","Scuola per la Pace Torino e Piemonte: aggiornamenti verso l'autunno di lotta","post",1756998180,[49,50,51,52],"http://radioblackout.org/tag/mobilitazione-scuola/","http://radioblackout.org/tag/scuola-a-torino/","http://radioblackout.org/tag/scuola-per-la-pace/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta-palestina/",[23,19,21,12],{"post_content":55,"post_title":62,"tags":65},{"matched_tokens":56,"snippet":60,"value":61},[57,58,57,59],"per","Docenti","Gaza","\u003Cmark>per\u003C/mark> la Pace, insieme a \u003Cmark>Docenti\u003C/mark> \u003Cmark>per\u003C/mark> \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> e l’Osservatorio contro la Militarizzazione","Scuola \u003Cmark>per\u003C/mark> la Pace, insieme a \u003Cmark>Docenti\u003C/mark> \u003Cmark>per\u003C/mark> \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> e l’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole lancia una serie di iniziative \u003Cmark>per\u003C/mark> l’inizio del nuovo anno scolastico. Il rinnovato coordinamento tra i nodi territoriali e varie idee \u003Cmark>per\u003C/mark> mobilitazioni e formazioni mirano a coinvolgere il corpo \u003Cmark>docenti\u003C/mark> e tutto il mondo della scuola. In questi giorni \"Progetto didattico: Nello specchio di \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>. La cultura palestinese e noi\" , giornata di formazione che si terrà a Torino il 19 settembre \u003Cmark>per\u003C/mark> tutto il personale, ha raccolto tantissime adesioni. Sui canali social, sono anche stati diffusi tutta una serie di materiali da poter usare a scuola, come documentari che spiegano cosa significa vivere sotto occupazione. Come ci spiega Terry Silvestrini di Scuole \u003Cmark>per\u003C/mark> la Pace Torino e Piemonte, queste proposte portate già dal 1 settembre nei collegi devono intrecciarsi sempre più con le mobilitazioni studentesche e cittadine contro il genocidio in Palestina e, in questi giorni, anche in solidarietà alla Global Sumud Flotilla. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/2025_09_04_2025.09.04-09.00.00-escopost2ScuolaxPace.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":63,"snippet":64,"value":64},[57],"Scuola \u003Cmark>per\u003C/mark> la Pace Torino e Piemonte: aggiornamenti verso l'autunno di lotta",[66,68,70,73],{"matched_tokens":67,"snippet":23},[],{"matched_tokens":69,"snippet":19},[],{"matched_tokens":71,"snippet":72},[57],"scuola \u003Cmark>per\u003C/mark> la pace",{"matched_tokens":74,"snippet":12},[],[76,79,82],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":60,"value":61},"post_content",[57,58,57,59],{"field":80,"matched_tokens":81,"snippet":64,"value":64},"post_title",[57],{"field":24,"indices":83,"matched_tokens":84,"snippets":86},[11],[85],[57],[72],1736172819517014000,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":91,"num_tokens_dropped":35,"score":92,"tokens_matched":91,"typo_prefix_score":35},"3315704397824",14,3,"1736172819517014131",{"document":94,"highlight":111,"highlights":117,"text_match":120,"text_match_info":121},{"cat_link":95,"category":96,"comment_count":35,"id":97,"is_sticky":35,"permalink":98,"post_author":99,"post_content":100,"post_date":101,"post_excerpt":41,"post_id":97,"post_modified":102,"post_thumbnail":103,"post_thumbnail_html":104,"post_title":105,"post_type":46,"sort_by_date":106,"tag_links":107,"tags":110},[32],[34],"97391","http://radioblackout.org/2025/04/verso-una-nuova-stagione-di-resistenza-nelle-universita-americane/","info","In questa intervista con una studentessa della New York University proviamo a fare il punto su quella che viene raccontata come l'offensiva di Trump contro le università americane – una offensiva che sembra colpire in modo particolarmente violento i settori più militanti e politicizzati degli studenti, dei docenti e del personale universitario. La strategia neo-con si articola in due direzioni, entrambe funzionali al ricatto politico: da un lato, il drastico taglio ai finanziamenti destinati alla ricerca, soprattutto quella che si occupa di temi invisi all'arco reazionario come la disinformazione o la giustizia sociale; dall’altro, una stretta repressiva sui visti degli studenti internazionali. In questo secondo caso, l’amministrazione Trump ha avviato una prima ondata di revoche arbitrarie, in cui il solo fatto di comparire nei database della polizia – anche per infrazioni minime come una multa per eccesso di velocità o l’assenza di un biglietto in metropolitana – è sufficiente per giustificare l’espulsione. Le deportazioni colpiscono così anche studentx privx di qualsiasi esperienza di militanza e coinvolgimento politico. Una seconda ondata di revoche dei visti sembra stia adesso assumendo connotazioni più ideologiche: i visti vengono revocati in base a segnalazioni della condotta degli studenti sui social media, e a chi ha partecipato alle mobilitazioni politiche, come nel caso di Mahmud Khalil, arrestato e recluso in Louisiana in attesa di deportazione per aver organizzato manifestazioni a sostegno della Palestina.\r\nIn questo contesto, gli atenei non possono essere considerati semplici spettatori passivi – o addirittura vittime – della strategia repressiva trumpiana. La criminalizzazione della militanza studentesca, in particolare di quella legata alla questione palestinese, ha preceduto l’attuale presidenza, ed è stata legittimata proprio da quelle stesse istituzioni accademiche che oggi denunciano l’ingerenza del presidente Trump nei loro «affari interni». Sono state infatti le università a permettere l’ingresso della polizia nei campus quando questi erano occupati dalle accampate per la Palestina, a tollerare arresti arbitrari e pratiche di schedatura politica. Questo atteggiamento ha di fatto anticipato e reso possibile la retorica reazionaria oggi adottata a livello federale, offrendo al potere esecutivo strumenti e linguaggi già collaudati.\r\nIn questo scenario e dopo un primo momento di shock, i collettivi per la Palestina e le militanze studentesche americane si stanno organizzando per reagire. Alla NYU, ad esempio, l'esperienza delle accampate in solidarietà con Gaza dell'anno scorso ha modificato radicalmente la percezione collettiva dell’università, trasformandola da semplice luogo di passaggio in uno spazio di connessione e organizzazione politica: è nata così una comunità resistente, capace adesso di fare fronte comune di fronte alla crescente repressione. 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Taser.