","La Cassazione boccia il Decreto Sicurezza","post",1751617550,[63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/cassazione/","http://radioblackout.org/tag/decreto-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[67,21,15],"cassazione",{"post_content":69,"post_title":75,"tags":80},{"matched_tokens":70,"snippet":73,"value":74},[71,72],"decreto","sicurezza”","ha pubblicato una relazione sul “\u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>sicurezza”\u003C/mark>, la legge 80 del 9","Venerdì 27 giugno l’ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione ha pubblicato una relazione sul “\u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>sicurezza”\u003C/mark>, la legge 80 del 9 giugno di quest’anno.\r\nIn un testo di ben 129 pagine la Cassazione demolisce l’impianto della nuova legge sia nel metodo – decretazione d’urgenza – sia nel merito – proporzionalità delle pene.\r\nOccorre precisare che spesso la Cassazione redige documenti sulle leggi approvate e questi testi, in se, non hanno alcun potere interdittivo rispetto alle norme approvate, sebbene forniscano elementi di riferimento per gli “addetti ai lavori”.\r\nRispetto al metodo il documento afferma che “non c’era nessuna necessità di procedere con una legiferazione d’urgenza”.\r\nSui contenuti del pacchetto sollevano alcuni dubbi sulla proporzionalità delle pene previste in relazione alla gravità dei reati vecchi e nuovi su cui verte il nuovo complesso di leggi.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/2025-07-01-losco-cassaz-decreto-sicur.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":79,"value":79},[77,78],"Decreto","Sicurezza","La Cassazione boccia il \u003Cmark>Decreto\u003C/mark> \u003Cmark>Sicurezza\u003C/mark>",[81,83,87],{"matched_tokens":82,"snippet":67},[],{"matched_tokens":84,"snippet":86},[71,85],"sicurezza","\u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>",{"matched_tokens":88,"snippet":15},[],[90,96,99],{"field":38,"indices":91,"matched_tokens":93,"snippets":95},[92],1,[94],[71,85],[86],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":79,"value":79},"post_title",[77,78],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":73,"value":74},"post_content",[71,72],1157451471441625000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":28,"num_tokens_dropped":50,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":50},"2211897868544",13,"1157451471441625195",2,{"document":109,"highlight":131,"highlights":155,"text_match":102,"text_match_info":166},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":50,"id":112,"is_sticky":50,"permalink":113,"post_author":29,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":116,"post_id":112,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":60,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":127},[47],[49],"97962","http://radioblackout.org/2025/05/il-decreto-sicurezza-e-il-diritto-penale-del-nemico/","Il 26 maggio il Decreto Sicurezza passerà in discussione alla Camera. Dopo la trasformazione del DDL in Decreto, il governo ha tempo fino al 12 giugno per approvare definitivamente la legge. I tempi sono stretti per opporsi a questo progetto autoritario a cui sta lavorando il governo utilizzando tutti gli strumenti legislativi in suo possesso per evitare lungaggini e discussioni in parlamento.\r\n\r\nLe norme del disegno di legge che intervengono sulle disposizioni penali destano forte preoccupazione anche fra magistrati, avvocati e studiosi di diritto in quanto l'ampliamento del ricorso al diritto penale è in conflitto con i principi di proporzionalità della pena e lede anche alcuni principi costituzionali. Questo mostro giuridico elaborato dal governo e imposto al parlamento con la decretazione d'urgenza peraltro mai giustificata , opera in funzione essenzialmente simbolico-comunicativa, operando un ulteriore spostamento del baricentro delle riforme legislative verso un diritto penale del nemico che si traduce nella repressione di condotte che esprimono dissenso, e colpiscono non i reati in sè ma i soggetti in quanto definiti pericolosi per l'ordine sociale costituito differenziando il codice penale e il codice di procedura penale a seconda della tipologia della persona.\r\n\r\nCon le norme di ipertutela delle forze dell'ordine si manda un chiaro messaggio di impunità verso gli abusi in divisa e s'incoraggia una gestione scriteriata dell'ordine pubblico innestando un processo di bulimia punitiva strumentale al consenso con evidente restringimento della libertà di espressione. Il decreto legge 48/2025 s'inserisce nel contesto dell'armamentario giuridico repressivo che la borghesia italiana fin dalla formazione dello stato unitario e con la repubblica in continuità con l'ordinamento fascista ha utilizzato a piene mani contro le classi subalterne, il dissenso e la critica.\r\n\r\nNe parliamo con l'avvocato Eugenio Losco.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.mp3\"][/audio]","19 Maggio 2025","Il decreto 48/2025 verrà discusso in parlamento il 26 maggio.","2025-05-19 16:56:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-19052025-LOSCO.