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In Argentina la violenza istituzionale colpisce gli attivisti politici ed i poveri. Non si contano i casi di ragazzi uccisi dalla polizia, perché accusati di furti o semplicemente “sospetti”, la pratica della tortura è “normale” nelle camere di sicurezza della gendarmeria.\r\n\r\n \r\n\r\nRicostruiamo i fatti: il giovedì precedente, mentre in Senato si votava la proroga di altri quattro anni della legge 26/160 che sospende gli sgomberi delle comunità indigene, riconoscendo il diritto al territorio ancestrale in attesa che l’Istituto Nazionale delle questioni indigene concluda il rilevamento delle terre spettanti alle diverse comunità, il giudice Villanueva ordina lo sgombero della comunità Lafken Winkul Mapu. L’occupazione risaliva al 14 settembre.\r\n\r\nLo scontro è sui megaimpianti turistici che le multinazionali e le imprese argentine vogliono costruire nel parco turistico nazionale di Villa Mascardi.\r\n\r\nNella stessa zona è prevista l’apertura di una miniera d’oro e di sfruttamento petrolifero. Non solo. La Patagonia possiede una ricchezza sempre più preziosa, l’oro blu, l’acqua.\r\n\r\nI mapuche si battono contro l’intento di mettere a profitto le aree protette, rivendicando il recupero delle terre ancestrali per vivere costruendo una diversa relazione con la natura e il territorio. Conflitti simili investono ampie aree dell’immensa Patagonia e non solo, perché lo scontro attorno all’appropriazione del territorio vede migliaia di comunità indigene in tutto il continente difendersi dall’estrattivismo (miniere, centri turistici, coltivazione estensiva, etc) e rappresenta uno snodo cruciale dei conflitti sociali in America Latina.\r\n\r\n \r\n\r\nLo stesso giovedì, come afferma l’antropologa Diana Lenton, era previsto un tavolo di negoziazione per risolvere il conflitto. «A tradimento e boicottando qualunque possibilità di dialogo, un enorme dispiegamento di forze dell’ordine ha fatto irruzione nella comunità all’alba, sparando con armi da fuoco e arrestando donne e bambini, detenuti in condizioni illegali per diverse ore» continua l’antropologa argentina. Secondo le testimonianza dei mapuche, una dozzina di uomini della comunità sono fuggiti sui monti a causa della caccia all’uomo violenta della polizia federale, della Gendarmeria e delle forze della Prefettura navale, impiegate congiuntamente con elicotteri e forze speciali. Ieri pomeriggio, tre di loro stavano tornando per ricongiungersi con le loro famiglie e sono stati attaccati con armi da fuoco dalla polizia. Così è stato assassinato Rafael, un giovane dei quartieri poveri di Bariloche, in visita ai parenti nella comunità in lotta, saldatore, falegname e lavoratore precario, un “pibe de barrio”, come lo ricordano gli amici.\r\n\r\nL’avvocata della comunità mapuche, Natalia Aranya, ha rilasciato dure dichiarazioni al quotidiano Pagina 12, parlando di una caccia all’uomo razzista e sottolineando le responsabilità del governo nell’operazione che ha coinvolto i gruppi speciali della Prefettura. Dopo la notizia della morte, ci sono state manifestazioni sia davanti all’ospedale che alla sede degli uffici dei Parchi Nazionali, proprietari delle terre contese dalla comunità mapuche. Le forze dell’ordine hanno bloccato le vie di accesso principali e i collegamenti, compresa la Ruta 40, tra le città di El Bolsòn e Bariloche. Alcuni giornali mainstream affermano, senza addurre prove, che sia stato uno scontro a fuoco tra mapuche e polizia. Una caccia all’uomo dopo una repressione violenta contro famiglie che dormivano nelle loro case diventa per i media uno scontro “armato” tra mapuche e polizia. Secondo le organizzazioni dei diritti umani sono le medesime modalità narrative adottate durante la dittatura.\r\n\r\n \r\n\r\nLa Marcha de Mujeres Originarias, organizzazione di donne indigene, ha lanciato un appello invitando tutti a denunciare le menzogne e a diffondere la verità dei fatti: «non permetteremo alle menzogne di affermarsi, noi non siamo in guerra con lo Stato, ma è lo Stato argentino che sta applicando misure genocide contro le comunità indigene, questo dovrebbero dire i giornali». Chiediamo sostegno e supporto, vogliamo giustizia, affermano le donne indigene , esigiamo che «cessi immediatamente la violenza assassina contro i nostri fratelli e le nostre sorelle».