","\"SHOW ISRAEL THE RED CARD”, CONTRO LO SPORTWASHING ISRAELIANO E L'IPOCRISIA DELLA FIFA","post",1744051527,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/boicottaggio/","http://radioblackout.org/tag/curve-da-stadio/","http://radioblackout.org/tag/fifa/","http://radioblackout.org/tag/show-israel-the-red-card/",[32,15,18,34],{"post_content":67,"tags":72},{"matched_tokens":68,"snippet":70,"value":71},[69],"da","ebraico, che ne chiede l'esclusione \u003Cmark>da\u003C/mark> tutte le competizioni mondiali . Di","Gruppi di tifosi sparsi per il mondo stanno protestando contro il genocidio israeliano ai danni del popolo palestinese nonché verso la complicità delle istituzioni, nello specifico quelle calcistiche, come la FIFA e la UEFA. Così è nata “Show Israel the Red Card” (Cartellino rosso per Israele), una campagna di boicottaggio nei confronti dello Stato ebraico, che ne chiede l'esclusione \u003Cmark>da\u003C/mark> tutte le competizioni mondiali . Di settimana in settimana il movimento è cresciuto, espandendosi in oltre trenta Paesi col sostegno di più di 70 tifoserie, che tra striscioni e cartellini rossi hanno usato il calcio come veicolo di denuncia, tra le \u003Cmark>curve\u003C/mark> degli stadi e tra i praticanti dello sport popolare . I tifosi hanno dato vita alla campagna a seguito dei silenzi e dei tentennamenti delle istituzioni tra cui la FIFA, che di volta in volta ha rimandato la decisione di sospendere la partecipazione di Israele alle competizioni mondiali, permettendo alla squadra dello Stato ebraico di giocare nonostante i massacri compiuti in Palestina. Israele ha regolarmente preso parte alla Nations League, gestita dalla UEFA, disputando nove partite lo scorso anno, tra cui due partite contro l’Italia. I tifosi hanno deciso di protestare sugli spalti di tutto il mondo contro il genocidio che le truppe sioniste stanno compiendo indisturbate, denunciando allo stesso tempo il doppio standard della massima istituzione calcistica, la FIFA, che escluse la Russia \u003Cmark>da\u003C/mark> tutte le competizioni quattro giorni dopo l’invasione dell’Ucraina.\r\n\r\nNe parliamo con Gabriele di \"Calcio e Rivoluzione\" . Ascolta la diretta.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/calcioe.mp3\"][/audio]",[73,75,80,82],{"matched_tokens":74,"snippet":32},[],{"matched_tokens":76,"snippet":79},[77,69,78],"curve","stadio","\u003Cmark>curve\u003C/mark> \u003Cmark>da\u003C/mark> \u003Cmark>stadio\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":18},[],{"matched_tokens":83,"snippet":34},[],[85,90],{"field":35,"indices":86,"matched_tokens":87,"snippets":89},[17],[88],[77,69,78],[79],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":70,"value":71},"post_content",[69],1736172819517538300,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":97,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,"1736172819517538410",{"document":99,"highlight":115,"highlights":128,"text_match":93,"text_match_info":137},{"cat_link":100,"category":101,"comment_count":47,"id":102,"is_sticky":47,"permalink":103,"post_author":50,"post_content":104,"post_date":105,"post_excerpt":106,"post_id":102,"post_modified":107,"post_thumbnail":106,"post_thumbnail_html":106,"post_title":108,"post_type":58,"sort_by_date":109,"tag_links":110,"tags":114},[44],[46],"22952","http://radioblackout.org/2014/05/e-sara-sempre-cosi-uno-sguardo-sulle-curve-degli-stadi/"," \r\n\r\nAl proposito abbiamo sentito Lorenzo, un tifoso che ha cominciato a frequentare la curva Maratona più di 35 anni fa e ha potuto analizzare a fondo dinamiche di controllo sociale negli stadi e fuori, gli sviluppi dei gruppi succedutisi nel controllo della tifoseria e ha potuto osservare i rapporti che certi personaggi ambigui che si fanno prendere a riferimento hanno avuto e intrattengono con digos e club, sistemi di pompieraggio e casi di repressione nei confronti di quelle frange più genuine del tifo... ci ha raccontato anche alcuni risvolti come sempre oscuri per la stampa, per esempio nell'episodio della contestazione a Fassino al Filadelfia di pochi giorni fa con la reazione documentata dalla fotografia qui riportata.\r\n\r\nQui potete ascoltare l'appassionato intervento di Lorenzo, che ricorda come uno spazio di libertà quel mondo della adesione a una fede calcistica ormai rovinato dai tornelli... una prova generale di un metodo repressivo poi esteso a ogni ambito di contrapposizione alla polizia.