","13 settembre - FREE ALL ANTIFAS!","post",1757382661,[67,68,69,70,71,72],"http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/budapest/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/detenuti/","http://radioblackout.org/tag/free-maja/","http://radioblackout.org/tag/ungheria/",[74,75,15,76,77,78],"antifa","budapest","detenuti","free maja","Ungheria",{"tags":80},[81,83,85,87,90,92],{"matched_tokens":82,"snippet":74},[],{"matched_tokens":84,"snippet":75},[],{"matched_tokens":86,"snippet":15},[],{"matched_tokens":88,"snippet":89},[76],"\u003Cmark>detenuti\u003C/mark>",{"matched_tokens":91,"snippet":77},[],{"matched_tokens":93,"snippet":78},[],[95],{"field":41,"indices":96,"matched_tokens":98,"snippets":100},[97],3,[99],[76],[89],578730123365712000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":23,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":53,"score":105,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":53},"1108091339008",1,"578730123365711977",{"document":107,"highlight":125,"highlights":135,"text_match":101,"text_match_info":141},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":53,"id":110,"is_sticky":53,"permalink":111,"post_author":36,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":59,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_thumbnail_html":116,"post_title":117,"post_type":64,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":123},[50],[52],"67624","http://radioblackout.org/2021/03/dimitri-koufontinas-termina-lo-sciopero-della-fame/","Continuano gli aggiornamenti dalla Grecia.\r\n\r\nDopo più di due mesi di sciopero della fame Dimitri termina lo sciopero della fame rilasciando la seguente dichiarazione:\r\nLa solidarietà è la condizione vitale che ci unisce nelle lotte.\r\nRingrazio gli amici e i compagni che sono stati solidali. Ringrazio tutte le persone per il loro sostegno, che non è stato il sostegno ad una persona, ma ad un momento di lotta contro un potere disumano.\r\nSolidarietà e sostegno che hanno dimostrato che esistono forze sociali vive che resistono all'arbitrio, alla violenza e all'autoritarismo. E questa è una nuova speranza.\r\nLa famiglia al potere ha dimostrato quanto sia spietata nel non rispettare neanche le sue stesse leggi e la Costituzione, nell'amministrazione della giustizia.\r\nQuesti vengono giudicati dalle persone che scendono in piazza. 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Alla notizia dell'incidente amici e affetti dei detenuti sono accorsi fuori dal carcere per avere informazioni sui propri cari e sono stati accolti dai manganelli e dai lacrimogeni della polizia.\r\n\r\nIl Venezuela sta attraversando una crisi di sovraffollamento carcerario impressionante tanto che lo Stato si è dotato di mini strutture detentive ritagliate tra ex caserme e edifici pubblici per aumentare i posti di prigionia disponibili. Questi luoghi che dovrebbero essere di transito diventano invece l'ultima meta per i molti che, in attesa di giudizio, aspettano la prassi tribunalizia per sapere del proprio destino. 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A ciò si aggiunge il sovraffollamento che rende la vita impossibile; si prenda ad esempio la struttura dove è divampato l'incendio in cui i posti disponibili sarebbero 40 e dove erano invece detenute oltre 200 persone, ammassate le une sulle altre.\r\n\r\nUna strage annunciata dunque, la peggiore da diversi anni a questa parte in termine di perdite umane, che va tristemente a sommarsi ai già numerosissimi episodi di morti collettive che avvengono più o meno con costanza nelle carceri venezuelane.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alfredo Luis Somosa, giornalista freelance che collabora con diverse testate.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\ncarcereCarabobo","1 Aprile 2018","2018-04-07 11:42:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/4aeb126d3acfde83416b70c7e5cf0faf-ky4D-U1110169817441KJI-1024x576@LaStampa.it_-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/4aeb126d3acfde83416b70c7e5cf0faf-ky4D-U1110169817441KJI-1024x576@LaStampa.it_-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/4aeb126d3acfde83416b70c7e5cf0faf-ky4D-U1110169817441KJI-1024x576@LaStampa.it_-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/4aeb126d3acfde83416b70c7e5cf0faf-ky4D-U1110169817441KJI-1024x576@LaStampa.it_-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/4aeb126d3acfde83416b70c7e5cf0faf-ky4D-U1110169817441KJI-1024x576@LaStampa.it_.