","Guerra ai migranti (nelle pieghe della legge sui flussi)","post",1734551607,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/decreto-flussi/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/paesi-sicuri/","http://radioblackout.org/tag/stretta-contro-le-ong/",[66,17,67,68],"decreto flussi","paesi sicuri","stretta contro le ong",{"post_content":70,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":74,"value":75},[72,73],"decreto","flussi","Doveva essere un banale \u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>flussi\u003C/mark> e si è trasformato nell’occasione","Doveva essere un banale \u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>flussi\u003C/mark> e si è trasformato nell’occasione di far passare l’ennesimo pacchetto avvelenato ai danni della gente in viaggio e di chi la sostiene.\r\nLa nuova legge entrata in vigore la scorsa settimana criminalizza ulteriormente le ONG che praticano il soccorso dei migranti in mare: è prevista tra l’altro la confisca definitiva delle navi che fanno soccorso, oltre ad aumentare in maniera importante le sanzioni economiche. Sarà inoltre ridotto da 60 giorni a 10 il termine entro il quale le ONG possono impugnare davanti al Prefetto il provvedimento di fermo amministrativo guadagnato per aver ripescato dei naufraghi.\r\nIl consiglio superiore della magistratura ha dato parere negativo sul trasferimento della competenza sulle domande di asilo alle corti di appello, ma si tratta di un parere non vincolante. Quindi un ulteriore tassello per mettere i bastoni tra le ruote ai rifugiati, liberandosi dei giudici che hanno contestato la liceità delle procedure accelerate per chi viene da un paese ”sicuro”. Meloni, che ha fretta di aprire i CPR in Albania, ha piazzato nel \u003Cmark>decreto\u003C/mark> l’ennesima lista di paesi “sicuri”.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-17-losco-flussi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"Guerra ai migranti (nelle pieghe della legge sui \u003Cmark>flussi\u003C/mark>)",[80,83,85,87],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[72,73],"\u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>flussi\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":17},[],{"matched_tokens":86,"snippet":67},[],{"matched_tokens":88,"snippet":68},[],[90,95,98],{"field":35,"indices":91,"matched_tokens":92,"snippets":94},[47],[93],[72,73],[82],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":74,"value":75},"post_content",[72,73],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],1157451471441625000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":47,"score":106,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":108,"highlight":134,"highlights":160,"text_match":168,"text_match_info":169},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":47,"id":111,"is_sticky":47,"permalink":112,"post_author":50,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":53,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":58,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":129},[44],[46],"48956","http://radioblackout.org/2018/09/la-fabbrica-dei-clandestini/","Ieri il governo ha dato il via libera al decreto legge, che mette insieme le misure sull’immigrazione con quelle contro gli occupanti di case e i movimenti di opposizione sociale.\r\nIl decreto, nella bozza rilasciata dal consiglio dei ministri, ci sono 42 articoli: i primi 16 contengono le misure in materia di immigrazione.\r\n\r\nIl decreto si compone di tre titoli: il primo si occupa di riforma del diritto d’asilo e della cittadinanza, il secondo di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata; e l’ultimo di amministrazione e gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia.\r\n\r\nEcco nel dettaglio le principali misure riguardanti l'immigrazione.\r\n\r\nSTRETTA SUI PERMESSI: Viene abrogato il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da “permessi speciali”. Sei le fattispecie previste: vittime di grave sfruttamento, motivi di salute, violenza domestica, calamità nel paese d'origine, cure mediche, atti di particolare valore civile.\r\nDi fatto diventerà quasi impossibile entrare legalmente nel nostro paese e verranno chiusi tutti gli spiragli rimasti per uscire dalla clandestinità.\r\nDa anni ormai le sanatorie mascherate da “decreto flussi” non vengono più fatte. Chi lavora senza documenti non ha nessuna possibilità di avere un contratto di lavoro che consenta di uscire dal limbo.