\n\n\n\n\n\n\n\n/ / / / /\n\n\n\nLA TRAIETTORIA AUTORITARIA NEGLI USA\n\n\n\nPrima vennero per gli “haitiani che mangiavano gli animali domestici del vicinato” a Springfield, poi le milizie dell’ICE a rapire persone per strada, quindi Antifa designato come gruppo terroristico interno…\n\n\n\nContinuiamo a osservare la traiettoria autoritaria che si sta delineando all’interno dei sistemi di potere negli Stati Uniti, tra la rimozione istituzionale dei dati sulla violenza politica di destra, i primi arresti Antifa e l’intenzione di schierare l’esercito a Portland, l’utilizzo di spyware Paragon da parte dell’ICE e molto altro:\n\n\n\n\n\n\n\n/ / / / /\n\n\n\nITALIA E CYBERSICUREZZA\n\n\n\nUn primo sguardo a partire dal DDL che intende qualificare il web (al pari di aria, terra e mare) come dominio miliare, ponendo la cybersicurezza in capo al Ministero della Difesa e aprendo a un maggiore coinvolgimento di attori privati italiani, ma potenzialmente anche statunitensi e 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CONOSCENZA NON MARCIA\n\n\n\nPer difendere Università e Scuole dal processodi militarizzazione e dalla complicità col genocidio del popolopalestinese. Fuori la guerra dall'istruzione e dalla ricerca!\n\n\n\nNegli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio processo dimilitarizzazione dei luoghi del sapere, sia sul fronte dell'istruzione sia nella ricerca. Scuole e Università sono state sottoposte ad una crescente invasione da parte della filiera militare industriale e del suo dispiegamento ideologico, che agisce per promuovere la “cultura della difesa” normalizzando la presenza della guerra nella società soprattutto verso i più giovani, e/o in vista del reclutamento degli stessi, oltre che per subordinare formazione e ricerca agli interessi delle imprese. Di recente, il documento per l’attuazione di REARM EUROPE individua nell’istruzione scolastica e universitaria un settore strategico per il processo di militarizzazione, già in atto da qualche anno ad opera delleistituzioni governative e militari del nostro Paese, ma anche diorganizzazioni internazionali come la NATO e delle grandi multinazionali dell'industria bellica, come ad esempio Leonardo SpA, che entra nel mondo dell'istruzione anche attraverso le sue fondazioni: in particolare la Fondazione Med-Or, la quale annovera nel suo Comitato Scientifico non solo docenti universitari, ma anche Rettori di alcuni Atenei statali (erano 13 e ad oggi ne risultano 9).\n\n\n\nLe modalità con cui questo processo si dispiega in Italia riporta almodello di militarizzazione della società israeliana, dove sin dai primi gradi dell'istruzione, i bambini vengono immersi nella retorica e nella propaganda militarista e dove la militarizzazione è presente in tutti i gangli della società. È per tale motivo che si può parlare di “israelizzazione” della società anche nel nostro Paese: un processo di occupazione e colonizzazione cognitiva, ma anche fisica, dei luoghi e degli spazi del sapere, dell'istruzione e della ricerca. Le Scuole, le Università, la Ricerca Pubblica e la nostra società sono, analogamente alla Palestina, territori da colonizzare, occupare, depredare e trasformare pergli interessi particolari di chi sta promuovendo il processo dimilitarizzazione (Governo, lobby delle armi, NATO e filiera bellica).\n\n\n\nTale processo, che nella fase attuale sta coinvolgendo anche il resto della società, è appunto iniziato nelle Scuole e nelle Università ed è per questa ragione che partiamo proprio dall'istruzione per portare avanti un percorso teso a denunciare lo stato delle cose e a liberare la formazione e la ricerca dalle logiche belliciste, ribadendo la nostra volontà di non contribuire alla militarizzazione, non essere complici del genocidio inatto e respingere il modello militarizzato della società israeliana. Per questa ragione la campagna “LA CONOSCENZA NON MARCIA” si propone di intervenire direttamente nel rapporto strutturale che lega il progetto sionista, la militarizzazione della società e l’istruzione pubblica. Il definanziamento dell’Università italiana, connesso alla ripetuta introduzione di nuove forme contrattuali di precariato della ricerca e della docenza, spinge a rendere prassi normale il reperimento di risorse presso agenzie private e pubbliche che hanno come proprio core businessl'intelligence e l’industria bellica. Fra le industrie belliche che hanno stretto collaborazioni con Università italiane ci sono anche grandi aziende israeliane come Elbit Systems o IAI – Israeli Aerospace Industries, ma anche l'Istituto di tecnologia Technion o l'Ariel University, che intervengono in vario modo anche nell'apartheid e nello scenario coloniale dei territori palestinesi: alcune università israeliane sono complici dirette nella costruzione di infrastrutture e nella colonizzazioneisraeliana del territorio palestinese, ma anche nella creazione di un’ ideologia pervasiva e razzista. Vista l'impossibilità ad individuare le collaborazioni con potenziale dual use, cioé con utilizzo militare oltre a quello civile, il principio di cautela suggerirebbe di evitare di stringere accordi e collaborare in progetti con le stesse, anche solo per una questione di opportunità. Infatti, il genocidio in atto potrebbe averericadute in termini di responsabilità anche per quelle Università che, tramite rapporti di collaborazione, potrebbero risultare complici di Israele nei gravissimi e ripetuti crimini di guerra che continuano ad essere perpetrati e per le sistematiche violazioni del diritto internazionale. Un esempio è quello della partnership con Leonardo, che fornisce molte tecnologie ed armi ad Israele. Negli ultimi anni è diventata sempre più evidente ed invasiva la presenza delle forze dell'ordine, delle forze armate e dell’industria militare nei luoghi della formazione: dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, fino agli Istituti Tecnici Superiori. Non solo nelle aule scolastiche, ma addiritturacon visite in caserma, partecipazione a manifestazioni militari e stage in aziende della filiera bellica.