","La crisi dei droni e l’accelerazione bellica nell’Europa dell’est","post",1759191741,[58,59,60,61,62],"https://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","https://radioblackout.org/tag/droni/","https://radioblackout.org/tag/guerra/","https://radioblackout.org/tag/russia/","https://radioblackout.org/tag/ucraina/",[16,64,14,65,66],"droni","russia","Ucraina",{"post_content":68},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"disinformazione","bellica crea una cortina di \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> tale da rendere quasi impossibile","In questi anni di guerra abbiamo imparato che la propaganda bellica crea una cortina di \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> tale da rendere quasi impossibile comprendere non solo la dinamica e l’effettiva portata, ma a volte anche la stessa consistenza di alcuni fatti. Certo è che sia l’Ucraina che la Russia vogliono proseguire ed estendere la guerra, o comunque passare ad un più forte stato di allerta in Europa e ad un ulteriore livello di militarizzazione dei confini. Basti pensare allo schieramento, annunciato, di 40.000 soldati polacchi sul confine orientale del paese e alle esercitazioni militari congiunte russe e bielorusse in corso a distanza di relativamente pochi chilometri.Quella che è stata chiamata “crisi dei droni” ha portato difatti ad un innalzamento della militarizzazione del confine orientale della Polonia e ad un aumento dell’impegno della NATO con la nuova operazione “Eastern Sentry”. Nelle settimane successive gli sconfinamenti sono aumentati, facendo crescere la tensione. L’impegno militare dell’Italia, presente con mezzi e truppe in Estonia e Romania pare estinato ad aumentare. Nel silenzio dei movimenti contro la guerra che pure riempiono le piazza contro il genocidio a Gaza. 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La strategia neo-con si articola in due direzioni, entrambe funzionali al ricatto politico: da un lato, il drastico taglio ai finanziamenti destinati alla ricerca, soprattutto quella che si occupa di temi invisi all'arco reazionario come la disinformazione o la giustizia sociale; dall’altro, una stretta repressiva sui visti degli studenti internazionali. In questo secondo caso, l’amministrazione Trump ha avviato una prima ondata di revoche arbitrarie, in cui il solo fatto di comparire nei database della polizia – anche per infrazioni minime come una multa per eccesso di velocità o l’assenza di un biglietto in metropolitana – è sufficiente per giustificare l’espulsione. Le deportazioni colpiscono così anche studentx privx di qualsiasi esperienza di militanza e coinvolgimento politico. Una seconda ondata di revoche dei visti sembra stia adesso assumendo connotazioni più ideologiche: i visti vengono revocati in base a segnalazioni della condotta degli studenti sui social media, e a chi ha partecipato alle mobilitazioni politiche, come nel caso di Mahmud Khalil, arrestato e recluso in Louisiana in attesa di deportazione per aver organizzato manifestazioni a sostegno della Palestina.\r\nIn questo contesto, gli atenei non possono essere considerati semplici spettatori passivi – o addirittura vittime – della strategia repressiva trumpiana. La criminalizzazione della militanza studentesca, in particolare di quella legata alla questione palestinese, ha preceduto l’attuale presidenza, ed è stata legittimata proprio da quelle stesse istituzioni accademiche che oggi denunciano l’ingerenza del presidente Trump nei loro «affari interni». Sono state infatti le università a permettere l’ingresso della polizia nei campus quando questi erano occupati dalle accampate per la Palestina, a tollerare arresti arbitrari e pratiche di schedatura politica. Questo atteggiamento ha di fatto anticipato e reso possibile la retorica reazionaria oggi adottata a livello federale, offrendo al potere esecutivo strumenti e linguaggi già collaudati.\r\nIn questo scenario e dopo un primo momento di shock, i collettivi per la Palestina e le militanze studentesche americane si stanno organizzando per reagire. Alla NYU, ad esempio, l'esperienza delle accampate in solidarietà con Gaza dell'anno scorso ha modificato radicalmente la percezione collettiva dell’università, trasformandola da semplice luogo di passaggio in uno spazio di connessione e organizzazione politica: è nata così una comunità resistente, capace adesso di fare fronte comune di fronte alla crescente repressione. Ed è proprio grazie a questi legami che molti e molte stanno tornando a mobilitarsi in quella che sembra annunciarsi come un'altra tenace battaglia sui campus americani.\r\nNe abbiamo parlato con una compagna studentessa della New York University.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/Alia-NYU-doppiato.mp3\"][/audio]\r\nAlcuni link utili per approfondire:\r\n0) Pagina instagram del collettivo Students for Justice in Palestine della NYU\r\n1) Trump is trying to deport students who show up in a criminal records check, but many have never been convicted\r\n2) Press release from NYU Sanctuary\r\n3) NYU law professors criticize Trump\r\n4) Resisting repression: what's next for the student fight for Palestine?