","IL DECRETO SICUREZZA E IL DIRITTO PENALE DEL NEMICO.","post",1747671250,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/amnistia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/decreto-48-2025/","http://radioblackout.org/tag/decreto-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[19,15,17,23,25,21],{"post_content":59,"post_title":65,"tags":69},{"matched_tokens":60,"snippet":63,"value":64},[61,62],"decreto","48/2025","della libertà di espressione. Il \u003Cmark>decreto\u003C/mark> legge \u003Cmark>48/2025\u003C/mark> s'inserisce nel contesto dell'armamentario giuridico","Il 26 maggio il \u003Cmark>Decreto\u003C/mark> Sicurezza passerà in discussione alla Camera. Dopo la trasformazione del DDL in \u003Cmark>Decreto\u003C/mark>, il governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la legge. I tempi sono stretti per opporsi a questo progetto autoritario a cui sta lavorando il governo utilizzando tutti gli strumenti legislativi in suo possesso per evitare lungaggini e discussioni in parlamento.\r\n\r\nLe norme del disegno di legge che intervengono sulle disposizioni penali destano forte preoccupazione anche fra magistrati, avvocati e studiosi di diritto in quanto l'ampliamento del ricorso al diritto penale è in conflitto con i principi di proporzionalità della pena e lede anche alcuni principi costituzionali. Questo mostro giuridico elaborato dal governo e imposto al parlamento con la decretazione d'urgenza peraltro mai giustificata , opera in funzione essenzialmente simbolico-comunicativa, operando un ulteriore spostamento del baricentro delle riforme legislative verso un diritto penale del nemico che si traduce nella repressione di condotte che esprimono dissenso, e colpiscono non i reati in sè ma i soggetti in quanto definiti pericolosi per l'ordine sociale costituito differenziando il codice penale e il codice di procedura penale a seconda della tipologia della persona.\r\n\r\nCon le norme di ipertutela delle forze dell'ordine si manda un chiaro messaggio di impunità verso gli abusi in divisa e s'incoraggia una gestione scriteriata dell'ordine pubblico innestando un processo di bulimia punitiva strumentale al consenso con evidente restringimento della libertà di espressione. Il \u003Cmark>decreto\u003C/mark> legge \u003Cmark>48/2025\u003C/mark> s'inserisce nel contesto dell'armamentario giuridico repressivo che la borghesia italiana fin dalla formazione dello stato unitario e con la repubblica in continuità con l'ordinamento fascista ha utilizzato a piene mani contro le classi subalterne, il dissenso e la critica.\r\n\r\nNe parliamo con l'avvocato Eugenio Losco.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":68},[67],"DECRETO","IL \u003Cmark>DECRETO\u003C/mark> SICUREZZA E IL DIRITTO PENALE DEL NEMICO.",[70,72,74,76,79,82],{"matched_tokens":71,"snippet":19},[],{"matched_tokens":73,"snippet":15},[],{"matched_tokens":75,"snippet":17},[],{"matched_tokens":77,"snippet":78},[61,62],"\u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>48/2025\u003C/mark>",{"matched_tokens":80,"snippet":81},[61],"\u003Cmark>decreto\u003C/mark> sicurezza",{"matched_tokens":83,"snippet":21},[],[85,93,96],{"field":26,"indices":86,"matched_tokens":89,"snippets":92},[87,88],3,4,[90,91],[61,62],[61],[78,81],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":63,"value":64},"post_content",[61,62],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":68,"value":68},"post_title",[67],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":37,"score":103,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":37},"2211897868544",13,"1157451471441625195",2,6646,{"collection_name":48,"first_q":23,"per_page":29,"q":23},{"facet_counts":108,"found":160,"hits":161,"out_of":386,"page":14,"request_params":387,"search_cutoff":27,"search_time_ms":388},[109,137],{"counts":110,"field_name":134,"sampled":27,"stats":135},[111,114,117,119,122,124,126,128,130,132],{"count":112,"highlighted":113,"value":113},25,"anarres",{"count":115,"highlighted":116,"value":116},11,"frittura