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Venezuela, sulla rivolta nel carcere di Carabobo e sulla strage di detenuti",1522587311,[69,156,157],"http://radioblackout.org/tag/rivolta/","http://radioblackout.org/tag/venezuela/",[15,159,160],"rivolta","Venezuela",{"post_content":162,"post_title":166},{"matched_tokens":163,"snippet":164,"value":165},[76],"seguito di una protesta dei \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> per le condizioni di reclusione,","Una strage annunciata quella avvenuta nello stato di Carabobo, in Venezuela dentro ad una caserma adibita a carcere dove, a seguito di una protesta dei \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> per le condizioni di reclusione, è divampato un incendio che ha fatto almeno 68 morti tra prigionieri e parenti. 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Lo è anche solo per ribadire la supremazia di classe del potere su chi appartiene a classi subalterne. Diventa feroce con coloro che si sono contrapposti e riescono a resistere alle pressioni fisiche e psicologiche di una contenzione disumana che dura da 12 anni come nel caso di Nadia Lioce, combattente della lotta armata in isolamento dal 2005; e ora la sua detenzione è stata pure inasprita dalle nuove regole del famigerato 41bis, con la riduzione anche dei libri e dell'accesso alla già scarsa informazione.\r\n\r\nAlla pena da scontare per pure ragioni punitive si aggiunge oggi la farsa di questo processo, la cui prima udienza era prevista oggi 15 settembre 2017 (dopo il rinvio di luglio per un vizio ridicolo: non avevano trovato l'accusata – che marciva in carcere da dieci anni – per consegnarle l'ingiunzione), intentato ai suoi danni in modo pretestuoso pescando alla rinfusa dal mazzo di leggi del codice penale (si può sempre adattare qualcosa per perseguire il cittadino): oltraggio a pubblico ufficiale per aver insultato un agente penitenziario e disturbo delle occupazione o del riposo delle persone, perché aveva fatto una battitura tre anni fa dentro la sua cella per protestare contro le ulteriori restrizioni della sua detenzione, che già di per sé è sempre indegna di un paese civile, ma così diventa tortura e tentativo di annientamento di una persona.\r\n\r\nAbbiamo parlato di questo e di altri aspetti correlati con un compagno del Collettivo contro la repressione per un Soccorso rosso\r\n\r\nprocesso Lioce\r\n\r\n \r\n\r\nAlcune notizie ci sono poi giunte a seguito di questa mattinata di normale persecuzione. Intanto l'avvocato di Nadia Lioce è stata bloccata in autostrada per un casuale \"controllo\", durante il quale sono stati sollevati problemi relativi a dettagli relativi alle infinite norme inventate per vessare gli automobilisti e trovare sempre qualche motivo per impedire ai cittadini di vivere, utili inparticolare in questi casi. L'imputata è stata \"preseente\" in videoconferenza e si è scoperto che il dibattito processuale si è reso \"necessario\" a seguito dell'accumulo di 70 richiami e censure in carcere per le proteste derivanti anche dall'abitudine di perquisire la sua cella almeno una volta al giorno, sottraendole ogni volta qualvche oggettino essenziale per la sua vita di reclusa in isolamento, come per esempio un elastico per trattenere i capelli. Per ognuno di questi richiami ha acumulato 10 giorni di punizione (quindi 700 giorni di ulteriore tortura inflittale dallo stato in modalità ferocemente repressiva). In concomitanza dell'udienza sono stati inscenati presidi in molte città di fronte ai Palazzi di \"Giustizia\": a Torino la presenza della digos era tuuto tranne che discreta e ridotta, ma si è potuto srotolare uno striscione che riportava la scritta: \" 41bis tortura di stato. Sosteniamo i rivoluzionari prigionieri\".