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McKinsey è stata di recente nell’occhio del ciclone per aver sponsorizzato la diffusione legale di medicinali oppiacei, che hanno fatto strage negli States. Ma questa è solo la ciliegina sulla torta di una company dal profilo decisamente inquietante.\r\nI legami tra la gang Draghi e McKinley sono testimoniati dagli intrecci con esponenti del governo.\r\nI consulenti della società sono stati spesso protagonisti del fenomeno delle \"porte girevoli\" andando ad occupare ruoli in altre aziende o in enti pubblici. Vittorio Colao neoministro del governo Draghi per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale è un illustre ex della McKinsey. Tra gli altri italiani vi è Alessandro Profumo, ex Unicredit, ex Monte dei Paschi ed attualmente a capo di Leonardo, l'azienda partecipata dallo Stato che opera nei settori di difesa, aerospazio, sicurezza (cyber e non) e che ha appena visto l'approdo di Marco Minniti tra le sue fila.\r\nPoi abbiamo Corrado Passera, ex ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti per il governo Monti, Francesco Caio, ex direttore generale di Poste Italiane e presidente di Alitalia ITA, Fulvio Conti con alle spalle una carriera in Enel e Telecom Italia, Paolo Scaroni, anche lui ex Enel ed ex Eni…\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche, economista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021-03-09-mkkinley-fricche.mp3\"][/audio]","9 Marzo 2021","2021-03-09 14:50:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/porte-girevoli-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"230\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/porte-girevoli-230x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/porte-girevoli-230x300.jpg 230w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/porte-girevoli-786x1024.jpg 786w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/porte-girevoli-768x1000.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/porte-girevoli.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 230px) 100vw, 230px\" />","Le sliding doors. 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Ma questa è solo la ciliegina sulla torta di una company dal profilo decisamente inquietante.\r\nI legami tra la gang Draghi e McKinley sono testimoniati dagli intrecci con esponenti del governo.\r\nI consulenti della società sono stati spesso protagonisti del fenomeno delle \"porte girevoli\" andando ad occupare ruoli in altre aziende o in enti pubblici. Vittorio Colao neoministro del governo Draghi per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale è un illustre ex della McKinsey. 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In compagnia di potenze regionali e internazionali come Arabia Saudita, Emirati, Cina, Russia e altre, l'Italia ha da parte sua la delega europea alla promozione dell'esternalizzazione del confine sul continente africano: questa volta si tratta del Sudan, porta di accesso alla Libia per i paesi dell'Africa orientale.\r\n\r\n\r\n\r\nIn un'intervista ad agosto del 2022 il generale golpista Dagalo confermava ciò su cui Il Fatto Quotidiano e Africa Express avevano fatto luce: il coinvolgimento iniziato a Gennaio dello stesso anno dell'AISE nell'addestramento dell'RSF (ex Janjaweed), inaugurato da diversi viaggi compiuti dal colonnello dei servizi Antonio Colella specializzato in cyber security e poi dal direttore di allora dell'agenzia Giovanni Caravelli. 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Ne abbiamo parlato con Massimo Alberizzi, direttore di Africa Express che ne ha scritto lungamente in diversi articoli.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/sudan.italia.mp3\"][/audio]","13 Maggio 2023","2023-05-14 12:31:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/1000_F_463883305_bhlkdWrNbrzgHqPPNQ1jEbrfKIYyKMcl-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"264\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/1000_F_463883305_bhlkdWrNbrzgHqPPNQ1jEbrfKIYyKMcl-300x264.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/1000_F_463883305_bhlkdWrNbrzgHqPPNQ1jEbrfKIYyKMcl-300x264.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/1000_F_463883305_bhlkdWrNbrzgHqPPNQ1jEbrfKIYyKMcl-768x675.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/1000_F_463883305_bhlkdWrNbrzgHqPPNQ1jEbrfKIYyKMcl.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le responsabilità italiane nell'addestramento delle RSF sudanesi",1683982546,[161,162,163],"http://radioblackout.org/tag/interessi-delliitaia-in-sudan/","http://radioblackout.org/tag/servizi-segreti-italiani/","http://radioblackout.org/tag/sudan/",[165,166,167],"interessi dellìitaia in sudan","servizi segreti italiani","Sudan",{"post_content":169},{"matched_tokens":170,"snippet":171,"value":172},[75],"servizi Antonio Colella specializzato in \u003Cmark>cyber\u003C/mark> security e poi dal direttore","Un conflitto che passa per essere una catastrofica e localizzata prova di forza tra due signori della guerra per il controllo di territorio, popolazione e forza armate nasconde ovviamente trame di interessi stratificati multipolari che vanno ben oltre i netti confini politici dello stato sudanese. 