno produttivi.”\r\n\r\n\r\nAlla luce degli ultimi accordi del governo greco con la Troika, relativi alla seconda revisione del programma di salvataggio del paese, un bilancio su questi 7 anni di crisi sociale greca insieme ad un compagno della rivista Ta Paidia Tis Galarias, che ha recentemente diffuso un documento di analisi dal titolo “The Social Crisis in Greece”.\r\nPartendo da un commento sul lungo periodo di recessione, iniziato con la crisi finanziaria del 2008, siamo giunti – dati alla mano – a commentare la particolarità della situazione greca: dalla ristrutturazione del sistema produttivo al feroce attacco al salario diretto ed indiretto, dalla privatizzazione delle industrie ed infrastrutture di stato alla proletarizzazione di fasce sempre più ampie di classe media...\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/Grecia-1-def.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nLa crisi non ha prodotto solo misure di austerità ma anche un numero impressionante (almeno per quel che siamo abituati a vedere in Europa) di conflitti: riot e scioperi generali, assemblee di quartiere e occupazioni di piazza, con tutto il loro carico di potenzialità e limiti.\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/Grecia-2-def.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\nNell’ultima parte dell’intervista affrontiamo il nodo della crisi migratoria, divenuto centrale soprattutto in seguito agli accordi dell'Unione Europea con la Turchia del marzo 2016\r\n“In bilico fra umanesimo e repressione, fra carità e reclusione, il governo greco ha gestito la \"crisi dei rifugiati\" come parte esemplare di una più generale \"crisi umanitaria\" in Grecia.\r\n[I rifugiati] devono essere utilizzati come modello della strategia dominante dello Stato, una \"glorificazione della carità e dell'umanitarismo\" da applicare alla classe lavoratrice in generale. 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Siamo di fronte ad una nuova bolla pronta ad esplodere?\r\n\r\n \r\n\r\nAttraverso articoli e contributi audio ricostruiamo la vicenda e approfondiamo ancora una volta il ruolo chiave della logistica nei flussi di merci globali dell'economia contemporanea.\r\n\r\nNella seconda parte della puntata, in compagnia di un lavoratore del porto di Genova ai nostri microfoni, ricostruiamo le cause della crisi del settore e i possibili sviluppi futuri, fra riconfigurazioni del ruolo dei porti e nuovi processi di flessibilizzazione del lavoro.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast della puntata di Cattivi Pensieri del 13/9/2016:\r\n\r\n \r\n\r\nPrima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/hanjin1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSeconda parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/hanjin2.mp3\"][/audio]","14 Settembre 2016","2018-10-24 18:02:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/hanjin-200x110.jpg","Bancarotta della Hanjin Shipping e crisi del settore logistico: verso una nuova bolla?",1473858708,[188,248,249,250,251],"http://radioblackout.org/tag/container/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/logistica/","http://radioblackout.org/tag/porti/",[120,253,61,254,255],"container","logistica","porti",{"post_content":257,"post_title":261,"tags":264},{"matched_tokens":258,"snippet":259,"value":260},[61,162],"quello della Lehman Brothers, all'origine della \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>finanziaria\u003C/mark> del 2008. 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Lo sbocco sul mar Rosso è stato perso con l'indipendenza dell'Eritrea nel 1993 ,ed ora i commerci dell'Etiopia passano per Gibuti a cui paga l'affitto dei porti. Queste dischiarazioni s'inseriscono in un contesto bellico non ancora sopito con la presenza di milizie e soldati eritrei ,una guerra quella contro il Tigray che si è spostata verso le regioni ahmara e che ha provocato finora quasi 500.000 morti ,milioni di profughi ,l'uso degli stupri come arma di guerra , carenza alimentare e distruzione delle già scarse infrastrutture .\r\n\r\nParliamo anche del Sudan,altra guerra dimenticata, dove l'opposizione civile sta cercando di sviluppare un processo di unificazione con incontri che si sono tenuti ad Addis Abeba mentre la guerra fra le forze armate sudanesi e le RSF di Hemmeti si è estesa anche nelle regioni meridionali e coinvolge drammaticamente la popolazione civile .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-26102023-ETOPIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China Files parliamo del decennale della \" Belt and road initiative \",che cade in un momento complesso per La Cina a causa dei sommovimenti all'interno del PCC come dimostrano le repentine e misteriose defenestrazioni di importanti ministri come quello della difesa e degli esteri e l'acuirsi della crisi finanziaria del settore immobiliare.La situazione economica appare più critica, perché l’economia cinese non si presenta più come dieci anni fa, quando il suo mercato interno era saturo e aveva bisogno di nuovi sbocchi, alcuni settori hanno sofferto molto a causa di scelte unilaterali da parte di Xi che ha dovuto affrontare anche dei malumori tra i veterani del partito.\r\n\r\nAffrontiamo anche le questione relative al posizionamento internazionale della Cina e le tensioni nell'area dell'Indo Pacifico.