","Sequestro Iuventa e collaborazioni italo-libiche: tasselli della guerra contro i migranti","post",1506879354,[51,52,53,54],"http://radioblackout.org/tag/flussi-migratori/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/minniti/","http://radioblackout.org/tag/ong/",[22,20,18,12],{"post_content":57},{"matched_tokens":58,"snippet":61,"value":62},[59,60],"Defend","Europe","appunto i due testimoni e \u003Cmark>Defend\u003C/mark> \u003Cmark>Europe\u003C/mark>, il gruppo della nave identitaria","Da agosto la Procura trapanese sta portando avanti una campagna di criminalizzazione dell'operato delle Ong nel mar Mediterraneo. Oltre a dover sottoscrivere un codice di comportamento per poter soccorrere in mare, codice che alcune sigle si sono rifiutate di firmare visto che prevede anche l'obbligo di avere a bordo personale della guardia costiera, alcune Ong si sono viste bloccare i mezzi a causa di inchieste giudiziarie create ad hoc, come analizzato in un recente articolo dal titolo emblematico \"Dalla guerra ai migranti alla guerra alle ong. Lo stato di emergenza è la regola\".\r\n\r\n \r\n\r\nÈ questo il caso che ha portato al sequestro della nave Iuventa di proprietà dell'ong Jugend Rettet, che dovrà inoltre rispondere in Tribunale del reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Questa indagine nasconde qualcosa di torbido e pericoloso come svela un'inchiesta di Famiglia Cristiana che ha palesato il ruolo di due contractors privati che lavoravano sull'imbarcazione e che hanno fornito informazioni direttamente all'Aise, i servizi segreti esteri. L'inchiesta parla poi dei legami tra l’IMI security service, di cui facevano parte appunto i due testimoni e \u003Cmark>Defend\u003C/mark> \u003Cmark>Europe\u003C/mark>, il gruppo della nave identitaria C-star che da quest'estate disturba le Ong nelle operazioni di soccorso in mare. Una vicenda melmosa che rimarca i legami di collaborazione pericolosa tra servizi segreti, agenzie di sicurezza privata e destra estrema.\r\n\r\nE mentre il governo reprime le Ong non smette di agire contro le persone che vogliono raggiungere l'Europa. Attraverso il Ministro Unico Minniti si siglano accordi di natura militare ed economica con i Paesi di provenienza o transizione, come quelli firmati con la Libia che prevedono tra il resto anche l'addestramento da parte italiana del personale militare libico. E tutto ciò per spostare sempre più lontano i confini d'Europa e allontanare dagli occhi dell'opinione pubblica occidentale lo scempio della guerra combattuta contro i migranti lasciati morire nei deserti africani, nei lager libici o sulle coste; insomma ovunque, purché non sia in terra \u003Cmark>europe\u003C/mark>a e sotto i nostri occhi.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo intervistato Antonio Mazzeo per un commento.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nUnknown",[64],{"field":65,"matched_tokens":66,"snippet":61,"value":62},"post_content",[59,60],1157451471441100800,{"best_field_score":69,"best_field_weight":70,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":37,"score":71,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":37},"2211897868288",14,"1157451471441100913",{"document":73,"highlight":90,"highlights":99,"text_match":105,"text_match_info":106},{"cat_link":74,"category":75,"comment_count":37,"id":76,"is_sticky":37,"permalink":77,"post_author":40,"post_content":78,"post_date":79,"post_excerpt":43,"post_id":76,"post_modified":80,"post_thumbnail":81,"post_thumbnail_html":82,"post_title":83,"post_type":48,"sort_by_date":84,"tag_links":85,"tags":89},[34],[36],"55928","http://radioblackout.org/2019/10/milano-defend-rojava/","Sabato 26 Ottobre a Milano si è tenuto un corteo in opposizione all'aggressione dello stato turco contro l'esperienza del Confederalismo Democratico nel Rojava. L'operazione, che vede l'esercito turco affiancato da milizie jihadiste, è in corso dal sei ottobre, dopo l'avvallo del presidente statunitense Trump, e ha visto decine di migliaia di profughi in fuga dalla violenta aggressione. L'invasione, mascherata da \"lotta contro il terrorismo\" da parte del governo di Ankara, si sta svolgendo anche con l'utilizzo di armi chimiche, quali il fosforo bianco, nei confronti di città densamente popolate. La Turchia è un paese NATO e riceve dai paesi europei ingenti finanziamenti economici per la gestione dei flussi di profughi e forniture militari che permettono alle forze armate di Erdogan di operare.\r\n\r\nIl corteo ha visto la partecipazione di migliaia di solidali da tutto il centro-nord, con decine di pullman arrivati nella città meneghina, che hanno attraversato tutto il centro di Milano per arrivare di fronte al consolato turco, protetto da un ingente dispositivo poliziesco.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Hazal Koyuncuer, esponente della Comunità Curda Milanese.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/2019.10.29-hazal-corteo-milano-26-10.mp3\"][/audio]","29 Ottobre 2019","2019-10-29 12:59:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/milano_corteo_kurdistan-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/milano_corteo_kurdistan-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/milano_corteo_kurdistan-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/milano_corteo_kurdistan-768x434.