\r\n5) Che cosa significa essere definita persona non grata dalla mia università","23 Aprile 2025","","2025-04-23 17:49:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"196\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-300x196.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-300x196.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-1024x669.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa-768x502.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/palestine-usa.png 1225w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Verso una nuova stagione di resistenza nelle università americane",1745430521,[99,100,101],"http://radioblackout.org/tag/solidarieta-palestina/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/trump/",[103,104,105],"solidarietà palestina","Stati Uniti","Trump",{"post_content":107},{"matched_tokens":108,"snippet":109,"value":110},[70],"invisi all'arco reazionario come la \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> o la giustizia sociale; dall’altro,","In questa intervista con una studentessa della New York University proviamo a fare il punto su quella che viene raccontata come l'offensiva di Trump contro le università americane – una offensiva che sembra colpire in modo particolarmente violento i settori più militanti e politicizzati degli studenti, dei docenti e del personale universitario. 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Per le elezioni di luglio il registro è cambiato.\r\nIl partito di destra radicale PiS (Law and Justice) ed il suo candidato alle presidenziali Duda hanno puntato buona parte della propria campagna sulla lotta alla cosiddetta \"ideologia LGBT\", \"la piaga arcobaleno\", alimentando lo stigma verso le persone non etero-cis, in un moltiplicarsi di episodi di discriminazione, minacce e violenza.\r\nL’utilizzo della nozione di ideologia LGBTQ+ è un abile paravento per tentare di evitare le sanzioni dell’Unione Europea, con uno slalom lessicale che consente di evitare sanzioni.\r\n\r\nNegli ultimi anni, l’incitamento all’odio omofobico e transfobico è diventato una risorsa politica standard in un paese che ha ottenuto il vergognoso status di stato più omofobo nell’Unione europea. Le/i/* queer sono diventat* il nemico pubblico numero uno in Polonia.\r\nLa chiesa cattolica, già pesantemente omofoba, si è a sua volta lanciata in una campagna contro “l’ideologia LGBTQ+”, per distogliere l’attenzione dall’emergere di numerosi casi di pedofilia tra il clero polacco. Nell’agosto 2018, l’arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski, ha pubblicamente denunciato la “peste arcobaleno che affliggebbe il paese.\r\nIn una situazione di pesante crisi sociale le persone fuori dalla norma eteropatriarcale diventano il perfetto capro espiatorio. Questa situazione ci riporta alla campagna promossa da Gomulka nel 1968 contro gli ebrei. Anche Gomulka, per evitare l’accusa di antisemitismo parlò di “ideologia sionista”. Le conseguenze pratiche furono licenziamenti ed esclusioni dalla vita pubblica di numerosi ebrei.\r\nIl PiS ha puntato su “dio, patria, famiglia”, descrivendo la comunità LGBTQ+ come una minaccia imminente e straniera verso i valori familiari tradizionali polacchi. Il pericolo che viene da fuori, non è solo rappresentato dagli immigrati esterni, ma dai nemici interni, che per la loro “ideologia” rischiano di far crollare la piramide patriarcale, nazionalista, cattolica.\r\nLe persone LGBTQ* vengono rappresentate come traditrici della tradizione del paese, gente che si è volontariamente estraniata dal proprio humus. Di qui la negazione di ogni forma di visibilità pubblica, la persecuzione nei posti di lavoro e nelle scuole, l’isolamento di chi è fuori norma.\r\nPrima che il PiS (Law and Justice) salisse al potere, il governo centrista-liberale di Civil Platform si è concentrato sul mantenimento dello status quo per il bene delle riforme neoliberiste, senza contestare l’egemonia della Chiesa cattolica, il tradizionalismo familiare, la misoginia, l’omofobia e la transfobia e fornendo un terreno fertile per la radicalizzazione nazionalista.\r\nNei piccoli centri per una persona non etero-cis vivere liberamente può essere molto difficile e pericoloso.\r\nOltre allo stato #nazionalista e alla Chiesa cattolica, una rete di organizzazioni non governative ultraconservatrici ha un ruolo centrale nell’orchestrare attacchi contro la comunità LGBTQ in Polonia. Le accuse contro Margo sono state presentate dalla Fundacja PRO Prawo do życia (Fondazione PRO per il diritto alla vita), un gruppo attivo nella campagna contro l’aborto. Recentemente, un ente fondamentalista GONGO (organizzazione non governativa organizzata dal governo) si è reso responsabile della redazione di un disegno di legge intitolato “Stop Pedophilia Act” che proponeva di criminalizzare qualsiasi forma di educazione sessuale (una materia praticamente inesistente nelle scuole polacche). Nella loro campagna di raccolta firme per progetto di legge popolare, che non ha nulla a che fare con la lotta alla pedofilia, la Fondazione ha inviato furgoni coperti di slogan omofobi e armati di altoparlanti.