","Il fronte interno russo, dialogo con la Croce Nera Anarchica di Mosca","post",1689349217,[47,48,49],"http://radioblackout.org/tag/croce-nera-anarchica-mosca/","http://radioblackout.org/tag/diserzione/","http://radioblackout.org/tag/russia/",[19,17,15],{"post_content":52,"post_title":60,"tags":63},{"matched_tokens":53,"snippet":58,"value":59},[54,55,56,57],"Croce","Nera","Anarchica","Mosca","disponibilità di una compagna della \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> di \u003Cmark>Mosca\u003C/mark> che ci ha fatto visita","Radio Blackout propone un'aggiornamento sulla situazione interna in Russia, con un focus sul dissenso rispetto alla guerra portato da tutte quelle voci antiautoritarie e antifasciste (ma non solo) che il governo Putin ha deciso di reprimere e cancellare prontamente. \r\nLo facciamo grazie alla disponibilità di una compagna della \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> di \u003Cmark>Mosca\u003C/mark> che ci ha fatto visita negli studios di RBO.\r\n\r\nLa \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark>, è un'organizzazione internazionale decentralizzata composta da vari gruppi territoriali che si occupano di supportare le lotte anarchiche e antiautoritarie contro la repressione statale e carceraria. Con la ricomparsa del movimento russo a partire dagli anni '80 e la ricostituzione del gruppo locale di \u003Cmark>Mosca\u003C/mark> nel 2003, la \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> ha avuto una crescente importanza nel supporto delle lotte antiautoritarie in Russia. Appena prima e a seguito dello scoppio del conflitto Russo-Ucraino, le attività del gruppo si sono dedicate principalmente al supporto di chi ha manifestato il dissenso contro il conflitto e subito la conseguente repressione statale: arresti a pioggia, multe e incarcerazioni sono state e sono tutt'ora un grosso ostacolo per l'espressione di una posizione antimperialista e antimilitarista all'interno del paese.\r\n\r\nUn podcast che cerca di inquadrare in particolare come si è composto il movimento in Russia attorno all'inizio del conflitto, qual è stato il ruolo immediato della \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> quali sono state e quali sono tutt'ora le modalità di espressione del dissenso e quali gli strumenti repressivi utilizzati dal governo. 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Infine, la repressione interna: quante persone sono al momento state colpite e con che modalità, come agisce la \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> per sostenerle e cosa si può fare in chiave di lotta internazionalista.\r\n\r\nQui di seguito, l'intervista ai nostri microfoni!\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/abc_moscow.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nAlcuni link per approfondire, seguire le lotte e le attività di solidarietà anticarceraria della \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> di \u003Cmark>Mosca\u003C/mark>, e di altri movimenti antiautoritari contro la guerra.\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/abcmoscow/\r\n\r\nhttps://libcom.org/tags/abc-moscow\r\n\r\nhttps://wiki.avtonom.org/en/index.php/Anarchist_Black_Cross_Moscow",{"matched_tokens":61,"snippet":62,"value":62},[54,55,56,57],"Il fronte interno russo, dialogo con la \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> di \u003Cmark>Mosca\u003C/mark>",[64,71,73],{"matched_tokens":65,"snippet":70},[66,67,68,69],"croce","nera","anarchica","mosca","\u003Cmark>croce\u003C/mark> \u003Cmark>nera\u003C/mark> \u003Cmark>anarchica\u003C/mark> \u003Cmark>mosca\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":17},[],{"matched_tokens":74,"snippet":15},[],[76,81,84],{"field":20,"indices":77,"matched_tokens":78,"snippets":80},[33],[79],[66,67,68,69],[70],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":62,"value":62},"post_title",[54,55,56,57],{"field":85,"matched_tokens":86,"snippet":58,"value":59},"post_content",[54,55,56,57],2314894167593451500,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":33,"score":91,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":33},"4419510927616",13,"2314894167593451627",4,6645,{"collection_name":44,"first_q":19,"per_page":95,"q":19},6,5,{"facet_counts":98,"found":96,"hits":129,"out_of":305,"page":14,"request_params":306,"search_cutoff":21,"search_time_ms":307},[99,105],{"counts":100,"field_name":103,"sampled":21,"stats":104},[101],{"count":14,"highlighted":102,"value":102},"La Terra Trama","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":106,"field_name":20,"sampled":21,"stats":127},[107,109,111,113,115,117,119,121,123,125],{"count":23,"highlighted":108,"value":108},"Ucraina",{"count":110,"highlighted":15,"value":15},2,{"count":110,"highlighted":112,"value":112},"solidarietà",{"count":14,"highlighted":114,"value":114},"RWE",{"count":14,"highlighted":116,"value":116},"pinelli",{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"Hambach",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"prigionieri",{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"piazza fontana",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"Foresta di Hambach",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"Croce Nera Anarchica Renania",{"total_values":128},19,[130,204,230,254,278],{"document":131,"highlight":161,"highlights":190,"text_match":199,"text_match_info":200},{"comment_count":33,"id":132,"is_sticky":33,"permalink":133,"podcastfilter":134,"post_author":135,"post_content":136,"post_date":137,"post_excerpt":39,"post_id":132,"post_modified":138,"post_thumbnail":139,"post_title":140,"post_type":141,"sort_by_date":142,"tag_links":143,"tags":155},"32597","http://radioblackout.org/podcast/foresta-di-hambach-aggiornamenti-su-occupazioni-azioni-e-prigionierx/",[102],"dj","Domenica 15 novembre abbiamo ospitato in diretta telefonica all’interno della trasmissione “La terra trama..” l’intervento di qualcuno che è in questo momento in Germania a sostenere la lotta contro l’estrazione di lignite nella foresta di Hambach.\r\nE’ nuovamente in corso da più di un mese la resistenza contro il taglio degli alberi per l’espansione della cava di carbone, stagione di taglio che si protrarrà fino quasi a primavera. 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In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l’assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra.\r\n\r\nDopo le prime puntate degli scorsi venerdì, vogliamo dare continuità ad un approfondimento controinformativo che metta al centro le voci e le esperienze di solidarietà, mutualismo, diserzione, critica e resistenza varie che si muovono dentro, contro e attorno al conflitto. 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Dal confine Polacco, a Lviv, fino a Kyiv e ai villaggi a nord della capitale devastati dalla guerra:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/racconto.