","Disuguaglianza sistematica. Autonomia differenziata e squilibri territoriali","post",1706279443,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/autonomia-regioni/","http://radioblackout.org/tag/disuguaglianze/","http://radioblackout.org/tag/territorio/",[65,17,66],"autonomia regioni","territorio",{"tags":68},[69,71,74],{"matched_tokens":70,"snippet":65},[],{"matched_tokens":72,"snippet":73},[17],"\u003Cmark>disuguaglianze\u003C/mark>",{"matched_tokens":75,"snippet":66},[],[77],{"field":35,"indices":78,"matched_tokens":79,"snippets":81},[19],[80],[17],[73],578730123365712000,{"best_field_score":84,"best_field_weight":85,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":86,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":88,"highlight":107,"highlights":115,"text_match":82,"text_match_info":121},{"cat_link":89,"category":90,"comment_count":47,"id":91,"is_sticky":47,"permalink":92,"post_author":50,"post_content":93,"post_date":94,"post_excerpt":95,"post_id":91,"post_modified":96,"post_thumbnail":97,"post_thumbnail_html":98,"post_title":99,"post_type":58,"sort_by_date":100,"tag_links":101,"tags":104},[44],[46],"81531","http://radioblackout.org/2023/04/autonomia-differenziata-secessione-dei-ricchi/","Con il progetto di autonomia differenziata la devoluzione di competenze , oltre a produrre diseguaglianze apre (ulteriormente) le porte ad un processo di privatizzazione e aziendalizzazione. Si differenzia, si definanzia, si individua un minimo comun denominatore sempre più esiguo, si affianca, fino a sostituirlo, il privato al pubblico: nuovi mercati e profitti per i soggetti privati e regressione e incremento delle diseguaglianze nella tutela dei diritti per i cittadini.\r\n\r\nCon l’autonomia differenziata incrementeranno, attraverso un procedimento nel segno della verticalizzazione del potere, le diseguaglianze territoriali e sociali. Se poi all’autonomia differenziata dovesse accompagnarsi una riforma in senso presidenzialista, difficile non ragionare di neutralizzazione della democrazia disegnata dalla Costituzione, nei sui profili politici, economici e sociali.\r\n\r\nNe parliamo con Alessandra Algostino che individua i nodi problematici di questa riforma dal punto di vista normativo e le conseguenze sulle dinamiche sociali dall'erogazione dei servizi di base all'esautoramento degli organi rappresentativi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/algostino.mp3\"][/audio]","18 Aprile 2023","L’autonomia differenziata voluta dal governo aumenterà le diseguaglianze territoriali e sociali. E se a questa ulteriore verticalizzazione del potere dovesse accompagnarsi una riforma in senso presidenzialista si accentuerebbe ulteriormente la torsione verso un modello autoritario .","2023-04-18 11:23:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/autonomia-differenziata-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"210\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/autonomia-differenziata-210x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/autonomia-differenziata-210x300.jpg 210w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/autonomia-differenziata-e1681809480666.jpg 120w\" sizes=\"auto, (max-width: 210px) 100vw, 210px\" />","Autonomia differenziata secessione dei ricchi",1681817005,[102,62,103],"http://radioblackout.org/tag/autonomia-differenziata/","http://radioblackout.org/tag/riforma-calderoli/",[105,17,106],"autonomia differenziata","riforma calderoli",{"tags":108},[109,111,113],{"matched_tokens":110,"snippet":105},[],{"matched_tokens":112,"snippet":73},[17],{"matched_tokens":114,"snippet":106},[],[116],{"field":35,"indices":117,"matched_tokens":118,"snippets":120},[19],[119],[17],[73],{"best_field_score":84,"best_field_weight":85,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":86,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},{"document":123,"highlight":144,"highlights":149,"text_match":153,"text_match_info":154},{"cat_link":124,"category":125,"comment_count":47,"id":126,"is_sticky":47,"permalink":127,"post_author":50,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":130,"post_id":126,"post_modified":131,"post_thumbnail":132,"post_thumbnail_html":133,"post_title":134,"post_type":58,"sort_by_date":135,"tag_links":136,"tags":140},[44],[46],"92826","http://radioblackout.org/2024/10/chi-lavora-non-mangia-i-salariati-simpoveriscono-mentre-crescono-le-disuguaglianze/","Cerchiamo di comprendere il contesto