\r\n\r\n2014.05.08-granata","8 Maggio 2014","","2014-05-12 13:40:25","E sarà sempre così... uno sguardo sulle curve degli stadi",1399574205,[62,111,112,113],"http://radioblackout.org/tag/daspo/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/tifosi/",[15,20,30,22],{"post_title":116,"tags":119},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":118},[77],"E sarà sempre così... uno sguardo sulle \u003Cmark>curve\u003C/mark> degli stadi",[120,122,124,126],{"matched_tokens":121,"snippet":79},[77,69,78],{"matched_tokens":123,"snippet":20},[],{"matched_tokens":125,"snippet":30},[],{"matched_tokens":127,"snippet":22},[],[129,134],{"field":35,"indices":130,"matched_tokens":131,"snippets":133},[47],[132],[77,69,78],[79],{"field":135,"matched_tokens":136,"snippet":118,"value":118},"post_title",[77],{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":97,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":47},{"document":139,"highlight":156,"highlights":161,"text_match":164,"text_match_info":165},{"cat_link":140,"category":141,"comment_count":47,"id":142,"is_sticky":47,"permalink":143,"post_author":50,"post_content":144,"post_date":145,"post_excerpt":106,"post_id":142,"post_modified":146,"post_thumbnail":147,"post_thumbnail_html":148,"post_title":149,"post_type":58,"sort_by_date":150,"tag_links":151,"tags":155},[44],[46],"93392","http://radioblackout.org/2024/11/maccabi-tel-aviv-in-trasferta-ad-amsterdam/","Tifosi di calcio israeliani si sono scontrati con manifestanti filo-palestinesi e abitanti di Amsterdam prima e dopo una partita di calcio di Europa League tra la loro squadra, il Maccabi Tel Aviv, e l'Ajax. Gli scontri hanno avuto luogo giovedì sera fuori dalla Johan Cruyff Arena, l'arena principale della città e stadio di casa dell'Ajax Amsterdam, ma anche in altre zone della città.\r\n\r\nLa tensione era già salita mercoledì sera quando una bandiera palestinese era stata tirata giù dalla facciata di un edificio nel centro di Amsterdam. Il capo della polizia Peter Holla ha detto in una conferenza stampa venerdì che i tifosi del Maccabi avevano aggredito un tassista di origine araba e dato fuoco a una bandiera palestinese. Sui social circolano numerosi video in cui i supporter israeliani intonano cori contro la Palestina, lx Palestinesi, le persone arabe in generale (\"non ci sono più scuole a Gaza, perchè non ci sono più bambini a Gaza\", \"lasciate che le IDF finiscano il lavoro\", \"Morte agli arabi\" e altri dello stesso tenore).\r\n\r\nLa polizia ha scortato circa 1.000 tifosi del Maccabi da Piazza Dam alla Johan Cruyff Arena, dove era stata organizzata una marcia pro-palestinese nelle vicinanze, ad Anton de Komplein. Durante la partita i tifosi del Maccabi hanno fischiato durante il minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione a Valencia, probabilmente per alcune posizioni del governo spagnolo contro il massacro a Gaza.\r\n\r\nA guidare la spedizione gialloblu ad Amsterdam è stato il suo gruppo principale: i Fanatics, legati agli ambienti dell’estrema destra israeliana, in particolare al ministro suprematista Ben Gvir, e connotati da matrice razzista. Nel 2014 costrinsero, per le sue origini arabe, il giocatore israeliano Maharan Radi a lasciare il Maccabi Tel Aviv. L’anno seguente si opposero all’iniziativa della UEFA a favore dei rifugiati siriani, srotolando in curva un eloquente striscione con scritto: “Refugees Not Welcome”. Il loro odio si estende oltre a palestinesi e rifugiati anche verso la comunità lgbtqia+. Negli anni hanno esportato la loro violenza in giro per l’Europa; soltanto pochi mesi fa ad Atene, in occasione di Olympiakos-Maccabi Tel Aviv, gli ospiti hanno aggredito in gruppo un uomo che portava con sé una bandiera palestinese.\r\n\r\nLa stampa italiana e europea, sulla falsariga delle dichiarazioni di Netanyahu sull'accaduto, ha parlato di \"pogrom organizzati\", di \"caccia all'ebreo\" e di \"Notte dei Cristalli\".\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Gabriele, di Calcio e Rivoluzione, di parlarci della squadra di Tel Aviv, di quanto accaduto ad Amsterdam e del supporto alla causa palestinese espresso nelle curve europee. Ascolta o scarica la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/amsterdam.mp3\"][/audio]","12 Novembre 2024","2024-11-12 11:19:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/free-pal-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"238\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/free-pal-300x238.