","Gas e idranti. I No Tav non mollano","post",1352987378,[53,54,55,56,57],"http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/s-giuliano/","http://radioblackout.org/tag/susa/","http://radioblackout.org/tag/trivelle/",[16,20,22,14,18],{"post_content":60},{"matched_tokens":61,"snippet":63,"value":64},[62],"bagna","slogan, dall’altra la polizia che \u003Cmark>bagna\u003C/mark> con gli idranti e gasa","Mercoledì 14 novembre. Nei pressi dell’uscita autostradale di Susa sulla statale 25, viene piazzata una trivella, mentre l'area è chiusa da jersey e militarizzata. Siamo di fronte al presidio No Tav, in frazione S. Giuliano, dove alle 18, dopo un'assemblea i No Tav decidono di fare battiture, occupando contemporaneamente la statale parallela.\r\nI No Tav si radunano di fronte allo schieramento di polizia e fanno una battitura. Intorno alle otto meno un quarto la polizia comincia sparare lacrimogeni.\r\nI No Tav non se vanno.\r\nDa una parte i manifestanti che bloccano le due statali, fanno battiture, intonano slogan, dall’altra la polizia che \u003Cmark>bagna\u003C/mark> con gli idranti e gasa sino a rendere irrespirabile l’aria.\r\nI lacrimogeni arriveranno sin nelle case della frazione S. Giuliano, la zona di Susa destinata ad \u003Cmark>diventare\u003C/mark> cantiere Tav.\r\nQuesta mattina le trivelle sono state smontate e pare che entro il pomeriggio la zona venga lasciata libera. Possibile che le trivelle vengano spostate a S. Giuliano e a Venaus.\r\nL'appuntamento per fare il punto e decidere nuove iniziative è per le 18 di oggi al presidio di Susa.\r\n\r\nAscolta l'intervista a Mario Fontana del presidio internazionale di Susa: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-15-no-tav-trivelle-mario-fontana.mp3\"]\r\n\r\nscarica l'audio",[66],{"field":67,"matched_tokens":68,"snippet":63,"value":64},"post_content",[62],1155199603042156500,{"best_field_score":71,"best_field_weight":72,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":39,"score":73,"tokens_matched":74,"typo_prefix_score":74},"1112352751616",14,"1155199603042156657",2,{"document":76,"highlight":90,"highlights":96,"text_match":99,"text_match_info":100},{"cat_link":77,"category":78,"comment_count":39,"id":79,"is_sticky":39,"permalink":80,"post_author":42,"post_content":81,"post_date":82,"post_excerpt":45,"post_id":79,"post_modified":83,"post_thumbnail":84,"post_thumbnail_html":85,"post_title":86,"post_type":50,"sort_by_date":87,"tag_links":88,"tags":89},[36],[38],"37939","http://radioblackout.org/2016/10/campagna-nazionale-antiproibizionista/","Con Frankie del CSOA Gabrio presentiamo la campagna \"Quell'erba è anche mia\", contro il proibizionismo e la repressione in merito alle sostanze stupefacenti. Il centro sociale, che il 18 agosto è stato perquisito a forza dalla polizia proprio per questo motivo, ospiterà il 5 novembre un'assemblea nazionale antiproibizionista, in vista di un'iniziativa di piazza a dicembre a Torino.\r\n\r\nDi seguito i punti salienti della campagna:\r\n\r\n \tla pratica dell’autoproduzione è una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;\r\n \tle politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;\r\n \tla pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non può continuare ad essere bandita, nè diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera.\r\n\r\nSulla cannabis ad uso terapeutico in particolare abbiamo ricordato la vicenda del medico toscano Fabrizio Cinquini, più volte arrestato per la sua attività in favore di questo farmaco a basso costo che dà fastidio alle lobby farmaceutiche.