\n\n\n\nInfine, occorre considerare la NATO, per il suo ruolo nei principaliscenari bellici e dietro le politiche di riarmo. La NATO, oltre che coniniziative svolte in collaborazione con le scuole, è attiva soprattutto negli Atenei: ad esempio all'Università di Bologna col NATO Model Event oppure in circa 14 Atenei con l'esercitazione “Mare Aperto” tramite la Marina Militare italiana o ancora con il NATO SPS Programme.Al fine della smilitarizzazione dell’istruzione e della separazione netta tra spazio scolastico/universitario e ambito militare, la campagna “LA CONOSCENZA NON MARCIA” CHIEDE MISURE NORMATIVE PER NON CONSENTIRE LESEGUENTI INZIATIVE nel sistema dell'istruzione scolastica ed accademica:sviluppare progetti di didattica, ricerca e Terza missione incollaborazione con industrie della filiera bellica, con istituzioni,incluse le università, di Paesi che attuano sistematicamente politiche e pratiche genocidarie, di oppressione coloniale, di segregazione e pulizia etnica, come Israele, e con organizzazioni internazionali (ad es. la NATO), che intervengono direttamente ad alimentare gli scenari di guerra in corso e le politiche di riarmo; partecipare, da parte dei singoli docenti, a organizzazioni che abbiano finalità di tipo militare o che siano legate all’industria bellica (ad es. Med-Or); ricevere finanziamenti, stringerepartnership con aziende della filiera bellica e con realtà produttive che collaborano con governi che non rispettano il diritto internazionale (crimini di guerra, occupazione militare illegale, discriminazione razziale e persecuzioni); sviluppare corsi, master, scuole di specializzazione, eventi e iniziative didattiche e di orientamento nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado in collaborazione con le forze armate e con le forze dell'ordine, le quali devono restare fuori dal sistema educativo.Abbiamo deciso di non marciare per le loro guerre. Abbiamo deciso di difendere i luoghi della conoscenza da quelle ingerenze governative e dagli interessi dell'industria bellica e delle istituzioni sioniste che corrompono e deteriorano il sapere. Lottiamo per garantire un'istruzione ed una ricerca sane, forti e indipendenti per demilitarizzare e decolonizzare la cultura, anche in una prospettiva internazionale.\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nPRIMA PARTE\n\n\n\n\n\n\n\n0:0 - 09:31 Antropolog@ per la Palestina\n\n\n\n09:34 - 13:28 Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università\n\n\n\n13:33 - 19:10 Organizzazione La conoscenza non marcia\n\n\n\n19:25 - 24:35 Accademie Palestinesi\n\n\n\n26:16 - 32:22 BDS Italia\n\n\n\n32:45 - 38:00 USB Università\n\n\n\n38:14 - 42:58 Comitato promotore ingegneria\n\n\n\n43:26 - 48:22 Docenti per Gaza\n\n\n\n48:55 - 54:53 Studenti palestinesi\n\n\n\n55:17 - 1:01:35 Antonio Mazzeo\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nSECONDA PARTE:\n\n\n\n\n\n\n\n0:0 - 05:06 Rete Antisionista e anticolonialista\n\n\n\n05:17 - 09:12 CALP\n\n\n\n09:51 - 13:19 SSB – Sindacato Sociale di Base\n\n\n\n13:50 - 18:28 USB Scuola\n\n\n\n19:10 - 24:40 Handala Ali – Napoli\n\n\n\n24:50 - 34:54 COBAS Scuola\n\n\n\n35:19 - 41:12 Comitato di solidarietà con la Palestina in III\n\n\n\n41:27 - 44:56 Coordinamento per il boicottaggio di Israele – Pisa\n\n\n\n45:14 - 51:49 Osservatorio contro la repressione\n\n\n\n51:56 - 56:18 Rete dei comunisti\n\n\n\n56:39 - 1:01:31 CUB SUR\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nTERZA PARTE:\n\n\n\n\n\n\n\n0:0 - 05:00 Sanitari per Gaza/ Cittadine libere per la Palestina\n\n\n\n05:19 - 11:02 Movimento per il diritto all’abitare, Roma\n\n\n\n11:29 - 16:22 Alessandro Ferretti\n\n\n\n16:55 - 22:12 Cuir Palermo\n\n\n\n22:40 - 27:47 Collettivo studentesco Corto Circuito- Rieti\n\n\n\n27:55 - 32:15 Coordinamento Palestina Rieti e provincia\n\n\n\n32:19 - 40:08 GKN\n\n\n\n41:50 - 47:03 Potere al popolo\n\n\n\n47:25 - 50:45 UDAP\n\n\n\n51:00 - 57:18 Ass. Geografi\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nQUARTA PARTE: \n\n\n\n\n\n\n\n0:22 - 07:27 OSA\n\n\n\n07:54 - 11:42 Comitato Siena per la Palestina\n\n\n\n11:58 - 16:04 Sociologia di Posizione – Emancipatory\n\n\n\n16:52 - 18:44 Cambiare rotta\n\n\n\n19:02 - 24:41 Coordinamento No NATO\n\n\n\n24:45 - 32:20 Dialogo con l'assemblea Guerra alla guerra\n\n\n\n32:48 - 37:15 La voce delle lotte\n\n\n\n37:23 - 41:41 Docente universitario Firenze\n\n\n\n41:50 - 45:40 Ricercatrice universitaria \n\n\n\n45:57 - 57:28 Interventi organizzatori dell'iniziativa","15 Settembre 2025","2025-10-12 22:37:39","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/10/la-conoscenza-non-marcia.jpg","Assemblea nazionale \"La conoscenza non marcia\" del 13/09/2025 Roma",1757975682,[288,289,290,189,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300],"https://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","https://radioblackout.org/tag/assemblea-nazionale/","https://radioblackout.org/tag/genocidio/","https://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","https://radioblackout.org/tag/israele/","https://radioblackout.org/tag/istruzione/","https://radioblackout.org/tag/italia/","https://radioblackout.org/tag/la-conoscenza-non-marcia/","https://radioblackout.org/tag/mondo-accademico/","https://radioblackout.org/tag/movimenti-contro-la-guerra/","https://radioblackout.org/tag/palestina/","https://radioblackout.org/tag/ricerca-bellica/","https://radioblackout.org/tag/roma/",[302,303,304,146,305,306,307,308,309,310,311,148,312,313],"antimilitarismo","assemblea nazionale","genocidio","industria bellica","Israele","istruzione","italia","La conoscenza non marcia","mondo accademico","movimenti contro la guerra","ricerca bellica","Roma",{"post_content":315},{"matched_tokens":316,"snippet":317,"value":318},[58,57,59],"Comitato promotore ingegneria\n\n\n\n43:26 - 48:22 \u003Cmark>Docenti\u003C/mark> \u003Cmark>per\u003C/mark> \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>\n\n\n\n48:55 - 54:53 Studenti palestinesi\n\n\n\n55:17","LA CONOSCENZA NON MARCIA\n\n\n\n\u003Cmark>Per\u003C/mark> difendere Università e Scuole dal processodi militarizzazione e dalla complicità col genocidio del popolopalestinese. Fuori la guerra dall'istruzione e dalla ricerca!\n\n\n\nNegli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio processo dimilitarizzazione dei luoghi del sapere, sia sul fronte dell'istruzione sia nella ricerca. Scuole e Università sono state sottoposte ad una crescente invasione da parte della filiera militare industriale e del suo dispiegamento ideologico, che agisce \u003Cmark>per\u003C/mark> promuovere la “cultura della difesa” normalizzando la presenza della guerra nella società soprattutto verso i più giovani, e/o in vista del reclutamento degli stessi, oltre che \u003Cmark>per\u003C/mark> subordinare formazione e ricerca agli interessi delle imprese. 