","Alluvioni, mutamento climatico, dissesto idrogeologico","post",1602009778,[60,61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/alluvioni/","http://radioblackout.org/tag/cambiamento-climatico/","http://radioblackout.org/tag/clima/","http://radioblackout.org/tag/consumo-di-suolo/","http://radioblackout.org/tag/deforestazione/",[23,33,15,66,29],"consumo di suolo",{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[29],"di CO2 nell'atmosfera e la \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark>. Questa crescita negli ultimi anni","Le recenti alluvioni in Piemonte e in Liguria, dove in un paio di giorni è scesa la stessa acqua di un anno, sono la prevedibile conseguenza dell'accelerazione catastrofica di diversi elementi concomitanti.\r\nIl mutamento climatico, il consumo di suolo, la cementificazione dei corsi d'acqua, il moltiplicarsi dissennato di edifici nelle aree di esondazione di fiumi e torrenti.\r\n\r\nPremessa necessaria.\r\nC'è una importante differenza tra la meteorologia e la climatologia.\r\nLa prima si occupa di fare previsioni a breve termine: analizza i fenomeni fisici giornalieri e si avvale di satelliti, radar e modelli matematici, che permettono di stilare una previsione affidabile a breve scadenza su una specifica area geografica.\r\n\r\nLa climatologia studia le variazioni climatiche sul lungo periodo. Provare a fare una media, basandosi su quantità variabili, è molto più difficile, anche se alcuni elementi macroscopici appaiono ormai innegabili. Tra questi c'è il riscaldamento globale dovuto principalmente e due elementi: la crescita di immissioni di CO2 nell'atmosfera e la \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark>. Questa crescita negli ultimi anni è stata esponenziale, tale da essere incomparabile con fenomeni analoghi avvenuti in passato. In questo caso è la velocità del mutamento a fare la differenza e a rendere sempre più difficile correre ai ripari.\r\nSe teniamo conto dell’effetto feedback, la situazione appare inquietante. L’aumento delle temperature produce lo scioglimento dei ghiacci e, quindi, aumentano ancora le temperature. Il riscaldamento dei mari aumenta l’evaporazione, quindi aumentano le piogge.\r\nOggi subiamo le conseguenze delle scelte fatte 20 o 30 fa. Domani, anche se all'improvviso vi fosse un'inversione di tendenza globale, avremmo comunque un ulteriore innalzamento delle temperature.\r\nImpossibile fermare una valanga che precipita: possiamo però creare le condizioni che arginino altre valanghe.\r\nMa attenzione. Sisifo, nella sua fatica ripetuta in eterno, spinge sempre lo stesso pesantissimo masso. A noi invece, ogni anno che passa, tocca spingere un masso più grande e più greve, rischiando di esserne schiacciati.\r\nFuor di metafora. Il tempo di agire era ieri, ma se non invertiamo rotta i fenomeni innescati potrebbero diventare sempre più distruttivi ed inarrestabili.\r\nMa. Le catastrofi rendono. La logica capitalista, che sempre più bada al profitto immediato, senza badare alle conseguenze, accelera anziché frenare di fronte al mutamento climatico, alle conseguenze del consumo di suolo e dell’antropizzazione senza limiti.\r\nAttenzione. C’è chi parla di “vendetta della natura”. Non esiste una natura stabile e capace di autoregolarsi in base a meccanismi di conservazione del sistema nel suo insieme. La “natura” muta e non vi vendica: la responsabilità della crescita esponenziale delle temperature e, quindi, delle catastrofi, è interamente umana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Guido, meteorologo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020-10-06-clima-guido.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 10 06 clima guido",[73,75,77,79,81],{"matched_tokens":74,"snippet":23},[],{"matched_tokens":76,"snippet":33},[],{"matched_tokens":78,"snippet":15},[],{"matched_tokens":80,"snippet":66},[],{"matched_tokens":82,"snippet":83},[29],"\u003Cmark>deforestazione\u003C/mark>",[85,91],{"field":34,"indices":86,"matched_tokens":88,"snippets":90},[87],4,[89],[29],[83],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":70,"value":71},"post_content",[29],578730123365712000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":46,"score":99,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":101,"highlight":118,"highlights":122,"text_match":126,"text_match_info":127},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":46,"id":104,"is_sticky":46,"permalink":105,"post_author":49,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":52,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":57,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":117},[43],[45],"88659","http://radioblackout.org/2024/04/puglia-sulla-deforestazione-voluta-dalla-porche/","Scendendo verso sud, da Berlino a Bologna, fino a Nardò, si moltiplicano le azioni in difesa di alberi e boschi. Nella cittadina pugliese in provincia di Lecce è presente la (NTC), costruito negli anni '70 dalla FIAT e dal 2012 in mano alla Porche Engineering. È composto da un anello di 12 km di strade asfaltate (denominato Nardò ring) e da una parte di strade sterrate. Questo cerchio dal diametro di 4 km è stato costruito su 700 ettari di campi e boschi. L'intera area è normalmente chiusa al pubblico per motivi di segretezza aziendale. In quanto all'ambiente circostante, la pista di prova confina, e in parte vi si sovrappone, con la Riserva Regionale Orientata \"Palude del Conte e Dune Costiere, in cui sono presenti molti habitat e specie protetti, come una lecceta di 200 ettari. \r\n\r\nNonostante questo, il 10 agosto 2023 è stata divulgata la notizia dell'approvazione, da parte di Regione e Comuni, di un Accordo di Programma in cui è stato reinserito l'ampliamento dell'impianto automobilistico in nome di una \"pubblica utilità\". L'ampliamento prevede \"l’adeguamento e miglioramento delle piste esistenti, la realizzazione di nuove piste di prova e di nuovi fabbricati all’interno dell’area di proprietà NTC nonché opere di riconosciuto interesse pubblico sia all’interno che all’esterno dell’area di proprietà NTC” nonché presunte opere di “interesse pubblico”, che però avranno più utilità per la Porche stessa che per gli abitanti del luogo. Nei fatti andrà a distruggere più di 200 ettari di bosco, con gravi danni ambientali, e all'esproprio di campi, come denunciano il Comitato Custodi del bosco d'Arneo e i 134 proprietari terrieri che hanno ricevuto dalla Regione l'avviso del procedimento di espropriazione.\r\n\r\nIl progetto di ampliamente è però stato bocciato dalla Commissione Europea per l'impatto negativo sugli habitat naturali, seguita dalla Regione Puglia che ne ha sospeso i lavori. Eppure era stata proprio la Regione ad approvare questa ennessima opera ecocida.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gabriella del Comitato Custodi del bosco d'Arneo:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Bosco.Porche.10.04.