","Ripulirsi la faccia e tamponare la lotta: Deliveroo estende le coperture assicurative ai riders.","post",1525918432,[63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/cottimo/","http://radioblackout.org/tag/deliveroo/","http://radioblackout.org/tag/foodora/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/riders/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/",[31,15,29,27,20,33],{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"Deliveroo","\u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>, l'azienda multinazionale specializzata in food","\u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>, l'azienda multinazionale specializzata in food delivery le cui condizioni di lavoro e i sistemi di controllo sono stati più volte oggetto di proteste e contestazioni da parte dei lavoratori del settore, ha annunciato una serie di misure volte ad estendere le coperture assicurative verso i rider, tra cui un rimborso basato sulle \"entrate medie giornaliere\" in caso di infortunio e la garanzia di spese mediche fino a 7500 euro. Una manovra strumentale (oltre che vaga nei contenuti e rispetto alle possibilità di accesso alle polizze) con cui l'azienda tenta di ripulirsi la faccia accreditandosi come società \"sensibile\" di fronte all'opinione pubblica e cercando di offrire un contentino ai lavoratori dopo una fase in cui la loro lotta si era diffusa in molte città europee dove il servizio è presente con una certa forza.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un rider dell'azienda:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/riders.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"Ripulirsi la faccia e tamponare la lotta: \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> estende le coperture assicurative ai riders.",[80,82,85,87,89,91],{"matched_tokens":81,"snippet":31},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[15],"\u003Cmark>deliveroo\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":29},[],{"matched_tokens":88,"snippet":27},[],{"matched_tokens":90,"snippet":20},[],{"matched_tokens":92,"snippet":33},[],[94,99,102],{"field":37,"indices":95,"matched_tokens":96,"snippets":98},[35],[97],[15],[84],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],{"field":103,"matched_tokens":104,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],578730123365712000,{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":111,"highlight":134,"highlights":160,"text_match":105,"text_match_info":171},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":49,"id":114,"is_sticky":49,"permalink":115,"post_author":52,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":55,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":60,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":130},[46],[48],"47078","http://radioblackout.org/2018/04/occupazione-sgombero-e-manganellate-i-rider-torinesi-di-deliveroo-in-trasferta-a-milano/","Deliveroo è una multinazionale delle consegne rapide. Si avvale della “collaborazione” di lavoratori non dipendenti, liberi professionisti, che non hanno diritto all’indennità da infortunio, alle ferie, alla mutua, alla previdenza. Nessuna copertura. La compensazione di tale vuoto di tutele sarebbe la libertà di lavorare quanto e quando si vuole.\r\nO no? Sino a poco tempo fa i fattorini dichiaravano la propria disponibilità a lavorare per la settimana, la app che ne governa l’attività confermava o meno i turni richiesti. C’era una paga oraria minima e poi un tot a consegna. Per guadagnare qualcosa era necessario essere molto disponibili per molte ore.\r\nOra Deliveroo alza il tiro, mira a tenere al guinzaglio i fattorini, lasciando a terra i meno disponibili e flessibili.\r\nLa nuova app, già introdotta in vari altri paesi europei, prevede una selezione dei fattorini in base alla loro disponibilità a lavorare, specie nei fine settimana, quando le richieste di consegna aumentano.\r\nNon solo. Deliveroo mira ad introdurre il cottimo. Se non pedali, anche se hai passato ore ad aspettare, non guadagni nulla. Se non pedali in fretta il tuo guadagno sarà risibile.\r\nNon c’è bisogno della frusta: o ti disciplini da solo o non guadagni niente.\r\nVi ricordate “Samarcanda”? La ballata di Vecchioni dove il protagonista lancia il suo cavallo in una corsa folle, per scoprire che la morte da cui fuggiva lo aspettava all’arrivo?\r\nLavorare a cottimo è una corsa folle verso Samarcanda.\r\nSecondo una recente indagine Istat la produttività del lavoro e la redditività del capitale hanno avuto una significativa crescita nel 2017.\r\nQueste cifre, tradotte dai numeri ai fatti, ci descrivono la crescita dello sfruttamento dei lavoratori, che lavorano sempre più per sempre meno.\r\nNulla di nuovo sotto il sole. L’unica novità è la spersonalizzazione del rapporto padrone/lavoratore favorita dalla tecnologia utilizzata. Gli algoritmi che governano le vite dei fattorini sono pensati per rispondere alle esigenze di chi si arricchisce sul lavoro altrui.\r\nIl 20 marzo i rider torinesi hanno deciso di scioperare. Ritrovo nella Casa dei Rider in attesa degli ordini di consegna. Man mano che gli ordini arrivano vengono rifiutati, sino alla paralisi del servizio. Da tempo è stata abolita la possibilità di darsi disponibili anche fuori turno, che consentiva chi non era in servizio di unirsi allo sciopero.\r\n\r\nIl giorno dopo i rider si danno appuntamento allo sportello rider: unico momento in cui i fattorini possono incontrare fisicamente responsabili dell'azienda, ormai organizzata in modo totalmente virtuale: firma dei contratti, organizzazione del lavoro e ogni altra comunicazione avvengono on line.\r\nLa responsabile rifiuta l’incontro, poi promette di telefonare ai capi a Milano. Poi chiama un taxi e, con gli altri due impiegati si dilegua, chiudendo lo sportello per l’intera giornata.\r\n\r\nDi qui la decisione di andare a stanarli nella loro sede centrale a Milano, che sabato scorso è stata occupata e poi sgomberata con la forza.\r\n\r\nNel pomeriggio di venerdì 13 aprile, in occasione dello sportello riders milanese, una ventina tra ciclofattorini e solidali hanno occupato gli uffici di Deliveroo Italia per pretendere delle risposte alle proprie richieste.\r\nI lavoratori si sono presentati con una lettera di rivendicazioni. Matteo Sarzana, il general manager della multinazionale, arriva protetto dalle guardie private. Sarzana, visibilmente nervoso, si attacca alla retorica della precarietà della sua posizione. Siamo tutti sulla stessa barca: chi al timone, chi a remare, chi a sparare su chi non va lesto, chi a contare i soldi guadagnati.\r\nÉ subito chiaro che Sarzana non molla un centimetro. Chi non china il capo e pedala in silenzio per pochi soldi, è libero di licenziarsi. O, meglio, di rescindere il contratto di collaborazione.\r\nLe chiacchiere di Sarzana servono solo a prendere tempo, il tempo necessario all’arrivo della polizia, che lo “scorta” fuori dall’edificio. La Digos entra e cerca di identificare i lavoratori, che stavano provando ad aprire un tavolo di trattativa.\r\nDi fronte al rifiuto, la polizia politica minaccia di far arrivare l’antisommossa, che poco dopo arriva e si schiera all’esterno, dove accorrono anche alcuni solidali.\r\nIn questo caos, i dispatcher, che sovrintendono gli ordini dei fattorini, continuano a pigiare i tasti del loro PC come se nulla fosse.\r\nI guardioni spingono, fanno battute sessiste, provocano. La tensione si alza sia dentro che fuori: guardie private e poliziotti picchiano e manganellano rider e solidali\r\nUn ragazzo viene lievemente ferito alla testa durante gli scontri.\r\nPoi parte per un breve corteino in zona.\r\nIl giorno dopo la dirigenza della multinazionale emette un comunicato volto ad isolare e criminalizzare i lavoratori in lotta, additati come rivoluzionari di professione, pochi arruffapopoli invisi agli altri lavoratori fidelizzati. Le lotte di questi mesi, gli scioperi con blocco totale delle consegne, dimostrano che Deliveroo gioca la carta della delegittimazione dei lavoratori più attivi nelle lotte, nella speranza di riuscire a spezzare il fronte dei ciclofattorini.\r\nLa lotta continua.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano, uno dei rider in lotta.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 stefano riders","17 Aprile 2018","2018-04-21 23:13:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/deliiveroo2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/deliiveroo2-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/deliiveroo2-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/deliiveroo2-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/deliiveroo2-1024x682.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/deliiveroo2.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Occupazione, sgombero e manganellate. I rider torinesi di Deliveroo in trasferta a Milano",1523989106,[124,63,64,125,126,127,128,129],"http://radioblackout.org/tag/app/","http://radioblackout.org/tag/fattorini/","http://radioblackout.org/tag/occupazione-deliveroo/","http://radioblackout.org/tag/rider/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamemento/",[131,31,15,132,133,18,22,36],"app","fattorini","occupazione deliveroo",{"post_content":135,"post_title":139,"tags":142},{"matched_tokens":136,"snippet":137,"value":138},[73],"\u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> è una multinazionale delle consegne","\u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> è una multinazionale delle consegne rapide. Si avvale della “collaborazione” di lavoratori non dipendenti, liberi professionisti, che non hanno diritto all’indennità da infortunio, alle ferie, alla mutua, alla previdenza. Nessuna copertura. La compensazione di tale vuoto di tutele sarebbe la libertà di lavorare quanto e quando si vuole.