","BEYOND THE COLLAPSE - VIAGGIO NELLA CHINA GENE BANK","post",1560354208,[59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/china/","http://radioblackout.org/tag/distopia/","http://radioblackout.org/tag/dna/","http://radioblackout.org/tag/gene-bank/",[64,22,18,24],"china",{"post_content":66,"tags":71},{"matched_tokens":67,"snippet":69,"value":70},[68],"DNA","Transomica, nuovi alimenti, mappatura del \u003Cmark>DNA\u003C/mark>. Un viaggio sconvolgente negli incubi","Transomica, nuovi alimenti, mappatura del \u003Cmark>DNA\u003C/mark>. Un viaggio sconvolgente negli incubi del futuro più prossimo. Un viaggio negli esperimenti della China Gene Bank dove i cinesi stanno ricostruendo la ragnatela della vita.\r\n\r\nla lettura è tratta da qui. Per farvi un'idea, alcune foto, qui.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nascolta la lettura:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/CHINAGENE.mp3\"][/audio]",[72,74,76,79],{"matched_tokens":73,"snippet":64},[],{"matched_tokens":75,"snippet":22},[],{"matched_tokens":77,"snippet":78},[18],"\u003Cmark>dna\u003C/mark>",{"matched_tokens":80,"snippet":24},[],[82,87],{"field":33,"indices":83,"matched_tokens":84,"snippets":86},[14],[85],[18],[78],{"field":88,"matched_tokens":89,"snippet":69,"value":70},"post_content",[68],578730123365712000,{"best_field_score":92,"best_field_weight":93,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":94,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":96,"highlight":110,"highlights":118,"text_match":124,"text_match_info":125},{"cat_link":97,"category":98,"comment_count":45,"id":99,"is_sticky":45,"permalink":100,"post_author":48,"post_content":101,"post_date":102,"post_excerpt":51,"post_id":99,"post_modified":103,"post_thumbnail":104,"post_thumbnail_html":105,"post_title":106,"post_type":56,"sort_by_date":107,"tag_links":108,"tags":109},[42],[44],"31001","http://radioblackout.org/2015/07/31001/","Una riflessione con un compagno di Rete Evasioni, a partire dalle note sul prelievo del DNA, a cura di alcun* compagn*e che potete trovare qui\r\n\r\nDa qualche mese pare che il governo italiano abbia deciso di applicare effettivamente una norma riguardante l'istituzione di una banca dati nazionale del DNA. 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Con il riaccendersi della terribile guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. (…)\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nLa guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.\r\nIl prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe.\r\nLo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere.\r\nLo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.\r\nIl governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero.\r\nL’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.\r\nL’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, compresi Israele ed il Qatar, contribuendo direttamente a quella guerra atroce. (…)\r\nLa guerra è anche interna.\r\nIl governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” quest’anno sono saliti a 6.800: li trovate nelle periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini.\r\nCome se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna.\r\nLa guerra è ormai arrivata anche nelle scuole, dove i militari fanno propaganda per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.\r\n(…)\r\nSosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia, in Ucraina, nel Mediterraneo orientale, nel Mar Rosso… e in ogni dove!\r\nApriamo le frontiere ad obiettori e disertori di tutti i paesi in guerra!\r\nDisertiamo la guerra!”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-20-piazze-antimili-24-federico.mp3\"][/audio]","22 Febbraio 2024","2024-05-19 13:04:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col.jpg 1414w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","24 febbraio. 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Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, moltiplicando il numero di militari impiegati in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero, aumentando la spesa bellica sino a toccare i 104 milioni di euro al giorno.\r\nDal quel 24 febbraio è partita una corsa al riarmo su scala globale, perché la guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.\r\nIl rischio di una guerra devastante su scala planetaria è sempre più forte.