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl comunicato del Comitato:\r\nAmpliamento pista Porche\r\n ","10 Aprile 2024","2024-04-10 13:20:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/b2-Das-Prüfgelände-des-Nardò-Technical-Centers-im-Überblick-1887212401.jpg 1935w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Puglia: sulla deforestazione voluta dalla Porche",1712755220,[114,115,116],"http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/nardo/","http://radioblackout.org/tag/porche/",[21,19,17],{"post_title":119},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":121},[29],"Puglia: sulla \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark> voluta dalla Porche",[123],{"field":124,"matched_tokens":125,"snippet":121,"value":121},"post_title",[29],578730123365187700,{"best_field_score":128,"best_field_weight":129,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":130,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":132,"highlight":146,"highlights":150,"text_match":126,"text_match_info":153},{"cat_link":133,"category":134,"comment_count":46,"id":135,"is_sticky":46,"permalink":136,"post_author":49,"post_content":137,"post_date":138,"post_excerpt":52,"post_id":135,"post_modified":139,"post_thumbnail":140,"post_thumbnail_html":141,"post_title":142,"post_type":57,"sort_by_date":143,"tag_links":144,"tags":145},[43],[45],"29746","http://radioblackout.org/2015/05/proteste-contro-la-deforestazione-in-romania/","Sabato 9 maggio in Romania ci sono state grandi manifestazioni in 25 città, dove migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro la massiccia deforestazione selvaggia e illegale che da anni viene portata avanti nel paese ed attraverso cui si realizzano forme di neo-colonialismo economico. Due fattori di medio-lungo periodo hanno scatenato le proteste a livello locale: la prima è la posizione di quasi-monopolio della multinazionale austrica Holzindustrie Schweighofer nel settore del legname, la quale attualmente processa 3 milioni m³/anno di legno a cui vorrebbe aggiungere un altro milione di m³ e che nei suoi stabilimenti fa ampio utilizzo di legname tagliato illegalmente. La stessa multinazionale ha inoltre fatto pressioni sul governo per togliere dal codice forestale il limite del 30% di sfruttamento per ciascuna specie di albero. La seconda questione è legata alla problematica e contesa riconsegna delle proprietà forestali ai vecchi proprietari dopo la nazionalizzazione degli anni '50 e '60.\r\n\r\nPer il prossimo sabato è prevista un'altra mobilitazione a livello nazionale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alexandru\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nalexandru_deforestazione romania","11 Maggio 2015","2015-05-12 19:02:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/terMITA-Schweighofer-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/terMITA-Schweighofer-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/terMITA-Schweighofer-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/terMITA-Schweighofer.jpg 678w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Proteste contro la deforestazione in Romania",1431356797,[],[],{"post_title":147},{"matched_tokens":148,"snippet":149,"value":149},[29],"Proteste contro la \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark> in Romania",[151],{"field":124,"matched_tokens":152,"snippet":149,"value":149},[29],{"best_field_score":128,"best_field_weight":129,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":130,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":155,"highlight":169,"highlights":174,"text_match":126,"text_match_info":177},{"cat_link":156,"category":157,"comment_count":46,"id":158,"is_sticky":46,"permalink":159,"post_author":49,"post_content":160,"post_date":161,"post_excerpt":52,"post_id":158,"post_modified":162,"post_thumbnail":163,"post_thumbnail_html":164,"post_title":165,"post_type":57,"sort_by_date":166,"tag_links":167,"tags":168},[43],[45],"61415","http://radioblackout.org/2020/06/la-necropolitica-in-brasile-e-in-argentina-differenze-e-similitudini/","In questo primo appuntamento di corrispondenze sudamericane abbiamo sentito Susi, dall'Argentina e Fiammetta, dal Brasile.\r\nEntrambi i paesi affrontano delle condizioni politiche e/o economiche particolarmente drammatiche, se l'Argentina è stata costretta a dichiarare nuovamente default, e il lockdown rende le condizioni di vita sempre più critiche, in Brasile lo scenario è a dir poco surreale: connivenza e complicità del governo con emergenti gruppi neonazisti, profondo disprezzo per minoranze etniche e popoli nativi, omicidi di stato, ascesa di posizioni sociali ultraconservatrici e, immancabilmente, politiche economiche ultraliberiste.\r\nPartendo da alcuni nuclei tematici (covid e lockdown, politiche sociali ed economiche, questioni di genere) per dare l'input all'analisi, abbiamo poi lasciato che le interlocutrici mettessero autonomamente a confronto i due paesi per incrociare delle prospettive dall'interno e ottenere una resa più nitida del contesto.\r\n\r\nNe è scaturito un interessante dialogo da cui emergono simili problematiche con sviluppi spesso diversi e conseguenze comunque drammatiche; si è cominciato ovviamente dalla pandemia, che in entrambi i casi ha visto un'escalation di militarizzazione\r\n\r\nBrasile e Argentina a confronto su militarizzazione e covid\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/fiammetta_susi_01_militarizzazione-covid.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi conseguenza, a fronte delle repressioni e dei sistemi di coercizione si è passati a araccontare delle mobilitazioni, m anche dello sfruttamento da parte del governo – in particolare di quello nazista di Blsonaro – di sfruttare l'occasione per trasformare il paese in un incubo iperliberista, con al devastazione dell'ambiente, la deforestazione (comune a entrambi i paesi) e l'aiuto ai latifondisti e agli allevatori, con il consueto corollario di attacco ai nativi\r\n\r\nmobilitazioni_deforestazione_nativi_schiavismo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/fiammetta_susi_02_mobilitazioni_deforestazione_nativi_schiavismo_02.mp3\"][/audio]\r\n\r\nesistono poi addirittura video che documentano l'assenza di scrupoli e lo stato spione. L'unica speranza rimane la vivacità della lotta femminista in paesi dove l'aborto non esiste, è sotto attacco, i femminicidi in epoca di quarantena sono moltiplicati e il movimento delle donne è uno dei pochi appigli per sperare di arginare il machismo, l'autoritarismo, il patriarcato, il militarismo...\r\n\r\nvideo-Moro_schedature-Macri_differenze-lotte_femminismo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/video-Moro_schedature-Macri_differenze-lotte_femminismo_03.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","14 Giugno 2020","2020-06-14 01:22:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMAGEM_NOTICIA_1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMAGEM_NOTICIA_1-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMAGEM_NOTICIA_1-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMAGEM_NOTICIA_1-768x427.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMAGEM_NOTICIA_1-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/IMAGEM_NOTICIA_1.jpg 900w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La necropolitica in Brasile e in Argentina, differenze e similitudini",1592097763,[],[],{"post_content":170},{"matched_tokens":171,"snippet":172,"value":173},[29],"con al devastazione dell'ambiente, la \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark> (comune a entrambi i paesi)","In questo primo appuntamento di corrispondenze sudamericane abbiamo sentito Susi, dall'Argentina e Fiammetta, dal Brasile.\r\nEntrambi i paesi affrontano delle condizioni politiche e/o economiche particolarmente drammatiche, se l'Argentina è stata costretta a dichiarare nuovamente default, e il lockdown rende le condizioni di vita sempre più critiche, in Brasile lo scenario è a dir poco surreale: connivenza e complicità del governo con emergenti gruppi neonazisti, profondo disprezzo per minoranze etniche e popoli nativi, omicidi di stato, ascesa di posizioni sociali ultraconservatrici e, immancabilmente, politiche economiche ultraliberiste.