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Il libro racconta diverse storie che hanno visto come protagoniste in particolare donne, militanti e attiviste, nella città di Torino e nella vicina Val Susa, private della libertà per il loro impegno nelle lotte sociali, ambientali e contro il tav. Le esperienze di Dana, Fabiola, Cecca ma anche i giovani arrestati in carcere per la manifestazione contro l'alternanza scuola-lavoro a seguito della morte di loro coetanei, sono degli spaccati che rappresentano Torino come città laboratorio della repressione del dissenso. D'altro canto, sono esperienze che dimostrano il valore e la forza della solidarietà e del lavoro politico che un collettivo come le Mamme in Piazza per la libertà del Dissenso stanno portando avanti da tempo contro il carcere e, più in generale, contro un regime normalizzato di misure e dispositivi sproporzionati atti a chiudere spazi di possibilità per le lotte. 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Tale agenzia è accusata di essere direttamente esecutrice di violenti respingimenti delle persone migranti lungo i confini marittimi e terrestri, di violare sistematicamente anche quelle stesse leggi europee che dovrebbero regolamentare il diritto d’asilo, e di operare unicamente per sorvegliare i confini attraverso azioni di polizia guidati da principi espulsivi, razzializzanti e spesso mortali per coloro che migrano.\r\n\r\nL'ennesimo esempio, questo dell'accordo tra Politecnico e Frontex, di come i cosidetti luoghi \"della conoscenza\" quali Università, Centri di Ricerca e Atenei, siano sempre più complici, se non parte integrante, dei meccanismi di sfruttamento, messa a profitto, violenza e marginilazzazione del sistema capitalistico odierno, attraverso accordi politici, finanziari e/o di vendita di tecniche, saperi e dati con aziende private in molti casi, governi o agenzie di controllo in altri.\r\n\r\nUna notizia che riapre lo spinoso tema di quale debba essere il fine, e quindi le azioni e la struttura stessa, delle Università, in un sistema dove ogni dato è fonte possibile di profitto e controllo, e di quali spazi di dissenso vi possano essere all'interno delle stesse.\r\n\r\nIn questo scenario, Michele Lancione, Professore di Geografia Politico-Economica presso il DIST del Politecnico di Torino, venuto a conocenza a Luglio 2021 dell'accordo cerca, assieme ad altr* collegh*, di mettersi contro e chiedere un annullamento dello stesso in sede accademica. Di qualche giorno fa, una sua lettera pubblica in cui denuncia questa collaborazione ed esprime la sua personale dissociazione. Ne abbiamo parlato direttamente con lui ai microfoni di Radio Blackout.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/frontex.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPer approfondire:\r\n\r\nhttps://altreconomia.it/il-politecnico-di-torino-a-fianco-di-frontex-sul-rispetto-dei-diritti-umani-intanto-cade-il-silenzio/\r\n\r\nhttps://altreconomia.it/non-a-fianco-di-frontex-chi-si-dissocia-dallaccordo-del-politecnico-di-torino/","28 Ottobre 2021","2021-10-28 12:03:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/FChWusxXsAArhUb-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"197\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/FChWusxXsAArhUb-300x197.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/FChWusxXsAArhUb-300x197.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/FChWusxXsAArhUb.png 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Accordo Politecnico-Frontex, Dissenso in accademia. 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Il governo di Ahmed Ouyahia da una parte reprime il dissenso interno tanto da riuscire a limitare la presenza in strada di manifestanti, dall'altra distrae l'opinione pubblica con la propaganda dell'insicurezza e dell'invasione di clandestini indicati come causa prima della disoccupazione nel Paese.\r\n\r\nLegittimata da tale propaganda la polizia rastrella nelle maggiori città “les black”, per rinchiuderli e successivamente deportarli ai margini del desero dove vengono lasciati senza cibo nè acqua.\r\n\r\nLe autorità algerine ripetono che queste espulsioni avvengono “in concertazione con i governi dei paesi coinvolti”, ma si tratta di una pura menzogna. A parte il programma “di rimpatrio volontario” firmato con l’OIM, organismo che si rende complice di tutte quelle violenze che le autorità algerine mettono in atto per spingere le persone a firmare la richiesta di rimpatrio, la Lega dei diritti umani algerina sottolinea che ad ora esiste solo un accordo “opaco” con il Niger concernente prima di tutto donne e bambini. Del resto la stampa locale accenna ad accordi sotterranei con i paesi europei ma nessuno ne parla in maniera ufficiale.