\r\nVenerdì e sabato scorsi si sono svolte manifestazioni antimilitariste in numerose città.\r\nManifestazioni caratterizzate da una partecipazione ampia e plurale, segnale di un allargamento del fronte antimilitarista all’insegna di un netto rifiuto dell’ambiguità dei pacifisti con l’elmetto, che, pur avendo operato per la guerra cercano di intercettare i consensi persi nelle urne, facendo leva sul fatto che nel nostro paese l’opposizione alla guerra è rimasta molto forte, nonostante la propaganda militarista martellante.\r\nNei cortei di Torino, Livorno, Pisa e Niscemi è emersa con forza la necessità di costruire un ampio e concreto fronte di lotta.\r\n\r\nTorino\r\n25 febbraio. Ad un anno dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina, il centro di Torino si è riempito di voci e suoni contro la guerra e il militarismo. Voci diverse ma accomunate dalla consapevolezza che per opporsi all’escalation bellica che sta investendo il pianeta non basta dire no, non basta la testimonianza, non basta invocare il cessate il fuoco. Occorre mettersi di mezzo, in prima persona, contro le fabbriche d’armi, contro le basi e i poligoni, contro la militarizzazione del territorio e l’invio di truppe all’estero, per il sostegno ad obiettori e disertori in ogni dove.\r\nDopo un presidio animato dalla musica di Alessio Lega, un migliaio di persone si è mosso in corteo per le vie del centro, raggiungendo la blindatissima sede della RAI, dove ha sostato brevemente per ripartire, tra interventi e slogan verso piazza Vittorio, facendo infine ritorno in piazza Castello, dove si è svolta la seconda parte del concerto di Alessio Lega.\r\nLa giornata si è conclusa con l’impegno a contrastare la nuova cittadella militare di Leonardo, lo sbarco della NATO a Torino, la crescente repressione nei confronti dei movimenti di opposizione sociale. \r\nLe sfide che ci attendono sono durissime. La giornata del 25 febbraio ha rappresentato un primo importante segnale che sta crescendo un movimento in grado di affrontarle.\r\n\r\nAscolta l’approfondimento:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-emi-torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nLivorno\r\nIl 24 febbraio un corteo, promosso Coordinamento Livornese per il ritiro delle missioni militari all'estero, ha attraversato le vie del centro cittadino, rivendicando il percorso che da oltre un anno li ha portati in piazza contro ogni imperialismo, per dire stop alle armi, alle missioni militari, e per solidarizzare con chi diserta la guerra. Una voce diversa dalla martellante propaganda di guerra di questi giorni.\r\nDal loro volantino: (…) “In questi giorni il governo e i partiti della guerra intensificano la propaganda. Vogliono aumentare le spese militari, vogliono produrre più armi, addirittura riconvertire l’industria al servizio della produzione bellica, vogliono più missioni militari all’estero. È un vicolo cieco che porta verso la guerra mondiale.” (…) “Solo in Europa decine di milioni di persone stanno già pagando le conseguenze dirette della guerra. In Ucraina come in Russia le classi sfruttate sono le prime a subire la miseria, le distruzioni, la morte, ad essere costrette a fuggire, ad essere mandate al macello a combattere al fronte. In Russia sono migliaia le persone che per essersi opposte alla guerra hanno subito la repressione del regime autoritario guidato da Putin, che ha vietato addirittura che si parli di guerra. In Ucraina sono state recentemente inasprite le pene per coloro che violano la disciplina militare, ed è ancora in vigore il divieto di uscita dal paese per gli uomini tra i 18 e i 60 anni.”\r\n\r\nPisa\r\nAlla manifestazione lanciata dal Circolo anarchico di via del Tidi a Pisa tante realtà diverse, accomunate da un’opposizione intransigente alla guerra e al militarismo si è mossa per il centro cittadino.\r\n\r\nAscolta la diretta con Dario sulle manifestazioni di Pisa e Livorno\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-dario-pisa-liv.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNiscemi\r\nUn corteo oltre le aspettative degli organizzatori ha attraversato le strade di Niscemi, raccogliendo attivisti da tutta la Sicilia e tanti abitanti del paese.\r\nUn buon segnale in vista del processo che il prossimo 30 marzo vedrà alla sbarra 28 No Muos, accusati per le iniziative che si sono svolte nell’estate del 2018 a Niscemi.