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Il tema è di primo piano, in quanto Biden ha annunciato una serie di restrizioni sulle esportazioni di chip informatici di fascia alta e macchine per la produzione dei semiconduttori statunitensi verso la Cina, proseguendo la tech war che Trump aveva dichiarato contro Huawei e ZTE, di fatto alzando la posta in gioco e estendo il \"metodo Huawei\" su larga scala. Ancora una volta, la tecnologia diventa strumento di geopolitica e emblema della escalation di tensione tra le due superpotenze.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Lucrezia Goldin, editor di China Files, studiosa di Cina, tecnologie digitali, cyber security e nazionalismo popolare nel continente asiatico, di spiegarci la mossa statunitense, il suo impatto sullo sviluppo tecnologico cinese e sugli altri Paesi coinvolti, in primis Taiwan.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento con Lucrezia:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/supply_chains.mp3\"][/audio]","7 Novembre 2022","2022-11-07 19:28:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/cinausa-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"196\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/cinausa-300x196.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/cinausa-300x196.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/cinausa-1024x669.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/cinausa-768x502.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/cinausa.png 1127w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Biden e la guerra tecnologica contro la Cina",1667848716,[194,195,196,197,198,199,200],"http://radioblackout.org/tag/biden/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/semiconduttori/","http://radioblackout.org/tag/supply-chains/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/","http://radioblackout.org/tag/tech-war/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[202,203,31,29,204,25,205],"biden","cina","Taiwan","USA",{"post_content":207},{"matched_tokens":208,"snippet":209,"value":210},[76],"l’economia cinese e proteggere la \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> nazionale. 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Un primo sguardo alle operazioni in espansione dello spyware di Paragon” del Citizen Lab dell’Università di Toronto, che ha rivelato come lo spyware Graphite, prodotto dalla società israeliana Paragon Solutions, sia stato utilizzato per sorvegliare attivistx, giornalistx e membri della società civile italiana. Inoltre, le prove raccolte accertano la presenza di questo software in diversi paesi. Nel rapporto si parla apertamente di “un modello preoccupante che prende di mira gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti”, e la rilevazione allarmante è che le vittime di queste operazioni irregolari potrebbero essere molte di più rispetto alle 90 (di cui 7 italiane) accertate fino a oggi. Secondo The Citizen Lab, infatti, i casi emersi sarebbero solo quelli notificati da Whatsapp, ma non si esclude che lo spyware abbia utilizzato anche altri vettori per entrare nei telefoni di altri soggetti che potrebbero non essere a conoscenza dell'infezione dei loro terminali.\r\n\r\nNel frattempo il Copasir, il comitato per le informazioni sulla sicurezza della Repubblica, ha ascoltato due rappresentanti di Meta, i direttori alla guida delle genzie Aise, Aisi e Dis, dei Servizi segreti, nonché il direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ed il procuratore generale presso la corte di appello di Roma.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Riccardo, di Privacy network, associazione che si occupa della garanzia dei diritti fondamentali in ambito digitale, si raccontarci la vicenda dall'inizio, e aggiornarci sulle novità. Ascolta e scarica la diretta.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/paragon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","24 Marzo 2025","2025-03-24 21:45:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-300x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-300x300.