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Le Scuole, le Università, la Ricerca Pubblica e la nostra società sono, analogamente alla Palestina, territori da colonizzare, occupare, depredare e trasformare pergli interessi particolari di chi sta promuovendo il processo dimilitarizzazione (Governo, lobby delle armi, NATO e filiera bellica).\n\n\n\nTale processo, che nella fase attuale sta coinvolgendo anche il resto della società, è appunto iniziato nelle Scuole e nelle Università ed è \u003Cmark>per\u003C/mark> questa ragione che partiamo proprio dall'istruzione \u003Cmark>per\u003C/mark> portare avanti un percorso teso a denunciare lo stato delle cose e a liberare la formazione e la ricerca dalle logiche belliciste, ribadendo la nostra volontà di non contribuire alla militarizzazione, non essere complici del genocidio inatto e respingere il modello militarizzato della società israeliana. \u003Cmark>Per\u003C/mark> questa ragione la campagna “LA CONOSCENZA NON MARCIA” si propone di intervenire direttamente nel rapporto strutturale che lega il progetto sionista, la militarizzazione della società e l’istruzione pubblica. 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Med-Or); ricevere finanziamenti, stringerepartnership con aziende della filiera bellica e con realtà produttive che collaborano con governi che non rispettano il diritto internazionale (crimini di guerra, occupazione militare illegale, discriminazione razziale e persecuzioni); sviluppare corsi, master, scuole di specializzazione, eventi e iniziative didattiche e di orientamento nelle università e nelle scuole di ogni ordine e grado in collaborazione con le forze armate e con le forze dell'ordine, le quali devono restare fuori dal sistema educativo.Abbiamo deciso di non marciare \u003Cmark>per\u003C/mark> le loro guerre. Abbiamo deciso di difendere i luoghi della conoscenza da quelle ingerenze governative e dagli interessi dell'industria bellica e delle istituzioni sioniste che corrompono e deteriorano il sapere. Lottiamo \u003Cmark>per\u003C/mark> garantire un'istruzione ed una ricerca sane, forti e indipendenti \u003Cmark>per\u003C/mark> demilitarizzare e decolonizzare la cultura, anche in una prospettiva internazionale.\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nPRIMA PARTE\n\n\n\n\n\n\n\n0:0 - 09:31 Antropolog@ \u003Cmark>per\u003C/mark> la Palestina\n\n\n\n09:34 - 13:28 Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università\n\n\n\n13:33 - 19:10 Organizzazione La conoscenza non marcia\n\n\n\n19:25 - 24:35 Accademie Palestinesi\n\n\n\n26:16 - 32:22 BDS Italia\n\n\n\n32:45 - 38:00 USB Università\n\n\n\n38:14 - 42:58 Comitato promotore ingegneria\n\n\n\n43:26 - 48:22 \u003Cmark>Docenti\u003C/mark> \u003Cmark>per\u003C/mark> \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>\n\n\n\n48:55 - 54:53 Studenti palestinesi\n\n\n\n55:17 - 1:01:35 Antonio Mazzeo\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nSECONDA PARTE:\n\n\n\n\n\n\n\n0:0 - 05:06 Rete Antisionista e anticolonialista\n\n\n\n05:17 - 09:12 CALP\n\n\n\n09:51 - 13:19 SSB – Sindacato Sociale di Base\n\n\n\n13:50 - 18:28 USB Scuola\n\n\n\n19:10 - 24:40 Handala Ali – Napoli\n\n\n\n24:50 - 34:54 COBAS Scuola\n\n\n\n35:19 - 41:12 Comitato di solidarietà con la Palestina in III\n\n\n\n41:27 - 44:56 Coordinamento \u003Cmark>per\u003C/mark> il boicottaggio di Israele – Pisa\n\n\n\n45:14 - 51:49 Osservatorio contro la repressione\n\n\n\n51:56 - 56:18 Rete dei comunisti\n\n\n\n56:39 - 1:01:31 CUB SUR\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nTERZA PARTE:\n\n\n\n\n\n\n\n0:0 - 05:00 Sanitari \u003Cmark>per\u003C/mark> \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>/ Cittadine libere \u003Cmark>per\u003C/mark> la Palestina\n\n\n\n05:19 - 11:02 Movimento \u003Cmark>per\u003C/mark> il diritto all’abitare, Roma\n\n\n\n11:29 - 16:22 Alessandro Ferretti\n\n\n\n16:55 - 22:12 Cuir Palermo\n\n\n\n22:40 - 27:47 Collettivo studentesco Corto Circuito- Rieti\n\n\n\n27:55 - 32:15 Coordinamento Palestina Rieti e provincia\n\n\n\n32:19 - 40:08 GKN\n\n\n\n41:50 - 47:03 Potere al popolo\n\n\n\n47:25 - 50:45 UDAP\n\n\n\n51:00 - 57:18 Ass. Geografi\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nQUARTA PARTE: \n\n\n\n\n\n\n\n0:22 - 07:27 OSA\n\n\n\n07:54 - 11:42 Comitato Siena \u003Cmark>per\u003C/mark> la Palestina\n\n\n\n11:58 - 16:04 Sociologia di Posizione – Emancipatory\n\n\n\n16:52 - 18:44 Cambiare rotta\n\n\n\n19:02 - 24:41 Coordinamento No NATO\n\n\n\n24:45 - 32:20 Dialogo con l'assemblea Guerra alla guerra\n\n\n\n32:48 - 37:15 La voce delle lotte\n\n\n\n37:23 - 41:41 Docente universitario Firenze\n\n\n\n41:50 - 45:40 Ricercatrice universitaria \n\n\n\n45:57 - 57:28 Interventi organizzatori dell'iniziativa",[320],{"field":77,"matched_tokens":321,"snippet":317,"value":318},[58,57,59],{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":35,"score":323,"tokens_matched":91,"typo_prefix_score":35},"1736172819517014129",{"document":325,"highlight":667,"highlights":1019,"text_match":1031,"text_match_info":1032},{"comment_count":35,"id":326,"is_sticky":35,"permalink":327,"podcastfilter":328,"post_author":280,"post_content":329,"post_date":330,"post_excerpt":41,"post_id":326,"post_modified":331,"post_thumbnail":332,"post_title":333,"post_type":180,"sort_by_date":334,"tag_links":335,"tags":508},"91234","http://radioblackout.org/podcast/black-holesworm-holes-dal-29-luglio-al-4-agosto-2024/",[133],"Lunedì 29 ore 9 - Report su AI e confini 22 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 13:30 - Estrus records 38 minuti [Estrus Records]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 21 - Psychotronic radio vol. 5 34 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 9 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12:30 - Tutta colpa dei padroni? 7 12 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 17:30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 22:30 - Musick To Play In The Dark intervista i The Danse Society 71 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nUna lunga intervista chiacchierata, realizzata con due componenti dei The Danse Society, all'interno della trasmissione Musick to play in the dark.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 00:30 - IconOut Records - Disco funk mix 61 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape sul genere disco funk compilato dalla IconOut Records.