\r\n\r\nAscolta la diretta con Pippo sul corteo di Niscemi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-niscemi-pippo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","28 Febbraio 2023","2023-02-28 15:54:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"154\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581-300x154.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581-300x154.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581-1024x525.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581-768x393.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581-1536x787.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/001-e1677596046581.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Piazze contro la guerra e il militarismo. 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Vogliono aumentare le spese militari, vogliono produrre più armi, addirittura riconvertire l’industria al servizio della produzione bellica, vogliono più missioni militari all’estero. È un vicolo cieco che porta verso la guerra mondiale.” (…) “Solo in Europa decine di milioni di persone stanno già pagando le conseguenze dirette della guerra. In Ucraina come in Russia le classi sfruttate sono le prime a subire la miseria, le distruzioni, la morte, ad essere costrette a fuggire, ad essere mandate al macello a combattere al fronte. In Russia sono migliaia le persone che per essersi opposte alla guerra hanno subito la repressione del regime autoritario guidato da Putin, che ha vietato addirittura che si parli di guerra. In Ucraina sono state recentemente inasprite le pene per coloro che violano la disciplina militare, ed è ancora in vigore il divieto di uscita dal paese per gli uomini tra i 18 e i 60 anni.”\r\n\r\nPisa\r\nAlla manifestazione lanciata dal Circolo anarchico di via del Tidi a Pisa tante realtà diverse, accomunate da un’opposizione intransigente alla guerra e al militarismo si è mossa per il centro cittadino.\r\n\r\nAscolta la diretta con Dario sulle manifestazioni di Pisa e Livorno\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-dario-pisa-liv.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNiscemi\r\nUn corteo oltre le aspettative degli organizzatori ha attraversato le strade di Niscemi, raccogliendo attivisti da tutta la Sicilia e tanti abitanti del paese.\r\nUn buon segnale in vista del processo che il prossimo 30 marzo vedrà alla sbarra 28 No Muos, accusati per le iniziative che si sono svolte nell’estate del 2018 a Niscemi.\r\n\r\nAscolta la diretta con Pippo sul corteo di Niscemi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-28-niscemi-pippo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[192],{"field":88,"matched_tokens":193,"snippet":156,"value":190},[68],{"best_field_score":126,"best_field_weight":162,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":45,"score":163,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":45},{"document":196,"highlight":210,"highlights":214,"text_match":124,"text_match_info":217},{"cat_link":197,"category":198,"comment_count":45,"id":199,"is_sticky":45,"permalink":200,"post_author":48,"post_content":201,"post_date":202,"post_excerpt":51,"post_id":199,"post_modified":203,"post_thumbnail":204,"post_thumbnail_html":205,"post_title":206,"post_type":56,"sort_by_date":207,"tag_links":208,"tags":209},[42],[44],"80329","http://radioblackout.org/2023/02/torino-25-febbraio-in-piazza-contro-la-guerra-e-il-militarismo/","“Ad un anno dall’invasione russa dell’Ucraina che ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, ovunque assistiamo ad una crescente corsa al riarmo, all'aumento delle spese militari, con nuovi progetti di basi e installazioni belliche, con una sempre maggior influenza del complesso militare-industriale sulle vite di noi tutti.\r\nGuerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Il rischio di una guerra su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.” Questo l’incipit dell’appello per la giornata di lotta alla guerra del prossimo 25 febbraio.\r\nL’appuntamento sarà alle 15 in piazza Castello con interventi, azioni performanti, concerto di Alessio Lega, corteo. .\r\nCe ne ha parlato Alba del Coordinamento contro la guerra e chi la arma\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-21-alba-manif-antimili-25-feb.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito l’appello integrale:\r\n(…) “La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.