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-150x150.png 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-170x170.png 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750.png 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caso Paragon si allarga",1742852597,[229,230,231,232],"http://radioblackout.org/tag/cyber-sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/diritti-digitali/","http://radioblackout.org/tag/intercettazioni/","http://radioblackout.org/tag/servizi-segreti/",[234,235,236,237],"cyber sorveglianza","diritti digitali","intercettazioni","servizi segreti",{"post_content":239,"tags":243},{"matched_tokens":240,"snippet":241,"value":242},[76],"comitato per le informazioni sulla \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> della Repubblica, ha ascoltato due","È stato pubblicato il 19 marzo 2025 il rapporto “Virtù o vizio? Un primo sguardo alle operazioni in espansione dello spyware di Paragon” del Citizen Lab dell’Università di Toronto, che ha rivelato come lo spyware Graphite, prodotto dalla società israeliana Paragon Solutions, sia stato utilizzato per sorvegliare attivistx, giornalistx e membri della società civile italiana. Inoltre, le prove raccolte accertano la presenza di questo software in diversi paesi. Nel rapporto si parla apertamente di “un modello preoccupante che prende di mira gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti”, e la rilevazione allarmante è che le vittime di queste operazioni irregolari potrebbero essere molte di più rispetto alle 90 (di cui 7 italiane) accertate fino a oggi. 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Ascolta e scarica la diretta.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/paragon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[244,247,249,251],{"matched_tokens":245,"snippet":246},[75],"\u003Cmark>cyber\u003C/mark> sorveglianza",{"matched_tokens":248,"snippet":235},[],{"matched_tokens":250,"snippet":236},[],{"matched_tokens":252,"snippet":237},[],[254,256],{"field":140,"matched_tokens":255,"snippet":241,"value":242},[76],{"field":34,"indices":257,"matched_tokens":258,"snippets":260},[46],[259],[75],[246],1155190875668611000,{"best_field_score":263,"best_field_weight":145,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":46,"score":264,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":46},"1108091338752","1155190875668611186",6646,{"collection_name":57,"first_q":33,"per_page":267,"q":33},6,{"facet_counts":269,"found":288,"hits":289,"out_of":397,"page":14,"request_params":398,"search_cutoff":35,"search_time_ms":399},[270,281],{"counts":271,"field_name":278,"sampled":35,"stats":279},[272,274,276],{"count":105,"highlighted":273,"value":273},"I Bastioni di Orione",{"count":14,"highlighted":275,"value":275},"stakka stakka",{"count":14,"highlighted":277,"value":277},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":280},3,{"counts":282,"field_name":34,"sampled":35,"stats":287},[283,285],{"count":105,"highlighted":284,"value":284},"Bastioni di Orione",{"count":14,"highlighted":286,"value":286},"BastioniOrione",{"total_values":105},4,[290,324,350,374],{"document":291,"highlight":305,"highlights":314,"text_match":320,"text_match_info":321},{"comment_count":46,"id":292,"is_sticky":46,"permalink":293,"podcastfilter":294,"post_author":295,"post_content":296,"post_date":297,"post_excerpt":52,"post_id":292,"post_modified":298,"post_thumbnail":299,"post_title":300,"post_type":301,"sort_by_date":302,"tag_links":303,"tags":304},"92699","http://radioblackout.org/podcast/stakka-stakka-ddl-cybersicurezza/",[275],"rodia","Parliamo del nuovo DDL Cybersicurezza, approvato a fine Giugno dal Senato, con l'avvocato Alessandro Polidoro, attivista per i diritti digitali.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/intervista_polidoro_ddl_cybersicurezza.mp3\"][/audio]\r\n\r\nScarica qui l'intervista.\r\n\r\nFiniamo poi parlando dello scandalo Sogei, in cui è inciampato anche il delfino italico di Elon Musk.\r\n\r\nSCARICA QUI LA PUNTATA COMPLETA","16 Ottobre 2024","2024-10-16 22:11:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/copertina-200x110.png","Stakka Stakka 16 Ottobre 2024 - 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Da lì comincia il nostro dialogo che replica e moltiplica quello che Emanuele e Massimo hanno innescato nel loro libro per trasmettere impressioni e analisi, interpretazioni e intuizioni elaborate singolarmente o nei sopralluoghi insieme nel Sudest asiatico per dare una forma un po' più dettagliata al fenomeno delel scam city e alle sue implicanze.\r\n\r\nNon si muove foglia che Xi non voglia tra i grattacieli delle scam city\r\n\r\nImmergendosi nel fenomeno delle scam city, le città della truffa, si può ricavare una fotografia nitida dei differenti parametri che regolano l'economia dell'Asean, quella sommersa ma anche quella su cui si fonda l'intero sistema – basti pensare a quale peso (più della metà del pil) hanno questi eredi dei casinò precovid nel'economia cambogiana. E l'aea del Sudest asiatico è quella dove si regola il reale scontro a livello globale.