\r\n\r\n \r\n\r\nManifestazioni si sono svolte a Buenos Aires e in diverse città della Patagonia per denunciare le responsabilità del governo Macri e del ministro Bullrich. Il sindacato dei lavoratori pubblici ATE ha riferito del fermo del responsabile provinciale e della moglie, liberati poche ore dopo, mentre Sonia Ivanoff, avvocata specialista in diritto indigeno, ha segnalato preoccupazione l’arresto di dei due testimoni dell’omicidio del giovane Rafael Nahuel. «Vogliamo la liberazione e la garanzia di protezione per questi due testimoni chiave, Fausto Horacio Jones Huala e Lautaro Alejando Gozalez» ha dichiarato l’avvocata all’agenzia di comunicazione indipendente Anred.\r\n\r\nDopo la rappresaglia c’è stata un’intensa militarizzazione dell’area: da settimane le organizzazioni dei diritti umani e le comunità mapuche denunciano come dopo «la desapariciòn e la morte di Santiago Maldonado la persecuzione contro i mapuche sia aumentata di intensità così come la violenza delle forze di polizia».\r\n\r\n \r\n\r\nL’intensificazione del conflitto è legata all’aumento della violenza repressiva che negli ultimi due anni, con il governo Macri, è stata diretta in gran parte contro i mapuche identificati come “nemico interno”, in linea con le dichiarazioni del Comando Sud delle forze militari degli Stati Uniti che hanno definito il popolo mapuche una “minaccia terroristica”. Un conflitto che vede da una parte uomini, donne e bambini in lotta per la difesa del territorio e della vita, e dall’altra una nuova ed intensa offensiva politica, economica e militare del capitalismo estrattivo, razzista, patriarcale e coloniale.\r\n\r\n \r\n\r\nNelle stesse ore in cui avveniva l’attacco alla comunità nei territori contesi di Villa Mascardi, in provincia di Buenos Aires si stava svolgendo il funerale di Santiago Maldonado, desaparecido durante una rappresaglia della gendarmeria nella comunità mapuche Pu Lof Cushamen il 1 agosto scorso. Il suo cadavere venne ritrovato 78 giorni dopo nel fiume Chabut, 300 metri a monte dal punto in cui i mapuche sotto attacco attraversarono il corso d’acqua.\r\n\r\nDurante l’attacco alla comunità i suoi compagni videro che Santiago Maldonado veniva preso e fatto salire a forza su un furgone bianco dalla polizia.\r\n\r\nLa scomparsa di Maldonado aveva suscitato ampie proteste in tutta l’Argentina: decine di migliaia di persone avevano manifestato il primo settembre e il primo ottobre a Buenos Aires.\r\n\r\nIl ragazzo è stato seppellito dopo un mese di attesa dei risultati dell’autopsia, che ha stabilito che Santiago è morto per asfissia da annegamento, ma non le modalità della desapariciòn.\r\n\r\nDall’inchiesta del giornalista Ricardo Ragendorfer pubblicata su Tiempo Argentino e altri quotidiani, emerge che l’autopsia ha stabilito che il corpo di Santiago non era restato più di 5 o 6 giorni in acqua al momento del ritrovamento. Ne consegue che è stato “illegalmente” trattenuto da qualche parte per diversi giorni.\r\n\r\nAlla luce di questi fatti potrebbero emergere responsabilità più dirette di Benetton, la multinazionale italiana proprietaria di oltre 900.000 ettari in territorio mapuche.\r\n\r\nSecondo Ragendorfer, l’unica cella frigorifera della zona capace di conservare un cadavere per diversi giorni si troverebbe proprio all’interno di una delle tenute di Benetton, denominata “Cabania Leleque”. Inoltre, rivela sempre Ragendorfer, la Gendarmeria possiede una base logistica informale dentro la stessa tenuta di Benetton da almeno 20 anni, grazie a un accordo firmato durante il governo di Carlos Menem tra Carlo Benetton, la Secretaria de Seguridad de la Nacion e la provincia di Chubut.\r\n\r\nRagendorfer ha anche rivelato che parte delle prime indagini “ufficiali” hanno avuto l’epicentro logistico proprio a Leleque. Da lì partirono buona parte dei gendarmi che tra il 10 e il 12 gennaio scorso sgomberarono in modo violento la comunità Mapuche di “Lof en Resistencia” di Cushamen. Ragendorfer inserisce un tassello chiave per dimostrare le eventuali la complicità dirette di Benetton nella desaparición forzada di Santiago: il 17 ottobre scorso, il giudice avrebbe ordinato, insieme al rastrellamento della zona in cui comparve il corpo, una perquisizione legale de la “Cabania Leleque” dei Benetton e di alcune delle zone adiacenti. Difficile pensare che sia stato per mera coincidenza che il corpo di Santiago sia ricomparso proprio quel giorno. Dopo il ritrovamento, naturalmente, la perquisizione venne cancellata.