\r\nIl prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine martoriate dalle bombe, dal freddo, dalla mancanza di medicine, cibo, riparo.\r\nLo pagano le popolazioni russe, sottoposte ad un embargo di cui sono prime vittime i poveri.\r\nLo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere.\r\nLo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell'inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.\r\nIl governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, moltiplicando il numero di militari impiegati in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero, aumentando la spesa bellica sino a toccare i 104 milioni di euro al giorno.\r\nL’Italia è impegnata in ben 42 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.\r\n\r\nTorino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte.\r\nLa nostra città è già oggi uno dei maggiori centri dell’industria bellica aerospaziale.\r\nA Torino che sorgerà la Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.\r\nIn attesa dell’apertura della Città dell’aerospazio l’acceleratore di innovazione avrà sede alle OGR. In primavera è previsto il lancio dei bandi per aziende e start up che verranno selezionate per dar concretezza ai programmi di innovazione tecnologica della NATO per il 2030.\r\nLa NATO ci investe un miliardo di dollari. Una montagna di soldi che verranno utilizzati per produrre tecnologie sempre più sofisticate, sempre più mortali.\r\nLa cessione da parte di Leonardo di parte degli spazi dell'ex Alenia al Politecnico, rimette in moto anche la Città dell'aerospazio ferma ai blocchi di partenza dal novembre 2021.\r\nLa campagna di informazione e lotta fatta negli ultimi due anni è riuscita a far emergere dall'opacità un progetto che mira a trasformare la nostra città in polo ad alta tecnologia per lo sviluppo dell'industria bellica.\r\nOggi il presidente del Distretto aerospaziale del Piemonte è divenuto ministro della Difesa e preme sull’acceleratore con la complicità attiva del rettore del Politecnico Saracco.\r\nLa Città dell’Aerospazio e l’acceleratore di innovazione della NATO sono sostenute attivamente dal governo della città, da quello della Regione e da Confindustria.\r\nL’industria bellica è il motore di tutte le guerre.\r\n\r\nGiocano la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare a fine mese è sempre più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare.\r\nI poveri del nostro paese, ogni volta che vanno a fare la spesa, portano a casa sempre meno cibo, abiti, medicine, perché l’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni di prima necessità sta rendendo ancora più precarie le vite di noi tutti.\r\nOccorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo altra guerra.\r\nProvate ad immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se le la ricerca e la produzione venissero usate per la cura invece che per la guerra.\r\n\r\nIn Russia e in Ucraina c’è chi rifiuta la guerra e il militarismo, chi getta la divisa perché non vuole uccidere e non vuole morire per spostare il confine di uno Stato.\r\nMigliaia e migliaia di persone dalla Russia hanno attraversato i confini disobbedendo all’obbligo di andare in guerra, affrontando la via dell’esilio, rischiando anni di carcere.\r\nDal febbraio 2022 in Ucraina le frontiere sono chiuse per tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni. La debole legge sull’obiezione di coscienza in Ucraina è stata sospesa e le 5.000 domande di servizio civile respinte.\r\nIn Russia c’è un esodo che si è intensificato negli ultimi mesi. Dal 28 settembre 2022 anche le frontiere russe sono chiuse per chi non vuole fare la guerra.\r\nMolti altri restano e lottano, nonostante la durissima repressione che colpisce antimilitaristi e pacifisti in entrambi i paesi.\r\nIn Ucraina c’è chi su posizioni non violente, anarchiche o femministe ha scelto di non schierarsi, di non combattere in questa guerra costruendo reti di solidarietà materiale con le vittime dei bombardamenti, con chi ha perso il lavoro o è obbligat* dalle leggi di guerra del governo Zelensky a turni massacranti spesso senza paga.\r\nIn Russia e in Ucraina c’è chi lotta perché le frontiere siano aperte per chi si oppone alla guerra.\r\nNoi facciamo nostra questa lotta contro le frontiere, per l’accoglienza di obiettor*, renitent*, disertor* da entrambi i paesi.