\r\nEmanuele Giordana e Massimo Morello si sono immersi in questo magma frenetico di creazione e sviluppo di realtà urbane dal nulla e suo improvviso disfacimento una volta compreso che quei compound misteriosi e talvolta trasandati a nascondere tante vite rapite e ridotte in schivitù (forse in alcuni casi una reclusione volontaria per i facili guadagni) costituiscono un affare da migliaia di miliardi, gestiti da tycoon ai vertici delle mafie, ma regolati dalla volontà cinese di sfruttarne i proventi e, al momento opportuno, azzerarli con tutta la città cresciuta intorno (che torna a essere preda della giungla naturale in sostituzione dei blockchain, delle truffe telefoniche, della pirateria informatica...). I due reporter hanno battuto di persona i confini pericolosi tra Myanmar e Thailandia, le realtà cambogiane (il paese che maggiormente detiene le concessioni cinesi a ospitare scam center), il Laos e il Vietnam, scrivendo un libro (Asia Criminale, edito da Baldini+Castoldi) che è fondato su una sorta di dialogo tra loro e con i testimoni incontrati, corredato dalla storia da loro stessi testimoniata negli articoli di prezioso giornalismo sul campo a partire dagli anni Settanta, quando frequentavano quegli stessi luoghi, riuscendo a dare così anche l'effettiva trasformazione della società e dei luoghi di questa parte di mondo rivisitata più volte nel tempo.\r\nIl racconto che ce ne hanno fatto, a tratti divertente, apre uno squarcio nel velo di mistero attorno alle scam city e ai costanti rivolgimenti di alleanze, affari e amicizie tradite con toni che tra l'evocazione dell'atmosfera letteraria, la geometria dei vari Triangoli d'Oro (o altri preziosi) e il dettaglio fotografico che con precisione inquadrano la realtà presente consentono di interpretare eventi, sviluppi, cambiamenti e direzione di quelle società difficilmente penetrabili e che continuano a condizionare il mondo attraverso gli intrecci tra economia criminale, microfinanza e finanza globale... e sullo sfondo emerge sempre da ogni particolare l'impronta vigile della Cina.\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/4xWsR7M5kbFjSn1sAamkxc?si=p9ptvPlrSa6kwnHIIz5J6Q\r\n\r\nAltri temi inerenti alla geopolitica estremorientale si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCon Carola Frediani che ha lavorato per anni come giornalista occupandosi di sorveglianza, cybercrimine e cybersicurezza, animatrice della newsletter Guerre di Rete, parliamo delle interazioni sempre più pervasive fra guerre e tecnologia.\r\nGuerre di rete conduce una ricerca accurata sui temi della cybersicurezza con uno sguardo critico ed informato sull'applicazione delle nuove tecnologie agli scenari bellici, partendo dal caso ucraino, scenario in cui la predominanza dell'uso dei droni ha cambiato il modo di fare la guerra con l'utilizzo di tecnologia diffusa spesso a duplice uso militare e civile .Gli attacchi informatici spesso anticipano le guerre sul terreno, si cita il caso del reclutamento da parte dell'esercito ucraino di vari hacker attivisti nonché di attacchi informatici russi contro obiettivi sensibili ucraini .Si espande il controllo dei sistemi di sorveglianza anche verso gruppi sociali ritenuti pericolosi in un contesto bellico con il supporto di aziende tecnologiche che sperimentano in scenari bellici l'efficacia dei propri sistemi di cybersicurezza. La ricerca di armamenti che riduca sempre di più l'intervento umano conduce all'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella definizione degli obiettivi (vedi il sistema Lavender israeliano utilizzato a Gaza) definendo il numero di potenziali vittime \"collaterali\" in base alla preminenza dell'obiettivo da colpire.\r\nL'osservatorio con le sue peculiarità consente di registrare realmente i tempi di progettazione e uso dell'innovazione tecnologica, consentendo di verificare quando e chi abbia preparato le guerre, ma anche quale uso dell'Intelligenza Artificiale sia più sviluppato dai poteri nazionali – ormai tutti apertamente totalitari e di impronta autoritaria. Evidente è il caso dell'Iran che sviluppa sicuramente il comparto dei droni da combattimento (meno sofisticati di altri stati), ma potenzia moltissimo le applicazioni che pervadono il controllo dell'ordine interno; altri paesi sono all'avanguardia del contrasto alla migrazione (Usa); e poi ci sono le guerre scatenate per appropriarsi delle risorse utili a potenziare la dotazione in AI.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/le-nuove-frontiere-belliche-della-tecnologia-guerre-di-rete-e-dual-use--67031781\r\n\r\ngli altri interlocutori interpellati sull'escalation bellica e le nuove forme di guerra si trovano qui","18 Luglio 2025","2025-07-19 10:01:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 17/07/2025 - LE CONSEGUENZE DISTOPICHE DELLA DIGITALIZZAZIONE: LO SCHIAVISMO NELLE SCAM CITY DI AZZARDO ON LINE E BITCOIN, LE VITTIME COLLATERALI DELLA GUERRA DI DRONI",1752831646,[336,337],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/","http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[284,286],{"post_content":340},{"matched_tokens":341,"snippet":343,"value":344},[342],"cybersicurezza","occupandosi di sorveglianza, cybercrimine e \u003Cmark>cybersicurezza\u003C/mark>, animatrice della newsletter Guerre di"," \r\n\r\n \r\n\r\nNel giorno in cui filtra la notizia che una pattuglia russa si arrende per