\r\nPartendo da alcuni nuclei tematici (covid e lockdown, politiche sociali ed economiche, questioni di genere) per dare l'input all'analisi, abbiamo poi lasciato che le interlocutrici mettessero autonomamente a confronto i due paesi per incrociare delle prospettive dall'interno e ottenere una resa più nitida del contesto.\r\n\r\nNe è scaturito un interessante dialogo da cui emergono simili problematiche con sviluppi spesso diversi e conseguenze comunque drammatiche; si è cominciato ovviamente dalla pandemia, che in entrambi i casi ha visto un'escalation di militarizzazione\r\n\r\nBrasile e Argentina a confronto su militarizzazione e covid\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/fiammetta_susi_01_militarizzazione-covid.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi conseguenza, a fronte delle repressioni e dei sistemi di coercizione si è passati a araccontare delle mobilitazioni, m anche dello sfruttamento da parte del governo – in particolare di quello nazista di Blsonaro – di sfruttare l'occasione per trasformare il paese in un incubo iperliberista, con al devastazione dell'ambiente, la \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark> (comune a entrambi i paesi) e l'aiuto ai latifondisti e agli allevatori, con il consueto corollario di attacco ai nativi\r\n\r\nmobilitazioni_deforestazione_nativi_schiavismo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/fiammetta_susi_02_mobilitazioni_deforestazione_nativi_schiavismo_02.mp3\"][/audio]\r\n\r\nesistono poi addirittura video che documentano l'assenza di scrupoli e lo stato spione. 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Come il governo ha presentato le misure? Come ha reagito la popolazione, con alle spalle due anni di esperienze di lotta nei gilet gialli?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/diretta-francia-covid19.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #17\r\n\r\nContinuando a riflettere su come vanno le cose per gli ultimi, i dimenticati, gli esclusi della società, un interessante chiacchierata con Lorenzo Camoletto del Gruppo Abele: com'è la situazione dei drop in? e dei Seri? come stanno affrontando la situazione le persone con dipendenze e senza fissa dimora?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Lorenzocamoletto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE nel carcere delle Vallette le cose come stanno andando? ne abbiamo parlato con Luca Abbà\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lucaabbà.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #15\r\n\r\nPrendendo spunto dall'articolo \"Coronavirus in Africa: cosa rischiano i debitori della Cina\", dove si sostiene che \"l’epidemia del coronavirus in Africa non solo potrebbe rivelarsi tragica considerando l’ampia densità di popolazione e povertà del continente, ma per altro verso richiedere gli aiuti internazionali potrebbe ridurre alcune regioni profondamente indebitate a diventare ufficialmente colonie asiatiche: è proprio il caso del Kenya e dell’Etiopia, tra i maggiori creditori della Cina\", abbiamo cercato di avere uno sguardo su cosa sta accadendo nel continente africano, dove è in corso un pericoloso aumento dei contagi, specialmente in Sudafrica.\r\nAscolta una prima testimonianza dal Rwanda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/WhatsApp-Audio-2020-03-24-at-12.46.17-online-audio-converter.com_.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #11\r\n\r\nNonostante le scuole siano chiuse, la didattica prosegue e gli/le insegnanti continuano a lavorare. C'è, però, chi non ce la fa più a stare dietro alle forme telematiche della didattica ai tempi del Coronavirus. A tutto questo, si aggiunge il problema della retribuzione. La testimonianza di un'insegnante:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/audio-insegnante.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE chi una cosa non ce l'ha? La testimonianza di alcune lavoratrici dei dormitori di Torino:\r\n\r\n[audio ogg=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/WhatsApp-Audio-2020-03-21-at-15.15.57.ogg\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[audio ogg=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/WhatsApp-Audio-2020-03-21-at-15.16.10.ogg\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nI rider di Torino interrompono la loro attività lavorativa per portare del cibo a chi è senza casa. Ne abbiamo parlato con una rider:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/rider-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nStriscioni per la libertà è un'iniziativa nata all'interno dell'Edera Squat. L'invito è quello di appendere fuori dai balconi uno striscione di solidarietà con tutti i detenuti e le detenute. Ne abbiamo parlato con un compagno dell'Edera Squat:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/edera.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNon andrà tutto bene. E' il titolo di un articolo che racconta la diffusione del virus e del suo legame con inquinamento, abbassamento delle difese immunitarie, iperurbanizzazione, deforestazione e altri aspetti legati allo sfruttamento intensivo della terra. Ascolta la diretta con l'autore Gianluca Garetti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/intervista-andrà-male.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #10\r\n\r\n#stattaccuort - aggiornamenti da quel di Napoli:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/alessio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\ne di conseguenza un contributo molto ispirato sul piano esistenziale:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_19_giorgio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl punto sulla situazione dei contadini con la stretta su mercati e vendita al dettaglio contenuta negli ultimi decreti. Un momento di estrema difficoltà da parte di allevatori e agricoltori incastrati tra l'impossibilità di fermarsi davanti al naturale proseguo dei cicli stagionali e la prospettiva di non guadagnare alcunché per un periodo ancora indefinito, nell'attuale silenzio delle istituzioni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Garbarino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE dalla tragica situazione della sanità milanese una testimonianza di un'operatrice, vieppiù infervorata in un climax di rabbia e indignazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_19_sanità_milanese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #9\r\n\r\nNel giorno in cui il governatore Fontana minaccia di diventare aggressivo (sic) e di vietare le uscite all'aperto, tracciando gli spostamenti dei residenti in Lombardia attraverso i cellulari, non si scorgono segnali di miglioramento complessivo nel paziente Italia. Ma le conseguenze socio economiche del coronavirus si stanno propagando per l'Europa. Di seguito la testimonianza di un ascoltatore da Amsterdam, dove, oltre alle code davanti ai coffeeshop, il crudo sapore di darwinismo sociale olandese comincia a filtrare, sia attraverso voci degli stessi politici, sia dalle drastiche misure adottate in questi giorni da KLM che sta licenziando migliaia di dipendenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/olandese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAnche la situazione nelle carceri a livello europeo seguire l'andamento del propagarsi virale: La scorsa settimana le rivolte in Italia, di questa settimana invece le notizie dei primi contagi e il propagarsi dell'incertezza per la condizione dei detenuti. La Spagna e la Francia stanno per raggiungerci in questa triste escalation, come raccontano queste testimonianze di Radio Onda d'urto.