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui un focus sui compagni e compagne della realtà di Operation-Solidarity che abbiamo incontrato a Lviv e a Kyiv, come si strutturano, organizzano e cosa fanno, almeno sulla base di ciò che abbiamo visto e percepito, e cosa ci hanno raccontato in termini di prospettiva politica nel panorama attuale Ucraino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/opsol.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUna spiegazione di chi sono e come si strutturano le milizie di difesa territoriale nell'esercito ucraino in cui diverse compagn* sono entrate e stanno cercando di creare dei battaglioni armati in cui applicare metodi antiautoritari, all'interno comunque di un contesto di guerra con tutte le sue dinamiche e gerarchie:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/military-defense-compagni.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui proviamo a fare un quadro delle spinte nazionalistiche che abbiamo visto con i nostri occhi a livello di propaganda interna da parte dell'Ucraina, dalle bandiere del Partito Nazionalista Ucraina ai cartelloni con frasi che inneggiano all'arruolamento, sino all'utilizzo di qualsiasi elemento storico in chiave anti-russa, e facciamo un paio di riflessioni (a partire da quanto ci hanno raccontato le compagn* ucraine) su quanto a livello sociale e politico questo spinto nazionalismo sia realmente sentito dalla popolazione e quanto significhi adesione ad istanze naziste:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/nazionalismo-contesto-ucraino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui ci chiedono una domanda fondamentale: partendo da una posizione disfattista maggioritaria in Italia da parte dell* compagn* anarchiche in relazione alle prospettiva di lotta future dei compagni Ucraini, cosa ci portiamo a casa dall'incontro dal vivo con quelle realtà? Cambia questo disfattismo evolvendo in una fiducia e consapevolezza politica futura?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/dsfattismo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nConcludiamo con un contributo che cerca di focalizzare il discorso su quale nemico i compagn* ucraini stanno combattendo, soprattutto in un confronto con le istanze e le dinamiche di lotta qui da noi in Italia. Si parte da una analisi del contesto politico Ucraino post-Maidan, con l'ascesa di gruppi di destra in forme strutturate e militari. Ma quanto è nazificata realmente la società civile Ucraina, e quanto questo incide sulle prospettiva di lotta in cui operano le compagn* ucraine? E poi come si strutturano i battaglioni di compagn* in relazione a questo contesto?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/destre-denazificano.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRicordiamo come questo contributo è solo il primo e parziale di una serie di iniziative di restituzione e di discussione collettiva. Anche i partecipanti alla carovana necessitano di discussioni e riflessioni collettive per digerire tutte le informazioni, tensioni e suggestioni recepite tramite i compagni e le realtà viste.\r\n\r\nUn ringraziamento a tutt* le persone intervistate e che hanno reso possibile la Carovana Internazionalista Solidale, a chi ha supportato con benefit, con appoggio e vicinanza umana, con la comunicazione, questa esperienza di informazione e solidarietà.\r\n\r\n\r\nMa soprattutto un ringraziamento enorme alle compagne e compagni in Polonia, in Ucraina e dovunque lungo tutto il nostro percorso, che ci hanno accolto con infinita disponibilità e collaborazione umana e politica. A loro, tutto la nostra solidarietà e un grande abbraccio. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250!\r\n\r\n\r\n\r\nContatti, informazioni e riferimenti per sostenere le realtà incontrate in Ucraina e come rimanere in contatto:\r\n\r\nQui una pagina della Carovana Internazionalista con le motivazioni politiche, l'appello iniziale, gli aggiornamenti, le foto e i racconti giorno per giorno:\r\nhttps://gabrio.noblogs.org/carovana-solidale-internazionalista/\r\n\r\nSito di Operation Solidarity\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\ne telegram\r\nhttps://t.me/solidarnistinua\r\n\r\nTelegram del \"Comitato di Resistenza di Kyiv\"\r\nhttps://t.me/theblackheadquarter\r\n\r\nPer sostenere Operation Solidarity tramite la \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> di Dresda\r\nhttps://abcdd.org/en/2022/03/23/update-donation-for-solidarity-with-anarchist-and-anti-authoritarian-activist-from-ukraine/\r\n\r\nSito di riferimento politico per Lviv Social Movement (in inglese)\r\nhttps://rev.org.ua/english/\r\n\r\nQui un breve documentario fatto da un compagno greco che spiega le motivazioni e il contesto politico di sottofondo alla scelta di anarchich* di combattere, o sostenere chi combatte, a livello armato contro l'invasione Putiniana.\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=XQxooEmFw-0",[226],{"field":85,"matched_tokens":227,"snippet":223,"value":224},[54,55,56],{"best_field_score":201,"best_field_weight":202,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":229,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":33},"1736172819517014129",{"document":231,"highlight":245,"highlights":250,"text_match":199,"text_match_info":253},{"comment_count":33,"id":232,"is_sticky":33,"permalink":233,"podcastfilter":234,"post_author":36,"post_content":235,"post_date":236,"post_excerpt":39,"post_id":232,"post_modified":237,"post_thumbnail":238,"post_title":239,"post_type":141,"sort_by_date":240,"tag_links":241,"tags":243},"74829","http://radioblackout.org/podcast/voci-dallucraina-voci-dalla-russia-voci-dentro-e-contro-la-guerra-3/",[],"Dall’inizio del conflitto in Ucraina siamo sottoposti a un sovraccarico di informazioni e analisi geopolitiche di ogni risma. In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l’assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nDopo le prime puntate degli scorsi venerdì (ascoltabili qui, qui e qui), vogliamo dare continuità ad un approfondimento controinformativo che metta al centro le voci e le esperienze di solidarietà, mutualismo, diserzione, critica e resistenza varie che si muovono dentro, contro e attorno al conflitto. Abbiamo ricevuto complimenti e critiche, pensiamo di aver innalzato una serie di contraddizioni, ed è proprio questa la motivazione che ci spinge ad andare avanti. \r\n\r\n\r\nLa guerra continua, e ha mostrato tutte le sue brutalità, con le immagini dei vari massacri che ci palesano tutta la sua violenza. Ci si trova oggi ad impietosirci per le atrocità dei corpi lasciati marcire a Bucha, Irpin e nei dintorni di Kyiv, ma la guerra è questa, non c'è guerra senza sangue, senza morte, senza crimini, senza strage.