\r\nO no? Sino a poco tempo fa i fattorini dichiaravano la propria disponibilità a lavorare per la settimana, la app che ne governa l’attività confermava o meno i turni richiesti. C’era una paga oraria minima e poi un tot a consegna. Per guadagnare qualcosa era necessario essere molto disponibili per molte ore.\r\nOra \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> alza il tiro, mira a tenere al guinzaglio i fattorini, lasciando a terra i meno disponibili e flessibili.\r\nLa nuova app, già introdotta in vari altri paesi europei, prevede una selezione dei fattorini in base alla loro disponibilità a lavorare, specie nei fine settimana, quando le richieste di consegna aumentano.\r\nNon solo. \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> mira ad introdurre il cottimo. Se non pedali, anche se hai passato ore ad aspettare, non guadagni nulla. Se non pedali in fretta il tuo guadagno sarà risibile.\r\nNon c’è bisogno della frusta: o ti disciplini da solo o non guadagni niente.\r\nVi ricordate “Samarcanda”? La ballata di Vecchioni dove il protagonista lancia il suo cavallo in una corsa folle, per scoprire che la morte da cui fuggiva lo aspettava all’arrivo?\r\nLavorare a cottimo è una corsa folle verso Samarcanda.\r\nSecondo una recente indagine Istat la produttività del lavoro e la redditività del capitale hanno avuto una significativa crescita nel 2017.\r\nQueste cifre, tradotte dai numeri ai fatti, ci descrivono la crescita dello sfruttamento dei lavoratori, che lavorano sempre più per sempre meno.\r\nNulla di nuovo sotto il sole. L’unica novità è la spersonalizzazione del rapporto padrone/lavoratore favorita dalla tecnologia utilizzata. Gli algoritmi che governano le vite dei fattorini sono pensati per rispondere alle esigenze di chi si arricchisce sul lavoro altrui.\r\nIl 20 marzo i rider torinesi hanno deciso di scioperare. Ritrovo nella Casa dei Rider in attesa degli ordini di consegna. Man mano che gli ordini arrivano vengono rifiutati, sino alla paralisi del servizio. Da tempo è stata abolita la possibilità di darsi disponibili anche fuori turno, che consentiva chi non era in servizio di unirsi allo sciopero.\r\n\r\nIl giorno dopo i rider si danno appuntamento allo sportello rider: unico momento in cui i fattorini possono incontrare fisicamente responsabili dell'azienda, ormai organizzata in modo totalmente virtuale: firma dei contratti, organizzazione del lavoro e ogni altra comunicazione avvengono on line.\r\nLa responsabile rifiuta l’incontro, poi promette di telefonare ai capi a Milano. Poi chiama un taxi e, con gli altri due impiegati si dilegua, chiudendo lo sportello per l’intera giornata.\r\n\r\nDi qui la decisione di andare a stanarli nella loro sede centrale a Milano, che sabato scorso è stata occupata e poi sgomberata con la forza.\r\n\r\nNel pomeriggio di venerdì 13 aprile, in occasione dello sportello riders milanese, una ventina tra ciclofattorini e solidali hanno occupato gli uffici di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> Italia per pretendere delle risposte alle proprie richieste.\r\nI lavoratori si sono presentati con una lettera di rivendicazioni. Matteo Sarzana, il general manager della multinazionale, arriva protetto dalle guardie private. Sarzana, visibilmente nervoso, si attacca alla retorica della precarietà della sua posizione. Siamo tutti sulla stessa barca: chi al timone, chi a remare, chi a sparare su chi non va lesto, chi a contare i soldi guadagnati.\r\nÉ subito chiaro che Sarzana non molla un centimetro. Chi non china il capo e pedala in silenzio per pochi soldi, è libero di licenziarsi. O, meglio, di rescindere il contratto di collaborazione.\r\nLe chiacchiere di Sarzana servono solo a prendere tempo, il tempo necessario all’arrivo della polizia, che lo “scorta” fuori dall’edificio. La Digos entra e cerca di identificare i lavoratori, che stavano provando ad aprire un tavolo di trattativa.\r\nDi fronte al rifiuto, la polizia politica minaccia di far arrivare l’antisommossa, che poco dopo arriva e si schiera all’esterno, dove accorrono anche alcuni solidali.\r\nIn questo caos, i dispatcher, che sovrintendono gli ordini dei fattorini, continuano a pigiare i tasti del loro PC come se nulla fosse.\r\nI guardioni spingono, fanno battute sessiste, provocano. La tensione si alza sia dentro che fuori: guardie private e poliziotti picchiano e manganellano rider e solidali\r\nUn ragazzo viene lievemente ferito alla testa durante gli scontri.\r\nPoi parte per un breve corteino in zona.\r\nIl giorno dopo la dirigenza della multinazionale emette un comunicato volto ad isolare e criminalizzare i lavoratori in lotta, additati come rivoluzionari di professione, pochi arruffapopoli invisi agli altri lavoratori fidelizzati. Le lotte di questi mesi, gli scioperi con blocco totale delle consegne, dimostrano che \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> gioca la carta della delegittimazione dei lavoratori più attivi nelle lotte, nella speranza di riuscire a spezzare il fronte dei ciclofattorini.\r\nLa lotta continua.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano, uno dei rider in lotta.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 stefano riders",{"matched_tokens":140,"snippet":141,"value":141},[73],"Occupazione, sgombero e manganellate. I rider torinesi di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> in trasferta a Milano",[143,145,147,149,151,154,156,158],{"matched_tokens":144,"snippet":131},[],{"matched_tokens":146,"snippet":31},[],{"matched_tokens":148,"snippet":84},[15],{"matched_tokens":150,"snippet":132},[],{"matched_tokens":152,"snippet":153},[15],"occupazione \u003Cmark>deliveroo\u003C/mark>",{"matched_tokens":155,"snippet":18},[],{"matched_tokens":157,"snippet":22},[],{"matched_tokens":159,"snippet":36},[],[161,167,169],{"field":37,"indices":162,"matched_tokens":163,"snippets":166},[24,14],[164,165],[15],[15],[84,153],{"field":100,"matched_tokens":168,"snippet":141,"value":141},[73],{"field":103,"matched_tokens":170,"snippet":137,"value":138},[73],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},{"document":173,"highlight":190,"highlights":213,"text_match":105,"text_match_info":223},{"cat_link":174,"category":175,"comment_count":49,"id":176,"is_sticky":49,"permalink":177,"post_author":52,"post_content":178,"post_date":179,"post_excerpt":55,"post_id":176,"post_modified":180,"post_thumbnail":181,"post_thumbnail_html":182,"post_title":183,"post_type":60,"sort_by_date":184,"tag_links":185,"tags":188},[46],[48],"43337","http://radioblackout.org/2017/09/torino-riders-deliveroo-bloccano-consegne-del-gelato-grom/","Nella giornata di ieri, una nuova trovata pubblicitaria di Grom, in combutta con Deliveroo, ha ricevuto per tutta risposta una sorpresa: a Torino, in occasione di una promozione delle gelaterie Grom (mezzo Kilo di gelato a 1 euro), i riders di DELIVEROO hanno effettuato un blocco delle consegne, in maniera improvvisata. 13 rider su 15 non hanno accettato gli ordini e le consegne inevase sono state circa 50. L'iniziativa è una prima risposta al fatto che l'azienda non sta degnando di risposta una lettera di rivendicazione inoltrata domenica con puntuali e precise richieste riguardanti tanto il trattamento retributivo e le condizioni di lavoro (distanze e straordinari).\r\n\r\nPer la giornata di domani è stata indetta un'assemblea per continuare la mobilitazione, nell'attesa che l'azienda dia delle risposte.\r\n\r\nAscolta la diretta con Marco, lavoratore di Deliveroo a Torino\r\n\r\nBlocco Deliveroo","28 Settembre 2017","2017-10-01 17:38:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-1-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-1-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-1.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino, riders deliveroo bloccano consegne del gelato Grom",1506597058,[64,65,186,66,67,68,187],"http://radioblackout.org/tag/grom/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[15,29,189,27,20,33,25],"grom",{"post_content":191,"post_title":195,"tags":198},{"matched_tokens":192,"snippet":193,"value":194},[73],"di Grom, in combutta con \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>, ha ricevuto per tutta risposta","Nella giornata di ieri, una nuova trovata pubblicitaria di Grom, in combutta con \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>, ha ricevuto per tutta risposta una sorpresa: a Torino, in occasione di una promozione delle gelaterie Grom (mezzo Kilo di gelato a 1 euro), i riders di \u003Cmark>DELIVEROO\u003C/mark> hanno effettuato un blocco delle consegne, in maniera improvvisata. 13 rider su 15 non hanno accettato gli ordini e le consegne inevase sono state circa 50. L'iniziativa è una prima risposta al fatto che l'azienda non sta degnando di risposta una lettera di rivendicazione inoltrata domenica con puntuali e precise richieste riguardanti tanto il trattamento retributivo e le condizioni di lavoro (distanze e straordinari).\r\n\r\nPer la giornata di domani è stata indetta un'assemblea per continuare la mobilitazione, nell'attesa che l'azienda dia delle risposte.