\r\n\r\nQuesto accanimento non sembra piegare la volontà di Nadia, per quanto allontanata dal mondo e priva di notizie, informazioni, contatti, corrispondenza negata, censurata, non inoltrata, non sembra nonostante le vessazioni degli aguzzini secondini che intenda arrendersi e nemmeno quanto possa apprezzare le raccolte firme in suo favore: sembra maggiormente interessata a denunciare l'orrore del regime di 41bis, evidentemente la deprivazione psichica, l'isolamenteo totale e permanente, insomma la tortura bianca non è riuscita nell'intento di annientare personalità e identità di Nadia Lioce.","15 Settembre 2017","2017-09-19 14:09:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/2017_09_15_lioce-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"280\" height=\"171\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/2017_09_15_lioce.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Persecuzioni cumulative per detenuti da annientare: il caso Lioce",1505476447,[253,254,255,256],"http://radioblackout.org/tag/anticarceraria/","http://radioblackout.org/tag/nadia-lioce/","http://radioblackout.org/tag/no41bis/","http://radioblackout.org/tag/terrorismo-di-stato/",[258,259,260,261],"anticarceraria","Nadia Lioce","no41bis","terrorismo di stato",{"post_title":263},{"matched_tokens":264,"snippet":265,"value":265},[76],"Persecuzioni cumulative per \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> da annientare: il caso Lioce",[267],{"field":171,"matched_tokens":268,"snippet":265,"value":265},[76],{"best_field_score":178,"best_field_weight":20,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":53,"score":270,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":53},"578730123365187705",6646,{"collection_name":64,"first_q":76,"per_page":35,"q":76},5,{"facet_counts":275,"found":325,"hits":326,"out_of":557,"page":104,"request_params":558,"search_cutoff":42,"search_time_ms":559},[276,302],{"counts":277,"field_name":299,"sampled":42,"stats":300},[278,281,284,286,288,290,291,293,295,297],{"count":279,"highlighted":280,"value":280},54,"Bello come una prigione che brucia",{"count":282,"highlighted":283,"value":283},12,"anarres",{"count":32,"highlighted":285,"value":285},"Macerie su macerie",{"count":35,"highlighted":287,"value":287},"ACAB",{"count":97,"highlighted":289,"value":289},"19e59",{"count":97,"highlighted":15,"value":15},{"count":97,"highlighted":292,"value":292},"Harraga",{"count":97,"highlighted":294,"value":294},"radio cane",{"count":97,"highlighted":296,"value":296},"tutti pazzi",{"count":179,"highlighted":298,"value":298},"Voci dall'antropocene","podcastfilter",{"total_values":301},157,{"counts":303,"field_name":41,"sampled":42,"stats":323},[304,305,308,310,312,313,315,317,319,321],{"count":14,"highlighted":15,"value":15},{"count":306,"highlighted":307,"value":307},11,"Radio Blackout",{"count":26,"highlighted":309,"value":309},"bello come una prigione che brucia",{"count":29,"highlighted":311,"value":311},"41 bis",{"count":29,"highlighted":18,"value":18},{"count":35,"highlighted":314,"value":314},"tortura",{"count":35,"highlighted":316,"value":316},"a.c.a.b",{"count":35,"highlighted":318,"value":318},"sorveglianza",{"count":273,"highlighted":320,"value":320},"reato tortura",{"count":273,"highlighted":322,"value":322},"carcere delle vallette",{"total_values":324},375,118,[327,371,423,459,489,525],{"document":328,"highlight":346,"highlights":360,"text_match":101,"text_match_info":369},{"comment_count":53,"id":329,"is_sticky":53,"permalink":330,"podcastfilter":331,"post_author":36,"post_content":332,"post_date":333,"post_excerpt":59,"post_id":329,"post_modified":334,"post_thumbnail":335,"post_title":336,"post_type":337,"sort_by_date":338,"tag_links":339,"tags":343},"59627","http://radioblackout.org/podcast/il-covid-19-nelle-carceri-e-limportanza-di-lottare-oggi/",[280],"Nella trasmissione di oggi abbiamo avuto modo di riflettere con Roberta, familiare di un detenuto del carcere di Rebibbia-Roma; con lei abbiamo ripercorso la giornata di lotta dello scorso giovedì 16 in solidarietà con i detenuti in lotta, evidenziato la necessità di agire, e agire in fretta, perchè è già tardi. 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detentivo.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno anarchico, che ha seguito questa mobilitazione a Parma, cerchiamo di analizzare la situazione di questa struttura punitiva, per estendere poi la riflessione alla War on Drugs, al suo ruolo nell’economia della repressione, alla funzione delle sostanze psicoalteranti come supporto per sostenere tanto la quotidianità carceraria quanto quella “libera”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_parma-lucky.