economico in cui s'inserisce la finanziaria annunciata dal governo con l'economista Andrea Fumagalli . La Bce seppur in ritardo rispetto alla Federal Reserve comincia a limare i tassi in considerazione degli scenari recessivi in Europa in particolare in Germania dove la fede assoluta nel Schwarze Null, dello zero spaccato nei conti del deficit pubblico sta crollando e s’invoca nuovo debito . C’è stata la riforma del patto di stabilità che impone un piano di aggiustamento prolungato che prefigura sette anni di tagli da 12 miliardi l'anno con il debito pubblico che ormai sfiora i 3000 miliardi. Il quadro recessivo tedesco impatta sulla produzione industriale italiana in quanto sub fornitrice della catena del valore tedesco e le politiche restrittive di austerità perseguite finora hanno accentuato la precarietà colpendo i redditi da lavoro. Ormai i lavoratori poveri sono diventati un dato strutturale in una economia che ormai si avvia verso una deindustrializzazione di fatto che ha lasciato il campo ad un terziario arretrato sostanzialmente improduttivo che non genera né crescita né occupazione. Il settore produttivo manifatturiero ,storicamente di limitate dimensioni e a conduzione familiare , finora sostenuto dagli incentivi non innova perchè si fonda sulla compressione del costo del lavoro e congiuntamente con la crisi della contrattazione genera salari da miseria .\r\n\r\n\r\nAscolta la conversazione con Andrea Fumagalli.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-FUMAGALLI.mp3\"][/audio]","21 Ottobre 2024","POVERTA' DI CHI LAVORA ","2024-10-21 16:34:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/info-21102024-ECONOMIA-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"249\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/info-21102024-ECONOMIA-300x249.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/info-21102024-ECONOMIA-300x249.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/info-21102024-ECONOMIA.jpg 474w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CHI LAVORA NON MANGIA ,I SALARIATI S'IMPOVERISCONO MENTRE CRESCONO LE DISUGUAGLIANZE.",1729528475,[137,138,139],"http://radioblackout.org/tag/finanziaria/","http://radioblackout.org/tag/salari/","http://radioblackout.org/tag/working-poor/",[141,142,143],"FINANZIARIA","salari","WORKING POOR",{"post_title":145},{"matched_tokens":146,"snippet":148,"value":148},[147],"DISUGUAGLIANZE","CHI LAVORA NON MANGIA ,I SALARIATI S'IMPOVERISCONO MENTRE CRESCONO LE \u003Cmark>DISUGUAGLIANZE\u003C/mark>.",[150],{"field":151,"matched_tokens":152,"snippet":148,"value":148},"post_title",[147],578730123365187700,{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":157,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":159,"highlight":183,"highlights":187,"text_match":153,"text_match_info":190},{"cat_link":160,"category":162,"comment_count":47,"id":164,"is_sticky":47,"permalink":165,"post_author":50,"post_content":166,"post_date":167,"post_excerpt":53,"post_id":164,"post_modified":168,"post_thumbnail":169,"post_thumbnail_html":170,"post_title":171,"post_type":58,"sort_by_date":172,"tag_links":173,"tags":178},[161],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[163],"Blackout Inside","59198","http://radioblackout.org/2020/04/in-ecuador-la-la-nuova-pandemia-si-interseca-con-vecchie-disuguaglianze-e-lotte/","E' di ieri la notizia che l’ex presidente dell'Ecuador Rafael Correa, al potere dal 2007 al 2017, è stato condannato in primo grado a otto anni di prigione per corruzione e altre diciassette persone, tra cui l’ex vicepresidente Jorge Glas, sono state condannate alla stessa pena. Si tratta di una sentenza farsa, dal momento che Correa nel frattempo è riparato in Belgio. Ben più reale è l'emergenza sanitaria provocata dal coronavirus, che sta duramente colpendo i territori. L’epicentro del contagio è a Guayaquil, dove i cadaveri non vengono ritirati e la popolazione è costretta a trascinarli fuori dalle case per paura del contagio, mentre a chi è vivo e povero non si fanno i tamponi, perché il sistema sanitario è analogo a quello statunitense e la sanità pubblica ha pochissime risorse.