mista",{"count":115,"highlighted":118,"value":118},"Bello come una prigione che brucia",{"count":120,"highlighted":121,"value":121},7,"Il giornale malandrino",{"count":88,"highlighted":123,"value":123},"Harraga",{"count":88,"highlighted":125,"value":125},"black in",{"count":88,"highlighted":127,"value":127},"liberation front",{"count":87,"highlighted":129,"value":129},"congiunzioni",{"count":87,"highlighted":131,"value":131},"il colpo del strega",{"count":104,"highlighted":133,"value":133},"radionotav","podcastfilter",{"total_values":136},21,{"counts":138,"field_name":26,"sampled":27,"stats":158},[139,141,143,144,146,148,150,152,154,156],{"count":120,"highlighted":140,"value":140},"Tutto squat - Il giornale malandrino",{"count":142,"highlighted":15,"value":15},5,{"count":88,"highlighted":21,"value":21},{"count":87,"highlighted":145,"value":145},"cpr",{"count":87,"highlighted":147,"value":147},"41 bis",{"count":87,"highlighted":149,"value":149},"war on migrants",{"count":87,"highlighted":151,"value":151},"violenza di genere",{"count":87,"highlighted":153,"value":153},"frittura mista radio fabbrica",{"count":104,"highlighted":155,"value":155},"consultori",{"count":104,"highlighted":157,"value":157},"decreto femminicidio",{"total_values":159},171,93,[162,242,270,302,330,357],{"document":163,"highlight":195,"highlights":225,"text_match":237,"text_match_info":238},{"comment_count":37,"id":164,"is_sticky":37,"permalink":165,"podcastfilter":166,"post_author":113,"post_content":167,"post_date":168,"post_excerpt":169,"post_id":164,"post_modified":170,"post_thumbnail":171,"post_title":172,"post_type":173,"sort_by_date":174,"tag_links":175,"tags":185},"48973","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-settembre-decreto-immigrazione-i-giardini-alimonda-gli-anarchici-e-i-migranti-game-fair-la-rete-il-controllo-la-censura/",[113],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio sul pianeta delle utopie concrete\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2025-04-11-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nRiArmo dell’Europa e la crepa nel Patto Atlantico\r\nLa guerra insanguina vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A tre anni dall’accelerazione violenta impressa dall’invasione russa dell’Ucraina il conflitto si inasprisce sempre di più. A Gaza è ripresa la pulizia etnica nella prospettiva della deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, i massacri degli alewiti in Siria, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano dal Sudan al Congo, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nI paesi europei, indeboliti da tre anni di guerra e dal conseguente aumento della spesa energetica, reagiscono al repentino mutamento nella politica estera statunitense con un processo di riarmo, che potrebbe aprire a nuove pericolose escalation belliche.\r\nLa guerra non è più così lontana come un tempo.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nLa propaganda bellica targata UE\r\nIl 2 aprile il Parlamento ha approvato una risoluzione \"sull'attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune\"\r\nTra le tante cose al punto 164 si legge:\r\n\"è necessaria una comprensione più ampia, tra i cittadini dell'UE, delle minacce e dei rischi per la sicurezza al fine di sviluppare una comprensione condivisa e un allineamento delle percezioni delle minacce in tutta Europa e di creare una nozione globale di difesa europea; sottolinea altresì che garantire un sostegno da parte delle istituzioni democratiche e, di conseguenza, dei cittadini è essenziale per sviluppare una difesa dell'UE efficace e coerente a lungo termine, cosa che richiede un dibattito pubblico informato; invita l'UE e i suoi Stati membri a mettere a punto programmi educativi e di sensibilizzazione, in particolare per i giovani, volti a migliorare le conoscenze e a facilitare i dibattiti sulla sicurezza, la difesa e l'importanza delle forze armate, e a rafforzare la resilienza e la preparazione delle società alle sfide in materia di sicurezza, consentendo nel contempo un maggiore controllo e scrutinio pubblico e democratico del settore della difesa; invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare tali programmi nel quadro dello scudo europeo per la democrazia, seguendo il modello di programmi nazionali come l'iniziativa svedese di emergenza civile\"\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\n5 milioni in marcia contro Trump e il suo mondo\r\nIl ciclone Trump comincia a trovare ostacoli lungo il percorso.