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","17 Ottobre 2016","2016-10-21 11:44:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"240\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-300x240.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-300x240.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba-768x614.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/logo-campagna-erba.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Campagna nazionale antiproibizionista",1476705398,[],[],{"post_content":91},{"matched_tokens":92,"snippet":94,"value":95},[93],"diventare","continuare ad essere bandita, nè \u003Cmark>diventare\u003C/mark> un monopolio di stato: la","Con Frankie del CSOA Gabrio presentiamo la campagna \"Quell'erba è anche mia\", contro il proibizionismo e la repressione in merito alle sostanze stupefacenti. 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Secondo l'AD Sala la kermesse è in attivo, ma fatti i calcoli, tenendo conto degli anni prima del 2015, quando la gran parte delle spese è stata fatta, il quadro è ben altro.\r\nNon solo. Cosa succederà delle aree che teatro dell'esposizione “universale”?\r\nNe abbiamo parlato con Alberto, “Abo”, attivista No Expo ed autore di un articolo uscito la scorsa settimana sul settimanale Umanità Nova.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n2016-03-01-abo-expo\r\n\r\nLeggi l'articolo:\r\n\"Dalla sera alla mattina, spente le luci sull’albero della vita, l’interesse della stampa, della politica, della finanza, s’è diretto altrove. Dietro le operazioni di smontaggio del sito e il bilancio pubblicato da Expo 2015 SpA c’è però dell’altro.\r\n\r\nLa scorsa settimana l’ex amministratore delegato (nonché commissario unico) di Expo 2015, Giuseppe Sala, ha presentato alla stampa, contro ogni previsione, un bilancio roseo dell’evento: 14 milioni di attivo. Proviamo a entrare nel merito?\r\n\r\nPer scardinare la narrazione mediatica del successo basterebbe ricordare che la grande kermesse meneghina è costata oltre due miliardi a fronte di 736 milioni di ricavi: un passivo preannunciato e pesante anzitutto per le casse pubbliche. Il bilancio del solo anno 2015 risulterebbe positivo (risulterebbe, perché non tutti pagamenti e gli introiti messi a bilancio sono realmente effettuati) perché i costi di rimozione delle interferenze, bonifica, allestimento della piastra, edificazione e parte della comunicazione… sono stati materia dei lunghi anni di “warm-up”. Parafrasando: nel 2015 Expo era già stata pagata e, in buona sostanza, costruita. L’attivo (comunque più che dimezzato rispetto al patrimonio calcolato l’anno precedente) deriva dalla differenza tra i soli costi di gestione del perimetro del sito, al netto degli introiti dello stesso anno.\r\nVogliamo scavare ulteriormente nella voce dei ricavi? I 736 milioni sono scomponibili in 373 milioni derivanti dai biglietti (a fronte dei 500 previsti), 224 da sponsorizzazioni, mentre la restante parte cade nella voce “varie”. Il tema dei biglietti è interessante perché utile a chiarire la portata di un’esposizione che è stata tutto tranne che universale: fino ad aprile 2015 le previsioni parlavano di un pareggio a 24 milioni di biglietti staccati, a fronte di una media per biglietto di 22 euro circa. Oggi sappiamo che sono stati stacci 3 milioni di biglietti in meno, con una media per ticket che non arriva 18 euro. In altre parole, man mano che i mesi passavano, consapevoli del rischio flop, i promotori di Expo si sono affannati in sperticati sconti, ingressi serali a 5 euro, gratuità serali per chi arrivava in automobile all’happening della sostenibilità alimentare, 10mila ingressi gratis concessi ogni giorno a delegazioni, operatori, giornalisti… anche la composizione demografica dei visitatori ci parla di un evento molto “italiano”, parzialmente europeo e al limite cinese, più che globale.