\r\n\r\nQuali sono le caratteristiche socio-economiche della regione del Guyas, dove si trova Guayaquil? Come stanno vivendo la situazione le popolazioni indigene, sterminate nella storia da virus come il vaiolo, il morbillo e l'influenza e ora colpite da questa nuova pandemia? Cosa sta succedendo rispetto al debito che lo stato sta continuando a pagare al FMI? Mentre nel resto del mondo si parla del rischio collasso della rete internet, in Ecuador si affronta il problema dell'accesso all'acqua, piuttosto che dell'assenza di rete elettrica: quali sono le risposte che la popolazione sta cercando in autonomia rispetto alla scontata inaffidabilità del governo?\r\n\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Francesco:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/ecuador.mp3\"][/audio]","9 Aprile 2020","2020-04-09 13:44:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/indigenas-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"229\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/indigenas-300x229.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/indigenas-300x229.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/indigenas-768x587.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/indigenas.jpg 1004w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","In Ecuador la nuova pandemia si interseca con vecchie disuguaglianze e lotte",1586439824,[174,175,176,177],"http://radioblackout.org/tag/correa/","http://radioblackout.org/tag/covid19/","http://radioblackout.org/tag/ecuador/","http://radioblackout.org/tag/popolazioni-indigene/",[179,180,181,182],"Correa","covid19","Ecuador","popolazioni indigene",{"post_title":184},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":186},[17],"In Ecuador la nuova pandemia si interseca con vecchie \u003Cmark>disuguaglianze\u003C/mark> e lotte",[188],{"field":151,"matched_tokens":189,"snippet":186,"value":186},[17],{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":157,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},{"document":192,"highlight":208,"highlights":212,"text_match":153,"text_match_info":215},{"cat_link":193,"category":194,"comment_count":47,"id":195,"is_sticky":47,"permalink":196,"post_author":50,"post_content":197,"post_date":198,"post_excerpt":53,"post_id":195,"post_modified":199,"post_thumbnail":53,"post_thumbnail_html":53,"post_title":200,"post_type":58,"sort_by_date":201,"tag_links":202,"tags":205},[44],[46],"23297","http://radioblackout.org/2014/05/thailandia-golpi-militari-tra-societa-polarizzata-e-disuguaglianze/","Imposizione del coprifuoco notturno in tutta la Thailandia e sospensione della costituzione ad eccezione delle disposizioni sulla monarchia. Queste le prime disposizioni dell’esercito thailandese dopo l’annuncio del colpo di Stato e a due giorni dall’introduzione della legge marziale.\r\nI militari thailandesi hanno ordinato a tv e radio di sospendere i programmi per trasmettere solo notizie relative all’esercito.\r\nLa notizia del colpo di Stato è stata annunciata in televisione dal comandante in capo dell’esercito, dopo il vertice di emergenza con i rappresentanti delle forze politiche, delle istituzioni e delle fazioni contrapposte.\r\n\r\nAscolta la diretta con Edoardo Slani, giornalista indipendente de Il Manifesto\r\n\r\nedoardo_slani_thailandia2305014","23 Maggio 2014","2014-05-29 11:38:09","Thailandia. Golpi militari tra società polarizzata e disuguaglianze",1400851037,[203,204],"http://radioblackout.org/tag/golpe/","http://radioblackout.org/tag/thailandia/",[206,207],"golpe","thailandia",{"post_title":209},{"matched_tokens":210,"snippet":211,"value":211},[17],"Thailandia. 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Ci chiediamo infatti quale sicurezza garantiscano ai cittadini del mediterraneo i massacri di Israele a Gaza e in Cisgiordania e le bombe sganciate sul Medio Oriente. Una situazione che assume tratti ancor più grotteschi, se si pensa che sol pochi giorni fa il governo israeliano ha annunciato il piano di invasione e occupazione militare di Gaza. O quale sicurezza garantiscano agli esseri umani i padroni dei lager libici, ai quali il governo italiano e l'unione europea, attuale e precedenti, appaltano la gestione dell'immigrazione.