\r\nLe imponenti manifestazioni che hanno attraversato gli States il 5 aprile sono il segnale del raggrumarsi di un’opposizione dal basso all’ondata reazionaria scatenata dal presidente statunitense.\r\nAbbiamo provato ad analizzare questo movimento per comprenderne le potenzialità, con uno sguardo alle dinamiche dello scontro di classe\r\nCe ne ha parlato Robertino Barbieri\r\n\r\nDecreto sicurezza. La zampata del governo\r\nCon un colpo di mano il governo ha scippato il ddl 1236 dalla discussione parlamentare e ha fatto passare un testo profondamente liberticida con il ricorso, a dir poco irrituale, alla decretazione di urgenza.\r\nL’orizzonte delle leggi fascistissime del 1926 è sempre più vicino.\r\nAbbiamo approfondito la questione con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 aprile\r\nSabotare la guerra\r\nDisarmare l’Europa\r\ngiornata antimilitarista\r\nore 10,30 presidio al Balon\r\nSolo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. \r\nOggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.\r\nNoi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.\r\nNoi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.\r\nNoi pratichiamo il disfattismo rivoluzionario contro le guerre promosse dai “nostri” governi e sosteniamo chi, in ogni dove, diserta, sabota, inceppa gli ingranaggi della guerra\r\nVogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.\r\n\r\nVenerdì 25 aprile\r\nore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\ndove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n(in caso di pioggia ci troviamo in piazza Crispi).\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Aprile 2025","2025-05-28 17:52:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/IMG_8593-bis-200x110.png","Anarres dell’11 aprile. ReArm Europe. Propaganda di guerra targata UE. 5 milioni in marcia contro Trump e il suo mondo. Decreto sicurezza...",1744479363,[],[],{"post_content":256,"post_title":260},{"matched_tokens":257,"snippet":258,"value":259},[202],"ne ha parlato Robertino Barbieri\r\n\r\n\u003Cmark>Decreto\u003C/mark> sicurezza. La zampata del governo\r","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2025-04-11-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nRiArmo dell’Europa e la crepa nel Patto Atlantico\r\nLa guerra insanguina vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A tre anni dall’accelerazione violenta impressa dall’invasione russa dell’Ucraina il conflitto si inasprisce sempre di più. A Gaza è ripresa la pulizia etnica nella prospettiva della deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, i massacri degli alewiti in Siria, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano dal Sudan al Congo, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nI paesi europei, indeboliti da tre anni di guerra e dal conseguente aumento della spesa energetica, reagiscono al repentino mutamento nella politica estera statunitense con un processo di riarmo, che potrebbe aprire a nuove pericolose escalation belliche.\r\nLa guerra non è più così lontana come un tempo.