","Biblia, Boi, Bala: Bolsonaro",1547816359,[104,60,105,106,62,107,108,109],"http://radioblackout.org/tag/bolsonaro/","http://radioblackout.org/tag/cartelli-narcos/","http://radioblackout.org/tag/entreguismo/","http://radioblackout.org/tag/funai/","http://radioblackout.org/tag/quilombos/","http://radioblackout.org/tag/sem-terra/",[24,20,111,112,22,113,114,115],"cartelli narcos","entreguismo","Funai","quilombos","sem terra",{"post_content":117},{"matched_tokens":118,"snippet":120,"value":121},[119],"Dilma","potere ancor prima dell'impeachment di \u003Cmark>Dilma\u003C/mark>, che si sta accanendo già","Già dai primi giorni le peggiori previsioni si stanno avverando; anzi, più che una già grave riproposizione del regime dei militari siamo di fronte a un neoautoritarismo, un fascismo 2.0 che combina l'anticomunismo del regime militare con il familismo, l'antifemminismo, l'ostentata superstizione religiosa, l'amor patrio incoerentemente combinato con concessioni al capitale straniero tipico della dottrina entreguista, volto non solo a restaurare il sistema precedente l'avvento di Lula e del Pt, ma proponendo una forma aggiornata di autoritarismo e repressione. In primis e già in corso (l'esempio di Fortaleza lo dimostra) nelle carceri e come deterrente ai cartelli del narcoraffico, indotti a elidersi fisicamente a vicenda, mettendoli in contatto tra loro nella detenzione (una nuova interpretazione ancora più feroce della Guerra alla droga: licença para matàr).\r\n\r\nA cominciare dunque dall'aver sottratto alla Funai la gestione del territorio indigeno, così i fazendeiros possono tornare a sfruttare come vogliono il territorio e distruggere comunità e quilombos, assassinare indigeni... sradicare foreste, i primi passi dimostrano la volontà di sterminio di queste realtà, una cancellazione anche fisica, oltreché culturale. E infatti anche il comparto educativo è nel mirino dei primi provvedimenti, improntati all'oscurantismo delle sette che hanno sostenuto Bolsonaro e alla cancellazione della storia in funzione di indottrinamento delle giovani generazioni, orientandole al militarismo... e poi di conseguenza gli attacchi vanno al mondo lgbtq.\r\n\r\nAltra conferma delle più orribili precognizioni è l'impatto che l'interpretazione del neoliberismo di Bolsonaro e dei suoi sponsor e ministri collaboratori siano improntati a un capitalismo economico persino peggiore di quello del \"trumpismo\", perché si aggiunge una componente militare all'intento di ottenere una privatizzazione generalizzata. Una presenza dell'esercito che già si era sperimentata con Temer – quello trascorso è l'anno in cui le favelas carioca hanno sopportato l'intervento militar, concluso con il maggior numero di morti dal 2007 (1444 morti per mano poliziesca fino a novembre, per lo più neri) – e che s'immagina sarà inasprito da Bolsonaro, avvalendosi delle leggi antiterrorismo ereditate dall'esecutivo al potere ancor prima dell'impeachment di \u003Cmark>Dilma\u003C/mark>, che si sta accanendo già contro il movimento Sem Terra, di nuovo il soggetto forte in prima linea che verrà criminalizzato sicuramente per poterlo piegare.\r\n\r\nUna reazione con mobilitazioni ancora non si registra, ma proprio perché ci si aspettava un risultato del genere dalla elezione del nostalgico militare sostenuto dalle sette e dalle molte chiese reazionarie che si moltiplicano nel paese comincia a montare la mobilitazione, la cui prima espressione è attesa probabilmente dopo... il carnevale: siamo pur sempre in Brasile.\r\n\r\nPer cominciare a capire gli orrori in preparazione abbiamo chiamato Fiammetta, ricercatrice a Porto Alegre: i particolari che ci ha fornito e le sue esperienze dirette ben miscelate con le sue analisi ci hanno dischiuso un baratro terrificante a tinte fosche che si va allargando:\r\n\r\nbolsonaro\r\n\r\n ",[123],{"field":124,"matched_tokens":125,"snippet":120,"value":121},"post_content",[119],578730123365187700,{"best_field_score":128,"best_field_weight":129,"fields_matched":26,"num_tokens_dropped":48,"score":130,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":132,"highlight":154,"highlights":159,"text_match":126,"text_match_info":162},{"cat_link":133,"category":134,"comment_count":48,"id":135,"is_sticky":48,"permalink":136,"post_author":51,"post_content":137,"post_date":138,"post_excerpt":54,"post_id":135,"post_modified":139,"post_thumbnail":140,"post_thumbnail_html":141,"post_title":142,"post_type":57,"sort_by_date":143,"tag_links":144,"tags":150},[45],[47],"48870","http://radioblackout.org/2018/09/brasile-il-golpe-bianco-si-ammanta-di-nero/","Le