\r\nI furgoni percorrono diverse città polacche e diffondono messaggi d’odio e falsi sull’omosessualità. Quest’incitamento all’odio, è passato senza alcuna conseguenza legale per i fascisti che lo hanno promosso.\r\nIl 27 giugno, uno di questi “homopho-bus”, come hanno iniziato a chiamarli gli attivisti, si è fermato di fronte allo squat di Varsavia “Syrena”, con la chiara intenzione di disturbare un raduno che si stava svolgendo lì. In risposta a questa provocazione, diversi attivisti hanno prima cercato di scacciarli, e alla fine hanno verniciato a spruzzo l’auto e tagliato le gomme. Dall’arresto di Margo, i membri della Fondazione si riuniscono regolarmente davanti a “Syrena” con i loro striscioni omofobi e rosari per “pregare via i gay”.\r\nLa Fondazione PRO è uno dei tanti gruppi ultraconservatori attivi nella vita pubblica polacca. Inoltre, fa parte di un più ampio movimento fondamentalista religioso transnazionale riunito sotto l’organizzazione ombrello “Tradition, Family and Property” (TFP) che all’inizio degli anni 2000 ha iniziato a trattare l’Europa orientale come una nuova frontiera per costruire una nuova società civile di destra. Una proliferazione di gruppi locali è dietro la campagna contro la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere in Ungheria, il referendum del 2013 sulla definizione costituzionale del matrimonio in Croazia, un’iniziativa simile per definire la famiglia come unione tra un un uomo e una donna nella costituzione rumena nel 2013, 2016 e 2018, e bloccando la legge sulle unioni civili in Estonia fino al 2016… e sono solo alcuni esempi.\r\nIn Polonia il principale affiliato al TFP è un “gruppo di esperti” legali, “Ordo Iuris”, che fa parte di Agenda Europe, rete di advocacy europea estremista-cattolica che vuole “ripristinare l’ordine naturale” bloccando o smantellando le infrastrutture politiche sui diritti riproduttivi e sessuali. Ordo Iuris è responsabile della stesura della legislazione per vietare completamente l’aborto, che alla fine è stato ritirato dopo le proteste di massa, e della Convenzione sui diritti della famiglia che dovrebbe essere un’alternativa alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere. Oltre alle campagne legislative e alle pressioni politiche, rappresentano anche individui e gruppi come la Fondazione PRO durante i processi. Una delle loro strategie è quella di appropriarsi del discorso sui diritti umani e mascherare obiettivi omofobici e transfobici con il pretesto di politiche a favore della famiglia. In questo spirito è stata presentata la “Carta dei diritti della famiglia” è stata presentata ai governi locali alla fine del 2019 come modello meno controverso per dichiararsi “LGBT-free zones” (zone libere da LGBT) dopo l’ondata di risoluzioni anti-LGBT avviate dai consiglieri di Law and Justice nel marzo dello stesso anno.\r\n\r\nIl 25 luglio di quest’anno il ministro della giustizia, Zbigniew Ziobro ha annunciato che la Polonia si ritira dalla Convenzione di Istanbul perché il documento contiene “elementi di natura ideologica”, riferendosi alla definizione di genere come socialmente costruito. Allo stesso tempo, il suo ministero sta finanziando un progetto dei fondamentalisti di GONGO intitolato “Combattere i crimini contro la libertà di coscienza sotto l’influenza dell’ideologia LGBT”. Pianificato per gli anni 2020-2023, mira a eliminare le “nuove ideologie di sinistra” dallo spazio pubblico polacco utilizzando le disposizioni legali esistenti sull’offesa dei sentimenti religiosi. Questo nuovo progetto è un perfetto esempio di quanto la rete dei gruppi fondamentalisti religiosi sia ben collegata alle strutture governative.\r\n\r\nSolo un giorno dopo che la Commissione elettorale nazionale polacca ha proclamato vincitore del ballottaggio Andrzej Duda, un’attivista #queer è stata arrestata a Varsavia. Secondo i testimoni l’arresto di Margo è sembrato più un rapimento perché agenti di polizia senza uniforme l’hanno ammanettata a forza e l’hanno trascinata fuori dall’appartamento della sua amica.\r\nMargo fa parte di un collettivo queer Stop Bzdurom che utilizza l’azione diretta per contrastare la campagna di disinformazione rispetto alla comunità #LGBTQ, e lotta per l’educazione sessuale e la giustizia riproduttiva.\r\nSembra che l’arresto di questa giovane attivista queer sia stato deliberatamente rinviato dopo i risultati delle elezioni. Grazie all’intervento della Fondazione Helsinki per i diritti umani, Margot è stata rilasciata dopo aver passato la notte in detenzione con l’accusa di teppismo. Il 30 luglio attivist* queer hanno messo bandiere arcobaleno e maschere per il viso rosa su diverse statue iconiche di Varsavia per contrastare la crescente ondata di omofobia e transfobia. Pochi giorni dopo Margot e altr* due attivist* sono stati nuovamente arrestati per questa azione.\r\nMargo è stata condannata a due mesi di reclusione. Gli attivisti che protestavano per la sentenza sono stati pesantemente caricati e pestati.