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Aprile 2024","2024-04-30 12:25:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/bcupcb-parma-as3-200x110.jpg","ALTA SICUREZZA 3: WAR ON DRUGS E MOBILITAZIONE DEI DETENUTI",1714479935,[69,436,437,438,439,122],"http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/droghe/","http://radioblackout.org/tag/economia-della-repressione/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[15,441,442,443,18,24],"droga","droghe","economia della 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Il decreto ha previsto per i semiliberi la possibilità di licenza (cioè di non rientrare in carcere la sera) nei casi più fortunati fino al 30 maggio, a dipendenza del magistrato di sorveglianza che valuta caso per caso. 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Vediamole più nello specifico.\r\n\u003Cmark>Detenuti\u003C/mark>\r\nAbbiamo chiesto a Elisabetta, che per lavoro si occupa di tribunali e carceri, di spiegarci la normativa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/02-04-2020-montanari-cura-italia-carcere.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPartendo dal fatto che il decreto non ha stanziato risorse per l’attuazione dei provvedimenti riguardanti il carcere, tre sono i paletti indicati:\r\n\r\n \tla disponibilità di domicilio idoneo, che la polizia penitenziaria deve approvare\r\n \til numero di braccialetti elettronici già stanziati per quest'anno, resi obbligatori per pene residue superiori ai sei mesi\r\n \tun numero di mesi residui da scontare inferiore ai 18 mesi\r\n\r\nLe possibilità di “uscire” sono bene o male simili a quelle previste dalla 199/2010 (svuotacarceri Alfano), la differenza dovrebbe essere una maggiore velocità, che però sembra rimanere sulla carta.\r\n\r\nDunque il dispositivo sembra più che altro destinato a tener buoni i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> e scongiurare nuove rivolte.\r\nSemiliberi\r\nDifferente la situazione dei semiliberi e degli articolo 21, di cui parliamo con Luca Abbà. Il decreto ha previsto per i semiliberi la possibilità di licenza (cioè di non rientrare in carcere la sera) nei casi più fortunati fino al 30 maggio, a dipendenza del magistrato di sorveglianza che valuta caso per caso. Per gli articoli 21 sono stati spostati dalle sezioni interne alla palazzina dei semiliberi.\r\n\r\nUno dei piani è stato messo in quarantena a causa di un contagio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/02-04-2020-abba-semiliberi-cura-italia.mp3\"][/audio]\r\n\r\nhttp://www.radionotav.info/cura-italia-cosa-succede-detenuti-semiliberi-alle-vallette/",{"matched_tokens":481,"snippet":482,"value":482},[76],"Cura Italia: cosa succede a \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> e semiliberi alle Vallette?",[484,486],{"field":171,"matched_tokens":485,"snippet":482,"value":482},[76],{"field":174,"matched_tokens":487,"snippet":478,"value":479},[76],{"best_field_score":178,"best_field_weight":20,"fields_matched":179,"num_tokens_dropped":53,"score":180,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":53},{"document":490,"highlight":511,"highlights":519,"text_match":176,"text_match_info":524},{"comment_count":53,"id":491,"is_sticky":53,"permalink":492,"podcastfilter":493,"post_author":428,"post_content":494,"post_date":495,"post_excerpt":59,"post_id":491,"post_modified":496,"post_thumbnail":497,"post_title":498,"post_type":337,"sort_by_date":499,"tag_links":500,"tags":506},"57198","http://radioblackout.org/podcast/sorveglianza-in-eu-horizon-2020-esperimenti-su-detenuti-amazon-vende-paura/",[280],"Bello Come Una Prigione Che Brucia >>> Estratti dalle puntate del 20 e 27 gennaio 2020\r\n\r\nHorizon 2020, il grande programma di finanziamenti dell’Unione Europea per il settore “Ricerca e Sviluppo” dedica milioni di euro a progetti di sorveglianza di massa. Andiamo ad approfondirne alcuni, che spaziano dall’utilizzo dell’IoT (Internet delle Cose) come superificie sorvegliante, all’interfaccia tra riconoscimento vocale e riconoscimento facciale, agli sciami di robot per il monitoraggio delle frontiere, all’analisi dei contenuti online per il disincentivo dei flussi migratori (contrasto al “pull factor”).