conseguenze del golpe bianco con cui nel 2016 è stata destituita la presidente petista Dilma Rousseff e si è insediato il governo maschio, bianco, neoliberista guidato da Michel Temer non si sono fatte attendere. Il quadro socio-economico brasiliano, tanto nel contesto urbano quanto in quello rurale, ha visto negli ultimi due anni un aumento sostanziale della povertà. La guerra classista e razzista portata avanti dalle oligarchie economiche con l'ausilio della antica classe media ha utilizzato come strumento l'operazione \"lava-jato\" del giudice Sergio Moro. L'ordine del discorso politico è stato spostato dalla questione materiale alla questione morale: non la crescente frattura economica di classe, giocata su linee di colore e genere, ma la dicotomia corruzione/anti-corruzione, ha egemonizzato l'immaginario. Terreno fertile per il ritorno in auge oggi, in occasione delle elezioni presidenziali che si terranno il 7 ottobre, di una estrema destra nostalgica della dittatura militare.\r\n\r\nInfatti, se le violente misure di austerità promosse negli ultimi due anni hanno fatto crollare i consensi in Temer, al Lula-ladrão si contrappone oggi l'uomo nuovo e onesto: Jair Bolsonaro. In realtà deputato federale da ben 27 anni, Bolsonaro si è formato nei ranghi dell’esercito brasiliano durante gli anni della dittatura militare (1964-85). Dittatura che, ci tiene a precisare, \"ha torturato ma non ucciso abbastanza\". Nazionalista, sessista, omofobo, a favore delle armi e con un vice Generale dell'esercito, con la sua candidatura data al 28% dei consensi Bolsonaro porta il paese sull'orlo dal fascismo.\r\n\r\nSul fronte PT, Fernando Haddad, erede politico di un Lula incarcerato e dato al 40% dei consensi, ma reso incandidabile da una riforma della giustizia ad hoc, si ferma al 16% e potrebbe non arrivare nemmeno al ballottaggio, se superato dal centrista Ciro Gomes.\r\n\r\nDella complessa situazione politica brasiliana, abbiamo parlato questa mattina con Luciano, attivista di São Paulo:\r\n\r\nIl golpe bianco si ammanta di nero","23 Settembre 2018","2018-09-26 14:40:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/5e41855332d1c8730b008369c800aa39-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/5e41855332d1c8730b008369c800aa39-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/5e41855332d1c8730b008369c800aa39-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/5e41855332d1c8730b008369c800aa39.jpg 453w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Brasile: il golpe bianco si ammanta di nero",1537723314,[104,145,146,147,148,149],"http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/dittatura-militare/","http://radioblackout.org/tag/fascismo/","http://radioblackout.org/tag/haddad/","http://radioblackout.org/tag/lula/",[24,15,151,152,153,18],"dittatura militare","fascismo","haddad",{"post_content":155},{"matched_tokens":156,"snippet":157,"value":158},[119],"stata destituita la presidente petista \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Rousseff e si è insediato","Le conseguenze del golpe bianco con cui nel 2016 è stata destituita la presidente petista \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Rousseff e si è insediato il governo maschio, bianco, neoliberista guidato da Michel Temer non si sono fatte attendere. 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Il ministro degli esteri statunitense in questi giorni ha fatto un tour nelle nazioni latinamericane per accordarsi con tutte le destre al potere per boicottare il petrolio di Caracas e riaffermare una nuova Dottrina Monroe per il cortile di casa, al punto che sono state ventilate ipotesi di intervento militare (in questo caso si registrano resistenze dal Brasile, che ha interessi come potenza regionale). Ma capitano eventi particolari in molti paesi latinamericani.\r\n\r\n \r\n\r\nTruffe elettorali e colpi di mano costituzionali.