\r\n\r\n \r\nUn presidio di solidarietà con la lotta delle comunità mapuche resistenti e di denuncia delle responsabilità dello Stato argentino e di Benetton nella violenta repressione in atto si svolgerà a Torino il 22 dicembre di fronte al negozio Benetton di via Roma 121 – vicino a piazza San Carlo.\r\n \r\n\r\nAggiornamento al 12 dicembre\r\n\r\nLa scorsa settimana la polizia ha sgomberato una fabbrica di Neuquen, occupata dagli operai in lotta e a rischio licenziamento, che cercavano di impedire lo svuotamento dell'area di macchinari e dei prodotti ancora in magazzino.\r\nLo sgombero è stato attuato usando armi da fuoco. Un deputato - ex operaio della Zanon recuperata - che tentava una mediazione è stato colpito ad una gamba ed ha il perone spezzato.\r\nIl 9 dicembre una marcia transfrontaliera delle donne indigene ha raccolto scarse adesioni.\r\nIl governo Macrì sta scatenando una repressione poliziesca sempre più violenta contro le insorgenze sociali e le lotte popolari.\r\nIl fallimento delle sinistre istituzionali in Argentina e, in generale in tutto il continente, sta riportando al potere la destra. Una destra la cui linea di continuità con le dittature militari che hanno insanguinato il pianeta è molto chiara.\r\n\r\nAscolta la diretta con Ivan:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 12 11 ivan argentina\r\n ","12 Dicembre 2017","2017-12-13 12:05:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/rafael-nauhel-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/rafael-nauhel-2-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/rafael-nauhel-2-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/rafael-nauhel-2-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/rafael-nauhel-2-1024x683.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Argentina. Attacco alle comunità mapuche: un morto, due feriti, diversi desaparecidos... 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A tal proposito, un articolo dal titolo \"L'anomalia della guerra in Messico\" , che individua le contraddizioni e narra la storia del cosiddetto fenomeno narco, riporta la recente notizia della scoperta di un vero e proprio campo di sterminio in un ranch di Teuchitlán, nella campagna a un’ora dalla metropoli di Guadalajara. \r\n\r\nCiò su cui occorre riflettere è quanto la guerra in Messico sia nascosta, asimmetrica ed sia resa funzionale ai grandi capitali e agli Stati. Si parla di guerra di frammentazione territoriale per il ruolo distruttivo che assume rispetto alle relazioni sociali nei territori. Vi sono in questo contesto però delle esperienze e iniziative dal basso che riescono a portare un'alternativa concreta e che si attivano quotidianamente per lottare contro questa guerra intestina che significa morte e desaparecidos, riuscendo anche a inchiestare laddove le istituzioni non hanno alcuna intenzione di andare. Un altro spunto importante riguarda la riflessione che andrebbe sviluppata dal punto di vista di chi è situato in Europa e che attraversa le contraddizioni che questa guerra porta sino a qui.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Messico-guerra-narco-2025_03_20_2025.03.20-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","20 Marzo 2025","2025-03-20 14:15:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/d6276cd4-6565-4555-a26b-8132b7d6b98b-672x372-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"166\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/d6276cd4-6565-4555-a26b-8132b7d6b98b-672x372-1-300x166.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/d6276cd4-6565-4555-a26b-8132b7d6b98b-672x372-1-300x166.