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","IL DECRETO SICUREZZA E IL DIRITTO PENALE DEL NEMICO.",1747671250,[123,124,125,126,64,65],"http://radioblackout.org/tag/amnistia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/decreto-48-2025/",[128,129,33,130,21,15],"amnistia","carcere","decreto 48/2025",{"post_content":132,"post_title":136,"tags":141},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[77,78],"Il 26 maggio il \u003Cmark>Decreto\u003C/mark> \u003Cmark>Sicurezza\u003C/mark> passerà in discussione alla Camera.","Il 26 maggio il \u003Cmark>Decreto\u003C/mark> \u003Cmark>Sicurezza\u003C/mark> passerà in discussione alla Camera. 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Un provvedimento che limita la libertà di espressione viene imposto con un decreto d'urgenza senza discussione parlamentare millatando un' emergenza fittizia che non esiste nella realtà , ma solo nella necessità di attrezzarsi per reprimere il dissenso in funzione preventiva. Nonostante le annunciate modifiche, restano di fatto tutte le criticità del “pacchetto sicurezza” relative alla inutile introduzione di nuove ipotesi di reato, ai molteplici sproporzionati e ingiustificati aumenti di pena, alla introduzione di aggravanti prive di alcun fondamento razionale, alla criminalizzazione della marginalità e del dissenso, ed alla introduzione di nuove ostatività per l’applicazione di misure alternative alla detenzione. Si tratta di un salto di qualità nella repressione del dissenso che si dota di strumenti atti ad alimentare una concezione panpenalistica del governo della societa'e delle sue contraddizioni, implementando un “Diritto Penale del Nemico” con il fine di differenziare il codice penale e il codice di procedura penale a seconda della tipologia della persona imputata, per il nemico non valgono le regole del diritto, ma quelle della guerra . Il decreto non ha solo un carattere repressivo ma preventivo allo scopo di silenziare il dissenso verso uno stato di guerra che si profila come orrizonte permanente , frutto delle contraddizioni insite nello scontro interimperialista che si prepara anche con gli investimenti massicci a favore del complesso militare industriale a detrimento della spesa sociale .\r\n\r\nNe parliamo con Pietro Basso della rete liberi/e di lottare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/INFO-07042025-PIETRO-BASSO.mp3\"][/audio]","7 Aprile 2025","DECRETO SICUREZZA REPRESSIONE PREVENTIVA.","2025-04-07 18:24:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ddl-sicurezza-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"198\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ddl-sicurezza-300x198.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ddl-sicurezza-300x198.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ddl-sicurezza-768x506.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ddl-sicurezza.jpeg 820w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","IL DECRETO SICUREZZA APPROVATO CON UN COLPO DI MANO DEL GOVERNO .",1744050275,[64,65,182],"http://radioblackout.org/tag/riarmo/",[21,15,184],"riarmo",{"post_content":186,"post_title":191,"tags":194},{"matched_tokens":187,"snippet":189,"value":190},[188,71],"Sicurezza”","Meloni ha approvato il “Pacchetto \u003Cmark>Sicurezza”\u003C/mark>, trasformato in un \u003Cmark>decreto\u003C/mark> legge e dunque sin da","Dopo mesi di proteste , con un colpo di mano in Consiglio dei Ministri il governo Meloni ha approvato il “Pacchetto \u003Cmark>Sicurezza”\u003C/mark>, trasformato in un \u003Cmark>decreto\u003C/mark> legge e dunque sin da subito applicabile. 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Il testo approvato è ancora più pesante del decreto emanato a settembre ed è improbabile che venga modificato in Senato, dove, con ogni probabilità, verrà posta la fiducia.\r\nEugenio Losco, avvocato in prima linea nella difesa di poveri, migranti e oppositori politici e sociali, ha tracciato un quadro sintetico dei vari pezzi che compongono questo durissimo puzzle repressivo.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-13-pacc-sicurezza-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQuesti i punti salienti:\r\nAbolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari che, in via temporanea, verrà concesso solo a persone che rispettino una ridotta casistica di situazioni. La protezione umanitaria viene sostituita da sei tipologie di permessi speciali: per vittime di grave sfruttamento, motivi di salute, violenza domestica, calamità nel Paese d’origine, cure mediche e atti di particolare valore civile. Questo provvedimento è una fabbrica di clandestini.\r\nRevoca del diritto di asilo a chi commette reati; revoca della cittadinanza per chi viene condannato per terrorismo; raddoppio della detenzione amministrativa nei centri per il rimpatrio (CPR) che passa da 90 a 180 giorni. Come ai tempi di Maroni, quando le rivolte, misero in ginocchio il sistema delle prigioni per migranti.\r\nIl testo individua casi specifici nei quali il permesso di soggiorno e la cittadinanza possono essere revocati e gli stranieri espulsi. La protezione internazionale viene negata o sospesa dopo una condanna in primo grado per i reati di violenza sessuale, lesioni gravi e rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato e traffico di droga. Previsti provvedimenti analoghi anche in caso di pericolosità sociale seppure l'immigrato non sia ancora stato condannato.\r\nPer chi, invece, viene condannato in via definitiva per reati di terrorismo è prevista la revoca della cittadinanza acquisita e l'espulsione immediata.