\r\n\r\n\"Sicurezza\" oggi è il termine ombrello sotto il quale vanno le peggiori torsioni autoritarie del nostro presente: genocidio, guerra e militarizzazione verso l'esterno e repressione di qualsiasi voce dissonante verso l'interno con l'approvazione recente di un pacchetto sicurezza- l'ex disegno legge 1660 convertito in decreto ed entrato in vigore un mese fa - liberticida e da stato di polizia. una manovra che mette in discussione il diritto di sciopero e di protesta dei lavorator in un paese dove le disuguaglianze sociali aumentano, la marginalità e sempre più diffusa, l'impossibilità di avere un futuro dignitoso ci isola dagli altri, costringendoci a vite sempre più precarie, la ricchezza di pochi si alimenta sulla miseria di molti, chi ci governa ha già deciso qual è la soluzione per 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attenderli all'esterno ci sarà una città blindata, chiusa alle proprie cittadine e cittadini. quale migliore immagine della nostra società: da un lato il consesso che prepara le future guerre e dall'altro i lavoratori e le lavoratrici sulle cui spalle ricadrà la futura miseria. alla luce di ciò risulta necessario opporsi con forza al riarmo dell'unione europea e combattere la narrazione bellicista promossa a reti unificate.\r\n\r\nRigettiamo qualsiasi tipo di argomento atto a giustificare le ipocrite \"spese per la sicurezza\" come una necessità inderogabile. come di consueto, il prezzo di questa follia guerrafondaia viene fatto pagare ai popoli, non solo tramite il loro sangue, ma anche con continue privazioni economiche non c'è nulla di inevitabile in questo presente di povertà e nel futuro di sofferenza che ci prospettano. non cadiamo nella vuota propaganda di un sistema che ci stritola. la guerra non è una fatalità. la guerra è la degna soluzione alle irrisolvibili contraddizioni 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Secondo Antonella De Biasi è difficile che possa avvenire, non solo perché Erdoğan è più abile di Netanyahu (al rientro da Tianjin ha chiesto a Trump gli F-35, dimenticando i sistemi antiaerei comprati da Mosca), ma perché gli affari anche di ordigni militari non si sono mai interrotti, inoltre a livello regionale l’alleanza con Al-Thani dovrebbe mettere al riparo la Turchia da attacchi sconsiderati e senza pretesti validi… certo, con il terrore di Netanyahu non si può mai sapere. \n\n\n\nCosa rimane del sistema di Astana?Facile interpretare la presenza a Tianjin dei leader che erano soliti incontrarsi sotto l’ombrello di Astana come confluenza di interessi, meno semplice capire fino a che punto ciascuno di loro e gli altri protagonisti del Shangai cooperation organization siano posizionati in più o meno consolidate alleanze. Sentiamo Antonella De Biasi e sugli stessi argomenti poi anche Murat Cinar in questo spreaker che abbiamo registrato subito dopo aver sentito Antonella: Trump incontra Erdoğan.\n\n\n\n\n\n\n\nL’Internazionale nera passa anche da Ankara\n\n\n\n\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-incontra-erdogan-lui-ha-bisogno-di-cose-io-di-altre-ci-mettiamo-d-accordo--67923007\n\n\n\n\nPiù la situazione risulta nebulosa, intricata e sul bordo del precipizio bellico e maggiore è il potere in mano a Erdoğan\n\n\n\nLo scollamento giovanile (da Gezi Park), la censura (Murat Cinar ci ha proposto l’ultima in ordine di tempo delle proibizioni musicali in Turchia), l’asservimento e la concentrazione dei poteri (gli interventi della magistratura a ingabbiare l’opposizione con pretesti), le centrali mediatiche ridotte a megafono del potere… tutti aspetti che caratterizzano il ventennio del Sultano al potere, ma se si guarda bene all’involuzione del paesaggio globale, si nota che la cancellazione dello Stato di diritto non è una prerogativa turca, ma riduce Ankara a una delle tappe dell’Internazionale nera che parte da Washington, passa per Roma, Tel Aviv, Budapest…L’economia in crisi, tranne la produzione bellica in mano alla famiglia che per il resto saccheggia la finanza statale da 20 anni a questa parte e ora la condiscendenza alle richieste di Trump dissangueranno ulteriormente il bilancio, già falcidiato dal 90% di inflazione, con svalutazione della Lira dal 2008 in poi e con una disoccupazione altissima. Ma anche a livello internazionale la diplomazia turca è agevolata dalla sua collocazione ambigua, dai suoi affari agevolati dagli errori europei, dal suo mantenersi all’interno della Nato ma sempre partecipe di ogni centro di potere: uditore della centralità multilaterale di Tianjin con il Sud del mondo e contemporaneamente presente alla riunione con paesi arabi sul piano di pace per Gaza alla corte di Trump, che vede in Erdoğan un potenziale risolutore a cui delegare la questione ucraina, perché «unico leader apprezzato da Zelensky e da Putin»; mentre il fantasma degli Accordi di Astana potrebbe sembrare confluire nello Sco, dove c’erano tutt’e tre i protagonisti, in realtà Murat ritiene chiuso