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/d6276cd4-6565-4555-a26b-8132b7d6b98b-672x372-1-200x110.jpeg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/d6276cd4-6565-4555-a26b-8132b7d6b98b-672x372-1.jpeg 672w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Messico: guerra di frammentazione territoriale",1742480129,[202,203,65,204,205],"http://radioblackout.org/tag/cartelli-droga/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/narco/","http://radioblackout.org/tag/nodo-solidale/",[207,208,15,209,210],"cartelli droga","guerra","narco","nodo solidale",{"post_content":212},{"matched_tokens":213,"snippet":214,"value":215},[29],"intestina che significa morte e \u003Cmark>desaparecidos\u003C/mark>, riuscendo anche a inchiestare laddove","Il 5 marzo è stato scoperto un campo di sterminio di uno dei cartelli più feroci del paese, dal 2006 ad oggi quali interessi si articolino tra il crimine organizzato e lo Stato messicano e le implicazioni per la popolazione locale è il tema di questo approfondimento svolto con un compagno del Nodo Solidale.\r\n\r\nIl collettivo si occupa da un lato di tessere reti da una parte all'altra dell'oceano e, dall'altra, di diffusione di informazione e punto di vista sulla situazione. 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Milei è un economista, ha sempre lavorato nel privato, fino a due anni fa quando è stato eletto deputato. La sua ricetta prevede una grande riduzione dello stato, con l’abolizione di quasi tutti i ministeri – mantenendo solo un ministero del capitale umano, economia, sicurezza e interni – la dollarizzazione dell’Argentina, l’eliminazione della banca centrale, la privatizzazione totale di istruzione e sanità. Nega i 30mila desaparecidos, mentre utilizza la parola dittatura solo per le restrizioni da corona virus. Dalle posizioni assolutamente misogine, intende abolire la legge sull’aborto e sull’educazione sessuale integrale.\r\n\r\nNe parliamo ai microfoni di Radio Black Out con Giorgia, acuta osservatrice dell’area attualmente a Buenos Aires.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/elezioni-in-argentina.mp3\"][/audio]","22 Novembre 2023","2023-11-22 18:21:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Immagine-WhatsApp-2023-09-29-ore-01.07.41_5980c4d9-e1700667456555-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"275\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Immagine-WhatsApp-2023-09-29-ore-01.07.41_5980c4d9-e1700667456555-275x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Immagine-WhatsApp-2023-09-29-ore-01.07.41_5980c4d9-e1700667456555-275x300.jpg 275w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Immagine-WhatsApp-2023-09-29-ore-01.07.41_5980c4d9-e1700667456555.jpg 696w\" sizes=\"auto, (max-width: 275px) 100vw, 275px\" />","Elezioni in Argentina: Javier Milei è il nuovo presidente",1700672070,[237,158,238],"http://radioblackout.org/tag/milei/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/",[240,18,241],"#Milei","elezioni",{"post_content":243},{"matched_tokens":244,"snippet":245,"value":246},[29],"e sanità. 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Ma capitano eventi particolari in molti paesi latinamericani.\r\n\r\n \r\n\r\nTruffe elettorali e colpi di mano costituzionali.\r\n\r\nAbbiamo cominciato la chiacchierata con Alfredo Luiz Somoza commentando l'indiscrezione secondo la quale sono stati forniti mezzi di intercettazione e controllo digitale degli oppositori del presidente honduregno durante e dopo le elezioni truffa di novembre a cui è seguita un'insurrezione popolare; in quel caso la magia è stata messa a disposizione di una destra illiberale che in due mesi di manifestazioni ha ucciso 36 persone che protestavano contro l'imbroglio elettorale di Hernandez. Dal ‘provvidenziale’ blackout dei computer che ha ribaltato i responsi delle urne in Honduras, sull'onda delle riforme autoritarie delle Costituzioni sudamericane (con la connivenza delle Corti Supreme di nomina presidenziale), ci siamo spostati nella Bolivia di Evo Morales, che è arrivato a sollecitare una sorta di protezione dei diritti umani, perché secondo lui ciascuno deve vedersi riconosciuto il diritto (umano e presidenziale) di presentarsi alle elezioni, venendo meno al dettato costituzionale promulgato da lui stesso che limita a due mandati. Un po' quello che avviene nel Venezuela di Maduro che ha anticipato le elezioni mentre c'è un'assemblea costituente che governa e legifera al posto del parlamento del tutto esautorato; o nel Brasile di Temer che ha operato un golpe nei confronti di Dilma e usa la magistratura come una clava contro Lula, in testa nei sondaggi per le elezioni di ottobre.