","Il CPR uccide. Musa e gli altri","post",1621952420,[58,59,60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/cpr-di-torino/","http://radioblackout.org/tag/diritto-amministrativo-del-nemico/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/musa-balde/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/ventimiglia/",[27,31,25,21,15,23],{"post_content":66,"tags":71},{"matched_tokens":67,"snippet":69,"value":70},[68],"del","Il video va il giro \u003Cmark>del\u003C/mark> web e approda anche i","Nella notte tra il 22 e il 23 maggio nel CPR di Torino è morto un ragazzo di 23 anni. Si chiamava Musa Balde ed era nato in Guinea.\r\nIl 9 maggio era a Ventimiglia: tre uomini lo assalgono a calci, pugni e sprangate. 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Tuttavia, più che nella semplice difesa e conservazione dell’ordine, la polizia ha un ruolo nella produzione dello stesso, è una tecnologia di governo.\r\n\r\nDopo il G8 di Genova erano le polizie italiane ad essere considerate le più violente d’Europa occidentale. Adesso sono quelle francesi. Tuttavia parlare di incremento di violenza è fuorviante: la polizia nel corso della sua storia ha sempre sparato, represso e ammazzato.\r\nBasta ricordare l'epoca di Mario Scelba, simbolo della repressione Dc contro tutto ciò che fosse o apparisse \"sovversivo\" nell’Italia degli anni ‘ 40 e ’50: la polizia, insieme ai carabinieri, non esitava a sparare sui picchetti di operai e braccianti che occupavano le terre o sui disoccupati in corteo.\r\n\r\nLa violenza della polizia non va quindi letta in termini di \"abuso\" o \"eccezione\", ma come componente strutturale dello Stato, tanto più in un'epoca in cui la guerra come paradigma della modernità sta emergendo spogliata di qualunque velo mediatore. Oggi infatti viviamo in un contesto in cui la polizia è sempre più esplicitamente chiamata a combattere una “guerra” contro il crimine e il disordine, equipaggiata con strumenti, nuove tecnologie e addestrata secondo logiche operative che richiamano sfacciatamente i modelli militari.\r\n\r\nChi si tratti di gestione militare della piazza, o dell'utilizzo del diritto penale o amministrativo del nemico, l’obiettivo oggi è quello di colpire e reprimere non più solo la popolazione migrante, indesiderabile o sovversiva, ma chiunque minacci di inceppare la mobilitazione totale a cui siamo sottoposti, anche nel campo delle idee. E' la popolazione refrattaria ad essere vista, a geometrie variabili, come criminogena. Lo Stato è pronto a distruggere la società, la polizia è una delle sue braccia armate.\r\n\r\nQui un approfondimento con Enrico Gargiulo, autore di \"Polizia. Un vocabolario dell'ordine\" (Mondadori, 2023):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/gargiulo-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui l'analisi di Giuseppe Campesi, autore di \"Che cos'è la polizia?\" (Derive Approdi, 2024):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/campesi.mp3\"][/audio]","20 Maggio 2024","2024-05-21 15:53:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1950_modena_6-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"166\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1950_modena_6-300x166.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1950_modena_6-300x166.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1950_modena_6-768x425.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1950_modena_6-200x110.jpeg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/1950_modena_6.jpeg 900w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le logiche di guerra della polizia",1716220208,[117,118,119],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/nemico-interno/","http://radioblackout.org/tag/polizia/",[17,29,19],{"post_content":122,"tags":126},{"matched_tokens":123,"snippet":124,"value":125},[68,76,77,68,78],"della piazza, o dell'utilizzo \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale o \u003Cmark>amministrativo\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark>, l’obiettivo oggi è quello di","Secondo la celebre immagine di Walter Benjamin, la polizia è una mescolanza di «due specie di violenza», la violenza che pone e la violenza che conserva il \u003Cmark>diritto\u003C/mark>. 