il percorso degli Astana Files, perché la Turchia non fa effettivamente parte di Shangai Files. Piuttosto va approfondito il discorso di Astana sulla Siria e lo stallo attuale di tutte le potenze che ne controllavano il territorio prima della dirompente dissoluzione dello stato di Assad: alcune del tutto esautorate, come Iran e Russia, e altre che si contrappongono: Turchia, Qatar e Israele… e probabilmente per gli americani è più accettabile che sia controllato da Erdoğan. Ma questo non significa che la repubblica turca sia contraria a Tel Aviv: infatti Murat ci spiega come ci siano manifestazioni propal che vengono pesantemente caricate dalla polizia indette da forze conservatrici della destra islamista, perché gli interessi dell’industria bellica sono tutti a favore di Israele e gli affari vedono la famiglia del presidente tra i beneficiari degli scambi e dell’uso di armi a Gaza; anche il Chp organizza proteste",[394],{"field":248,"matched_tokens":395,"snippet":391,"value":392},[17],{"best_field_score":155,"best_field_weight":251,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":252,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},{"document":398,"highlight":412,"highlights":417,"text_match":153,"text_match_info":420},{"comment_count":47,"id":399,"is_sticky":47,"permalink":400,"podcastfilter":401,"post_author":402,"post_content":403,"post_date":404,"post_excerpt":53,"post_id":399,"post_modified":405,"post_thumbnail":406,"post_title":407,"post_type":319,"sort_by_date":408,"tag_links":409,"tags":411},"92163","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-26-09-2024-america-latina-disillusioni-e-rumori-di-sciabole-sri-lanka-e-bangladesh-sommovimenti-nella-periferia-indiana-sudan-al-burhan-attacca-khartoum-mentre-il-corno-dafrica/",[263],"radiokalakuta","In questa puntata di Bastioni di Orione con Diego Battistessa ,nostro interlocutore privilegiato per quanto concerne il continente latinoamericano, guardiamo all'insieme dell'America Latina in una fase di ridefinizione degli equilibri regionali scandita anche da cupe reminescenze golpiste che inquietano il presidente della Colombia Petro e l'Honduras di Xiomara Castro .Inoltre ci sono tensioni sempre più acute fra il Venezuela di Maduro ,deluso dal mancato sostegno di alcuni governi latinoamericani supposti amici , e L'Argentina di Milei dove il tasso di povertà è arrivato al 52,9 % grazie alle politiche ultraliberiste del \"loco\". I due paesi si scambiano accuse e spiccano mandati di arresto reciproci tra i due presidenti, intanto sul piano diplomatico il Messico non invita la corona di Spagna alla cerimonia d'insediamento della nuova presidente Claudia Sheinbaum a causa delle sue mancate scuse per i crimini commessi dagli spagnoli durante la conquista ,ferite che ancora bruciano.\r\n\r\nIl modello Bukele adotatto in El Salvador si propone come soluzione alla violenza diffusa ,meno diritti piu' repressione ,ma le conseguenze di queste politiche repressive si riflettono sullo stato della società civile stretta tra la violenza istituzionale e quella dei narcos che acquisiscono sempre più potere e influenza economica sul continente.\r\n\r\nUn quadro complesso in chiaroscuro che ci rimanda un America Latina nel pieno di un processo di transizione in cui si sovrappongono diversi modelli di società a volte contrapposti , con contraddizioni e fratture sociali derivate dalle eterne disuguaglianze che sono ben lungi dal ricomporsi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Miavaldi ,profondo conoscitore della realtà indiana, parliamo dell'India e dei sommovimenti alla sua periferia in Sri Lanka e Bangladesh.\r\n\r\nNel contesto frammentato ed attraversato dagli eventi bellici che sta ridefinendo gli equilibri internazionali ,l'India ha una postura di equidistanza fra i blocchi che si stanno profilando. Da una parte è integrata nei BRICS dall'altra è all'interno del QUAD un'alleanza militare anti-cinese guidata dagli americani e comprendente anche giapponesi, indiani e australiani. Questa politica è erede della posizione di non allineamento (quando c'erano i due blocchi contrapposti ) di Nehru e di Indira Ghandi, ma il contesto è molto diverso e l'India è un partner commerciale importante della Cina ,nonostante le tensioni ai confini , e al contempo un rivale regionale . Intanto le cose si muovono ai confini del continente indiano ,le dinastie che hanno governato il Bangladesh e lo Sri Lanka sono state estromesse dalle rivolte popolari ,Sheikh Hasina la presidente dal pugno di ferro del Bangladesh è in esilio in India con grave imbarazzo di Modi ,mentre a Dacca il governo ad interim sostenuto dai movimenti studenteschi che hanno promosso la rivolta contro Hasina è guidato dal premio nobel Yunus con la benevola momentanea tolleranza dell'esercito.