la prima volta a una brigata di droni ucraini interamente postumana abbiamo trasmesso due racconti apparentemente distanti tra loro ma con una peculiarità in comune: sia nelle scam city descritte dai due mitici reporter Emanuele Giordana e Massimo Morello sulla scorta del loro libro Asia Criminale, sia nei conflitti analizzati da Carola Frediani e dagli ottimi giornalisti di \"Guerre di Rete\" si possono individuare le conseguenze della pervasività della rete e degli effetti della digitalizzazione su finanza più o meno criminale, strategie commerciali, controllo geopolitico di interi paesi, sfruttamento del gioco d'azzardo e delle criptovalute per allargare l'influenza su intere regioni – come spiegato con dovizia di testimonianze di primissima mano da Manulo e Max –, dove si possono preparare quelle guerre che poi vedranno droni e intelligenze artificiali di vario tipo spadroneggiare (e uccidere civili) nelle descrizioni di Carola.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nCominciamo dai Triangoli di una geometria da sempre sinonimo di criminalità in Sudest asiatico. 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Affrontiamo il caso \"Equalize\" , la società accusata di aver fatto accessi illegali agli archivi delle forze dell’ordine per ottenere informazioni riservate su persone e società, perchè emergono relazioni con elementi del Mossad ,i servizi segreti israeliani ,che ci rimandano ad una \"Israel connection\" e alle relazioni di lunga data tra il Mossad e i servizi segreti italiani. L'interesse israeliano è per l'ENI che ha ottenuto dal governo israeliano le concessioni per lo sfruttamento del gas al largo delle coste di Gaza , in violazione delle norme del diritto internazionali in quanto questi giacimenti off shore apparterrebero in gran parte ai palestinesi . Inoltre la controversa decisione del governo Meloni di appaltare la gestione della cybersecurity italiana ad Israele ,decisione che ha portato alle dimissioni del direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), fa suppore una sottovalutazione dei rischi di affidare un campo così delicato ad un paese straniero impegnato in attività belliche a dir poco controverse i cui interessi nell'area del Mediterraneo orientale non sempre coincindono con quelli italiani . Esiste un partito trasversale che vede questi accordi con molto favore e privilegia gli interessi di Eni e Leonardo che giudica sovrapponibili con quelli nazionali e intrecciati con quelli dello stato sionista.\r\n\r\n- Parliamo con Alberto Negri anche dei mutamenti del Medio Oriente negli ultimi dieci anni e del Libano dove gli equilibri imposti dagli Accordi di Taif che fanno riferimento alla composizione della popolazione libanese risalente al censimento del 1932 – l’ultimo mai realizzato – non rispecchiano più la situazione sul terreno. Il tentativo sionista è di destrutturare l'intera società libanese in cui la componente sciita è maggioritaria ed Hezbollah è una parte rilevante dello stato sociale libanese e oltre ad essere una milizia è un partito radicato nella società e nelle istituzioni libanesi. Un Libano forte costituisce per Israele un concorrente per il suo progetto di egemonia regionale .\r\n\r\n- Ci si chiede se la politica americana da apprendisti stregoni in Medio Oriente sia il frutto di ignoranza delle dinamiche storiche e della cultura di quelle popolazioni o faccia parte di una strategia mirata alla destabilizzazione permanente di quella regione. Optiamo per questa ipotesi considerando che il \"deep state\" americano conosce perfettamente la regione e il suo obiettivo è quello della destabilizzazione che consente ad una potenza come gli Stati Uniti di esercitare il condizionamento sui vari attori, acuendo le divisioni etniche e settarie per favorire l'emergere di Israele come unica potenza regionale, espressione degli interessi americani in Medio Oriente. C'è un criminale disegno premeditato di distruzione del Medio Oriente che va avanti da anni, perseguito con la frantumazione degli stati arabi potenzialmente nemici di Israele e con la sottomissione delle monarchie arabe alla potenza egemone, disegno che prevede il sacrificio del popolo palestinese.\r\n\r\n- Si ragiona anche sulle conseguenze del 7 ottobre e sulla mancata proiezione strategica di Hamas che sta esponendo la popolazione di Gaza alla bestiale vendetta israeliana. Secondo Negri l'investimento dell'Iran su Hamas è stato fallimentare perchè ha portato all'indebolimento di Hezbollah e alla distruzione di Gaza ,Hamas non si sarebbe assunto la responsabilità politica delle conseguenze dell'operazione \"alluvione di Al Aqsa\" ,operazione che ha sicuramente interrotto l'avvicinamento tra Arabia Saudita ed Israele e riportato alla ribalta la questione palestinese ma ha avuto conseguenze devastanti per i gazawi senza proporre una strategia diversa dal sacrificio allo scopo di perpetuare una classe dirigente che si nutre del conflitto .