\r\n\r\nAscolta la diretta con Marco, lavoratore di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> a Torino\r\n\r\nBlocco \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>",{"matched_tokens":196,"snippet":197,"value":197},[15],"Torino, riders \u003Cmark>deliveroo\u003C/mark> bloccano consegne del gelato Grom",[199,201,203,205,207,209,211],{"matched_tokens":200,"snippet":84},[15],{"matched_tokens":202,"snippet":29},[],{"matched_tokens":204,"snippet":189},[],{"matched_tokens":206,"snippet":27},[],{"matched_tokens":208,"snippet":20},[],{"matched_tokens":210,"snippet":33},[],{"matched_tokens":212,"snippet":25},[],[214,219,221],{"field":37,"indices":215,"matched_tokens":216,"snippets":218},[49],[217],[15],[84],{"field":100,"matched_tokens":220,"snippet":197,"value":197},[15],{"field":103,"matched_tokens":222,"snippet":193,"value":194},[73],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},{"document":225,"highlight":241,"highlights":255,"text_match":105,"text_match_info":263},{"cat_link":226,"category":227,"comment_count":49,"id":228,"is_sticky":49,"permalink":229,"post_author":52,"post_content":230,"post_date":231,"post_excerpt":55,"post_id":228,"post_modified":232,"post_thumbnail":233,"post_thumbnail_html":234,"post_title":235,"post_type":60,"sort_by_date":236,"tag_links":237,"tags":239},[46],[48],"44457","http://radioblackout.org/2017/11/uno-sciopero-improvvisato/","Lunedì scorso una prematura quanto cospicua nevicata ha imbiancato Bologna e come spesso accade durante eventi atmosferici di quest'entità ci sono stati disagi in città. Nonostante le condizioni metereologiche evidentemente avverse e le strade impraticabili i maggiori marchi di food delivering della città, Just Eat, Deliveroo e Sgnam, non hanno sospeso il servizio costringendo i propri rider in strada sotto la neve ignorando i rischi a cui andavano incontro. Non avevano fatto i conti però con un'inaspettata unità tra i fattorini che hanno disertato in modo spontaneo il lavoro costringendo di fatto le piattaforme a bloccare il servizio per l'intera giornata.\r\n\r\nLe condizioni di lavoro di chi consegna cibo a domicilio variano un poco da marchio e marchio ma ciò che accomuna tutti i fattorini non è certamente irrilevante: iperflessibilità e precarietà, nessuna copertura per gli incidenti, nessun rimborso per la manutenzione dei mezzi, deresponsabilizzazione totale della piattaforma nei confronti della propria flotta, paga misera e spesso guadagnata a cottimo o con un fisso orario molto basso, solo per dirne alcuni.\r\n\r\nNegli ultimi anni in alcune città come Torino ci sono stati momenti di lotta portati avanti dai rider per migliorare le proprie condizioni di lavoro. Ci si è dovuti confrontare con un contesto lavorativo fluido e impalpabile, con colleghi in movimento e capi lontani. Quelle lotte, come lo sciopero spontaneo bolognese ci insegnano che è possibile organizzarsi per non farsi sfruttare anche all'interno del mondo del lavoro in ristrutturazione e che, viste le tinte sempre più fosche che assume il domani, è ancora più urgente farlo.\r\n\r\nAbbiamo contattato Tommaso, un rider bolognese.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n \r\n\r\nRiderBologna\r\n\r\n ","20 Novembre 2017","2017-11-21 14:39:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"217\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero-300x217.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero-300x217.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero.jpg 612w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Uno sciopero improvvisato",1511179584,[238,64,127,128],"http://radioblackout.org/tag/bologna/",[240,15,18,22],"Bologna",{"post_content":242,"tags":246},{"matched_tokens":243,"snippet":244,"value":245},[73],"delivering della città, Just Eat, \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> e Sgnam, non hanno sospeso","Lunedì scorso una prematura quanto cospicua nevicata ha imbiancato Bologna e come spesso accade durante eventi atmosferici di quest'entità ci sono stati disagi in città. Nonostante le condizioni metereologiche evidentemente avverse e le strade impraticabili i maggiori marchi di food delivering della città, Just Eat, \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> e Sgnam, non hanno sospeso il servizio costringendo i propri rider in strada sotto la neve ignorando i rischi a cui andavano incontro. Non avevano fatto i conti però con un'inaspettata unità tra i fattorini che hanno disertato in modo spontaneo il lavoro costringendo di fatto le piattaforme a bloccare il servizio per l'intera giornata.\r\n\r\nLe condizioni di lavoro di chi consegna cibo a domicilio variano un poco da marchio e marchio ma ciò che accomuna tutti i fattorini non è certamente irrilevante: iperflessibilità e precarietà, nessuna copertura per gli incidenti, nessun rimborso per la manutenzione dei mezzi, deresponsabilizzazione totale della piattaforma nei confronti della propria flotta, paga misera e spesso guadagnata a cottimo o con un fisso orario molto basso, solo per dirne alcuni.\r\n\r\nNegli ultimi anni in alcune città come Torino ci sono stati momenti di lotta portati avanti dai rider per migliorare le proprie condizioni di lavoro. Ci si è dovuti confrontare con un contesto lavorativo fluido e impalpabile, con colleghi in movimento e capi lontani. Quelle lotte, come lo sciopero spontaneo bolognese ci insegnano che è possibile organizzarsi per non farsi sfruttare anche all'interno del mondo del lavoro in ristrutturazione e che, viste le tinte sempre più fosche che assume il domani, è ancora più urgente farlo.\r\n\r\nAbbiamo contattato Tommaso, un rider bolognese.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n \r\n\r\nRiderBologna\r\n\r\n ",[247,249,251,253],{"matched_tokens":248,"snippet":240},[],{"matched_tokens":250,"snippet":84},[15],{"matched_tokens":252,"snippet":18},[],{"matched_tokens":254,"snippet":22},[],[256,261],{"field":37,"indices":257,"matched_tokens":258,"snippets":260},[35],[259],[15],[84],{"field":103,"matched_tokens":262,"snippet":244,"value":245},[73],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":264,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},"578730123365711978",{"document":266,"highlight":287,"highlights":292,"text_match":295,"text_match_info":296},{"cat_link":267,"category":268,"comment_count":49,"id":269,"is_sticky":49,"permalink":270,"post_author":271,"post_content":272,"post_date":273,"post_excerpt":55,"post_id":269,"post_modified":274,"post_thumbnail":275,"post_thumbnail_html":276,"post_title":277,"post_type":60,"sort_by_date":278,"tag_links":279,"tags":283},[46],[48],"53869","http://radioblackout.org/2019/04/lo-sciopero-dei-glovers/","info2","Lo sciopero indetto sabato scorso dai ciclofattorini di Glovo è riuscito: nessuna consegna è stata effettuata.\r\nNumerosi i partecipanti al presidio in piazza Santa Rita di fronte a McDonald’s.\r\nDi seguito il volantino distribuito dai lavoratori per spiegare le ragioni della loro lotta:\r\n\r\n“Abbiamo deciso di organizzare uno sciopero per protestare contro le nostre condizioni di lavoro, ormai inaccettabili. Nelle scorse settimane abbiamo fatto alcuni incontri tra Glovers e ci siamo confrontati sui problemi principali che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.\r\nLa nostra azienda, Glovo, ci tratta a tutti gli effetti come dei lavoratori e lavoratrici, noi siamo controllati in tutto quello che facciamo da un punteggio di eccellenza, che è il discrimine con cui l’azienda ci permette di lavorare più o meno ore: questo lavoro viene venduto come flessibile, in realtà le ore in cui lavoriamo, a parte poche eccezioni, sono decise da loro.\r\nIl pagamento per ordine è di 2 euro a consegna più 50 centesimi al km, tutto ciò lordo (tassati al 20%), il problema è che i lunghi tempi di attesa davanti ai ristoranti (mediamente 20 minuti) rendono difficile fare più di due consegne all’ora, guadagnando mediamente 5/6 euro all’ora lordi (mediamente nei giorni e negli orari in cui ci sono ordini, capita spesso di passare ore senza guadagnare nulla), senza considerare i grandi rischi che corriamo: il pagamento a cottimo è un incentivo a consegnare il prima possibile correndo rischi maggiori. La nostra azienda, inoltre, non offre neanche un’assicurazione che ci copra da infortuni o incidenti (oltre a non fornire i dispositivi di sicurezza individuali), e il nostro contratto, che è di collaborazione occasionale, non è coperto dalle tutele INAIL. L’assicurazione ufficialmente esiste e copre gli infortuni dal quarto giorno di ricovero in ospedale, nei fatti però ad oggi nessuno dei glovers che ha fatto incidenti ha ricevuto rimborsi, pur essendo stati ricoverati anche per intere settimane. A causa di questo inquadramento contrattuale, oltretutto, non ci è possibile superare la soglia dei 5000 euro (lordi) all’anno: in realtà per molti e molte di noi questo è il primo ed unico lavoro che ci permette di sostentarci, ma com’è possibile sopravvivere (e pagare affitti, bollette, spese e quant’altro) con neanche 350 euro al mese? Per i colleghi e le colleghe straniere avere questo tipo di contratto è doppiamente un ricatto perché non permette neanche di rinnovare il permesso di soggiorno. Non credo sia necessario specificarlo ma ovviamente con i nostri contratti non abbiamo diritto a disoccupazione, pensione, ferie e tutte le altre normali tutele.\r\nIn alcune fasce orarie (8-11, 15-18, 22-1) è previsto un minimo orario garantito, che, oltre ad essere molto basso (5.5 euro lordi all’ora), non copre la maggior parte delle ore in cui noi lavoriamo (pranzo e cena), facendo si che molti e molte di noi passino ore in strada ad aspettare ordini e tornando spesso a casa con le tasche vuote (e avendo anche corso dei rischi). Oltretutto in questo modo si fanno ricadere tutti i rischi dell’azienda su noi fattorin*: mettendo un sovrannumero di rider in turno, gli ordini saranno sicuramente tutti portati a termine.