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/BCUPCB-27-EU-horizon2020.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nI detenuti del carcere di Chieti sono stati candidati a essere cavie in un esperimento a cavallo tra neuroscienze e (bio)criminologia. L’intervento del Garante Nazionale dei Detenuti ha però posto un argine a questa sperimentazione voluta dal suo collega della regione Abruzzo. Al di là delle riflessioni sul concetto di “volontarietà” in carcere, al netto di questo primo stop, resta l’indelebile osservazione di come – in ambito accademico – prenda campo il paradigma secondo cui un individuo detenuto va analizzato nelle sue funzioni biologiche e neurofisiologiche in quanto diverso da un suo simile “libero”, riconducendo quindi l’insorgere di condotte anti-sociali e fuorilegge alla natura organica della persona e assolvendo implicitamente i fattori ambientali, economici, sociali, culturali.\r\n\r\nDalla puntata del 27 gennaio 2020 - Breve aggiornamento e riflessioni sulla sospensione dell'esperimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/BCUPCB-27-experiment2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDalla puntata del 20 gennaio 2020 - Descrizione dell’esperimento e del ruolo del Dott. Cifaldi (garante dei detenuti per l’Abruzzo e responsabile del settore Criminologia nella ricerca):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/BCUPCB-20-experiment1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa polizia di Chicago si è dotata per anni di un Black Site: uno spazio detentivo fantasma dove rinchiudere i fermati e farli sparire fino a quando non si fossero auto-incriminati. Dopo l’impiego di droni negli scenari di polizia urbana, ecco un altro elemento della “Guerra al Terrore” che tracima in ambito “civile”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/BCUPCB-20-chicago-blacksite.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa paura vende, la paura ha sempre venduto. 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tra le sue celle e in mezzo alle sue sbarre una quotidiana lotta, colpo su colpo, per la libertà viene portata avanti dai prigionieri.\r\nTra le ceneri dell’aerea rossa ancora memori del fuoco che l’ha arsa e il resto del CPR reso scheletro edile con pochi suppellettili: i detenuti trasformano ogni piccolo oggetto - ogni resto di una struttura fatiscente - in strumento di lotta che generi spiragli di libertà, evasione, rivolta.\r\nDinanzi a tutta questa potenza ribelle la celere entra a menare senza indugi ogni corpo, con il fine ultimo di cementarli in quella struttura fino al tempo della deportazione.\r\nDa sempre le storie dei prigionieri di Gradisca d’Isonzo ci insegnano il coraggio.\r\nRaccontarle – in diretta con compagnx del luogo – ai microfoni di Harraga (trasmissione contro CPR e frontiera in diretta su RadioBlackOut) ci permette di ricordare con chiarezza quanta forza esista dietro lo slancio di libertà.\r\n\r\nCerchiamo di rifare il punto dunque di ciò che succede in quel lager: la sua ridotta capacità strutturale, le continue rivolte, l’accendersi incessante dei fuochi e le proteste che arrivano fin dentro gli aerei.\r\nAspettando il giorno in cui di questi lager, e della loro capacità espulsiva, non rimarrà che polvere.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Harraga_Gradisca_13062025.mp3\"][/audio]","18 Giugno 2025","2025-06-18 15:05:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/gradisca-200x110.jpg","LAGER di GRADISCA D’ISONZO: aggiornamenti e riflessioni di Giugno 2025",1750252800,[538,539,540,341,541],"http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/gradisca-disonzo/","http://radioblackout.org/tag/rivolte/",[21,543,544,307,545],"deportazioni","gradisca d'isonzo","rivolte",{"post_content":547},{"matched_tokens":548,"snippet":549,"value":550},[76],"edile con pochi suppellettili: i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> trasformano ogni piccolo oggetto - ogni","Mentre lo Stato si impegna – a suon di tortura e manganelli – a tenere in-piedi il lager deportativo di Gradisca d’Isonzo; 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