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-31102024-NEGRI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Murat Cynar giornalista ed attivistita politico turco parliamo dei mutamenti in corso in Turchia con le sospette aperture di ambienti governativi verso Ocalan e l'attentato di Ankara alla fabbrica di armi Tusa con la conseguente ritorsione turca che ha portato al bombardamento delle infrastrutture civili del Kurdistan .\r\n\r\nIl 22 ottobre, Devlet Bahçeli, leader del Partito del movimento nazionale (Mhp) e alleato del partito al governo, ha invitato Abdullah Öcalan, storico leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), a dichiarare la fine della lotta armata e lo scioglimento del Pkk direttamente dal gruppo parlamentare del Partito dell’uguaglianza e della democrazia dei popoli (Dem), partito d’opposizione. Bahçeli ha enfatizzato che l’unico interlocutore per porre fine alla guerra sarebbe stato Öcalan, escludendo il Pkk e l’ex leader del Dem, Selahattin Demirtas, incarcerato dal 2016. il presidente Erdogan ha espresso sostegno alla proposta del suo alleato Devlet Bahçeli .\r\n\r\nLa fabbrica militare Tusas ad Ankara ha subito un attentato in pieno giorno, con la morte di cinque dipendenti e dei due attentatori, oltre al ferimento di 22 persone. Poco dopo, le immagini delle telecamere di sicurezza, che mostrano gli attentatori a volto scoperto e facilmente identificabili, erano già in circolazione. Il giorno dopo, il Pkk ha dichiarato che l’attacco, organizzato un mese prima da una formazione affiliata, «non è legato ai nuovi sviluppi». Ha destato perplessità che un’azione di tale portata avvenisse proprio all’indomani dell’appello a Öcalan. Poche ore dopo, le forze armate turche hanno colpito il nord-est della Siria, nella regione di Rojava.\r\n\r\nAbdullah Öcalan, leader del Pkk condannato all’ergastolo e in isolamento dal 1999 sull’isola di Imrali, ha ricevuto una visita dopo quasi quattro anni. Suo nipote, il parlamentare Omer Öcalan del partito Dem, ha dichiarato di averlo incontrato il giorno precedente, quello dell’attentato di Ankara. Il messaggio di Öcalan è stato questo: «L’isolamento continua. Se si verificano le condizioni, ho il potere teorico e pratico di spostare questo processo dal conflitto e dalla violenza al terreno legale e politico».\r\n\r\nQuesti gli avvenimenti riassunti da Murat nel suo articolo per il \"Manifesto \", sembra quindi che si sia avviato un nuovo percorso con quali scopi è ancora tutto da determinare .Erdogan vorrebe cambiare la costituzione per potersi presentare per un quarto mandato, ma non ha la maggioranza quindi spera nella benevolenza del DEM ,partito di opposizione ,potrebbe anche perseguire la divisione all'interno dello schieramento filo curdo ,oppure tentare una manovra di dialogo indiretto con i curdi siriani nel tentativo di riannodare il rapporto con Assad,ma alle sue condizioni .\r\n\r\nE' ancora presto per dirlo, i vari attori stanno prendendo posizione in vista di un cambiamento nel contesto di profondi scossoni che pervadono tutta la regione.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-31102024-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Davide Matrone docente di analisi politica e giornalista che vive a Quito ,parliamo della situazione in Ecuador ,dei continui black out elettrici che si prolungano anche per 14 ore al giorno ,della situazione sociale estremamente tesa ,del dilagare del narcotraffico ,delle promesse mancate del presidente Noboa e delle prospettive per le prossime elezioni con un campo progressista diviso ,il correismo in crisi e la mancanza di un alternativa radicale che abbia una connessione forte con le esigenze popolari.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-31102024-ECUADOR-MATRONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","3 Novembre 2024","2024-11-03 15:37:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-3-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 31/10/2024-IL CRIMINE PREMEDITATO DELLA DISTRUZIONE DEL MEDIO ORIENTE -TURCHIA ERDOGAN TENTA DI DIVIDERE IL FRONTE CURDO -ECUADOR \"APAGONES\" E CRISI POLITICA",1730648245,[336],[284],{"post_content":365},{"matched_tokens":366,"snippet":368,"value":369},[367],"cybersicurezza ","del direttore dell'Agenzia per la \u003Cmark>cybersicurezza \u003C/mark> nazionale (Acn), fa suppore una","Bastioni di Orione incontra Alberto Negri storico corrispondente di guerra nel Medio Oriente e profondo conoscitore di quella regione , con cui abbiamo avuto una lunga conversazione di cui trasmettiamo in questa puntata la prima parte . Affrontiamo il caso \"Equalize\" , la società accusata di aver fatto accessi illegali agli archivi delle forze dell’ordine per ottenere informazioni riservate su persone e società, perchè emergono relazioni con elementi del Mossad ,i servizi segreti israeliani ,che ci rimandano ad una \"Israel connection\" e alle relazioni di lunga data tra il Mossad e i servizi segreti