\r\n\r\nDi fronte agli abusi subiti nei campi di detenzione e nelle fasi dell'espulsione è cresciuta la rabbia tra i deportati tanto che in Mali a marzo diverse centinaia di persone, tra le quali molte che recentemente avevano subito la deportazione dall’Algeria, hanno manifestato davanti all’ambasciata algerina a Bamako, tentandone l'assalto.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Karim Metref.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nAlgeriaeMali\r\n\r\n ","28 Maggio 2018","2018-05-31 12:43:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/449827-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"162\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/449827-300x162.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/449827-300x162.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/449827-768x415.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/449827.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Algeria: dissenso interno e deportazioni di massa",1527500197,[239,240,241],"http://radioblackout.org/tag/algeria/","http://radioblackout.org/tag/espulsioni/","http://radioblackout.org/tag/mali/",[243,244,245],"Algeria","espulsioni","Mali",{"post_content":247,"post_title":251},{"matched_tokens":248,"snippet":249,"value":250},[68],"da una parte reprime il \u003Cmark>dissenso\u003C/mark> interno tanto da riuscire a","Da diversi mesi l'Algeria è scossa da scioperi e proteste che investono il settore educativo, quello sanitario e dei trasporti, ma non solo. 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La portata simbolica di quanto successo, le contestazioni aperte contro il presidente Kais Saied che è stato chiamato dittatore, che è stato accusato di volere boicottare le elezioni in programma per il prossimo mese e di star impedendo ai politici dell’opposizione di candidarsi è grandissima. Le contestazioni sono arrivate prevalentemente nella capitale Tunisi, sono le più grandi proteste che abbiano interessato la Tunisia negli ultimi due anni. La repressione di Saied, però, continua e bisogna aspettare le prossime settimane per capire se queste manifestazioni possono durare o se verranno represse con arresti e limitazioni. \r\n\r\nIl paese è incluso nel decreto ministeriale che elenca i paesi «sicuri». A maggio di quest’anno il governo Meloni lo ha esteso a 22 Stati. Tra loro compaiono Egitto e Tunisia. Quest’ultima è molto rilevante sia per il numero di sbarchi nel 2024, quasi 6.200 su un totale di 44.767,\r\nche per ragioni politiche: il regime di Kais Saied è al centro della strategia italo-europea di contenimento delle partenze.\r\n\r\nTunisia paese sicuro? Macché. L'Unione Europea finanzia la Tunisia dal 2011, anno della rivoluzione, prevalentemente nei settori della sicurezza e della giustizia, ma mentre inizialmente vi erano programmi di riforme per allinearsi al diritto internazionale e per promuovere un miglioramento economico e sociale in Tunisia, oggi non restano che programmi (per più di 140 milioni di euro) in materia di rafforzamento delle frontiere, perché la Tunisia serve a bloccare l'arrivo dei migranti in Europa, senza nessun cenno a tutti gli abusi commessi per portare a termine questo obiettivo.\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Matteo Garavoglia, giornalista freelance del Centro di giornalismo permanente\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/matteo-garavoglia.mp3\"][/audio]","18 Settembre 2024","2024-09-18 16:01:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"282\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-282x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-282x300.jpg 282w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-962x1024.jpg 962w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-768x818.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis-1443x1536.jpg 1443w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/tunis.jpg 1503w\" sizes=\"auto, (max-width: 282px) 100vw, 282px\" />","La Tunisia verso le elezioni, fra repressione del dissenso e finanziamenti UE",1726675308,[274,66,275],"http://radioblackout.org/tag/frontiere-europa/","http://radioblackout.org/tag/tunisia/",[277,15,278],"#frontiere europa","tunisia",{"post_title":280},{"matched_tokens":281,"snippet":282,"value":282},[68],"La Tunisia verso le elezioni, fra repressione del \u003Cmark>dissenso\u003C/mark> e finanziamenti