\r\nDa Foodora in poi le condizioni non hanno fatto altro che peggiorare, la forma contrattuale è cambiata, rendendoci ancora più sfruttat* e ricattabili, la paga è più bassa e le tutele sono inesistenti: le condizioni di lavoro già precarie che avevamo con Foodora sono state ulteriormente peggiorate da Glovo (e UberEats, altra multinazionale del food delivery).\r\nLo scandalo sulle nostre condizioni di lavoro aveva colpito l’opinione pubblica al punto che l’allora neoeletto ministro del lavoro, aveva promesso grandi soluzioni. Inizialmente la dichiarazione era stata quella di inserire una “clausola rider” nel Decreto Dignità, facendoci a tutti gli effetti rientrare tra i lavoratori subordinati con contratto a chiamata. Successivamente ha ritrattato, aprendo un tavolo tra le parti in cui noi rider non siamo stati minimamente ascoltati mentre le aziende, minacciando di abbandonare l’Italia, hanno avuto gioco facile nel mantenere invariata la situazione. Alcuni rider, rendendosi conto che il tavolo era di fatto una presa in giro, hanno deciso di boicottarlo, facendo varie proteste. Dopo alcune di esse siamo addirittura stati contattati dalla segretaria di Di Maio che ci aveva assicurato una soluzione entro la fine del mese di novembre. Da parte nostra non c’è mai stata nessuna fiducia, fin dal primo momento: quella del movimento 5 stelle era evidentemente una mossa di propaganda elettorale. Infine, a inizio marzo il ministro del lavoro aveva dichiarato che almeno una (piccola) parte dei nostri problemi sarebbe stata risolta inserendo nell’emendamento sul reddito di cittadinanza, una clausola che prevedesse quantomeno la copertura INAIL. Nella realtà anche sta volta si è risolto come un nulla di fatto.\r\nBASTA PRESE IN GIRO, BASTA SFRUTTAMENTO\r\nQuesto è il testo del volantino dello sciopero, le rivendicazioni scritte qua sotto risolverebbero solo una minima parte dei problemi del nostro lavoro: la soluzione definitiva sarebbe quella di renderci lavoratori subordinati.\r\nIL NOSTRO TEMPO VALE → minimo garantito in ogni ora come Deliveroo e Just Eat → il tempo di attesa dev’essere pagato 10 cent al minuto dopo i primi 20 minuti → l’attesa deve essere pagata anche quando aspettiamo che la chat ci risponda\r\nLA NOSTRA SICUREZZA È IMPORTANTE → l’azienda ci deve fornire i dispositivi di sicurezza come casco e luci → è necessaria un’assicurazione che ci copra veramente dagli infortuni\r\nBASTA SFRUTTAMENTO → pagamento di 70 cent a km come a Milano\r\n→ i 5000 euro massimo sono una presa in giro: non é necessaria la partita iva, basta aprire la separata\r\n→ il bonus dev’essere attivato sempre se c'è un’allerta meteo (pioggia, neve, vento, caldo) GLOVO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITÀ\r\ngestione\r\n→ i soldi in contanti che ci obbliga a tenere devono essere assicurati da furto e smarrimento →il punteggio dev’essere chiaro, le modifiche all’efficienza devono essere giustificate via mail → se un ordine è riassegnato il cliente dev’essere avvisato e il suo voto non deve influire sul punteggio\r\nGlovo è un’azienda che sfrutta, ci obbliga a passare ore nelle strade senza guadagnare nulla, non ci offre nessuna tutela sul lavoro e ha creato un meccanismo di controllo che ci rende a tutti gli effetti dei lavoratori e non dei collaboratori. Questa situazione non è più accettabile, dobbiamo unirci e lottare per delle condizioni più giuste e tutelate!“\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco, fattorino di Glovo\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-30-marco-glovo.mp3\"][/audio]","30 Aprile 2019","2019-04-30 17:10:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/glovers-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/glovers-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/glovers-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/glovers-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/glovers.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lo sciopero dei Glovers",1556625929,[280,281,127,282],"http://radioblackout.org/tag/ciclofattorini/","http://radioblackout.org/tag/glovo/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-glovers/",[284,285,18,286],"ciclofattorini","glovo","sciopero glovers",{"post_content":288},{"matched_tokens":289,"snippet":290,"value":291},[73],"garantito in ogni ora come \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> e Just Eat → il tempo","Lo sciopero indetto sabato scorso dai ciclofattorini di Glovo è riuscito: nessuna consegna è stata effettuata.\r\nNumerosi i partecipanti al presidio in piazza Santa Rita di fronte a McDonald’s.\r\nDi seguito il volantino distribuito dai lavoratori per spiegare le ragioni della loro lotta:\r\n\r\n“Abbiamo deciso di organizzare uno sciopero per protestare contro le nostre condizioni di lavoro, ormai inaccettabili. Nelle scorse settimane abbiamo fatto alcuni incontri tra Glovers e ci siamo confrontati sui problemi principali che viviamo ogni giorno sulla nostra pelle.\r\nLa nostra azienda, Glovo, ci tratta a tutti gli effetti come dei lavoratori e lavoratrici, noi siamo controllati in tutto quello che facciamo da un punteggio di eccellenza, che è il discrimine con cui l’azienda ci permette di lavorare più o meno ore: questo lavoro viene venduto come flessibile, in realtà le ore in cui lavoriamo, a parte poche eccezioni, sono decise da loro.\r\nIl pagamento per ordine è di 2 euro a consegna più 50 centesimi al km, tutto ciò lordo (tassati al 20%), il problema è che i lunghi tempi di attesa davanti ai ristoranti (mediamente 20 minuti) rendono difficile fare più di due consegne all’ora, guadagnando mediamente 5/6 euro all’ora lordi (mediamente nei giorni e negli orari in cui ci sono ordini, capita spesso di passare ore senza guadagnare nulla), senza considerare i grandi rischi che corriamo: il pagamento a cottimo è un incentivo a consegnare il prima possibile correndo rischi maggiori. La nostra azienda, inoltre, non offre neanche un’assicurazione che ci copra da infortuni o incidenti (oltre a non fornire i dispositivi di sicurezza individuali), e il nostro contratto, che è di collaborazione occasionale, non è coperto dalle tutele INAIL. L’assicurazione ufficialmente esiste e copre gli infortuni dal quarto giorno di ricovero in ospedale, nei fatti però ad oggi nessuno dei glovers che ha fatto incidenti ha ricevuto rimborsi, pur essendo stati ricoverati anche per intere settimane. A causa di questo inquadramento contrattuale, oltretutto, non ci è possibile superare la soglia dei 5000 euro (lordi) all’anno: in realtà per molti e molte di noi questo è il primo ed unico lavoro che ci permette di sostentarci, ma com’è possibile sopravvivere (e pagare affitti, bollette, spese e quant’altro) con neanche 350 euro al mese? Per i colleghi e le colleghe straniere avere questo tipo di contratto è doppiamente un ricatto perché non permette neanche di rinnovare il permesso di soggiorno. Non credo sia necessario specificarlo ma ovviamente con i nostri contratti non abbiamo diritto a disoccupazione, pensione, ferie e tutte le altre normali tutele.\r\nIn alcune fasce orarie (8-11, 15-18, 22-1) è previsto un minimo orario garantito, che, oltre ad essere molto basso (5.5 euro lordi all’ora), non copre la maggior parte delle ore in cui noi lavoriamo (pranzo e cena), facendo si che molti e molte di noi passino ore in strada ad aspettare ordini e tornando spesso a casa con le tasche vuote (e avendo anche corso dei rischi). Oltretutto in questo modo si fanno ricadere tutti i rischi dell’azienda su noi fattorin*: mettendo un sovrannumero di rider in turno, gli ordini saranno sicuramente tutti portati a termine.\r\nDa Foodora in poi le condizioni non hanno fatto altro che peggiorare, la forma contrattuale è cambiata, rendendoci ancora più sfruttat* e ricattabili, la paga è più bassa e le tutele sono inesistenti: le condizioni di lavoro già precarie che avevamo con Foodora sono state ulteriormente peggiorate da Glovo (e UberEats, altra multinazionale del food delivery).\r\nLo scandalo sulle nostre condizioni di lavoro aveva colpito l’opinione pubblica al punto che l’allora neoeletto ministro del lavoro, aveva promesso grandi soluzioni. Inizialmente la dichiarazione era stata quella di inserire una “clausola rider” nel Decreto Dignità, facendoci a tutti gli effetti rientrare tra i lavoratori subordinati con contratto a chiamata. Successivamente ha ritrattato, aprendo un tavolo tra le parti in cui noi rider non siamo stati minimamente ascoltati mentre le aziende, minacciando di abbandonare l’Italia, hanno avuto gioco facile nel mantenere invariata la situazione. Alcuni rider, rendendosi conto che il tavolo era di fatto una presa in giro, hanno deciso di boicottarlo, facendo varie proteste. Dopo alcune di esse siamo addirittura stati contattati dalla segretaria di Di Maio che ci aveva assicurato una soluzione entro la fine del mese di novembre. Da parte nostra non c’è mai stata nessuna fiducia, fin dal primo momento: quella del movimento 5 stelle era evidentemente una mossa di propaganda elettorale. Infine, a inizio marzo il ministro del lavoro aveva dichiarato che almeno una (piccola) parte dei nostri problemi sarebbe stata risolta inserendo nell’emendamento sul reddito di cittadinanza, una clausola che prevedesse quantomeno la copertura INAIL. Nella realtà anche sta volta si è risolto come un nulla di fatto.\r\nBASTA PRESE IN GIRO, BASTA SFRUTTAMENTO\r\nQuesto è il testo del volantino dello sciopero, le rivendicazioni scritte qua sotto risolverebbero solo una minima parte dei problemi del nostro lavoro: la soluzione definitiva sarebbe quella di renderci lavoratori subordinati.