\r\nLa protezione umanitaria era l’ultimo strumento disponibile.\r\n\r\nPIU' REATI PER REVOCA ASILO: Il decreto amplia la possibilità di negare o revocare la protezione internazionale per i reati di violenza sessuale, lesioni gravi rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. E' prevista inoltre la sospensione della domanda d'asilo in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado.\r\nLa nozione di pericolosità sociale è tanto scivolosa da lasciare ampio arbitrio a chi decide se applicarla o meno. Non solo: l’espulsione dopo una condanna in primo grado, di fatto lede il principio per il quale la condanna diventa effettuale solo dopo il terzo grado di giudizio.\r\nL’introduzione nell’elenco della resistenza a pubblico ufficiale la dice lunga sulla volontà di colpire chiunque protesti, partecipando a manifestazioni o semplicemente ribellandosi ad un sopruso.\r\n\r\nPIU' TEMPO NEI CPR: La durata massima di permanenza nei Centri per il rimpatrio passa da tre a sei mesi. Il decreto prevede anche il \"completamento, adeguamento e ristrutturazione\" dei centri già presenti sul territorio e la \"costruzione\" di altri. Vogliono realizzarne uno in ogni regione. uno in ogni regione. Nel caso di sovraffollamento dei Cpr i migranti in attesa di identificazione possono essere trattenuti anche in \"strutture diverse e idonee nella disponibilità dell'autorità di Pubblica Sicurezza\".\r\n\r\n3,5 MLN SU FONDO RIMPATRI: Per potenziare le attività di rimpatrio, il decreto stanzia 500mila euro per il 2018 e 1,5 milioni per il 2019 e 2020.\r\n\r\nSISTEMA SPRAR: Il decreto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dal sistema Sprar. I richiedenti asilo troveranno invece accoglienza solo nei centri ad essi dedicati (i Cara).\r\n\r\nVIA CITTADINANZA PER REATI TERRORISMO: C'è poi la revoca della cittadinanza italiana a carico dei condannati per reati di terrorismo.\r\n\r\nA queste misure se ne aggiungono altre, miranti a soddisfare l’isteria securitaria del governo: si va dall’introduzione del Taser, alla repressione di chi occupa, sino alla reintroduzione del reato di blocco stradale con pene tra uno e quattro anni.\r\n\r\nIl decreto integra una legislazione che già si prefigura come “diritto penale del nemico e che, sancisce l’equiparazione tra sicurezza e repressione dei migranti e di ogni forma di opposizione politica e sociale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, avvocato da sempre in prima fila a fianco della gente in viaggio.\r\nLa chiacchierata si è estesa al recente blitz contro le roulotte rom di corso Corsica a Torino\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 09 25 Vitale, decreto immigrazione e sicurezza2","25 Settembre 2018","2018-10-03 10:27:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/migranti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"182\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/migranti-300x182.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/migranti-300x182.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/migranti-768x466.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/migranti-1024x621.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La fabbrica dei clandestini",1537887026,[121,122,123,124,62,125,126,127,128],"http://radioblackout.org/tag/cara/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/decreto-immigrazione-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/espulsioni/","http://radioblackout.org/tag/reato-di-blocco-stradale/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/sprar/",[130,15,34,131,17,30,132,133,20],"CARA","espulsioni","rifugiati","salvini",{"post_content":135,"tags":140},{"matched_tokens":136,"snippet":138,"value":139},[72,137],"flussi”","ormai le sanatorie mascherate da “\u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>flussi”\u003C/mark> non vengono più fatte. 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Il primo ministro Letta e il suo vice, nonché ministro dell'interno Alfano, hanno recitato bene la parte del poliziotto buono e di quello cattivo.