\r\n\r\nIn Sri Lanka è stato eletto nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake leader del Partito nazionale del popolo, coalizione di sinistra che raccoglie anche i JVP il partito del presidente di tendenza marxista rivoluzionaria fondato nel 1965. Dissanayake ha promesso di sviluppare il settore manifatturiero, quello tecnologico e l’agricoltura, ma soprattutto in campagna elettorale si è posto come il candidato anticorruzione, vicino al popolo e garante della trasparenza. Sta rinegoziando con il FMI il prestito che a condizionalità insostenibili per il paese aveva contrattato Rajapaksa, rappresentante della dinastia al potere , le aspettative sono molte dopo il default sul debito ed anche le ferite della guerra civile contro i Tamil durata dal 1983 al 2009 attendono di essere rimarginate .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Miavaldi_2024-09-27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Pamidesse ,di Focus on Africa , approfondiamo la situazione in Sudan e in Corno d'Africa. In Sudan giovedì l’esercito regolare ha iniziato una controffensiva particolarmente intensa, la più grande degli ultimi mesi, nelle zone del paese controllate dal gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), che sono concentrate soprattutto nella capitale Khartum. Furiosi combattimenti si registrano a Omdurman, la città gemella di Khartoum nel pieno del centro abitato con conseguenze disastrose per i civili . La guerra che sembrava congelata in una divisione del paese che ricordava lo scenario libico ha avuto quindi un accelerazione dovuta forse al rifornimento di materiale bellico ulteriore da parte degli alleati di Al Burhan (Egitto) e ad un tentativo di acquisire vantaggi sul campo in vista di una eventuale trattativa .\r\n\r\nLe condizioni della popolazione sono spaventose ,è la più grave crisi umanitaria nel mondo e oltre alle devastazioni dovute alla guerra ,le migliaia di sfollati , la carestia che affligge varie parti del paese , le violazioni dei diritti umani e le violenze esercitate dalle parti in conflitto contro la popolazione civile si aggiunge l'epidemia di colera che sta colpendo la capitale.\r\n\r\nTutto ciò avviene in un contesto regionale sempre più teso con l'Egitto che si appresta a trasferire truppe in Somalia in seguito ad un accordo con Mogadiscio in funzione anti Etiopia che invece reclama un accesso al mare in seguito agli accordi con il Somaliland per l'utilizzo in concessione di un tratto di costa sul Mar Rosso. Sullo sfondo le tensioni mai sopite tra Egitto ed Etiopia a proposito della diga del Gerd sul fiume Nilo Azzurro il cui riempimento in atto dal 2020 sta provocando le proteste dell'Egitto e del Sudan che si ritengono danneggiati nell'utilizzo delle risorse idriche del Nilo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-PALAMIDESSE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","29 Settembre 2024","2024-09-29 13:02:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 26/09/2024-AMERICA LATINA DISILLUSIONI E RUMORI DI SCIABOLE-SRI LANKA E BANGLADESH ,SOMMOVIMENTI NELLA PERIFERIA INDIANA -SUDAN AL BURHAN ATTACCA KHARTOUM MENTRE IL CORNO D'AFRICA E' SEDUTO SU UNA POLVERIERA.",1727614931,[410],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[285],{"post_content":413},{"matched_tokens":414,"snippet":415,"value":416},[17],"fratture sociali derivate dalle eterne \u003Cmark>disuguaglianze\u003C/mark> che sono ben lungi dal","In questa puntata di Bastioni di Orione con Diego Battistessa ,nostro interlocutore privilegiato per quanto concerne il continente latinoamericano, guardiamo all'insieme dell'America Latina in una fase di ridefinizione degli equilibri regionali scandita anche da cupe reminescenze golpiste che inquietano il presidente della Colombia Petro e l'Honduras di Xiomara Castro .Inoltre ci sono tensioni sempre più acute fra il Venezuela di Maduro ,deluso dal mancato sostegno di alcuni governi latinoamericani supposti amici , e L'Argentina di Milei dove il tasso di povertà è arrivato al 52,9 % grazie alle politiche ultraliberiste del \"loco\". 