\r\n\r\nAbbiamo cominciato la chiacchierata con Alfredo Luiz Somoza commentando l'indiscrezione secondo la quale sono stati forniti mezzi di intercettazione e controllo digitale degli oppositori del presidente honduregno durante e dopo le elezioni truffa di novembre a cui è seguita un'insurrezione popolare; in quel caso la magia è stata messa a disposizione di una destra illiberale che in due mesi di manifestazioni ha ucciso 36 persone che protestavano contro l'imbroglio elettorale di Hernandez. Dal ‘provvidenziale’ blackout dei computer che ha ribaltato i responsi delle urne in Honduras, sull'onda delle riforme autoritarie delle Costituzioni sudamericane (con la connivenza delle Corti Supreme di nomina presidenziale), ci siamo spostati nella Bolivia di Evo Morales, che è arrivato a sollecitare una sorta di protezione dei diritti umani, perché secondo lui ciascuno deve vedersi riconosciuto il diritto (umano e presidenziale) di presentarsi alle elezioni, venendo meno al dettato costituzionale promulgato da lui stesso che limita a due mandati. Un po' quello che avviene nel Venezuela di Maduro che ha anticipato le elezioni mentre c'è un'assemblea costituente che governa e legifera al posto del parlamento del tutto esautorato; o nel Brasile di Temer che ha operato un golpe nei confronti di Dilma e usa la magistratura come una clava contro Lula, in testa nei sondaggi per le elezioni di ottobre.\r\n\r\nTutto è apparentemente normale, ma guardando i risvolti si configura ciascuna di queste situazioni come un colpo di stato.\r\n\r\nE dai Caraibi alla punta estrema dell'Argentina l'altro elemento che unisce tutti i paesi latinamericani è lo scandalo Odebrecht (costruttori di infrastrutture carioca), che ha coinvolto tutte le leadership corrotte dal denaro delle aziende energetiche nazionali. Buon ultimo il presidente peruviano Kucszynski, un cognome indubbiamente quechua, che ha fatto carte false per evitare l'impeachment, arrivando a liberare Fujimori, il dittatore assassino i cui seguaci in parlamento hanno impedito in cambio la destituzione del presidente del Perù.\r\n\r\nHonduras e altri Territori del Condor\r\n\r\nDesaparecion di uomini e cose.\r\n\r\nUn'altra magia riguarda la scomparsa che in Sudamerica è una pratica diffusa. Può capitare che delle persone normali scompaiano in Colombia e riappaiano i loro cadaveri travestiti da comandanti dell'Eln, per far credere che si trattava di leader della guerriglia. Una guerriglia di cui non risulta attestata alcuna azione – a quanto affermano gli osservatori dell'Onu – in questo scorcio di mesi precedente le elezioni di maggio, nonostante le notizie fatte trapelare da Santos e dal suo governo di destra (per quanto più moderata di quella di Uribe) che ha tutto l'interesse di arrivare all'appuntamento elettorale dimostrandosi duro, dopo l'accordo raggiunto con le Farc, digerito a fatica dal paese. Anche perché la guerra della droga colombiana adesso si disputa tra i cartelli che vanno a sostituirsi alle Farc che facevano da tramite con i cocaleros, ai quali ora la protezione è offerta dai professionisti: i Narcos. Il risultato è una strage di sindacalisti e ambientalisti eliminati da chi si sta costruendo il nuovo giro di affari del post-Farc: latifondisti e trafficanti.\r\n\r\nIn questi giorni Tres Madres sono state insignite di una laurea honoris causa: Estela Carlotto (fondatrice de las Abuelas de Plaza de Mayo), Vera Vigevani (fondatrice de las Madres de Plaza de Mayo) e Yolanda Moràn (coordinatrice della messicana Fundem); in particolare quest'ultima ha avuto modo di raccontare episodi di scomparsi in Messico per colpa anche dei Narcos (anche se oggi è stato preso un capo de Los Zetas, la piovra non può che far spuntare molte teste), ma soprattutto da attribuire a poliziotti e militari, che lavorano per diversi cartelli, come si evince da libri pubblicati recentemente anche in Italia sulla Guerra alla droga, mentre lei ne ha una conoscenza diretta perché la sua organizzazione va alla ricerca di fosse comuni, dove s'imbattono in molti cadaveri di migranti centramericani, tra cui minori mutilati, perché oggetto di traffico di organi. E i numeri superano di molte volte quelli storici dei desaparecidos durante la dittatura della Giunta militare in Argentina. E da quest'ultima nazione proviene l'ultima notizia di cui abbiamo dato conto in questa lunga intervista con Alfredo Somoza: dai piani consegnati dalla Marina argentina – proprio il corpo militare la cui scuola ospitava le celle di tortura per quelli che poi sarebero stati desaparecidos 40 anni fa – risulta che il sommergibile ricercato così a lungo e affannosamente da mezzo mondo e scomparso nelle acque atlantiche della Patagonia aveva come missione l'intercettazione di navi britanniche nei pressi de las Malvinas (ancora britanniche con il nome di Falkland), un'altra sparizione magica, quasi fantascientifica... e anche un po' inquietante per i ricordi che evoca quell'arcipelago: realismo magico forse, ma di magia nera si tratta?