\r\nIl 22 ottobre, nel corso di un'audizione parlamentare, Letta ha parlato dell'Europa che smarrirebbe le proprie origini se non fosse capace di accogliere profughi, rifugiati ed immigrati. Alfano gli ha fatto eco, ribadendo che in tempi di crisi la priorità è garantire un futuro agli italiani. In questo modo i due hanno accontentato gli umori del proprio elettorato. Nei fatti tuttavia entrambi chiederanno agli altri paesi europei maggiori risorse per l'accoglienza e maggiore impegno nel pattugliamento dei mari, affinché nessuno abbia più la malagrazia di annegare nelle nostre acque territoriali. A questo si aggiunge l'obiettivo di rinforzare gli accordi già esistenti con i paesi della sponda sud del Mediterraneo, perché gestiscano in loco il contrasto e le repressione dell'immigrazione. L'indice è puntato soprattutto contro la Libia, dove il frantumarsi dello Stato in una miriade di poteri territoriali determinati dal prevalere di questa quella milizia rende poco meno facile l'applicazioni degli accordi bilaterali sottoscritti da Prodi e Berlusconi con il regime di Muammar Gheddafi. Nonostante queste falle le galere libiche per immigrati, luoghi di tortura, strupro e compra vendita di ostaggi umani, sono piene di immigrati, soprattutto eritrei. Eritrei come i morti di Lampedusa, eritrei come gli scampati che non hanno potuto assistere la funerale al quale il governo italiano ha invitato i rappresentanti di quello eritreo, lo stesso da cui fuggono quelli che rischiano la vita sui barconi.\r\n\r\nLa Bossi- Fini non è, nè è mai stata, in discussione.\r\n\r\nQuesta legge è una fabbrica di clandestini, poiché, imponendo il contratto di lavoro come condizione all'ottenimento del permesso di soggiorno, di fatto, visto che nessuno viene assunto al buio in un paese lontano, fa sì che tutti, o quasi, entrino illegalmente, lavorando in nero, finché, a caro prezzo e per pochi fortunati, un decreto flussi non permette di fingere un ingresso legale nel paese in cui si vive già da anni. In questo modo i padroni hanno ottenuto manodopera a basso costo, ricattabile e licenziabile a piacimento.\r\n\r\nPer capire meglio l'origine, gli sviluppi e l'applicazione concreta di queste norme razziste, abbiamo sentito l'avvocato Gianluca Vitale, da molti anni in prima fila nella difesa degli immigrati senza carte, che finiscono imbrigliati nelle rete della Bossi-Fini. O, meglio, della Turco-Napolitano-Bossi-Fini.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nVitale","23 Ottobre 2013","2013-10-25 12:03:03","Bossi-Fini. Schiavi per legge",1382535630,[185,186,187],"http://radioblackout.org/tag/bossi-fini/","http://radioblackout.org/tag/reato-di-immigrazione-clandestina/","http://radioblackout.org/tag/turco-napolitano/",[189,190,28],"bossi-fini","reato di immigrazione clandestina",{"post_content":192},{"matched_tokens":193,"snippet":194,"value":195},[72,73],"e per pochi fortunati, un \u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>flussi\u003C/mark> non permette di fingere un","La morte di 359 migranti al largo di Lampedusa ha riaperto il dibattito sulle leggi che stabiliscono le regole per l'ingresso legale di lavoratori stranieri nel nostro paese. Il primo ministro Letta e il suo vice, nonché ministro dell'interno Alfano, hanno recitato bene la parte del poliziotto buono e di quello cattivo.\r\nIl 22 ottobre, nel corso di un'audizione parlamentare, Letta ha parlato dell'Europa che smarrirebbe le proprie origini se non fosse capace di accogliere profughi, rifugiati ed immigrati. 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Apertura strumentale verso i cittadini ucraini, sanatoria tramite i \"flussi\" per le braccia messe a profitto dai padroni, guerra pervasiva contro tutti coloro che non hanno i giusti documenti in tasca, spinti per decreto verso condizioni di precarietà, sfruttamento, detenzione e deportabilità quotidiana. Nata nel 1998 con la legge Turco-Napolitano e per i primi dieci anni gestita dalla Croce Rossa, la macchina della detenzione amministrativa e delle espulsioni è uno dei dispositivi centrali di questo governo a geometrie variabili, con una crescente commistione tra pubblico e privato, tanto che ormai multinazionali come Serco, colosso britannico dell’industria detentiva, hanno il monopolio del settore.\r\n\r\nSuccede però, talvolta, che qualcuno si metta di traverso, così da incepparla questa macchina. Una frattura, una possibilità, si incunea così nel presente asfittico. Ce lo insegna chi, tutti i giorni, dentro alle prigioni, si ribella individualmente e collettivamente, lottando, bruciando la propria gabbia e a volte riuscendo a fuggire, agendo direttamente la propria tensione verso la libertà nonostante il cappio sempre più stretto del controllo e della repressione.