\r\n\r\nNoi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Né con Zelensky né con Putin. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. L’antimilitarismo e l’internazionalismo sono stati centrali nelle lotte del movimento dei lavoratori e delle lavoratrici sin dalle sue origini.\r\nLe frontiere sono solo linee sottili su una mappa: un nulla che diventa tragicamente reale quando militari ben armati lo trasformano in barriera invalicabile. Ma sempre c’è chi, anche a rischio della vita, le attraversa. Cancelliamole!\r\nPer opporsi alla guerra non basta l'indignazione, occorre un ampio fronte di lotta.\r\nA due passi dalle nostre case ci sono installazioni militari, poligoni e aeroporti, caserme e industrie di morte. Chiudiamoli!\r\n\r\nNo alla guerra e al militarismo!\r\nSosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! \r\nApriamo le frontiere ad obiettori e disertori!\r\n\r\nA fianco delle popolazioni ucraine martoriate dalle bombe, dal freddo, dalla mancanza di medicine, cibo, riparo. A fianco delle popolazioni russe sottoposte ad un embargo di cui sono prime vittime i poveri\r\n\r\nNo all’industria bellica\r\nChiudiamo e riconvertiamo le fabbriche d’armi\r\nNo alla Città dell’aerospazio! No alla Nato a Torino\r\n\r\nNo all’invio di armi per la guerra\r\nNo alle missioni militari all’estero\r\n\r\nNo alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città\r\n\r\nDisertiamo la guerra!\r\n\r\nCoordinamento contro la guerra e chi la arma - Torino”","22 Febbraio 2023","2023-02-22 19:34:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1-768x1087.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-10-manif-antimili-25-feb-color-3-1.jpg 1169w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Torino 25 febbraio. 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Una montagna di soldi che verranno utilizzati per produrre tecnologie sempre più sofisticate, sempre più mortali.\r\nLa cessione da parte di Leonardo di parte degli spazi dell'ex Alenia al Politecnico, rimette in moto anche la Città dell'aerospazio ferma ai blocchi di partenza dal novembre 2021.\r\nLa campagna di informazione e lotta fatta negli ultimi due anni è riuscita a far emergere dall'opacità un progetto che mira a trasformare la nostra città in polo ad alta tecnologia per lo sviluppo dell'industria bellica.\r\nOggi il presidente del Distretto aerospaziale del Piemonte è divenuto ministro della Difesa e preme sull’acceleratore con la complicità attiva del rettore del Politecnico Saracco.\r\nLa Città dell’Aerospazio e l’acceleratore di innovazione della NATO sono sostenute attivamente dal governo della città, da quello della Regione e da Confindustria.\r\nL’industria bellica è il motore di tutte le guerre.\r\n\r\nGiocano la carta del ricatto occupazionale, in una città sempre più povera, dove arrivare a fine mese è sempre più difficile, dove salute, istruzione, trasporti sono sempre più un privilegio per chi può pagare.\r\nI poveri del nostro paese, ogni volta che vanno a fare la spesa, portano a casa sempre meno cibo, abiti, medicine, perché l’aumento dei prezzi dell’energia e dei beni di prima necessità sta rendendo ancora più precarie le vite di noi tutti.\r\nOccorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. 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A quasi un anno dall’invasione russa dell’Ucraina che ha riportato la guerra nel bel mezzo dell’Europa, ovunque assistiamo ad una corsa al riarmo sempre più folle, con un aumento delle spese militari, con nuovi progetti di basi e installazioni militari, con una sempre maggior influenza del complesso militare-industriale sulla vita civile.\r\nDecine e decine di guerre e conflitti continuano ad insanguinare vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata, che vede l’Italia in prima fila tra i ranghi della NATO e nell’invio di armi e truppe in Ucraina. Il nuovo governo intende andare avanti sulla strada della guerra, confermando l’impegno in Europa orientale, ma anche consolidando la proiezione militare e neocoloniale dell’Italia sia con le missioni all’estero, sia con gli accordi nei campi dell’energia e delle forniture belliche.\r\nNonostante questo scenario assistiamo comunque ad uno sviluppo di vari movimenti territoriali contro le installazioni militari, i poligoni, le spese militari, le fabbriche d’armi, poli di progettazione e innovazione bellica high tech e in generale contro la presenza sempre più asfissiante dell’apparato militare nelle nostre vite.