\r\n\r\nDesaparecion di persone e sommergibili","10 Febbraio 2018","2018-02-14 17:07:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il ‘Realismo Magico’ nel continente latinamericano dell’epoca digitale",1518299061,[177,178,145,179,180,181,182,183,184,185,186,187,188,189],"http://radioblackout.org/tag/argentiina/","http://radioblackout.org/tag/bolivia/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/eln/","http://radioblackout.org/tag/farc/","http://radioblackout.org/tag/honduras/","http://radioblackout.org/tag/malvinas/","http://radioblackout.org/tag/malvinas-falkland/","http://radioblackout.org/tag/messico/","http://radioblackout.org/tag/narcos/","http://radioblackout.org/tag/peru/","http://radioblackout.org/tag/traffico-di-organi/","http://radioblackout.org/tag/venezuela/",[191,192,15,193,194,195,196,197,198,199,200,201,35,202],"Argentiina","bolivia","Colombia","eln","FARC","honduras","Malvinas","Malvinas/Falkland","messico","narcos","Perù","Venezuela",{"post_content":204},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[119],"un golpe nei confronti di \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> e usa la magistratura come","Rex Tillerson, il segretario di stato di Trump, si aggira per il Sudamerica con l'ossessione del Venezuela (non a caso è l'amministratore delegato di Exxon Mobil) e nuovamente di Cuba, dove si sta cercando di insinuare il web per propagandare l'american way of life presso i giovani. 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A São Paulo, capitale economica e principale metropoli del Brasile, con 12 milioni di abitanti, il sindaco uscente Fernando Haddad è stato pesantemente sconfitto dal candidato del Partito della Social Democrazia Brasiliana (PSDB, liberali), João Doria. A quest'ultimo, un milionario erede di una famiglia di schiavisti, sono andati il 53,3% dei voti, contro il 16,7% in favore di Haddad, che era stato eletto nel 2012 con il sostegno dell'ex presidente Lula da Silva.\r\n\r\nL'avanzata delle destre liberiste in Brasile, Stato la cui storia è segnata da un fortissimo classismo e razzismo, è maturata nel contesto di una crisi economica durissima, che ha determinato la perdita di consenso nel governo Roussef, additato dagli oppositori come incapace di gestirne le conseguenze. La legittimazione popolare del golpe istituzionale, però, è arrivata solo dopo la costruzione giuridica e mediatica del discorso \"anti-corruzione\". I dossieraggi anti-PT costruiti dal giudice Sergio Moro attraverso l'operazione \"lava-jato\" e la \"telenovela\" anti-Roussef che la potentissima Globo ha lanciato nel 2015 hanno prodotto i risultati sperati dalla borghesia brasiliana e dalla Casa Bianca.\r\n\r\nDella genealogia del golpe e delle sue conseguenze, tanto in termini di politica ultraliberista e conservatrice, quanto di conflitto sociale e mobilitazioni popolari autogestite, abbiamo parlato questa mattina con Luciano, attivista di São Paulo ospite in studio:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","14 Ottobre 2016","2016-10-18 15:50:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"205\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-300x205.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-300x205.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e-768x525.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/r960-577dea16b2e75bdc46967c097cc3d07e.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ritorno sul Brasile post-golpe",1476452479,[145,226,227,149,228,229],"http://radioblackout.org/tag/conflitto/","http://radioblackout.org/tag/golpe/","http://radioblackout.org/tag/roussef/","http://radioblackout.org/tag/temer/",[15,231,232,18,31,233],"conflitto","golpe","Temer",{"post_content":235},{"matched_tokens":236,"snippet":157,"value":237},[119],"La sconfitta del Partito dei lavoratori (PT) alle amministrative che si sono tenute in Brasile ad inizio ottobre è occasione per tornare a parlare della situazione politica nel paese, teatro di un recente golpe bianco con cui è stata destituita la presidente petista \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Rousseff e si è insediato un nuovo governo ultraliberista guidato da Michel Temer. 