\r\n\r\nAltre occasioni si creano, fuori, quando qualcuno decide, con uno slancio di coraggio, di non arrendersi all'ineluttabilità della guerra. Così, spingendo un maniglione antipanico e facendo affidamento sulle proprie gambe, succede qualcosa di stra-ordinario: la rappresentazione del Moloch statale va in frantumi, la sicurezza del principale snodo aeroportuale italiano viene bucata, una deportazione viene bloccata.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con i quattro compagni arrestati mercoledì, oggi ospiti in regia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/malpenza-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Marzo 2024","2024-03-25 15:55:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crepa-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crepa-300x194.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crepa-300x194.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/crepa.jpeg 559w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cogliere l'occasione. Sul blocco di una deportazione a Malpensa",1711381597,[217,218,219,220],"http://radioblackout.org/tag/contro-la-macchina-delle-espulsioni/","http://radioblackout.org/tag/fuoco-ai-cpr/","http://radioblackout.org/tag/liberta/","http://radioblackout.org/tag/malpensa/",[222,223,224,225],"contro la macchina delle espulsioni","fuoco ai CPR","libertà","Malpensa",{"post_content":227},{"matched_tokens":228,"snippet":229,"value":230},[73],"cittadini ucraini, sanatoria tramite i \"\u003Cmark>flussi\u003C/mark>\" per le braccia messe a","Attualmente lo Stato italiano utilizza una geometria di governo variabile nei confronti della popolazione migrante. Apertura strumentale verso i cittadini ucraini, sanatoria tramite i \"\u003Cmark>flussi\u003C/mark>\" per le braccia messe a profitto dai padroni, guerra pervasiva contro tutti coloro che non hanno i giusti documenti in tasca, spinti per \u003Cmark>decreto\u003C/mark> verso condizioni di precarietà, sfruttamento, detenzione e deportabilità quotidiana. Nata nel 1998 con la legge Turco-Napolitano e per i primi dieci anni gestita dalla Croce Rossa, la macchina della detenzione amministrativa e delle espulsioni è uno dei dispositivi centrali di questo governo a geometrie variabili, con una crescente commistione tra pubblico e privato, tanto che ormai multinazionali come Serco, colosso britannico dell’industria detentiva, hanno il monopolio del settore.\r\n\r\nSuccede però, talvolta, che qualcuno si metta di traverso, così da incepparla questa macchina. Una frattura, una possibilità, si incunea così nel presente asfittico. Ce lo insegna chi, tutti i giorni, dentro alle prigioni, si ribella individualmente e collettivamente, lottando, bruciando la propria gabbia e a volte riuscendo a fuggire, agendo direttamente la propria tensione verso la libertà nonostante il cappio sempre più stretto del controllo e della repressione.\r\n\r\nAltre occasioni si creano, fuori, quando qualcuno decide, con uno slancio di coraggio, di non arrendersi all'ineluttabilità della guerra. Così, spingendo un maniglione antipanico e facendo affidamento sulle proprie gambe, succede qualcosa di stra-ordinario: la rappresentazione del Moloch statale va in frantumi, la sicurezza del principale snodo aeroportuale italiano viene bucata, una deportazione viene bloccata.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con i quattro compagni arrestati mercoledì, oggi ospiti in regia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/malpenza-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[232],{"field":96,"matched_tokens":233,"snippet":229,"value":230},[73],1155199671761633300,{"best_field_score":236,"best_field_weight":171,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":237,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"1112386306048","1155199671761633393",{"document":239,"highlight":257,"highlights":262,"text_match":234,"text_match_info":265},{"cat_link":240,"category":241,"comment_count":47,"id":242,"is_sticky":47,"permalink":243,"post_author":50,"post_content":244,"post_date":245,"post_excerpt":53,"post_id":242,"post_modified":246,"post_thumbnail":247,"post_thumbnail_html":248,"post_title":249,"post_type":58,"sort_by_date":250,"tag_links":251,"tags":254},[44],[46],"84088","http://radioblackout.org/2023/10/contro-un-nuovo-cpr-in-piemonte-e-la-guerra-del-governo-ai-migranti/","La guerra del governo Meloni contro i migranti passa anche e soprattutto dal progetto di aprire un nuovo Cpr per ogni regione. I vari giornali piemontesi riportano la notizia dell' ipotesi di costruzione della nuova maxi struttura detentiva da 2 mila posti, all'interno della riserva naturale della Vauda, nel basso canavese a 15 km da Torino, dove già si trova un' immensa area ad ex uso militare. La scelta di questo luogo rientra nella logica del nuovo decreto immigrazione: confinare le persone in luoghi isolati, con una bassa densità abitativa, e fortemente militarizzati.