\r\n\r\n\r\nLa dinamica bellica sembra cambiare, con una parziale ritirata russa da alcuni territori, e la riavanzata delle truppe ucraine. Si parla di eventuali fini delle ostilità, di date. Come già detto molte volte, tutto ciò non cambia la brutalità della guerra. Non cambia lo scenario di morte passato e futuro, e soprattutto non fa venire meno il bisogno di mettere al centro narrazioni altre rispetto a quelle propugnate dai media mainstram. Non cambia il clima militaresco, bellicista e nazionalista in cui siamo immersi. Il mondo dell’informazione oggi è sempre più drammaticamente ostaggio della guerra. La guerra è entrata nella testa di molti. Ha colonizzato il linguaggio. Monopolizzato i loro palinsesti. Occupato il loro stesso immaginario. E semplificato alla velocità della luce la complessità delle situazioni reali, riconducendola all’unico vettore dominante: la “logica delle armi”.\r\n\r\nOra più che mai, dove il conflitto potrebbe acuirsi ancora di più, o dove si potranno aprire eventual fasi di ricostruzione e accordi, il successo di un movimento contro la guerra e di una critica antimilitarista in Ucraina dipende dalla nostra capacità di sfuggire alle trappole nazionaliste. Non vogliamo infatti cadere in un appoggio acritico a forme che rischiano di ammiccare ad uno o ad un'altro nazionalismo, ma provare a dare elementi e spunti di lettura aggiuntivi, per una prospettiva libertaria e anti-imperialista sul conflitto che ci aiuti a posizionarci e prendere decisioni basate su una conoscenza più ampia e complessa, come d'altronde la guerra è. \r\n\r\n\r\n\r\nQuest’oggi la puntata ha avuto diversi punti centrali: abbiamo ascoltato un testo di riflessione sulla guerra in corso proposto da \"Antiautoritari per la Solidarietà Internazionale\", poi ci siamo spostate in Russia ascolando un lungo contributo sulle possibilità di obiezione e diserzione durante questo conflitto, siamo andati in Bielorussia ascoltando le parole di un compagno anarchico spiegandoci bene l'urgenza dal loro punto di vista della resistenza contro l'invasione russa, e infine siamo tornate qui con una serie di domande fatte al giornalista e scrittore Yurii Colombo che conosce bene il contesto russo ed ex-sovietico.\r\n\r\n\r\nQui, per iniziare, una serie di poesie di Marco Rovelli, lette magistralmente dal nostro tecnico-intellettuale:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/poesie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nA seguire, \"Dodici tesi sulla guerra in corso\", dal sito Internazionale Vitalista (qui)\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/12_tesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa prima diretta con Elena Popova (Movimento per gli Obiettori di Coscienza russi), grazie alla quale entriamo nel dettaglio nelle possibilità di obiezione e diserzione alla guerra in Russia, di quanto sia diffusa e reale questa scelta e in che contesto sociale si inserisce nella Russia di oggi (maggiori info qui):\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/elena_popova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa seconda diretta con un compagno della Croce Nera Anarchica Bielorussa, con il quale affrontiamo diversi temi, dalla situazione politica in Bielorussa, a come lo scoppio della guerra abbia ancora reso più difficile le possibiltà di antagonismo o resistenza sotto il regime di Aljaksandr Lukašėnka, sino alla lucida consapevolezza della necessità politica e storica, per le regioni dell'area ex sovietica, di combattere l'invasore russo e il suo imperialismo:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/bielorussia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine, mandiamo in onda una serie di domande fatte a Yurii Colombo, giornalista, scrittore, esperto di storia, politica e cultura Russa e di tutto il blocco ex-Sovietico, redattore del sito e canale Telegram Matrioska.info. Tali registrazioni sono state fatte presso l'Edera Squat a Torino, al termine di una chiaccherata pubblica con Yurii Colombo. Potete trovare l'intera intervista, di cui consigliamo altamente l'ascolto completo, qui\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/yurii.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCome sempre, un ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per la prossima puntata!\r\n\r\n\r\n\r\nQui in seguito alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni approfondimenti secondo noi di interesse generale attorno al tema della guerra.\r\n\r\n\r\nUCRAINA\r\n\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/ (News dall'Ucraina dall'Organizzazione Operation-Solidarity)\r\n\r\n\r\n\r\nUkraine. Un messaggio da un anarchic* bieloruss* rifiguat* che viveva in Polonia e ora è volontari* combattente in Ucraina (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in Ukraina\r\nhttps://www.hrw.org/news/2022/04/04/migrants-asylum-seekers-locked-ukraine\r\n\r\nCentri di Detenzione in Ucraina (AlJazeera)\r\n\r\nhttps://www.aljazeera.com/news/2022/4/4/fear-grows-for-migrants-held-in-ukraines-detention-centre\r\n\r\n\r\n\r\nTecnologie Riconoscimento Facciale Ucraina\r\nhttps://actforfree.noblogs.org/post/2022/04/06/ukraine-a-technological-war-profiteer/\r\n\r\n\r\n\r\nLettere dall'Ucraina Parte 3 (Vitalista)\r\nhttps://vitalista.in/2022/04/02/lettere-dallucraina-parte-3/\r\n\r\n\r\nAZIONI E SOLIDARIETA'\r\n\r\n\r\nVille Russe Danneggiate sul Lago di Como\r\nhttps://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/06/news/vladimir_solovyev_russia_putin_incendio_villa_loveno_lago_di_como-344362133/\r\n\r\nhttps://twitter.com/nexta_tv/status/1511685791923294218?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1511685791923294218%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Foperation-solidarity.org%2F\r\n\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom.org Censurato e Bloccato in Russia (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/05/avtonom-org-is-now-officially-blocked-in-russia/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nProspettive di Lotte Sociali in Russia e Bielorussia (Crimethinc)\r\nhttps://it.crimethinc.com/2022/04/06/and-after-the-war-the-prospects-for-social-struggles-in-ukraine-belarus-and-russia\r\n\r\n\r\n\r\nMatrioska.info (per aggiornamenti dalla Russia e dintorni)\r\nhttps://www.matrioska.info/\r\n\r\nLa guerra non ha il congiuntivo ma l'economia sì (un articolo di Yurii Colombo su OGZero)\r\nhttps://ogzero.org/la-guerra-non-ha-il-congiuntivo-ma-leconomia-si/\r\n\r\nSul Crinale della Guerra Mondiale (Intervista fatta da Radio Blackout a Yurii Colombo)\r\nhttps://radioblackout.org/2022/04/sul-crinale-della-guerra-mondiale-discussione-con-yurii-colombo/\r\n\r\nBIELORUSSIA\r\n\r\nCompagn* di Pramen dalla Bielorussia\r\nhttps://pramen.io/en/2022/04/we-and-the-war/\r\n\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nCONTRIBUTI E PROPOSTE\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista in Sicilia