","Trieste. L’ufficio epurazione della questura","post",1337351819,[49,50,51,52,53],"http://radioblackout.org/tag/detenzioni-illegali/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/polizia/","http://radioblackout.org/tag/suicidio/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[23,21,17,19,15],{"post_content":56,"tags":62},{"matched_tokens":57,"snippet":60,"value":61},[58,59],"detenzioni","illegali","pandora, che dimostra che le \u003Cmark>detenzioni\u003C/mark> \u003Cmark>illegali\u003C/mark> sono una pratica diffusa nella","Alina ha 32 anni quando muore nel commissariato di polizia di Opicina a Trieste. \r\nTre giorni prima era stata prelevata da una volante della questura all’uscita dal carcere, dove aveva trascorso gli ultimi nove mesi, per una condanna per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Alina non era una passeur prezzolata ma una persona solidale con altri immigrati come lei.\r\nAlina non era in stato di fermo né di arresto: è stata quindi detenuta illegalmente.\r\nDecide di uccidersi. La sua agonia durerà 40 minuti sotto gli occhi delle telecamere della questura, ma l’agente di guardia non trova un minuto per dare un’occhiata. Un suicidio “assistito”.\r\nL’inchiesta per la morte di Alina scoperchia un vaso di pandora, che dimostra che le \u003Cmark>detenzioni\u003C/mark> \u003Cmark>illegali\u003C/mark> sono una pratica diffusa nella questura triestina. \r\nI migranti sono sistematicamente sequestrati in previsione della loro espulsione.\r\nCarlo Baffi, dirigente dell’ufficio immigrazione della Questura di Trieste, è attualmente indagato per sequestro di persona e omicidio colposo.\r\nForse non è un caso se nella perquisizione disposta dal Pm, nell’ufficio e nella abitazione di Carlo Baffi, vengono trovati e sequestrati libri nazisti e fascisti, libri di difesa della razza e “come riconoscere il giudeo”, poster del duce e simboli nazifascisti. \r\nBaffi aveva messo nel suo ufficio, sotto gli occhi di tutti i suoi colleghi, la targhetta “Ufficio Epurazione” con l’effige di Mussolini.\r\nOltre ad Alina Bonar Diachuk altre 49 persone sono sequestrate allo stesso modo, i fascicoli sono stati sequestrati nell’ufficio di Baffi e adesso si stanno facendo le ricostruzioni necessarie.\r\nOltre duecento persone hanno partecipato al presidio sotto la Questura di Trieste svoltosi mercoledì 16 maggio.\r\nNe abbiamo parlato con un compagno di Trieste, Federico, che ha messo in rilievo come la pressione sulle istituzioni possa ridurre la violenza e gli abusi sistematici della polizia nei confronti dei migranti, ma, senza l’eliminazione di frontiere e leggi razziste, difficilmente ci sarà una reale inversione di tendenza.\r\n\r\nAscolta il suo intervento: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/Federico-Trieste-scandalo-immigrati-17-05.mp3\"]\r\n\r\nScarica l’audio",[63,66,68,70,72],{"matched_tokens":64,"snippet":65},[58,59],"\u003Cmark>detenzioni\u003C/mark> \u003Cmark>illegali\u003C/mark>",{"matched_tokens":67,"snippet":21},[],{"matched_tokens":69,"snippet":17},[],{"matched_tokens":71,"snippet":19},[],{"matched_tokens":73,"snippet":15},[],[75,80],{"field":24,"indices":76,"matched_tokens":77,"snippets":79},[35],[78],[58,59],[65],{"field":81,"matched_tokens":82,"snippet":60,"value":61},"post_content",[58,59],1157451471441625000,{"best_field_score":85,"best_field_weight":86,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":35,"score":88,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":35},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":46,"first_q":23,"per_page":91,"q":23},6,{"facet_counts":93,"found":14,"hits":105,"out_of":136,"page":14,"request_params":137,"search_cutoff":25,"search_time_ms":138},[94,100],{"counts":95,"field_name":98,"sampled":25,"stats":99},[96],{"count":14,"highlighted":97,"value":97},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":101,"field_name":24,"sampled":25,"stats":104},[102],{"count":14,"highlighted":103,"value":103},"Bastioni di Orione",{"total_values":14},[106],{"document":107,"highlight":122,"highlights":127,"text_match":130,"text_match_info":131},{"comment_count":35,"id":108,"is_sticky":35,"permalink":109,"podcastfilter":110,"post_author":38,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":113,"post_id":108,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_title":116,"post_type":117,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":121},"98578","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-12-06-2025-la-piega-eterogeneamente-autoritaria-del-blocco-aes-nel-sahel-tra-russiafrique-e-profitto-a-dubai/",[97],"In un momento di distrazione generale da quanto avviene nel Sahel ci siamo tornati con Alessio Iocchi, docente ed esperto Ispi per la regione, nel momento in cui un’inchiesta internazionale svela torture e detenzioni da parte di Africa Korps (l'erede della Wagner) in Mali. Civili imprigionati, basi militari trasformate in prigioni per detenzioni arbitrarie. L'inchiesta è stata pubblicata da organi francofoni e questo dimostra il nervo scoperto per la grandeur dell'Esagono dopo la sua estromissione dal territorio e dallo sfruttamento delle sue risorse, ma anche la volontà di sottolineare come siano pretestuose le allusioni alla complicità francese con i gruppi armati cosiddetti jihadisti. Il problema è molto più complesso e affonda conflitti in rivalità secolari tra ceppi e gruppi economici. Divisioni che permangono in tutt'e tre i paesi di cui ci siamo occupati, aggiungendo anche l'immobilismo del nuovo Senegal del Pastef a dispetto delle grandi aspettative. L'intera regione è alle prese con una riunificazione post-postcoloniale raffazzonata, un contrasto allo jihadismo che maschera intromissioni e regolamenti di conti; svolte autoritarie delle giunte militar-nazionaliste, mordacchia all'informazione anche interna... ma con grandi differenze tra le manifestazioni e gli intenti dei personaggi protagonisti.