\r\n\r\nTale progetto, non viaggia da solo. Dal decreto \"Cutro\" alla richiesta del pizzino di stato di quasi 5000 euro per non essere rinchiusi all'interno di un Cpr, la formazione di governo dichiara una guerra politica ai migranti, basata sul razzismo e sul classismo di stato, per nascondere le difficoltà, anche di natura internazionale, che ha nel gestire i flussi migratori.\r\n\r\nOpporci a questa violenza statale è necessario. Un'assemblea contro l'apertura del nuovo Cpr, Giovedì 5 Ottobre alle ore 18 a Porta Palazzo, si troverà per discutere ed organizzarsi.\r\n\r\nDi tutto questo ne parliamo con un compagno dell'Assemblea No Cpr di Torino. Ascolta la diretta ai microfoni di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/cpr-4-ott.mp3\"][/audio]","4 Ottobre 2023","2023-10-04 12:40:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-1024x1024.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/photo_2023-10-04_12-31-14.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro un nuovo Cpr in Piemonte e la guerra del governo ai migranti",1696423238,[122,252,253],"http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/",[15,255,256],"migranti","razzismo",{"post_content":258},{"matched_tokens":259,"snippet":260,"value":261},[72],"rientra nella logica del nuovo \u003Cmark>decreto\u003C/mark> immigrazione: confinare le persone in","La guerra del governo Meloni contro i migranti passa anche e soprattutto dal progetto di aprire un nuovo Cpr per ogni regione. 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Un giovane salvadoregno con gli zii da cui abita da un anno sta passando lì la giornata. Aggredito da un ubriaco con una bottiglia rotta viene ferito molto gravemente: perde un occhio e dovrebbe sottoporsi a diversi interventi di chirurgia per sostituire il bulbo con una protesi. Lo Stato italiano non è d'accordo. Il ragazzo, entrato in Italia con visto turistico ed ospite dagli zii, è un clandestino senza documenti\r\n\r\n \r\n\r\nNei suoi confronti viene disposto l'allontanamento coatto. In attesa del ricorso dei suoi legali, deve firmare due volte al giorno. Se verrà deportato non potrà essere essere operato.\r\n\r\nUna vicenda che colpisce per la ferocia burocratica dello Stato che si accanisce contro una persona mutilata, bisognosa di cure.\r\n\r\nUn clandestino, un uomo illegale, non ha diritti, né protezione, è solo un vuoto a perdere di cui disfarsi senza esitare.\r\n\r\n \r\n\r\nLa sua vicenda tuttavia ci ricorda che non c'è nessun modo legale di vivere nel nostro paese, quando scadono i permessi per studio o vacanza o quando si perde un lavoro regolare. Per molti immigrati la clandestinità è la norma, non l'eccezione.\r\n\r\n \r\n\r\nL'unico modo di entrare in Italia con le carte è avere già in tasca un contratto di lavoro, firmato all'ambasciata italiana del proprio paese. Ovviamente nessuno lo ottiene mai: da anni i decreti flussi – sanatorie mascherate – non vengono fatti. Invece il governo moltiplica i dispositivi di controllo e repressione, fa accordi di rimpatrio, per il trattenimento in prigioni in Ciad, Libia, Niger. È l'esternalizzazione della guerra ai poveri, che rischiano morte, torture, sequestri e stupri. Da mesi si moltiplicano le deportazioni dirette con i paesi con cui l'Italia ha stretto accordi.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato che da anni segue migranti e oppositori sociali.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo profittato per fare il punto sull'iter applicativo delle nuove leggi sulla sicurezza urbana e l'immigrazione.\r\n\r\n \r\n\r\nA Milano il sindaco e il prefetto stanno mettendo a punto un piano che fisserà alcune zone rosse urbane, principalmente quelle della movida meneghina, dove la mancanza di “decoro” dei poveri non verrà tollerata.\r\n\r\nA Torino Appendino ha calato la sua carta contro la “movida molesta”, un bel regalo ai localini di San Salvario, del quadrilatero e di piazza Vittorio. I negozietti, i kebabbari, le gastronomie non potranno più vendere birra dopo le 20. Chi, senza troppi soldi, si prendeva due birrette da asporto da consumare con gli amici, sarà obbligato a portarsele calde dalle periferie dove il decreto non vale.