\r\nTra repressione contro attivist* queer, città e province che si dichiarano libere da “ideologia LGBT”, ripetuti attacchi alle sedi principali delle ONG LGBTQ, ai brutali attacchi contro i cortei dei Pride, compreso un fallito attentato a Lublino l’anno scorso, questa non è mai stata una guerra solo sui simboli. Quando gli “omofobi” annunciano dagli altoparlanti che “gli omosessuali vivono vent’anni in meno”, questo non è nemmeno un altro fatto pseudo-scientifico, ma qualcosa che diventa una triste realtà in un paese dove il tasso di suicidio tra i giovani queer sta aumentando.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock della rete Free(k) Pride\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020-10-06-polonia-sbrock.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 10 06 polonia sbrock","7 Ottobre 2020","2020-10-07 12:30:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-200x110.png","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-212x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-212x300.png 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-724x1024.png 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-768x1086.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-1086x1536.png 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/FROCIZZIAMO-IL-CONSOLATO-1448x2048.png 1448w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Polonia. 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Inoltre, fa parte di un più ampio movimento fondamentalista religioso transnazionale riunito sotto l’organizzazione ombrello “Tradition, Family and Property” (TFP) che all’inizio degli anni 2000 ha iniziato a trattare l’Europa orientale come una nuova frontiera per costruire una nuova società civile di destra. Una proliferazione di gruppi locali è dietro la campagna contro la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere in Ungheria, il referendum del 2013 sulla definizione costituzionale del matrimonio in Croazia, un’iniziativa simile per definire la famiglia come unione tra un un uomo e una donna nella costituzione rumena nel 2013, 2016 e 2018, e bloccando la legge sulle unioni civili in Estonia fino al 2016… e sono solo alcuni esempi.\r\nIn Polonia il principale affiliato al TFP è un “gruppo di esperti” legali, “Ordo Iuris”, che fa parte di Agenda Europe, rete di advocacy europea estremista-cattolica che vuole “ripristinare l’ordine naturale” bloccando o smantellando le infrastrutture politiche sui diritti riproduttivi e sessuali. Ordo Iuris è responsabile della stesura della legislazione per vietare completamente l’aborto, che alla fine è stato ritirato dopo le proteste di massa, e della Convenzione sui diritti della famiglia che dovrebbe essere un’alternativa alla Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla violenza di genere. Oltre alle campagne legislative e alle pressioni politiche, rappresentano anche individui e gruppi come la Fondazione PRO durante i processi. Una delle loro strategie è quella di appropriarsi del discorso sui diritti umani e mascherare obiettivi omofobici e transfobici con il pretesto di politiche a favore della famiglia. In questo spirito è stata presentata la “Carta dei diritti della famiglia” è stata presentata ai governi locali alla fine del 2019 come modello meno controverso per dichiararsi “LGBT-free zones” (zone libere da LGBT) dopo l’ondata di risoluzioni anti-LGBT avviate dai consiglieri di Law and Justice nel marzo dello stesso anno.\r\n\r\nIl 25 luglio di quest’anno il ministro della giustizia, Zbigniew Ziobro ha annunciato che la Polonia si ritira dalla Convenzione di Istanbul perché il documento contiene “elementi di natura ideologica”, riferendosi alla definizione di genere come socialmente costruito. Allo stesso tempo, il suo ministero sta finanziando un progetto dei fondamentalisti di GONGO intitolato “Combattere i crimini contro la libertà di coscienza sotto l’influenza dell’ideologia LGBT”. Pianificato per gli anni 2020-2023, mira a eliminare le “nuove ideologie di sinistra” dallo spazio pubblico polacco utilizzando le disposizioni legali esistenti sull’offesa dei sentimenti religiosi. Questo nuovo progetto è un perfetto esempio di quanto la rete dei gruppi fondamentalisti religiosi sia ben collegata alle strutture governative.\r\n\r\nSolo un giorno dopo che la Commissione elettorale nazionale polacca ha proclamato vincitore del ballottaggio Andrzej Duda, un’attivista #queer è stata arrestata a Varsavia. Secondo i testimoni l’arresto di Margo è sembrato più un rapimento perché agenti di polizia senza uniforme l’hanno ammanettata a forza e l’hanno trascinata fuori dall’appartamento della sua amica.\r\nMargo fa parte di un collettivo queer Stop Bzdurom che utilizza l’azione diretta per contrastare la campagna di \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> rispetto alla comunità #LGBTQ, e lotta per l’educazione sessuale e la giustizia riproduttiva.