italiani. L'interesse israeliano è per l'ENI che ha ottenuto dal governo israeliano le concessioni per lo sfruttamento del gas al largo delle coste di Gaza , in violazione delle norme del diritto internazionali in quanto questi giacimenti off shore apparterrebero in gran parte ai palestinesi . Inoltre la controversa decisione del governo Meloni di appaltare la gestione della cybersecurity italiana ad Israele ,decisione che ha portato alle dimissioni del direttore dell'Agenzia per la \u003Cmark>cybersicurezza \u003C/mark> nazionale (Acn), fa suppore una sottovalutazione dei rischi di affidare un campo così delicato ad un paese straniero impegnato in attività belliche a dir poco controverse i cui interessi nell'area del Mediterraneo orientale non sempre coincindono con quelli italiani . Esiste un partito trasversale che vede questi accordi con molto favore e privilegia gli interessi di Eni e Leonardo che giudica sovrapponibili con quelli nazionali e intrecciati con quelli dello stato sionista.\r\n\r\n- Parliamo con Alberto Negri anche dei mutamenti del Medio Oriente negli ultimi dieci anni e del Libano dove gli equilibri imposti dagli Accordi di Taif che fanno riferimento alla composizione della popolazione libanese risalente al censimento del 1932 – l’ultimo mai realizzato – non rispecchiano più la situazione sul terreno. Il tentativo sionista è di destrutturare l'intera società libanese in cui la componente sciita è maggioritaria ed Hezbollah è una parte rilevante dello stato sociale libanese e oltre ad essere una milizia è un partito radicato nella società e nelle istituzioni libanesi. Un Libano forte costituisce per Israele un concorrente per il suo progetto di egemonia regionale .\r\n\r\n- Ci si chiede se la politica americana da apprendisti stregoni in Medio Oriente sia il frutto di ignoranza delle dinamiche storiche e della cultura di quelle popolazioni o faccia parte di una strategia mirata alla destabilizzazione permanente di quella regione. Optiamo per questa ipotesi considerando che il \"deep state\" americano conosce perfettamente la regione e il suo obiettivo è quello della destabilizzazione che consente ad una potenza come gli Stati Uniti di esercitare il condizionamento sui vari attori, acuendo le divisioni etniche e settarie per favorire l'emergere di Israele come unica potenza regionale, espressione degli interessi americani in Medio Oriente. C'è un criminale disegno premeditato di distruzione del Medio Oriente che va avanti da anni, perseguito con la frantumazione degli stati arabi potenzialmente nemici di Israele e con la sottomissione delle monarchie arabe alla potenza egemone, disegno che prevede il sacrificio del popolo palestinese.\r\n\r\n- Si ragiona anche sulle conseguenze del 7 ottobre e sulla mancata proiezione strategica di Hamas che sta esponendo la popolazione di Gaza alla bestiale vendetta israeliana. Secondo Negri l'investimento dell'Iran su Hamas è stato fallimentare perchè ha portato all'indebolimento di Hezbollah e alla distruzione di Gaza ,Hamas non si sarebbe assunto la responsabilità politica delle conseguenze dell'operazione \"alluvione di Al Aqsa\" ,operazione che ha sicuramente interrotto l'avvicinamento tra Arabia Saudita ed Israele e riportato alla ribalta la questione palestinese ma ha avuto conseguenze devastanti per i gazawi senza proporre una strategia diversa dal sacrificio allo scopo di perpetuare una classe dirigente che si nutre del conflitto .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-31102024-NEGRI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Murat Cynar giornalista ed attivistita politico turco parliamo dei mutamenti in corso in Turchia con le sospette aperture di ambienti governativi verso Ocalan e l'attentato di Ankara alla fabbrica di armi Tusa con la conseguente ritorsione turca che ha portato al bombardamento delle infrastrutture civili del Kurdistan .\r\n\r\nIl 22 ottobre, Devlet Bahçeli, leader del Partito del movimento nazionale (Mhp) e alleato del partito al governo, ha invitato Abdullah Öcalan, storico leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), a dichiarare la fine della lotta armata e lo scioglimento del Pkk direttamente dal gruppo parlamentare del Partito dell’uguaglianza e della democrazia dei popoli (Dem), partito d’opposizione. Bahçeli ha enfatizzato che l’unico interlocutore per porre fine alla guerra sarebbe stato Öcalan, escludendo il Pkk e l’ex leader del Dem, Selahattin Demirtas, incarcerato dal 2016. il presidente Erdogan ha espresso sostegno alla proposta del suo alleato Devlet Bahçeli .\r\n\r\nLa fabbrica militare Tusas ad Ankara ha subito un attentato in pieno giorno, con la morte di cinque dipendenti e dei due attentatori, oltre al ferimento di 22 persone. Poco dopo, le immagini delle telecamere di \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, che mostrano gli attentatori a volto scoperto e facilmente identificabili, erano già in circolazione. Il giorno dopo, il Pkk ha dichiarato che l’attacco, organizzato un mese prima da una formazione affiliata, «non è legato ai nuovi sviluppi». Ha destato perplessità che un’azione di tale portata avvenisse proprio all’indomani dell’appello a Öcalan. Poche ore dopo, le forze armate turche hanno colpito il nord-est della Siria, nella regione di Rojava.