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Le operazioni di voto ,alquanto complesse considerando la demografia e le distanze, sono iniziate il 19 aprile per il rinnovo della Lok Sabha (Camera del popolo) che è la camera bassa del parlamento indiano che, insieme alla camera alta , il Rajya Sabha , compone l’organo legislativo indiano. Di fronte la coalizione della Alleanza Democratica Nazionale guidata dal BJP ,il partito al potere espressione del nazionalismo hindu guidato da Narendra Modi al potere da quasi 10 anni, e il partito del Congresso guidato dall'ennesimo discendente della dinastia politica dei Ghandi, Rahul.\r\n\r\nModi durante il suo governo ha implementato una politica di comunitarizzazione del paese emarginando la minoranza islamica (il 15% della popolazione quasi 200 milioni di persone ) e rinfocolando il nazionalismo hindu con atteggiamenti e dichiarazioni anche in campagna elettorali estremamente divisive e discriminatorie verso i musulmani definiti \"gli intrusi \". La modifica della legge sulla cittadinanza, l'abrogazione dell'articolo della costituzione che riconosceva l'autonomia del Kashmir con la conseguente repressione delle proteste hanno confermato la volontà di Modi di affemare come unica identità indiana quella hindu. Sul piano economica nonostante la crescita del PIl indiano permangono disuguaglianze enormi con la minoranza del 1% della popolazione che possiede il 40 % della ricchezza ,la gran parte dei lavoratori indiani è impiegato nel settore informale senza diritti e con bassi salari ,le riforme in agricoltrura hanno colpito i piccoli produttori sempre piu' impoveriti. Questi temi non hanno alcun riflesso sulla campagna elettorale del BJP che alimenta solo le pulsioni identitarie anti musulmane che evidentemente pagano di più dal punto di vista elettorale.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-160524-INDIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Simone Zoppellaro ,giornalista freelance conoscitore del Caucaso, parliamo dell situazione in Georgia dove continuano le proteste contro la legge che prevede che i media e le ong che ricevono almeno il 20 per cento dei propri fondi dall’estero debbano registrarsi come entità che «perseguono gli interessi di una potenza straniera». Indubbiamente questa legge taglierebbe le gambe a tutta una serie di attività anche di natuta culturale che coinvolgono una scena artistica e musicale estremamente vivace nella capitale georgiana ,ma al comtempo anche ad alcuni enti come USAID ,agenzia governativa statunitense spesso al centro di manovre di \"regime change\" nello spazio post-sovietico. La legge è definita legge russa ed è difesa dal partito al governo \"sogno georgiano\" che fa riferimento all'oligarca Bidzina Ivanishivili ,dominus del partito che si è arricchito a dismisura in Russia ai tempi di Eltsin. Le manifestazioni esprimono anche il genuino desiderio delle nuove generazioni per una diversa prospettiva di vita futura ,ma la presenza di cartelli scritti in inglese e le bandiere europee e americane sventolate in piazza ,l'ingerenza palese delle cancellerie euro atlantiche , fanno presupporre un tentativo di rafforzamento in funzione filo europeista dell'area caucasica strumentalizzando le proteste contro la legge e il sentimento antirusso dopo l'invasione del 2008 dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud da parte di Mosca .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-160524-ZOPPELLARO.mp3\"][/audio]","18 Maggio 2024","2024-05-18 14:16:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 16/05/2024-ELEZIONI IN INDIA ,MODI ATTIZZA IL FUOCO DEL NAZIONALISMO HINDU-GEORGIA RIFLESSI CAUCASICI TRA OLIGARCHI MILIARDARI, ASPIRAZIONI DELLE NUOVE GENERAZIONI E INGERENZE EURO ATLANTICHE.",1716041796,[410],[285],{"post_content":435},{"matched_tokens":436,"snippet":437,"value":438},[17],"crescita del PIl indiano permangono \u003Cmark>disuguaglianze\u003C/mark> enormi con la minoranza del","Bastioni di Orione con Matteo Miavaldi esperto di Asia e autore presso China Files nonchè gran conoscitore del continente indiano,parliamo delle prospettive relative alle elezioni indiane che si concluderanno il 4 giugno . 