\r\n\r\nNel rapido scomparire di tutele e diritti per tutti, che ne sarà, ad esempio dei tossicodipendenti? Tra algebra del bisogno e carenze strutturali, dovrà pur esistere una forma di mediazione che tenga in qualche modo conto di queste persone, che in Italia sono tante. Oppure le lasceremo morire, smantellando gli ultimi pezzi di questo già precario apparato? In che modo anni di leggi liberticide in materia di droghe hanno contribuito a corrodere alla base qualunque possibile alternativa alla detenzione di migliaia di persone con dipendenze, atomizzando nelle già sovraffollate carceri una popolazione bisognosa, con le conseguenze che stiamo vedendo? Ne abbiamo parlato con una operatrice del settore\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/operatrice_sert.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Torino le richieste delle associazioni sono state in qualche modo accolte e i dormitori sono aperti, ma il personale di diverse altre strutture sembra non avere ancora tutti gli strumenti per affrontare l'emergenza. Le tutele lavorative per gli operatori sono scarse, con orizzonti prossimi di cassa integrazione, le mascherine scarseggiano e l'incertezza sui protocolli da seguire sembra essere piuttosto diffusa, causata dal caos continuo di nuove disposizioni. Ma lo sguardo è rivolto necessariamente anche agli utenti di questi servizi. Ne abbiamo parlato con una operatrice di comunità per disabili medio gravi, dove la fragile condizione dell'utenza è aggravata dalla quarantena forzata e dal continuo rincorrersi dei cambiamenti legislativi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lalla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine abbiamo gettato uno sguardo a scenari economici, discutendo con un redattore della radio di attualità legata agli operatori del settore ma anche di futuri possibili e inesorabili ricadute su tutti noi. Compresa la possibile fine del denaro contante.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/operaorefinanziario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #8\r\n\r\nControllo e repressione si fanno sempre più asfissianti a Torino, arrivando nei cortili dei palazzi, fino alle porte di casa. La municipale inizia ad entrare nei condomini per controllare residenze e domicili.\r\nAscolta una testimonianza arrivata ai nostri microfoni questo pomeriggio dal quartiere Aurora:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Retata-Via-Aosta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMancano le mascherine, scatta la protesta spontanea. Dalle 6 di questa mattina al Carrefour h24 di corso Montecucco, uno dei più grandi nella zona ovest di Torino, le lavoratrici e i lavoratori hanno incrociato le braccia rifiutandosi di iniziare il turno. Sono poi spuntate delle mascherine e lo sciopero è rientrato, ma per chi protesta i problemi non sono certo risolti: \"Che senso ha ora tenere aperto la notte - dicono - riduciamo gli orari e riduciamo le occasioni di contagio. Noi stiamo sempre aperti. Carrefour persegue solo il profitto e il business in questo momento?\". Il supermercato è uno dei primi ad aver avviato l'apertura totale in città.\r\nDalla GDO alla logistica, continuano a moltiplicarsi le mobilitazioni spontanee di chi è sfruttato: vicino a Piacenza è infatti in corso uno sciopero nel megahub Amazon di Castel San Giovanni, per l'assenza di misure di sicurezza per chi è costretto a lavorare. Sono 1.100 i dipendenti che si sono fermati .\r\nAscolta un commento a caldo di Stefano della CUB Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/stefcub.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl decreto \"Cura Italia\" approvato ieri ha stanziato 85 milioni per agevolare le scuole nel dotarsi di piattaforme e di strumenti digitali per la didattica a distanza, una modalità di organizzazione dell'istruzione pubblica intrinsecamente classista e attorno a cui ruota un florido business per i giganti privati del digitale.\r\nAscolta la testimonianza di una professoressa, che ha sollevato le criticità della scuola telematica....\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ConsiderazioniScuola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n...e quella di due studenti torinesi, che questa emergenza non la vogliono pagare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/scuola-studente.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Paolo-Gobetti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #7\r\n\r\n#stagaloeucc - aggiornamenti da quel di Milano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/stagaloch2-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #6\r\n\r\nAscolta la testimonianza di Luca, NOTAV, detenuto semilibero al carcere delle Vallette di Torino, dove ai tempi del virus la semilibertà è sempre meno libera:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Luca-Abbà.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSe la tecnologia potesse proteggerti da una pandemia, la useresti? Dovrebbe prendere ogni tipo di tua informazione personale: il tuo nome, i tuoi contatti, le informazioni demografiche, ma potrebbe tenerti \"al sicuro\". Ai tempi di Covid-19 questa è una domanda a cui in diversi territori si sta rispondendo - con l'imposizione autoritaria o con il \"libero\" consenso democratico - attraverso la diffusione di dispositivi tecnologici propri di un capitalismo della sorveglianza. Dalla Cina, alla Corea del Sud, a Seul, passando per il Canada, fino all'Italia, dove gli scenari sono tutt'altro che rassicuranti: quali sono le implicazioni future di queste tecnologie?\r\nNe abbiamo parlato con un redattore di Stakka Stakka:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianz-19-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #5\r\n\r\nPer molte donne e persone lgbtqia* #stareacasa non è qualcosa di minimamente rassicurante. Lo spazio domestico per molte e molti è un luogo di violenza. A causa dei decreti restrittivi, inoltre, i centri anti-violenza faticano a portare avanti la loro attività, esacerbando di fatto l'isolamento di chi si trova rinchiuso tra le insicure mura domestiche suo malgrado.\r\nA questo si aggiunge il fatto che con la zona rossa sta aumentando in maniera esponenziale il carico del lavoro di cura, che ricade quasi esclusivamente sulla componente femminile delle famiglie. Se questa era la situazione ordinaria, le persone in situazioni di violenza domestica in questi giorni stanno vedendo un enorme peggioramento della propria condizione di vita.\r\nAscolta la diretta con Chiara:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/violenza-domestica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUn intervento di Fabio dei SolCobas sugli scioperi spontanei di questi giorni e sulle prospettive di lotta nel mondo del lavoro, dove alla questione sicurezza sanitaria si somma la questione salariale:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/solcobas-milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #4\r\n\r\nTiziano del CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario illustra le carenze intrinseche al nuovo decreto previsto per la giornata di domani, sabato 14 marzo, rispetto ai possibili ammortizzatori sociali ipotizzati dal governo che come era prevedibile non riusciranno a coprire tutte le categorie lavorative e a garantire quel minimo di sostegno economico in questo momento di totale instabilità. Per approfondire: \"Che cos'è il reddito di quarantena?\"\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/red40na.