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Enormi pannelli sono stati collocati per coprire la vista delle favelas a turisti e vip ospiti della vetrina olimpica.\r\n\r\nResta elevatissimo il numero dei brasiliani uccisi dalla polizia: il dato è il più alto del mondo, ancor più di quello degli Stati Uniti.\r\n\r\nA livello politico è in sospeso la questione dell'impeachment alla presidente Dilma Rousseff, anche se dopo le proteste popolari ci sono possibilità che essa venga reinsediata, segnando il fallimento del golpe giudiziario neoliberista di Temer. In ogni caso la maggioranza che l'aveva eletta è sfaldata, dunque è probabile il ricorso a nuove elezioni. Il Frente Brasil Popular, cartello di partiti e associazioni progressiste, spinge anche per una riforma costituzionale prima delle elezioni.\r\n\r\nAscolta l'intervista di stamattina con Manfredo, compagno torinese dottorando all'università di Salvador:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","2 Agosto 2016","2016-08-23 11:59:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/08/27cf55_e868232f9a1e40f28acffa8098d02750-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/08/27cf55_e868232f9a1e40f28acffa8098d02750-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/08/27cf55_e868232f9a1e40f28acffa8098d02750-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/08/27cf55_e868232f9a1e40f28acffa8098d02750.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Pulizia olimpica a Rio de Janeiro",1470139369,[],[],{"post_content":258},{"matched_tokens":259,"snippet":260,"value":261},[119],"la questione dell'impeachment alla presidente \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Rousseff, anche se dopo le","In vista dell'inizio delle olimpiadi, il governo brasiliano ha applicato alcune misure \"antiterrorismo\" vietando le manifestazioni a Rio de Janeiro e incrementando i controlli contro venditori ambulanti e abitanti dei quartieri poveri. 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Questo fenomeno in Brasile è rappresentato da una grave crisi economica e da una serie di attacchi politici che scuotono Dilma Rousseff e il Partido dos Trabajadores (PT), che dopo 13 anni vede seriamente a rischio il proprio governo. Nel paese si susseguono i cortei contro il carovita e i tagli ai servizi sociali (nella foto scontri a San Paolo lo scorso 9 gennaio).\r\n\r\nSu questi e altri temi Radio Borroka ha avuto un'approfondita conversazione in studio con Manfredo, compagno che sta realizzando una ricerca in un quilombo (comunità di afrodiscendenti) della regione di Bahia, ma in questo periodo è a Torino e come già altre volte è venuto a trovarci.\r\n\r\nL'intervista è incentrata sull'analisi dei limiti del centrosinistra sudamericano, che a parte il caso dell'Uruguay di Mujica non ha osato trasformare per davvero dal basso la società, limitandosi a replicare il modello di sviluppo occidentale, con qualche correzione sì ma non sostanziale. In Brasile la gran parte della ricchezza e della terra rimangono in mano a poche famiglie di fazenderos e alle grandi imprese multinanzionali.\r\n\r\nQuello che è maturato positivamente durante l'epoca del governo PT, rispetto al precedente decennio post-dittatura, è una maggiore fiducia nei propri mezzi e protagonismo da parte delle classi subalterne. Come le cronache quotidiane raccontano, dalle comunità quilombola alle campagne dei Sem terra ai movimenti salariali nelle città la gente non è più sottomessa ed è disposta a rischiare pur di non vivere più come schiavi. 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Questa comunità, secondo le leggi recentemente varate dal governo di centrosinistra, ha finalmente ottenuto dal tribunale 100 ettari di terreno (su cui abitava ormai da centinaia di anni!), ma è circondata da un'installazione della marina militare brasiliana che impedisce attraverso muri e checkpoint l'accesso ai non residenti, rendendo la vita simile a quella dei palestinesi sotto occupazione. A sostegno degli abitanti di Rio Macaco è nato un movimento di solidarietà.\r\n\r\nIn secondo luogo si è parlato dei massicci scioperi contro i tagli a sanità e istruzione imposti dal governo di Dilma Rousseff, rieletta lo scorso autunno, scioperi che hanno visto scendere in piazza soprattutto la categoria degli insegnanti.\r\n\r\nTra gli abitanti dei quilombo e gli strati salariati delle metropoli non c'è una saldatura stretta ma non mancano occasioni di collegamento e visibilità su scala nazionale, come il congresso delle organizzazioni quilombole tenutosi recentemente a Brasilia.