\r\n\r\nTutto è apparentemente normale, ma guardando i risvolti si configura ciascuna di queste situazioni come un colpo di stato.\r\n\r\nE dai Caraibi alla punta estrema dell'Argentina l'altro elemento che unisce tutti i paesi latinamericani è lo scandalo Odebrecht (costruttori di infrastrutture carioca), che ha coinvolto tutte le leadership corrotte dal denaro delle aziende energetiche nazionali. 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Il risultato è una strage di sindacalisti e ambientalisti eliminati da chi si sta costruendo il nuovo giro di affari del post-Farc: latifondisti e trafficanti.\r\n\r\nIn questi giorni Tres Madres sono state insignite di una laurea honoris causa: Estela Carlotto (fondatrice de las Abuelas de Plaza de Mayo), Vera Vigevani (fondatrice de las Madres de Plaza de Mayo) e Yolanda Moràn (coordinatrice della messicana Fundem); in particolare quest'ultima ha avuto modo di raccontare episodi di scomparsi in Messico per colpa anche dei Narcos (anche se oggi è stato preso un capo de Los Zetas, la piovra non può che far spuntare molte teste), ma soprattutto da attribuire a poliziotti e militari, che lavorano per diversi cartelli, come si evince da libri pubblicati recentemente anche in Italia sulla Guerra alla droga, mentre lei ne ha una conoscenza diretta perché la sua organizzazione va alla ricerca di fosse comuni, dove s'imbattono in molti cadaveri di migranti centramericani, tra cui minori mutilati, perché oggetto di traffico di organi. E i numeri superano di molte volte quelli storici dei desaparecidos durante la dittatura della Giunta militare in Argentina. E da quest'ultima nazione proviene l'ultima notizia di cui abbiamo dato conto in questa lunga intervista con Alfredo Somoza: dai piani consegnati dalla Marina argentina – proprio il corpo militare la cui scuola ospitava le celle di tortura per quelli che poi sarebero stati desaparecidos 40 anni fa – risulta che il sommergibile ricercato così a lungo e affannosamente da mezzo mondo e scomparso nelle acque atlantiche della Patagonia aveva come missione l'intercettazione di navi britanniche nei pressi de las Malvinas (ancora britanniche con il nome di Falkland), un'altra sparizione magica, quasi fantascientifica... e anche un po' inquietante per i ricordi che evoca quell'arcipelago: realismo magico forse, ma di magia nera si tratta?\r\n\r\nDesaparecion di persone e sommergibili","10 Febbraio 2018","2018-02-14 17:07:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il ‘Realismo Magico’ nel continente latinamericano dell’epoca digitale",1518299061,[265,266,267,268,269,270,271,272,273,65,274,275,276,277],"http://radioblackout.org/tag/argentiina/","http://radioblackout.org/tag/bolivia/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/eln/","http://radioblackout.org/tag/farc/","http://radioblackout.org/tag/honduras/","http://radioblackout.org/tag/malvinas/","http://radioblackout.org/tag/malvinas-falkland/","http://radioblackout.org/tag/narcos/","http://radioblackout.org/tag/peru/","http://radioblackout.org/tag/traffico-di-organi/","http://radioblackout.org/tag/venezuela/",[279,280,281,27,282,21,283,284,285,15,286,287,288,289],"Argentiina","bolivia","brasile","eln","honduras","Malvinas","Malvinas/Falkland","narcos","Perù","traffico di organi","Venezuela",{"post_content":291},{"matched_tokens":292,"snippet":293,"value":294},[29],"molte volte quelli storici dei \u003Cmark>desaparecidos\u003C/mark> durante la dittatura della Giunta","Rex Tillerson, il segretario di stato di Trump, si aggira per il Sudamerica con l'ossessione del Venezuela (non a caso è l'amministratore delegato di Exxon Mobil) e nuovamente di Cuba, dove si sta cercando di insinuare il web per propagandare l'american way of life presso i giovani. 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A Torino alcune realtà capoccioni continuano a cercare di praticare lo sport in maniera differente nonostante sgomberi, mancate concessioni e l’invasione dei campi di padel. Seguite le nostre avventure, sportive e non, ogni mercoledì dalle 17 alle 18.30 su Radio Black Out.