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nVoci da Genova. Con un compagno proviamo a delineare una panoramica della situazione del mondo del lavoro nel capoluogo ligure in queste concitate giornate. Dalla logistica ai portuali, tra manifestazioni spontanee, autorganizzate, chiamate dei sindacati di base e richieste di sanificazione degli impianti, non manca chi continua a opporsi all'indifferenza di aziende e istituzioni rivendicando maggiore sicurezza sul posto di lavoro:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/scioperi-genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #3\r\n\r\nMarco Meotto, professore di filosofia torinese, ha scritto un articolo su Doppiozero, interessante perché ha focalizzato alcuni problemi correlati al covid19 nel senso della spinta a accelerare la diffusione dell'e-learning da parte del mondo affaristico e del profitto privato in previsione di mantenere alla fine della emergenza le posizioni conquistate da sistemi che possono ledere la funzione docente e l'apprendimento fondato sulla normale relazione docente/discente... le sue considerazioni ci hanno condotto lontano spaziando dall'istruzione dei disabili al capovolgimento del concetto della scuola dell'inclusione che ha informato finora i criteri della formazione democratica, esautorando i protagonisti e accentuando le figure autoritarie, a cui è demandata la scelta di strumenti informatici che potranno così trattare dati sensibili in grandi quantità:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/meotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUna voce da Lesvos, isola di detenzione, dove migliaia di persone vengono quotidianamente lasciate morire da uno stato razzista e classista. Le condizioni sanitarie di chi vive intrappolato alle porte delle fortezza Europa sono indecenti, mentre sull'isola è stato appena dichiarato il primo caso di Coronavirus, che potrebbe conseguentemente produrre un'ecatombe tra tutta quella umanità che stato e capitale considerano in eccesso. Ascolta la diretta con Nikos, compagno che vive a Lesvos:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesvos.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #2\r\n\r\nAscolta il contributo di un rider su cui si è abbattuta l'emergenza Coronavirus....\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/rider.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n...e di un lavoratore di una comunità di assistenza per disabili:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/comunità.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo poi fatto un primo punto della situazione con un compagno cuoco per quanto riguarda il comparto lavorativo della ristorazione torinese ai tempi del covid19, laddove alla già diffusa precarietà si aggiunge adesso l'assenza di salario e di reddito, così come il rischio o la realtà della perdita del lavoro:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ristorazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUno sguardo a cosa sta succedendo nel mondo dello spettacolo, dove la chiusura di teatri, cinema e tutti i luoghi di cultura ha portato a lasciare in strada migliaia di lavoratrici e lavoratori, già di per sé soggetti a lavoro nero, intermittente, contratti a chiamata e precarietà estrema. Alcuni di loro in diverse città si stanno organizzando per richiedere un \"reddito di quarantena\", ovvero un fondo che garantisca continuità salariale a chi è costretto all'inattività. Un lavoratore ci dà il suo punto di vista rispetto alla situazione torinese:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/spettacolo.mp3\"][/audio]","3 Aprile 2020","2020-04-04 10:10:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-200x110.png","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-212x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-212x300.png 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-724x1024.png 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-768x1086.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-1086x1536.png 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6-1448x2048.png 1448w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/o-6.png 1587w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Microfoni aperti dalla zona rossa (in continuo aggiornamento)",1585931445,[194,195,196],"http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/microfoni-aperti/","http://radioblackout.org/tag/zona-rossa/",[27,31,25],{"post_content":199},{"matched_tokens":200,"snippet":201,"value":202},[29],"abbassamento delle difese immunitarie, iperurbanizzazione, \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark> e altri aspetti legati allo","come campi se non hai un lavoro?\r\ne se lavori sei protett*?\r\nla casa e' davvero un posto sicuro per tutt*?\r\ne chi una casa non ce l'ha?\r\ncosa succede nelle carceri e nei cpr?\r\nperche' la sanita' privata continua a lucrare?\r\nda questo stato d'emergenza si tornera' indietro?\r\n\r\nrompi l'isolamento!\r\n\r\nchiamaci allo 011 249 5669\r\nmandaci un vocale al 346 667 3263\r\n\r\nDi seguito alcuni degli interventi raccolti in questi giorni.\r\n\r\nZona Rossa giorno #25\r\n\r\nIn una puntata quasi interamente dedicata allo sciopero degli affitti, abbiamo sentito Prendocasa Torino, collettivo per il diritto all'abitare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/prendocasa.mp3\"][/audio]\r\n\r\nZona Rossa giorno #24\r\n\r\nTornando a parlare di dipendenza, riduzione del danno e Covid 19 oggi abbiamo sentito Alessio, presidente di ItanPud\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/alessioitanpud.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #18\r\n\r\nAbbiamo parlato con Marcello dell'associazione Nazione Rom della situazione della popolazione sinti a fronte dell'epidemia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/campi-rom-covid19.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAnche la Francia è in lockdown dal 16 marzo. Come il governo ha presentato le misure? Come ha reagito la popolazione, con alle spalle due anni di esperienze di lotta nei gilet gialli?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/diretta-francia-covid19.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #17\r\n\r\nContinuando a riflettere su come vanno le cose per gli ultimi, i dimenticati, gli esclusi della società, un interessante chiacchierata con Lorenzo Camoletto del Gruppo Abele: com'è la situazione dei drop in? e dei Seri? come stanno affrontando la situazione le persone con dipendenze e senza fissa dimora?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Lorenzocamoletto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE nel carcere delle Vallette le cose come stanno andando? ne abbiamo parlato con Luca Abbà\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lucaabbà.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #15\r\n\r\nPrendendo spunto dall'articolo \"Coronavirus in Africa: cosa rischiano i debitori della Cina\", dove si sostiene che \"l’epidemia del coronavirus in Africa non solo potrebbe rivelarsi tragica considerando l’ampia densità di popolazione e povertà del continente, ma per altro verso richiedere gli aiuti internazionali potrebbe ridurre alcune regioni profondamente indebitate a diventare ufficialmente colonie asiatiche: è proprio il caso del Kenya e dell’Etiopia, tra i maggiori creditori della Cina\", abbiamo cercato di avere uno sguardo su cosa sta accadendo nel continente africano, dove è in corso un pericoloso aumento dei contagi, specialmente in Sudafrica.\r\nAscolta una prima testimonianza dal Rwanda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/WhatsApp-Audio-2020-03-24-at-12.46.17-online-audio-converter.com_.