e un appello Per Chi Sente il Ticchettio\r\n\r\nhttps://ilrovescio.info/2022/03/17/per-chi-sente-il-ticchettio/\r\n\r\n\r\nALTRO\r\n\r\nArmi Vendute Italia\r\nhttps://espresso.repubblica.it/attualita/2022/04/07/news/armi_italiane_record_qatar-344519408/\r\n\r\nSede USB Perquisita Armi\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/sede-usb-perquisita-unintimidazione-per-chi-denuncia-invio-di-armi/\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/contro-usb-una-pistola-nascosta-nel-water-le-nostre-sole-armi-sono-gli-scioperi-e-le-mobilitazioni-conferenza-stampa-alle-17-in-via-dellaeroporto-1346.html","9 Aprile 2022","2022-05-03 17:10:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Senza-titolo-1-01-1-scaled-e1650031742567-200x110.jpg","VOCI DALL'UCRAINA, VOCI DALLA RUSSIA, VOCI DENTRO E CONTRO LA GUERRA",1649498038,[242,49,217],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[244,15,108],"guerra",{"post_content":246},{"matched_tokens":247,"snippet":248,"value":249},[54,55,56],"diretta con un compagno della \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> Bielorussa, con il quale affrontiamo","Dall’inizio del conflitto in Ucraina siamo sottoposti a un sovraccarico di informazioni e analisi geopolitiche di ogni risma. In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l’assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nDopo le prime puntate degli scorsi venerdì (ascoltabili qui, qui e qui), vogliamo dare continuità ad un approfondimento controinformativo che metta al centro le voci e le esperienze di solidarietà, mutualismo, diserzione, critica e resistenza varie che si muovono dentro, contro e attorno al conflitto. Abbiamo ricevuto complimenti e critiche, pensiamo di aver innalzato una serie di contraddizioni, ed è proprio questa la motivazione che ci spinge ad andare avanti. \r\n\r\n\r\nLa guerra continua, e ha mostrato tutte le sue brutalità, con le immagini dei vari massacri che ci palesano tutta la sua violenza. Ci si trova oggi ad impietosirci per le atrocità dei corpi lasciati marcire a Bucha, Irpin e nei dintorni di Kyiv, ma la guerra è questa, non c'è guerra senza sangue, senza morte, senza crimini, senza strage.\r\n\r\n\r\nLa dinamica bellica sembra cambiare, con una parziale ritirata russa da alcuni territori, e la riavanzata delle truppe ucraine. Si parla di eventuali fini delle ostilità, di date. Come già detto molte volte, tutto ciò non cambia la brutalità della guerra. Non cambia lo scenario di morte passato e futuro, e soprattutto non fa venire meno il bisogno di mettere al centro narrazioni altre rispetto a quelle propugnate dai media mainstram. Non cambia il clima militaresco, bellicista e nazionalista in cui siamo immersi. Il mondo dell’informazione oggi è sempre più drammaticamente ostaggio della guerra. La guerra è entrata nella testa di molti. Ha colonizzato il linguaggio. Monopolizzato i loro palinsesti. Occupato il loro stesso immaginario. E semplificato alla velocità della luce la complessità delle situazioni reali, riconducendola all’unico vettore dominante: la “logica delle armi”.\r\n\r\nOra più che mai, dove il conflitto potrebbe acuirsi ancora di più, o dove si potranno aprire eventual fasi di ricostruzione e accordi, il successo di un movimento contro la guerra e di una critica antimilitarista in Ucraina dipende dalla nostra capacità di sfuggire alle trappole nazionaliste. Non vogliamo infatti cadere in un appoggio acritico a forme che rischiano di ammiccare ad uno o ad un'altro nazionalismo, ma provare a dare elementi e spunti di lettura aggiuntivi, per una prospettiva libertaria e anti-imperialista sul conflitto che ci aiuti a posizionarci e prendere decisioni basate su una conoscenza più ampia e complessa, come d'altronde la guerra è. \r\n\r\n\r\n\r\nQuest’oggi la puntata ha avuto diversi punti centrali: abbiamo ascoltato un testo di riflessione sulla guerra in corso proposto da \"Antiautoritari per la Solidarietà Internazionale\", poi ci siamo spostate in Russia ascolando un lungo contributo sulle possibilità di obiezione e diserzione durante questo conflitto, siamo andati in Bielorussia ascoltando le parole di un compagno anarchico spiegandoci bene l'urgenza dal loro punto di vista della resistenza contro l'invasione russa, e infine siamo tornate qui con una serie di domande fatte al giornalista e scrittore Yurii Colombo che conosce bene il contesto russo ed ex-sovietico.\r\n\r\n\r\nQui, per iniziare, una serie di poesie di Marco Rovelli, lette magistralmente dal nostro tecnico-intellettuale:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/poesie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nA seguire, \"Dodici tesi sulla guerra in corso\", dal sito Internazionale Vitalista (qui)\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/12_tesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa prima diretta con Elena Popova (Movimento per gli Obiettori di Coscienza russi), grazie alla quale entriamo nel dettaglio nelle possibilità di obiezione e diserzione alla guerra in Russia, di quanto sia diffusa e reale questa scelta e in che contesto sociale si inserisce nella Russia di oggi (maggiori info qui):\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/elena_popova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nLa seconda diretta con un compagno della \u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> Bielorussa, con il quale affrontiamo diversi temi, dalla situazione politica in Bielorussa, a come lo scoppio della guerra abbia ancora reso più difficile le possibiltà di antagonismo o resistenza sotto il regime di Aljaksandr Lukašėnka, sino alla lucida consapevolezza della necessità politica e storica, per le regioni dell'area ex sovietica, di combattere l'invasore russo e il suo imperialismo:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/bielorussia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine, mandiamo in onda una serie di domande fatte a Yurii Colombo, giornalista, scrittore, esperto di storia, politica e cultura Russa e di tutto il blocco ex-Sovietico, redattore del sito e canale Telegram Matrioska.info. Tali registrazioni sono state fatte presso l'Edera Squat a Torino, al termine di una chiaccherata pubblica con Yurii Colombo. Potete trovare l'intera intervista, di cui consigliamo altamente l'ascolto completo, qui\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/yurii.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCome sempre, un ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\n\r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per la prossima puntata!\r\n\r\n\r\n\r\nQui in seguito alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni approfondimenti secondo noi di interesse generale attorno al tema della guerra.