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Il diritto penale liberale ha il suo cardine in due concetti chiave:\r\na) l'azione giudiziaria è rivolta verso la condotta del reo e non contro la persona dello stesso\r\nb) gli imputati sono soggetti giuridici ovvero titolari di alcuni diritti inalienabili, sono persone inserite all'interno di un contratto sociale\r\n\r\nQuesti due principi, sulla cui effettività torneremo più avanti, vengono pesantemente messi in crisi dalla teoria del diritto penale del nemico, elaborata negli anni ottanta dal giurista tedesco Jakobs. Secondo Jakobs oltre al criminale comune, che è recuperabile alle regole del contratto sociale, esiste un'altra specie di criminale: il nemico. Costui non è recuperabile al contratto sociale e di conseguenza per proteggere la società (torneremo poi su questo concetto) è necessario neutralizzarlo. Una logica di guerra entra nel diritto penale.\r\n\r\nNe anniamo parlato con Lorenzo, un compagno che da tempo studia queste dinamiche.\r\nAscolta la chiacchierata che abbiamo fatto con lui:\r\n\r\n2015.02 06 lollodiritto penale del nemico\r\n\r\nPer definire la figura del nemico, che nella teoria di Jakobs rimane sempre molto vaga, forse volutamente, si deve ricorrere all'osservazione della personalità dell'imputato, alla sua messa a nudo da parte dei tribunali e di una pletora di esperti. A questi il compito di valutare se si è di fronte ad un semplice deviante o ad un nemico. Ma attenzione: chi definisce in termini politici il nemico? Chi indirizza l'azione giudiziaria? E qua torna un altro concetto forte della teoria politica occidentale: quello di sovranità. Infatti tocca al potere sovrano, quello dotato del potere di porre eccezioni, definire chi è il nemico. Il diritto penale del nemico è una visione fortemente politicizzata della teoria del diritto in quanto si basa sull'esercizio del potere di porre eccezioni da parte di chi detiene la sovranità. Sarà questi ad indicare di volta in volta quali i nemici, ovvero gli individui e le collettività costitutivamente avverse all'ordine costituito.\r\nCostoro non saranno più soggetti titolari di diritti giuridici ma bensì nuda vita biologica soggetta ad una possibilità di violenza illimitata da parte del potere. È l'esatto contrario di quanto viene affermato dalla concezione liberale del diritto.\r\n\r\nPer questa sua caratteristica di essere estremamente politico il diritto penale del nemico poggia fortemente anche sulla costruzione del nemico tramite il discorso pubblico. Il discorso pubblico italiano, che negli ultimi 15 anni è sostanzialmente virato a destra con la retorica sulla sicurezza e la legalità, ha già individuato da tempo quali sono i soggetti che vanno etichettati come nemici: coloro che hanno la disgrazia di essere contemporaneamente immigrati e poveri, ovvero forza lavoro esclusa dalle tutele conquistate dai movimenti sociali. La legislazione differenziale su cui si basano i CIE-CPT è modellata intorno alla concezione di nemico. Una volta individuata la classe di individui che vanno considerati come nemici, la detenzione, con i suoi corollari di tortura, morte, ed l'espulsione ovvero sia i processi di neutralizzazione fisica diventano semplici passaggi amministrativi, mera contabilità per tanti piccoli Eichmann della burocrazia.\r\nE non faccio il paragone con il contabile della shoa a caso: la detenzione amministrativa, l'individuazione di categorie sociali come nemiche, la riduzione di soggetti a nuda vita biologica sottoposti a violenza illimitata, sono quanto esplicitato dal nazismo.\r\nMa attenzione: fuor di retorica questo è quanto succede di norma all'interno delle logiche capitaliste che vedono gli individui come portatori di forza lavoro da mettere a valore e basta. Il nazismo, e non solo lui, ha semplicemente esplicitato queste dinamiche portandole all'estremo e, in questo, ha prodotto scandalo.\r\n\r\nIl diritto penale del nemico, per quanto teorizzato in modo sistematico solo negli ultimi decenni, è presente sottotraccia in tutta la storia contemporanea. E non solo a livello teorico, si pensi a Carl Shmidt, ma anche a livello fattuale: il codice Rocco del 1936 con le sue misure di sorveglianza speciale, ereditate in buona parte dal diritto repubblicano, è sostanzialmente basato sul concetto di nemico. E anche lo stesso codice Zanardelli del 1897, la pietra angolare del diritto liberale italiano, contiene al suo interno dispositivi repressivi per le classi pericolose basati sul concetto di nemico.