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta con Eugenio:\r\n\r\n \r\n\r\n2013 06 13 losco salvadoregno","13 Giugno 2017","2017-06-16 18:47:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/clandestino-col-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/clandestino-col-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/clandestino-col-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/clandestino-col-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/clandestino-col-1024x680.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Aggredito e mutilato. 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Da mesi si moltiplicano le deportazioni dirette con i paesi con cui l'Italia ha stretto accordi.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato che da anni segue migranti e oppositori sociali.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo profittato per fare il punto sull'iter applicativo delle nuove leggi sulla sicurezza urbana e l'immigrazione.\r\n\r\n \r\n\r\nA Milano il sindaco e il prefetto stanno mettendo a punto un piano che fisserà alcune zone rosse urbane, principalmente quelle della movida meneghina, dove la mancanza di “decoro” dei poveri non verrà tollerata.\r\n\r\nA Torino Appendino ha calato la sua carta contro la “movida molesta”, un bel regalo ai localini di San Salvario, del quadrilatero e di piazza Vittorio. I negozietti, i kebabbari, le gastronomie non potranno più vendere birra dopo le 20. 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Dopo una riduzione a 3 mesi stabilita dalla legge europea 2013 bis, il periodo è stato poi nuovamente esteso fino a 180 giorni, con l’entrata in vigore del decreto sicurezza nel 2018. Un decreto del 2020 ha riportato la detenzione a 90 giorni, con la possibilità di estenderla fino ad un massimo di 120.\r\nOggi Meloni intende reintrodurre i sei mesi. Quando uno scenario simile si ripropose una decina d’anni orsono si scatenarono rivolte in tutte le prigioni per migranti. \r\n\r\nI fascisti al governo / seconda puntata\r\nGià la scorsa settimana vi abbiamo proposto una riflessione su come, passo dopo passo, i fascisti al governo stiano entrando a gamba tesa nella scuola, nella cultura, attaccando la libertà delle soggettività non conformi, difendendo gli autori di un pestaggio fascista in un liceo, per non dire delle leggi repressive contro le ONG e le feste libere. E già si profila all’orizzonte il reato di “terrorismo di piazza”. Una svolta autoritaria che si allarga su più fronti ed interroga i movimenti di opposizione sociale sull’enorme difficoltà del momento e sulla necessità di raccogliere le forze per affrontarlo. Negli anni Venti del secolo scorso l’emergere del fascismo fu la risposta alle classi sfruttate ed oppresse che avevano tentato, senza riuscirci, di fare la rivoluzione. Quella attuata dai padroni, con la complicità della monarchia e l’immobilismo dei socialisti fu, nella felice definizione di Luigi Fabbri, una controrivoluzione preventiva.\r\nOggi la situazione è completamente diversa. I fascisti arrivano al potere dopo cinquant’anni dalla stagione di lotta che ha segnato gli anni Sessanta e Settanta, dopo il declino dei movimenti di controglobalizzazione dal basso, dopo la distruzione di ogni sistema di tutele e garanzie che le classi sfruttate avevano ottenuto con le lotte. Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa strage di Cutro e il pacchetto Meloni\r\nA ricordarci la violenza delle frontiere e di chi le custodisce sono i morti che a volte finiscono sul bagnasciuga del nostro paese. I corpi dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne.\r\nÉ successo a Cutro, sulla costa calabrese. \r\nPer giorni il mare ha continuato a restituire i cadaveri di persone annegate perché nessuno le ha soccorse quando la loro nave stracarica si è spezzata in due. \r\nPoi la gang Meloni è sbarcata a Cutro ed ha estratto il coniglio dal cappello: più galera per gli scafisti. Da 20 a 30 anni se qualcuno annega. Trovati i cattivi si procede come locomotive impazzite verso nuove stragi. Poco importa che spesso lo “scafista” sia a sua volta un migrante cooptato con ricatti e minacce. \r\nNon solo. Nel decreto approvato dal governo nella scenografia di una strage di Stato c’è molto di più. Si torna al piano Minniti di costruire un CPR in ogni regione, raddoppiando il numero delle prigioni per migranti sul territorio. I nuovi CPR potranno essere costruiti aggirando i percorsi autorizzativi.