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nLa propaganda bellica targata UE\r\nIl 2 aprile il Parlamento ha approvato una risoluzione \"sull'attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune\"\r\nTra le tante cose al punto 164 si legge:\r\n\"è necessaria una comprensione più ampia, tra i cittadini dell'UE, delle minacce e dei rischi per la sicurezza al fine di sviluppare una comprensione condivisa e un allineamento delle percezioni delle minacce in tutta Europa e di creare una nozione globale di difesa europea; sottolinea altresì che garantire un sostegno da parte delle istituzioni democratiche e, di conseguenza, dei cittadini è essenziale per sviluppare una difesa dell'UE efficace e coerente a lungo termine, cosa che richiede un dibattito pubblico informato; invita l'UE e i suoi Stati membri a mettere a punto programmi educativi e di sensibilizzazione, in particolare per i giovani, volti a migliorare le conoscenze e a facilitare i dibattiti sulla sicurezza, la difesa e l'importanza delle forze armate, e a rafforzare la resilienza e la preparazione delle società alle sfide in materia di sicurezza, consentendo nel contempo un maggiore controllo e scrutinio pubblico e democratico del settore della difesa; invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare tali programmi nel quadro dello scudo europeo per la democrazia, seguendo il modello di programmi nazionali come l'iniziativa svedese di emergenza civile\"\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\n5 milioni in marcia contro Trump e il suo mondo\r\nIl ciclone Trump comincia a trovare ostacoli lungo il percorso.\r\nLe imponenti manifestazioni che hanno attraversato gli States il 5 aprile sono il segnale del raggrumarsi di un’opposizione dal basso all’ondata reazionaria scatenata dal presidente statunitense.\r\nAbbiamo provato ad analizzare questo movimento per comprenderne le potenzialità, con uno sguardo alle dinamiche dello scontro di classe\r\nCe ne ha parlato Robertino Barbieri\r\n\r\n\u003Cmark>Decreto\u003C/mark> sicurezza. La zampata del governo\r\nCon un colpo di mano il governo ha scippato il ddl 1236 dalla discussione parlamentare e ha fatto passare un testo profondamente liberticida con il ricorso, a dir poco irrituale, alla decretazione di urgenza.\r\nL’orizzonte delle leggi fascistissime del 1926 è sempre più vicino.\r\nAbbiamo approfondito la questione con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 aprile\r\nSabotare la guerra\r\nDisarmare l’Europa\r\ngiornata antimilitarista\r\nore 10,30 presidio al Balon\r\nSolo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. \r\nOggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.\r\nNoi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.\r\nNoi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.\r\nNoi pratichiamo il disfattismo rivoluzionario contro le guerre promosse dai “nostri” governi e sosteniamo chi, in ogni dove, diserta, sabota, inceppa gli ingranaggi della guerra\r\nVogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.\r\n\r\nVenerdì 25 aprile\r\nore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\ndove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n(in caso di pioggia ci troviamo in piazza Crispi).\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":261,"snippet":262,"value":262},[202],"Anarres dell’11 aprile. 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Per la prima volta dal 1999 questa galera per migranti ha smesso di funzionare.\r\nQuella di Torino è una delle quattro prigioni amministrative che non hanno mai chiuso i battenti, anche quando l’infuriare delle rivolte portò alla quasi totale paralisi questo ingranaggio della macchina delle espulsioni.\r\nLe lotte di questo mese sono state un momento importante di un conflitto durissimo, costato carcere, spostamenti punitivi, botte e deportazione a tantissimi reclusi nell’arco di 25 anni. \r\nIl governo tuttavia non molla e già si profila all’orizzonte un provvedimento che riporterebbe a sei mesi il tempo di trattenimento massimo all’interno del CPR. Una vera e propria condanna detentiva.\r\nNel 1998, quando vennero aperti, la durata massima di detenzione era fissata a 30 giorni, per poi aumentare progressivamente. Nel 2002 con la legge Bossi-Fini, raddoppiò. Nel 2011 venne fissata a 180 giorni. 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I corpi dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne.\r\nÉ successo a Cutro, sulla costa calabrese. \r\nPer giorni il mare ha continuato a restituire i cadaveri di persone annegate perché nessuno le ha soccorse quando la loro nave stracarica si è spezzata in due. \r\nPoi la gang Meloni è sbarcata a Cutro ed ha estratto il coniglio dal cappello: più galera per gli scafisti. Da 20 a 30 anni se qualcuno annega. Trovati i cattivi si procede come locomotive impazzite verso nuove stragi. Poco importa che spesso lo “scafista” sia a sua volta un migrante cooptato con ricatti e minacce. \r\nNon solo. Nel decreto approvato dal governo nella scenografia di una strage di Stato c’è molto di più. Si torna al piano Minniti di costruire un CPR in ogni regione, raddoppiando il numero delle prigioni per migranti sul territorio. I nuovi CPR potranno essere costruiti aggirando i percorsi autorizzativi.\r\nChi esce di prigione non godrà dell’esile garanzia della convalida del giudice di pace ma passerà direttamente dalla galera al CPR, o, più probabilmente, verrà deportato immediatamente. Se la gestione dei CPR, oggi affidata a privati in appalto, fosse considerata inadeguata, potrebbe scattare il commissariamento e la prigione verrebbe controllata direttamente dallo stato. Il governo interviene anche sul decreto flussi, che diviene triennale e privilegia i paesi che fanno accordi di rimpatrio e promuovono politiche attive contro l’emigrazione. Dulcis in fundo, la decisione di ridurre sensibilmente le possibilità di accesso allo status di rifugiato per motivi umanitari. \r\nNe abbiamo parlato con Raffaele, un compagno da sempre in prima fila nelle lotte ai CPR e alle frontiere.\r\n\r\nSabato 18 marzo\r\nCena dei comunardi\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nQuanto costa? Tanto per chi può tanto, meno per chi può meno, il più possibile per sostenere le lotte\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nVenerdì 24 marzo\r\nLa società della sorveglianza\r\nIl controllo totale insito nel trionfante paradigma digitale non viene più percepito come una minaccia alla libertà, ma come un servizio volto a migliorare la vita e realizzare i desideri dell'utente-cittadino. Una presa di potere tanto nel pubblico quanto nel privato che si fonda su un'inedita servitù volontaria in cui siamo noi stessi a dare all'algoritmo-padrone i dati per meglio profilarci. E manipolarci.\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo e autore, per i tipi di Eleuthera, di “Gli algoritmi della politica”\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Marzo 2023","2023-03-12 08:52:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Tempo-200x110.jpg","Anarres del 10 marzo. CPR tra rivolte e repressione. I fascisti al governo. Il decreto “Cutro”...",1678611127,[],[],{"post_content":344,"post_title":348},{"matched_tokens":345,"snippet":346,"value":347},[61,61],"con l’entrata in vigore del \u003Cmark>decreto\u003C/mark> sicurezza nel 2018. 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Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa strage di Cutro e il pacchetto Meloni\r\nA ricordarci la violenza delle frontiere e di chi le custodisce sono i morti che a volte finiscono sul bagnasciuga del nostro paese. I corpi dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne.\r\nÉ successo a Cutro, sulla costa calabrese. \r\nPer giorni il mare ha continuato a restituire i cadaveri di persone annegate perché nessuno le ha soccorse quando la loro nave stracarica si è spezzata in due. \r\nPoi la gang Meloni è sbarcata a Cutro ed ha estratto il coniglio dal cappello: più galera per gli scafisti. Da 20 a 30 anni se qualcuno annega. Trovati i cattivi si procede come locomotive impazzite verso nuove stragi. Poco importa che spesso lo “scafista” sia a sua volta un migrante cooptato con ricatti e minacce. \r\nNon solo. Nel \u003Cmark>decreto\u003C/mark> approvato dal governo nella scenografia di una strage di Stato c’è molto di più. Si torna al piano Minniti di costruire un CPR in ogni regione, raddoppiando il numero delle prigioni per migranti sul territorio. I nuovi CPR potranno essere costruiti aggirando i percorsi autorizzativi.