\r\nLa drastica riduzione dei progetti di inclusione sociale e integrazione. Solo i titolari di protezione internazionale e i minori non accompagnati hanno diritto a seguire i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dal sistema Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). I richiedenti asilo, inoltre, potranno essere accolti solo nei Cas (Centri di accoglienza secondaria) e nei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo).\r\nCon il pretesto del terrorismo è previsto anche un giro di vite sul noleggio di tir e furgoni.\r\nOltre al pacchetto immigrazione, la legge prevede altre novità: la polizia municipale delle grandi città (più di 100.000 abitanti) verrà dotata di Taser.\r\nCi sarà un secco l'inasprimento delle pene per le occupazioni (da due a quattro anni);l'introduzione del reato di mendicità punito con pene da tre a sei mesi e una cospicua multa. Viene reintrodotto il reato di blocco stradale (che era stato depenalizzato nel 1999), sanzionato, se il fatto è commesso da più persone, con la reclusione da 2 a 12 anni. Bloccare una strada, una ferrovia costerà più caro che mandare all'ospedale qualcuno: un crumiro che forzi con l'auto un picchetto operaio e ferisca qualcuno rischia meno di chi fa il blocco.\r\nNonostante la pluralità e la eterogeneità delle norme contenute nel decreto, è facile notarne la coerenza interna, in sintonia con la scelta governativa di colpire i migranti, gli occupanti di case, chi protesta per le strade.\r\nNelle pieghe del decreto, infatti, recuperando lo spirito di un paio di proposte di legge presentate da alcuni parlamentari del centro-destra nella scorsa legislatura, vi sono anche delle norme che si occupano del blocco della circolazione su strade e autostrade.\r\nViene reintrodotto il reato di blocco stradale (che era stato depenalizzato nel 1999), sanzionato, se il fatto è commesso da più persone, con la pena della reclusione da 2 a 12 anni.\r\nLa natura squisitamente di classe del provvedimento emerge prepotentemente.","13 Novembre 2018","2018-11-13 13:41:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/poveri-1280x640-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/poveri-1280x640-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/poveri-1280x640-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/poveri-1280x640-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/poveri-1280x640-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/poveri-1280x640.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Guerra ai poveri: il pacchetto sicurezza del governo",1542116448,[227,228,229,230,231,64,232],"http://radioblackout.org/tag/abolizione-della-protezione-umanitaria/","http://radioblackout.org/tag/blocco-stradale/","http://radioblackout.org/tag/carcere-per-chi-occupa/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/daspo/","http://radioblackout.org/tag/raddoppio-detenzione-amministrativa/",[234,235,236,18,237,21,238],"abolizione della protezione umanitaria","blocco stradale","carcere per chi occupa","daspo","raddoppio detenzione amministrativa",{"post_content":240,"post_title":244,"tags":247},{"matched_tokens":241,"snippet":242,"value":243},[71,85],"il senato ha approvato il \u003Cmark>decreto\u003C/mark> legge \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, con 163 sì e 59","Il 7 novembre il senato ha approvato il \u003Cmark>decreto\u003C/mark> legge \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark>, con 163 sì e 59 no, dopo che il governo aveva posto la fiducia al testo.\r\nSono 40 gli articoli del dl che ora andrà in discussione alla Camera. 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I richiedenti asilo, inoltre, potranno essere accolti solo nei Cas (Centri di accoglienza secondaria) e nei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo).\r\nCon il pretesto del terrorismo è previsto anche un giro di vite sul noleggio di tir e furgoni.\r\nOltre al pacchetto immigrazione, la legge prevede altre novità: la polizia municipale delle grandi città (più di 100.000 abitanti) verrà dotata di Taser.\r\nCi sarà un secco l'inasprimento delle pene per le occupazioni (da due a quattro anni);l'introduzione del reato di mendicità punito con pene da tre a sei mesi e una cospicua multa. Viene reintrodotto il reato di blocco stradale (che era stato depenalizzato nel 1999), sanzionato, se il fatto è commesso da più persone, con la reclusione da 2 a 12 anni. Bloccare una strada, una ferrovia costerà più caro che mandare all'ospedale qualcuno: un crumiro che forzi con l'auto un picchetto operaio e ferisca qualcuno rischia meno di chi fa il blocco.\r\nNonostante la pluralità e la eterogeneità delle norme contenute nel \u003Cmark>decreto\u003C/mark>, è facile notarne la coerenza interna, in sintonia con la scelta governativa di colpire i migranti, gli occupanti di case, chi protesta per le strade.\r\nNelle pieghe del \u003Cmark>decreto\u003C/mark>, infatti, recuperando lo spirito di un paio di proposte di legge presentate da alcuni parlamentari del centro-destra nella scorsa legislatura, vi sono anche delle norme che si occupano del blocco della circolazione su strade e autostrade.\r\nViene reintrodotto il reato di blocco stradale (che era stato depenalizzato nel 1999), sanzionato, se il fatto è commesso da più persone, con la pena della reclusione da 2 a 12 anni.