\r\nChi esce di prigione non godrà dell’esile garanzia della convalida del giudice di pace ma passerà direttamente dalla galera al CPR, o, più probabilmente, verrà deportato immediatamente. Se la gestione dei CPR, oggi affidata a privati in appalto, fosse considerata inadeguata, potrebbe scattare il commissariamento e la prigione verrebbe controllata direttamente dallo stato. Il governo interviene anche sul decreto flussi, che diviene triennale e privilegia i paesi che fanno accordi di rimpatrio e promuovono politiche attive contro l’emigrazione. 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Per la prima volta dal 1999 questa galera per migranti ha smesso di funzionare.\r\nQuella di Torino è una delle quattro prigioni amministrative che non hanno mai chiuso i battenti, anche quando l’infuriare delle rivolte portò alla quasi totale paralisi questo ingranaggio della macchina delle espulsioni.\r\nLe lotte di questo mese sono state un momento importante di un conflitto durissimo, costato carcere, spostamenti punitivi, botte e deportazione a tantissimi reclusi nell’arco di 25 anni. \r\nIl governo tuttavia non molla e già si profila all’orizzonte un provvedimento che riporterebbe a sei mesi il tempo di trattenimento massimo all’interno del CPR. Una vera e propria condanna detentiva.\r\nNel 1998, quando vennero aperti, la durata massima di detenzione era fissata a 30 giorni, per poi aumentare progressivamente. Nel 2002 con la legge Bossi-Fini, raddoppiò. Nel 2011 venne fissata a 180 giorni. Dopo una riduzione a 3 mesi stabilita dalla legge europea 2013 bis, il periodo è stato poi nuovamente esteso fino a 180 giorni, con l’entrata in vigore del \u003Cmark>decreto\u003C/mark> sicurezza nel 2018. Un \u003Cmark>decreto\u003C/mark> del 2020 ha riportato la detenzione a 90 giorni, con la possibilità di estenderla fino ad un massimo di 120.\r\nOggi Meloni intende reintrodurre i sei mesi. Quando uno scenario simile si ripropose una decina d’anni orsono si scatenarono rivolte in tutte le prigioni per migranti. \r\n\r\nI fascisti al governo / seconda puntata\r\nGià la scorsa settimana vi abbiamo proposto una riflessione su come, passo dopo passo, i fascisti al governo stiano entrando a gamba tesa nella scuola, nella cultura, attaccando la libertà delle soggettività non conformi, difendendo gli autori di un pestaggio fascista in un liceo, per non dire delle leggi repressive contro le ONG e le feste libere. E già si profila all’orizzonte il reato di “terrorismo di piazza”. Una svolta autoritaria che si allarga su più fronti ed interroga i movimenti di opposizione sociale sull’enorme difficoltà del momento e sulla necessità di raccogliere le forze per affrontarlo. Negli anni Venti del secolo scorso l’emergere del fascismo fu la risposta alle classi sfruttate ed oppresse che avevano tentato, senza riuscirci, di fare la rivoluzione. Quella attuata dai padroni, con la complicità della monarchia e l’immobilismo dei socialisti fu, nella felice definizione di Luigi Fabbri, una controrivoluzione preventiva.\r\nOggi la situazione è completamente diversa. I fascisti arrivano al potere dopo cinquant’anni dalla stagione di lotta che ha segnato gli anni Sessanta e Settanta, dopo il declino dei movimenti di controglobalizzazione dal basso, dopo la distruzione di ogni sistema di tutele e garanzie che le classi sfruttate avevano ottenuto con le lotte. Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa strage di Cutro e il pacchetto Meloni\r\nA ricordarci la violenza delle frontiere e di chi le custodisce sono i morti che a volte finiscono sul bagnasciuga del nostro paese. I corpi dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne.\r\nÉ successo a Cutro, sulla costa calabrese. \r\nPer giorni il mare ha continuato a restituire i cadaveri di persone annegate perché nessuno le ha soccorse quando la loro nave stracarica si è spezzata in due. \r\nPoi la gang Meloni è sbarcata a Cutro ed ha estratto il coniglio dal cappello: più galera per gli scafisti. Da 20 a 30 anni se qualcuno annega. Trovati i cattivi si procede come locomotive impazzite verso nuove stragi. Poco importa che spesso lo “scafista” sia a sua volta un migrante cooptato con ricatti e minacce. \r\nNon solo. Nel \u003Cmark>decreto\u003C/mark> approvato dal governo nella scenografia di una strage di Stato c’è molto di più. Si torna al piano Minniti di costruire un CPR in ogni regione, raddoppiando il numero delle prigioni per migranti sul territorio. 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