\r\n\r\nAbdullah Öcalan, leader del Pkk condannato all’ergastolo e in isolamento dal 1999 sull’isola di Imrali, ha ricevuto una visita dopo quasi quattro anni. Suo nipote, il parlamentare Omer Öcalan del partito Dem, ha dichiarato di averlo incontrato il giorno precedente, quello dell’attentato di Ankara. Il messaggio di Öcalan è stato questo: «L’isolamento continua. Se si verificano le condizioni, ho il potere teorico e pratico di spostare questo processo dal conflitto e dalla violenza al terreno legale e politico».\r\n\r\nQuesti gli avvenimenti riassunti da Murat nel suo articolo per il \"Manifesto \", sembra quindi che si sia avviato un nuovo percorso con quali scopi è ancora tutto da determinare .Erdogan vorrebe cambiare la costituzione per potersi presentare per un quarto mandato, ma non ha la maggioranza quindi spera nella benevolenza del DEM ,partito di opposizione ,potrebbe anche perseguire la divisione all'interno dello schieramento filo curdo ,oppure tentare una manovra di dialogo indiretto con i curdi siriani nel tentativo di riannodare il rapporto con Assad,ma alle sue condizioni .\r\n\r\nE' ancora presto per dirlo, i vari attori stanno prendendo posizione in vista di un cambiamento nel contesto di profondi scossoni che pervadono tutta la regione.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-31102024-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Davide Matrone docente di analisi politica e giornalista che vive a Quito ,parliamo della situazione in Ecuador ,dei continui black out elettrici che si prolungano anche per 14 ore al giorno ,della situazione sociale estremamente tesa ,del dilagare del narcotraffico ,delle promesse mancate del presidente Noboa e delle prospettive per le prossime elezioni con un campo progressista diviso ,il correismo in crisi e la mancanza di un alternativa radicale che abbia una connessione forte con le esigenze popolari.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-31102024-ECUADOR-MATRONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[371],{"field":140,"matched_tokens":372,"snippet":368,"value":369},[367],{"best_field_score":263,"best_field_weight":145,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":349,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":375,"highlight":388,"highlights":393,"text_match":320,"text_match_info":396},{"comment_count":46,"id":376,"is_sticky":46,"permalink":377,"podcastfilter":378,"post_author":379,"post_content":380,"post_date":381,"post_excerpt":52,"post_id":376,"post_modified":382,"post_thumbnail":383,"post_title":384,"post_type":301,"sort_by_date":385,"tag_links":386,"tags":387},"88737","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-s-2-21-laboratorio-palestina/",[277],"cattivipensieri","La puntata si apre con l’intervista a Michele Lancione, professore del Politecnico di Torino, autore del libro “Università e Militarizzazione. 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Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia per il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. E oggi, ça va sans dire, è naturalmente Gaza il più avanzato terreno di sperimentazione per l’applicazione dell’AI agli obiettivi militari, come testimoniato dalle brillanti inchieste di Yuval Abraham.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nNell'ultima parte di trasmissione abbiamo mandato in onda un'intervista realizzata con il sociologo franco-algerino Said Bouamama, militante di lungo corso nei movimenti dei quartieri popolari (banlieues), innescati dai figli delle grandi migrazioni dell'epoca della decolonizzazione. Fautore di una lettura peculiare della condizione migrante come strutturalmente intrecciata alla condizione lavorativa di cui rappresenterebbe la quota di forza-lavoro pensata e trattata dal Capitale come perennemente provvisoria e dunque regolabile al di sotto delle altre condizioni di classe. L'abbiamo intervistato sulle caratteristiche delle guerre in corso e sulle tendenze di medio periodo dello scontro imperialista/multipolarista in atto, con un focus sui limiti e le contraddizioni che travagliano la sinistra anti-capitalista sul tema guerra/imperialismo.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/la-fine-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichele Lancione, Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca, Eris, 2023\r\n\r\nAntony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi, 2024\r\n\r\nL'inchiesta di Yuval Abraham: lavender-ai-israeli-army-gaz\r\n\r\nFrancesca Mannocchi - Yagil Levy: \"L'esercito israeliano è disintegrato. 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