\r\nSembra che l’arresto di questa giovane attivista queer sia stato deliberatamente rinviato dopo i risultati delle elezioni. Grazie all’intervento della Fondazione Helsinki per i diritti umani, Margot è stata rilasciata dopo aver passato la notte in detenzione con l’accusa di teppismo. Il 30 luglio attivist* queer hanno messo bandiere arcobaleno e maschere per il viso rosa su diverse statue iconiche di Varsavia per contrastare la crescente ondata di omofobia e transfobia. Pochi giorni dopo Margot e altr* due attivist* sono stati nuovamente arrestati per questa azione.\r\nMargo è stata condannata a due mesi di reclusione. Gli attivisti che protestavano per la sentenza sono stati pesantemente caricati e pestati.\r\nTra repressione contro attivist* queer, città e province che si dichiarano libere da “ideologia LGBT”, ripetuti attacchi alle sedi principali delle ONG LGBTQ, ai brutali attacchi contro i cortei dei Pride, compreso un fallito attentato a Lublino l’anno scorso, questa non è mai stata una guerra solo sui simboli. Quando gli “omofobi” annunciano dagli altoparlanti che “gli omosessuali vivono vent’anni in meno”, questo non è nemmeno un altro fatto pseudo-scientifico, ma qualcosa che diventa una triste realtà in un paese dove il tasso di suicidio tra i giovani queer sta aumentando.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Sbrock della rete Free(k) Pride\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020-10-06-polonia-sbrock.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 10 06 polonia sbrock",[148],{"field":75,"matched_tokens":149,"snippet":145,"value":146},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":18,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":18,"typo_prefix_score":44},{"document":152,"highlight":176,"highlights":181,"text_match":77,"text_match_info":184},{"cat_link":153,"category":154,"comment_count":44,"id":155,"is_sticky":44,"permalink":156,"post_author":89,"post_content":157,"post_date":158,"post_excerpt":92,"post_id":155,"post_modified":159,"post_thumbnail":160,"post_thumbnail_html":161,"post_title":162,"post_type":55,"sort_by_date":163,"tag_links":164,"tags":170},[85],[43],"44376","http://radioblackout.org/2017/11/rivoltarsi-allaccoglienza/","“Il Sole 24 ore”, 17.11.2017, p. 14: «I dati globali sulle espulsioni sono stati forniti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel question time di mercoledì. Dall’inizio dell’anno sono stati rintracciati in Italia 39.634 migranti irregolari (+ 15% rispetto al 2016) e allontanati, tra rimpatri e riammissioni nei paesi d’origine, 17.405 (+15,4% rispetto all’anno scorso). A dispetto di tante dicerie politiche, il contrasto agli irregolari è crescente e progressivo ... Il calo degli sbarchi, certo, resta un dato positivo».\r\n\r\nEh, sì... «certo»: traspare la soddisfazione per il lavoro sporco fatto da Minniti all'interno del paese; per quello che fa spostando i confini lontano in un intreccio di interessi tra finanza, imprenditoria e ritorno politico come questi stralci dal giornale di Confindustria riportano nei numeri, la soddisfazione è commisurata a quanto deve rimanere occultato, perché realmente disumano.\r\n\r\nPerò due episodi nel giro di pochi giorni segnalano che anche dentro i confini blindati di questa nazione “accogliente” la percezione della ferocia applicata nello sporco lavoro di Minniti e dei suoi complici sta gonfiando rivolte, per le quali la reazione è violentissima come dentro e fuori del cpr di corso Brunelleschi a Torino, dove nei giorni scorsi sono andate a fuoco due aree del Centro di permanenza per il rimpatrio una decina di giorni dopo un tentativo di fuga. Le notizie che provengono dall'interno dipingono angherie, botte, insulti, maltrattamenti... e razzismo\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nMa la violenza della reazione può anche essere di contrasto ottuso nei confronti di richiedenti asilo, ospitati in strutture fatiscenti gestite da Cas famelici che succhiano i 35 € al giorno della disinformazione leghista producendo inaccettabili strutture umilianti.\r\n\r\nE allora dignitosamente i migranti che già molto hanno camminato per allontanarsi da paesi pericolosi, senza prospettive e rischiosi, rimettono le gambe in spalla, ma stavolta la marcia collettiva di 250 persone che abbandonano le comunità che avrebbero dovuto accoglierli e camminano per decine di chilometri su sentieri, strade (dove vengono investiti e uccisi), usando la visibilità della marcia stessa per attirare l'attenzione e denunciare una situazione intollerabile di sfruttamento, truffa, violenza... e razzismo\r\n\r\n \r\n\r\nMigranti in marcia","17 Novembre 2017","2017-11-20 12:08:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"103\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti-300x103.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti-300x103.