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/milano_corteo_kurdistan.jpg 958w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Milano. 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A questo attacco, che ha causato la morte di 109 civili in tre giorni, è seguita una risposta di Israele che ha bombardato fino nei pressi del palazzo presidenziale di Damasco, dichiarando di voler difendere la comunità Drusa.\r\n\r\nProviamo a fare chiarezza intorno a questi eventi e osservali tramite una lente più ampia.\r\n\r\nI Drusi sono una comunità che prevalentemente insediata in tre distretti della regione più a Sud della Siria. Sono arabi di una minoranza che ha aderito a un pensiero esoterico e che crede nella reincarnazione. I drusi sono discendenti di una corrente sciita ismaelita. Hanno una società civile laica, ma le figure religiose svolgono un ruolo politico centrale. Hanno conquistato anche loro un'indipendenza di fatto già sotto il governo di Bashar al Assad e hanno ottenuto con il nuovo governo di Al-Sahara un accordo simile a quello stipulato con le SDF per la Siria del Nord Est, in cui si prevede un'integrazione delle forze armate con quelle del governo centrale, ma la polizia locale sarà composta esclusivamente da residenti della comunità drusa; verso una forma di governo decentralizzata. 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Il suo obiettivo però non è ovviamente questo: non vuole una Siria unita ma anzi vuole espandere il proprio controllo nel Medio Oriente. È , insomma, il più ampio e storico progetto della Grande Israele.\r\n\r\nUn'altra potenza che ha le stesse mire di controllo è la Turchia, che nei suoi desideri di espansione, entra in un conflitto che si fa sempre più palese con l'entità sionista. E questo episodio che ha coinvolto la comunità drusa ne è l'esempio. 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Il suo obiettivo però non è ovviamente questo: non vuole una Siria unita ma anzi vuole espandere il proprio controllo nel Medio Oriente. È , insomma, il più ampio e storico progetto della Grande Israele.\r\n\r\nUn'altra potenza che ha le stesse mire di controllo è la Turchia, che nei suoi desideri di espansione, entra in un conflitto che si fa sempre più palese con l'entità sionista. E questo episodio che ha coinvolto la comunità drusa ne è l'esempio. Sarebbe infatti lo stato Turco, maggiore sostenitore di HTS, attraverso il MIT (cioè i servizi segreti) ad aver diffuso un falso vocale attribuito ad un leader druso in cui insulta il profeta Maometto: è stata questa la scusa per scatenare le rappresaglie contro la comunità che, lo ricordiamo, ha causato decide e decine di morti in pochi giorni e che secondo la Turchia, rappresenta un'alleato di Israele nella regione.\r\n\r\nLa fase politica che stiamo vivendo vede il Medio Oriente come epicentro della Terza Guerra Mondiale: è da li che le forze del patriarcato, del capitalismo e degli stati nazioni si contendono l'egemonia sulla gestione delle risorse energetiche e del dominio politico che ne deriva. Attraverso l'Arabia Saudita e Israele, gli Stati Uniti d'America e la Nato espandono il loro controllo dell'area, dalla striscia di Gaza, alla Siria, all'Iran; allo stesso tempo, la Turchia, un tempo principale garante degli interessi Nato e Statunitensi in tutto il Medio Oriente, viene esclusa da questo scacchiere geopolitico capitalista e teme la guerra che Israele sta conducendo; cerca così da un lato di contrapporsi al progetto Israeliano espandendo la guerra e dall'altro cerca nuove alleanze con un'Unione \u003Cmark>Europe\u003C/mark>a che, nel frattempo, ha deciso di correre al riarmo.\r\n\r\nNon a caso Erdogan è volato a Roma per aggiudicarsi nuovi accordi per facilitare la collaborazione tra l'industria bellica italiana e quella turca. E' infatti di pochi giorni fa (29 aprile) il summit Italia-Turchia tenutosi a Roma, in cui si sono discussi e sanciti undici accordi di cooperazione bilaterale tra i due Paesi, una parte dei quali riguarda l’industria della guerra; il più importante tra questi è l’accordo di collaborazione tra l’azienda di armamenti italiana Leonardo e quella turca Baykar per la costruzione di droni militari, in 4 differenti siti industriali in Italia, uno dei quali avrà sede a Torino.\r\n\r\nIn questo quadro risulta ancora più urgente sostenere la resistenza dei popoli dell'Amministrazione Autonoma della Siria del Nord - Est. La caduta di Assad ha aperto nuove prospettive: compagni e compagne hanno iniziato a spostarsi in tutta la Siria per sostenere la nascita in tutto il Paese di comitati popolari e locali, anche tra le comunità Druse e Alawite. Con l'obiettivo di espandere il metodo di organizzazione dal basso e di massa verso il Confederalismo democratico usato nella Siria del Nord Est, per una siria unita e democratica. La rivoluzione del Rojava è la via per una soluzione politica al caos mediorientale e l'unica alternativa concreta e radicale contro le forze del capitalismo e del patriarcato.\r\n\r\nLa resistenza alla diga di Tishreen, di cui festeggiamo finalmente la fine dell'assedio, è stata in questi mesi la dimostrazione concreta e il simbolo della forza che la società organizzata può esprimere per difendersi, anche davanti agli attacchi degli eserciti di stati nazione ben più equipaggiati militarmente. 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