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 9 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 16 - Podcast Franti pt. 4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 9 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 15 - American punk hc 80's - Illinois 62 minuti [Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 19 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 9 Lettera Samah Jabr su massacro a Gaza 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino per sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a Gaza, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. Resistere all’oppressione” editi da Sensibili alle foglie.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 13:30 Intervista al musicista portoghese RAIA 22 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista al musicista portoghese RAIA realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 19 Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 9 Un sabato italiano megamix 61 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore Una tendenza eccessiva in tutto 60 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 23:30 Dengue Dengue Dengue live al blackout fest 2018 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna tempesta tropicale digitalizzata, sparata attraverso contorsioni di cumbia oscura e mega bassi direttamente dalla registrazione del live al Blkackout fest 2018\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 9 Con gli insorti Naxaliti pt. 1 e pt. 2 24 e 32 minuti [Radio Alpi libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 20 Occult punk gang compilation per RBO 61 minuti [Occult punk gang]:\r\n\r\nOccult Punk Gang produce manifesti fotocopiati male da una grigia Milano, fa concerti e diffonde musica malsana. In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto per Radio Blackout.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 22 Il direttore del teatro pt. 1 11 minuti [Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 00:30 Stato Brado Italo Libera Vinyl Mix 2020 50 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","29 Luglio 2024","2024-07-29 17:09:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes+Worm Holes dal 29 luglio al 4 agosto 2024",1722272946,[336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,348,349,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359,360,361,362,363,364,365,366,367,368,369,370,371,372,373,374,375,376,377,378,379,380,381,382,383,384,385,386,387,388,389,390,391,392,393,394,395,396,397,398,399,400,401,402,403,404,405,406,407,408,409,410,411,412,413,414,415,416,417,418,419,420,421,422,423,424,425,426,427,428,429,430,431,432,433,434,435,436,437,438,439,440,441,442,443,444,445,446,447,448,449,450,451,452,453,454,455,456,457,458,459,460,461,462,463,464,465,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,476,477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495,496,497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,507],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/teatro/","http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alpi-occidentali/","http://radioblackout.org/tag/american-punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/analisi/","http://radioblackout.org/tag/anni-70/","http://radioblackout.org/tag/antiproibizionismo/","http://radioblackout.org/tag/antonella-napolitano/","http://radioblackout.org/tag/archeologia/","http://radioblackout.org/tag/archivio-moroni/","http://radioblackout.org/tag/arundhati-roy/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/autonomia/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/belgio/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest-2018/","http://radioblackout.org/tag/blob/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/chemical-sisters/","http://radioblackout.org/tag/chiesa/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/classici/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-antonin-artaud/","http://radioblackout.org/tag/colonialismo/","http://radioblackout.org/tag/compilation/","http://radioblackout.org/tag/concerto/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/cosmic-italo-disco/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/cultura-giovanile/","http://radioblackout.org/tag/david-graeber/","http://radioblackout.org/tag/david-wengrow/","http://radioblackout.org/tag/dengue-dengue-dengue/","http://radioblackout.org/tag/digital-collage/","http://radioblackout.org/tag/digital-cumbia/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/disco/","http://radioblackout.org/tag/disco-funk/","http://radioblackout.org/tag/disco-funk-mix/","http://radioblackout.org/tag/docenti/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/english/","http://radioblackout.org/tag/eresia/","http://radioblackout.org/tag/escartoun/","http://radioblackout.org/tag/estrus-records/","http://radioblackout.org/tag/etichetta/","http://radioblackout.org/tag/fabrizio-passarella/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/federico-pit/","http://radioblackout.org/tag/festival-parco-lambro-1976/","http://radioblackout.org/tag/field-recordings/","http://radioblackout.org/tag/film/","http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/fratture/","http://radioblackout.org/tag/friedrich-durrenmatt/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/genocidi/","http://radioblackout.org/tag/gerarchia/","http://radioblackout.org/tag/global-bass/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerriglia/","http://radioblackout.org/tag/hardcore/","http://radioblackout.org/tag/hc/","http://radioblackout.org/tag/hi-tech/","http://radioblackout.org/tag/hutu/","http://radioblackout.org/tag/iconout-records/","http://radioblackout.org/tag/il-direttore-del-teatro/","http://radioblackout.org/tag/illinois/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/insegnamento/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/italolibera-vinylmix2020/","http://radioblackout.org/tag/lalba-di-tutto/","http://radioblackout.org/tag/la-federazione-delle-liberta/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lettera/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/letture/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/live/","http://radioblackout.org/tag/lusso/","http://radioblackout.org/tag/maoismo/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/mariujana/","http://radioblackout.org/tag/massacro/","http://radioblackout.org/tag/michele-mazzani/",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externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 13:30 - Estrus records 38 minuti [Estrus Records]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell’etichetta GaragePunkTrashSurfR’n’r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 29 ore 21 - Psychotronic radio vol. 5 34 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 9 - Escartoun, la federazione delle libertà 23 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza \u003Cmark>per\u003C/mark> le battaglie presenti e \u003Cmark>per\u003C/mark> quelle a venire.