\r\n\r\nTutte queste istanze sono importanti perchè rappresentano una contrapposizione e un modello di sviluppo alternativo al neoliberismo e alle sue profonde diseguaglianze.\r\n\r\nAscolta la diretta con Manfredo:\r\n\r\nUnknown","9 Giugno 2015","2018-10-24 17:41:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/06/sqrdm-2-200x110.jpg","Brasile: resistenza nei quilombo e scioperi nelle metropoli",1433864455,[],[],{"post_content":347},{"matched_tokens":348,"snippet":349,"value":350},[119],"istruzione imposti dal governo di \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Rousseff, rieletta lo scorso autunno,","Lunedi 8 giugno durante la trasmissione \"Aguaplano\" condotta da Barbara abbiamo sentito in diretta Manfredo, compagno torinese da diversi mesi residente a Salvador de Bahia, in Brasile, che avevamo già sentito l'anno scorso in occasione delle manifestazioni popolari contro i Mondiali di Calcio.\r\n\r\nQuesta volta ci ha raccontato innanzitutto la sua rocambolesca visita agli abitanti del quilombo (comunità nera di discendenti degli schiavi) del Rio Macaco, vicino a Salvador. 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Il tema dell'aborto e i diritti glbtq sono stati tra i temi caldi della campagna elettorale, in un paese dove per legge si può ricorrere all'ivg solo in caso di stupro o di pericolo di morte per la donna. I candidati che hanno maggiormente osteggiato la possibilità di legiferare in termini nuovi su queste materie, hanno di fatto portato a casa moltissimi voti. \"Meglio un figlio morto che un figlio omosessuale\", \"Lotterò fino alla morte affinchè alle donne non venga consentito di abortire\" sono tra le dichiarazioni che hanno rilasciato i candidati che hanno avuto maggior successo alle urne.\r\n* Un approfondimento sulle leggi riguardanti l'Ivg in America Latina\r\nAnche negli altri stati le cose non vanno meglio. Dal Perù in cui sono introvabili i preservativi, fino al Nicaragua, passando per l'Argentina, i poteri forti della destra conservatrice e della cultura vaticana hanno impedito un rinnovamento e una trasformazione sociale radicale rispetto al diritto di libertà e autodeterminazione delle donne e del mondo glbtq. Nella maggior parte dei paesi l'aborto resta un tabù. Leggi repressive e oscurantiste costringono nell'ombra e nella clandestinità la pratica dell'ivg e condannano, stigmatizzandoli fortemente, comportamenti che eccedono la normatività eterosessuale. Stando così le cose, le cifre dell'aborto clandestino e delle morti per aborto sono stratosferiche e dimostrano la drammaticità di una situazione destinata a non essere affrontata e risolta nemmeno dalle cosiddette forze progressiste. Unica eccezione l'isola di Cuba, dove la pratica dell'ivg è completamente depenalizzata e contraccezione e prevenzione sono questioni all'ordine del giorno nell'agenda della sanità pubblica nazionale.\r\n* Il racconto della contestazione agli antiabortisti che sabato scorso hanno sfilato nel centro di Milano scortati dai fascisti di ForzaNuova e un numero spropositato di poliziotti e carabinieri\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil colpo della strega_27ottobre2014_primaparte\r\n il colpo della strega_27ottobre2014_secondaparte","29 Ottobre 2014","2018-10-24 17:35:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 27ottobre2014",1414586512,[368,369,370,145,371,372,373,374,375,376,377,378],"http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/america-latina/","http://radioblackout.org/tag/antiabortisti/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-brasile/","http://radioblackout.org/tag/glbtq/","http://radioblackout.org/tag/iran/","http://radioblackout.org/tag/ivg/","http://radioblackout.org/tag/movimento-per-la-vita/","http://radioblackout.org/tag/stupro/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-contro-le-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sessuale/",[380,381,382,15,297,383,289,384,301,385,386,299],"aborto","America Latina","antiabortisti","glbtq","ivg","stupro","violenza maschile contro le donne",{"post_content":388},{"matched_tokens":389,"snippet":390,"value":391},[119],"concluse con la conferma di \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Roussef che ha vinto con","* Perchè il supplizio di Reyhaneh possa avere memoria\r\nLa condanna a morte di Reyhaneh, giovane iraniana impiccata sabato scorso