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/free-pal-300x238.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/free-pal.png 447w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Maccabi Tel Aviv in trasferta ad Amsterdam",1731376887,[152,153,154],"http://radioblackout.org/tag/calcio/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[24,26,28],{"post_content":157},{"matched_tokens":158,"snippet":159,"value":160},[78],"l'arena principale della città e \u003Cmark>stadio\u003C/mark> di casa dell'Ajax Amsterdam, ma","Tifosi di calcio israeliani si sono scontrati con manifestanti filo-palestinesi e abitanti di Amsterdam prima e dopo una partita di calcio di Europa League tra la loro squadra, il Maccabi Tel Aviv, e l'Ajax. 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Da ottobre scorso quando il leader nazionalista Devlet Bahceli ha lanciato un appello al dialogo verso l'opposizione filo curda si è innestato un processo di disgelo verso il PKK che passando per la visita del nipote ad Apo alle dichiarazioni di apprezzamento da parte di Ocalan dell'appello al dialogo lanciato da Bahceli fino all'incontro con la delegazione del Dem ( Il Partito dell'Uguaglianza e della Democrazia dei Popoli ) arriva alla lettura del comunicato di Ocalan in cui invita il suo movimento ad avviare una discussione interna che conduca ad abbandonare le armi e a dissolversi. Il Pkk non si è arreso perchè non è stato sconfitto, prende atto dell'apertura di una nuova fase ma il processo di disarmo dovrà passare per un momento assembleare dei militanti per valutare lo scioglimento ed intraprendere un percorso nuovo. La leadership del PKK sembra allineata all'analisi di Ocalan cui sono sempre arrivati messaggi di solidarietà da tutti i fronti, non è chiaro se l'appello di Apo si rivolgesse anche alle forze curde impegnate nel nord della Siria .Erdogan vuole liberarsi del problema curdo per affrontare l'impegno in Siria ed eventuali sviluppi futuri nell'area che possano coinvolgere l'Iran ,mentre sul piano interno punta ai voti del partito filo curdo Dem per una eventuale riforma costituzionale che gli consenta un ulteriore mandato. Il pragmatismo che informa la politica estera turca consente ad Ankara di essere presente su vari scenari con differenti intensità di coinvolgimento anche militari ,dalla Libia alla Siria dal golfo Persico al corno d'Africa, rimanendo al contempo un perno irrinunciabile del fianco meridionale della Nato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONE-06032025-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Tatiana Djordjevic torniamo sulla Serbia dopo gli scontri all'interno del parlamento ,che dimostrano quanto sia dirompente la protesta di piazza degli studenti e di tanta parte della società serba ,tanto da far esplodere le contraddizioni anche all'interno della sonnachiosa opposizione parlamentare che finora è stata tenuta a debita distanza dal movimento. Durante la sessione in cui era prevista la formalizzazione delle dimissioni del primo ministro Miloš Vučević ,dimessossi in seguito alle proteste , alcuni parlamentari dell’opposizione hanno acceso torce da stadio e granate fumogene, è scoppiata una rissa dopo che la maggioranza aveva approvato l’agenda della giornata, secondo cui la formalizzazione delle dimissioni di Vučević sarebbe avvenuta alla fine della seduta . L’opposizione aveva criticato questa scelta, ma la maggioranza aveva proceduto comunque: a quel punto è iniziata la protesta dentro all’aula. La sessione è poi ricominciata, ma intanto una folla di manifestanti si era riunita davanti al parlamento. Che sia un tentativo dell'opposizione parlamentare di prendersi la scena mediatica o che le tematiche della protesta di piazza stiano mettendo a nudo le contraddizioni del sistema di potere di Vucic ,di sicuro la pervicacia del movimento nelle mobilitazioni di piazza che si stanno svolgendo da quattro mesi in Serbia e che sono considerate le più grandi contestazioni al governo nazionale degli ultimi trent’anni ,e la sua ampiezza stanno generando una crisi di legittimità del regime di Vucic. Per il 15 marzo è prevista un altra grande manifestazione a Belgrado che misurerà l'entità della risposta del regime non nuovo a derive autoritarie e repressive.