\r\nLa nostra scommessa è di mettere in connessione tutte quelle realtà, che sulla base di un antimilitarismo coerente, si muovono su un terreno di lotta che giorno dopo giorno prova a contrastare il clima di guerra attorno a noi..”\r\nL’assemblea, dopo un lungo confronto, ha messo in campo numerose iniziative e campagne di lotta, che riportiamo di seguito:\r\nDi seguito le iniziative e le campagne decise dall'assemblea:\r\n\r\nSi individua le giornate del 24 e 25 febbraio, primo anniversario dell'attacco russo all'Ucraina, un momento importante della lotta alla guerra e a chi la arma. Un tassello del fronte di lotta alla guerra nella sua saldatura con la questione sociale (spese militari, carovita, etc.) e nell'opposizione all'imperialismo italiano (missioni militari all'estero).\r\nSosteniamo le manifestazioni antimilitariste lanciate nel territorio (Niscemi, Torino, Pisa, Livorno)\r\n\r\nCampagna di informazione, lotta e sostegno concreti a favore disertori, obiettori, oppositori e disfattisti alla guerra in Russia e Ucraina. Raccolta fondi e accoglienza. Apriamo le frontiere!\r\n\r\nLotta contro le basi militari e poligoni dalla Sicilia al Friuli alla Toscana\r\n\r\nManifestazione nazionale contro La città delle armi e l'acceleratore di innovazione della NATO a Torino a novembre (in occasione della mostra mercato dell'industria aerospaziale di guerra)\r\n\r\nCampagna ENI e contro missioni militari all'estero con un focus sull’Africa.\r\n\r\nCampagna contro la guerra interna. Contro laa militarizzazione del territorio, i militari nelle scuole e gli studenti nelle caserme. Contro la guerra ai migranti sulle frontiere\r\n\r\nRiflessione sugli assetti geopolitici in vista di un possibile convegno di approfondimento\r\n\r\nInvito a creare assemblea antimilitariste sui territori dove non ce ne siano\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone dell’assemblea antimilitarista di Reggio Emilia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-14-simone-ass-antimili.mp3\"][/audio]","14 Febbraio 2023","2023-02-15 01:30:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"216\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1-300x216.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1-300x216.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/antimil-768x652-1.jpg 765w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Massenzatico. 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Il nuovo governo intende andare avanti sulla strada della guerra, confermando l’impegno in Europa orientale, ma anche consolidando la proiezione militare e neocoloniale dell’Italia sia con le missioni all’estero, sia con gli accordi nei campi dell’energia e delle forniture belliche.\r\nNonostante questo scenario assistiamo comunque ad uno sviluppo di vari movimenti territoriali contro le installazioni militari, i poligoni, le spese militari, le fabbriche d’armi, poli di progettazione e innovazione bellica high tech e in generale contro la presenza sempre più asfissiante dell’apparato militare nelle nostre vite.\r\nLa nostra scommessa è di mettere in connessione tutte quelle realtà, che sulla base di un antimilitarismo coerente, si muovono su un terreno di lotta che giorno dopo giorno prova a contrastare il clima di guerra attorno a noi..”\r\nL’assemblea, dopo un lungo confronto, ha messo in campo numerose iniziative e campagne di lotta, che riportiamo di seguito:\r\nDi seguito le iniziative e le campagne decise dall'assemblea:\r\n\r\nSi individua le giornate del 24 e 25 febbraio, primo anniversario dell'attacco russo all'Ucraina, un momento importante della lotta alla guerra e a chi la arma. Un tassello del fronte di lotta alla guerra nella sua saldatura con la questione sociale (spese militari, carovita, etc.) e nell'opposizione all'imperialismo italiano (missioni militari all'estero).\r\nSosteniamo le manifestazioni antimilitariste lanciate nel territorio (Niscemi, Torino, Pisa, Livorno)\r\n\r\nCampagna di informazione, lotta e sostegno concreti a favore disertori, obiettori, oppositori e disfattisti alla guerra in Russia e Ucraina. Raccolta fondi e accoglienza. Apriamo le frontiere!