\r\n\r\n\r\nUCRAINA\r\n\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/ (News dall'Ucraina dall'Organizzazione Operation-Solidarity)\r\n\r\n\r\n\r\nUkraine. Un messaggio da un anarchic* bieloruss* rifiguat* che viveva in Polonia e ora è volontari* combattente in Ucraina (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/07/message-from-a-belarusian-anarchist-fighting-in-ukraine/\r\n\r\n\r\nMigranti Bloccati in Ukraina\r\nhttps://www.hrw.org/news/2022/04/04/migrants-asylum-seekers-locked-ukraine\r\n\r\nCentri di Detenzione in Ucraina (AlJazeera)\r\n\r\nhttps://www.aljazeera.com/news/2022/4/4/fear-grows-for-migrants-held-in-ukraines-detention-centre\r\n\r\n\r\n\r\nTecnologie Riconoscimento Facciale Ucraina\r\nhttps://actforfree.noblogs.org/post/2022/04/06/ukraine-a-technological-war-profiteer/\r\n\r\n\r\n\r\nLettere dall'Ucraina Parte 3 (Vitalista)\r\nhttps://vitalista.in/2022/04/02/lettere-dallucraina-parte-3/\r\n\r\n\r\nAZIONI E SOLIDARIETA'\r\n\r\n\r\nVille Russe Danneggiate sul Lago di Como\r\nhttps://milano.repubblica.it/cronaca/2022/04/06/news/vladimir_solovyev_russia_putin_incendio_villa_loveno_lago_di_como-344362133/\r\n\r\nhttps://twitter.com/nexta_tv/status/1511685791923294218?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1511685791923294218%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Foperation-solidarity.org%2F\r\n\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom.org Censurato e Bloccato in Russia (Enough is Enough)\r\n\r\nhttps://enoughisenough14.org/2022/04/05/avtonom-org-is-now-officially-blocked-in-russia/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nProspettive di Lotte Sociali in Russia e Bielorussia (Crimethinc)\r\nhttps://it.crimethinc.com/2022/04/06/and-after-the-war-the-prospects-for-social-struggles-in-ukraine-belarus-and-russia\r\n\r\n\r\n\r\nMatrioska.info (per aggiornamenti dalla Russia e dintorni)\r\nhttps://www.matrioska.info/\r\n\r\nLa guerra non ha il congiuntivo ma l'economia sì (un articolo di Yurii Colombo su OGZero)\r\nhttps://ogzero.org/la-guerra-non-ha-il-congiuntivo-ma-leconomia-si/\r\n\r\nSul Crinale della Guerra Mondiale (Intervista fatta da Radio Blackout a Yurii Colombo)\r\nhttps://radioblackout.org/2022/04/sul-crinale-della-guerra-mondiale-discussione-con-yurii-colombo/\r\n\r\nBIELORUSSIA\r\n\r\nCompagn* di Pramen dalla Bielorussia\r\nhttps://pramen.io/en/2022/04/we-and-the-war/\r\n\r\n\r\n\u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> Bielorussia\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nCONTRIBUTI E PROPOSTE\r\n\r\nAssemblea Antimilitarista in Sicilia e un appello Per Chi Sente il Ticchettio\r\n\r\nhttps://ilrovescio.info/2022/03/17/per-chi-sente-il-ticchettio/\r\n\r\n\r\nALTRO\r\n\r\nArmi Vendute Italia\r\nhttps://espresso.repubblica.it/attualita/2022/04/07/news/armi_italiane_record_qatar-344519408/\r\n\r\nSede USB Perquisita Armi\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/sede-usb-perquisita-unintimidazione-per-chi-denuncia-invio-di-armi/\r\nhttps://www.usb.it/leggi-notizia/contro-usb-una-pistola-nascosta-nel-water-le-nostre-sole-armi-sono-gli-scioperi-e-le-mobilitazioni-conferenza-stampa-alle-17-in-via-dellaeroporto-1346.html",[251],{"field":85,"matched_tokens":252,"snippet":248,"value":249},[54,55,56],{"best_field_score":201,"best_field_weight":202,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":229,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":33},{"document":255,"highlight":269,"highlights":274,"text_match":199,"text_match_info":277},{"comment_count":33,"id":256,"is_sticky":33,"permalink":257,"podcastfilter":258,"post_author":36,"post_content":259,"post_date":260,"post_excerpt":39,"post_id":256,"post_modified":261,"post_thumbnail":262,"post_title":263,"post_type":141,"sort_by_date":264,"tag_links":265,"tags":267},"74255","http://radioblackout.org/podcast/74255/",[]," --- ENGLISH BELOW ---\r\n\r\nDall'inizio del conflitto siamo sottoposti a un sovraccarico di informazioni e analisi geopolitiche di ogni risma. In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l'assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nQui, in questo approfondimento speciale di Radio Blackout, cercheremo di dare spazio a riflessioni ed esperienze di resistenza, lotta, autorganizzazione e mutualismo dall'Ucraina alla Russia, passando per i confini Polacchi\r\n\r\n\r\nPerchè questa puntata (e forse altre a venire)?\r\n\r\n\r\nAbbiamo sentito la necessità di proporre una informazione diversa sia da quella faziosa e superficiale dei media mainstream sia di improvvisati esperti militari e geopolitici dell'ultima ora.\r\n\r\nQuesta necessità si concretizza nel voler dare voce ad alcune delle diverse esperienze presenti nei territori colpiti, direttamente e non, dal conflitto in corso tra Ucraina e Russia.\r\nVoci che vengono da realtà molto diverse dalle nostre, sia per contesti storici e politici, sia per la complessità del contesto Ucraino, che è oggettivamente schiacciato tra due poli imperialisti: da un lato quello russo-Putiniano, aggressore militare in questo momento, dall'altro quello occidentale in senso lato, che trova consistenza nelle strategie di influenza della NATO in Ucraina e nell'Europa orientale attuate negli ultimi decenni.\r\n\r\nVoci che ci pongono di fronte a contraddizioni reali e di non facile soluzione per noi: c'è un conflitto in corso, è reale ed urgente. A questo conflitto alcune realtà ucraine rispondono con la scelta di armarsi, consapevoli che questo vuol dire ora schierarsi con uno schieramento piuttosto che l'altro. Altre, si muovono nelle varie urgenze determinate dalla guerra.\r\n\r\nLe voci che sentiamo sono provenienti da realtà solidali, di mutuo aiuto, autorganizzazione dal basso e resistenza dentro l'Ucraina in guerra, dentro il contesto repressivo Russo, e attorno ai confini della fortezza Europa.\r\n\r\nIl tentativo è dunque quello di rimettere in campo un internazionalismo solidale, almeno a livello di controinformazione, consapevole delle contrattidizioni che ne derivano, senza togliere però importanza, e anzi aggiungere strumenti di riflessione, per portare avanti le lotte qui sui nostri territori.\r\n\r\nQui l'inzio e l'introduzione alla puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui la prima diretta da Leopoli, con Alyona, che ci racconta le forme di mutuo aiuto e solidarietà messe in atto in città allo scoppiare della guerra:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui la seconda diretta con Salem da Kiev, di Operation-Solidarity, che ci racconta le forme di resistenza armata e le motivazioni che la sottendono:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nQui una testimonianza da parte delle compagne del No Border Team che da tempo lottano contro i dispositivi di frontiera in Polonia e mettono in luce il razzismo strutturale e l'ipocrisia dell'accoglienza a due facce: da un lato, i respingimenti e profughi nel gelo delle foreste tra Polonia e Bielorussia, dall'altro le braccia aperte verso i/le profughe ucraine:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine una preziosa testimonianza con un compagno dalla Russia di Avtonom.org, che ci racconta la lotta contro la guerra e la durissima repressione che rischiano ogni giorno tutte le persone che scendono in piazza contro Putin e contro l'aggressione militare:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUn ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per i prossimi approfondimenti.