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONDE-06032025-SERBIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonio Mazzeo , guardiamo alla proposta che Ursula von der Leyen che ha presentato – RearmEurope – di investire 800 miliardi di euro nel riarmo , la maggior parte delle risorse verrà dai bilanci nazionali, finora soggetti a ferree leggi di austerità ,ma per la armi si farà eccezione, lasciando ai governi la facoltà di sforare deficit e debito solo per questo capitolo di spesa. Il resto in parte da fondi di coesione e Pnrr, da Bei e Mes. Il processo di riarmo europeo non è estemporaneo ma è stato avviato fin dalla prima guerra del Golfo e accelerato dalla guerra nei Balcani alla fine degli anni '90 . Si sta strutturando un' alleanza tra complesso militare industriale, generali,media e politici che storicamente è sempre stata all'origine dei conflitti e che ha generato un' accelerazione dei preparativi bellici . I passi decisivi sono stati la riconversione bellica delle produzioni civili per scopi militari,l'adeguamento delle reti infrastrutturali alle esigenze militari ,la costruzione del nemico e la militarizzazione della società attraverso una complessa ed articolata campagna mediatica ,l'arruolamento dei civili nella mobilitazione bellica che parte dalle scuole passando per i posti di lavoro. Con l'apparente disimpegno americano dall'Ucraina si mette in atto una ridistribuzione degli impegni finanziari a scopo bellico ,con un onere maggiore per la UE mentre gli sforzi americani si rivolgono verso l'indo Pacifico .Gli USA hanno un nemico da affrontare a lungo termine che è la Cina ,il fronte europeo non è più rilevante per la nuova amministrazione la cui propensione bellicista è in continuità con la precedente come dimostrano i voti bipartisan al Congresso per sostenere le vendite di armi . I capitali utilizzati nell'acquisto delle armi sono transnazionali e questi piani di riarmo europei vanno a beneficio del complesso militare industriale americano con uno sfacciato trasferimento di risorse dal pubblico al privato rimettendo in discussione la struttura economico sociale su cui si è costruita l'Europa dal 1945. Le risorse sottratte al welfare e all'istruzione per la guerra negano il diritto al futuro delle nuove generazioni ,la diserzione sociale di massa dalle logiche belliche è il granello che puo' inceppare il meccanismo di riproduzione del modello della guerra come regolatore delle contraddizioni generate dal sistema di accumulazione capitalista .\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-06032025-MAZZEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Marzo 2025","2025-03-09 18:35:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 06/03/2025-TURCHIA :APO ABBASSA LE ARMI IL PKK VERSO LO SCIOGLIMENTO- SERBIA LE PROTESTE DEGLI STUDENTI SVEGLIANO L'OPPOSIZIONE PARLAMENTARE-LA CORSA AL RIARMO EUROPEA INGRASSA LE LOBBIES DELL'INDUSTRIA BELLICA.","podcast",1741535742,[221],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[203],{"post_content":224},{"matched_tokens":225,"snippet":226,"value":227},[69,78],"parlamentari dell’opposizione hanno acceso torce \u003Cmark>da\u003C/mark> \u003Cmark>stadio\u003C/mark> e granate fumogene, è scoppiata","In questa puntata Bastioni di Orione incontra Murat Cynar per inquadrare gli scenari futuri dopo le dichiarazioni di Ocalan dal carcere di Imrali sullo scioglimento del PKK . \u003Cmark>Da\u003C/mark> ottobre scorso quando il leader nazionalista Devlet Bahceli ha lanciato un appello al dialogo verso l'opposizione filo curda si è innestato un processo di disgelo verso il PKK che passando per la visita del nipote ad Apo alle dichiarazioni di apprezzamento \u003Cmark>da\u003C/mark> parte di Ocalan dell'appello al dialogo lanciato \u003Cmark>da\u003C/mark> Bahceli fino all'incontro con la delegazione del Dem ( Il Partito dell'Uguaglianza e della Democrazia dei Popoli ) arriva alla lettura del comunicato di Ocalan in cui invita il suo movimento ad avviare una discussione interna che conduca ad abbandonare le armi e a dissolversi. 