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 12:30 - Tutta colpa dei padroni? 7 12 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nVuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 17:30 - Fratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 22:30 - Musick To Play In The Dark intervista i The Danse Society 71 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nUna lunga intervista chiacchierata, realizzata con due componenti dei The Danse Society, all'interno della trasmissione Musick to play in the dark.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 30 ore 00:30 - IconOut Records - Disco funk mix 61 minuti [IconOut Records]:\r\n\r\nMixtape sul genere disco funk compilato dalla IconOut Records.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 9 - Ruanda 1994 26 minuti [Radio Blackout, Radio Kalakuta]:\r\n\r\nA 30 anni dal genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati raccontiamo gli antefatti della colonizzazione belga che ha seminato l’odio etnico e le responsabilita’ dei francesi nel sostegno al governo dell’hutu power .\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 31 ore 16 - Podcast Franti pt. 4 53 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e \u003Cmark>per\u003C/mark> il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: \u003Cmark>per\u003C/mark> gli studenti, i \u003Cmark>docenti\u003C/mark> e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 9 - Sfruttamento settore alberghiero 22 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nInchiesta e testimonianze sullo sfruttamento nel settore alberghiero e del lusso\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 15 - American punk hc 80's - Illinois 62 minuti [Radio Blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 1 ore 19 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere \u003Cmark>per\u003C/mark> se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche \u003Cmark>per\u003C/mark> contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 9 Lettera Samah Jabr su massacro a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare affinché le umiliazioni, le torture, le conseguenze dell’occupazione non rimangano sepolte nel silenzio e non consumino \u003Cmark>per\u003C/mark> sempre l’anima di chi vi si oppone”.\r\n\r\nLettura di un messaggio di Samah Jabr, psichiatra Palestinese che lavora a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark>, inviato al collettivo anti-psichiatrico Antonin Artaud il 17/11/2023\r\n\r\nAutrice del libro “Dietro i fronti. Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. Resistere all’oppressione” editi da Sensibili alle foglie.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 13:30 Intervista al musicista portoghese RAIA 22 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista al musicista portoghese RAIA realizzata dalla redazione di No Trip For Cats\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 2 ore 19 Quelli della THC Blob 40 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato \u003Cmark>per\u003C/mark> il vostro sballo ma anche \u003Cmark>per\u003C/mark> la vostra cura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 9 Un sabato italiano megamix 61 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore Una tendenza eccessiva in tutto 60 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 3 ore 23:30 Dengue Dengue Dengue live al blackout fest 2018 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna tempesta tropicale digitalizzata, sparata attraverso contorsioni di cumbia oscura e mega bassi direttamente dalla registrazione del live al Blkackout fest 2018\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 9 Con gli insorti Naxaliti pt. 1 e pt. 2 24 e 32 minuti [Radio Alpi libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 20 Occult punk gang compilation \u003Cmark>per\u003C/mark> RBO 61 minuti [Occult punk gang]:\r\n\r\nOccult Punk Gang produce manifesti fotocopiati male da una grigia Milano, fa concerti e diffonde musica malsana. In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto \u003Cmark>per\u003C/mark> Radio Blackout.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 22 Il direttore del teatro pt. 1 11 minuti [Michele Mazzani]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 4 ore 00:30 Stato Brado Italo Libera Vinyl Mix 2020 50 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n 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puntata si apre con l’intervista a Michele Lancione, professore del Politecnico di Torino, autore del libro “Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca” e tra i promotori dell’appello contro il bando MAECI firmato da oltre 2500 tra docenti e ricercatori, che nelle scorse settimane ha in cassato il sostegno delle Università di Torino e della Normale di Pisa, nonché l’impegno del CNR a no promuovere collaborazioni in ambito militare o “dual use”. La mobilitazione ha riguardato e continua a riguardare decine di atenei in tutta Italia ma per quanto una certa narrazione mediatica abbia voluto raccontare le Università ostaggio di pochi studenti facinorosi, è stato invece il corpo docenti e ricercatori a prendere l’iniziativa. Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia per il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. E oggi, ça va sans dire, è naturalmente Gaza il più avanzato terreno di sperimentazione per l’applicazione dell’AI agli obiettivi militari, come testimoniato dalle brillanti inchieste di Yuval Abraham.