\r\n\r\n\r\nQui in seguito mettiamo alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni apprfondimenti secondo noi di interesse.\r\nUCRAINA\r\n\r\nSu forme di autorganizzazione a Leopoli:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n( e la traduzione in italiano\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nSito di riferimento di Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nPortale Avtonom\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nPortale Ovd.info\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\ne https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nPortale DOX\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLONIA E LOTTA NOBORDER\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\n \r\n\r\nCASSA PER LA DISERZIONE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n\r\n \r\n\r\nAlcuni spunti esterni dalla BIELORUSSIA\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nUna testimonianza dalla Bielorussia (pubblicato da DinamoPress)\r\n\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/gli-anarchici-odiano-putin-una-testimonianza-dalla-bielorussia/\r\n\r\nAppello femminista dalla Russia (da Jacobin)\r\n\r\nhttps://jacobinitalia.it/contro-laggressione-militare-di-putin/\r\n\r\n \r\n\r\nENGLISH VERSION\r\nSince the beginning of the conflict, we have been overloaded with information and geopolitical analyses of all kinds. Amidst the media chaos, the voices we missed the most are those of the peoples, collectives, and experiences who are locally organizing in response to the war. On Friday we will give space to reflections and experiences of resistance, self-organization and mutualism from Ukraine to Russia, crossing the borders of Poland. \r\nWhy this program (and perhaps others to come)?\r\nWe felt the need to propose a different kind of information from the biased and superficial information provided by the mainstream media and by improvised military and geopolitical experts of the last hour.\r\nThis need is expressed by the desire to give voice involving different experiences in the territories directly and indirectly affected by the ongoing conflict between Ukraine and Russia.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. Some Ukrainian realities respond to this conflict with the choice of arming themselves, aware that this now means siding with one side rather than the other. Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. Some Ukrainian realities respond to this conflict by choosing to arm themselves, aware that this means siding with one side rather than the other. Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nThe voices we hear come from realities of solidarity, mutual aid, self-organisation and resistance at war, repressive Russian context, and around the borders of Fortress Europe.\r\nThe attempt is therefore to put solidarity-based internationalism back into the field, at least at the level of counter-information, aware of the resulting contractions, without however taking away importance, and indeed adding tools for reflection, to carry on the struggles here on our territories.\r\nHere is the beginning and the introduction to the episode:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the first live recording from Lviv, with Alyona, who tells us about the forms of mutual aid and solidarity implemented in the city when war broke out:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the second live interview with Salem from Kyiv, from Operation-Solidarity, who tells us about forms of armed resistance and the motivations behind them:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is a testimony from the comrades of the No Border Team, who have been fighting against the border devices in Poland for a long time and highlight the structural racism and hypocrisy of the two-sided reception: on the one hand, rejections and refugees in the freezing forests between Poland and Belarus, on the other hand, open arms towards Ukrainian refugees:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nFinally, a precious testimony with a comrade from Russia of Avtonom.org, who tells us about the fight against war and the very harsh repression that every day risks a lot of people who decide to show their disagreement on the streets against Putin and military aggression:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nThanks to all the people who have been interviewed, to those who worked hard to make these live broadcasts possible, to those who provided us with contacts, and to those who listened to us.\r\nStay tuned on RadioBlackout 105.250 for the next in-depth reports.\r\nHere are some links to the realities that we heard today and some insights that we think are interesting.\r\n\r\nUKRAINE\r\n\r\nOn forms of self-organization in Lviv:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n(italian translation)\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nWebsite of Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom portal\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nOvd.info portal\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\nand https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nDOXA portal\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLAND AND NOBORDER STRUGGLE\r\n\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\nDESERTION CASE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n \r\n\r\nSome external insights from BELARUS\r\n\r\nAnarchist Black Cross Belarus\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nA testimony from Belarus (published by DinamoPress)\r\n\r\nFeminist petition from Russia (from Jacobin)","18 Marzo 2022","2022-05-03 17:07:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/276109103_10160173444589180_1467374688562918256_n-e1647630368231-200x110.jpg","Voci dall'Ucraina, Voci dalla Russia, Voci dai Confini. 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In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l'assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nQui, in questo approfondimento speciale di Radio Blackout, cercheremo di dare spazio a riflessioni ed esperienze di resistenza, lotta, autorganizzazione e mutualismo dall'Ucraina alla Russia, passando per i confini Polacchi\r\n\r\n\r\nPerchè questa puntata (e forse altre a venire)?