\r\nIL NOSTRO TEMPO VALE → minimo garantito in ogni ora come \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> e Just Eat → il tempo di attesa dev’essere pagato 10 cent al minuto dopo i primi 20 minuti → l’attesa deve essere pagata anche quando aspettiamo che la chat ci risponda\r\nLA NOSTRA SICUREZZA È IMPORTANTE → l’azienda ci deve fornire i dispositivi di sicurezza come casco e luci → è necessaria un’assicurazione che ci copra veramente dagli infortuni\r\nBASTA SFRUTTAMENTO → pagamento di 70 cent a km come a Milano\r\n→ i 5000 euro massimo sono una presa in giro: non é necessaria la partita iva, basta aprire la separata\r\n→ il bonus dev’essere attivato sempre se c'è un’allerta meteo (pioggia, neve, vento, caldo) GLOVO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITÀ\r\ngestione\r\n→ i soldi in contanti che ci obbliga a tenere devono essere assicurati da furto e smarrimento →il punteggio dev’essere chiaro, le modifiche all’efficienza devono essere giustificate via mail → se un ordine è riassegnato il cliente dev’essere avvisato e il suo voto non deve influire sul punteggio\r\nGlovo è un’azienda che sfrutta, ci obbliga a passare ore nelle strade senza guadagnare nulla, non ci offre nessuna tutela sul lavoro e ha creato un meccanismo di controllo che ci rende a tutti gli effetti dei lavoratori e non dei collaboratori. Questa situazione non è più accettabile, dobbiamo unirci e lottare per delle condizioni più giuste e tutelate!“\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco, fattorino di Glovo\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-30-marco-glovo.mp3\"][/audio]",[293],{"field":103,"matched_tokens":294,"snippet":290,"value":291},[73],578730123365187700,{"best_field_score":297,"best_field_weight":298,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":299,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":301,"highlight":319,"highlights":324,"text_match":295,"text_match_info":327},{"cat_link":302,"category":303,"comment_count":49,"id":304,"is_sticky":49,"permalink":305,"post_author":52,"post_content":306,"post_date":307,"post_excerpt":55,"post_id":304,"post_modified":308,"post_thumbnail":309,"post_thumbnail_html":310,"post_title":311,"post_type":60,"sort_by_date":312,"tag_links":313,"tags":316},[46],[48],"43673","http://radioblackout.org/2017/10/schiavi-al-suono-dellapp-consegne-a-domicilio-del-proprio-sfruttamento/","Spezziamo il silenzio è la parola d'ordine di questa iniziativa programmata per il 14 ottobre alle 16 in piazza Carlo Alberto a Torino, dove confluiranno tutti i fattorini delle compagnie low cost di consegna a domicilio di derrate e prodotti prenotati on line, pedalatori soggetti a sistemi di lavoro privi di garanzie che bisogna imparare ad affrontare... e i riders coinvolti stanno imparando a imporre le loro esigenze sempre più efficacemente alle aziende X.0\r\n\r\nNel delivering le rivendicazioni si stanno moltiplicando, perché si è arrivati a un livello di sfruttamento che non lascia spazio se non alla ribellione: Deliveroo è senza vergogna (e gli altri brand non sono da meno), ma l'arroganza fatta di bit e spersonalizzazione delle app sono capillari e diffuse ormai presso tutti questi padroncini del nuovo millennio, che si inventano nuove forme di sfruttamento.\r\n\r\nIl meccanismo di lotta è sempre lo stesso, comunque: imporre il silenzio, cercare di dividere e controllare, a cui contrapporre una piccola rete di lavoratori che condividono esperienze e bisogni, ma possono inchiodare il sistema con intuizioni minime e granelli di sabbia ciclo-digitale negli ingranaggi telematici.\r\n\r\nriders on the storm","13 Ottobre 2017","2017-10-17 16:43:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/riders_strike-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/riders_strike-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/riders_strike-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/riders_strike-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/riders_strike.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Schiavi al suono dell'app: consegne a domicilio del proprio sfruttamento",1507931770,[314,315,67,128],"http://radioblackout.org/tag/14-ottobre-2017/","http://radioblackout.org/tag/consegne/",[317,318,20,22],"14 ottobre 2017","consegne",{"post_content":320},{"matched_tokens":321,"snippet":322,"value":323},[73],"spazio se non alla ribellione: \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> è senza vergogna (e gli","Spezziamo il silenzio è la parola d'ordine di questa iniziativa programmata per il 14 ottobre alle 16 in piazza Carlo Alberto a Torino, dove confluiranno tutti i fattorini delle compagnie low cost di consegna a domicilio di derrate e prodotti prenotati on line, pedalatori soggetti a sistemi di lavoro privi di garanzie che bisogna imparare ad affrontare... e i riders coinvolti stanno imparando a imporre le loro esigenze sempre più efficacemente alle aziende X.0\r\n\r\nNel delivering le rivendicazioni si stanno moltiplicando, perché si è arrivati a un livello di sfruttamento che non lascia spazio se non alla ribellione: \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> è senza vergogna (e gli altri brand non sono da meno), ma l'arroganza fatta di bit e spersonalizzazione delle app sono capillari e diffuse ormai presso tutti questi padroncini del nuovo millennio, che si inventano nuove forme di sfruttamento.\r\n\r\nIl meccanismo di lotta è sempre lo stesso, comunque: imporre il silenzio, cercare di dividere e controllare, a cui contrapporre una piccola rete di lavoratori che condividono esperienze e bisogni, ma possono inchiodare il sistema con intuizioni minime e granelli di sabbia ciclo-digitale negli ingranaggi telematici.\r\n\r\nriders on the storm",[325],{"field":103,"matched_tokens":326,"snippet":322,"value":323},[73],{"best_field_score":297,"best_field_weight":298,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":299,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},6646,{"collection_name":60,"first_q":15,"per_page":330,"q":15},6,10,{"facet_counts":333,"found":331,"hits":367,"out_of":565,"page":35,"request_params":566,"search_cutoff":38,"search_time_ms":567},[334,346],{"counts":335,"field_name":344,"sampled":38,"stats":345},[336,338,340,342],{"count":14,"highlighted":337,"value":337},"Macerie su macerie",{"count":24,"highlighted":339,"value":339},"anarres",{"count":35,"highlighted":341,"value":341},"frittura mista",{"count":35,"highlighted":343,"value":343},"cattivi pensieri","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":347,"field_name":37,"sampled":38,"stats":365},[348,349,351,352,353,355,357,359,361,363],{"count":24,"highlighted":25,"value":25},{"count":35,"highlighted":350,"value":350},"g7",{"count":35,"highlighted":18,"value":18},{"count":35,"highlighted":15,"value":15},{"count":35,"highlighted":354,"value":354},"gig economy",{"count":35,"highlighted":356,"value":356},"trasporti gratis",{"count":35,"highlighted":358,"value":358},"silvestri e deri",{"count":35,"highlighted":360,"value":360},"piazza femminista",{"count":35,"highlighted":362,"value":362},"sciopero fattorini",{"count":35,"highlighted":364,"value":364},"Cronache dell'Interregno",{"total_values":366},16,[368,420,456,483,511,538],{"document":369,"highlight":388,"highlights":410,"text_match":105,"text_match_info":419},{"comment_count":49,"id":370,"is_sticky":49,"permalink":371,"podcastfilter":372,"post_author":339,"post_content":373,"post_date":374,"post_excerpt":55,"post_id":370,"post_modified":375,"post_thumbnail":376,"post_title":377,"post_type":378,"sort_by_date":379,"tag_links":380,"tags":386},"43372","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-29-settembre-g7-lo-sciopero-dei-rider-piazza-femminista-per-laborto-libero-emma-goldman-in-russia/",[339],"Siamo scesi su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Da questo venerdì nel nuovo orario dalle 11 alle 13.\r\n \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 29 anarres1\r\n2017 09 29 anarres2\r\n \r\n\r\nG7 lavoro. É tempo che la paura cambi di campo.\r\nCorteo dei lavoratori contro il G7. Un paio di parole su Carlotta Silvestri e Luca Deri,i presidenti della sesta e settima circoscrizione che vorrebbero imporre divieti. \r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nI fattorini di Deliveroo in sciopero bloccano i saldi di fine estate di una nota gelateria. Altre azioni simboliche ieri sera alla street parade. Ne parliamo con Stefano, rider di Deliveroo\r\n28 settembre giornata internazionale di lotta per la libertà di decidere e la salute delle donne. Ieri presidio, blocco e corteo spontaneo.\r\n\r\n\r\nLa mia disillusione in Russia. Massimo Varengo di Zero in Condotta presenta “Emma Goldman “Un sogno infranto. Russia 1917, curato da Carlotta Pedrazzini\r\n \r\ngli appuntamenti contro il G7\r\n \r\nVenerdì 29 settembre\r\n \r\nore 17,30\r\n \r\nCorteo dei lavoratori e delle lavoratrici contro il G7\r\n \r\nPartenza da Corso G. Cesare n. 11, vicino a Porta Palazzo (ex stazione Torino-Ceres)\r\n \r\nassemblea finale ai giardinetti tra corso Giulio e via Montanaro\r\n \r\nSabato 30 settembre\r\n \r\nore 14\r\n \r\nCorteo contro il G7\r\n \r\nRitrovo quartiere Lucento Vallette - largo Toscana\r\n\r\ndirezione Reggia di Venaria\r\n \r\nper approfondimenti leggi quest'articolo\r\n \r\nAltri appuntamenti:\r\n \r\nVenerdì 13 ottobre\r\n \r\nore 21\r\n \r\ncorso Palermo 46\r\n \r\nAbitare illegale. Le case fuorilegge e chi ci vive, costruendo – anche – utopia concreta\r\n \r\nNe parliamo con l'antropologo Andrea Staid\r\n \r\nVenerdì 20 ottobre \r\n \r\nore 21\r\n \r\ncorso Palermo 46\r\n \r\nEulalia Vega dell'università di Barcellona presenta il suo libro: \r\n \r\n“Pioniere e rivoluzionarie - Donne anarchiche nella Spagna (1931-1975)”\r\n \r\nLe riunioni della Federazione anarchica torinese sono aperte a tutti gli interessati e si svolgono ogni giovedì alle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","29 Settembre 2017","2018-10-17 22:58:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/the-red-model-19351-200x110.jpg","Anarres del 29 settembre. G7. Lo sciopero dei rider. Piazza femminista per l'aborto libero. Emma Goldman in Russia...","podcast",1506721435,[381,64,382,383,127,384,385,187],"http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/g7/","http://radioblackout.org/tag/piazza-femminista/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-fattorini/","http://radioblackout.org/tag/silvestri-e-deri/",[387,15,350,360,18,362,358,25],"aborto",{"post_content":389,"tags":393},{"matched_tokens":390,"snippet":391,"value":392},[73],"nbsp;\r\n\r\n \r\n\r\nI fattorini di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> in sciopero bloccano i saldi","Siamo scesi su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Da questo venerdì nel nuovo orario dalle 11 alle 13.