\r\n\r\nLe leggi sono il precipitato normativo dei rapporti di forza presenti nella società. Non sono concezioni che discendono dall'empireo platonico per farsi norma tramite l'opera di qualche demiurgo. Negli ultimi 40 anni abbiamo assistito ad una mitigazione delle concezioni più dure delle teorie giuridiche perché i rapporti sociali messi in campo dai movimenti sociali e la così detta “società civile”, intesi qua nella loro concezione più larga, dalle organizzazioni più o meno rivoluzionarie a pezzi della borghesia progressista come il Partito Radicale, erano tali da poter imporre delle garanzie all'interno dei procedimenti giuridici. Garanzie ipocrite, parziali, insufficienti e tutto fuor di dubbio. Ma comunque garanzie. Con la crisi dei movimenti sociali a fine anni '70 e il disimpegno degli anni '80 si è potuto assistere ad un prepotente ritorno delle concezioni più dure del diritto: la guerra alle formazioni lottarmatiste, l'introduzione delle leggi sul pentitismo, l'ingresso dello psicologo nelle carceri per analizzare la personalità dei rei politici e decidere su di una loro recuperabilità al consesso sociale, l'applicazione dello stato di eccezione permanente ovvero della sovranità.\r\nE non è un caso che in momento di profonda ristrutturazione degli assetti politici e sociali dell'occidente ci sia anche in Europa un ritorno di queste concezioni, che hanno ricevuto una formalizzazione e una sistematizzazione solo in tempi recenti ma sono state un sottotraccia e una costante di tutta la storia contemporanea.\r\n\r\nLa necessità di difesa della società teorizzata da Jakobs è in realtà la necessità di difendersi delle classi dominanti. Negli ultimi 15-20 anni coloro che sono stati stigmatizzati come nemici sono stati gli immigrati, oggi cominciano ad esserlo tutti gli oppositori sociali e domani? Di fronte ad una disoccupazione costantemente a due cifre e alla marginalizzazione di fasce sempre più ampie di popolazione chi sarà individuato come nemico, ovvero come non recuperabile e disciplinabile (o non facilmente tale) ai processi di accumulazione di capitale?\r\n\r\nBisogna difendere la società? Si, certamente: dall'attacco messo in atto costantemente dallo Stato e dal capitale.","12 Febbraio 2015","2018-10-17 22:09:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/occhio_mirino-c-200x110.jpg","La rottura dell’ordine liberale, ovvero il diritto penale del nemico","podcast",1423771124,[182,183,184,185],"http://radioblackout.org/tag/diritto-penale-del-nemico/","http://radioblackout.org/tag/jakobs/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/processi/",[165,161,159,163],{"post_content":188,"post_title":192,"tags":195},{"matched_tokens":189,"snippet":190,"value":191},[68,76,68,78],"in crisi dalla teoria \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark>, elaborata negli anni ottanta dal","Gli ultimi fatti giudiziari, che hanno coinvolto decine di compagni torinesi, attivi nel movimento antirazzista e nel movimento No Tav, mettono sul tavolo una questione cruciale: la sostanziale modifica \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale liberale.\r\n\r\nAl centro degli ultimi processi è stata posta la personalità dell'imputato, rendendola oggetto di valutazione in base a criteri di pericolosità sociale, al di là della condotta specifica. 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È l'esatto contrario di quanto viene affermato dalla concezione liberale \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>diritto\u003C/mark>.\r\n\r\nPer questa sua caratteristica di essere estremamente politico il \u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark> poggia fortemente anche sulla costruzione \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark> tramite il discorso pubblico. Il discorso pubblico italiano, che negli ultimi 15 anni è sostanzialmente virato a destra con la retorica sulla sicurezza e la legalità, ha già individuato da tempo quali sono i soggetti che vanno etichettati come nemici: coloro che hanno la disgrazia di essere contemporaneamente immigrati e poveri, ovvero forza lavoro esclusa dalle tutele conquistate dai movimenti sociali. La legislazione differenziale su cui si basano i CIE-CPT è modellata intorno alla concezione di \u003Cmark>nemico\u003C/mark>. Una volta individuata la classe di individui che vanno considerati come nemici, la detenzione, con i suoi corollari di tortura, morte, ed l'espulsione ovvero sia i processi di neutralizzazione fisica diventano semplici passaggi \u003Cmark>amministrativi\u003C/mark>, mera contabilità per tanti piccoli Eichmann della burocrazia.\r\nE non faccio il paragone con il contabile della shoa a caso: la detenzione \u003Cmark>amministrativa\u003C/mark>, l'individuazione di categorie sociali come nemiche, la riduzione di soggetti a nuda vita biologica sottoposti a violenza illimitata, sono quanto esplicitato dal nazismo.