\r\nLa natura squisitamente di classe del provvedimento emerge prepotentemente.",{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":246},[85],"Guerra ai poveri: il pacchetto \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> del governo",[248,250,252,254,256,258,260],{"matched_tokens":249,"snippet":234},[],{"matched_tokens":251,"snippet":235},[],{"matched_tokens":253,"snippet":236},[],{"matched_tokens":255,"snippet":18},[],{"matched_tokens":257,"snippet":237},[],{"matched_tokens":259,"snippet":86},[71,85],{"matched_tokens":261,"snippet":238},[],[263,269,271],{"field":38,"indices":264,"matched_tokens":266,"snippets":268},[265],5,[267],[71,85],[86],{"field":100,"matched_tokens":270,"snippet":242,"value":243},[71,85],{"field":97,"matched_tokens":272,"snippet":246,"value":246},[85],{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":28,"num_tokens_dropped":50,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":50},{"document":275,"highlight":299,"highlights":319,"text_match":102,"text_match_info":327},{"cat_link":276,"category":277,"comment_count":50,"id":278,"is_sticky":50,"permalink":279,"post_author":29,"post_content":280,"post_date":281,"post_excerpt":55,"post_id":278,"post_modified":282,"post_thumbnail":283,"post_thumbnail_html":284,"post_title":285,"post_type":60,"sort_by_date":286,"tag_links":287,"tags":293},[47],[49],"52414","http://radioblackout.org/2019/02/8-febbraio-asilo-occupato/","Aggiornamento delle ore 11.30\r\n\r\nTre compagni sono scesi dal tetto un'ora fa, informano che dentro all'Asilo operai con particolare zelo per le commesse degli sbirri stanno lavorando di buona lena per sigillare tutto, murare ogni varco, rendere la struttura inutilizzabile. Due hanno già raggiunto il presidio sotto mentre Larry è in arresto per l'accusa dell'associazione sovversiva.\r\nGli altri tre stanno scendendo in questo momento.\r\nSotto il presidio continua.\r\n\r\nL'appuntamento è alle 20:30 all'Edera, in via Pianezza 115, per parlare del corteo di domani!\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo sentito Gianluca Vitale per un commento a caldo, da un punto di vista giuridico, sulla morsa repressiva ordita dal governo pentastellato cittadino contro l'Asilo, in piena sintonia con i dettami del Decreto Sicurezza salviniano. Tanto repressione contro una lotta specifica, quella contro i CPR, e contro gli/le anarchic*, quanto tassello di una guerra che l'amministrazione di Torino sta portando avanti da tempo contro tutto ciò che è considerato illegale, indecoroso e non estraibile in termini di valore capitalistico. 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Due le proposte, Verona e Roma, vivace e interessante il dibattito, che ha saputo eludere le pressioni a chiudere con mozioni e voti, per arrivare. con pazienza e forza ad un percorso maggiormente condiviso.\r\nImportante la lotta contro gli attacchi che in ogni dove colpiscono la libertà di scelta delle donne.\r\nPer la manifestazione nazionale è stata scelta Roma, ma tutte si sono impegnate a sostenere il corteo del 13 ottobre a Verona\r\nAltrettanto significativa la disamina del decreto sicurezza e il rifiuto netto di leggi liberticide e razziste in nome della \"tutela\" delle donne.\r\nIl disegno di legge Pillon su divorzio e responsabilità genitoriali sarà oggetto di una campagna sui vari territori, nella consapevolezza che il rifiuto di una normativa che penalizzerebbe inevitabilmente le donne, rendendole maggiormente ricattabili nel liberarsi di relazioni violente, deve tuttavia fuggire il rischio di trasformarsi nella difesa del ruolo materno imposto dal patriarcato.\r\nL'assemblea finale della rete Non una di Meno ha deciso uno «stato di agitazione permanente» fino allo all'8 marzo.\r\nSull'8 marzo e lo sciopero femminista un ampio stralcio dal testo di sintesi con cui si è chiusa dell'assemblea: \"Il nostro è un discorso che parte dalla libertà e dalla differenza per darle una forza politica, perché quella differenza stabilisce la linea dello schieramento. Di fronte a un uso sistematico delle gerarchie, che dice che la lotta contro la violenza sulle donne giustifica il razzismo o che alcuni possono godere di un po’ di benessere solo se altri sono esclusi, noi siamo le uniche a prendere chiaramente parola e lo sciopero è la pratica che ci permette di affermare questa posizione. Lo sciopero è lo spazio che permette a chiunque rifiuti di essere violentata, sfruttata e oppressa di essere protagonista e prendere parola.\r\nLa discussione su che cosa sia sciopero femminista deve essere perciò portata avanti continuamente e sistematicamente, perché noi lo sciopero femminista lo stiamo imparando nella pratica. Non esiste una definizione o un modello, lo sciopero femminista rompe i modelli. Non riguarda solo la produzione anche se non abbiamo mai rinunciato a entrare nei luoghi di lavoro, ma riguarda anche il lavoro riproduttivo e la riproduzione di tutta la società, perché sciopero significa rifiutare i ruoli e le posizioni che ci vengono imposti e di accettarli a testa bassa.\r\nDobbiamo pensare che cosa significa dare visibilità al carattere femminista dello sciopero, e questo impegno è associato allo stato di agitazione permanente. Arriviamo all’8 marzo facendo in modo che quell’appuntamento sia imperdibile per chiunque ha deciso che non accetta queste condizioni, per chiunque non accetta la violenza come pratica ordinaria di riproduzione della società, o che non accetta il razzismo praticato in proprio nome. Dobbiamo farlo facendo dello sciopero un momento di esplosione, il momento culminante di questa battaglia. Questo ci permette di essere all’altezza della speranza espressa nell’appello che convocava questa assemblea: che “Non una di meno”, sia, perché può continuare a esserlo, un grido di liberazione per tutte e tutti.