\r\n \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 29 anarres1\r\n2017 09 29 anarres2\r\n \r\n\r\nG7 lavoro. É tempo che la paura cambi di campo.\r\nCorteo dei lavoratori contro il G7. Un paio di parole su Carlotta Silvestri e Luca Deri,i presidenti della sesta e settima circoscrizione che vorrebbero imporre divieti. \r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nI fattorini di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> in sciopero bloccano i saldi di fine estate di una nota gelateria. Altre azioni simboliche ieri sera alla street parade. Ne parliamo con Stefano, rider di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>\r\n28 settembre giornata internazionale di lotta per la libertà di decidere e la salute delle donne. Ieri presidio, blocco e corteo spontaneo.\r\n\r\n\r\nLa mia disillusione in Russia. Massimo Varengo di Zero in Condotta presenta “Emma Goldman “Un sogno infranto. Russia 1917, curato da Carlotta Pedrazzini\r\n \r\ngli appuntamenti contro il G7\r\n \r\nVenerdì 29 settembre\r\n \r\nore 17,30\r\n \r\nCorteo dei lavoratori e delle lavoratrici contro il G7\r\n \r\nPartenza da Corso G. Cesare n. 11, vicino a Porta Palazzo (ex stazione Torino-Ceres)\r\n \r\nassemblea finale ai giardinetti tra corso Giulio e via Montanaro\r\n \r\nSabato 30 settembre\r\n \r\nore 14\r\n \r\nCorteo contro il G7\r\n \r\nRitrovo quartiere Lucento Vallette - largo Toscana\r\n\r\ndirezione Reggia di Venaria\r\n \r\nper approfondimenti leggi quest'articolo\r\n \r\nAltri appuntamenti:\r\n \r\nVenerdì 13 ottobre\r\n \r\nore 21\r\n \r\ncorso Palermo 46\r\n \r\nAbitare illegale. Le case fuorilegge e chi ci vive, costruendo – anche – utopia concreta\r\n \r\nNe parliamo con l'antropologo Andrea Staid\r\n \r\nVenerdì 20 ottobre \r\n \r\nore 21\r\n \r\ncorso Palermo 46\r\n \r\nEulalia Vega dell'università di Barcellona presenta il suo libro: \r\n \r\n“Pioniere e rivoluzionarie - Donne anarchiche nella Spagna (1931-1975)”\r\n \r\nLe riunioni della Federazione anarchica torinese sono aperte a tutti gli interessati e si svolgono ogni giovedì alle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[394,396,398,400,402,404,406,408],{"matched_tokens":395,"snippet":387,"value":387},[],{"matched_tokens":397,"snippet":84,"value":84},[15],{"matched_tokens":399,"snippet":350,"value":350},[],{"matched_tokens":401,"snippet":360,"value":360},[],{"matched_tokens":403,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":405,"snippet":362,"value":362},[],{"matched_tokens":407,"snippet":358,"value":358},[],{"matched_tokens":409,"snippet":25,"value":25},[],[411,417],{"field":37,"indices":412,"matched_tokens":413,"snippets":415,"values":416},[35],[414],[15],[84],[84],{"field":103,"matched_tokens":418,"snippet":391,"value":392},[73],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":264,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},{"document":421,"highlight":440,"highlights":448,"text_match":295,"text_match_info":453},{"comment_count":49,"id":422,"is_sticky":49,"permalink":423,"podcastfilter":424,"post_author":339,"post_content":425,"post_date":426,"post_excerpt":55,"post_id":422,"post_modified":427,"post_thumbnail":428,"post_title":429,"post_type":378,"sort_by_date":430,"tag_links":431,"tags":436},"54747","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-giugno-la-repressione-di-chi-manifesta-il-cibo-4-0-di-deliveroo-leugenetica-secondo-matteo-una-poveriera-dietro-le-sbarre-sajid-hussain-ucciso-dalle-frontiere/",[339],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-06-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nIl pacchetto sicurezza bis, approvato l’11 giugno, stabilisce che chi presta soccorso ai naufraghi rischia multe da 10 a 50.000 euro se rifiuta riportare uomini, donne e bambini nell’inferno dei lager libici. Chi lo fa e continua a farlo subirà il sequestro della nave. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021.\r\nLa competenza per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa dalla procura locale a quella distrettuale, la prescrizione viene allungato, le intercettazioni diventano più facili.\r\nIl pacchetto sicurezza bis è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati. \r\nLe nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.\r\nLe pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro. \r\nReati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. Se il reato di danneggiamento avviene in un corteo costa sino a 5 anni di reclusione: due in più della pena prevista per la stessa condotta effettuata in qualsiasi altra circostanza.\r\nIl reato di “devastazione e saccheggio” che è sanzionato con pene dagli 8 ai 15 anni, prevede un aumento della pena sino a 20 anni nel caso in cui il reato sia commesso nel corso di una manifestazione pubblica. La modifica è inserita tra le aggravanti speciali del secondo comma, sullo stesso piano del saccheggio di viveri, che costituisce un pericolo per il sostentamento della popolazione.\r\nViene costituito un corpo speciale di 800 poliziotti e carabinieri incaricati di dare la caccia a chi ha una condanna in definitiva ma non si è presentato volontariamente in carcere.\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese che segue le lotte dei migranti e i movimenti sociali\r\n\r\nRobot al posto dei cuochi. Il cibo 4.0 di Deliveroo. Un’inchiesta di Terre Libere\r\n\r\nL’eugenetica secondo Matteo, difensore della sacra famiglia\r\n\r\nLa famiglia, microfficina del potere\r\n\r\nLe carceri sono una polveriera. Da Poggioreale ad Agrigento si stanno susseguendo proteste e rivolte.\r\nNe parliamo con Robertino Barbieri\r\n\r\nSajid Hussain aveva 30 anni ed era originario del Parachinar, in Pakistan. Il 14 giugno è uscito dal CARA di Gradisca e si è annegato nell’Isonzo. Un’altra vittima delle frontiere.\r\nNe parliamo con Federico dell’Assemblea No frontiere, no Cpr\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 5 luglio \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\n\r\nDalla fine di giugno al 13 luglio sarà Free(k) Pride!\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\n25 giugno ore 18: “Contro la famiglia, microfficina del potere”, assemblea pubblica davanti alla chiesa di via S. Giulia.\r\n\r\n29 giugno ore 17: “Against the Borders” iniziativa di solidarietà e comunicazione al Cpr di Torino\r\n\r\n2 luglio ore 18: “Contro confini di sesso e genere: distruggere l’oppressione istituzionale di soggettività trans e intersex”, assemblea pubblica in Piazza Castello, sotto la Regione.\r\n\r\n6 luglio ore 16: spezzona indecorosa al Pride di Asti. In piazza del Palio\r\n\r\n13 luglio: Free(K) Pride! Ore16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\nLunedì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nIncontro sul Brasile con Jhonny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","27 Giugno 2019","2019-06-27 16:55:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/finocchia-rosè-200x110.jpg","Anarres del 21 giugno. Prove tecniche di democratura. Il cibo 4.0 di Deliveroo. L’eugenetica secondo Matteo. Una polveriera dietro le sbarre. Sajid Hussain, ucciso dalle frontiere...",1561654135,[432,433,434,435],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/famiglia/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/trasporti-gratis/",[437,438,439,356],"carcere","famiglia","repressione",{"post_content":441,"post_title":445},{"matched_tokens":442,"snippet":443,"value":444},[73],"cuochi. Il cibo 4.0 di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>. Un’inchiesta di Terre Libere\r\n\r\nL’eugenetica","Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-06-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nIl pacchetto sicurezza bis, approvato l’11 giugno, stabilisce che chi presta soccorso ai naufraghi rischia multe da 10 a 50.000 euro se rifiuta riportare uomini, donne e bambini nell’inferno dei lager libici. Chi lo fa e continua a farlo subirà il sequestro della nave. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021.\r\nLa competenza per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa dalla procura locale a quella distrettuale, la prescrizione viene allungato, le intercettazioni diventano più facili.\r\nIl pacchetto sicurezza bis è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, al punto che la mera partecipazione ad una manifestazione costituisce un’aggravante per una lunga serie di reati. \r\nLe nuove norme trasformano in comportamento criminale accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio, sanzionato con pene da uno a quattro anni di carcere. L’adozione di strumenti di protezione dalla violenza della polizia può costare sino quattro anni.