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Durante la sessione in cui era prevista la formalizzazione delle dimissioni del primo ministro Miloš Vučević ,dimessossi in seguito alle proteste , alcuni parlamentari dell’opposizione hanno acceso torce \u003Cmark>da\u003C/mark> \u003Cmark>stadio\u003C/mark> e granate fumogene, è scoppiata una rissa dopo che la maggioranza aveva approvato l’agenda della giornata, secondo cui la formalizzazione delle dimissioni di Vučević sarebbe avvenuta alla fine della seduta . L’opposizione aveva criticato questa scelta, ma la maggioranza aveva proceduto comunque: a quel punto è iniziata la protesta dentro all’aula. La sessione è poi ricominciata, ma intanto una folla di manifestanti si era riunita davanti al parlamento. Che sia un tentativo dell'opposizione parlamentare di prendersi la scena mediatica o che le tematiche della protesta di piazza stiano mettendo a nudo le contraddizioni del sistema di potere di Vucic ,di sicuro la pervicacia del movimento nelle mobilitazioni di piazza che si stanno svolgendo \u003Cmark>da\u003C/mark> quattro mesi in Serbia e che sono considerate le più grandi contestazioni al governo nazionale degli ultimi trent’anni ,e la sua ampiezza stanno generando una crisi di legittimità del regime di Vucic. Per il 15 marzo è prevista un altra grande manifestazione a Belgrado che misurerà l'entità della risposta del regime non nuovo a derive autoritarie e repressive.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONDE-06032025-SERBIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonio Mazzeo , guardiamo alla proposta che Ursula von der Leyen che ha presentato – RearmEurope – di investire 800 miliardi di euro nel riarmo , la maggior parte delle risorse verrà dai bilanci nazionali, finora soggetti a ferree leggi di austerità ,ma per la armi si farà eccezione, lasciando ai governi la facoltà di sforare deficit e debito solo per questo capitolo di spesa. Il resto in parte \u003Cmark>da\u003C/mark> fondi di coesione e Pnrr, \u003Cmark>da\u003C/mark> Bei e Mes. Il processo di riarmo europeo non è estemporaneo ma è stato avviato fin dalla prima guerra del Golfo e accelerato dalla guerra nei Balcani alla fine degli anni '90 . Si sta strutturando un' alleanza tra complesso militare industriale, generali,media e politici che storicamente è sempre stata all'origine dei conflitti e che ha generato un' accelerazione dei preparativi bellici . I passi decisivi sono stati la riconversione bellica delle produzioni civili per scopi militari,l'adeguamento delle reti infrastrutturali alle esigenze militari ,la costruzione del nemico e la militarizzazione della società attraverso una complessa ed articolata campagna mediatica ,l'arruolamento dei civili nella mobilitazione bellica che parte dalle scuole passando per i posti di lavoro. Con l'apparente disimpegno americano dall'Ucraina si mette in atto una ridistribuzione degli impegni finanziari a scopo bellico ,con un onere maggiore per la UE mentre gli sforzi americani si rivolgono verso l'indo Pacifico .Gli USA hanno un nemico \u003Cmark>da\u003C/mark> affrontare a lungo termine che è la Cina ,il fronte europeo non è più rilevante per la nuova amministrazione la cui propensione bellicista è in continuità con la precedente come dimostrano i voti bipartisan al Congresso per sostenere le vendite di armi . I capitali utilizzati nell'acquisto delle armi sono transnazionali e questi piani di riarmo europei vanno a beneficio del complesso militare industriale americano con uno sfacciato trasferimento di risorse dal pubblico al privato rimettendo in discussione la struttura economico sociale su cui si è costruita l'Europa dal 1945. Le risorse sottratte al welfare e all'istruzione per la guerra negano il diritto al futuro delle nuove generazioni ,la diserzione sociale di massa dalle logiche belliche è il granello che puo' inceppare il meccanismo di riproduzione del modello della guerra come regolatore delle contraddizioni generate dal sistema di accumulazione capitalista .\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-06032025-MAZZEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[229],{"field":91,"matched_tokens":230,"snippet":226,"value":227},[69,78],1733920951118069800,{"best_field_score":233,"best_field_weight":167,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":234,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":14},"2216159281152","1733920951118069873",{"document":236,"highlight":291,"highlights":296,"text_match":299,"text_match_info":300},{"comment_count":47,"id":237,"is_sticky":47,"permalink":238,"podcastfilter":239,"post_author":282,"post_content":283,"post_date":284,"post_excerpt":106,"post_id":237,"post_modified":285,"post_thumbnail":286,"post_title":287,"post_type":218,"sort_by_date":288,"tag_links":289,"tags":290},"90356","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-10-al-16-giugno-2024/",[240,241,242,243,244,245,246,247,248,249,250,251,252,253,254,255,256,257,258,259,260,261,262,263,264,265,266,267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,277,188,278,182,186,279,280,192,281,180,178,184,190,196,194],"alfredo