\r\n\r\nLotta contro le basi militari e poligoni dalla Sicilia al Friuli alla Toscana\r\n\r\nManifestazione nazionale contro La città delle armi e l'acceleratore di innovazione della NATO a Torino a novembre (in occasione della mostra mercato dell'industria aerospaziale di guerra)\r\n\r\nCampagna ENI e contro missioni militari all'estero con un focus sull’Africa.\r\n\r\nCampagna contro la guerra interna. Contro laa militarizzazione del territorio, i militari nelle scuole e gli studenti nelle caserme. Contro la guerra ai migranti sulle frontiere\r\n\r\nRiflessione sugli assetti geopolitici in vista di un possibile convegno di approfondimento\r\n\r\nInvito a creare assemblea antimilitariste sui territori dove non ce ne siano\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone dell’assemblea antimilitarista di Reggio Emilia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio 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CAUTELARI A BOLOGNA\r\n\r\nApriamo la puntata con una diretta da Bologna per contestualizzare le recenti misure cautelari (obblighi di firma e di dimora) legate all’inchiesta sulle pratiche che hanno dato forma alla campagna di lotta contro 41bis, ergastolo ostativo, in solidarietà con il prigioniero anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno, cerchiamo di ricostruire alcune tappe di questa operazione repressiva: dal campionamento di DNA a strascico, al ricorso al reato di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270 bis), fino alla natura delle misure cautelari applicate.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_BolognaCHECK.mp3\"][/audio]\r\n\r\nComunicato pubblicato sul blog de “il Tribolo” di Bologna\r\n\r\n \r\n\r\nBULLISMO IN DIVISA A GENOVA\r\n\r\nL’arroganza di una pattuglia di Carabinieri, che sfreccia nella zona pedonale davanti a uno spazio occupato, innesca una serie di 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Ci colleghiamo con un compagno presente al presidio sotto il carcere di Marassi per ricostruire gli eventi e la successiva mobilitazione che ha attraversato le strade di Genova contro repressione e militarizzazione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_GenovaExLatteria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBREVI DALLE CARCERI\r\n\r\nAlcune notizie su ammutinamenti nel carcere di Torino e nel minorile “Beccaria” di Milano, quest’ultimo oggetto di un’inchiesta per torture nei confronti dei giovani reclusi.\r\n\r\nUn rapido aggiornamento sul processo per devastazione e saccheggio contro chi nel marzo 2020, durante il lockdown carcerario, si rivoltò nel carcere di Pavia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_brevi-pavia.mp3\"][/audio]","9 Maggio 2024","2024-05-09 11:17:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/bcupcb_repressione-200x110.jpg","REPRESSIONE: BOLOGNA E GENOVA",1715253465,[396,397,398,61,399,400,362,401],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/beccaria/","http://radioblackout.org/tag/bologna/","http://radioblackout.org/tag/ex-latteria/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/tortura/",[286,403,404,18,405,406,284,407],"beccaria","Bologna","ex latteria","Genova","tortura",{"post_content":409,"tags":413},{"matched_tokens":410,"snippet":411,"value":412},[68],"operazione repressiva: dal campionamento di \u003Cmark>DNA\u003C/mark> a strascico, al ricorso al","Estratti dalla puntata del 6 maggio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nMISURE CAUTELARI A BOLOGNA\r\n\r\nApriamo la puntata con una diretta da Bologna per contestualizzare le recenti misure cautelari (obblighi di firma e di dimora) legate all’inchiesta sulle pratiche che hanno dato forma alla campagna di lotta contro 41bis, ergastolo ostativo, in solidarietà con il prigioniero anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno, cerchiamo di ricostruire alcune tappe di questa operazione repressiva: dal campionamento di \u003Cmark>DNA\u003C/mark> a strascico, al ricorso al reato di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270 bis), fino alla natura delle misure cautelari applicate.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_BolognaCHECK.mp3\"][/audio]\r\n\r\nComunicato pubblicato sul blog de “il Tribolo” di Bologna\r\n\r\n \r\n\r\nBULLISMO IN DIVISA A GENOVA\r\n\r\nL’arroganza di una pattuglia di Carabinieri, che sfreccia nella zona pedonale davanti a uno spazio occupato, innesca una serie di eventi che si concludono con 8 compagne/i catturati e portati in galera. 