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #11\r\n\r\nNonostante le scuole siano chiuse, la didattica prosegue e gli/le insegnanti continuano a lavorare. 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Ascolta la diretta con l'autore Gianluca Garetti:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/intervista-andrà-male.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #10\r\n\r\n#stattaccuort - aggiornamenti da quel di Napoli:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/alessio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\ne di conseguenza un contributo molto ispirato sul piano esistenziale:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_19_giorgio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl punto sulla situazione dei contadini con la stretta su mercati e vendita al dettaglio contenuta negli ultimi decreti. Un momento di estrema difficoltà da parte di allevatori e agricoltori incastrati tra l'impossibilità di fermarsi davanti al naturale proseguo dei cicli stagionali e la prospettiva di non guadagnare alcunché per un periodo ancora indefinito, nell'attuale silenzio delle istituzioni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Garbarino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE dalla tragica situazione della sanità milanese una testimonianza di un'operatrice, vieppiù infervorata in un climax di rabbia e indignazione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020_03_19_sanità_milanese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #9\r\n\r\nNel giorno in cui il governatore Fontana minaccia di diventare aggressivo (sic) e di vietare le uscite all'aperto, tracciando gli spostamenti dei residenti in Lombardia attraverso i cellulari, non si scorgono segnali di miglioramento complessivo nel paziente Italia. Ma le conseguenze socio economiche del coronavirus si stanno propagando per l'Europa. Di seguito la testimonianza di un ascoltatore da Amsterdam, dove, oltre alle code davanti ai coffeeshop, il crudo sapore di darwinismo sociale olandese comincia a filtrare, sia attraverso voci degli stessi politici, sia dalle drastiche misure adottate in questi giorni da KLM che sta licenziando migliaia di dipendenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/olandese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAnche la situazione nelle carceri a livello europeo seguire l'andamento del propagarsi virale: La scorsa settimana le rivolte in Italia, di questa settimana invece le notizie dei primi contagi e il propagarsi dell'incertezza per la condizione dei detenuti. La Spagna e la Francia stanno per raggiungerci in questa triste escalation, come raccontano queste testimonianze di Radio Onda d'urto.\r\n\r\nNel rapido scomparire di tutele e diritti per tutti, che ne sarà, ad esempio dei tossicodipendenti? Tra algebra del bisogno e carenze strutturali, dovrà pur esistere una forma di mediazione che tenga in qualche modo conto di queste persone, che in Italia sono tante. Oppure le lasceremo morire, smantellando gli ultimi pezzi di questo già precario apparato? In che modo anni di leggi liberticide in materia di droghe hanno contribuito a corrodere alla base qualunque possibile alternativa alla detenzione di migliaia di persone con dipendenze, atomizzando nelle già sovraffollate carceri una popolazione bisognosa, con le conseguenze che stiamo vedendo? Ne abbiamo parlato con una operatrice del settore\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/operatrice_sert.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Torino le richieste delle associazioni sono state in qualche modo accolte e i dormitori sono aperti, ma il personale di diverse altre strutture sembra non avere ancora tutti gli strumenti per affrontare l'emergenza. Le tutele lavorative per gli operatori sono scarse, con orizzonti prossimi di cassa integrazione, le mascherine scarseggiano e l'incertezza sui protocolli da seguire sembra essere piuttosto diffusa, causata dal caos continuo di nuove disposizioni. Ma lo sguardo è rivolto necessariamente anche agli utenti di questi servizi. Ne abbiamo parlato con una operatrice di comunità per disabili medio gravi, dove la fragile condizione dell'utenza è aggravata dalla quarantena forzata e dal continuo rincorrersi dei cambiamenti legislativi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lalla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine abbiamo gettato uno sguardo a scenari economici, discutendo con un redattore della radio di attualità legata agli operatori del settore ma anche di futuri possibili e inesorabili ricadute su tutti noi. Compresa la possibile fine del denaro contante.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/operaorefinanziario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #8\r\n\r\nControllo e repressione si fanno sempre più asfissianti a Torino, arrivando nei cortili dei palazzi, fino alle porte di casa. La municipale inizia ad entrare nei condomini per controllare residenze e domicili.\r\nAscolta una testimonianza arrivata ai nostri microfoni questo pomeriggio dal quartiere Aurora:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Retata-Via-Aosta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMancano le mascherine, scatta la protesta spontanea. Dalle 6 di questa mattina al Carrefour h24 di corso Montecucco, uno dei più grandi nella zona ovest di Torino, le lavoratrici e i lavoratori hanno incrociato le braccia rifiutandosi di iniziare il turno. Sono poi spuntate delle mascherine e lo sciopero è rientrato, ma per chi protesta i problemi non sono certo risolti: \"Che senso ha ora tenere aperto la notte - dicono - riduciamo gli orari e riduciamo le occasioni di contagio. Noi stiamo sempre aperti. Carrefour persegue solo il profitto e il business in questo momento?\". Il supermercato è uno dei primi ad aver avviato l'apertura totale in città.\r\nDalla GDO alla logistica, continuano a moltiplicarsi le mobilitazioni spontanee di chi è sfruttato: vicino a Piacenza è infatti in corso uno sciopero nel megahub Amazon di Castel San Giovanni, per l'assenza di misure di sicurezza per chi è costretto a lavorare. Sono 1.100 i dipendenti che si sono fermati .\r\nAscolta un commento a caldo di Stefano della CUB Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/stefcub.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl decreto \"Cura Italia\" approvato ieri ha stanziato 85 milioni per agevolare le scuole nel dotarsi di piattaforme e di strumenti digitali per la didattica a distanza, una modalità di organizzazione dell'istruzione pubblica intrinsecamente classista e attorno a cui ruota un florido business per i giganti privati del digitale.\r\nAscolta la testimonianza di una professoressa, che ha sollevato le criticità della scuola telematica....\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ConsiderazioniScuola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n...e quella di due studenti torinesi, che questa emergenza non la vogliono pagare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/scuola-studente.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Paolo-Gobetti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #7\r\n\r\n#stagaloeucc - aggiornamenti da quel di Milano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/stagaloch2-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #6\r\n\r\nAscolta la testimonianza di Luca, NOTAV, detenuto semilibero al carcere delle Vallette di Torino, dove ai tempi del virus la semilibertà è sempre meno libera:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/Luca-Abbà.