bandelli","all blacks","Andalusia","andrea santalusia","asinara","audiocapitoli di Porfido","Australia","Autobahn","autostrada","basse frequenze","blocchi portuali","bloopers","comicità","Delfina Donnici","elettronicaMY-ARMA EN-KANDELA","Enzo Moscato","Giuliano Naria","infrastrutture","irlanda","israele","istituto Andrea Wolf","Jin Jiyan Azadi","jineology","Kurdistan","la casa del nulla","limerick","lotte antimilitariste","lotte contro la guerra","lotte lavoratori","Luca Wallace Costello","mintaka","mix","munster","musica militante","musica napoletana","napoli","neozelanda","Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici","PALESTINA","racconti ovali","radio neanderthal","rugby","sowdust"," \r\n\r\n\r\n\r\nMartedì 11 ore 12,30 - Trade Unionists for Palestine 18 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias radio fabbrica]:\r\n\r\nIntervista realizzata tra il 27 aprile e il 13 maggio 2024 dalla redazione di Frittura mista alias radio fabbrica con Paddy Gibson esponente di Trade Unionists for Palestine (Sydney). Unione di lavoratori e sindacati, che a difesa del popolo palestinese contro gli attacchi militari israeliani, organizza blocchi di armi in partenza o transito dai porti australiani verso Israele, oltre a vari eventi di informazione e protesta.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Trade-unionists-for-Palestine_18.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 8,30 - Alfredo Bandelli 27 minuti [Vibrazioni Sonore]:\r\n\r\nUn approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall’interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d’oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 12 ore 16 - Speciale Autobahn 51 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 13 ore 8,30 - La casa del nulla 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 8,30 - Racconti Ovali 4 31 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 14 ore 13,30 - Andrea Santalusia presenta Mintaka 45 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Andrea-Santalusia-presenta-Mintaka_45.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 9,30 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 48 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 15 ore 20 - Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 46 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nPuntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici-5marzo24_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 10 - Il margine di errore 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nSiamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx – redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 - Cinema Underground: Paolo Gioli 10 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nFotografo e Sperimentatore di nuove tecniche fotografiche analogiche, artista e cineasta avanguardista, Gioli utilizza media molto diversi tra loro, esplorando nuovi linguaggi e rifiutando lo schema che i media stessi impongono. Un maestro della ricerca sull’immagine.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Giugno 2024","2024-06-16 14:17:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 10 al 16 giugno 2024",1717957642,[],[],{"post_content":292},{"matched_tokens":293,"snippet":294,"value":295},[69],"a metà degli anni ottanta \u003Cmark>da\u003C/mark> Tullio Pironti, e riproposto in"," \r\n\r\n\r\n\r\nMartedì 11 ore 12,30 - Trade Unionists for Palestine 18 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias radio fabbrica]:\r\n\r\nIntervista realizzata tra il 27 aprile e il 13 maggio 2024 dalla redazione di Frittura mista alias radio fabbrica con Paddy Gibson esponente di Trade Unionists for Palestine (Sydney). 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Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. 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L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 16 ore 13,30 - Cinema Underground: Paolo Gioli 10 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nFotografo e Sperimentatore di nuove tecniche fotografiche analogiche, artista e cineasta avanguardista, Gioli utilizza media molto diversi tra loro, esplorando nuovi linguaggi e rifiutando lo schema che i media stessi impongono. 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