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nNell'ultima parte di trasmissione abbiamo mandato in onda un'intervista realizzata con il sociologo franco-algerino Said Bouamama, militante di lungo corso nei movimenti dei quartieri popolari (banlieues), innescati dai figli delle grandi migrazioni dell'epoca della decolonizzazione. Fautore di una lettura peculiare della condizione migrante come strutturalmente intrecciata alla condizione lavorativa di cui rappresenterebbe la quota di forza-lavoro pensata e trattata dal Capitale come perennemente provvisoria e dunque regolabile al di sotto delle altre condizioni di classe. L'abbiamo intervistato sulle caratteristiche delle guerre in corso e sulle tendenze di medio periodo dello scontro imperialista/multipolarista in atto, con un focus sui limiti e le contraddizioni che travagliano la sinistra anti-capitalista sul tema guerra/imperialismo.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/la-fine-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichele Lancione, Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca, Eris, 2023\r\n\r\nAntony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi, 2024\r\n\r\nL'inchiesta di Yuval Abraham: lavender-ai-israeli-army-gaz\r\n\r\nFrancesca Mannocchi - Yagil Levy: \"L'esercito israeliano è disintegrato. 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Il duplice uso della Ricerca” e tra i promotori dell’appello contro il bando MAECI firmato da oltre 2500 tra \u003Cmark>docenti\u003C/mark> e ricercatori, che nelle scorse settimane ha in cassato il sostegno delle Università di Torino e della Normale di Pisa, nonché l’impegno del CNR a no promuovere collaborazioni in ambito militare o “dual use”. La mobilitazione ha riguardato e continua a riguardare decine di atenei in tutta Italia ma \u003Cmark>per\u003C/mark> quanto una certa narrazione mediatica abbia voluto raccontare le Università ostaggio di pochi studenti facinorosi, è stato invece il corpo \u003Cmark>docenti\u003C/mark> e ricercatori a prendere l’iniziativa. Ovviamente l’iniziativa non ha nulla a che vedere con la collaborazione tra singoli professori nell’ambito della ricerca o della didattica ma cerca di evidenziare come il sapere scientifico non abbia nulla di neutro e le Università possono rendersi strumento di oppressione e aggressione non solo in tempo di guerra, come testimonia la massiccia presenza di Leonardo S.P.A. all’interno dei nostri programmi di ricerca.\r\n\r\nProseguiamo presentando un libro, “Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo”, di Antony Loewenstein, ebreo australiano, che esce in inglese nel 2023 qualche mese prima degli attacchi del 7 ottobre. \r\n\r\nSi tratta di un libro divulgativo che possiamo inserire nel solco del giornalismo d’inchiesta di matrice liberale. Il focus del libro è dimostrare come Israele abbia fornito le sue tecnologie militari in sprezzo di qualunque considerazione sull’utilizzo che ne sarebbe stato fatto da regimi criminali o anche a stati democratici che hanno affrontato situazioni interne particolarmente difficili. Il nesso è chiaro: «L’alternativa è tra i diritti civili in qualche paese e il diritto di Israele a esistere (…) vorrei vedere uno qualsiasi di voi che, di fronte a questo dilemma, dica: “No, sosterremo i diritti umani in quest’altro paese”. Signori, non funziona così» (Eli Pinko, ex capo dell’Agenzia \u003Cmark>per\u003C/mark> il Controllo delle Esportazioni della Difesa di Israele).\r\n\r\nLa tesi più rilevante del libro è che la Palestina sia il vero laboratorio dentro il quale Israele ha costruito la sua supremazia globale in tema di oppressione, di sicurezza interna, di cybersicurezza, di controllo. Sulla pelle dei Palestinesi e sulle loro sofferenze è stata costruita un’immagine globale che viene venduta alle fiere specializzate del settore da una Paese che si è costruito in questo campo come una vera “Startup Nation” in salsa etnonazionalista senza che in realtà Israele sia in grado di mantenere questa promessa globale che anzi, si alimenta della sua stessa irrealizzabilità. Perché quello dell’insicurezza è un business senza fine. Al punto che non si capisce più se il rapporto coloniale con la Palestina sia la causa o l’effetto della mission economica diIsraele. E oggi, ça va sans dire, è naturalmente \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> il più avanzato terreno di sperimentazione \u003Cmark>per\u003C/mark> l’applicazione dell’AI agli obiettivi militari, come testimoniato dalle brillanti inchieste di Yuval Abraham.\r\n\r\n----------------------------------\r\n\r\nNell'ultima parte di trasmissione abbiamo mandato in onda un'intervista realizzata con il sociologo franco-algerino Said Bouamama, militante di lungo corso nei movimenti dei quartieri popolari (banlieues), innescati dai figli delle grandi migrazioni dell'epoca della decolonizzazione. Fautore di una lettura peculiare della condizione migrante come strutturalmente intrecciata alla condizione lavorativa di cui rappresenterebbe la quota di forza-lavoro pensata e trattata dal Capitale come perennemente provvisoria e dunque regolabile al di sotto delle altre condizioni di classe. L'abbiamo intervistato sulle caratteristiche delle guerre in corso e sulle tendenze di medio periodo dello scontro imperialista/multipolarista in atto, con un focus sui limiti e le contraddizioni che travagliano la sinistra anti-capitalista sul tema guerra/imperialismo.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/la-fine-21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichele Lancione, Università e Militarizzazione. Il duplice uso della Ricerca, Eris, 2023\r\n\r\nAntony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi, 2024\r\n\r\nL'inchiesta di Yuval Abraham: lavender-ai-israeli-army-gaz\r\n\r\nFrancesca Mannocchi - Yagil Levy: \"L'esercito israeliano è disintegrato. 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La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. 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Cronache di una psichiatra psicoterapeuta palestinese sotto occupazione” e “Sumud. 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Infatti, il corteo che esce dalla fabbrica e si dirige alla sede del sindacato in piazza Statuto sfocia nello scontro molto violento con le unità speciali di polizia chiamate per l’occasione: le unità del battaglione di Padova. In risposta a questa violenta repressione della piazza ne conseguono 3 giorni di scontri, in cui il tema di fabbrica sembra passare in secondo piano rispetto ad una sempre più emergente rabbia popolare che straborda dai rioni e dalle periferie della città, ma che poi donerà negli anni a venire la sua decisiva impronta sul movimento operaio tutto. Dal libro di Lanzardo emerge un quadro contraddittorio dato dalle interviste dei protagonisti, operai e semplici cittadini accorsi nei tre giorni di scontri a sostegno della protesta, e dato dai quotidiani, dalle dichiarazioni dei sindacalisti e politici e osservatori esterni: un quadro che fa emergere le diverse posizioni e anche le manipolazioni delle informazioni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rivolta-di-P.za-Statuto-1962FritturaMista19072022_135.