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSe la tecnologia potesse proteggerti da una pandemia, la useresti? Dovrebbe prendere ogni tipo di tua informazione personale: il tuo nome, i tuoi contatti, le informazioni demografiche, ma potrebbe tenerti \"al sicuro\". Ai tempi di Covid-19 questa è una domanda a cui in diversi territori si sta rispondendo - con l'imposizione autoritaria o con il \"libero\" consenso democratico - attraverso la diffusione di dispositivi tecnologici propri di un capitalismo della sorveglianza. Dalla Cina, alla Corea del Sud, a Seul, passando per il Canada, fino all'Italia, dove gli scenari sono tutt'altro che rassicuranti: quali sono le implicazioni future di queste tecnologie?\r\nNe abbiamo parlato con un redattore di Stakka Stakka:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/sorveglianz-19-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #5\r\n\r\nPer molte donne e persone lgbtqia* #stareacasa non è qualcosa di minimamente rassicurante. Lo spazio domestico per molte e molti è un luogo di violenza. A causa dei decreti restrittivi, inoltre, i centri anti-violenza faticano a portare avanti la loro attività, esacerbando di fatto l'isolamento di chi si trova rinchiuso tra le insicure mura domestiche suo malgrado.\r\nA questo si aggiunge il fatto che con la zona rossa sta aumentando in maniera esponenziale il carico del lavoro di cura, che ricade quasi esclusivamente sulla componente femminile delle famiglie. Se questa era la situazione ordinaria, le persone in situazioni di violenza domestica in questi giorni stanno vedendo un enorme peggioramento della propria condizione di vita.\r\nAscolta la diretta con Chiara:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/violenza-domestica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUn intervento di Fabio dei SolCobas sugli scioperi spontanei di questi giorni e sulle prospettive di lotta nel mondo del lavoro, dove alla questione sicurezza sanitaria si somma la questione salariale:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/solcobas-milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #4\r\n\r\nTiziano del CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario illustra le carenze intrinseche al nuovo decreto previsto per la giornata di domani, sabato 14 marzo, rispetto ai possibili ammortizzatori sociali ipotizzati dal governo che come era prevedibile non riusciranno a coprire tutte le categorie lavorative e a garantire quel minimo di sostegno economico in questo momento di totale instabilità. Per approfondire: \"Che cos'è il reddito di quarantena?\"\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/red40na.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nVoci da Genova. Con un compagno proviamo a delineare una panoramica della situazione del mondo del lavoro nel capoluogo ligure in queste concitate giornate. Dalla logistica ai portuali, tra manifestazioni spontanee, autorganizzate, chiamate dei sindacati di base e richieste di sanificazione degli impianti, non manca chi continua a opporsi all'indifferenza di aziende e istituzioni rivendicando maggiore sicurezza sul posto di lavoro:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/scioperi-genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #3\r\n\r\nMarco Meotto, professore di filosofia torinese, ha scritto un articolo su Doppiozero, interessante perché ha focalizzato alcuni problemi correlati al covid19 nel senso della spinta a accelerare la diffusione dell'e-learning da parte del mondo affaristico e del profitto privato in previsione di mantenere alla fine della emergenza le posizioni conquistate da sistemi che possono ledere la funzione docente e l'apprendimento fondato sulla normale relazione docente/discente... le sue considerazioni ci hanno condotto lontano spaziando dall'istruzione dei disabili al capovolgimento del concetto della scuola dell'inclusione che ha informato finora i criteri della formazione democratica, esautorando i protagonisti e accentuando le figure autoritarie, a cui è demandata la scelta di strumenti informatici che potranno così trattare dati sensibili in grandi quantità:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/meotto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUna voce da Lesvos, isola di detenzione, dove migliaia di persone vengono quotidianamente lasciate morire da uno stato razzista e classista. Le condizioni sanitarie di chi vive intrappolato alle porte delle fortezza Europa sono indecenti, mentre sull'isola è stato appena dichiarato il primo caso di Coronavirus, che potrebbe conseguentemente produrre un'ecatombe tra tutta quella umanità che stato e capitale considerano in eccesso. Ascolta la diretta con Nikos, compagno che vive a Lesvos:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesvos.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nZona Rossa giorno #2\r\n\r\nAscolta il contributo di un rider su cui si è abbattuta l'emergenza Coronavirus....\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/rider.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n...e di un lavoratore di una comunità di assistenza per disabili:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/comunità.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo poi fatto un primo punto della situazione con un compagno cuoco per quanto riguarda il comparto lavorativo della ristorazione torinese ai tempi del covid19, laddove alla già diffusa precarietà si aggiunge adesso l'assenza di salario e di reddito, così come il rischio o la realtà della perdita del lavoro:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ristorazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUno sguardo a cosa sta succedendo nel mondo dello spettacolo, dove la chiusura di teatri, cinema e tutti i luoghi di cultura ha portato a lasciare in strada migliaia di lavoratrici e lavoratori, già di per sé soggetti a lavoro nero, intermittente, contratti a chiamata e precarietà estrema. 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Domande apparentemente banali, ma le cui risposte risultano cariche di implicazioni (etiche, biologiche, ecologiche, sociali, economiche, politiche). Abbiamo ripercorso lo sviluppo di questa attività umana per arrivare a descriverne gli orrori e le caratteristiche moderne, essendo il mondo dell’allevamento non così conosciuto come può sembrare. Se il diavolo è nei dettagli, l’accanimento umano contro il vivente e la volontà di mercificazione della società moderna si percepiscono nelle millimetriche regole e operazioni che vengono svolte dentro i luoghi di produzione di prodotti animali: nulla qui è lasciato al caso e tutto dev’essere prevedibile, controllabile e manipolabile, dalle caratteristiche degli individui stessi (visti come macchine modificabili attraverso le nuove tecnologie) fino alle loro condizioni di prigionia.\r\n\r\nGabbie invivibili, negligenza igienica, assenza di stimoli, autolesionismo, stress, inseminazioni forzate, ritmi innaturali, mutilazioni e violenze sono all’ordine del giorno, non solo negli allevamenti intensivi, ma anche in quelli che, con una pennellata di greenwashing vengono considerati “biologici” o “felici”.\r\n\r\nAscolta qui la prima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/carne1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl settore dell’allevamento animale rappresenta anche uno dei maggiori fattori mondiale di inquinamento e sfruttamento delle risorse: la necessità di fare largo a pascoli sempre più grandi e a monocolture di foraggio (mais, soia, ecc) sta causando deforestazione, desertificazione, perdita di suolo e di habitat naturali, landgrabbing, sfruttamento lavorativo e avvelenamento in ogni fase produttiva. Abbiamo analizzato i dati a disposizione per rendere un quadro globale delle conseguenze dell’attività zootecnica sulla salute del nostro pianeta.