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-261023-CINA.mp3\"][/audio]","29 Ottobre 2023","2023-10-29 11:06:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 26/10/2023- ETIOPIA DAL NILO AL MAR ROSSO ABIY AHMED RIVENDICA LO SBOCCO AL MARE-CINA 10 ANNI DELLA BELT AND ROAD INITIATIVE TRA CAMBI DI MINISTRI E CRISI FINANZIARIE.",1698577604,[301],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[118],{"post_content":304,"post_title":309},{"matched_tokens":305,"snippet":307,"value":308},[306,162],"crisi ","degli esteri e l'acuirsi della \u003Cmark>crisi \u003C/mark> \u003Cmark>finanziaria\u003C/mark> del settore immobiliare.La situazione economica","Bastioni di Orione torna a parlare dell'Etiopia e del corno d'Africa con Matteo Palamidesse,dopo le dichiarazioni del primo ministro etiope Abiy Ahmed che ha rivendicato il diritto allo sbocco al mare dell'Etiopia ,rinverdendo vecchie aspirazioni espansioniste . 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-17-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nGuerra e crack delle banche. Verso una crisi sistemica?\r\nNel 2008 lo scoppio della bolla dei mutui subprime portò al fallimento della Lehman Brothers. Un crollo la cui onda lunga ebbe conseguenze planetarie.\r\nOggi siamo di fronte al crollo della SVB, la Silicon Valley Bank, che non ha retto all’aumento dei tassi di interesse decisi dalla Fed, ed alla seria crisi di Credit Suisse, cui è corsa in immediato soccorso la Banca Centrale Svizzera, perché il crack di Credit Suisse potrebbe significare il tracollo del piccolo paese alpino con conseguenze su scala globale di tutto rispetto.\r\nLa crisi finanziaria si innesta nella crisi scatenata dalla guerra, una crisi che non accenna a diminuire in un escalation bellica per il controllo dell’Ucraina in continua crescita.\r\nIl prezzo di questa crisi sistemica lo pagheranno, come sempre, i poveri del pianeta, le cui condizioni di vita sono state in costante peggioramento negli ultimi decenni.\r\nSe un rinnovato protagonismo degli oppressi e degli sfruttati non saprà rallentare la folle corsa alla distruzione globale degli stati e del sistema capitalista.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nOltre i generi\r\nUna critica libertaria e transfemminista\r\nI percorsi di libertà tracciati dalle soggettività tenute ai margini dalla cultura patriarcale hanno scosso dalle fondamenta un ordine che pareva immutabile arrivando a spezzarne la logica binaria ed essenzialista.\r\nLa logica binaria è quella che divide le persone in base al sesso attribuito alla nascita cui si pretende corrispondano precise caratteristiche di genere.\r\nIl binarismo implica uno iato tra il più ed il meno, il pieno e il vuoto, il vaso e il seme, lo spazio dei sentimenti e quello della ragione. 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,scosso dalle rivolte anti regime ,con Farian Sabahi giornalista e scrittrice di origine iraniana che racconta la crisi iraniana dalle pagine del Manifesto .Farian ci parla della natura sempre più estesa della rivolta ,degli scioperi dei lavoratori petroliferi e degli insegnanti,della frattura sociale che coinvolge anche la media borghesia,dello scontro di potere fra il clero e i Pasdaran, potenza militare ed economica ,della tendenza dell'Iran a rivolgersi verso oriente dal punto di vista commerciale ed economico ,del peso delle sanzioni , dell'estensione della ribellione anche nelle regioni curde e nel Belucistan.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-201022-IRAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa Tunisia è un altro paese scosso dalle proteste contro le condizioni economiche che costringono la popolazione a sopportare la penuria alimentare e dei carburanti ,ne parliamo con Arianna Poletti giornalista free lance e ricercatrice che ci racconta delle manifestazioni di piazza a Tunisi e Zarzis ,della torsione autoritaria del presidente Saied ,della crisi finanziaria che costringe la Tunisia a richiedere un prestito al FMI con contropartite pesantissime ,della repressione poliziesca ,della fine delle aspettative della rivoluzione del 2011 ,delle file per il pane e la benzina.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-201022-TUNISIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine parliamo di un altra crisi quella di Haiti con Roberto Codazzi scrittore e giornalista che ci racconta del vuoto di potere dopo l'assassinio del presidente Jovenel Moise ,della presenza di gruppi armati criminali che si contendono il territorio ,della instabilità cronica del paese ,delle conseguenze del terremoto ,della richiesta d'intervento militare alle Nazione Unite ,dell'interesse di Messico e U.S.A. a controllare la zona in funzione antimigratoria ,del muro innalzato dalla Repubblica Dominicana ai confini con Haiti ,del retaggio storico del colonialismo e il debito\" monstre\" che la prima repubblica libera nata dalla rivoluzione degli schiavi dovette pagare ai francesi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-201022-HAITI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","23 Ottobre 2022","2022-10-23 15:42:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 20/10/2022- IRAN NON E' SOLO QUESTIONE DI VELO LA RIVOLTA E I SUOI RISVOLTI SOCIALI-TUNISIA LA PIAZZA RIBOLLE ,LA POLIZIA SPARA E IL PANE MANCA -HAITI CON LA SUA CRISI PERENNE SCONTA IL PECCATO ORIGINALE DI ESSERE STATA LA PRIMA REPUBBLICA NERA E INDIPENDENTE DELLA STORIA MODERNA.",1666539739,[301],[118],{"post_content":362,"post_title":366},{"matched_tokens":363,"snippet":364,"value":365},[61,162],"autoritaria del presidente Saied ,della \u003Cmark>crisi\u003C/mark> 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