\r\n\r\n \r\n\r\nNella prima diretta della puntata iniziamo a conoscere alcune realtà di base rugbistiche della provincia torinese. Il nostro primo incontro è con la compagine del Chieri Rugby, squadra amica che ormai da diversi mesi ci ospita nel suo campo di Pessione, in quanto, aimé, siamo come al solito senza un campo. In una chiacchera con Pablo, uno dei fondatori del Chieri, parliamo della storia di questa società, dei suoi progetti e di come è cambiato il nostro sport in questi anni. 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Ne parliamo con Matteo Palamidesse giornalista free lance con esperienza in quei territori.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nVi raccontiamo della situazione in Colombia dove la repressione del governo Duque contro le proteste della popolazione è sempre piu' feroce ,riappaiono i corpi smembrati dei desaparecidos ,il fronte della protesta si radicalizza e il\" paro nacional \" continua e le soggettività indigene acquisiscono nella lotta sempre piu' visibilita'. 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In esso non vi è traccia che vada a ristrutturare, come ci aspettavamo, il sistema sanitario nazionale:\r\n\r\n\r\n \tnon si assumono stabilmente le 50.000 unità di personale del SSN tagliati dal 2006\r\n \tnon ci sono soluzioni per stabilizzare i tantissimi –troppi- lavoratrici e lavoratori precari della sanità\r\n \tnon si ripristinano i 135.000 posti letto tagliati dal 1996\r\n \t...\r\n\r\n\r\nCome mai oggi non stiamo ragionando urgentemente su come ripristinare quel 40% di servizi territoriali – tra i quali quelli di prevenzione- tagliati in 12 anni?\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/F_m_26_05_Decreto-rilancio-Cusimano.mp3\"][/audio]","28 Maggio 2020","2020-05-28 21:49:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/C63BE297-88BB-4FBC-A87F-F895927EC685-200x110.jpeg","frittura mista: puntata del 26/05/20",1590700429,[],[],{"post_content":534},{"matched_tokens":535,"snippet":536,"value":537},[29],"Ford condannati per gli operai \u003Cmark>desaparecidos\u003C/mark>\r\n\r\n\r\n\r\n \r\nIl primo approfondimento l'ho abbiamo","Argentina:\r\nDirigenti Ford condannati per gli operai \u003Cmark>desaparecidos\u003C/mark>\r\n\r\n\r\n\r\n \r\nIl primo approfondimento l'ho abbiamo fatto con l'aiuto di Enrico Riboni, nostro inviato dal sud America, sul tema dalla dittatura Argentina (dal '76 al '83). 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Si parla della strage della maggior parte dell'umanità da parte di alieni misteriosi e minacciosi, ma chi ha vissuto in Argentina tra il 1976 e il 1982 ci vede altro. Sono gli anni dei \"desaparecidos\" a cui si unì lo stesso Oesterheld. Lungo 660 pagine Juan è un uomo comune e pacifico, vive con la moglie Elena e la figlia Marta nella periferia di Buenos Aires quando una notte cade una neve insolita e mortale. Juan e i pochi sopravvissuti devono lottare contro esseri mostruosi per scoprire che sono telecomandati dai Kol più potenti. Juan cattura uno dei Kol e scopre che anch'essi sono asserviti a nemici ancora più potenti e lontani, che catturano esseri su diversi pianeti per costringerli a combattere al loro servizio. Non hanno né volto né nome, le loro vittime li chiamano \"loro\" (in originale \"ellos\"). Con Oesterheld scomparvero anche le figlie Beatriz Marta, Diana Irene, Marina ed Estrel Ines. Oesterheld scrisse anche la graphic novel \"Che\" dedicata a Ernesto Che Guevara dalla giovinezza alla rivoluzione cubana alla guerriglia boliviana, disegnata da Alberto ed Enrique Breccia (padre e figlio) che fu creduta persa fino al 1987 quando fu ritrovata e pubblicata. Ancora più esplicita è \"La guerra degli Antartes\" disegnata da Gustavo Trigo, dove il popolo argentino organizza la resistenza contro gli alieni che vogliono sottometterli con il consenso degli Stati Uniti, che rimase incompiuta per la scomparsa del suo creatore. Buon ascolto.","26 Aprile 2020","2020-04-26 10:43:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/HECTOR2-200x110.jpg","IL VAGABONDO DELL'INFINITO - LA PERLA DI LABUAN 24/4/2020",1587897064,[],[],{"post_content":557},{"matched_tokens":558,"snippet":559,"value":560},[29],"altro. 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