\r\n\r\n\r\n\r\nAlessio Iocchi si è prestato per questa lunga chiacchierata per andare a scovare quali temi stiano realmente alla base dei rivolgimenti geostrategici nel Sahel e in particolare nei tre neoalleati che ultimamente hanno visto nascere regimi simili di matrice militare. E nemmeno quella sorta di unione in realtà si è verificata, sicuramente né economicamente, né nelle infrastrutture si è assistito a una forma di unificazione.\r\nSankarismo da operetta a Ouaga, e contrasto a stragi jihadiste con sfondo etnico contro i nomadi peul e tuareg; autoritarsismo tradizionale a Niamey, dove il contrasto alle milizie è gestito ambiguamente con russi e italiani soffiando sul fuoco del razzismo verso migranti e lavoratori cinesi, senza recidere del tutto i legami con il vecchio colonialismo europeo; partiti al bando e media imbavagliati a Bamako, dove i paramilitari russi torturano i civili nella lotta al terrorismo di marca ucraina (secondo la giunta).\r\n\r\nTraoré, buffo vestito da militare al Cremlino, dopo l’attentato vive in una bolla di propaganda distaccato dalla realtà, che è fatta di soldatini e cadetti inviati a farsi ammazzare con scarse munizioni dai gruppi terroristici del deserto e compratori di oro sotto varie bandiere di racket, che trasferiscono il raccolto nel paradiso fiscale di Dubai (la vera capitale del Sahel): le miniere più o meno legali monopolizzano l’attenzione sulla zona e la manipolazione dei vari regimi, compreso quello ciadiano, gestito dall’esercito in combutta con i Janjaweed (il che getta un ponte sul vero conflitto sanguinoso del pianeta che si sta combattendo in Sudan, sempre con i soldi del Golfo e gli interessi di Mosca).\r\nIl caso del Niger di Tchiani è forse il più complicato dei tre stati che hanno dato luogo alla rivolta dei quadri militari contro l’ingerenza francese, che stanno da due anni tenendo in ostaggio un presidente eletto: a Niamey si direbbe che ci siano fazioni contrapposte che mirano a eliminare presenze straniere contrapposte a quelle che le singole fazioni prediligono a livello di intelligence, ma in particolare il nucleo golpista si è liberato dei generali tuareg e arabi del Nord, istituendo il più classico governo militare nazionalista ispirato a Kountché e Tandja (presidenti fino al 2010); questo non significa dividere in razze guerriere e razze commercianti, che sono categorie coloniali e neocoloniali. Poi ci sono i molteplici affari, che vanno dal petrolio e uranio al comparto migranti con fulcro ad Agadez, allo sfruttamento in miniera, oltre alla manipolazione dei gruppi terroristici, sia in senso attivo che passivo. Una colossale confusione, volutamente rinfocolata. Forse per nascondere il nulla che viene fatto, persino nel Senegal che doveva fare le vere riforme di Sonko, che non sta facendo; nemmeno nella diplomazia tra Cedeao e Aes.\r\nL’Africom si sta concentrando altrove e viene ridotta anche e soprattutto operativamente: il controllo si affievolisce e nel Nord del Niger in particolare aumenta il controllo di gruppi di predoni, reti di bande che si sostituiscono nello stesso tipo di pratiche ai gruppi “terroristici” degli altri paesi. Comunque sempre tutto riconducibile alle consuete prassi tradizionali, come se le forme di controllo del territorio risorgessero dalle proprie ceneri, come fenici del Sahel.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/priorita-intensita-traguardi-diversi-nei-paesi-della-russiafrique-con-capitale-dubai--66583778\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/OneSudaneseAlwaysInSahelBusiness.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGli altri podcast di argomento africano si trovano qui\r\n\r\n ","18 Giugno 2025","","2025-06-18 17:00:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 12/06/2025 - LA PIEGA ETEROGENEAMENTE AUTORITARIA DEL BLOCCO AES NEL SAHEL TRA RUSSIAFRIQUE E PROFITTO A DUBAI","podcast",1750266039,[120],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[103],{"post_content":123},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[58],"un’inchiesta internazionale svela torture e \u003Cmark>detenzioni\u003C/mark> da parte di Africa Korps","In un momento di distrazione generale da quanto avviene nel Sahel ci siamo tornati con Alessio Iocchi, docente ed esperto Ispi per la regione, nel momento in cui un’inchiesta internazionale svela torture e \u003Cmark>detenzioni\u003C/mark> da parte di Africa Korps (l'erede della Wagner) in Mali. 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