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/cona_migranti.jpg 660w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rivoltarsi all'accoglienza",1510935857,[165,166,167,168,169],"http://radioblackout.org/tag/aree-bruciate/","http://radioblackout.org/tag/cona/","http://radioblackout.org/tag/cpr-corso-brunelleschi/","http://radioblackout.org/tag/marcia-migranti/","http://radioblackout.org/tag/rivolta-migranti/",[171,172,173,174,175],"aree bruciate","Cona","cpr corso brunelleschi","marcia migranti","rivolta migranti",{"post_content":177},{"matched_tokens":178,"snippet":179,"value":180},[70],"35 € al giorno della \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> leghista producendo inaccettabili strutture umilianti.\r","“Il Sole 24 ore”, 17.11.2017, p. 14: «I dati globali sulle espulsioni sono stati forniti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel question time di mercoledì. 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Il centro sociale, che il 18 agosto è stato perquisito a forza dalla polizia proprio per questo motivo, ospiterà il 5 novembre un'assemblea nazionale antiproibizionista, in vista di un'iniziativa di piazza a dicembre a Torino.\r\n\r\nDi seguito i punti salienti della campagna:\r\n\r\n \tla pratica dell’autoproduzione è una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;\r\n \tle politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;\r\n \tla pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non può continuare ad essere bandita, nè diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera.\r\n\r\nSulla cannabis ad uso terapeutico in particolare abbiamo ricordato la vicenda del medico toscano Fabrizio Cinquini, più volte arrestato per la sua attività in favore di questo farmaco a basso costo che dà fastidio alle lobby farmaceutiche.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","17 Ottobre 2016","2016-10-21 11:44:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"240\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-300x240.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-300x240.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-768x614.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Campagna nazionale antiproibizionista",1476705398,[],[],{"post_content":201},{"matched_tokens":202,"snippet":203,"value":204},[70],"carcere e misure restrittive), la \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> e la crescita del mercato","Con Frankie del CSOA Gabrio presentiamo la campagna \"Quell'erba è anche mia\", contro il proibizionismo e la repressione in merito alle sostanze stupefacenti. 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E per negoziare l’accordo di pace definitivo sono serviti quattro anni. Per confermare questo accordo, però, sarà necessario aspettare il plebiscito previsto per il 2 ottobre 2016 a cui è chiamata a pronunciarsi la popolazione colombiana.\r\nSu fronti opposti, i favorevoli e i contrari alimentano già un’infuocata disputa tra sostenitori e critici dell’accordo. I colombiani sono profondamente divisi su cosa concedere ai ribelli, sulle conseguenze giudiziarie che questi dovrebbero affrontare, sul fatto che i settemila combattenti delle Farc consegnino o meno le loro armi e sull’opportunità che i ribelli smobilitati possano o meno ricevere incarichi elettivi. Tanta è anche la disinformazione portata avanti da parte della campagna del \"No\" - capitanata dal principale partito d’opposizione, il Centro democratico, di destra, dell’ex presidente Álvaro Uribe - che riporta al popolo colombiano motivazioni slegate da quello che è effettivamente il contenuto dell'accordo.\r\nPer approfondire la questione abbiamo sentito Cristina, colombiana e antropologa dell'Università degli Studi di Torino\r\naccordo_farc","28 Settembre 2016","2016-10-01 09:01:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/Accordo-con-le-Farc-la-Colombia-sulla-strada-della-pace_articleimage-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/Accordo-con-le-Farc-la-Colombia-sulla-strada-della-pace_articleimage-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/Accordo-con-le-Farc-la-Colombia-sulla-strada-della-pace_articleimage-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/Accordo-con-le-Farc-la-Colombia-sulla-strada-della-pace_articleimage-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/Accordo-con-le-Farc-la-Colombia-sulla-strada-della-pace_articleimage.jpg 770w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Colombia. 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Tanta è anche la \u003Cmark>disinformazione\u003C/mark> portata avanti da parte della campagna del \"No\" - capitanata dal principale partito d’opposizione, il Centro democratico, di destra, dell’ex presidente Álvaro Uribe - che riporta al popolo colombiano motivazioni slegate da quello che è effettivamente il contenuto dell'accordo.