\r\n\r\n\r\nAbbiamo sentito la necessità di proporre una informazione diversa sia da quella faziosa e superficiale dei media mainstream sia di improvvisati esperti militari e geopolitici dell'ultima ora.\r\n\r\nQuesta necessità si concretizza nel voler dare voce ad alcune delle diverse esperienze presenti nei territori colpiti, direttamente e non, dal conflitto in corso tra Ucraina e Russia.\r\nVoci che vengono da realtà molto diverse dalle nostre, sia per contesti storici e politici, sia per la complessità del contesto Ucraino, che è oggettivamente schiacciato tra due poli imperialisti: da un lato quello russo-Putiniano, aggressore militare in questo momento, dall'altro quello occidentale in senso lato, che trova consistenza nelle strategie di influenza della NATO in Ucraina e nell'Europa orientale attuate negli ultimi decenni.\r\n\r\nVoci che ci pongono di fronte a contraddizioni reali e di non facile soluzione per noi: c'è un conflitto in corso, è reale ed urgente. A questo conflitto alcune realtà ucraine rispondono con la scelta di armarsi, consapevoli che questo vuol dire ora schierarsi con uno schieramento piuttosto che l'altro. Altre, si muovono nelle varie urgenze determinate dalla guerra.\r\n\r\nLe voci che sentiamo sono provenienti da realtà solidali, di mutuo aiuto, autorganizzazione dal basso e resistenza dentro l'Ucraina in guerra, dentro il contesto repressivo Russo, e attorno ai confini della fortezza Europa.\r\n\r\nIl tentativo è dunque quello di rimettere in campo un internazionalismo solidale, almeno a livello di controinformazione, consapevole delle contrattidizioni che ne derivano, senza togliere però importanza, e anzi aggiungere strumenti di riflessione, per portare avanti le lotte qui sui nostri territori.\r\n\r\nQui l'inzio e l'introduzione alla puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui la prima diretta da Leopoli, con Alyona, che ci racconta le forme di mutuo aiuto e solidarietà messe in atto in città allo scoppiare della guerra:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui la seconda diretta con Salem da Kiev, di Operation-Solidarity, che ci racconta le forme di resistenza armata e le motivazioni che la sottendono:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nQui una testimonianza da parte delle compagne del No Border Team che da tempo lottano contro i dispositivi di frontiera in Polonia e mettono in luce il razzismo strutturale e l'ipocrisia dell'accoglienza a due facce: da un lato, i respingimenti e profughi nel gelo delle foreste tra Polonia e Bielorussia, dall'altro le braccia aperte verso i/le profughe ucraine:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine una preziosa testimonianza con un compagno dalla Russia di Avtonom.org, che ci racconta la lotta contro la guerra e la durissima repressione che rischiano ogni giorno tutte le persone che scendono in piazza contro Putin e contro l'aggressione militare:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUn ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per i prossimi approfondimenti.\r\n\r\n\r\nQui in seguito mettiamo alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni apprfondimenti secondo noi di interesse.\r\nUCRAINA\r\n\r\nSu forme di autorganizzazione a Leopoli:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n( e la traduzione in italiano\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nSito di riferimento di Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nPortale Avtonom\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nPortale Ovd.info\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\ne https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nPortale DOX\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLONIA E LOTTA NOBORDER\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\n \r\n\r\nCASSA PER LA DISERZIONE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n\r\n \r\n\r\nAlcuni spunti esterni dalla BIELORUSSIA\r\n\r\n\u003Cmark>Croce\u003C/mark> \u003Cmark>Nera\u003C/mark> \u003Cmark>Anarchica\u003C/mark> Bielorussia\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nUna testimonianza dalla Bielorussia (pubblicato da DinamoPress)\r\n\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/gli-anarchici-odiano-putin-una-testimonianza-dalla-bielorussia/\r\n\r\nAppello femminista dalla Russia (da Jacobin)\r\n\r\nhttps://jacobinitalia.it/contro-laggressione-militare-di-putin/\r\n\r\n \r\n\r\nENGLISH VERSION\r\nSince the beginning of the conflict, we have been overloaded with information and geopolitical analyses of all kinds. Amidst the media chaos, the voices we missed the most are those of the peoples, collectives, and experiences who are locally organizing in response to the war. On Friday we will give space to reflections and experiences of resistance, self-organization and mutualism from Ukraine to Russia, crossing the borders of Poland. \r\nWhy this program (and perhaps others to come)?\r\nWe felt the need to propose a different kind of information from the biased and superficial information provided by the mainstream media and by improvised military and geopolitical experts of the last hour.\r\nThis need is expressed by the desire to give voice involving different experiences in the territories directly and indirectly affected by the ongoing conflict between Ukraine and Russia.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. Some Ukrainian realities respond to this conflict with the choice of arming themselves, aware that this now means siding with one side rather than the other. Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. Some Ukrainian realities respond to this conflict by choosing to arm themselves, aware that this means siding with one side rather than the other. Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nThe voices we hear come from realities of solidarity, mutual aid, self-organisation and resistance at war, repressive Russian context, and around the borders of Fortress Europe.\r\nThe attempt is therefore to put solidarity-based internationalism back into the field, at least at the level of counter-information, aware of the resulting contractions, without however taking away importance, and indeed adding tools for reflection, to carry on the struggles here on our territories.