\r\nLe pene per chi si copre il volto durante una manifestazione sono state quasi raddoppiate: reclusione da 2 a 3 anni a multa di 3000 euro. \r\nReati come resistenza, violenza a pubblico ufficiale o a corpo politico se commessi durante una manifestazione costituiscono un’aggravante. La pena per violenza privata raddoppia se si partecipa ad una lotta in piazza. Se il reato di danneggiamento avviene in un corteo costa sino a 5 anni di reclusione: due in più della pena prevista per la stessa condotta effettuata in qualsiasi altra circostanza.\r\nIl reato di “devastazione e saccheggio” che è sanzionato con pene dagli 8 ai 15 anni, prevede un aumento della pena sino a 20 anni nel caso in cui il reato sia commesso nel corso di una manifestazione pubblica. La modifica è inserita tra le aggravanti speciali del secondo comma, sullo stesso piano del saccheggio di viveri, che costituisce un pericolo per il sostentamento della popolazione.\r\nViene costituito un corpo speciale di 800 poliziotti e carabinieri incaricati di dare la caccia a chi ha una condanna in definitiva ma non si è presentato volontariamente in carcere.\r\nNe abbiamo parlato con Eugenio Losco, avvocato milanese che segue le lotte dei migranti e i movimenti sociali\r\n\r\nRobot al posto dei cuochi. Il cibo 4.0 di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>. Un’inchiesta di Terre Libere\r\n\r\nL’eugenetica secondo Matteo, difensore della sacra famiglia\r\n\r\nLa famiglia, microfficina del potere\r\n\r\nLe carceri sono una polveriera. Da Poggioreale ad Agrigento si stanno susseguendo proteste e rivolte.\r\nNe parliamo con Robertino Barbieri\r\n\r\nSajid Hussain aveva 30 anni ed era originario del Parachinar, in Pakistan. Il 14 giugno è uscito dal CARA di Gradisca e si è annegato nell’Isonzo. Un’altra vittima delle frontiere.\r\nNe parliamo con Federico dell’Assemblea No frontiere, no Cpr\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 5 luglio \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\n\r\nDalla fine di giugno al 13 luglio sarà Free(k) Pride!\r\nAlcuni appuntamenti:\r\n\r\n25 giugno ore 18: “Contro la famiglia, microfficina del potere”, assemblea pubblica davanti alla chiesa di via S. Giulia.\r\n\r\n29 giugno ore 17: “Against the Borders” iniziativa di solidarietà e comunicazione al Cpr di Torino\r\n\r\n2 luglio ore 18: “Contro confini di sesso e genere: distruggere l’oppressione istituzionale di soggettività trans e intersex”, assemblea pubblica in Piazza Castello, sotto la Regione.\r\n\r\n6 luglio ore 16: spezzona indecorosa al Pride di Asti. In piazza del Palio\r\n\r\n13 luglio: Free(K) Pride! Ore16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\nLunedì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nIncontro sul Brasile con Jhonny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":446,"snippet":447,"value":447},[73],"Anarres del 21 giugno. Prove tecniche di democratura. Il cibo 4.0 di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>. L’eugenetica secondo Matteo. Una polveriera dietro le sbarre. Sajid Hussain, ucciso dalle frontiere...",[449,451],{"field":100,"matched_tokens":450,"snippet":447,"value":447},[73],{"field":103,"matched_tokens":452,"snippet":443,"value":444},[73],{"best_field_score":297,"best_field_weight":454,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":455,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},15,"578730123365187706",{"document":457,"highlight":469,"highlights":477,"text_match":295,"text_match_info":482},{"comment_count":49,"id":458,"is_sticky":49,"permalink":459,"podcastfilter":460,"post_author":461,"post_content":462,"post_date":117,"post_excerpt":55,"post_id":458,"post_modified":463,"post_thumbnail":464,"post_title":465,"post_type":378,"sort_by_date":466,"tag_links":467,"tags":468},"47062","http://radioblackout.org/podcast/non-si-tratta-con-la-gig-economy-intervista-a-un-rider-di-deliveroo/",[],"cattivipensieri","Direttamente in studio con un rider di Deliveroo impegnato nella lotta ci siamo tuffati nel mondo della gig economy, ricostruendo alcuni recenti avvenimenti.\r\n\r\nPARTE I\r\n\r\nNon sono bastati lo sciopero e le proteste di marzo per smuovere il silenzio della dirigenza Deliveroo davanti alle richieste dei riders in lotta. Dall'introduzione del cottimo ai meccanismi di ranking, abbiamo ricostruito i motivi che hanno portato questi lavoratori-a-zero-ore a occupare la sede degli uffici centrali di Milano, venerdì scorso, nel tentativo di far sentire le proprie rivendicazioni. Security, polizia e sgombero sono state le risposte che hanno fugato ogni dubbio residuo circa la volontà dell'azienda.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Int-Nic-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPARTE II\r\n\r\nI margini di trattativa sono nulli e lo Stato è pronto a garantirlo con la forza e la polizia. La sentenza del processo contro Foodora ne è un'ennesima conferma: nessuno può permettersi di riconoscere ai riders lo status di lavoratori subordinati, ossia di aumentare il costo di questa manodopera, che si sta sempre più diffondendo nelle città. Dai sindacati non c'è granché da aspettarsi e non si può che ripartire dall'organizzarsi direttamente tra lavoratori e con chiunque condivida le medesime condizioni di sfruttamento.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Int-Nic-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPARTE III\r\n\r\nInfine, lanciando uno sguardo sull'immediato futuro, abbiamo sondanto le possibilità organizzative oltre i confini della città, attraverso coordinamenti nazionali e internazionali tra ciclofattorini. Soffermandoci in particolare sull'assemblea di domenica scorsa a Bologna tra fattorini di diverse città, e sui possibili scenari di iniziativa in vista del primo maggio.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Int-Nic-3.mp3\"][/audio]","2018-10-17 22:06:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/30730058_1837928872894397_3374597143527424000_n-200x110.jpg","Non si tratta con la gig economy - Intervista a un rider di Deliveroo",1523983803,[],[],{"post_content":470,"post_title":474},{"matched_tokens":471,"snippet":472,"value":473},[73],"studio con un rider di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> impegnato nella lotta ci siamo","Direttamente in studio con un rider di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> impegnato nella lotta ci siamo tuffati nel mondo della gig economy, ricostruendo alcuni recenti avvenimenti.\r\n\r\nPARTE I\r\n\r\nNon sono bastati lo sciopero e le proteste di marzo per smuovere il silenzio della dirigenza \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> davanti alle richieste dei riders in lotta. Dall'introduzione del cottimo ai meccanismi di ranking, abbiamo ricostruito i motivi che hanno portato questi lavoratori-a-zero-ore a occupare la sede degli uffici centrali di Milano, venerdì scorso, nel tentativo di far sentire le proprie rivendicazioni. Security, polizia e sgombero sono state le risposte che hanno fugato ogni dubbio residuo circa la volontà dell'azienda.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Int-Nic-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPARTE II\r\n\r\nI margini di trattativa sono nulli e lo Stato è pronto a garantirlo con la forza e la polizia. La sentenza del processo contro Foodora ne è un'ennesima conferma: nessuno può permettersi di riconoscere ai riders lo status di lavoratori subordinati, ossia di aumentare il costo di questa manodopera, che si sta sempre più diffondendo nelle città. Dai sindacati non c'è granché da aspettarsi e non si può che ripartire dall'organizzarsi direttamente tra lavoratori e con chiunque condivida le medesime condizioni di sfruttamento.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Int-Nic-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPARTE III\r\n\r\nInfine, lanciando uno sguardo sull'immediato futuro, abbiamo sondanto le possibilità organizzative oltre i confini della città, attraverso coordinamenti nazionali e internazionali tra ciclofattorini. Soffermandoci in particolare sull'assemblea di domenica scorsa a Bologna tra fattorini di diverse città, e sui possibili scenari di iniziativa in vista del primo maggio.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Int-Nic-3.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":475,"snippet":476,"value":476},[73],"Non si tratta con la gig economy - Intervista a un rider di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>",[478,480],{"field":100,"matched_tokens":479,"snippet":476,"value":476},[73],{"field":103,"matched_tokens":481,"snippet":472,"value":473},[73],{"best_field_score":297,"best_field_weight":454,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":455,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},{"document":484,"highlight":497,"highlights":505,"text_match":295,"text_match_info":510},{"comment_count":49,"id":485,"is_sticky":49,"permalink":486,"podcastfilter":487,"post_author":488,"post_content":489,"post_date":490,"post_excerpt":55,"post_id":485,"post_modified":491,"post_thumbnail":492,"post_title":493,"post_type":378,"sort_by_date":494,"tag_links":495,"tags":496},"46085","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-21-febbraio-2018/",[337],"macerie su macerie","Sul posto di lavoro la tecnologia è sinonimo sia di efficienza che di controllo, nell'era delle platform una semplice applicazione può permettere al management di fare ciò che in precedenza avrebbe fatto con una più ampia organizzazione del lavoro e con la cruda disciplina. Abbiamo provato ad approfondire questo aspetto nel caso specifico delle ultimisse novità introdotte da Deliveroo, il colosso del food delivery, per quanto riguarda modalità di pagamento e di prenotazione turni.