\"\r\n\r\nQuesti i principali appuntamenti:\r\n13 ottobre - Contro l'attacco alla libertà di scelta delle donne su maternità ed aborto corteo a Verona\r\n10 novembre - giornata di iniziative contro il disegno di legge Pillon\r\n24 novembre - manifestazione contro la violenza sulle donne a Roma\r\n25 novembre - assemblea nazionale a Roma\r\n8 marzo - sciopero femminista con manifestazioni territoriali\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Patrizia, una compagna di NUDM che ha partecipato alla due giorni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 10 08 patrizia ass nudm","9 Ottobre 2018","2018-10-10 21:47:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-768x471.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-1024x628.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2.jpg 1500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Bologna. 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Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, i massacri degli alewiti in Siria, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano dal Sudan al Congo, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nI paesi europei, indeboliti da tre anni di guerra e dal conseguente aumento della spesa energetica, reagiscono al repentino mutamento nella politica estera statunitense con un processo di riarmo, che potrebbe aprire a nuove pericolose escalation belliche.\r\nLa guerra non è più così lontana come un tempo.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nLa propaganda bellica targata UE\r\nIl 2 aprile il Parlamento ha approvato una risoluzione \"sull'attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune\"\r\nTra le tante cose al punto 164 si legge:\r\n\"è necessaria una comprensione più ampia, tra i cittadini dell'UE, delle minacce e dei rischi per la sicurezza al fine di sviluppare una comprensione condivisa e un allineamento delle percezioni delle minacce in tutta Europa e di creare una nozione globale di difesa europea; sottolinea altresì che garantire un sostegno da parte delle istituzioni democratiche e, di conseguenza, dei cittadini è essenziale per sviluppare una difesa dell'UE efficace e coerente a lungo termine, cosa che richiede un dibattito pubblico informato; invita l'UE e i suoi Stati membri a mettere a punto programmi educativi e di sensibilizzazione, in particolare per i giovani, volti a migliorare le conoscenze e a facilitare i dibattiti sulla sicurezza, la difesa e l'importanza delle forze armate, e a rafforzare la resilienza e la preparazione delle società alle sfide in materia di sicurezza, consentendo nel contempo un maggiore controllo e scrutinio pubblico e democratico del settore della difesa; invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare tali programmi nel quadro dello scudo europeo per la democrazia, seguendo il modello di programmi nazionali come l'iniziativa svedese di emergenza civile\"\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\n5 milioni in marcia contro Trump e il suo mondo\r\nIl ciclone Trump comincia a trovare ostacoli lungo il percorso.\r\nLe imponenti manifestazioni che hanno attraversato gli States il 5 aprile sono il segnale del raggrumarsi di un’opposizione dal basso all’ondata reazionaria scatenata dal presidente statunitense.\r\nAbbiamo provato ad analizzare questo movimento per comprenderne le potenzialità, con uno sguardo alle dinamiche dello scontro di classe\r\nCe ne ha parlato Robertino Barbieri\r\n\r\nDecreto sicurezza. 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Un “oltre” che secondo alcuni porta ad altro dall’umano; secondo altri è invece una sorta di superumanesimo.\r\nIn queste settimane si è parlato molto in città e in radio di tecnologia, transumanesimo, ma molto poco di capitalismo, rivoluzione, autonomia del soggetti. \r\nNoi ci chiediamo: è possibile una critica radicale ma non tecnofobica della tecnologia?\r\nAbbiamo introdotto la questione nella scorsa puntata di Anarres, ci torniamo con Francesco Codello, pedagogista e anarchico, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”.\r\n\r\nGabbie, torture e sudari. L’Italia secondo il decreto sicurezza Bis del ministro dell’Interno leghista\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nGeografie della rivoluzione sociale\r\nLo spazio non è un luogo neutro: le mappe tracciate sulla carta, sono la rappresentazione a colori e righe di un dominio che si incide nei corpi e nelle vite di tutti. Lo spazio del dominio e lo spazio di libertà emergono nella loro irriducibile differenza grazie alla geografia sociale.\r\nLanciato per la prima volta nel XIX secolo dai geografi anarchici Reclus e Kropotkin, il termine “geografia sociale” all'epoca era sinonimo di “geografia socialista”, ossia sostanzialmente anarchica. 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Il secolare dibattito su natura e cultura oggi assume nuove forme, in relazione alle grandi trasformazioni che già oggi consentono di parlare di oltrepassamento dell’umano. Un “oltre” che secondo alcuni porta ad altro dall’umano; secondo altri è invece una sorta di superumanesimo.