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Ma sotto a questa paura e a queste narrazioni che descrivono l’occidente come una vittima passiva c'è la volontà rapace di mantenere il proprio dominio sulle colonie e di escludere parte della popolazione globale dalla possibilità di vivere se non come schiavi o fantasmi appunto, qualcuno di non del tutto vivo da cui è possibile estrarre la vita senza preoccuparsene. La crisi climatica e la doppia transizione ecologica e digitale, sono diventati un pretesto per intensificare l'estrazione di materiali energia e vita dal sud globale e una strategia per il governo delle disuguaglianze. Ne parliamo in questa puntata sui FANTASMI DELL’ESTRATTIVISMO.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/fantasmagorija1_estrattivismo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDOWNLOAD: fantasmagorija1_estrattivismo\r\n\r\n ","26 Settembre 2023","2023-09-26 15:25:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Noor-solar-power-in-Morocco-1-1-200x110.jpg","I FANTASMI DELL'ESTRATTIVISMO",1695741920,[456,457,458,459,460,461],"http://radioblackout.org/tag/crisi-climatica/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/fantasmagorija/","http://radioblackout.org/tag/frontiera/","http://radioblackout.org/tag/migrazioni/","http://radioblackout.org/tag/ricongiunzioni/",[463,464,465,466,289,448],"crisi climatica","estrattivismo","fantasmagorija","frontiera",{"post_content":468},{"matched_tokens":469,"snippet":470,"value":471},[17],"strategia per il governo delle \u003Cmark>disuguaglianze\u003C/mark>. 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Il formato di dialogo consente a ChatGPT di rispondere a domande, ammettere i propri errori, contestare premesse errate e rifiutare richieste inappropriate.”. Tra la versione attuale e quella precedente, uscite a poco meno di un anno di distanza, OpenAI è riuscita a perfezionare talmente tanto il software da diventare azienda leader nel settore.\r\nOltre ai dilemmi di natura etico-filosofica abbiamo provato a ricostruire grazie al prezioso contributo della redazione di StakkaStakka la genealogia di questo tipo di interfaccia e più in generale del comparto della cosiddetta intelligenza artificiale, immaginando le ricadute che questo tipo di tecnologia avrà sia in termini politici che occupazionali.\r\n\r\nDecostruendo il mito delle origini della Sylicon Valley e sottolineando il ruolo essenziale che hanno avuto fin dall’inizio della sua storia il Pentagono e il Congresso, diventa palese l’interconnessione tra il mondo delle start-up tecnologicamente avanzate e il mondo militare. A tal proposito non sarebbe erroneo individuare in questo tipo di ramo tecnoindustriale un asset geopolitico fondamentale e sempre più imprescindibile per gli Stati.\r\nIn senso politico potrebbe essere letta la decisione del garante della privacy italiano, che fa il paio con una decisione simile presa da un tribunale tedesco per quanto riguarda il software americano di prevenzione dei crimini “Palantir”: l’Europa che visto il mutato contesto internazionale prova a smarcarsi, probabilmente fuori tempo massimo, dalla dipendenza tecnologico-militare degli USA.\r\n\r\nAnche per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, nonostante il lobbing delle aziende del settore renda poco chiaro quale sia causa e conseguenza tra guerra e AI, lo scontro principale si muove sull’asse Pechino-Washington, delineando un altro aspetto di quella chip war di cui avevamo già parlato.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/fine-della-storia-16-5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nEvgeny Morozov - Une guerre froide 2.0\r\n\r\nChatGpt e la scartoffia burocratica come arma geopolitica\r\n\r\nAaron Benanav - Automazione: Disuguaglianze, occupazione, povertà e la fine del lavoro come lo conosciamo\r\n\r\nhttps://youtu.be/SuQqoxYWqRg\r\n\r\n ","17 Maggio 2023","2023-05-17 15:26:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/1684315071331-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #19 - Lo scontro sull'intelligenza artificiale",1684337184,[],[],{"post_content":490},{"matched_tokens":491,"snippet":493,"value":494},[492],"Disuguaglianze","arma geopolitica\r\n\r\nAaron Benanav - Automazione: \u003Cmark>Disuguaglianze\u003C/mark>, occupazione, povertà e la fine","La decisione del garante della privacy del 31 marzo scorso di bloccare su suolo italiano la ChatGPT-4 di OpenAI ha attivato anche alle nostre latitudini il dibattito su questa nuova tecnologia.\r\nDal sito della stessa start-up si può leggere come con ChatGPT abbiano “sviluppato un modello che interagisce in modo colloquiale. 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