UE",[284],{"field":89,"matched_tokens":285,"snippet":282,"value":282},[68],{"best_field_score":185,"best_field_weight":186,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":50,"score":287,"tokens_matched":97,"typo_prefix_score":50},"578730123365187705",6646,{"collection_name":61,"first_q":68,"per_page":290,"q":68},6,5,{"facet_counts":293,"found":340,"hits":341,"out_of":537,"page":97,"request_params":538,"search_cutoff":39,"search_time_ms":28},[294,319],{"counts":295,"field_name":317,"sampled":39,"stats":318},[296,299,301,303,305,307,309,311,313,315],{"count":297,"highlighted":298,"value":298},11,"frittura mista",{"count":20,"highlighted":300,"value":300},"Bello come una prigione che brucia",{"count":291,"highlighted":302,"value":302},"anarres",{"count":23,"highlighted":304,"value":304},"Malafemme",{"count":23,"highlighted":306,"value":306},"liberation front",{"count":97,"highlighted":308,"value":308},"ACAB",{"count":97,"highlighted":310,"value":310},"black in",{"count":97,"highlighted":312,"value":312},"FROM INSIDE",{"count":97,"highlighted":314,"value":314},"officina letteraria",{"count":97,"highlighted":316,"value":316},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":94},{"counts":320,"field_name":38,"sampled":39,"stats":338},[321,322,324,325,326,328,330,332,334,336],{"count":291,"highlighted":31,"value":31},{"count":291,"highlighted":323,"value":323},"frittura mista radio fabbrica",{"count":23,"highlighted":26,"value":26},{"count":23,"highlighted":15,"value":15},{"count":23,"highlighted":327,"value":327},"sorveglianza",{"count":95,"highlighted":329,"value":329},"techno",{"count":95,"highlighted":331,"value":331},"tortura",{"count":95,"highlighted":333,"value":333},"spyware",{"count":95,"highlighted":335,"value":335},"Israele",{"count":95,"highlighted":337,"value":337},"Bologna",{"total_values":339},108,44,[342,384,415,446,469,513],{"document":343,"highlight":369,"highlights":378,"text_match":183,"text_match_info":383},{"comment_count":50,"id":344,"is_sticky":50,"permalink":345,"podcastfilter":346,"post_author":347,"post_content":348,"post_date":349,"post_excerpt":56,"post_id":344,"post_modified":350,"post_thumbnail":351,"post_title":352,"post_type":353,"sort_by_date":354,"tag_links":355,"tags":363},"85918","http://radioblackout.org/podcast/bologna-campionamento-genetico-del-dissenso-41bis-psicofarmaci/",[300],"bellocome","Estratti dalla puntata del 18 dicembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE: TORTURA, SCIENZA, PSICOFARMACI\r\n\r\nGrazie alla rassegna stampa a cura dello “Sportello di supporto psicologico per i familiari delle persone morte in carcere” andiamo ad affrontare una nuova tappa della lotta di Alfredo Cospito contro il 41bis tramite l’opposizione alla privazione di libri; 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Una storia politica, musicale, controculturale e di militanza, che attraversa gli anni Ottanta, nella Torino che si avviava a essere una città post-industriale, tra fine della lotta armata e riflusso.\r\n\r\n«Noi sentivamo di avere una collocazione forte! Io nell’84 quando abbiamo cominciato, avevo vent’anni, eravamo giovani, ma ci sentivamo di avere un grande compito e anche in completa controtendenza. Io, Marco e Sergio abbiamo vissuto il riflusso in modo molto forte, quando tutti si ritiravano, noi avanzavamo».\r\n\r\n«Non rinnego affatto la mia storia in S-Contro, anzi la rivendico, perché senza questo elemento formativo non credo che avrei potuto fare il percorso che ho fatto, anche con la libertà di pensiero che, credo, di aver mantenuto... Perché quell’esperienza mi ha dato più cose: una lettura complessiva del mondo, il seme per capire chi rappresenti, lo spirito di ricerca».\r\n\r\nchiacchieriamo al telefono con Alberto Campo e in studio con Sergio Gambino e Paolo Campana\r\n\r\n ","1 Maggio 2025","2025-05-01 11:42:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/sfond-e1746092557325-200x110.jpeg","MALAFEMME",1746099776,[482,483,484,485,486,487,488,489,490,491],"http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/alberto-campo/","http://radioblackout.org/tag/comunismo/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/paolo-campana/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/s-contro/","http://radioblackout.org/tag/sergio-gambino/",[493,494,495,53,496,497,498,499,500,501],"'80","ALBERTO CAMPO","comunismo","libro","musica","PAOLO CAMPANA","punk","S-CONTRO","SERGIO GAMBINO",{"post_content":503},{"matched_tokens":504,"snippet":505,"value":506},[68],"modalità e il contenuto del \u003Cmark>dissenso\u003C/mark>...\r\n\r\npresentando anche il libro S-CONTRO:","S-CONTRO controcultura a MALAFEMME\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/SERGIOSCONTRO240425.