\r\nPer approfondire la questione abbiamo sentito Cristina, colombiana e antropologa dell'Università degli Studi di Torino\r\naccordo_farc",[244],{"field":75,"matched_tokens":245,"snippet":241,"value":242},[70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":18,"num_tokens_dropped":44,"score":81,"tokens_matched":18,"typo_prefix_score":44},6655,{"collection_name":55,"first_q":70,"per_page":249,"q":70},6,{"facet_counts":251,"found":296,"hits":297,"out_of":1301,"page":18,"request_params":1302,"search_cutoff":33,"search_time_ms":1303},[252,271],{"counts":253,"field_name":268,"sampled":33,"stats":269},[254,256,258,260,262,264,266],{"count":11,"highlighted":255,"value":255},"la perla di labuan",{"count":11,"highlighted":257,"value":257},"Bello come una prigione che brucia",{"count":18,"highlighted":259,"value":259},"anarres",{"count":18,"highlighted":261,"value":261},"ponte radio",{"count":18,"highlighted":263,"value":263},"stakka stakka",{"count":18,"highlighted":265,"value":265},"c'hai le storie",{"count":18,"highlighted":267,"value":267},"liberation front","podcastfilter",{"total_values":270},7,{"counts":272,"field_name":32,"sampled":33,"stats":294},[273,275,278,280,282,284,286,288,290,292],{"count":274,"highlighted":70,"value":70},4,{"count":276,"highlighted":277,"value":277},3,"Turchia",{"count":11,"highlighted":279,"value":279},"fake news",{"count":11,"highlighted":281,"value":281},"mass media",{"count":11,"highlighted":283,"value":283},"social network",{"count":11,"highlighted":285,"value":285},"radio neanderthal",{"count":11,"highlighted":287,"value":287},"macchina del tempo",{"count":11,"highlighted":289,"value":289},"materiale d'archivio",{"count":11,"highlighted":291,"value":291},"le teorie del complotto",{"count":11,"highlighted":293,"value":293},"trasmissioni di archivio",{"total_values":295},210,9,[298,372,767,1196,1254,1277],{"document":299,"highlight":331,"highlights":358,"text_match":367,"text_match_info":368},{"comment_count":44,"id":300,"is_sticky":44,"permalink":301,"podcastfilter":302,"post_author":303,"post_content":304,"post_date":305,"post_excerpt":92,"post_id":300,"post_modified":306,"post_thumbnail":307,"post_title":308,"post_type":309,"sort_by_date":310,"tag_links":311,"tags":322},"99848","http://radioblackout.org/podcast/genie-il-nuovo-chatbot-di-idf-ai-e-propaganda-militare-delega-cognitiva/",[257],"bellocome","Estratti dalla puntata del 15 settembre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nGENIE: IL NUOVO CHATBOT DI IDF\r\n\r\nL’esercito genocidario sionista si sta dotando di nuovi sistemi di intelligenza artificiale: l’ultimo arrivato è “Genie” (come il genio della lampada di Aladino che esaudisce i desideri).\r\n\r\nGenie, una variante di ChatGPT, si aggiunge all’architettura informatica di IDF e, nella sua sperimentazione sul campo, certifica la delega cognitiva e la deresponsabilizzazione come processi intrinsecamente sostenuti dalle AI militari:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_IDF-AI-genie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIL PENTAGONO PUNTA SUI CHATBOT PER LA INFOWAR\r\n\r\nLo Special Operation Command (SOCOM) statunitense punta su intelligenze artificiali agentiche e Chatbot per portare aventi le proprie campagne di disinformazione e manipolazione del consenso in giro per il mondo.\r\n\r\nSe i social media sono già un campo di propaganda militare e politica intriso di profili falsi e di campagne di moltiplicazione di contenuti, l’ingresso in scena di sciami di operatori artificiali in grado di interagire nelle discussioni, argomentare posizioni e produrre materiali, rischia di trasformare ulteriormente lo scenario:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_Socom-chatbot-propaganda.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nERIC SCHMIDT SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERALE\r\n\r\nL’amministratore delegato che ha “inventato” il capitalismo della sorveglianza ha raccontato la sua visione sull’avvento dell’AGI (Artificial General Intelligence).\r\n\r\nUna breve riflessione sugli scenari – attuali e futuribili – di simbiosi e delega cognitiva con cui l’umanità si sta confrontando:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_Schmidt-AGI-delega.mp3\"][/audio]","17 Settembre 2025","2025-09-17 10:58:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/bcupcb_genie-idf-socom-200x110.jpg","GENIE: IL NUOVO CHATBOT DI IDF - 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07 ore 08,30 – Dai monti del Kurdistan pt.2 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 08 ore 08,30 – Markadè un punk a New York 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 21,00 – L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]: Tratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.1 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Nella tana del bianconiglio 63 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]: Rubrica interna alla trasmissione Ghigliottina dedicata alle teorie del complotto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,00 – Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 58 minuti [Pasta Fissan, Radio Blackout]: Pasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\nF. Care – effect chain, vox & samples\r\nDa. Trop – delays, flute, smorphing & leaf\r\nL.A. Faenza – drums, clarinet & metal\r\nT. Dtst – fake bass, synth & beats\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 10,00 – La Piramide Di Sangue - Tebe 58 minuti [La Piramide Di Sangue, Radio Blackout]: La Piramide di Sangue is a mosaic of meditative and restless sounds with no sonic boundaries which embrace spores of psychedelic rock of all ages, mediterranean cultures and wah-wah explosions.