\r\nIn queste settimane si è parlato molto in città e in radio di tecnologia, transumanesimo, ma molto poco di capitalismo, rivoluzione, autonomia del soggetti. \r\nNoi ci chiediamo: è possibile una critica radicale ma non tecnofobica della tecnologia?\r\nAbbiamo introdotto la questione nella scorsa puntata di Anarres, ci torniamo con Francesco Codello, pedagogista e anarchico, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”.\r\n\r\nGabbie, torture e sudari. 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Da diversi autori è stato poi utilizzato con finalità non sempre rilevanti dal punto di vista della trasformazione sociale.\r\nDaremo uno sguardo alla storia, prima di discutere numerosi casi di applicazione di saperi critici, che ci mostrano come spazi e luoghi sono concetti da cui non può prescindere un’analisi sociale e politica che miri alla trasformazione della società.\r\nGli “spazi subalterni” possono essere allo stesso tempo teatro dell'oppressione o di resistenza e sovversione.\r\nFederico Ferretti, docente di geografia all’università di Dublino, ci aiuterà a comprendere la narrazione spaziale sulle periferie del mondo e le migrazioni in un intreccio tra sociologia ed antropologia.\r\n\r\nGiovedì 30 maggio\r\nore 16 in via Po 16\r\nUna libertà senza confini\r\nLa violenza sulle donne è un fatto politico. Portiamo in piazza una libertà che non chiede tutele, ma si arma della forza del mutuo appoggio e dell’azione diretta\r\npunto info, giochi antisessisti, mostra e tanto altro…\r\nWild C.A.T – Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\n\r\nSabato 1 giugno / Domenica 2 giugno\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\nDue giorni di informazione e lotta contro il militarismo\r\npromuove l’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nPunto info contro le frontiere al Balon\r\nDomenica 2 giugno\r\nPresidio contro la cerimonia militarista in piazza Castello\r\nAppuntamento alle 16,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":494,"snippet":495,"value":495},[71,85],"Anarres del 17 maggio. Geografie della rivoluzione. Tecnologia, natura e cultura. 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RIOTS: SPERIMENTAZIONE DI ARCHITETTURE AUTORITARIE\r\n\r\nPartiamo da un articolo di incarcernation.com sulla militarizzazione dei rastrellamenti di persone migranti e dell'ordine pubblico, osserviamo il ruolo delle armi “non-letali” (in particolare i fucili da paintball) e arriviamo alla normalizzazione della letalità del Taser in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_LA-Riots_Paintball.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPALANTIR, I RASTRELLAMENTI DELL’ICE E LA MODELLAZIONE DEL GOVERNO AMERICANO\r\n\r\nIl ruolo dei software basati su AI di Palantir nella pianificazione di rastrellamenti e deportazioni si accompagna alla sua colonizzazione politica dell’apparato governativo statunitense.\r\n\r\nMike Gallagher, direttore del settore difesa di Palantir, invoca le leggi antiterrorismo contro chi contesta il ruolo della sua azienda nel genocidio di Gaza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_Palantir-ICE-codepink.mp3\"][/audio]","9 Giugno 2025","2025-06-10 07:21:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/BCUPCB_marassi-iceMOD-200x110.jpg","ORRORE E RIVOLTA A MARASSI - ART 31: SERVIZI SEGRETI - L.A. 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nCPR. Tra rivolte e stretta repressiva \r\nA Torino il CPR è chiuso di fatto: le rivolte di febbraio lo hanno completamente distrutto. Per la prima volta dal 1999 questa galera per migranti ha smesso di funzionare.\r\nQuella di Torino è una delle quattro prigioni amministrative che non hanno mai chiuso i battenti, anche quando l’infuriare delle rivolte portò alla quasi totale paralisi questo ingranaggio della macchina delle espulsioni.\r\nLe lotte di questo mese sono state un momento importante di un conflitto durissimo, costato carcere, spostamenti punitivi, botte e deportazione a tantissimi reclusi nell’arco di 25 anni. \r\nIl governo tuttavia non molla e già si profila all’orizzonte un provvedimento che riporterebbe a sei mesi il tempo di trattenimento massimo all’interno del CPR. Una vera e propria condanna detentiva.\r\nNel 1998, quando vennero aperti, la durata massima di detenzione era fissata a 30 giorni, per poi aumentare progressivamente. Nel 2002 con la legge Bossi-Fini, raddoppiò. Nel 2011 venne fissata a 180 giorni. 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Una svolta autoritaria che si allarga su più fronti ed interroga i movimenti di opposizione sociale sull’enorme difficoltà del momento e sulla necessità di raccogliere le forze per affrontarlo. Negli anni Venti del secolo scorso l’emergere del fascismo fu la risposta alle classi sfruttate ed oppresse che avevano tentato, senza riuscirci, di fare la rivoluzione. Quella attuata dai padroni, con la complicità della monarchia e l’immobilismo dei socialisti fu, nella felice definizione di Luigi Fabbri, una controrivoluzione preventiva.\r\nOggi la situazione è completamente diversa. I fascisti arrivano al potere dopo cinquant’anni dalla stagione di lotta che ha segnato gli anni Sessanta e Settanta, dopo il declino dei movimenti di controglobalizzazione dal basso, dopo la distruzione di ogni sistema di tutele e garanzie che le classi sfruttate avevano ottenuto con le lotte. Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa strage di Cutro e il pacchetto Meloni\r\nA ricordarci la violenza delle frontiere e di chi le custodisce sono i morti che a volte finiscono sul bagnasciuga del nostro paese. I corpi dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne.\r\nÉ successo a Cutro, sulla costa calabrese. \r\nPer giorni il mare ha continuato a restituire i cadaveri di persone annegate perché nessuno le ha soccorse quando la loro nave stracarica si è spezzata in due. \r\nPoi la gang Meloni è sbarcata a Cutro ed ha estratto il coniglio dal cappello: più galera per gli scafisti. Da 20 a 30 anni se qualcuno annega. Trovati i cattivi si procede come locomotive impazzite verso nuove stragi. Poco importa che spesso lo “scafista” sia a sua volta un migrante cooptato con ricatti e minacce. \r\nNon solo. Nel decreto approvato dal governo nella scenografia di una strage di Stato c’è molto di più. Si torna al piano Minniti di costruire un CPR in ogni regione, raddoppiando il numero delle prigioni per migranti sul territorio. I nuovi CPR potranno essere costruiti aggirando i percorsi autorizzativi.\r\nChi esce di prigione non godrà dell’esile garanzia della convalida del giudice di pace ma passerà direttamente dalla galera al CPR, o, più probabilmente, verrà deportato immediatamente. Se la gestione dei CPR, oggi affidata a privati in appalto, fosse considerata inadeguata, potrebbe scattare il commissariamento e la prigione verrebbe controllata direttamente dallo stato. Il governo interviene anche sul decreto flussi, che diviene triennale e privilegia i paesi che fanno accordi di rimpatrio e promuovono politiche attive contro l’emigrazione. Dulcis in fundo, la decisione di ridurre sensibilmente le possibilità di accesso allo status di rifugiato per motivi umanitari. \r\nNe abbiamo parlato con Raffaele, un compagno da sempre in prima fila nelle lotte ai CPR e alle frontiere.\r\n\r\nSabato 18 marzo\r\nCena dei comunardi\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nQuanto costa? Tanto per chi può tanto, meno per chi può meno, il più possibile per sostenere le lotte\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nVenerdì 24 marzo\r\nLa società della sorveglianza\r\nIl controllo totale insito nel trionfante paradigma digitale non viene più percepito come una minaccia alla libertà, ma come un servizio volto a migliorare la vita e realizzare i desideri dell'utente-cittadino. Una presa di potere tanto nel pubblico quanto nel privato che si fonda su un'inedita servitù volontaria in cui siamo noi stessi a dare all'algoritmo-padrone i dati per meglio profilarci. E manipolarci.\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo e autore, per i tipi di Eleuthera, di “Gli algoritmi della politica”\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Marzo 2023","2023-03-12 08:52:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Tempo-200x110.jpg","Anarres del 10 marzo. CPR tra rivolte e repressione. I fascisti al governo. Il decreto “Cutro”...",1678611127,[],[],{"post_content":584,"post_title":588},{"matched_tokens":585,"snippet":586,"value":587},[71,85,71],"con l’entrata in vigore del \u003Cmark>decreto\u003C/mark> \u003Cmark>sicurezza\u003C/mark> nel 2018. 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Per la prima volta dal 1999 questa galera per migranti ha smesso di funzionare.\r\nQuella di Torino è una delle quattro prigioni amministrative che non hanno mai chiuso i battenti, anche quando l’infuriare delle rivolte portò alla quasi totale paralisi questo ingranaggio della macchina delle espulsioni.\r\nLe lotte di questo mese sono state un momento importante di un conflitto durissimo, costato carcere, spostamenti punitivi, botte e deportazione a tantissimi reclusi nell’arco di 25 anni. \r\nIl governo tuttavia non molla e già si profila all’orizzonte un provvedimento che riporterebbe a sei mesi il tempo di trattenimento massimo all’interno del CPR. Una vera e propria condanna detentiva.\r\nNel 1998, quando vennero aperti, la durata massima di detenzione era fissata a 30 giorni, per poi aumentare progressivamente. Nel 2002 con la legge Bossi-Fini, raddoppiò. Nel 2011 venne fissata a 180 giorni. 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E già si profila all’orizzonte il reato di “terrorismo di piazza”. Una svolta autoritaria che si allarga su più fronti ed interroga i movimenti di opposizione sociale sull’enorme difficoltà del momento e sulla necessità di raccogliere le forze per affrontarlo. Negli anni Venti del secolo scorso l’emergere del fascismo fu la risposta alle classi sfruttate ed oppresse che avevano tentato, senza riuscirci, di fare la rivoluzione. Quella attuata dai padroni, con la complicità della monarchia e l’immobilismo dei socialisti fu, nella felice definizione di Luigi Fabbri, una controrivoluzione preventiva.\r\nOggi la situazione è completamente diversa. I fascisti arrivano al potere dopo cinquant’anni dalla stagione di lotta che ha segnato gli anni Sessanta e Settanta, dopo il declino dei movimenti di controglobalizzazione dal basso, dopo la distruzione di ogni sistema di tutele e garanzie che le classi sfruttate avevano ottenuto con le lotte. Lotte vincenti anche perché aspiravano ad andare ben oltre il recinto della sinistra riformista. \r\nOggi i fascisti al governo rappresentano la risposta reattiva e reazionaria alla grande paura che ha investito la classe media e le parti alte dalla classe lavoratrice di fronte a processi di finanziarizzazione e globalizzazione che non lasciano più spazio per la tutela di nessuno. Neppure di chi, per scelta e per condizione sociale, si è sempre trovato a proprio agio nell’ordine sociale liberale e capitalista.