\r\n\r\nAscolta qui la seconda parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/carne2.mp3\"][/audio]","10 Marzo 2023","2023-03-10 12:27:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/326598552_681576123712227_2360559120410721968_n-200x110.jpg","Uno sguardo da vicino all’allevamento animale",1678451220,[],[],{"post_content":310},{"matched_tokens":311,"snippet":312,"value":313},[29],"mais, soia, ecc) sta causando \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark>, desertificazione, perdita di suolo e"," \r\n\r\nChe cos’è l’allevamento animale e da dove ha origine? Domande apparentemente banali, ma le cui risposte risultano cariche di implicazioni (etiche, biologiche, ecologiche, sociali, economiche, politiche). Abbiamo ripercorso lo sviluppo di questa attività umana per arrivare a descriverne gli orrori e le caratteristiche moderne, essendo il mondo dell’allevamento non così conosciuto come può sembrare. Se il diavolo è nei dettagli, l’accanimento umano contro il vivente e la volontà di mercificazione della società moderna si percepiscono nelle millimetriche regole e operazioni che vengono svolte dentro i luoghi di produzione di prodotti animali: nulla qui è lasciato al caso e tutto dev’essere prevedibile, controllabile e manipolabile, dalle caratteristiche degli individui stessi (visti come macchine modificabili attraverso le nuove tecnologie) fino alle loro condizioni di prigionia.\r\n\r\nGabbie invivibili, negligenza igienica, assenza di stimoli, autolesionismo, stress, inseminazioni forzate, ritmi innaturali, mutilazioni e violenze sono all’ordine del giorno, non solo negli allevamenti intensivi, ma anche in quelli che, con una pennellata di greenwashing vengono considerati “biologici” o “felici”.\r\n\r\nAscolta qui la prima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/carne1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIl settore dell’allevamento animale rappresenta anche uno dei maggiori fattori mondiale di inquinamento e sfruttamento delle risorse: la necessità di fare largo a pascoli sempre più grandi e a monocolture di foraggio (mais, soia, ecc) sta causando \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark>, desertificazione, perdita di suolo e di habitat naturali, landgrabbing, sfruttamento lavorativo e avvelenamento in ogni fase produttiva. 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Questo tipo di strategia, rientrante pienamente nel meccanismo di greenwashing, comporta diversi problemi: in primis, l’idea che vi sta dietro rappresenta una visione matematica-meccanicistica del mondo, secondo cui è possibile inquinare impunemente da un lato, a patto di “riparare” dall’altro i propri danni in base alla presunta (e prettamente teorica) CO2 assorbita da ogni albero piantato. Ciò significa non preoccuparsi di mettere fine alle emissioni, alla deforestazione, allo sfruttamento delle risorse, ma anzi trovare una giustificazione per continuare a farlo senza sensi di colpa o senza compromettersi di fronte all’opinione pubblica. Come se non bastasse, nella maggior parte di queste iniziative, le sementi utilizzate si rivelano inadeguate per tipo di specie, qualità genetica, capacità di resistenza e mole di semi necessari a mantenere le promesse (poiché le sementi spesso non sono producibili sul mercato in così grosse quantità). Nei paesi di India, Malesia, Indonesia e Filippine, ad esempio, impegnate molto (cioè con promesse di numeri di ripiantumazione altissimi) in queste campagne “verdi”, risulta che le nuove piantagioni “salvifiche” sono monocolturali, con semi di origine dubbia, inadatte ai luoghi ospitanti, e quasi certamente non raggiungeranno lo stato auspicato di foresta forte, sana e resiliente, anche perché non vi è in effetti un monitoraggio delle fasi successive alla mera piantumazione. Pensare che fenomeni come la distruzione degli habitat possano essere bilanciati da forme di ripiantumazione sbrigative, economiche e poco attente alla complessità della biodiversità è del tutto ingannevole e non può che portare a maggiori danni di quanti ne vuole “curare”.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/piante.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","9 Gennaio 2022","2022-01-11 22:16:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/index-200x110.jpeg","Piantiamola di piantare alberi: no al greenwashing",1641756820,[],[],{"post_content":332},{"matched_tokens":333,"snippet":334,"value":335},[29],"mettere fine alle emissioni, alla \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark>, allo sfruttamento delle risorse, ma","E’ sempre più diffusa da parte di diverse aziende e Stati, sotto la spinta della COP26, la tendenza a partecipare a campagne e iniziative che riguardino la piantumazione estesa di nuovi alberi per far quadrare verso lo zero i conti delle proprie emissioni di anidride carbonica. 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Si tratta di una delle opere più faraoniche della storia del paese sia in termini di investimenti monetari che di deforestazione ed impatto ambientale: il percorso della linea attraverserà infatti centinaia di zone selvatiche, oasi, riserve naturali e foreste vetuste, lasciando dietro di sé inquinamento, militarizzazione e danni ambientali. Ancora una volta la propaganda che spaccia per “green” una ferrovia ad alta velocità viene a cadere, come è dimostrato dai report che ne analizzano, ad esempio, le emissioni di anidride carbonica: si parla di 1,5 milioni di tonnellate e 120 anni di servizio prima di raggiungere un’impronta ambientale neutrale.\r\n\r\nPer contrastare quest’opera, che peraltro andrebbe ad inquinare diverse falde acquifere e destinerebbe gli abitanti delle zone coinvolte ad una vita di suoni, vibrazioni e polveri insopportabili, diverse persone si sono organizzate in differenti forme di lotta.\r\n\r\nSono stati creati molti presidi fissi sugli alberi in molteplici zone del paese, ma anche tunnel sotterranei nel centro della capitale per opporsi al treno veloce e resistere agli sgomberi. La resistenza non si è fermata nemmeno di fronte alla violenza brutale della polizia, più volte documentata dagli attivisti.\r\n\r\nQuesta lotta ci ricorda da vicino la storia della Valsusa, altrettanto tenace nel difendersi dalle minacce dell’alta velocità, e con cui vi sono molte analogie.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/hs2.mp3\"][/audio]","11 Giugno 2021","2021-06-11 17:57:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/1-200x110.jpg","L’alta velocità minaccia il regno unito: stop HS2",1623434011,[],[],{"post_content":354},{"matched_tokens":355,"snippet":356,"value":357},[29],"di investimenti monetari che di \u003Cmark>deforestazione\u003C/mark> ed impatto ambientale: il percorso","High Speed 2 è il nome che prende il progetto di alta velocità ferroviaria che dovrebbe tagliare in due il Regno Unito, collegando la città di Londra con la Scozia. 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Fresco di stampa il suo ultimo contributo Dead Epidemiologists On the Origins of COVID-19.\r\n\r\nApprofittando della giornata di controinformazione relativa alla pandemia da Sars-Cov-2 indetta lo scorso sabato 17 aprile dall’Assemblea dei Lavoratori e delle Lavoratrici Combattivi, ne presentiamo alcuni estratti (con relativa traduzione). 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