\r\n\r\nDeliveroo: nuova applicazione, nuova disciplina.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Novità-su-Deliveroo-feb-2018.mp3\"][/audio]\r\n\r\nChe si tratti di una bolla oppure no, l'economia del bike sharing procede a spron battutto tra grossi capitali, monopoli e collassi in una competizione sfrenata tra aziende. Ovviamente giocando l'ennesima partita di questo capitalismo avventurista sulle spalle dei lavoratori. Abbiamo approfondito la questione sia sul piano nazionale sia sui recenti accadimenti oltreoceano.\r\n\r\nGobee, tra vandalismi e malfunzionamenti, alla faccia dei city users.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Gobee-tra-vandalismo-e-malfunzionamenti-con-buona-pace-dei-city-users.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQuale mondo dietro l'economia delle biciclette - La competizione tra colossi.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Quale-mondo-alla-base-del-bike-sharing-il-collasso-e-il-monopolio-nel-mercato.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSulle spalle dei lavoratori\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Bike-sharing-dal-punto-dei-lavoratori.mp3\"][/audio]","24 Febbraio 2018","2018-10-17 23:05:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/83d049cd-413f-4dfe-b42e-26abe8b353ed_large-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 21 febbraio 2018. App.licarsi con Deliveroo / Il cimitero del bike sharing",1519481597,[],[],{"post_content":498,"post_title":502},{"matched_tokens":499,"snippet":500,"value":501},[73],"delle ultimisse novità introdotte da \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>, il colosso del food delivery,","Sul posto di lavoro la tecnologia è sinonimo sia di efficienza che di controllo, nell'era delle platform una semplice applicazione può permettere al management di fare ciò che in precedenza avrebbe fatto con una più ampia organizzazione del lavoro e con la cruda disciplina. Abbiamo provato ad approfondire questo aspetto nel caso specifico delle ultimisse novità introdotte da \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>, il colosso del food delivery, per quanto riguarda modalità di pagamento e di prenotazione turni.\r\n\r\n\u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark>: nuova applicazione, nuova disciplina.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Novità-su-Deliveroo-feb-2018.mp3\"][/audio]\r\n\r\nChe si tratti di una bolla oppure no, l'economia del bike sharing procede a spron battutto tra grossi capitali, monopoli e collassi in una competizione sfrenata tra aziende. Ovviamente giocando l'ennesima partita di questo capitalismo avventurista sulle spalle dei lavoratori. Abbiamo approfondito la questione sia sul piano nazionale sia sui recenti accadimenti oltreoceano.\r\n\r\nGobee, tra vandalismi e malfunzionamenti, alla faccia dei city users.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Gobee-tra-vandalismo-e-malfunzionamenti-con-buona-pace-dei-city-users.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQuale mondo dietro l'economia delle biciclette - La competizione tra colossi.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Quale-mondo-alla-base-del-bike-sharing-il-collasso-e-il-monopolio-nel-mercato.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSulle spalle dei lavoratori\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/Bike-sharing-dal-punto-dei-lavoratori.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":503,"snippet":504,"value":504},[73],"Macerie su Macerie - 21 febbraio 2018. App.licarsi con \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> / Il cimitero del bike sharing",[506,508],{"field":100,"matched_tokens":507,"snippet":504,"value":504},[73],{"field":103,"matched_tokens":509,"snippet":500,"value":501},[73],{"best_field_score":297,"best_field_weight":454,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":455,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},{"document":512,"highlight":524,"highlights":532,"text_match":295,"text_match_info":537},{"comment_count":49,"id":513,"is_sticky":49,"permalink":514,"podcastfilter":515,"post_author":488,"post_content":516,"post_date":517,"post_excerpt":55,"post_id":513,"post_modified":518,"post_thumbnail":519,"post_title":520,"post_type":378,"sort_by_date":521,"tag_links":522,"tags":523},"43445","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-29-settembre-2017-deliveroo-in-sciopero/",[337],"Mercoledì 27 settembre l'azienda di consegne a domicilio Deliveroo aveva previsto un'iniziativa promozionale in tutte le città di recente apertura, tra cui Torino: mezzo chilo di gelato di GROM a solo un euro. Ma qualcosa è andato storto.\r\n\r\nLa maggior parte dei lavoratori in turno radunatisi in piazza Carlo Alberto hanno deciso di incrociare gambe e braccia per opporsi alle condizioni di lavoro a cui sono costretti dall'azienda, che alle loro ripetute richieste e rimostranze ha sempre risposto con una totale indifferenza. Abbiamo colto l'occasione per parlarne con Effe, ripercorrendo anche i passaggi che avevano portato al precedente sciopero del primo maggio, addentrandoci nei particolari spesso non detti e sottovalutati di questo lavoro.\r\n\r\nParte 1\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/interviste-effe-part1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nParte 2\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/interviste-effe-part2.mp3\"][/audio]","1 Ottobre 2017","2018-10-17 23:05:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/22045854_1629704900383463_4284244244620913885_n-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 29 settembre 2017. Deliveroo in sciopero",1506876830,[],[],{"post_content":525,"post_title":529},{"matched_tokens":526,"snippet":527,"value":528},[73],"l'azienda di consegne a domicilio \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> aveva previsto un'iniziativa promozionale in","Mercoledì 27 settembre l'azienda di consegne a domicilio \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> aveva previsto un'iniziativa promozionale in tutte le città di recente apertura, tra cui Torino: mezzo chilo di gelato di GROM a solo un euro. Ma qualcosa è andato storto.\r\n\r\nLa maggior parte dei lavoratori in turno radunatisi in piazza Carlo Alberto hanno deciso di incrociare gambe e braccia per opporsi alle condizioni di lavoro a cui sono costretti dall'azienda, che alle loro ripetute richieste e rimostranze ha sempre risposto con una totale indifferenza. Abbiamo colto l'occasione per parlarne con Effe, ripercorrendo anche i passaggi che avevano portato al precedente sciopero del primo maggio, addentrandoci nei particolari spesso non detti e sottovalutati di questo lavoro.\r\n\r\nParte 1\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/interviste-effe-part1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nParte 2\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/interviste-effe-part2.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":530,"snippet":531,"value":531},[73],"Macerie su Macerie - 29 settembre 2017. \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> in sciopero",[533,535],{"field":100,"matched_tokens":534,"snippet":531,"value":531},[73],{"field":103,"matched_tokens":536,"snippet":527,"value":528},[73],{"best_field_score":297,"best_field_weight":454,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":455,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},{"document":539,"highlight":552,"highlights":559,"text_match":295,"text_match_info":564},{"comment_count":49,"id":540,"is_sticky":49,"permalink":541,"podcastfilter":542,"post_author":461,"post_content":543,"post_date":544,"post_excerpt":55,"post_id":540,"post_modified":545,"post_thumbnail":546,"post_title":547,"post_type":378,"sort_by_date":548,"tag_links":549,"tags":551},"43324","http://radioblackout.org/podcast/sciopero-dei-rider-di-deliveroo-torino/",[],"Sciopero in corso dei riders di Deliveroo Torino contro aggravamento delle condizioni di lavoro e diminuzione dei turni.\r\n\r\nAscolta l'intervista ai rider:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/Sciopero-Deliveroo-Torino-27-sett.mp3\"][/audio]","27 Settembre 2017","2018-10-17 22:07:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/deliveroo-200x110.jpg","Sciopero dei rider di Deliveroo Torino",1506536388,[550,66,128,187],"http://radioblackout.org/tag/gig-economy/",[354,27,22,25],{"post_content":553,"post_title":556},{"matched_tokens":554,"snippet":555,"value":555},[73],"Sciopero in corso dei riders di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> Torino contro aggravamento delle condizioni di lavoro e diminuzione dei turni.\r\n\r\nAscolta l'intervista ai rider:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/Sciopero-Deliveroo-Torino-27-sett.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":557,"snippet":558,"value":558},[73],"Sciopero dei rider di \u003Cmark>Deliveroo\u003C/mark> Torino",[560,562],{"field":100,"matched_tokens":561,"snippet":558,"value":558},[73],{"field":103,"matched_tokens":563,"snippet":555,"value":555},[73],{"best_field_score":297,"best_field_weight":454,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":49,"score":455,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":49},6637,{"collection_name":378,"first_q":15,"per_page":330,"q":15},5,["Reactive",569],{},["Set"],["ShallowReactive",572],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fqbS81znmKQdUZCs41HA7UuXsM0dZZUjMerL76urJrRE":-1},true,"/search?query=deliveroo"]