\r\n\r\nSi potrebbe approfondire segnalando alcune incongruità sesquipetali (decine di milioni non ancora incassati in biglietti e pubblicità, confusione tra cifre in conto capitale e cifre in spesa corrente, bonifiche promesse e mai completate…) ma entreremmo in una materia difficilmente riassumibile nello spazio a nostra disposizione. Su tutte le ambiguità una brucia più di altre: quasi 30 milioni di euro risparmiati dalla nociva “via d’acqua”, un canale di oltre 20km che avrebbe dovuto collegare il sito espositivo al centro città attraverso quattro parchi, archiviato da due anni di lotte, non sono stati utilizzati (come votato dal consiglio comunale) per risistemare il Seveso ed evitare le periodiche esondazioni ma per coprire gli extra-costi del già commissariato padiglione Italia. C’è stata una battaglia popolare vincente contro Expo 2015, vincente nell’opposizione al progetto di devastazione della cintura ovest dei parchi e vincente nel saper indicare un’utilità nello storno dei fondi per intervenire sulle fragilità del territorio: quella promessa è stata smentita e solo oggi sappiamo che i soldi risparmiati sono stati deviati per mettere una pezza ad un claudicante padiglione costato ben 30 milioni più del previsto\r\n\r\nIl tema credo sia, a questo punto, un altro. Negli anni dell’opposizione ad Expo, abbiamo sempre parlato del grande-evento come volano ed acceleratore di iniziative speculative e di finanziarizzazione di un’area ben più vasta del semplice sito espositivo. E’ questo che differenzia il mega-evento da altre iniziative minori, la sua capacità di farsi magnete di investimenti e di operare torsioni culturali e giuridiche. Con l’occasione di Expo, alla voce opere accessorie non necessarie, sono state sdoganate tre autostrade ed una marea di piccole grandi opere che sono costate complessivamente oltre 10 miliardi di euro, non 2, certamente non 0,7 come messo a bilancio 2015 per smerciare alla stampa un traballante esito positivo.\r\n\r\nNei bilanci della TEEM (Tangenziale Est Esterna) della Pedemontana e di BreBeMi (grandi infrastrutture spacciate per indispensabili e oggi sensibilmente sottoutilizzate), nelle defiscalizzazioni concesse a queste colate di cemento, negli episodi di ecomafia, tangentismo e corruzione che a decine sono calati su questa ragnatela di asfalto e cemento, ritroviamo un bilancio ad oggi inedito e disarmante non solo dell’evento ma del suo significato sociale.\r\n\r\nNon ultimo sarebbe importante mettere a bilancio 2015 anche la metamorfosi che Expo ha facilitato in materia di archiviazione del contratto nazionale, il diritto di sciopero ipotecato dalla scure prefettizia, di sdoganamento del lavoro volontario e non retribuito, la gestione emergenziale, ancorché pianificata, del territorio metrolombardo, le ricadute in materia di commissariamento che dal laboratorio Milano veleggia oggi in direzione della capitale.\r\n\r\nAd oggi, siamo orfani non soltanto di un bilancio autentico e complessivo dell’Esposizione Universale, iniziativa comunque anacronistica e discutibile, quello che ci manca è un bilancio politico di Expo come forza centripeta della mercificazione di un territorio e delle sue relazioni e centrifuga in materia di diritti sul lavoro, la salute, il verde, l’accessibilità alla città pubblica ed allo spazio urbano. La candidatura alle primarie di Milano dell’ex AD Giuseppe Sala, uomo di Renzi che piace al centro-destra, non è che la coronazione di questa “vision” del Partito della Nazione, secondo cui il presente del paese deve procedere per strappi sì, ma diretti dall’alto. Così il commissario si candida a diventare il primo super-sindaco della neonata area metropolitana di Milano, nella distrazione di una città ormai distratta dalla semestrale sbornia di una parola “expo” che, una volta appiccicata un po’ dappertutto, ha perso davvero ogni sapore.