\r\nI fascisti al governo non possono e non vogliono rispondere a quelle paure: non gli resta che giocare le uniche carte a loro disposizione. La prima è l’attacco alla modernità attraverso la riaffermazione di una feroce logica patriarcale, quella dei figli per la patria, quella che nega il lungo processo di emersione delle soggettività non conformi, quella che punta ad affermare una logica essenzialista. La seconda è l’attacco a testa bassa contro i movimenti di opposizione sociale, i migranti, le culture non mercificate. Oggi l’ampio consenso di cui gode il governo potrà essere scalfito se salterà il tappo che tiene compressa da ormai troppo tempo la questione sociale, se ci sarà convergenza tra le soggettività sotto attacco, se si riuscirà, con processi di solidarietà e mutuo appoggio a rompere la fascinazione per la folle corsa del capitalismo verso la distruzione. \r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa strage di Cutro e il pacchetto Meloni\r\nA ricordarci la violenza delle frontiere e di chi le custodisce sono i morti che a volte finiscono sul bagnasciuga del nostro paese. I corpi dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne.\r\nÉ successo a Cutro, sulla costa calabrese. \r\nPer giorni il mare ha continuato a restituire i cadaveri di persone annegate perché nessuno le ha soccorse quando la loro nave stracarica si è spezzata in due. \r\nPoi la gang Meloni è sbarcata a Cutro ed ha estratto il coniglio dal cappello: più galera per gli scafisti. Da 20 a 30 anni se qualcuno annega. Trovati i cattivi si procede come locomotive impazzite verso nuove stragi. Poco importa che spesso lo “scafista” sia a sua volta un migrante cooptato con ricatti e minacce. \r\nNon solo. Nel \u003Cmark>decreto\u003C/mark> approvato dal governo nella scenografia di una strage di Stato c’è molto di più. Si torna al piano Minniti di costruire un CPR in ogni regione, raddoppiando il numero delle prigioni per migranti sul territorio. I nuovi CPR potranno essere costruiti aggirando i percorsi autorizzativi.\r\nChi esce di prigione non godrà dell’esile garanzia della convalida del giudice di pace ma passerà direttamente dalla galera al CPR, o, più probabilmente, verrà deportato immediatamente. Se la gestione dei CPR, oggi affidata a privati in appalto, fosse considerata inadeguata, potrebbe scattare il commissariamento e la prigione verrebbe controllata direttamente dallo stato. Il governo interviene anche sul \u003Cmark>decreto\u003C/mark> flussi, che diviene triennale e privilegia i paesi che fanno accordi di rimpatrio e promuovono politiche attive contro l’emigrazione. Dulcis in fundo, la decisione di ridurre sensibilmente le possibilità di accesso allo status di rifugiato per motivi umanitari. \r\nNe abbiamo parlato con Raffaele, un compagno da sempre in prima fila nelle lotte ai CPR e alle frontiere.\r\n\r\nSabato 18 marzo\r\nCena dei comunardi\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte antimilitariste\r\nQuanto costa? Tanto per chi può tanto, meno per chi può meno, il più possibile per sostenere le lotte\r\nper prenotazioni:\r\nantimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nVenerdì 24 marzo\r\nLa società della sorveglianza\r\nIl controllo totale insito nel trionfante paradigma digitale non viene più percepito come una minaccia alla libertà, ma come un servizio volto a migliorare la vita e realizzare i desideri dell'utente-cittadino. Una presa di potere tanto nel pubblico quanto nel privato che si fonda su un'inedita servitù volontaria in cui siamo noi stessi a dare all'algoritmo-padrone i dati per meglio profilarci. E manipolarci.\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nInterverrà Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo e autore, per i tipi di Eleuthera, di “Gli algoritmi della politica”\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":589,"snippet":590,"value":590},[71],"Anarres del 10 marzo. CPR tra rivolte e repressione. I fascisti al governo. 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Laboratorio per l'autogestione”, VUMSEC (Voglio Un Mondo Senza Carcere\"), Assemblea e Cassa Anticarceraria di Palermo\r\n\r\nMaggiori info logistiche su alavo.noblogs.org\r\n\r\n \r\n\r\nDRONI CINESI PER ESPELLERE E STERMINARE LA POPOLAZIONE DI GAZA\r\n\r\nLeggiamo e commentiamo alcuni estratti da un articolo recentemente pubblicato su +972Magazine e Local Call dove si descrive la conversione per scopi letali di droni cinesi, impiegati dall’esercito israeliano per sfollare e sterminare la popolazione di Gaza.\r\n\r\nUn contesto dal quale emergono la dimensione tardo-capitalista del crowdfunding di guerra, l’utilizzo di droni per scopi a cavallo tra lo sterminio e il crowd control, la gamification della letalità:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_droniEVO_gaza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","16 Luglio 2025","2025-07-16 08:58:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_smcv-madonie-200x110.jpg","ANALISI PROCESSO SANTA MARIA CAPUA VETERE - 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