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNel salottino MalaFemme questa mattina parliamo di underground, di politica e di attivismo, di come è cambiata la modalità e il contenuto del \u003Cmark>dissenso\u003C/mark>...\r\n\r\npresentando anche il libro S-CONTRO: Questa è la storia di un Collettivo comunista giovanile metropolitano, S-Contro, e della sua rivista dagli «intenti bellicosamente classisti». 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Ne abbiamo parlato con Giacomo Ferrante, abitante di Falchera, videomaker e conoscitore diretto del cosiddetto \"Sindaco di Falchera\".\r\nCon lui abbiamo presentato i vari appuntamenti che si svolgeranno in vari punti della città e ribadto perché sia importante ripercorrere la storia e le vicende che hanno coinvolto questo mitico militante delle lotte operaie e per il diritto alla casa, che ancora ha tanti stimoli ed insegnamenti da tramandarci. Qui il programma completo dell'iniziativa.\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Giacomo-Ferrante-su-Iniziative-su-Tonino-Miccichè.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Gaia Righetto, insegnante ed attivista della provincia di Treviso, che è stata protagonista di un caso mediatico nato dal deputato della Lega Nord Rossano Sacco. Quest'ultimo infatti si è preso la briga di segnalare la docente all'ufficio scolastico, alla notizia della sua convocazione per una supplenza in una scuola media, ritenendola non idonea all'insegnamento a causa della sua vita politica da militante nelle lotte per il diritto alla casa e tante altre che anima nel territorio trevigiano. Con Gaia abbiamo commentato la grande solidarietà che è scaturita da questa macchina del fango, che si prospetta diventare sistemica grazie ad un'ulteriore stretta sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici, promesso dal Ministro Valditara per il corpo docente. Un provvedimento, come altri di questo governo, adottati dopo qualche vicenda creata ad hoc per creare scalpore mediatico.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Gaia-Righetto-su-vicenda-con-Valditara-e-codice-comportamento-dipendenti-pubblici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento è stato quello dello sciopero generale previsto per questo venerdì 11 Aprile e della mobilitazione nazionale a Milano di sabato 12. Ne abbiamo parlato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, dai loro canali social: \"Ribadiamo come organizzazione sindacale:\r\n\r\n- lo sciopero generale indetto dal SI Cobas per il comparto pubblico e privato è confermato per tutta la giornata di venerdì 11 aprile\r\n\r\n- purtroppo con le \"sole\" due eccezioni d ricordiamo la necessità di partecipare a questa prossima importante mobilitazione che inizia domani (dalla mezzanotte di stasera) con lo sciopero generale dell'11 aprile:\r\n- per forti aumenti di salario e riduzione dell'orario di lavoro\r\n- contro guerre e decreti sicurezza\r\n- per dare una risposta di dissenso e protesta alle politiche di padroni e governo.\r\nTorino, alle ore 11 ci ritroveremo in piazza Castello in presidio davanti alla prefettura con i lavoratori e le lavoratrici in sciopero generale, contro economia di guerra e decreto Meloni-Mattarella, per la libertà di lottare.\r\n\r\nInoltre, ricordiamo che sabato 12 aprile come sindacato parteciperemo alla manifestazione nazionale a Milano con concentramento in piazza duca d’Aosta per le ore 14:\r\n\r\n- per la Palestina libera con la resistenza palestina\r\n- per la fine dell'invio di armi in Ucraina e delle \"missioni militari all'estero dello stato italiano\r\n- contro economia di guerra e sfruttamento\r\n- per rilanciare le rivendicazione dello sciopero dell’11 aprile\r\n\r\nInvitiamo tutti a partecipare alla mobilitazione e diffonderne l'invito.\r\n\r\nPer informazioni sullo sciopero generale e prenotazioni bus per manifestazione Milano: contattare il sindacato.\r\n\r\nIL NEMICO É IN CASA NOSTRA\r\nUNITI SI VINCE\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Daniele-SiCobas-Torino-su-sciopero-generale-e-aggressione-a-picchetto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Aprile 2025","2025-04-10 10:56:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/a25c5b_a291c03af15047e7825e27625e2cf28dmv2-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 08/04/2025",1744282507,[526],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[323],{"post_content":529},{"matched_tokens":530,"snippet":531,"value":532},[68],"per dare una risposta di \u003Cmark>dissenso\u003C/mark> e protesta alle politiche di","Il primo argomento della puntata è stata l'iniziativa dedicata a Tonino Miccichè a 50 anni dalla suo omicidio. 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