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 22 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.2 32 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy the kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.2_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","19 Dicembre 2024","2024-12-23 14:48:59","Black holes dal 16 al 22 Dicembre 2024",1734611794,[336,337,338,348,349,350,351,353,1073,1074,1075,361,363,364,370,1076,377,1077,381,1078,1079,1080,393,396,1081,1082,399,403,404,1083,413,414,1084,421,422,423,424,426,1085,428,429,1086,1087,432,435,436,438,439,1088,440,443,1089,445,446,1090,1091,451,452,1092,1093,454,456,457,458,1094,1095,460,461,462,465,468,1096,471,1097,473,1098,475,476,482,484,486,1099,489,1100,492,495,501,1101,503,1102,507],"http://radioblackout.org/tag/baltimore/","http://radioblackout.org/tag/baltimore-rat-city/","http://radioblackout.org/tag/billy/","http://radioblackout.org/tag/dario-lanzardo/","http://radioblackout.org/tag/diy/","http://radioblackout.org/tag/doris-wishman/","http://radioblackout.org/tag/ep/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/free-palestine/","http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/","http://radioblackout.org/tag/guerriglia-urbana/","http://radioblackout.org/tag/la-perla-di-labuan/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/marco-scavino/","http://radioblackout.org/tag/mario-cavallo/","http://radioblackout.org/tag/movimento-operaio/","http://radioblackout.org/tag/narrativa/","http://radioblackout.org/tag/odio-al-serio/","http://radioblackout.org/tag/operaismo/","http://radioblackout.org/tag/piazza-statuto/","http://radioblackout.org/tag/pistoleri/","http://radioblackout.org/tag/punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/puzza-di-citta/","http://radioblackout.org/tag/riccardo-borgogno/","http://radioblackout.org/tag/scontri/","http://radioblackout.org/tag/serie-mixtape/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/turbolenza/","http://radioblackout.org/tag/violenza-poliziesca/","http://radioblackout.org/tag/western/",[509,510,511,521,522,523,524,526,1104,1105,1106,534,536,537,542,1107,549,1108,114,1109,1110,1111,564,567,1112,1113,59,146,573,1114,582,583,1115,589,590,591,592,594,1116,596,597,1117,1118,600,603,604,606,607,1119,608,611,1120,613,614,1121,1122,160,148,1123,1124,156,621,622,623,1125,1126,625,626,627,150,632,1127,154,1128,636,1129,164,158,643,645,162,1130,649,1131,152,654,660,1132,662,1133,666],"baltimore","Baltimore rat city","billy","Dario Lanzardo","DIY","Doris Wishman","ep","fiat","free palestine","frittura mista radio fabbrica","guerriglia urbana","la perla di labuan","lotta di classe","Marco Scavino","Mario Cavallo","movimento operaio","narrativa","odio al serio","operaismo","piazza statuto","pistoleri","punk hc","puzza di città","riccardo borgogno","scontri","serie mixtape","torino","turbolenza","violenza poliziesca","western",{"post_content":1135,"tags":1139},{"matched_tokens":1136,"snippet":1137,"value":1138},[59],"Samah Jabr su massacro a \u003Cmark>Gaza\u003C/mark> 12 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Testimoniare","Martedì 17 ore 12,30 - Con gli insorti Naxaliti pt.1 25 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. 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Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 09,00 - Psychotronic Radio vol.6 33 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\nSpeciale Doris Wishman\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Psychotronic-Radio-vol.6_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 20,00 - Podcast Franti pt.4 54 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-4_53.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 23,30 - Puzza di città - Baltimore rat city 62 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nGuida galattica \u003Cmark>per\u003C/mark> visitatori spaziali, suoni, musiche, distorsioni e visioni dai mondi sommersi delle città, \u003Cmark>per\u003C/mark> un ucronia del futuro prossimo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Puzza-di-città-Baltimore-Rat-City.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 22 ore 09,00 - Rivolta di Piazza Statuto 1962 136 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]: Il filo conduttore della puntata è stato il libro di Dario Lanzardo “La rivolta di Piazza Statuto” (Torino, Luglio 1962, Feltrinelli economica, Milano 1979) dove vengono ricostruiti gli eventi del 1962 a Torino relativi alla protesta operaia \u003Cmark>per\u003C/mark> l’accordo separato Fiat col sindacato Uil, nel bel mezzo di uno sciopero generale dei metalmeccanici come non se ne vedevano da anni . Infatti, il corteo che esce dalla fabbrica e si dirige alla sede del sindacato in piazza Statuto sfocia nello scontro molto violento con le unità speciali di polizia chiamate \u003Cmark>per\u003C/mark> l’occasione: le unità del battaglione di Padova. In risposta a questa violenta repressione della piazza ne conseguono 3 giorni di scontri, in cui il tema di fabbrica sembra passare in secondo piano rispetto ad una sempre più emergente rabbia popolare che straborda dai rioni e dalle periferie della città, ma che poi donerà negli anni a venire la sua decisiva impronta sul movimento operaio tutto. Dal libro di Lanzardo emerge un quadro contraddittorio dato dalle interviste dei protagonisti, operai e semplici cittadini accorsi nei tre giorni di scontri a sostegno della protesta, e dato dai quotidiani, dalle dichiarazioni dei sindacalisti e politici e osservatori esterni: un quadro che fa emergere le diverse posizioni e anche le manipolazioni delle informazioni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rivolta-di-P.za-Statuto-1962FritturaMista19072022_135.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 22 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.2 32 minuti [Radio Blackout, La perla di Labuan]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy the kid.\r\n\r\n[audio 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