\r\nChi esce di prigione non godrà dell’esile garanzia della convalida del giudice di pace ma passerà direttamente dalla galera al CPR, o, più probabilmente, verrà deportato immediatamente. Se la gestione dei CPR, oggi affidata a privati in appalto, fosse considerata inadeguata, potrebbe scattare il commissariamento e la prigione verrebbe controllata direttamente dallo stato. Il governo interviene anche sul \u003Cmark>decreto\u003C/mark> flussi, che diviene triennale e privilegia i paesi che fanno accordi di rimpatrio e promuovono politiche attive contro l’emigrazione. Dulcis in fundo, la decisione di ridurre sensibilmente le possibilità di accesso allo status di rifugiato per motivi umanitari. \r\nNe abbiamo parlato con Raffaele, un compagno da sempre in prima fila nelle lotte ai CPR e alle frontiere.\r\n\r\nSabato 18 marzo\r\nCena dei comunardi\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nQuanto costa? Tanto per chi può tanto, meno per chi può meno, il più possibile per sostenere le lotte\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nVenerdì 24 marzo\r\nLa società della sorveglianza\r\nIl controllo totale insito nel trionfante paradigma digitale non viene più percepito come una minaccia alla libertà, ma come un servizio volto a migliorare la vita e realizzare i desideri dell'utente-cittadino. Una presa di potere tanto nel pubblico quanto nel privato che si fonda su un'inedita servitù volontaria in cui siamo noi stessi a dare all'algoritmo-padrone i dati per meglio profilarci. E manipolarci.\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo e autore, per i tipi di Eleuthera, di “Gli algoritmi della politica”\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":349,"snippet":350,"value":350},[61],"Anarres del 10 marzo. CPR tra rivolte e repressione. I fascisti al governo. 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Parliamo della stigmatizzazione di alcune pratiche alla luce dei vari tentativi da parte dei governi di tutta Europa (Spagna e Italia in primis) di criminalizzare questo lavoro rifacendosi al cosiddetto modello nordico. La nuova norma, se approvata, penalizzerebbe i clienti della prostituzione e i proprietari di sex club con multe e pene fino a quattro anni di carcere.\r\n\r\n\r\n\r\nDea Anahita è anche una raver e ci fa da ponte alla diretta successiva con l’avocato Gianluca Vitale con il quale parliamo del decreto anti-rave, recentemente varato.\r\n\r\nIl governo ha ritenuto di agire davanti a una «straordinaria necessità e urgenza» di prevenire e contrastare «il fenomeno dei raduni dai quali possa derivare un pericolo per l’ordine o l’incolumità o la salute pubblica».\r\n\r\nDecreto annunciato al primo Consiglio dei ministri, perché? Per dare un segnale di tolleranza zero verso un mondo che ha un approccio diverso a quello della destra (ordine, disciplina, decoro, uso di sostanze) di tutti quei cosiddetti valori di una forza politica conservatrice.\r\n\r\nQuesto segnale viene dato con il solito metodo, trasformando il tutto in un tema di sicurezza e criminalizzando ogni cosa (come fecce Salvini con i blocchi stradali- reclusione da 1 a sei anni - o per i migranti criminalizzando le ONG).\r\n\r\nPopulismo di destra che risponde col carcere a qualsiasi cosa e noi, da anarchici, non auguriamo il carcere neppure alla peggior feccia umana.\r\n\r\n \r\n\r\nGiornale Malandrino - TTSQT - 04/11/2022","4 Novembre 2022","2024-11-22 00:47:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Rave-party_TTSQT_04112022_image_mod-200x110.jpg","Sex work e decreto anti-rave, noi anti decreto! - TuttoSquat 04.11.2022",1667593816,[370],"http://radioblackout.org/tag/tutto-squat-il-giornale-malandrino/",[140],{"post_content":373,"post_title":377},{"matched_tokens":374,"snippet":375,"value":376},[61],"con il quale parliamo del \u003Cmark>decreto\u003C/mark> anti-rave, recentemente varato.\r\n\r\nIl governo","Riprendiamo il discorso iniziato alcune settimane fa sulle lavoratrici e sui lavoratori del sesso con Dea Anahita, sex worker, mistress, appartenente al mondo BDSM e promotrice della libertà del pensiero e delle azioni. 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