\r\nMa attenzione: fuor di retorica questo è quanto succede di norma all'interno delle logiche capitaliste che vedono gli individui come portatori di forza lavoro da mettere a valore e basta. Il nazismo, e non solo lui, ha semplicemente esplicitato queste dinamiche portandole all'estremo e, in questo, ha prodotto scandalo.\r\n\r\nIl \u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark>, per quanto teorizzato in modo sistematico solo negli ultimi decenni, è presente sottotraccia in tutta la storia contemporanea. E non solo a livello teorico, si pensi a Carl Shmidt, ma anche a livello fattuale: il codice Rocco \u003Cmark>del\u003C/mark> 1936 con le sue misure di sorveglianza speciale, ereditate in buona parte dal \u003Cmark>diritto\u003C/mark> repubblicano, è sostanzialmente basato sul concetto di \u003Cmark>nemico\u003C/mark>. E anche lo stesso codice Zanardelli \u003Cmark>del\u003C/mark> 1897, la pietra angolare \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>diritto\u003C/mark> liberale italiano, contiene al suo interno dispositivi repressivi per le classi pericolose basati sul concetto di \u003Cmark>nemico\u003C/mark>.\r\n\r\nLe leggi sono il precipitato normativo dei rapporti di forza presenti nella società. Non sono concezioni che discendono dall'empireo platonico per farsi norma tramite l'opera di qualche demiurgo. Negli ultimi 40 anni abbiamo assistito ad una mitigazione delle concezioni più dure delle teorie giuridiche perché i rapporti sociali messi in campo dai movimenti sociali e la così detta “società civile”, intesi qua nella loro concezione più larga, dalle organizzazioni più o meno rivoluzionarie a pezzi della borghesia progressista come il Partito Radicale, erano tali da poter imporre delle garanzie all'interno dei procedimenti giuridici. Garanzie ipocrite, parziali, insufficienti e tutto fuor di dubbio. Ma comunque garanzie. Con la crisi dei movimenti sociali a fine anni '70 e il disimpegno degli anni '80 si è potuto assistere ad un prepotente ritorno delle concezioni più dure \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>diritto\u003C/mark>: la guerra alle formazioni lottarmatiste, l'introduzione delle leggi sul pentitismo, l'ingresso dello psicologo nelle carceri per analizzare la personalità dei rei politici e decidere su di una loro recuperabilità al consesso sociale, l'applicazione dello stato di eccezione permanente ovvero della sovranità.\r\nE non è un caso che in momento di profonda ristrutturazione degli assetti politici e sociali dell'occidente ci sia anche in Europa un ritorno di queste concezioni, che hanno ricevuto una formalizzazione e una sistematizzazione solo in tempi recenti ma sono state un sottotraccia e una costante di tutta la storia contemporanea.\r\n\r\nLa necessità di difesa della società teorizzata da Jakobs è in realtà la necessità di difendersi delle classi dominanti. Negli ultimi 15-20 anni coloro che sono stati stigmatizzati come nemici sono stati gli immigrati, oggi cominciano ad esserlo tutti gli oppositori sociali e domani? Di fronte ad una disoccupazione costantemente a due cifre e alla marginalizzazione di fasce sempre più ampie di popolazione chi sarà individuato come \u003Cmark>nemico\u003C/mark>, ovvero come non recuperabile e disciplinabile (o non facilmente tale) ai processi di accumulazione di capitale?\r\n\r\nBisogna difendere la società? Si, certamente: dall'attacco messo in atto costantemente dallo Stato e dal capitale.",{"matched_tokens":193,"snippet":194,"value":194},[76,68,78],"La rottura dell’ordine liberale, ovvero il \u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark>",[196,199,201,203],{"matched_tokens":197,"snippet":198,"value":198},[76,68,78],"\u003Cmark>diritto\u003C/mark> penale \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>nemico\u003C/mark>",{"matched_tokens":200,"snippet":161,"value":161},[],{"matched_tokens":202,"snippet":159,"value":159},[],{"matched_tokens":204,"snippet":163,"value":163},[],[206,208,214],{"field":95,"matched_tokens":207,"snippet":190,"value":191},[68,76,68,78],{"field":32,"indices":209,"matched_tokens":210,"snippets":212,"values":213},[44],[211],[76,68,78],[198],[198],{"field":215,"matched_tokens":216,"snippet":194,"value":194},"post_title",[76,68,78],2312642299059765000,{"best_field_score":219,"best_field_weight":145,"fields_matched":220,"num_tokens_dropped":44,"score":221,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":36},"3319965745152",3,"2312642299059765363",6637,{"collection_name":179,"first_q":31,"per_page":149,"q":31},5,["Reactive",226],{},["Set"],["ShallowReactive",229],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$ftylU5SzNmQq9pm2FB-QizGw9WRyWwWSKcGLxynlzjUA":-1},true,"/search?query=diritto+amministrativo+del+nemico"]