\r\nHere is the beginning and the introduction to the episode:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the first live recording from Lviv, with Alyona, who tells us about the forms of mutual aid and solidarity implemented in the city when war broke out:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the second live interview with Salem from Kyiv, from Operation-Solidarity, who tells us about forms of armed resistance and the motivations behind them:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is a testimony from the comrades of the No Border Team, who have been fighting against the border devices in Poland for a long time and highlight the structural racism and hypocrisy of the two-sided reception: on the one hand, rejections and refugees in the freezing forests between Poland and Belarus, on the other hand, open arms towards Ukrainian refugees:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nFinally, a precious testimony with a comrade from Russia of Avtonom.org, who tells us about the fight against war and the very harsh repression that every day risks a lot of people who decide to show their disagreement on the streets against Putin and military aggression:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nThanks to all the people who have been interviewed, to those who worked hard to make these live broadcasts possible, to those who provided us with contacts, and to those who listened to us.\r\nStay tuned on RadioBlackout 105.250 for the next in-depth reports.\r\nHere are some links to the realities that we heard today and some insights that we think are interesting.\r\n\r\nUKRAINE\r\n\r\nOn forms of self-organization in Lviv:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n(italian translation)\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nWebsite of Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom portal\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nOvd.info portal\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\nand https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nDOXA portal\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLAND AND NOBORDER STRUGGLE\r\n\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\nDESERTION CASE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n \r\n\r\nSome external insights from BELARUS\r\n\r\nAnarchist Black Cross Belarus\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nA testimony from Belarus (published by DinamoPress)\r\n\r\nFeminist petition from Russia (from Jacobin)",[275],{"field":85,"matched_tokens":276,"snippet":272,"value":273},[54,55,56],{"best_field_score":201,"best_field_weight":202,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":229,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":33},{"document":279,"highlight":296,"highlights":301,"text_match":199,"text_match_info":304},{"comment_count":33,"id":280,"is_sticky":33,"permalink":281,"podcastfilter":282,"post_author":36,"post_content":283,"post_date":284,"post_excerpt":285,"post_id":280,"post_modified":286,"post_thumbnail":287,"post_title":288,"post_type":141,"sort_by_date":289,"tag_links":290,"tags":294},"5606","http://radioblackout.org/podcast/12-dicembre-19692011-la-strage-di-stato-e-lassassinio-di-giuseppe-pinelli/",[],"Sono passati 42 anni da quel dicembre a Milano. 40 anni dal giorno che una bomba di Stato uccise 17 persone nella banca dell’Agricoltura in piazza Fontana.\r\n\r\nTorniamo indietro. A quel dannato 15 dicembre del 1969, il giorno che Giuseppe Pinelli venne ammazzato nella questura di Milano, nella stanza del commissario della “squadra politica” Luigi Calabresi. Fu poi gettato dalla finestra per simulare un suicidio.\r\nLa caccia all’anarchico era scattata subito dopo la strage in banca: decine e decine di compagni erano stati fermati e portati in questura e sottoposti a martellanti interrogatori. Giuseppe Pinelli, partigiano, ferroviere, sindacalista libertario, attivo nella lotta alla repressione, era uno dei tanti. Uno dei tanti che in quegli anni riempivano le piazze per farla finita con lo sfruttamento e l’oppressione.\r\n\r\nIl copione venne preparato con cura ed eseguito a puntino. Un sistema politico e sociale che aveva imbalsamato la Resistenza, represso la protesta operaia e contadina, stava traballando sotto la pressione delle lotte a scuola e in fabbrica.\r\n\r\nLa strage di piazza Fontana, la criminalizzazione degli anarchici, l’assassinio di Giuseppe Pinelli furono la risposta dello Stato al movimento del Sessantotto e del Sessantanove.\r\n\r\nSolo la forza di quel movimento impedì che il cerchio si chiudesse, che gli anarchici venissero condannati per quella strage, la prima delle tante che insanguinarono l’Italia.\r\n\r\nQuelle stragi, maturate nel cuore stesso delle istituzioni “democratiche”, miravano ad imporre una svolta autoritaria, a dittature feroci come quelle di Grecia, Argentina, Cile. Ancora oggi viene diffusa la favola dei “servizi segreti deviati”. Gli stragisti sedevano sui banchi del governo. Uomini dei servizi e poliziotti come Calabresi obbedivano fedelmente alle direttive dello Stato.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi, allora giovane anarchico, testimone e protagonista di quei giorni.\r\n\r\n“Conobbi Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico per meno di due anni – tra la primavera del ’68 (quando lo incontrai ad una conferenza pubblica alla Casa della Cultura di Milano, mentre volantinava) ed il tardo autunno dell’anno successivo (quando ci ritrovammo in questura, nell’ambito della retata antianarchica subito dopo la strage di piazza Fontana). Eppure quei 21 mesi, incastonati tra la primavera libertaria che sarebbe poi esplosa nel maggio ’68 e la strage di stato che ne é stata – dopo l’autunno caldo – la risposta istituzionale, hanno segnato la mia vita.\r\nGiovane staffetta partigiana durante la Resistenza, anarchico da sempre, sindacalista libertario promotore del rilancio a Milano dell’Unione Sindacale Italiana, esperantista, tra i fondatori della Croce Nera Anarchica per aiutare gli anarchici detenuti, anticlericale, attivo e ben conosciuto nella sinistra milanese, era un punto di riferimento per tanti.\r\nL’ho rivisto l’ultima volta nelle stanze dell’ufficio politico della questura milanese, quella notte del 12 dicembre ’69, quando in tanti (certo più di un centinaio) ci ritrovammo là “fermati”, più o meno “sospettati” dell’attentato alla banca dell’Agricoltura. Come quasi tutti i fermati, fui rilasciato la sera successiva.\r\nPino no.” (Paolo Finzi)\r\n\r\nAscolta l’intervista [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/2011-12-11-Strage-di-Stato-Paolo-Finzi.mp3|titles=2011 12 11 Strage di Stato Paolo Finzi]","13 Dicembre 2011","Sono passati 42 anni da quel dicembre a Milano. 40 anni dal giorno che una bomba di Stato uccise 17 persone nella banca dell’Agricoltura in piazza Fontana. \r\nLa strage di piazza Fontana, la criminalizzazione degli anarchici, l’assassinio di Giuseppe Pinelli furono la risposta dello Stato al movimento del Sessantotto e del Sessantanove.\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi, allora giovane anarchico, testimone e protagonista di quei giorni.\r\nPino Pinelli \"L’ho rivisto l’ultima volta nelle stanze dell’ufficio politico della questura milanese, quella notte del 12 dicembre ’69, quando in tanti (certo più di un centinaio) ci ritrovammo là “fermati”, più o meno “sospettati” dell’attentato alla banca dell’Agricoltura. 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