\r\nThe record has been recorded live at Blue Record Studio in Turin in one take.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 13,00 – Audiodocumentario su Maria Occhipinti 41 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nQuesta è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\n ","7 Maggio 2025","2025-05-12 17:08:41","Black Holes dal 5 all' 11 Maggio 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dalla puntata del 21 marzo 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nTERRORISMO E DERADICALIZZAZIONE\r\n\r\nCalibrare norme repressive sul jihadismo per poi applicarle a tutte le realtà conflittuali.\r\n\r\nLunedì 14 marzo è stata discussa in Parlamento una proposta di legge (primo firmatario Fiano – PD) che introdurrebbe in Italia strumenti di monitoraggio, sanzione e deradicalizzazione con un focus specifico sui “lupi solitari”. Possedere testi e documenti sovversivi, sostenere economicamente persone detenute con accuse di terrorismo, avere in casa una bomboletta di gas da campeggio, tutto ciò potrebbe essere sufficiente per candidare una persona all’arresto e ai programmi di deradicalizzazione.\r\n\r\nDa diversi anni, dall’ingresso in scena di questi programmi (inizialmente in Francia), si era subodorato che un giorno avrebbero potuto riguardare da vicino le realtà conflittuali antiautoritarie e anarchiche. 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Ma quando resta a marcire nei magazzini di stazioni e distretti? Anche se è scaduto lo si può donare alle Forze di Difesa Territoriale Ucraine… e fare così spazio per nuovi acquisti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BCUPCB_police_surplus_ukraine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA E DISINFORMAZIONE\r\n\r\nOperation Safety Net - Dopo le sommosse conseguenti all’omicidio di George Floyd, le forze dell’ordine statunitensi si sono dotate di un programma di sorveglianza ad ampio spettro per sorvegliare attivisti e giornalisti.\r\n\r\nTastieristi di Regime - Un piccolo esempio per smascherare profili di disinformazione e infowar sui social media.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BCUPCB_varie-inverse.mp3\"][/audio]","7 Aprile 2022","2022-04-07 10:07:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/bcupcb-militariz-200x110.jpeg","Deradicalizzazione - Clearview in guerra - Dalla polizia all'Ucraina",1649325989,[],[],{"post_content":1268},{"matched_tokens":1269,"snippet":1271,"value":1272},[1270],"DISINFORMAZIONE","audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BCUPCB_police_surplus_ukraine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA E \u003Cmark>DISINFORMAZIONE\u003C/mark>\r\n\r\nOperation Safety Net - Dopo le","Estratti dalla puntata del 21 marzo 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nTERRORISMO E DERADICALIZZAZIONE\r\n\r\nCalibrare norme repressive sul jihadismo per poi applicarle a tutte le realtà conflittuali.\r\n\r\nLunedì 14 marzo è stata discussa in Parlamento una proposta di legge (primo firmatario Fiano – PD) che introdurrebbe in Italia strumenti di monitoraggio, sanzione e deradicalizzazione con un focus specifico sui “lupi solitari”. Possedere testi e documenti sovversivi, sostenere economicamente persone detenute con accuse di terrorismo, avere in casa una bomboletta di gas da campeggio, tutto ciò potrebbe essere sufficiente per candidare una persona all’arresto e ai programmi di deradicalizzazione.\r\n\r\nDa diversi anni, dall’ingresso in scena di questi programmi (inizialmente in Francia), si era subodorato che un giorno avrebbero potuto riguardare da vicino le realtà conflittuali antiautoritarie e anarchiche. Ora possiamo sentircelo confermare dalle parole di parlamentari di diversi schieramenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BCUPCB_deradicalize.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCLEARVIEW AI: IN UCRAINA E OLTRE\r\n\r\nLa più rapace azienda di riconoscimento facciale, formalmente messa al bando da diversi Stati per aver compilato il suo database di oltre 10 miliardi di volti rubando immagini da quasi ogni social media in giro per il mondo, entra in guerra.\r\n\r\nDopo aver promosso il proprio software a spioni pubblici e privati, dipartimenti di polizia e agenzie repressive, Clearview AI ha deciso di fornire i propri servizi all’esercito ucraino: per riconoscere i propri cadaveri e quelli russi, identificare infiltrati, ma soprattutto usare la guerra come operazione di marketing.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BCUPCB_cleraview_ukraine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUSA - SURPLUS MILITARE: DALLA POLIZIA ALL’UCRAINA\r\n\r\nLa militarizzazione delle forze dell’ordine è un processo che coinvolge anche l’indotto bellico: il materiale acquistato in eccedenza dal Dipartimento della Difesa viene ceduto ai Dipartimenti di Polizia. 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