dopo 7 anni di carcere per aver ucciso l'uomo che aveva tentato di stuprarla. La sua storia, la vicenda giudiziaria, il suo testamento inviato per lettera alla madre. La sua vicenda inquadrata nel contesto geopolitico iraniano più generale dove è in atto un fortissimo braccio di ferro tra cosiddetti progressisti e conservatori. Solo una decina di giorni fa l'approvazione di una legge \"sulla virtù\" secondo cui ogni cittadino è chiamato a fare il delatore e dunque a denunciare comportamenti non islamicamente ortodossi e corretti di cui venisse a conoscenza. Non si contano inoltre le aggressioni e le violenze contro le donne \"colpevoli\" di non indossare in maniera idonea il velo, che vengono punite e sfregiate con l'acido. E ancora i negoziati sul nucleare tra i G5 con l'Iran con una convergenza sempre più forte tra Usa e Teheran.\r\n* Aborto e diritti glbtq nelle elezioni in Brasile\r\nLe elezioni in Brasile si sono concluse con la conferma di \u003Cmark>Dilma\u003C/mark> Roussef che ha vinto con pochissimo scarto sui suoi avversari conservatori, filoamericani e destrorsi. Il tema dell'aborto e i diritti glbtq sono stati tra i temi caldi della campagna elettorale, in un paese dove per legge si può ricorrere all'ivg solo in caso di stupro o di pericolo di morte per la donna. I candidati che hanno maggiormente osteggiato la possibilità di legiferare in termini nuovi su queste materie, hanno di fatto portato a casa moltissimi voti. \"Meglio un figlio morto che un figlio omosessuale\", \"Lotterò fino alla morte affinchè alle donne non venga consentito di abortire\" sono tra le dichiarazioni che hanno rilasciato i candidati che hanno avuto maggior successo alle urne.\r\n* Un approfondimento sulle leggi riguardanti l'Ivg in America Latina\r\nAnche negli altri stati le cose non vanno meglio. Dal Perù in cui sono introvabili i preservativi, fino al Nicaragua, passando per l'Argentina, i poteri forti della destra conservatrice e della cultura vaticana hanno impedito un rinnovamento e una trasformazione sociale radicale rispetto al diritto di libertà e autodeterminazione delle donne e del mondo glbtq. Nella maggior parte dei paesi l'aborto resta un tabù. 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Nell'ultimo anno si sono moltiplicate le proteste dei lavoratori del trasporto pubblico, dei senza tetto e dei senza terra. Anche nella giornata inaugurale della coppa, nonostante la presidente Dilma Roussef abbia promesso soldi ai lavoratori della metropolitana e case ai senza tetto, ci sono state proteste represse con durezza dalla polizia.\r\nAnarres ha fatto una lunga chicchierata con Carlo Romani, docente di storia contemporanea all'Università di Rio3, aderente alla Liga anarchica di Rio de Janeiro.\r\nUn'occasione per approfondire la conoscenza di un paese grande come un continente, dove la cesura di classe è tra le più profonde del pianeta. Tra il Brasile della crescita impetuosa, i contadini senza terra del nordest, i baraccati delle favelas di Rio, gli africani dei quilombo, i giovani dei movimenti libertari che usano la rete e si scontrano nelle piazze, c'é un'enorme distanza fisica, culturale, simbolica.\r\nL'intreccio tra potere statale e organizzazioni criminali è strettissimo e indistricabile, così come la commistione tra il socialdemocratico PT, al potere da quasi tre lustri, e le formazioni della destra profonda del Brasile rurale e latifondista, indispensabili alla formazione dei governi di alcune province.\r\nLa lotta ai narcotrafficanti cela un processo di gentrification delle favelas più centrali ed appetibili per il ceto medio, del tutto simile a quello di Istanbul, Torino, Amburgo. I narcotrafficanti obbligati dalla \"polizia pacificatrice\" a lasciare le favelas più centrali, si limitano a spostare in aree più periferiche le loro attività.\r\nIl narcotraffico è solo la parte più visibile delle aree grigie in cui potere legale e organizzazioni criminali si mescolano, stringendo alleanze sulla base di interessi comuni. Ben più rilevante è il ruolo delle organizzazioni paramilitari, composte in buona parte da ex poliziotti, che controllano il territorio e si garantiscono l'impunità, facendo da collettori di voti per i partiti.\r\nI movimenti di opposizione sociale inizialmente legati al PT, come Sem Terra e Sem Teto, si sono in parte smarcati dal partito di Lula e Roussef, che in tanti anni di governo non ha attuato la riforma agraria, né offerto un'alternativa alle baraccopoli.