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un’occasione per riflettere sull’esperimento di Henry Harlow, il sadismo scientifico e le sue ricadute sulle tecniche di tortura istituzionale.\r\n\r\nUn secondo contributo riguarda invece la dimensione strutturale degli psicofarmaci nell’architettura detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BCUPCB_sportello-41bis-psico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nREPRESSIONE A BOLOGNA: CAMPIONAMENTO GENETICO DEL DISSENSO\r\n\r\nTorniamo a parlare delle strategie repressive messe in atto contro compagne e compagni anarchici a Bologna (operazione che coinvolge anche Lombardia e Trentino), soffermandoci sull’approvazione del prelievo coatto di DNA: per cercare una corrispondenza rispetto a un campione genetico riconducibile a una persona di sesso maschile, il giudice ha approvato la schedatura genetica di 19 individui, tra le quali persone di sesso femminile o imputate di aver partecipato a un presidio.\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna di Bologna approfondiamo questi eventi e la cornice tecno-repressiva in cui si inseriscono:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BCUPCB_BolognaDNA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA margine un messaggio da parte di un ascoltatore ci racconta della sua esperienza di controllo biometrico applicato ai “lavori socialmente utili”, aprendo a varie riflessioni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BCUPCB_messaggio-biometria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSOLIDARIETA’ CON IL COMPAGNO RUSLAN SIDDIQUI\r\n\r\nMentre all’interno del territorio russo proseguono le azioni contro la macchina bellica, l’anarchico Ruslan Siddiqui è stato recentemente accusato di un sabotaggio ferroviario e di un attacco contro un aeroporto militare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/BCUPCB_Ruslan-solidarity.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer maggiori informazioni e supporto al compagno prigioniero: solidarity_zone@riseup.net\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en/news/anarchist-ruslan-siddiqui-charged-railway-sabotage-and-attacking-military-airfield","20 Dicembre 2023","2023-12-20 10:58:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/bcupcb_dnabologna2-200x110.jpg","BOLOGNA: CAMPIONAMENTO GENETICO DEL DISSENSO - 41BIS – PSICOFARMACI",1703068637,[396,494,495,398,496,61,497,362,454],"http://radioblackout.org/tag/alfredo-cospito/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/psicofarmaci/",[286,499,500,404,282,18,501,284,288],"alfredo cospito","biometria","psicofarmaci",{"post_content":503,"tags":507},{"matched_tokens":504,"snippet":505,"value":506},[68],"sull’approvazione del prelievo coatto di \u003Cmark>DNA\u003C/mark>: per cercare una corrispondenza rispetto","Estratti dalla puntata del 18 dicembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE: TORTURA, SCIENZA, PSICOFARMACI\r\n\r\nGrazie alla rassegna stampa a cura dello “Sportello di supporto psicologico per i familiari delle persone morte in carcere” andiamo ad affrontare una nuova tappa della lotta di Alfredo Cospito contro il 41bis tramite l’opposizione alla privazione di libri; 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Per lui e per Juan pare chiudersi questa lunga vicenda, costellata di test e prelievi del DNA, con un'archiviazione.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/manu.mp3\"][/audio]","25 Novembre 2021","2021-11-25 19:26:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/shutterstock_423447085-1-200x110.jpg","A.C.A.B. – Aggiornamenti con Manu sull’imperitura indagine sull’azione contro la POLGAI",1637868376,[548,61,549,550,551],"http://radioblackout.org/tag/a-c-a-b/","http://radioblackout.org/tag/juan/","http://radioblackout.org/tag/manu/","http://radioblackout.org/tag/polgai/",[553,18,554,555,556],"a.c.a.b","Juan","MANU","polgai",{"post_content":558,"tags":562},{"matched_tokens":559,"snippet":560,"value":561},[68],"di test e prelievi del \u003Cmark>DNA\u003C/mark>, con un'archiviazione.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/manu.mp3\"][/audio]","Ospite in studio ai microfoni di ACAB, Manu ci aggiorna rispetto alle indagini della procura di Brescia sull’azione contro la scuola di polizia del 2015, di cui avevamo parlato in una precedente intervista. 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