\"","1 Marzo 2016","2016-03-04 11:30:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/expo2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/03/expo2-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Expo. 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WOF WOF WOF!!!! BAU BAU.... GRRRR.... WOF!\r\n\r\nNon avete capito nulla? Allora è giunto per voi il momento di leggere Devenir Perra nella traduzione italiana \"Diventare Cagna\".\r\n\r\nRicordandovi che la presentazione si terrà mercoledì 25 Novembre alle 21.30 in via Cecchi 21/a nella sede di Radio Blackout le Malormonelle tutte vi augurano un buon ascolto!\r\n\r\nBAU!\r\n\r\nparte1\r\n\r\n2015.11.09-2\r\n\r\n2015.11.09-3\r\n\r\n ","12 Novembre 2015","2018-10-24 17:30:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/12108006_1186628574684984_6357359473414169956_n-200x110.jpg","Il Podcast di Malormone del 9 Novembre","podcast",1447331192,[168,169,170,171],"http://radioblackout.org/tag/bau/","http://radioblackout.org/tag/devenir-perra/","http://radioblackout.org/tag/diventare-cagna/","http://radioblackout.org/tag/itziar-ziga/",[147,151,133,149],{"post_content":174,"tags":180},{"matched_tokens":175,"snippet":178,"value":179},[176,177],"Diventare","Cagna","Devenir Perra nella traduzione italiana \"\u003Cmark>Diventare\u003C/mark> \u003Cmark>Cagna\u003C/mark>\".\r\n\r\nRicordandovi che la presentazione si","Ed eccoci finalmente a parlare di Devenir Perra con la nostra traduttrice militante, la Zia Valentine!\r\n\r\nGRRRRR... WOF WOF WOF!!!! BAU BAU.... GRRRR.... WOF!\r\n\r\nNon avete capito nulla? Allora è giunto per voi il momento di leggere Devenir Perra nella traduzione italiana \"\u003Cmark>Diventare\u003C/mark> \u003Cmark>Cagna\u003C/mark>\".\r\n\r\nRicordandovi che la presentazione si terrà mercoledì 25 Novembre alle 21.30 in via Cecchi 21/a nella sede di Radio Blackout le Malormonelle tutte vi augurano un buon ascolto!\r\n\r\nBAU!\r\n\r\nparte1\r\n\r\n2015.11.09-2\r\n\r\n2015.11.09-3\r\n\r\n ",[181,183,185,189],{"matched_tokens":182,"snippet":147,"value":147},[],{"matched_tokens":184,"snippet":151,"value":151},[],{"matched_tokens":186,"snippet":188,"value":188},[93,187],"cagna","\u003Cmark>diventare\u003C/mark> \u003Cmark>cagna\u003C/mark>",{"matched_tokens":190,"snippet":149,"value":149},[],[192,198],{"field":27,"indices":193,"matched_tokens":194,"snippets":196,"values":197},[74],[195],[93,187],[188],[188],{"field":67,"matched_tokens":199,"snippet":178,"value":179},[176,177],1157451471441625000,{"best_field_score":202,"best_field_weight":203,"fields_matched":74,"num_tokens_dropped":39,"score":204,"tokens_matched":74,"typo_prefix_score":39},"2211897868544",13,"1157451471441625194",6704,{"collection_name":165,"first_q":133,"per_page":134,"q":133},{"title":208,"slug":209,"exerpt":210,"link":211,"featured_media":212,"slot":213},"Tigre Vs Tigre","tigre-vs-tigre","TigerDiego, DragonArpon e TigerFranz (quando ce la fa), l’altalena musicale di blackout!","https://radioblackout.org/shows/tigre-vs-tigre/","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/20181108002739_IMG_0158.jpg",{"day":214,"start":215,"end":216},"mercoledi","22:00","24:00",["Reactive",218],{},["Set"],["ShallowReactive",221],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fimPrnukpTSPrLRdn6_YzzwXxvgRn2EGV2kQxY9QOtw8":-1},true,"/search?query=diventare+cagna"]