\r\nDi fatto, tuttavia, i movimenti di opposizione sociale si sono sviluppati fuori dalla tutela istituzionale, che pure Lula aveva tentato di imporre ai tempi dei Forum sociali di Porto Alegre, connettendosi con i movimenti antiglobalizzatori in varie zone del pianeta.\r\nIl movimento anarchico sino a poco tempo fa era egemonizzato da organizzazioni post piattaformiste, la cui vena sottilmente autoritaria si combinava con una sudditanza culturale marxista. 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Sin dal 2001 Goldman Sachs l’ha incluso tra nel novero dei paesi con uno sviluppo economico veloce e travolgente, autentiche nuove potenze globali. Con Russia, India, Cina e Sudafrica contribuisce all’acronimo Brics, che non è solo una sigla ma un fronte economico che all’ultimo vertice si è dotato di una propria banca di investimenti. Con gli altri del gruppo condivide una grande popolazione (duecento milioni di abitanti), un immenso territorio, abbondanti risorse naturali strategiche, sempre più peso nel mercato globale e, cosa più importante, una crescita del PIL travolgente. In queste settimane il Brasile sta vivendo proteste e manifestazioni popolari agite da centinaia di migliaia di persone. Una protesta esplosa dopo le lotte contro l'aumento dei prezzi del trasporto pubblico in alcune città del paese. Quali le ragioni che hanno messo in moto per la prima volta nella storia del Brasile moderno un sì gran numero di persone?\r\nDilma Rousseff ha dichiarato che negli ultimi 3 anni 40 milioni di cittadini sono entrati a pieno titolo a far parte della classe media. In Brasile c’è una struttura sociale in cui il divario tra classi è ancora abissale: 10 milioni di persone alla fame e una borghesia in crescita che all'apparenza non cerca rappresentanze ma rivendica diritti che mai le sono stati concessi. Una piazza plurale, multicefala che racchiude tutte queste voci diverse, stanca di subire i rapporti di potere di un altro modello sociale e con una forte spinta all’innovazione. Una piazza con la quale il governo non riesce a confrontarsi. La risposta dello Stato, puntuale e inesorabile, si è data su un piano repressivo fortissimo, con perquisizioni e arresti indiscriminati, 8 morti durante gli scontri con le \"tropas de choque\" della polizia meglio armata e preparata del Sudamerica, centinaia e centinaia di feriti.\r\nParallelamente altri elementi ci fanno riflettere sugli equilibri di un paese che cambia: la proposta di legge conto i gay avanzata dalla chiesa evangelica (sempre più influente in Brasile), la proposta di modifica costituzionale \"Pec-37\" che permetterebbe di limitare i poteri di indagine della procura generale e che in molti pensano che otterrebbe l’effetto di ostruire l’azione penale nei confronti dei politici corrotti, una riforma agraria promessa da PT da 20 anni e che ancora non trova risposte concrete, una compagine sindacale e del mondo del lavoro strutturata per corporazioni definite negli anni 40 dagli epigoni populisti di Mussolini (Getulio Vargas). Ed ancora l’aumento del costo della vita, la gentrificazione dettata dagli appetiti speculativi degli ultimi anni (in 5 anni è triplicato il prezzo delle case), che vede ora una evoluzione grazie ai grandi eventi in programma nei prossimi anni, mondiali di calcio (2014) e olimpiadi (2016), per i quali lo stato sta investendo 30 miliardi di dollari e grazie ai quali prevede la possibilità di una ridistribuzione importante di reddito (non memore di tutte le passate edizioni di questi eventi). Ed infine, le infiltrazioni della destra tra i manifestanti e i tentativi di portare le istanze rivendicative su questioni nazionaliste.\r\nIl paese cambia, le contraddizioni emergono in modo sempre più travolgente, vale la pena cercare di capire l’emergere improvviso di movimenti sociali, in paesi dove il ritmo non è quello della crisi ma quello di una crescita che mantiene fuori gli ultimi.\r\nCon un paragone un po’ azzardato potremmo rilevare come in poche settimane violente sollevazioni popolari abbiano scosso la Turchia e il Brasile, due grandi paesi in cui il poderoso sviluppo economico è andato di pari passo con la gigantesche opere pubbliche, processi di espulsione dei più poveri dalle aree investite dalla speculazione edilizia, meccanismi disciplinari violenti contro ogni forma di opposizione politica e sociale. 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